DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.p.A.
Relazione finanziaria annuale relativa al periodo 01/07/2022 - 30/06/2023
Relazione finanziaria annuale relativa al periodo 01/07/2022 – 30/06/2023
Indice Organi Sociali
Gli organi sociali in carica alla data del 26/09/2023 sono così composti:
Consiglio di
Amministrazione (*) Gianpietro Benedetti (1) (3) (7) Presidente
Camilla Benedetti (2) (7) Vice Presidente
Alessandro Brussi (2) (3) (7) Vice Presidente
Giacomo Mareschi Danieli (2) (3) (7) Amministratore Delegato
Rolando Paolone (2) (3) (7) Amministratore Delegato
Carla de Colle (5) (7) Amministratore
Antonello Mordeglia (5) (7) Amministratore
Cecilia Metra (4) (7) Amministratore
Giulio Gallazzi (4) (7) Amministratore
Collegio Sindacale Davide Barbieri Presidente
Gaetano Terrin Sindaco Effettivo
Vincenza Bellettini Sindaco Effettivo
Alessandro Ardiani Sindaco Supplente
Alessandro Gambi Sindaco Supplente
Emanuela Rollino Sindaco Supplente
Rappresentante comune
degli azionisti di risparmio Edgardo Fattor
Revisori contabili
indipendenti Deloitte & Touche S.p.A. (6)
(1) Tutti i poteri del Consiglio di Amministrazione fatta eccezione per quelli non delegabili a norma di Legge come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 28/10/2021
(2) Poteri come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 28/10/2021
(3) Membro del Comitato Esecutivo
(4) Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 148 comma 3 del D. Lgs. 58/1998 (Testo unico della finanza)
(5) Amministratore non investito di deleghe operative
(6) Incarico conferito dall’Assemblea degli Azionisti in data 26/10/2018
(7) Incarico conferito dall’Assemblea degli Azionisti in data 28/10/2021
(*) La Professoressa Chiara Mio ha rassegnato le dimissioni da amministratore in data 30/04/2023
Il gruppo Danieli produce acciai speciali di qualità e costruisce ed installa in tutto il mondo macchine e impianti per l'industria dei metalli ferrosi e non ferrosi e per la produzione di energia con soluzioni tecnologiche innovative a basso impatto ambientale. L'affidabilità e la competitività dell'azienda si basa su ricerca, know how ed esperienza; Danieli, infatti, non fornisce solo impianti di elevato livello tecnologico ma pure concettualmente innovativi, efficenti e con zero emissioni eseguendo anche prestazioni e servizi specialistici di grande complessità ed indiscussa qualità. La ricerca, gli investimenti in tecnologie evolute e lo sviluppo di nuove tipologie di impianti sostenibili viene quindi considerato il presupposto base per il mantenimento e consolidamento della posizione di “leadership” del Gruppo sul mercato mondiale.
Danieli ha iniziato la sua attività dal 1914 quando Timo e Mario Danieli fondarono le Acciaierie Angelini, una delle prime unità produttive dove venivano usati forni fusori ad arco elettrico.
Sin da quella data Danieli iniziò a sviluppare e produrre equipaggiamenti per l'industria siderurgica quali forge ed impianti ausiliari per laminatoi che hanno poi portato alla definizione del motto "We know the Art of Steel".
La continua ricerca per produrre impianti innovativi ed ecosostenibili con un costante impegno per garantire qualità e rispetto nei tempi di consegna ha spinto il Gruppo Danieli ad espandere le sue attività offrendo una gamma sempre più completa di equipaggiamenti con più unità produttive nel mondo per integrarsi in modo sempre più efficiente nel mercato internazionale applicando di fatto il concetto "We don't shop around for Noble Components" e ricercando la soddisfazione del cliente quale principale obiettivo della gestione.
Tra i motti Danieli, si evidenziano in particolare:
- “ Innovaction to be a step ahead in CapEx and OpEx ” che ha l’obiettivo di valorizzare il nuovo modello organizzativo assunto dal Gruppo favorendo la crescita intellettuale multiculturale e sviluppando soluzioni per la decarbonizzazione della produzione, per rispondere in modo più efficace alle attuali esigenze dei mercati.
- “Danieli, the innovative and reliable partner in the steel industry to be front runners”. Il Gruppo Danieli continuerà quindi a consolidare ed espandere le sue attività per garantire maggiore competitività in termini di innovazione, tecnologia, qualità, costi, produttività e servizio al cliente.
Danieli è conosciuta non solo per la sua capacità impiantistica ma pure per la capacità manifatturiera: in Europa con prodotti nobili ed high-tech, in Asia con la progettazione e fabbricazione di prodotti consolidati e collaudati con la stessa qualità europea.
- “ Absolute Steel Quality ” che sintetizza l’impegno costante della controllata Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. a produrre acciai con un livello di finitura e servizio al cliente sempre in linea con le aspettative più esigenti e per le applicazioni industriali più innovative e rigorose. Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. è riconosciuta a livello internazionale come una delle più moderne acciaierie a livello mondiale per le caratteristiche tecniche e la qualità dei suoi impianti che garantiscono non solo prodotti certificati ma pure la massima efficienza produttiva con un livello di emissioni estremamente ridotto per garantire una piena tutela dell’ecosistema in cui opera.
(*)
(*) lo schema include solo le società consolidate integralmente al 30 giugno 2023
(*) Il margine operativo lordo (Ebitda) rappresenta l’utile operativo, come risultante dal conto economico consolidato, al lordo degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti.
(**) Le voci al 30.06.2022 sono state riesposte per effetto del restatement descritto nella nota 5) Attività e passività fiscali per imposte differite e nella nota 13) Patrimonio netto, al bilancio consolidato. Il restatement ha riguardato esclusivamente la voce “Attività fiscali per imposte anticipate” con contropartita alla voce “Altre riserve e utili a nuovo.
Azioni ordinarie e risparmio Danieli vs. FTSE IT All-Shares per il periodo luglio 2022 – giugno 2023
Le ultime stime economiche dell’International Monetary Fund (IMF) mostrano per il 2023 una crescita globale prevista attorno al 3,0%, positiva ma in riduzione rispetto al 2022, che si era attestato al 3,5%, valore contratto dall’aumento generalizzato del costo e della diminuita disponibilità delle risorse energetiche causati dal conflitto russo ucraino e dal conseguente raffreddamento degli scambi nel sistema geopolitico mondiale.
Le previsioni di crescita per il 2024 si proiettano stabili al 3,0%, dove la crescita si svilupperà però diversamente in due blocchi: quello delle economie avanzate, ferme al 1,4%-1,5%, e quello delle economie emergenti, salite al 3,9%-4,0%, con un rilancio dei consumi interni e con piani di sviluppo green per decarbonizzare le principali attività industriali. L’economia mondiale dovrebbe mostrare per il 2023 ancora un trend positivo, con gli USA all’1,8% e l’UE allo 0,9%, mentre i paesi emergenti saliranno del 4,0%, con la Cina in crescita del 5,2%, dove i paesi europei hanno in buona parte superato le difficoltà per la crisi energetica innescata dal conflitto tra Russia ed Ucraina recuperando pure il rallentamento legato alla frenata produttiva della catena di fornitura cinese bloccata dai lockdown imposti per il COVID-19. Nel 2023 il tasso di crescita medio previsto per i paesi avanzati sarà però frenato dal progressivo aumento dei tassi d’interesse da parte delle principali banche centrali per contrastare l’elevata inflazione presente in UE e negli Stati Uniti dovuta nell’area euro ai forti rincari della bolletta energetica e l’aumento correlato dei costi industriali e in USA al mancato bilanciamento tra domanda e offerta. La crescita sarà più sostenuta nei paesi emergenti trainata dal realizzo di piani economici programmati per rendere più sostenibili le attività del tessuto produttivo e migliorare i servizi di wealthcare per la comunità. Per la seconda metà del 2023 e per tutto il 2024 si prospettano periodi ancora di crescita ma con difficoltà crescenti se non saranno concretamente attuate idonee politiche governative per una transizione verde dell’industria e dei mezzi di trasporto riducendo l’uso di combustibili fossili e promuovendo pratiche efficienti di riciclo delle risorse naturali.
In UE le previsioni di crescita per il periodo 2023/2024 rimangono stabili, seppure si attenda una spinta positiva dall’utilizzo dei fondi del NextGenerationUE recepiti dai PNRR di ogni singolo stato, mentre gli USA spingono alla svolta green con il programma governativo Inflaction Reduction Act (IRA) sostenendo le imprese che innovano ed investono in sostenibilità ed energie rinnovabili.
La UE, ma pure gli USA e la Cina, stanno programmando sempre più le loro agende economiche per raggiungere entro il 2050 gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dal United Nations Global Compact e promossi dall’ultima conferenza del clima COP27.
La transizione verso un’economia decarbonizzata necessiterà lo sviluppo di molte azioni multilaterali con forti piani di investimento incentivati dai governi delle principali economie mondiali e finanziati dalle principali organizzazioni finanziarie sovranazionali.
La produzione mondiale di acciaio ha raggiunto nel primo semestre del 2023 circa 900 milioni di tonnellate (come indicato da World Steel Association), in riduzione del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 che, complessivamente, nei 12 mesi dell’anno solare, aveva poi raggiunto un totale di circa 1.900 milioni di tonnellate.
Le previsioni per l’intero anno solare 2023 proiettano un calo complessivo del 3-4%, dove solo l’India e il Middle East mostrano una crescita nella produzione, mentre il resto dei paesi asiatici sarà in riduzione assieme ai paesi avanzati e quelli emergenti, con una diminuzione attorno al 5%.
Il coefficiente medio di utilizzo degli impianti rispetto al livello teorico massimo rimane stabile tra l’80-85% con la chiusura in Cina degli impianti più inquinanti e con l’avvio in India di impianti con tecnologie più moderne e sostenibili.
Il mercato dell’acciaio sarà ancora sostenuto nel secondo semestre del 2023 con prezzi ancora remunerativi, seppure si prevedano possibili distorsioni o rallentamenti soprattutto in Europa per gli effetti della crisi energetica innescata dal conflitto russo-ucraino, che dovrebbe ridursi nel 2024 grazie alle forniture alternative di gas in corso di implementazione da USA e Nord Africa e con una riduzione nei costi dei fattori produttivi grazie agli interventi correttivi e compensativi attuati delle autorità europee di mercato.
La Cina ha mantenuto nel primo semestre del 2023 il suo ruolo principale nell’industria dell’acciaio coprendo nel periodo circa il 55% della produzione mondiale e il paese ha iniziato il processo di transizione da metallurgia primaria (partendo da minerale di ferro) verso quella secondaria (riciclando il rottame metallico) aumentando progressivamente la produzione d’acciaio da forno elettrico (EAF) e riducendo così le emissioni dirette di CO2 (scopo1). Il nuovo obiettivo confermato al COP27 di Sharm El Sheikh con zero emissioni entro il 2050 porterà nei prossimi anni ad un cambiamento significativo delle tecnologie utilizzate per produrre l’acciaio liquido con grandi investimenti attesi per ridurre l’impatto ambientale della produzione.
Pure in Europa la tematica delle emissioni di greenhouse gas (GHG) è divenuta strategica per i produttori d’acciaio, soprattutto in tema di investimenti, produzione sostenibile e costi per le compensazioni, che favorirà sempre più i produttori da forno elettrico, meno impattanti in tema di emissioni rispetto alla produzione tradizionale da altoforno.
Si sta concretizzando inoltre l’impegno di tutti i produttori d’acciaio nell’operare gli impianti in modo più sostenibile per decarbonizzare totalmente la produzione entro i prossimi 20-30 anni:
- contenendo le emissioni GHG e rendendo socialmente sostenibile la produzione verso la comunità e l’ambiente;
- riducendo il consumo di energia per tonnellata con impianti sempre più flessibili, efficienti e fortemente verticalizzati
- utilizzando soluzioni di “ produzione in continuo ” minimizzando l’uso del carbone nel processo produttivo sostituendolo con gas e/o idrogeno.
La qualità del prodotto con un’elevata finitura, unitamente ad un servizio puntuale al cliente, si confermano essere ancora i fattori più importanti per ottenere dal mercato prezzi più remunerativi e maggiore continuità nelle forniture verso clienti che tendono a comprimere i volumi di scorta minima dei magazzini chiedendo sempre più spedizioni “on time” di prodotti personalizzati e di qualità.
Il mantenimento di un consumo di acciaio sempre elevato nel mondo e l’interesse strategico di mantenere indipendente e incrementare la produzione di acciai di qualità con rinnovate prospettive di sviluppo in molte aree geografiche tengono elevato l’interesse dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti, oltre ad aggiornare tecnologicamente quelli già esistenti per incrementare flessibilità e qualità, aumentando l’uso di energie rinnovabili e riducendo le emissioni di CO2 decarbonizzando la produzione con un utilizzo sostenibile delle risorse disponibili.
In particolare, la domanda mantiene un trend interessante nei paesi USA e UE per impianti integrati di nuova generazione a basse emissioni ed elevata qualità e finitura della produzione a supporto dei settori metalmeccanico, automobilistico e delle infrastrutture, mentre nei BRIC e Nord Africa sono richiesti impianti di grandi dimensioni con tecnologie che permettano di utilizzare le risorse ivi disponibili con una decarbonizzazione della produzione ed una maggiore efficienza operativa a supporto dei settori delle costruzioni e delle opere civili.
Infatti, la produzione di green steel a basso contenuto di CO2 ha assunto sempre più un ruolo centrale per tutti gli investimenti del settore, che richiederà ampia disponibilità di energia elettrica da fonti rinnovabili sostituendo il carbone, oggi con gas naturale e domani con idrogeno, a condizioni economiche competitive per permettere una significativa riduzione delle emissioni nel processo produttivo dell’acciaio liquido.
Infatti, la produzione primaria di acciaio contribuisce per circa il 7-8% della produzione globale di CO2 di natura fossile (il settore steel è secondo solo a quello della generazione di energia) e la sua decarbonizzazione in linea con gli accordi COP27 prevede una trasformazione graduale con un iniziale miglioramento di efficienza degli altoforni ma successivamente prevedendo la loro graduale dismissione e sostituzione con l’utilizzo di nuove tecnologie di riduzione del minerale di ferro (DRI) prima con gas naturale e poi con idrogeno per raggiungere il NET ZERO EMISSION TARGET.
Le politiche antidumping ormai già attivate da parte dei principali paesi produttori di acciaio e le prospettate barriere doganali (CBAM) in corso di attivazione per disincentivare l’uso di acciai prodotti con elevate emissioni di CO2 hanno stimolato la domanda per nuovi impianti a basse emissioni che porterà a molti investimenti in impianti innovativi già nel corso del 2023 e negli anni seguenti, sostenuti anche dal supporto governativo promosso trasversalmente dai principali Stati per limitare l’innalzamento della temperatura media globale.
L’ambizione di porre un tetto alla crescita della temperatura media globale non superiore a 1,5° porterà quindi forti investimenti nel settore acciaio per utilizzare nuovi impianti innovativi che limitino in modo significativo l’uso del carbone nel processo produttivo.
Danieli ha sviluppato e detiene una posizione di leadership nel know-how relativo a tutte queste nuove soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni e si è impegnata a raggiungere gli obiettivi sostenibili (SDGs) promossi dal United Nations Global Compact, avendo ottenuto la certificazione delle proprie strategie ambientali sia da Sbti (Science Basis Target Intitative) con la validazione dei nostri target nella RACE TO ZERO e da CDP (Carbon Disclosure Project), ottenendo nel 2023 la leadership A- nel Climate Action e nella Supply Chain Engagement grazie al grande impegno profuso per sviluppare e proporre soluzioni innovative ed Environmental Friendly per i nostri clienti.
Per mantenere la competitività in questo mercato, Danieli ha investito molto in tecnologie innovative che permettano una produzione green di acciaio riaffermando innanzitutto la centralità del cliente:
- migliorando la produttività degli impianti e con essa il valore aggiunto pro-capite;
- riducendo le emissioni GHG per tonnellata prodotta con l’applicazione di soluzioni tecnologiche innovative e referenze consolidate a basso impatto ambientale;
- rendendo operativi i principi della rivoluzione 4.0 nell’industria siderurgica grazie al progetto DIGIMET per garantire il controllo totale delle variabili produttive in tutte le fasi di produzione dall’acciaio liquido al prodotto finale, finito e confezionato e;
- velocizzando e razionalizzando i processi produttivi con tempi e costi ridotti ed ottimizzando l’efficienza della produzione con l’integrazione di più fasi di lavorazione termomeccanica con soluzioni endless sia per prodotti lunghi e prodotti piani.
La ricerca e lo sviluppo tecnologico attuati da Danieli nell’ultima decade hanno permesso di ampliare la gamma degli impianti offerti all’intero settore Metal (acciaio, alluminio ed altri metalli), riducendo sensibilmente il costo necessario per l’investimento iniziale per singolo progetto (CapEx), ma pure ottimizzando i costi operativi di produzione (OpEx), integrando più fasi di lavorazione all’interno del medesimo processo produttivo ed allargando quindi la platea dei potenziali investitori grazie ad una fattibilità economica più agevole degli investimenti sia in paesi con economie mature che in quelli ancora in fase di sviluppo.
Il mantenimento, per il Gruppo, di un portafoglio ordini significativo che include già oggi molti impianti innovativi per una produzione green di acciaio, conferma la propensione dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti grazie alla competitività ed alle soluzioni tecnologiche proposte da Danieli, oggi ben qualificata e referenziata in tutta la gamma della produzione metallurgica per raggiungere gli obiettivi NET ZERO per la salvaguardia del pianeta.
Il Gruppo Danieli è impegnato nella progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica, offrendo una gamma completa di macchine che va dalla gestione del processo primario alla fabbricazione del prodotto finito (praticamente dal minerale al prodotto finito), e nella produzione e vendita di acciai speciali per il mercato dei prodotti lunghi, con le controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. ed ABS Sisak d.o.o che utilizzano la metallurgia secondaria (forni ad arco elettrico) per la produzione dell’acciaio liquido.
- Costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica
Otto centri di progettazione:
Danieli Corus BV |
Olanda |
DWU Engineering Polska Z.o.o. |
Polonia |
Innoval Technology Ltd. |
Regno Unito |
Danieli Engineering Rom S.r.l. |
Romania |
Danieli Procome Iberica SA |
Spagna |
Danieli Heavy Machinery Engineering LLC |
Ucraina |
Danieli Engineering Japan Ltd. |
Giappone |
Industrielle Beteiligung Co. Ltd. |
Vietnam |
Diciotto unità produttive e centri di progettazione:
Danieli & C. S.p.A. |
Italia |
Fata S.p.A. |
Italia |
Danieli Automation S.p.A. |
Italia |
Danieli Centro Combustion S.p.A. |
Italia |
More S.p.A. |
Italia |
Danieli Engineering & Services GmbH |
Austria |
Rotelec SA |
Francia |
Danieli Germany GmbH |
Germania |
Danieli Taranis inc |
U.S.A. |
Danieli UK Holding Ltd. |
UK |
Danieli Czech Engineering AS |
Rep. Ceca |
Danieli Volga LLC |
Russia |
Morgardshammar AB |
Svezia |
Sund Birsta AB |
Svezia, Rep. Pop. di Cina |
Termo Makina San VT AS |
Turchia |
Danieli India Ltd. |
India |
Danieli Met. Equipment & Service (China) Co. Ltd. |
Rep. Pop. di Cina |
Danieli Co. Ltd. |
Thailandia |
Le linee di prodotto sono le seguenti :
Danieli Plant Engineering |
Impianti chiavi in mano ed ingegneria di sistemi |
Italia |
|
Danieli Automation |
Sistemi di controllo di processo |
Italia, Usa |
|
DanGreen |
Soluzioni tecnologiche Hybrid per produzione Green Steel |
Italia, Olanda |
|
Danieli Centro Metallics |
Impianti di trattamento minerale e di riduzione diretta |
Italia |
|
Danieli Corus IJmuiden |
Impianti siderurgici integrati |
Olanda |
|
Danieli Centro Recycling |
Impianti di trattamento rottame |
Italia, UK, Francia, Germania, USA |
|
Danieli Centro Met |
Acciaierie elettriche e colate continue di prodotti lunghi |
Italia, Austria |
|
Danieli Davy Distington |
Colate continue per bramme sottili e convenzionali |
UK, Italia |
|
Danieli Wean United |
Impianti di laminazione per prodotti pianti e linee di trattamento nastri |
Italia, USA, Germania, |
|
Danieli Kohler |
Lame d’aria per impianti di zincatura a caldo |
USA, Italia |
|
Danieli Fata Hunter |
Impianti di colata, laminazione e verniciatura nastro di alluminio |
UK, USA, Germania, Italia |
|
Danieli Fata EPC |
Costruzione di impianti chiavi in mano |
Italia, Usa, India, Rep.Pop. di Cina |
|
UAE |
|||
Danieli Fröhling |
Impianti speciali di laminazione e finitura nastri |
Germania |
|
Danieli Morgårdshammar |
Impianti di laminazione per prodotti lunghi |
Italia, Svezia |
|
Danieli Centro Tube |
Impianti per tubi senza saldatura |
Italia |
|
Danieli Centro Maskin |
Impianti di condizionamento, trafilatura e finitura |
Italia, Svezia |
|
Danieli Rotelec |
Agitatori elettromagnetici e sistemi di riscaldo a induzione |
Francia, Italia |
|
Danieli Breda |
Impianti di estrusione e forgiatura |
Italia |
|
Danieli Centro Combustion |
Sistemi di riscaldo |
Italia |
|
Danieli Olivotto Ferrè |
Forni per trattamento termico |
Italia |
|
Danieli Hydraulics |
Equipaggiamenti industriali per idraulica e lubrificazione |
Italia, Thailandia |
|
Danieli Centro Cranes |
Carriponte per servizio pesante |
Italia |
|
Danieli Environment |
Sistemi ecologici e di recupero |
Italia |
|
Danieli Construction |
Costruzione di impianti chiavi in mano, montaggi, ingegneria di sistemi |
Italia, Thailandia |
|
Danieli Service |
Servizi di assistenza cliente e ricambi originali |
Italia, Austria, Rep.Pop. di Cina, India, Russia, USA, Brasile, Thailandia |
|
Danieli Telerobot Italy |
Advance robotics |
Italia |
|
- Produzione e vendita di acciai speciali
L’attività è svolta dalle controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e ABS Sisak d.o.o., che operano in una posizione di leadership a livello europeo nel settore degli acciai speciali da costruzione, con una produzione su commessa di prodotti di alta qualità per gli utilizzi più esigenti nella forma di lingotti fino a 160 tons, blumi, billette, forgiati e laminati con alto grado di verticalizzazione in diametri da 15 a 800 mm, a cui si aggiungono i prodotti di alta qualità del nuovo laminatoio per vergella e acciai speciali avviato con successo a tempo di record nello scorso esercizio e sfere di acciaio speciale per la frantumazione di minerali ed aggregati (unico produttore mondiale a gestire la qualità del prodotto finito sia nella fase fusoria e quella di laminazione).
La famiglia degli acciai da costruzione comprende gli acciai ad alto contenuto di carbonio, gli acciai da cementazione, da bonifica e da tempra superficiale, verticalizzati in molteplici tipologie di prodotto e che trovano la loro applicazione in tutta la componentistica meccanica. Il loro campo di impiego è vastissimo: nell’automobilistica e motori in genere, nella trattoristica e movimento terra, nelle macchine utensili, nell’industria ferroviaria, nell’industria dell’energia e petrolchimica.
Il valore della produzione sviluppato nell’esercizio dalla Capogruppo ammonta a 1.187,3 milioni di euro (nel 2021/2022 era stato pari a 872,6 milioni di euro) con un EBITDA pari a 58,8 milioni di euro (nel 2021/2022 11,5 milioni di euro) .
Il valore della produzione del periodo include per 31,9 milioni di euro (nel 2021/2022 era pari a 18,0 milioni di euro) l’avanzamento realizzato nell’esercizio dei lavori verso Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. (di seguito anche ABS) per un nuovo impianto finitura barre, alcune gru e una cesoia per rottame iniziati nell’esercizio: questi impianti rientrano in un più ampio piano di investimenti, iniziato nell’esercizio, che prevede CAPEX complessivi di circa 700 milioni di euro, finanziati dalla Banca Europea per gli Investimenti (EIB) e dalla Cassa Depositi e Prestiti (CdP) tra cui la fornitura da parte della Capogruppo alla controllata di un nuovo DIGIMELTER su base green field e la sostituzione degli attuali forni elettrici (con due innovativi nuovi forni digitali) e relative macchine di colata per aumentare i volumi di produzione del gruppo ABS sino a circa 2 milioni di tonnellate, destinati al mercato italiano ed europeo riducendo al contempo il Carbon Footprint dell’azienda grazie alle nuove tecnologie implementate.
La Società ha conseguito in questo esercizio ancora un volume di fatturato importante, con un margine operativo positivo in relazione agli ordini sviluppati, seppure negativamente impattato dall’aumento dei costi dei trasporti e da alcuni ritardi sofferti per l’avviamento di progetti innovativi. La Capogruppo inoltre ha incrementato nell’esercizio le appostazioni a fronte dei rischi di recuperabilità su contratti problematici con clienti russi (inclusi alcuni soggetti a sanzione UE) mantenendo a tale riguardo un approccio prudente vista la complessità della situazione geopolitica attuale.
Nel periodo chiuso al 30 giugno 2023 la Società ha concordato inoltre con il gruppo Ezz, storico ed importante cliente egiziano, lo stralcio di alcune poste a credito di natura finanziaria, iscritte in precedenti esercizi per circa 28,4 milioni di euro e che erano già state oggetto di attualizzazione così che il valore netto si attestava a 17,4 milioni di euro al 30 giugno 2022, definendo nel contempo i termini di pagamento su altre partite creditorie nell’ambito di un piano di rientro concordato a fronte dell’attuale progetto di ristrutturazione del gruppo Ezz e dei forti investimenti previsti per nuovi impianti, con riferimento ai quali sono in corso ad oggi negoziazioni con la controparte.
Sono proseguite le attività di ricerca e sviluppo con l’utilizzo di importanti risorse della Società soprattutto per incrementare e completare la gamma dei prodotti offerti, sviluppando soluzioni con elevati contenuti tecnologici e sistemi di gestione ambientale e recupero energetico da utilizzare prevalentemente in impianti evoluti.
La Società ha continuato nell’esercizio con il suo piano di investimenti per migliorare la produttività e l’efficienza delle officine di Buttrio, attuando la sostituzione di diverse macchine operatrici con centri di lavoro moderni di ultima generazione.
La gestione finanziaria del periodo mostra un risultato ancora positivo, con un miglioramento nella posizione finanziaria netta della Società, grazie ad un’efficace gestione ordinaria del cash-flow legato alle commesse in corso di esecuzione, senza penalizzazioni significative nell’esercizio, pur tenendo conto degli oneri di attualizzazione iscritti a fronte di crediti finanziari per i quali è previsto un incasso dilazionato oltre 12 mesi e degli effetti della rinuncia del credito finanziario verso il gruppo Ezz sopra citato.
L’allineamento contabile della cassa e la gestione delle partite espresse in valuta estera (essenzialmente US dollars) ha complessivamente generato un effetto cambi positivo nell’esercizio pur a fronte di una svalutazione del corso del dollaro, che al 30 giugno 2023 scambiava a 1,0866 contro un cambio al 30 giugno 2022 di 1,0387 in buona parte sterilizzato grazie alle operazioni di copertura cambio attuate nel periodo.
L’acquisizione ordini dell’esercizio è in linea con il budget e garantisce, sin d’ora, una buona programmazione della produzione per il prossimo anno, con l’attesa di un risultato operativo in ulteriore miglioramento per l’esercizio 2023/2024.
La Capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. possiede direttamente le seguenti società:
- INDUSTRIELLE BETEILIGUNG SA, cui fanno capo le società del Gruppo che svolgono attività produttive;
- DANIELI FINANCE SOLUTIONS SA, che effettua l’attività di investimento sui mercati finanziari internazionali della importante liquidità a disposizione del Gruppo.
Si riporta a seguire una descrizione dell’attività e dei risultati conseguiti dalle principali società del Gruppo, nelle diverse aree geografiche di ubicazione, con ulteriore dettaglio per settore di attività relativamente all’area Italia, sulla base dei rispettivi bilanci, opportunamente riclassificati e rettificati per uniformarli ai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo.
Gruppo ABS
Il gruppo ABS consta di sei società operative nel settore siderurgico:
- Acciaierie Bertoli Safau (ABS) S.p.A.
- ABS Centre Métallurgique (ACM) SAS
- ABS Deutschland GmbH
- ABS Sisak d.o.o.
- ABS ESW Röhrenwerke GmbH (società non più operativa)
- Rott – Ferr Srl (nuova acquisizione)
Società del Gruppo ABS in Italia
Acciaierie Bertoli Safau (ABS) S.p.A.
La società ABS ha chiuso l’esercizio 2022/2023 con un valore della produzione di 1.477,9 milioni di euro (1.642,6 milioni di euro nel 2021/2022), un risultato operativo di 106 milioni di euro ed un utile netto di 101,7 milioni di euro.
L’esercizio fiscale in esame è partito sotto la forte pressione dell’aumento delle materie prime energetiche, che ha avuto il duplice effetto di mantenere alti i prezzi delle commodities e di creare incertezze sulla tenuta del sistema economico europeo, con la prospettiva di entrare in una lunga fase di recessione. In questo difficile contesto, quasi tutte le filiere produttive hanno reagito cercando di limitare gli acquisti per abbassare il rischio di trovarsi con materiale a stock a prezzi troppo elevati.
Nel I^ semestre 2023 i prezzi dell’energia sono rientrati a valori più vicini a quelli di cui l’Europa ha goduto negli ultimi anni (con effetti mitigati anche dal contributo dei crediti di imposta sulla bolletta energetica garantiti dallo Stato italiano iniziato già a fine 2022) e grazie ad una domanda reale ancora stabile, ha permesso di superare il momento e di far crescere il portafoglio ordini all’interno del terzo trimestre dell’anno fiscale, crescita poi leggermente rallentata con l’arrivo dell’estate.
L’aumento dei tassi di interesse e la ripresa dell’inflazione in Europa, unitamente alle distorsioni negli scambi commerciali internazioni anche a fronte del conflitto russo ucraino, rischiano di rendere ancora più fragile la bilancia tra domanda e fornitura di acciaio in Europa. La crescente competizione nell’industria siderurgica globale pone sempre di più l’attenzione sulla portata delle misure di salvaguardia e protezionismo necessarie per la sostenibilità del comparto siderurgico europeo.
Per far fronte alle continue fluttuazioni della domanda, ABS riconferma il suo orientamento alla soddisfazione del cliente, sviluppando soluzioni ad alto contenuto qualitativo, coniugando in modo armonico la tecnologia dei propri impianti con l’elevato know-how dei processi di produzione e trasformazione dell’acciaio.
Accanto allo sviluppo di prodotto, pure il servizio al cliente diventa un asse di sviluppo prioritario per ABS; l’allineamento personalizzato tra i tempi della domanda e quelli dell’offerta interna garantiscono la certezza del materiale e la minimizzazione delle scorte, con impatto positivo sui costi fissi di gestione del materiale.
Durante l’esercizio è stato inoltre inaugurato il centro servizi ABS Service a Brandico (BS) per la vendita al dettaglio dell’acciaio destinato a soddisfare le esigenze delle piccole e medie officine.
Nell’esercizio 2022/2023, i principali investimenti di ABS sono riconducibili a:
- realizzazione della nuova linea Coil to Bar Peeling in Qualisteel che rappresenta una nuova opportunità di verticalizzazione delle barre di linea Luna e di soddisfacimento di un mercato nuovo
- installazione della prima tranche dell’impianto fotovoltaico, per circa 5,5MW, parte di complessivi 16MW da sviluppare su tetti ed aree scoperte individuate nel perimetro del sito di Cargnacco (Udine);
- acquisto e predisposizione dei terreni nelle aree a sud del sito di Cargnacco quale estensione finalizzata alle attività di sviluppo dell’economia circolare
- completamento della nuova linea produttiva Mercurio, il nuovo impianto per la produzione delle sfere macinanti, primo prodotto finito della gamma di offerta di ABS;
- nuovo trasformatore di distribuzione in sottostazione elettrica 220kV per gestire il rischio di business continuity;
- sostituzione del tornio Mafat in area condizionamento linea Marte con modello più prestazionale e privo di rischi residui;
- realizzazione del nuovo magazzino di stoccaggio dei materiali refrattari per ridurre i trasporti da/per il magazzino di Pavia di Udine;
- revamping del forno di Forgia "Crefin 4” per efficientamento energetico e riduzione dei consumi di metano.
ABS crede fermamente che un’azienda possa definirsi realmente “sostenibile” solo se in grado di garantire la propria operatività nel lungo periodo ed oggi tale condizione non può esserci senza considerare l’ecosistema nel quale si opera e senza integrare delle tematiche ESG (Environment – Social – Governance) all’interno della core business strategy.
Nell’ambito del piano di investimenti, ABS ha quindi realizzato un piano strategico, denominato Vision Digital Green, da elaborare su un perimetro temporale di cinque anni, con una consistenza di circa 700 milioni di euro che ha come obiettivo, attraverso un’articolata lista di progetti, garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale di lungo periodo della Società. Più specificatamente, gli investimenti sono finalizzati ad un incremento della produzione e delle quote di mercato fino a raggiungere l’obiettivo di oltre 2Mton/year di spedito ed alla installazione di tecnologie di ultima generazione atte a consentire maggiori efficienze ed una progressiva riduzione dell’impronta carbonica dell’organizzazione.
Il piano prevede la realizzazione di investimenti basati su interventi di sviluppo del business costruiti attorno a “pillars” strategici, che intercettano i principali trend emergenti sul mercato:
- Supply Chain resiliente
- Decarbonizzazione ed economia circolare
- Razionalizzazione ed efficientamento della produzione
- Innovazione, ampliamento e specializzazione dell’offerta
- Attenzione al capitale umano
Si inquadrano nel contesto sopra esposto:
- acquisizione di un’azienda friulana, finalizzato a luglio 2023, attiva nella raccolta di rottame (Rott – Ferr Srl), con l’incorporazione di tale processo in ABS e ampliando a monte la catena del valore e, unitamente allo sviluppo dell’area a sud del sito di Cargnacco, le performances di circolarità dello stesso;
- l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile, precedentemente riportati;
- il rinnovamento e l’efficientamento dei sistemi di combustione dei forni di riscaldo e trattamento termico, i cui progetti hanno portato alla riduzione dei consumi di metano di circa 3,3 Msmc nel FY2022/2023, che corrisponde alla riduzione del 5% dei consumi di metano dello stabilimento;
- l’implementazione di nuovi tratti di raccordo ferroviario interno che, a valle di un percorso condiviso anche con Regione FVG, COSEF e RFI, condurrà ad una prevalenza assoluta (>70%) del trasporto via ferrovia rispetto al trasporto su gomma, con gli indubbi benefici in termini di riduzione delle emissioni GHG di scopo 3.
Società del Gruppo ABS in Europa
ABS Centre Métallurgique (ACM) SAS (Francia)
ABS Centre Metallurgique (ACM) festeggia undici anni di attività.
Situata a Metz, in Francia, territorio cuore della siderurgia europea, rappresenta per il gruppo Danieli un centro di eccellenza per la ricerca e lo studio del prodotto e dei processi per la produzione dell’acciaio coprendo l’intera filiera operativa, dall’elaborazione in acciaieria fino al prodotto finito sviluppato su specifiche. L'obiettivo principale della ricerca sviluppata quest'anno è stato quello di trovare soluzioni tecnologiche volte ad alleggerire le parti prodotte dai clienti, garantendo allo stesso tempo elevate prestazioni meccaniche, il tutto grazie allo sviluppo di nuove gamme di acciai innovativi e con l'obiettivo specifico di diminuire le emissioni di CO2 del prodotto migliorando il comportamento dell’acciaio a contatto con l’idrogeno.
Per quanto riguarda il processo, seguendo il motto “Fare il lavoro giusto fin dalla prima volta”, sono stati compiuti sforzi specifici nello sviluppo di nuovi supporti digitali per il progetto europeo ENGINE per la comprensione del flusso di metallo liquido in paniera e durante la fusione.
Oltre alle attività di ricerca, ACM conferma ed estende il proprio accreditamento secondo lo standard internazionale ISO 17025 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura).
L'attività svolta dalla società consente di ottenere dalle autorità francesi un credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo in ogni anno di attività.
ABS Deutschland GmbH (Germania) – ABS Scandinavia AB (Svezia) – ABS Iberica SL (Spagna)
Le tre realtà societarie operano nei rispettivi mercati nazionali per lo sviluppo delle attività commerciali e delle vendite di acciai speciali. Nel corso dell’esercizio 2022/2023 hanno consolidato la propria presenza nel paese di riferimento, sviluppando sempre più un servizio on demand con magazzini locali in gestione ai clienti che consentono la riduzione dei tempi di consegna e una più alta flessibilità nella fornitura con un servizio di maggiore soddisfazione per il cliente.
ABS Sisak d.o.o. (Croazia)
Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 ABS Sisak d.o.o. (ABS Sisak) ha indirizzato la sua produzione principalmente per alimentare il Quality Wire Rod Mill di ABS SpA presso lo stabilimento italiano del Gruppo. I prodotti di ABS Sisak sono stati continuamente migliorati in base alle esigenze e ai requisiti del Quality Wire Road Mill, mentre allo stesso tempo la quota del prodotto per il mercato esterno aumentava gradualmente.
In termini di volume di produzione, la società non ha raggiunto l'obiettivo pianificato nel 2022/2023 a causa del prolungamento dei lavori per l'installazione del nuovo Digital Melter e delle soste forzate per un guasto al trasformatore elettrico principale. Inoltre, il processo produttivo è stato organizzato in 15 turni settimanali, invece dei 20 turni previsti.
Per i motivi sopra descritti, ABS Sisak ha venduto solo 179 mila tonnellate di acciaio nel 2022/2023 con una diminuzione del 6,6 % rispetto all'anno precedente ed i ricavi sono stati inferiori di circa il 6%. Come risultato dell'aumento dell'efficacia operativa, ABS Sisak ha però raggiunto un margine operativo lordo positivo per la prima volta dopo l'acquisizione del sito di Sisak nel 2012. Rispetto all'anno precedente il risultato operativo è migliorato di 1,6 milioni di euro, tuttavia, il risultato netto per l'anno finanziario chiuso al 30 giugno 2023 è stato ancora in perdita per 3,5 milioni di euro.
Importanti investimenti sono stati realizzati da ABS Sisak nell’esercizio nella prospettiva di un miglioramento dell’efficienza produttiva. In particolare, Digital Melter di ultima generazione, installazione di un nuovo tino di maggiore capacità, potenziamento del Q-One per aumentare la produttività, nuovo impianto di distribuzione per ferroleghe e migliorie alla macchina di colata continua con un incremento delle colate giornaliere fino a raggiungere quasi la capacità massima di oltre 20 colate al giorno. Inoltre, ottimizzando il processo di fusione sul nuovo forno, il tempo totale di fusione/colata (tap to tap) è stato ridotto da 100 a 80 minuti, comprese le fermate e tale tendenza si è stabilizzata.
Poiché il resto dell'impianto presenta ancora dei colli di bottiglia rispetto alle possibilità del nuovo forno è stato definito il nuovo piano di investimenti al fine di raggiungere la massima capacità dell'impianto nel suo insieme.
Si rendono pertanto necessari ulteriori e significativi investimenti per migliorare la produttività e quindi i risultati di ABS Sisak nel breve e nel medio/lungo termine.
Nell’esercizio 2022/2023 ABS Sisak ha lanciato il Progetto di sviluppo sostenibile come attuazione pratica del suo impegno per operazioni di business sostenibili nel modo in cui è stato applicato in ABS Italia e nel gruppo DANIELI.
Il progetto prevede la creazione di un team per introdurre lo sviluppo della sostenibilità in ABS Sisak in collaborazione con i colleghi di ABS Italia, formazione e cambiamenti organizzativi strutturali in termini di creazione e strutturazione del dipartimento per lo sviluppo sostenibile.
L'implementazione delle attività previste dal Progetto di sviluppo della sostenibilità nei processi di ABS SISAK proseguirà intensamente nell'anno fiscale 2023/2024.
ABS ESW Röhrenwerke (Germania)
A fine 2019 l’Assemblea dei soci della società controllata tedesca ha deliberato di cessare la produzione, sebbene ciò non abbia comportato la formale liquidazione della società, la decisione di abbandonare il business dei tubi speciali ha previsto la cessazione graduale e strutturata dell’attività dell’azienda e la cessione dei principali asset aziendali. Come risultato di questa situazione, da allora le attività e le passività sono state valutate nel bilancio di ESW Röhrenwerke GmbH al valore di mercato atteso nella prospettiva della liquidazione e ciò ha comportato negli ultimi anni delle svalutazioni rispetto ai valori di originaria iscrizione.
In data 14 giugno 2022, sulla base di un contratto di compravendita concluso con una società locale, è stata ceduta la porzione a nord del sito aziendale senza la necessità di procedere ad ulteriori svalutazioni. La condizione sospensiva cui era sottoposto il contratto si è avverata nel mese di maggio 2023 quando è stato anche incassato il relativo prezzo di vendita.
Per quanto riguarda l'area sud del sito, invece, proseguono le attività di bonifica ambientale secondo quanto concordato con le autorità locali.
L'utile netto nell'esercizio 2022/2023 ammonta a 2,3 milioni di euro ed è stato generato principalmente dalla plusvalenza generata con la vendita del terreno nord dedotti i costi ambientali sostenuti e stanziati per il ripristino completo dell’area.
Società del Gruppo - Italia
Danieli Automation S.p.A.
Nell’ anno fiscale 2022/2023, la società ha realizzato ricavi per 218,7 milioni di euro (2021/2022: erano 151,1 milioni di euro) e un risultato positivo per 7,7 milioni di euro (8,9 milioni di euro al 30 giugno 2022).
L’esercizio finanziario chiuso al 30 giugno 2023 è stato caratterizzato dal perdurare della forte domanda sul mercato internazionale dell’acciaio iniziata nel 2021, che ha sostenuto gli investimenti dei clienti principalmente negli USA e in Europa.
USA, Europa ed Estremo Oriente sono stati i principali mercati per l’anno finanziario 2022/2023, con volumi bassi in Cina e promettenti segnali di crescita in India.
La crisi globale dei semiconduttori che ha colpito negli ultimi anni tutti i principali fornitori di componenti elettronici per sistemi di automazione è in fase di rientro (con disponibilità più elevate e tempi di consegna più affidabili) ma continua a incidere sulle operazioni, con incrementi nei costi e tempi di consegna con effetti solo parzialmente mitigati usando le scorte presenti ad inventario.
La tendenza crescente di costruire impianti green si sposa perfettamente con la tecnologia Q-ONE sviluppata da Danieli Automation per alimentare in modo efficiente i forni ad arco elettrico. Questo trend si è dimostrato trainante per portare ad una significativa crescita del business nei sistemi elettronici di potenza, con buone prospettive positive anche per i prossimi anni.
Parallelamente alla richiesta di nuovi impianti, continua la richiesta di potenziamento ed aggiornamento degli impianti esistenti, puntando ad una maggiore sostenibilità con l’utilizzo di energia elettrica al posto di combustibili fossili e puntando contemporaneamente all’ottimizzazione dei consumi energetici e dell’efficienza operativa. Ciò consente alle soluzioni digitali di Danieli Automation, altamente innovative ma allo stesso tempo con prestazioni già sperimentate industrialmente, di creare ampio spazio alle opportunità di vendita dell’azienda.
Oltre a consolidare questi prodotti, Danieli Automation sta proseguendo il processo di sviluppo di nuovi sistemi basati sull'intelligenza artificiale e sull'elettronica di potenza, con brevetti proprietari che le consentono di acquisire un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Considerato l’andamento globale del settore siderurgico e il portafoglio ordini di Danieli Automation, si prevedono risultati soddisfacenti anche per il prossimo anno, con il consolidamento di importanti referenze nella fornitura di sistemi di automazione e controllo. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 ammonta a 373 milioni di euro (376 milioni di euro al 30 giugno 2022), consentendo di prevedere un buon livello di produzione ed un risultato positivo anche per il 2023/2024.
Danieli Centro Combustion S.p.A.
L’esercizio 2022/2023 si chiude con un valore della produzione pari a 69,4 milioni di euro (59,8 milioni di euro nel 2021/2022), ed un risultato netto positivo pari a 2,5 milioni di euro (1,1 milioni di euro al 30 giugno 2022).
Durante l’esercizio, la società ha acquisito nuove commesse, tra le quali le più significative sono:
• Nucor Yamato (USA) : walking beam furnace da 163 tonnellate/h per acciaio al carbonio (laminatoio sezioni), prefabbricato, gas naturale o idrogeno (100%)
• Optimus (USA): walking beam furnace da 140 tonnellate/h per acciaio al carbonio e legato (laminatoio barre e vergella), prefabbricato, gas naturale o con idrogeno fino a 25%
• Unitex (Bangladesh): walking beam furnace da 150 t/h per acciaio al carbonio (tondo per cemento armato e sezioni), prefabbricato, gas naturale, gasolio leggero e olio combustibile pesante
• Annahutte (Germania): walking beam furnace 80 t/h per acciaio al carbonio e basso legato (laminatoio per barre), compresa movimentazione, solo gas naturale o con idrogeno fino al 60%, aria arricchita fino al 25% di ossigeno
• Asil Celik (Turchia): forno a suola continua a rulli da 7,5 t/h per la bonifica di acciai al carbonio e legati, brevettato
Inoltre, nell’esercizio sono state ottenute le accettazioni finali dei seguenti impianti:
• ABS Luna revamping
• Alcomet Aluminum Coil Annealing Plant
• Atakas BAF for strip Coil fase 3
• JSW Toranagallu HDGL
• Diler BAF for wire Coil fase 2
• Arvedi Cremona HDGL 2 revamping
• Tata HDGL 3 Annealing Furnace upgrade
• Yildiz Demir Celik BAF for strip Coil fase 2
Danieli Centro Combustion ha proseguito il lavoro di ricerca presso l’Ateneo di Ingegneria di Savona. In particolare, è stata completata la fase 1 della ricerca sulla digitalizzazione dei bruciatori (con sviluppo di sensori e moduli IoT); è proseguita e terminata la ricerca sui bruciatori rigenerativi flameless e flameless digitali per forni di riscaldo e batch (soluzione più efficiente in termini di energy saving), nonché sui bruciatori auto recuperativi con tubi radianti per Linee nastro, già operativi su impianto Arvedi Cremona e Servola. Il modello matematico offline per i forni di riscaldo è entrato in servizio in maniera completa ed ora oggetto di ulteriori estensioni. Assieme al Centro Ricerche Danieli, si è avviato un processo di trasferimento di know how sulle tecnologie di elettrificazione del processo termico, con l’obiettivo di analizzare casi concreti di questa soluzione per forni di riscaldo e trattamento. Infine, superati tutti gli aspetti formali per le autorizzazioni, è stato ottenuto il via libera alla realizzazione all’interno del Campus Universitario di Savona di una infrastruttura dedicata alla distribuzione di idrogeno e gas di sintesi agli impianti di prova; percorso mirato a perseguire maggiore sostenibilità ambientale, con obiettivo finale di fornire impianti industriali a potenziale zero emissione di CO2.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 pari a 109 milioni di euro, costituisce il fondamento per un ulteriore sviluppo della redditività dell’anno fiscale 2023/2024 e successivi.
Danieli Construction International S.p.A.
La società è specializzata nella gestione di cantieri per il montaggio impianti del settore metal svolgendo tutte le attività necessarie per la realizzazione delle opere civili, fondazioni tecnologiche, l’assemblaggio macchine ed equipaggiamenti e l’avviamento impianti, ed opera su base world-wide con un’autonoma struttura operativa per poter gestire anche grossi cantieri di costruzione.
Il valore della produzione nell’esercizio in esame, pari a 14,3 milioni di euro è superiore rispetto al precedente periodo (2021/2022: 6,4 milioni di euro) mentre il risultato operativo dell’esercizio 2022/2023 presenta un utile di 0,3 milioni (utile di 0,2 milioni di euro nello scorso esercizio).
Durante l’esercizio 2022/2023, la società sta svolgendo il suo servizio in due importanti cantieri in Germania e Uzbekistan, oltre a completare le attività per il nuovo parco sportivo del polo ricettivo multifunzionale Corte delle Fucine realizzato dal Gruppo a Buttrio (Italia).
Danieli Construction International costituisce un importante asset strategico del Gruppo, permettendo di offrire ai clienti del settore metal l’impianto montato ed avviato, completando la filiera che va dal design iniziale alla messa in servizio industriale dell’impianto, completamente eseguita dal Gruppo Danieli. Ciò è particolarmente vantaggioso per i clienti, che in questo modo possono ridurre significativamente i rischi associati alla realizzazione di un nuovo impianto, oppure all’esecuzione di revamping complessi.
Fata S.p.A.
Il periodo di 12 mesi conclusosi al 30 giugno 2023, risulta ancora condizionato dai ritardi (e relativi oneri) in alcuni cantieri causati dagli effetti dello shock pandemico ed è stato caratterizzato però da un significativo irrobustimento del portafoglio ordini grazie all’acquisizione di nuovi ordini per un valore di 391 milioni di euro. Fata è una società industriale che opera nel settore dell’EPC (Engineering, Procurement and Construction) in alcuni comparti relativi ad impianti industriali di vario tipo.
Nonostante il contesto economico complesso che ha caratterizzato l’esercizio, con l’incremento del costo delle materie prime e dei tassi di interesse, la società ha proseguito con le attività di cantiere ed il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 ammonta a circa 600 milioni di euro rispetto a 303 milioni di euro al 30 giugno 2022.
Si è inoltre in attesa del perfezionamento di alcune iniziative nel settore delle energie rinnovabili in Sudafrica che dovrebbero ulteriormente incrementare il portafoglio ordini.
La principale acquisizione del periodo riguarda il progetto‘Tyrrhenian Link’ di Terna che consiste nella realizzazione del collegamento elettrico HVDC (alta tensione in corrente continua) tra la Campania, la Sicilia e la Sardegna, realizzato a mezzo di uno schema bipolare con elettrodi di tipo “bidirezionale”. Fata, in RTI con Siemens Energy, si è aggiudicata la realizzazione delle 4 stazioni di conversione localizzate agli estremi del collegamento.
L’esercizio si chiude con ricavi per 124,3 milioni di euro; il risultato netto, in conseguenza dello stanziamento a copertura di alcuni rischi legati al completamento di commesse in corso, risulta negativo per 12 milioni di euro.
Fata sta oggi completando importanti impianti in Italia ed all’estero per garantire alla rete la disponibilità di energia da rinnovabili e senza utilizzo di carbone tra cui:
EP Produzione, “Combined Cycle Power Plant” da 880MW per il sito di Ostiglia (MN), contratto legato al capacity market e acquisito in RTI con Siemens Energy Global GmbH;
. A2A, “Combined Cycle Power Plant” da 870MW per il sito di Monfalcone contratto anch’esso legato al capacity market e sempre acquisito in RTI con Siemens;
. Metaenergiaproduzione S.r.l., realizzazione di un impianto di generazione elettrica equipaggiato con motori per il sito di Termoli.
Le attività operative hanno inoltre visto la continuazione dei lavori nei cantieri di Zagabria (realizzazione di un impianto di generazione elettrica e teleriscaldamento per HEP) e Trapani (realizzazione di un impianto di generazione elettrica da concentrato solare); con riferimento al contratto Bilancia (realizzazione di un impianto di generazione elettrica da concentrato solare), acquisito a settembre 2021, è proseguita l’attività di progettazione, sono stati pressoché completati gli acquisti degli equipaggiamenti ed è stata avviata la cantierizzazione del sito.
More S.r.l.
La società, che opera nel settore dei pacchetti tecnologici per forni elettrici per acciaierie, presenta un valore della produzione di 29,0 milioni di euro (2021/2022: 25,1 milioni di euro) con un risultato netto di 4,7 milioni di euro (2021/2022: 4,3 milioni di euro) ed un portafoglio ordini al 30 giugno 2023 di circa 20 milioni di euro.
L'azienda è riuscita a rafforzare la propria posizione sul mercato e ha acquisito numerosi importanti ordini per la fornitura di pacchetti tecnologici per Tenaris, Nucor (USA), Celsa (Spagna), Acerinox (Spagna), Big River Steel (USA) e Scaw Metal (Sudafrica).
La controllata cinese Suzhou MORE Metallurgy Technology Co. Ltd., con sede a Changshu, ha continuato il suo consolidamento sul mercato acquisendo diverse commesse dirette e fornendo i pacchetti tecnologici per i numerosi EAF forniti dalla casa madre nel mercato cinese.
La controllata statunitense MORE North America Corporation, con sede a Kennesaw, Georgia, incrementa la presenza e la competitività dei nostri prodotti e servizi sul mercato locale con l'acquisizione di importanti contratti con clienti statunitensi, sia in termini di dimensione dei progetti che di contenuto tecnologico e innovativo.
L’attività di ricerca e sviluppo è proseguita con l’obiettivo di sviluppare nuove soluzioni sostenibili per la transizione green dell’acciaio con la collaborazione di diverse università e centri di ricerca italiani.
La reputazione, il portafoglio ordini, le testimonianze consolidate e l'impegno in ricerca e sviluppo di More ne confermano il ruolo di leadership con la previsione di risultati positivi anche per l'esercizio 2023/2024.
Società del Gruppo - Europa
Danieli UK Holding Ltd. (Regno Unito)
La società ha registrato un fatturato di 45,5 milioni di sterline per l'anno 2022/2023, pari a 52,3 milioni di euro, mantenendo quindi un volume di affari sostenuto nel periodo post COVID-19 e post Brexit.
Nel corso dell'esercizio la società ha proseguito positivamente con l’acquisizione di nuovi ordini nel settore del riciclo metalli, ottenendo commesse in nuovi mercati per i mulini trituratori ed una serie di commesse per cesoie inclinate pesanti. In questo anno finanziario, la società ha registrato un aumento delle vendite in Asia e Africa dove si vede una richiesta continua di macchine per il riciclo dei metalli in queste regioni diversificando il portafoglio vendite e riducendo al contempo la dipendenza da pochi selezionati clienti. La tecnologia c.d. “plug and shred” viene ormai preferita dal mercato, come dimostra il numero di ordini ricevuti durante l'anno per questi prodotti. Negli ultimi anni l'azienda sta esplorando il mercato australiano che negli anni precedenti aveva visto un notevole sviluppo commerciale e che ora si è solidamente consolidato.
Dopo il rallentamento dell’attività negli ultimi anni a causa dell’instabilità globale causata dal COVID-19 e dal conflitto ucraino e russo, l’ambiente economico si è ripreso ed è ora in gran parte normalizzato e, per questo motivo, la società ha visto un aumento del giro d’affari in linea con le previsioni ed i macro-obiettivi assegnati. Grazie alla continua ripresa delle catene di approvvigionamento globali, l'azienda ha anche visto stabilizzarsi i prezzi delle materie prime, che tuttavia rimangono elevati rispetto agli anni precedenti a causa delle pressioni inflazionistiche, che il management continua a monitorare da vicino.
Il portafoglio ordini e gli ordini ricevuti dall’azienda rimangono solidi, con il risultato di mantenere livelli di redditività per l’anno finanziario, in linea con la media del Gruppo. Il management è incoraggiato dall’andamento mostrato all’inizio dell’anno corrente, con i primi indicatori che segnano un buon livello di performance finanziaria anche nel 2023/2024.
Innoval Technology Ltd. (Regno Unito)
La società ha registrato un fatturato di 2,1 milioni di sterline per il 2022/2023, pari a 2,4 milioni di euro.
L'aspetto positivo della performance di quest'anno è stata la costanza dei ricavi sia nella prima che nella seconda metà dell'anno finanziario. La stabilità dei ricavi indica che l’azienda è meglio attrezzata per realizzare profitti anno dopo anno.
L'azienda continua a sostenere la crescita nel settore dell'alluminio in un'ampia gamma di applicazioni, in particolare nello sviluppo di strutture per custodie di batterie per auto e fogli di alluminio da utilizzare nelle batterie agli ioni di litio. C'è stato anche un rinnovato interesse per i benefici ambientali dell'alluminio riciclato negli imballaggi per bevande e Innoval Technology ha registrato una crescita significativa in quest'area con la fornitura di servizi di consulenza per valutare nuovi impianti di produzione. Ciò include l’analisi del ciclo di vita di vari prodotti e la quantificazione dell’impatto ambientale dei nuovi impianti di produzione.
Il supporto degli esperti di Innoval Technology per la vendita di nuove apparecchiature e il supporto per la messa in servizio ha garantito ai nostri clienti l'accesso al progresso tecnologico più avanzato. Le aziende con attrezzature più vecchie continuano a trarre vantaggio da questa esperienza per migliorare la qualità e la produttività.
L'industria dell'alluminio continua a beneficiare dell'esperienza di Innoval Technology attraverso una serie di attività formative incentrate sui processi e sui prodotti erogate in presenza e utilizzando piattaforme online.
Danieli Engineering & Services GmbH (Austria)
La società con sede a Völkermarkt, in Austria, è specializzata nella gestione e vendita di componentistica, ricambi e servizi “after sales” per acciaierie e laminatoi e presenta un volume di ricavi operativi per il periodo di 94,3 milioni di euro (2021/2022: 115,1 milioni di euro) e un risultato netto pari a 14,8 milioni di euro essenzialmente in linea con il risultato dell’esercizio precedente.
L'azienda ha investito circa 3,1 milioni di euro per nuove immobilizzazioni tecniche come il magazzino automatico orizzontale e verticale al fine di potenziare le capacità logistiche e immobilizzazioni immateriali per il nuovo software ERP, entrato in funzione dal 1° luglio 2022 ed utilizzato con successo per tutto il 2022/2023.
Insieme a tali investimenti l'azienda ha dedicato molte ore di lavoro operativo durante l'anno per implementare nuovi processi e procedure per massimizzare le potenzialità dei nuovi magazzini automatici e del nuovo ERP, destinato a diventare il nuovo ERP da utilizzare a livello di Gruppo. Le attività di sviluppo hanno condizionato in parte le attività operative quotidiane con un ridisegno strategico delle Operations e un conseguente impatto sui risultati finanziari in termini di ricavi e marginalità rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, il management della società prevede di ritornare alle performance degli anni precedenti, ed eventualmente di incrementarle, già nel prossimo esercizio (2023/2024).
Danieli Heavy Machinery Engineering LLC (Ucraina)
La società opera a Dnepropetrovsk, in Ucraina, e dispone di un proprio centro di progettazione per sviluppare ingegneria basica e di dettaglio per impianti di laminazione sia per acciaio che per alluminio.
In conseguenza del conflitto, da fine febbraio 2022 le attività in sede sono interrotte non potendo garantire la sicurezza delle attività negli uffici però sono continuate lavorando da remoto compatibilmente con le necessità ed i limiti imposti dalle autorità locali a seguito degli obblighi militari in essere.
Il Gruppo Danieli è prima intervenuto offrendo ospitalità sicura in Italia ai dipendenti della società e loro famigliari mentre in seguito parte delle attività sono riprese anche localmente in remoto seppure in forma ridotta nella speranza che il conflitto possa risolversi al più presto per tornare ad una piena operatività in loco.
Nel corso dell’anno sono proseguite le attività di rafforzamento dell’organizzazione tecnica locale per espandere la propria capacità ingegneristica e progettuale e per diversificare le competenze disponibili, grazie anche alla collaborazione con la Metalworking Academy, l’Accademia di Architettura e Ingegneria Civile di Dnipro impiegando i migliori studenti per gli uffici tecnici e supervisione nei siti Danieli nel mondo.
Il valore della produzione dell’esercizio è di 49,9 milioni di uah, pari a 1,3 milioni di euro (58,7 milioni di uah, pari a 1,9 milioni di euro al 30 giugno 2022) con un utile del periodo di 38,8 milioni di uah, pari a 1,0 milioni di euro (utile del periodo di 6,9 milioni di uah, pari a 0,2 milioni di euro al 30 giugno 2022).
Danieli Czech Engineering AS (Rep. Ceca)
La società, con sede a Praga, dispone di una struttura autonoma di project management e di expediting ed è specializzata nelle attività EP (Engineering Procurement) utilizzando, fra gli altri, un gruppo di fornitori locali fidelizzati per la fornitura di macchinari ed equipaggiamenti per acciaierie ed impianti di laminazione per barre di acciaio di qualità.
Nel corso dell’esercizio appena concluso, la società ha ricevuto gli ultimi incassi da CELSA Nordic (Norvegia) e ha completato l’avviamento della Spooler Line con il cliente Yehuda (Israele).
La società presenta ricavi operativi per 43,7 milioni di czk pari a 1,8 milioni di euro (2021/2022: 153,0 milioni di czk pari a 6,1 milioni di euro) e un risultato di sostanziale pareggio, in linea con il 2021/2022.
Danieli Germany GmbH (Germania)
Danieli Germany GmbH opera in Germania con quasi cento dipendenti disposti su due sedi:
- la sede centrale a Duisburg e
- la filiale più grande a Meinerzhagen, dove la linea di prodotto Danieli Fröhling sta sviluppando le nuove tecnologie per i laminatoi a freddo e per le linee di taglio e finitura.
A seguito del processo di ristrutturazione e rimodellamento della linea di prodotto Danieli Fröhling, le sinergie raggiunte hanno portato ad un miglioramento delle relazioni nei confronti dei clienti, elevando al contempo gli standard di qualità.
Danieli Germany GmbH ha registrato ricavi per 108,8 milioni di euro con un utile di 2,6 milioni di euro (48,0 milioni di euro di ricavi e 1,2 milioni di euro di utile al 30 giugno 2022).
L’industria siderurgica è sotto pressione a livello globale per ridurre le proprie emissioni di carbonio e passare a pratiche più sostenibili ed in Europa possiamo vedere un aumento degli investimenti in tecnologie più pulite, come gli impianti di riduzione diretta, forni elettrici ad arco alimentati da fonti di energia rinnovabile aumentando l’uso di rottami metallici riciclati nella produzione di acciaio.
Questo porta buone prospettive per Danieli Germany che si è aggiudicata un importante progetto green: un DRP Energiron (un impianto di riduzione diretta) presso la Salzgitter Flachstahl GmbH. L’unità costituisce la parte più grande dell’impianto nell’ambito della prima fase del programma di trasformazione SALCOS® – Salzgitter Low CO2 Steelmaking e ha una capacità produttiva di ben due milioni di tonnellate di ferro ridotto (DRI) all’anno. Il progetto segna un’altra pietra miliare nel percorso verso la produzione di acciaio a basse emissioni di CO2 presso lo stabilimento di Salzgitter. Questo nuovo impianto sarà l’impianto più innovativo in Europa e funzionerà con zero emissioni dirette di CO2.
Danieli Germania si è aggiudicata inoltre un nuovo forno a longherone per billette del Gruppo Max Aicher ad Ainring. Il nuovo forno è progettato per poter riscaldare con precisione 80 tonnellate di billette all'ora ad una temperatura specifica. L'unità dovrebbe essere in grado di riscaldare le billette in modo molto omogeneo. Ma soprattutto il forno di riscaldo sarà più economico ed ecologico. Grazie ai bruciatori HXDRI MAB di Danieli Centro Combustion, idonei all'utilizzo dell'idrogeno, si ridurranno sia i consumi energetici che le emissioni di ossidi di azoto.
È proseguita la collaborazione con l’Export Credit Agency tedesca Euler Hermes in Germania che consentirà di consolidare i pacchetti finanziari a sostegno degli ulteriori progetti in discussione, per i quali Danieli Germania ha assunto ulteriore personale per la gestione della catena di fornitura e dei progetti.
La struttura di Danieli Germania rimarrà flessibile e si adatterà ai requisiti necessari in relazione allo sviluppo di tali progetti, compreso l'utilizzo della propria officina meccanica a Meinerzhagen. La fusione interna delle due linee di prodotti Danieli Fröhling con la linea di prodotti Danieli Fata nella nuova linea di prodotti Danieli Fata Fröhling è stata premiata dall'azienda tedesca Zapp Precision Metals GmbH che ha ordinato un nuovo laminatoio a freddo Made in Germany. Inoltre, Danieli Fata Fröhling è stata incaricata da Thyssenkrupp Steel Europe di fornire una nuova linea di ispezione per acciaio elettrico nell'ambito del progetto tkSE2030 a Bochum.
Considerando i progetti sopra citati, il portafoglio ordini di Danieli Germania ammonta ad un valore complessivo di circa 335 milioni di euro al 30 giugno 2023. Le prospettive per il prossimo anno sono positive in quanto si prevede la ripresa del mercato mondiale e soprattutto di quello europeo.
Danieli Procome Iberica SA (Spagna)
La società con sede a Sondica, in Spagna, opera nel settore delle macchine per la gestione, movimentazione e carica degli additivi per forni elettrici (EAF, LF, VD/VOD) ed ha chiuso l’esercizio con un valore della produzione di 3,1 milioni di euro (2021/2022: 2,4 milioni di euro) con un utile d’esercizio per 0,5 milioni di euro (2021/2022: 0,1 milioni di euro).
Nel corso dell'esercizio la società ha svolto importanti attività di sviluppo tecnologico dei propri prodotti in collaborazione con la linea di prodotti Danieli Centro MET per migliorare le prestazioni, l'accessibilità, la manutenibilità e la pulizia delle apparecchiature Meltshop dedicate allo svolgimento delle operazioni di stoccaggio, dosaggio e alimentazione, necessaria per la produzione di acciaio liquido.
Danieli Procome continuerà ad operare come centro tecnologico per lo sviluppo di prodotti additivi per garantire la soddisfazione dei clienti in tutta la Penisola Iberica con la previsione di un risultato positivo pure nell'esercizio 2023/2024.
Morgårdshammar AB (Svezia)
Il valore della produzione della società è stato di 50 milioni di sek, pari a 4,5 milioni di euro (2021/2022: 84,9 milioni di sek, pari a 8,2 milioni di euro) ed ha evidenziato un utile di 6,0 milioni di sek, pari a 0,5 milioni di euro (2021/2022: perdita di 2,9 milioni di sek, pari a 0,3 milioni di euro).
L'azienda ha stabilizzato la sua struttura di costi e genera, come previsto, un profitto positivo. Nell'esercizio precedente erano emersi alcuni costi imprevisti legati a vecchi progetti di ristrutturazione, ma grazie ad un tasso di cambio positivo il risultato finale annuale è rimasto comunque positivo.
Si ritiene che i risultati finanziari saranno simili anche nel prossimo anno fiscale poiché non prevediamo alcun cambiamento importante nella configurazione o i costi di gestione. Rimane aperto solo un vecchio progetto per un aggiornamento impianto e quando questo verrà chiuso tutte le incertezze finanziarie per l'azienda verranno rimosse.
Sund Birsta AB (Svezia)
Il valore della produzione è pari a 501,1 milioni di sek pari a 45,3 milioni di euro (2021/2022: 473,1 milioni di sek pari a 45,9 milioni di euro), mentre l’utile netto è stato di 85,5 milioni di sek, pari a 7,7 milioni di euro (2021/2022: 54,3 milioni di sek, pari a 5,3 milioni di euro).
L'azienda ha realizzato nell’anno un altro risultato molto positivo nonostante gli effetti negativi di numerosi progetti sul mercato russo che sono stati sospesi a causa delle sanzioni in corso.
L'azienda è riuscita inoltre a:
- rilasciare sul mercato molti dei nuovi prodotti precedentemente sviluppati. Ad esempio, applicazioni robotizzate per la marcatura di etichette, rilegatrici elettriche e macchinari per la separazione elettrica e il conteggio delle barre.
- continuare a sviluppare nuove tecnologie come una nuova linea di teste di reggiatura in acciaio da 19 mm (XS3) e una cesoia per la divisione di prodotti in vergella laminata in continuo.
Sund Birsta AB ha registrato un portafoglio ordini del valore di 27,0 milioni di euro al 30 giugno 2023 (30 giugno 2022: 27 milioni di euro), consentendo un inizio positivo per l'anno fiscale 2023/2024.
Rotelec SA (Francia)
L’esercizio evidenzia un valore della produzione pari a 17,9 milioni di euro al 30 giugno 2023 (2021/2022: 14,7 milioni di euro), con un risultato netto pari a 3,2 milioni di euro (2021/2022: 2,9 milioni di euro), grazie ai nuovi prodotti sviluppati nel corso degli ultimi anni e al processo di rinnovamento in corso.
Rotelec rimane il leader tecnologico nel mercato globale degli agitatori elettromagnetici e quest'anno ha fornito principalmente agitatori e/o freni elettromagnetici per fonditrici di bramme e riscaldatori a induzione per barre laminate a caldo, grazie in particolare al concetto di successo DANIELI DUE.
L'azienda ha introdotto quest'anno una nuova applicazione di riscaldamento a induzione per linee di zincatura e un nuovo sistema combinato di agitazione e riscaldamento a induzione per una colata verticale semicontinua di grandi dimensioni sfruttando le sinergie all'interno del Gruppo, in particolare con il Centro Ricerche Danieli e Danieli Automation.Le previsioni per il prossimo anno sono positive.
Gruppo Danieli Corus (Olanda)
Il gruppo Danieli Corus, con sede a IJmuiden nei Paesi Bassi, è composto da Danieli Corus BV e dalle sue filiali in Cina e India.
Operando nell'industria metallurgica primaria, Danieli Corus offre le migliori soluzioni disponibili per altoforni e per convertitori ad ossigeno per acciaio portando al minimo possibile le emissioni di CO2 legate a questa tecnologia. L'esercizio finanziario si è chiuso il 30 giugno 2023 con un fatturato consolidato di 139,3 milioni di euro e un utile operativo di 11,4 milioni di euro (dopo un fatturato di 102,1 milioni di euro e un utile di 9,8 milioni di euro nell'esercizio 2021/2022).
L’obiettivo principale per il nuovo anno finanziario è quello di realizzare uno dei più grandi progetti nella storia dell’azienda, vale a dire i due altiforni a Hazira, in India. Sulla base dell'esperienza maturata con il progetto del minialtoforno in India, si è deciso di adottare un approccio integrato con un team di progetto misto formato da ingegneri e designer degli uffici olandese e indiano. Questi due nuovi forni sono di dimensioni simili a quelli di un precedente progetto in India, riducendo così il rischio complessivo del progetto e un rischio esecutivo per la fase di costruzione ancora più basso.
Per l’anno finanziario 2023/2024 si prevede che il mercato mondiale dell’acciaio e la domanda di impianti rimanga forte ed in particolare nell’area asiatica, seppure condizionato dagli sviluppi politici globali dovuti al conflitto in corso in Ucraina e alle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Pertanto, si prevede una crescita stimata dei ricavi, supportata dal portafoglio ordini attuale e da una serie di opportunità che probabilmente arriveranno nel nuovo anno fiscale.
Danieli Finance Solutions SA (ex Danieli International SA) (Lussemburgo)
Danieli Finance Solutions SA ha svolto regolarmente nel periodo la sua attività di gestione e investimento della liquidità del Gruppo e le attività di gestione si sono svolte in piena autonomia in termini di operatività e presenza in Lussemburgo garantendo nell’anno finanziario un risultato allineato ai migliori benchmark di mercato.
La società è registrata come “Professional of the Financial Sector” (PSF) e in quanto tale è sottoposta alla vigilanza della Commissione Sorveglianza Finanziaria lussemburghese (CSSF) ai sensi dell’art. 13 della legge del 5 aprile 1993 del settore finanziario lussemburghese. La governance della società prevede una netta separazione dei ruoli e delle responsabilità tra Back Office e Front Office e un comitato di controllo dei rischi finanziari e operazionali (CRIC) che svolge un’attività di controllo ed analisi sull’operato dei due responsabili operativi anche da parte degli amministratori senza deleghe.
È proseguita nel periodo la gestione della liquidità secondo un principio di assoluta prudenza negli investimenti ed in continuità con le attività svolte negli anni precedenti, principalmente con investimenti in obbligazioni del settore industriale, bancario ed assicurativo, oltre a garantire il naturale supporto alla finanza infragruppo.
Significative sono le disponibilità liquide e i depositi presso primarie controparti bancarie. La bassa tolleranza al rischio ha compresso i rendimenti che comunque sono migliorati rispetto all’anno precedente. Si evidenzia l’alto grado di qualità e liquidabilità delle attività di investimento. Le controparti ammesse dalla politica di investimento definita sono infatti qualificate da un rating ”Investments Grade” e la durata media degli investimenti al 30 giugno 2023 è risultata essere di poco superiore a 3 anni.
La redditività media netta del portafoglio gestito da Danieli Finance Solutions SA è in crescita rispetto all’esercizio precedente, grazie a tassi a breve nuovamente positivi sui depositi in euro e con una buona redditività anche della componente di liquidità espressa in dollari USA a seguito degli incrementi dei tassi decisi dalle due principali banche centrali (ECB e FED). I risultati al 30 giugno 2023 mostrano un andamento positivo legato alla gestione della liquidità con proventi per 22,8 milioni di euro (era negativo di 1,3 milioni di euro al 30 giugno 2022) e da una componente positiva legata a differenze cambio di circa 11 milioni di euro grazie alle coperture cambio attivate dalla società che hanno sterilizzato la svalutazione del USD rispetto all’Euro (era positiva per 18,2 milioni di euro al 30 giugno 2022).
Società del Gruppo – Russia/Turchia
Danieli Volga LLC (Russia)
Danieli Volga (il cui stabilimento si trova nella regione di Niznhiy Novgorod) opera prevalentemente nel mercato russo con un insediamento produttivo completamente autonomo per servire anche gli altri mercati strategici nel territorio della ex CSI.
Nell’esercizio la società ha ridotto le sue attività in modo significativo a seguito e nel pieno rispetto delle limitazioni imposte dalla UE.
La società Danieli Volga, inoltre, ha consolidato la propria specializzazione nei servizi di ingegneria impiantistica e di certificazione edile e ambientale secondo le normative locali, ampliando così la propria gamma di servizi a completamento delle tradizionali forniture tecnologiche al mercato Federazione Russa/CSI.
La società presenta al 30 giugno 2023 un fatturato pari a 1.775,8 milioni di rubli pari a 24,5 milioni di euro (2021/2022: 2.296,6 milioni di rubli pari a 27,2 milioni di euro) ed un utile pari a 0,3 milioni di rubli pari a 0,01 milioni di euro (2021/2022: utile pari a 102,0 milioni di rubli pari a 1,2 milioni di euro).
Alla luce della critica situazione geopolitica, delle difficoltà nell’operatività e dei rischi connessi a contenziosi in essere con clienti russi che potrebbero riverberarsi sulla società, si è ritenuto opportuno procedere nell’esercizio alla prudenziale svalutazione delle immobilizzazioni materiali di Danieli Volga per 16,5 milioni di euro visti i rischi di recuperabilità del valore netto contabile.
Termo Makina San.V.T. AS (Turchia)
La società, con sede a Duzce (Turchia) opera con una struttura operativa propria in posizione baricentrica rispetto ai principali produttori d’acciaio turchi.
La società ha chiuso nel 2022/2023 una significativa ristrutturazione gestionale portando a compimento tutti i progetti in essere per re-indirizzare la sua attività a supporto dei servizi di manutenzione e service dei clienti Danieli in Turchia.
Termo Makina presenta al 30 giugno 2023 un risultato finale in utile pur avendo sofferto oneri finanziari e differenze cambio legati alla forte svalutazione subita dalla lira turca.
Si ritiene che la società, dotata ora di nuovo capitale e con una nuova struttura operativa potrà operare nel prossimo esercizio con risultati ancora positivi.
Società del Gruppo - America
Danieli Holdings Inc. (Stati Uniti)
ll Gruppo Danieli opera in Nord America con la società Danieli Holdings Inc. che coordina le attività di più consociate locali.
In particolare, il sottogruppo statunitense è costituito dalla Danieli Holdings Inc. (holding), dalla Danieli Corporation, dalla Danieli Canada Inc. (Canada) e dalla Danieli Taranis LLC detenuta ora al 100%, in seguito all’acquisto del restante 50% nel corso dell’anno fiscale, ed evidenzia un valore consolidato della produzione pari a 413,7 milioni di usd (escludendo Danieli Taranis), pari a 393,5 milioni di euro (2021/2022: 351,9 milioni di usd, pari a 311,6 milioni di euro) ed un risultato in perdita per 15,6 milioni di usd pari a 14,8 milioni di euro (2021/2022: utile per 9,0 milioni di usd pari a 8,1 milioni di euro).
Nel corso dell’anno fiscale si è perfezionata la fusione della Danieli Technology Inc in Danieli Holdings Inc.
Sono presenti in USA anche la società Sund Birsta inc., direttamente controllata dalla società svedese del Gruppo Sund Birsta AB e More North America Corporation, controllata da More s.r.l..
Le società operative del Gruppo negli Stati Uniti sono:
Danieli Corporation
La società continua ad operare in veste di principale società operativa nel continente americano coprendo tutta la gamma di prodotti offerti dal Gruppo sul mercato locale ed assistendo inoltre le richieste dei clienti per i servizi di revamping e manutenzione post-vendita per impianti metallurgici, macchinari e ricambistica.
L’attività della società si articola secondo le seguenti linee di prodotto:
- DWU USA – che sviluppa le attività di vendita, progettazione, fornitura e “project management” di impianti per prodotti piani;
- DMH USA, DCM USA con la vendita, progettazione, fornitura e “project management” di macchine ed impianti per laminatoi per prodotti lunghi, acciaierie, macchine di colata e sistemi speciali di movimentazione;
- DANIELI SERVICE – con la fornitura di equipaggiamenti, servizi e parti di ricambio sul mercato nordamericano per tutte le linee di prodotto;
- DANIELI FATA HUNTER – con la vendita, progettazione e forniture di macchine di colata, impianti di laminazione e di verniciatura per alluminio;
- DANIELI CRANES e DANIELI ENVIRONMENT con la vendita sistemi di sollevamento speciali e impianti ausiliari per acciaierie;
- DANIELI CENTRO RECYCLING con la vendita di trituratori di rottami, cesoie, imballatrici e linee complete di lavorazione del rottame oltre a una linea completa di parti di consumo per attrezzature di triturazione di rottami;
- DANIELI CENTRO COMBUSTION con vendita di forni di riscaldo e di processo sia per prodotti piani che lunghi;
- DANIELI SERVICE – con la fornitura di equipaggiamenti, servizi e parti di ricambio sul mercato nordamericano per tutte le linee di prodotto.
Durante l'anno finanziario, la società ha continuato il consolidamento dei suoi due centri di assistenza a Ashland (Kentucky), Portage (Illinois), and Mesa (Arizona) come parte della sua strategia a lungo termine per aumentare il livello dei servizi forniti ai clienti americani.
Nell'esercizio 2022/2023 sono state acquisite significative commesse con importanti clienti statunitensi, rilevanti sia per dimensione dei progetti sia per il loro alto contenuto tecnologico e innovativo.
Il mercato siderurgico statunitense resta forte a seguito delle misure antidumping confermate tuttora dall’amministrazione Biden. Di conseguenza, a fronte di un forte rimbalzo dell’economia dopo l’impatto negativo della pandemia Covid-19, la domanda di acciaio è salita per ricostituire gli inventari dei distributori, il prezzo è ancora sostenuto con valori superiori a quelli pre-pandemici .
Le acciaierie nordamericane hanno registrato risultati molto positivi, trimestre dopo trimestre, e si prevede che continueranno ad avere buoni utili anche nel prossimo anno, in previsione di un mercato ancora forte supportato dalla ripresa delle infrastrutture promossa dalle misure espansive dell’amministrazione USA. Grandi investimenti nel settore degli impianti per acciaio sono in programma per il prossimo anno dove Danieli Corporation è tecnicamente ben posizionata per assicurarsi una quota rilevante di questi ordini.
Taranis LLc
Danieli Taranis LLC ha sede vicino a Birmingham in Alabama, USA. La società opera in coordinamento con Danieli Automation SpA e gestisce direttamente la fornitura elettrica e di automazione ai clienti Danieli negli Stati Uniti d'America e in Canada.
Dalla sua fondazione, l'azienda ha aumentato il proprio fatturato annuo da 14 milioni di dollari a oltre 45 milioni di dollari. Nell’anno fiscale 2022/2023 l’azienda ha registrato un utile di 4,6 milioni di dollari e ha chiuso l’anno con un volume di ordini pari a 67 milioni di dollari. Questi risultati, e il robusto mercato regionale dei metalli, si prevede consentiranno una crescita continua e redditizia nel 2023/2024.
Oltre a fornire supporto post-vendita ai clienti Danieli, l'azienda fornisce anche un'ampia gamma di servizi ai produttori di metalli statunitensi, tra cui aggiornamenti di sistemi elettrici e di automazione, misuratori ad alte prestazioni e servizi di ingegneria specialistica.
Come anticipato, nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 il Gruppo Danieli ha completato l’acquisizione di Taranis LLc iniziata nel 2016, acquistando il 50% in precedenza detenuto da soci terzi. A partire da questo esercizio, pertanto la società è consolidata integralmente.
Sund Birsta Inc. (USA)
La società opera da Jacksonville, Florida, garantendo il servizio ai clienti del Nord America per le attività di assistenza, vendita ricambi e aggiornamento tecnologico delle macchine presenti in quest’area.
I ricavi della società hanno raggiunto circa 12,4 milioni di dollari, pari a 11,8 milioni di euro (erano 9,6 milioni di USD nel 2022, pari a 8,5 milioni di euro) con un risultato positivo in linea con lo scorso esercizio.
Per far fronte al forte aumento dei ricavi, l’azienda si è impegnata ad aumentare lo staff disponibile e continuerà a concentrarsi sull’argomento insieme a nuove assunzioni durante il prossimo anno fiscale.
L'azienda ha inoltre investito in attrezzature per aumentare la produttività e la sicurezza sul posto di lavoro.
Società del Gruppo – South East Asia
Danieli Co. Ltd. (Thailandia)
Nell'anno finanziario 2022/2023, la società ha registrato un risultato di 19,8 milioni di euro (2021/2022: 20,8 milioni di euro) con un fatturato di 227,9 milioni di euro (2021/2022: 230,6 milioni di euro).
La buona marginalità dell’esercizio è stato il risultato di un anno caratterizzato da un elevato carico di lavoro per tutti i tipi di prodotti, comprese le attrezzature EAF, laminatoi per prodotti lunghi e piani, gru, attrezzature idrauliche e le macchine per il trattamento dei rottami, come conseguenza della forte domanda sul mercato internazionale dell'acciaio sin da inizio del 2022.
In questo senso, gli investimenti per nuovi impianti siderurgici negli Stati Uniti e in Europa hanno portato la società a concentrarsi su progetti importanti e strategici in tali aree come Algoma, Thyssenkrupp, Nucor e CMC.
Allo stesso tempo, contributi positivi sono arrivati anche dalle commesse nel Sud Est Asiatico per progetti localizzati principalmente in Vietnam, ovvero il nuovo impianto billette, gru e WTP di VAS Nghi Son, i nuovi laminatoi per barre di Hoa Phat e Vietnam Italy Steel nonostante l'area sia stata interessata da una lenta crescita del settore siderurgico a causa della difficile situazione del settore delle costruzioni e delle infrastrutture.
I volumi dei servizi di ingegneria e consulenza sono rimasti costanti rispetto agli anni passati, come risultato del fabbisogno di carico di lavoro a livello mondiale.
A questo proposito, il consolidamento della partnership con studi tecnici esterni ha favorito una migliore gestione del carico di lavoro di ingegneria ed il miglioramento delle competenze interne.
Alcuni investimenti mirati, come l'ampliamento dell'officina di fabbricazione, una nuova macchina CNC (per taglio e smussatura a getto d'acqua per bimetallici e Hardox), due nuove fresatrici CNC (per un'ampia gamma di prodotti) e un impianto automatico di fosfatazione per blocchi collettori, sono stati completati nell’esercizio per garantire una migliore evoluzione della società.
L'impegno costante per lo sviluppo della comunità è continuato durante l'anno finanziario 2022/2023 e la Società ha istituito un programma di tutoraggio agendo come partner delle scuole professionali locali.
Questo programma si è concentrato sulla fornitura di approfondimenti pratici e guida sul settore agli studenti che intendono perseguire una formazione tecnica in campi applicabili alle competenze dell'azienda.
Attraverso workshop regolari e sessioni di formazione pratica, l'obiettivo è quello di potenziare la prossima generazione di professionisti qualificati, promuovendo una forza lavoro più forte e contribuendo alla crescita della comunità locale.
Danieli Automation Co. Ltd. (Thailandia)
La società Danieli Automation Co., Ltd. (DACO), con sede a Rayong, opera in completa autonomia con una propria struttura offrendo sul mercato locale un servizio di qualità superiore per la riparazione e manutenzione dei motori elettrici. Oggi DACO è conosciuta per la sua eccellente professionalità da tutte le maggiori realtà industriali thailandesi: dalle industrie produttrici di acciaio ma anche nel settore della gomma e dei polimeri plastici.
Quest'anno la società ha compiuto notevoli progressi, introducendo diversi prodotti strategici, dalla costruzione di bobine per il sistema a flusso trasversale in collaborazione con la Danieli Rotelec alla produzione di bobine speciali per il sistema Q-One in collaborazione con la Danieli Automation.
La società chiude l’esercizio al 30 giugno 2023 con un fatturato in significativo aumento, pari a 158,7 milioni di THB, equivalenti a 4,3 milioni di euro (74,2 milioni di THB, pari a 2 milioni di euro nell’esercizio 2021/2022), con un EBITDA in sostanziale pareggio come per il 2021/2022 per l’incremento dei costi.
Il portafoglio ordini della società al 30 giugno 2023 dovrebbe generare un volume di vendite sufficiente per prevedere un risultato positivo per il prossimo esercizio.
Società del Gruppo - China
Danieli in China è una realtà produttiva ben consolidata al servizio del mercato locale e internazionale formata da tre società autonome ubicate strategicamente nelle aree di Beijing e Shanghai. In particolare:
Danieli Metallurgical Equipment & Service (China) Co. Ltd. (Rep. Popolare di Cina)
La società, con sede operativa a Changshu – Jiangsu, è diventata il principale centro di produzione del Gruppo Danieli in Cina con una superficie di oltre 90.000 mq coperti per le attività di produzione e montaggio utilizzando quasi 60 macchine operatrici tra alesatrici, centri di lavoro e torni verticali per lavorazioni di alta precisione.
I ricavi sono stati pari a 3.597,7 milioni di cny, equivalenti a 493,9 milioni di euro (2022: 2.275,9 milioni di cny, pari a 312,8 milioni di euro) e un utile netto di 289,6 milioni di cny, pari a 39,8 milioni di euro (2022: 101,4 milioni di cny, pari a 13,9 milioni di euro).
La produzione locale offre un'ampia gamma di prodotti tra cui EAF, colate continue, laminatoi lunghi e piatti, linee di alimentazione, presse per estrusione, macchine per il riciclo dei rottami, dove la maggior parte dei componenti di alto valore sono fabbricati internamente per garantire elevati standard di qualità.
Quest’anno l’azienda ha ottenuto un risultato significativo nel settore dell’impiantistica e ha raggiunto un record storico in termini di fatturato per il business dei servizi nel mercato cinese,
Sono stati acquisiti progetti importanti come gli ordini EAF da Baosteel Shanghai per l'SBQ e da Baosteel Zhanjiang per la produzione di reale Green Steel con una carica mista di DRI a caldo e rottami.
Danieli si conferma leader anche nelle machine di colata continua per tondo di grandi dimensioni, la cui domanda proviene soprattutto dal settore delle energie rinnovabili.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 rimane solido e si prevede potrà generere un buon volume di vendite con un utile netto positivo anche per il prossimo anno.
Danieli Industrial Automation (Suzhou) Co., Ltd.
L'azienda, con sedi a Changshu, Jiangsu e Tianjin, è stata fondata per seguire l'attività di Danieli Automation e aumentare la presenza nel mercato locale.
Gestisce un'officina specializzata a Tianjin per l'assemblaggio dei prodotti Danieli Automation garantendo qualità, affidabilità e competitività.
L'esercizio è stato il primo anno di piena operatività, con ricavi che hanno raggiunto 234,88 milioni di CNY, pari a 32,2 milioni di euro, ed un utile netto di 30,82 milioni di CNY, pari a 4,2 milioni di euro.
Sund Birsta Metallaurgical Equipment Co. Ltd. (Rep. Popolare di Cina)
Sund Birsta Metallurgical Equipment Co. Ltd. ha sede a Pechino ed opera in completa autonomia seguendo direttamente il mercato cinese con la produzione di legatrici e compattatori per bobine di acciaio con qualità elevate ma a costi ridotti.
I ricavi della società sono pari a 50,4 milioni di cny, pari a 6,9 milioni di euro (88,2 milioni di cny nel 2022, pari a 12,1 milioni di euro) seppure con un andamento negativo dei risultati finanziari rispetto agli anni precedenti a causa della concorrenza locale e della situazione finanziaria complessiva del settore siderurgico locale.
L’obiettivo dell’azienda è migliorare la situazione attraverso:
- Adeguamento dei prezzi sui pezzi di ricambio per aumentare la competitività.
- Finalizzazione della creazione di un centro servizi.
- Diversificazione della gamma di prodotti venduti attraverso l'azienda.
Sono presenti in Cina anche le società Danieli Hoogovens Steel Making Technology Ltd., con sede a Shanghai , direttamente controllata dalla società olandese del Gruppo Danieli Corus BV AB, e Suzhou MORE Metallurgy Technology Co. Ltd., controllata da More S.r.l., di cui si è già detto.
Danieli India Ltd. (India)
Le attività operative della società sono concentrate nello stabilimento principale di Sri City, nel sud dell'India, mentre gli uffici tecnici sono dislocati a Chennai e Kolkata (Calcutta). La società è attiva nel campo della progettazione e costruzione di impianti per l'industria siderurgica offrendo una gamma completa di prodotti, per la fusione dei metalli e macchine per colata alle linee di finitura a caldo e a freddo, insieme ad impianti ausiliari, a seconda delle esigenze dei clienti.
Il mercato siderurgico indiano è il mercato principale della società, sebbene continui ad avere una presenza significativa anche in altri paesi asiatici.
Una parte consistente dei ricavi fa riferimento al settore ricambi e servizi post-vendita, in costante aumento in termini di volumi e fatturato.
Nell’esercizio 2022/2023, la società ha realizzato ricavi complessivi per 8.155,3 milioni di rupie indiane, pari a 95,4 milioni di euro, rispetto a 6.480,9 milioni di rupie indiane nell’esercizio 2021/2022, pari a 76,3 milioni di euro, grazie all’espansione dell’industria siderurgica nell’area.
La società ha conseguito nell'esercizio un utile netto di 387,1 milioni di rupie indiane (pari a 4,5 milioni di euro) rispetto a un utile di 653,9 milioni di rupie dell'esercizio precedente (pari a 7,7 milioni di euro), reso possibile da un efficiente controllo dei costi, un migliorato impiego dalla Sri City Factory e dal conseguente miglioramento dei margini.
La società continua, inoltre, a supportare la comunità locale nel campo dell'educazione, sostenendo la costruzione di scuole locali.
Danieli Centro Combustion India Pvt. Ltd. (India)
La società opera in India in completa autonomia offrendo ai clienti locali forni di riscaldo per prodotti lunghi, trattamenti termici, linee di processo per nastri e forni a campana, producendo localmente tutti i componenti necessari per i prodotti offerti.
La società ha chiuso l’esercizio con un valore di produzione pari a 1.165,3 milioni di rupie indiane, pari a 13,6 milioni di euro (2021/2022: 344,7 milioni di rupie indiane, equivalente a 4,1 milioni di euro) con un risultato positivo di 125,6 milioni di rupie, pari a 1,5 milioni di euro (2021/2022: risultato positivo di 44,5 milioni di rupie, equivalente a 0,5 milioni di euro).
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 garantisce un sufficiente volume di vendite per l’anno 2023/2024 ed un risultato positivo anche per il prossimo esercizio.
Danieli Engineering Japan Ltd. (Giappone)
La società, che ha sede a Yokohama, in Giappone, ha conseguito ricavi per 1.255,9 milioni di yen (pari a 8,7 milioni di euro) (393,6 milioni di yen pari a 3,0 milioni di euro al 30 giugno 2022). Essa opera da 12 anni nel mercato giapponese garantendo la gestione primaria dei progetti con clienti locali, supporto alle vendite e sviluppo ingegneristico per le linee di prodotto del Gruppo.
La società continua il suo consolidamento in Giappone con un'interessante crescita orientata ai prodotti High Tech e si prevede di acquisire un buon numero di ordini nel 2023/2024.
Il business della società si mantiene focalizzato sulla vendita di laminatoi Mi.Da per prodotti lunghi e sullo sviluppo del prodotto Q-ONE per il controllo digitale dei forni ad arco in Giappone.
Oltre a questo prodotto, Danieli Engineering Japan sta negoziando molte altre opportunità sia per l’area della tecnologia MI.DA che per quella dei laminatoi e degli impianti di colata.
Industrielle Beteiligung Company Ltd. (Vietnam)
La società ha sede a HoChiMin City, con un service center situato a Hai Phong, in Vietnam.
Il risultato a fine giugno 2023 ha registrato ricavi operativi pari a 250.579,2 milioni di vnd, equivalenti a 10,1 milioni di euro (2021/2022: 192.306,6 milioni di vnd, pari a 7,5 milioni di euro), in aumento rispetto all’esercizio precedente, principalmente grazie al maggiore carico di lavoro dell'ufficio tecnico nel secondo semestre dell'esercizio.
L’utile netto si attesta a 14.871,1 milioni di vnd, pari a 0,6 milioni di euro (2021/2022: 8.986,2 milioni di vnd, equivalente a 0,4 milioni di euro), che risente anche dell'apprezzamento della valuta locale rispetto all'euro, mentre i ricavi sono generati principalmente in euro, nonostante la società continui a mantenere un buon andamento degli ordini e una migliore gestione dei costi.
La società ha saputo gestire con successo la diminuzione del carico di lavoro nella prima parte dell’anno a causa del calo degli investimenti nel settore siderurgico nel sud-est asiatico e soprattutto nella seconda parte dell'anno (nonostante l'incertezza del mercato e la crescente inflazione) la domanda di acciaio è aumentata, principalmente trainata dall'attività di costruzione, in ripresa dai ritardi ancora legati alla pandemia.
Nonostante l'inizio del nuovo esercizio sia segnato dal tasso di inflazione inferiore e dalla bassa domanda del settore siderurgico locale, le previsioni di business per il 2023/2024 restano positive, con un consistente volume di ordini per l'ufficio tecnico e per il Centro Servizi al servizio del mercato locale.
La struttura aziendale verrà rimodellata e potenziata con l'obiettivo di rendere il gruppo ancora più coeso e di confermare il ruolo primario e strategico di Danieli Vietnam come partner tecnologico per i clienti della regione; inoltre, continuerà ad essere stretto il rapporto e la collaborazione con le università per garantire un'organizzazione altamente efficiente e per creare e fornire soluzioni di alta qualità e innovative, rispondenti alla vision del Gruppo e alle esigenze dei Clienti.
Al 30 giugno 2023 si rilevano i seguenti principali dati economici, patrimoniali e finanziari:
- ricavi: 4.102,1 milioni di euro in aumento del 13% rispetto al valore di 3.619,0 milioni di euro al 30 giugno 2022;
- risultato netto di pertinenza del Gruppo: 243,6 milioni di euro con un miglioramento del 11% rispetto al valore di 218,7 milioni di euro al 30 giugno 2022;
- patrimonio netto consolidato: 2.407,7 milioni di euro con un incremento di 162,4 milioni di euro rispetto al valore di 2.245,3 milioni di euro al 30 giugno 2022;
- posizione finanziaria netta positiva: 1.602,8 milioni di euro, salita di 396,2 milioni di euro rispetto al valore di 1.206,6 milioni di euro al 30 giugno 2022, pur includendo passività finanziarie per leasing per 34,4 milioni di euro al 30 giugno 2023, a seguito dell’applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16.
Il portafoglio ordini del Gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per tipologia di prodotto ed ammonta, al 30 giugno 2023, a circa 6.200 milioni di euro (di cui 369 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) con un sostanziale miglioramento rispetto a 5.052 milioni di euro al 30 giugno 2022 (di cui 430 milioni di euro per acciai speciali). Si specifica che il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 non include alcun ordine da clienti russi e ucraini, per maggior dettaglio si rimanda al paragrafo sul conflitto russo-ucraino.
Non sono peraltro compresi nel portafoglio ordini alcuni importanti contratti già sottoscritti con clienti esteri e che entreranno in vigore al completamento delle ingegnerie o con la finalizzazione delle pratiche di finanziamento correlate.
È continuato con forza nel periodo il processo di razionalizzazione della gestione nel settore Plant Making con particolare attenzione alla competitività in termini di innovazione, tecnologia, qualità, efficienza e servizio al cliente, con:
- la ricerca e la produzione di prodotti innovativi con componenti nobili prevalentemente sviluppati in Europa;
- l’acquisizione di società operanti in settori tecnologici di nicchia per completare lo spettro delle tecnologie proprietarie offerte dal Gruppo Danieli;
- la progettazione e fabbricazione di impianti con tecnologie consolidate eseguita nelle fabbriche in Asia, a minor costo ma con la stessa qualità europea, coprendo sia il mercato siderurgico occidentale sia quello asiatico che oggi conta più di metà della produzione mondiale di acciaio.
Tale processo porta nel settore Plant Making ad investimenti nell’ordine di circa 15/20 milioni di euro all’anno per nuove macchine operatrici e aggiornamento del software amministrativo e gestionale, oltre a quelli per la ricerca e l’innovazione che rimangono ancora sostenuti soprattutto per lo sviluppo di nuove tecnologie green per produrre acciaio senza CO2 e con basse emissioni GHG.
Nel settore Steel Making è in avvio un nuovo importante piano d’investimenti che prevede la costruzione di un innovativo Digimelter in ABS a Cargnacco e la sostituzione degli attuali forni elettrici con nuovi forni digitali, dopo aver avviato con successo il nuovo impianto Quality Wire Rod Mill e il nuovo laminatoio sfere che ha permesso ad ABS di allargare la gamma di prodotti di alta qualità grazie all’utilizzo di processi termomeccanici innovativi.
Questi impianti fanno parte del programma “Vision 2.3” di ABS che, come anticipato in premessa, prevede nel medio-lungo termine circa 700 milioni di euro di investimenti con l’obiettivo di portare i volumi di produzione a circa due milioni di tonnellate, con il primato di essere l’unica acciaieria per produzione di acciai di qualità, con un range di prodotti che va dal diametro di 5,5 mm a 500 mm in un unico sito, con tutti i risparmi su Op-Ex e logistica che ciò comporta.
L’obiettivo rimane sempre quello di innalzare la competitività tecnologica di ABS incrementando la qualità e l’efficienza produttiva, con una riduzione del costo di trasformazione e migliorando il servizio, sempre più personalizzato al cliente, razionalizzando e completando la gamma dei prodotti per poter esportare direttamente più del 50% della produzione con l’acquisizione anche di società operative a monte ed a valle della produzione di acciaio e che permettano di verticalizzare la catena di fornitura e quella di distribuzione a completamento delle attività dello Steel Making.
Sono continuate nel periodo le attività volte alla cessione del sito in cui era ubicato il tubificio tedesco ESW Röhrenwerke GmbH, la cui operatività è stata interrotta a fine 2019, con l’obiettivo di completarne la dismissione entro la fine del 2023. Nel periodo si è perfezionata la vendita di alcuni terreni consentendo l’iscrizione di una plusvalenza complessiva di 2,5 milioni di euro, classificata nel conto economico dell’esercizio alla voce “Utile (perdite) da attività destinate alla dismissione” ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 5.
L’impianto di ABS Sisak in Croazia ha lavorato con accresciuta efficienza utilizzando il nuovo Digital Melter installato nell’esercizio, che ha permesso di migliorare la performance operativa degli impianti grazie anche all’aumento della capacità del forno elettrico e del nuovo software di gestione digitale Q-MELT completati nella fermata estiva 2022 per aumentare in modo considerevole la produzione billette in coordinamento e sinergia con le attività del nuovo impianto di laminazione per vergella di qualità avviato da ABS SpA in Italia. Purtuttavia, i tempi di fermata che si sono resi necessari per tale installazione e per il guasto del trasformatore elettrico ad inizio 2023 hanno negativamente condizionato i volumi di produzione e comportato la realizzazione di un risultato netto negativo. Ciònonostante, i positivi avanzamenti riscontrati nell’efficienza produttiva e il fabbisogno dell’impianto vergella di ABS che si mantiene sostenuto, fanno ritenere perseguibile nel breve, ed ancor più nel medio termine, un deciso miglioramento dei risultati.
L’intervento militare russo in Ucraina e le conseguenti sanzioni imposte dagli USA e dalla UE sulla Russia hanno generato nel corso del 2022 e del 2023 un aumento significativo nei costi dei fattori energetici che hanno portato ad un aumento indotto dell’inflazione e dei tassi di interesse in Europa con prezzi insostenibili per gas ed energia utilizzati da ABS Steel Making, che ha potuto mantenere un risultato positivo solo grazie ai contributi istituiti dal governo italiano a favore dei soggetti energivori (con crediti d’imposta attivi per l’anno 2022/2023 e validi fino al 31 dicembre 2023); questi prezzi, se persistenti nel tempo e senza il rinnovo dei contributi potrebbero incidere in modo negativo sulla seconda parte dell’anno 2023.
Nel settore Plant Making attualmente non sono attivi progetti di valore significativo in Ucraina mentre tutti i progetti in corso al 30 giugno 2023 con clienti russi sono di fatto sospesi a fronte dei forti rallentamenti o terminazione per forza maggiore, il portafoglio ordini non comprende più alcun valore per progetti ancora aperti a fronte delle loro basse prospettive di sviluppo futuro (al 30 giugno 2023 i progetti detratti valgono circa 92 milioni di euro mentre al 30 giugno 2022 valevano circa 160 milioni di euro, pari al 3% del portafoglio a tale data).
Pur con le rilevanti incertezze connesse all’attuale contesto geopolitico ed economico, si ritiene che il Gruppo non sia esposto in misura significativa a rischi derivanti dalle proprie attività nei mercati russo ed ucraino e le commesse in corso in tali mercati non presentano un’esposizione crediti rilevante. L’operatività del Gruppo in tali paesi ha subito forti rallentamenti e si è limitata a concludere i progetti avviati prima del conflitto, previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni e nel rispetto delle norme sanzionatorie in vigore. Gli ordini per progetti acquisiti ma mai entrati in vigore nei suddetti mercati ammontano a circa 500 milioni di euro e, come detto, sono totalmente esclusi dal portafoglio ordini ed i relativi anticipi già incassati sono esposti in decurtazione della posizione finanziaria netta del gruppo al 30 giugno 2023.
Le attività svolte dal nostro centro di progettazione sito in Ucraina sono al momento sospese in presenza ma procedono da remoto. Peraltro, già prima dell’inizio del conflitto militare con la Russia, il personale lavorava prevalentemente da remoto per le misure di sicurezza poste in essere a causa della pandemia da COVID-19.
Le attività del nostro stabilimento sito in Russia, focalizzate sulla ricambistica sono proseguite nell’esercizio in modo molto ridotto e solo con pochi clienti non sanzionati mentre la società mostra volumi in calo significativo e un risultato in perdita nell’esercizio. Danieli ha iniziato il processo per vendere questa unità produttiva a terzi. Il totale degli attivi di tale società risulta pari a circa 50 milioni di euro relativo al valore degli edifici, capannoni, macchine utensili, giacenze di magazzino presenti in questo sito industriale oltre ai crediti. Come citato in precedenza, alla luce dei rischi di recuperabilità derivati dall’assetto geopolitico attuale, nell’esercizio sono state svalutate interamente le immobilizzazioni materiali per 16,5 milioni di euro. La restante parte degli attivi della controllata, prettamente riferibile al capitale circolante netto, sono considerati recuperabili nelle ordinarie attività operative.
Oltre a quanto già appostato a bilancio in termini di svalutazione, copertura rischi e attualizzazioni, al 30 giugno 2023 sui valori presenti a libro e relativi agli assets industriali e altre attività su specifici progetti in Russia (per un totale di circa 50 milioni di euro), non si identificano ulteriori poste a rischio di recuperabilità negli attivi di Gruppo esposti al mercato e/o clienti russi, e ucraini.
Danieli condanna ogni conflitto in essere e soprattutto quello in corso tra Russia e Ucraina che sta portando in Europa delle gravi conseguenze per distruzioni, perdite di vite umane e perdite economiche che contiamo possano cessare al più presto con una giusta ed equa conclusione.
La Direzione continua con una disamina attenta dei vari riflessi sul Gruppo di tale situazione e del sistema di sanzioni attivato dalla UE, peraltro in continua evoluzione, e si ritiene che il potenziale impatto negativo sarà legato più alle minori opportunità commerciali future con il raffreddamento del mercato russo che ad oneri straordinari sui progetti esistenti, che risultano già adeguatamente coperti e securizzati.
(*) Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) rappresenta l’utile operativo, come risultante dal conto economico consolidato, al lordo degli ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dall’emittente per monitorare e valutare l’andamento del Gruppo Danieli, seppure non definita come misura contabile nell’ambito dei principi IFRS. Conseguentemente il criterio di determinazione di tale grandezza economica potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il livello dei ricavi del Gruppo è salito del 13% rispetto a quanto realizzato nello scorso esercizio, con un fatturato in crescita nel settore impianti (Plant Making) ed in calo nel settore acciaio (Steel Making), che mostra volumi di produzione e prezzi medi di vendita inferiori rispetto al 2021/2022 mantenendo comunque una saturazione non piena ma soddisfacente degli impianti grazie anche alla performance di ABS Sisak che ha alimentato di billette il nuovo impianto vergella QWR presso ABS SpA a Pozzuolo del Friuli che ha laminato un prodotto premium di alta qualità soprattutto per il mercato europeo.
L’EBITDA del Gruppo al 30 giugno 2023, pari a 423,9 milioni di euro, è migliorato del 18% circa rispetto al valore dello scorso esercizio, attestandosi ad una marginalità interessante in rapporto al fatturato e garantendo la totale copertura delle ingenti spese di ricerca e sviluppo sostenute nel periodo.
I ricavi per il settore Plant Making risultano allineati con le previsioni d’inizio anno e sono il risultato del rispetto dei programmi di costruzione contrattualmente concordati con i clienti, con un EBITDA di 253,1 milioni di euro, migliore del risultato del periodo 2021/2022 avendo comunque registrato nel periodo accantonamenti a fronte di contestazioni correlate all’avviamento di alcuni impianti innovativi ed alla sospensione di alcuni progetti in Russia e Ucraina.
I ricavi per il settore Steel Making, pur essendo in linea con il budget di inizio anno, presentano una migliore redditività (EBITDA di 170,9 milioni di euro) grazie al buon contributo dei nuovi impianti di laminazione, ormai pienamente operativi. Tale redditività potrà essere mantenuta nel prossimo esercizio solo a fronte di una normalizzazione dei costi energetici che dall’inizio 2023 stanno calando progressivamente con fluttuazioni limitate a fronte del minor uso di gas russoe con prezzi massimi per Mgwh ancora alti ma lontani dai picchi raggiunti durante l’estate 2022.
La produzione venduta nell’esercizio dal settore Steel Making (Gruppo ABS) ha raggiunto circa 1,2 milioni di tonnellate (10% in meno rispetto allo scorso anno), con l’obiettivo di incrementare questi volumi nel prossimo esercizio portando alla massima capacità sia le attività di ABS Sisak in Croazia e i nuovi laminatoi vergella e sfere in ABS SpA.
ABS S.p.A. fornisce prodotti con qualità e tempi di consegna in linea con i migliori produttori a livello mondiale e si pone l’obiettivo di essere il primo operatore in Italia nel settore degli acciai speciali ed entro i primi tre in Europa.
L’esercizio 2022/2023 presenta quindi una redditività operativa consolidata (EBIT) in crescita rispetto allo scorso esercizio pur con alcune penalizzazioni per fattori negativi una tantum legate alle svalutazioni prudenziali legate all’uscita del Gruppo dal mercato russo.
Le performances di entrambi i settori Plant Making (ingegneria e costruzioni impianti) e Steel Making (produzione acciai speciali) ed il mantenimento del portafoglio ordini a buoni livelli fanno prevedere risultati positivi anche per il prossimo esercizio consolidando il trend raggiunto nel 2022/2023.
In particolare, nel settore Plant Making si prevede un risultato operativo migliore nel 2023/2024 con volumi maggiori e miglior margine, sulla base di quanto incluso nel portafoglio ordini con un’equa distribuzione dello stesso nelle principali linee di prodotto (acciaierie, prodotti lunghi e prodotti piani) e in modo omogeneo in tutte le aree geografiche interessate dai nostri progetti ed un miglior contributo alla redditività operativa del Gruppo da parte della Capogruppo Danieli & C Officine Meccaniche S.p.A..
Nel settore Steel Making è atteso un 2023/2024 in crescita nei volumi di produzione, con una maggiore efficienza nei processi produttivi potendo disporre di tre linee di verticalizzazione prodotti: barre, vergella e sfere e con una migliore operatività di ABS Sisak, seppure la variabile energia potrebbe incidere negativamente sia sui volumi che sulla marginalità della produzione.
Grazie agli investimenti fatti in entrambi i settori operativi, il Gruppo Danieli può offrire ai propri clienti prodotti innovativi e più rispettosi dell’ambiente ed un servizio sempre migliore per qualità, prezzo e puntualità di consegna, operando con un’organizzazione volta all’ottimizzazione dei processi aziendali per ridurre gli sprechi, ricercando la massima soddisfazione del cliente.
La gestione della liquidità è proseguita infine nell’esercizio secondo gli usuali principi di investimento a basso rischio e facile realizzo con una migliore remunerazione media sia degli investimenti in euro sia per quelli espressi in divisa estera (essenzialmente in USD).
Il risultato della gestione finanziaria è positivo per 49,6 milioni di euro al lordo dell’allineamento cambi ed inclusivo degli oneri di attualizzazione conteggiati su crediti finanziari con previsione di un pagamento dilazionato oltre il breve termine mentre la gestione cambi risulta negativa per 16 milioni di euro a fronte della svalutazione del dollaro USA rispetto all’euro. La gestione di tesoreria è proseguita in modo efficiente nell’esercizio mantenendo un alto profilo di solvibilità, con una posizione finanziaria netta fortemente positiva a fine periodo, inoltre, l’aspettativa per una sostanziale tenuta dei tassi d’interesse durante il prossimo anno fa prevedere un buon risultato finanziario anche per l’esercizio 2023/2024.
Il totale delle imposte del periodo ammonta a 55,9 milioni di euro (68,1 milioni di euro nell’esercizio precedente), derivante essenzialmente dall’applicazione della fiscalità ordinaria ai risultati delle società consolidate, in parte ridotto dal fatto che il credito d’imposta ricevuto da ABS S.p.A. a supporto della pesante bolletta energetica, contributo venuto meno all’inizio del secondo semestre 2023 risulta esente da imposizione tributaria italiana.
L’utile netto del periodo ammonta a 243,6 milioni di euro, in salita del 11% rispetto ai 218,7 milioni di euro dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022.
I risultati, già commentati nel paragrafo precedente, sono di seguito dettagliati per settore di attività:
La ripartizione dei ricavi consolidati di Gruppo per area geografica di destinazione, è la seguente:
Per quanto riguarda il settore Plant Making la distribuzione geografica dei ricavi del periodo riflette l’area di destinazione delle vendite legata alle spedizioni effettuate ed include l’avanzamento nelle attività di costruzione degli equipaggiamenti nei nostri stabilimenti e le attività di montaggio ed avviamento svolte nei cantieri presso i siti dei nostri clienti su base mondiale.
I ricavi del settore Steel Making si concentrano invece in Italia e nell’area europea e sono inclusi nell’area geografica Europa dove incidono per il 37% rispetto al valore globale di tale area al 30 giugno 2023, e per il 46% rispetto al valore globale della stessa al 30 giugno 2022.
(*) Le voci al 30.06.2022 sono state riesposte per effetto del restatement descritto nelle note 5) Attività e passività fiscali per imposte differite e 13) Patrimonio netto, al bilancio consolidato. Il restatement ha riguardato esclusivamente la voce “Attività fiscali per imposte anticipate” con contropartita alla voce “Altre riserve e utili a nuovo.
Il Capitale Netto Investito è leggermente diminuito rispetto all’esercizio precedente e il Capitale d’esercizio si è ridotto, il cash flow generato e la gestione finanziaria del periodo hanno garantito adeguata copertura agli investimenti effettuati in entrambi i settori operativi.
Si ritiene che tale situazione, con un’aspettativa ancora positiva di flussi economici e finanziari nei prossimi esercizi, permetterà al Gruppo un agevole rientro dall’indebitamento verso il sistema bancario che nel periodo si è comunque ridotto pur avendo sostenuto nuovi importanti investimenti, in particolare nel settore Steel Making.
La posizione finanziaria netta si mantiene forte e registra un incremento di 396,2 milioni di euro rispetto al valore al 30 giugno 2022.
La posizione finanziaria netta è stata determinata includendo, tra i “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie”, gli anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative, pari a 401,6 milioni di euro al 30 giugno 2023 (erano 400,6 milioni di euro al 30 giugno 2022). Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale consolidato, tra i debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti. Al 30 giugno 2023, così come nell’esercizio passato, sono inoltre incluse passività, iscritte nel corso dell’esercizio precedente, relativamente a componenti dilazionate del prezzo per un’acquisizione effettuata in scorsi esercizi per 11,6 milioni di euro.
Si evidenzia che non sono inclusi nella posizione finanziaria netta crediti d’imposta acquisiti da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. nel corso del 2023 per circa 70 milioni di euro e che saranno utilizzati nel corso dei prossimi quattro anni per compensare in egual maniera oneri d’imposta e contributi dovuti in Italia.
Gli anticipi da clienti su commesse operative, al netto degli anticipi pagati a fornitori, pari al 30 giugno 2023 a 1.049,6 milioni di euro ed al 30 giugno 2022 a 843,9 milioni di euro, sono invece inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione. I relativi importi sono iscritti, nello stato patrimoniale consolidato, sempre tra i debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti.
Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento, che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito sono inclusi nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sotto esplicitato nel presente paragrafo.
Per il commento relativo alle operazioni c.d. di reverse factor si rimanda alla nota 18) della nota integrativa al bilancio consolidato.
La posizione finanziaria netta si mantiene quindi fortemente positiva al 30 giugno raggiungendo l’importo di 1.602,8 milioni di euro. Tale valore rimane buono ed elevato, influenzato in parte dagli anticipi incassati sui contratti in essere ed in parte legato ad un’attenta gestione finanziaria della produzione su commessa che ha permesso al Gruppo di rimborsare l’indebitamento verso banche a fronte dell’aumento dei tassi (riducendolo in modo significativo) e di finanziare comunque gli importanti investimenti in ricerca e sviluppo nel settore Plant Making e quelli per il nuovo Digital Melter avviato nell’esercizio nel settore Steel Making presso lo stabilimento croato di ABS Sisak.
Il mantenimento di tale livello di cassa permette al Gruppo di affrontare senza tensioni finanziarie le nuove sfide tecnologiche legate alla costruzione di impianti con elevato contenuto innovativo potendo gestire autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche durante l’avviamento degli stessi.
(*) al netto degli interessi di sconto
(**) esclusi gli anticipi su commesse non operative e l’indebitamento in applicazione dell’IFRS 16
(***) Gli indici riferiti al periodo chiuso al 30.06.2022, presentato ai fini comparativi, sono stati ricalcolati per effetto del restatement operato nell’esercizio e descritto nella nota 5) Attività e passività fiscali per imposte differite al bilancio consolidato.
Si specifica che gli elementi utilizzati per la predisposizione degli indicatori di performance sopra riportati non sempre costituiscono misure contabili definite nell’ambito dei principi contabili di riferimento del Gruppo.
Conseguentemente, il criterio di determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il prospetto delle variazioni della posizione finanziaria netta conferma la capacità del Gruppo di generare con la gestione operativa significativi flussi finanziari d’entrata che nell’esercizio sono stati solo in parte assorbiti dagli esborsi sugli investimenti fatti, con un decremento del capitale di esercizio di 216,2 milioni di euro (34,0 milioni di euro di incremento nell’esercizio precedente). Il flusso finanziario netto della gestione operativa si attesta a 641,9 milioni di euro (267,6 milioni di euro nel periodo precedente) ed ha permesso la copertura finanziaria degli investimenti operativi netti, per 192,7 milioni di euro (69,7 milioni di euro al 30 giugno 2022). Ne risulta un incremento della cassa netta finale, dopo il finanziamento degli investimenti operativi, di 449,2 milioni di euro (197,9 milioni di euro al 30 giugno 2022).
La variazione totale della posizione finanziaria netta, positiva e in crescita per 395,6 milioni di euro, è comprensiva delle uscite per il pagamento dei dividendi avvenuto nel mese di novembre 2022 per 21,4 milioni di euro oltre agli effetti contabili derivanti dall’andamento dei cambi.
I principali investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali del periodo, complessivamente pari a 159,6 milioni di euro, hanno riguardato:
• 80,4 milioni di euro nel settore Steel Making sono prevalentemente legati all’acquisto di nuovi terreni, al completamento del nuovo forno di trattamento acciaio liquido, del nuovo impianto di laminazione sfere e quello per vergella (QWR) che garantiranno maggiore flessibilità, diversificazione ed efficienza nelle lavorazioni siderurgiche allargando la gamma di prodotti offerti con un miglioramento della qualità degli stessi assieme ad un’attenta gestione ambientale di tutte le fasi di lavorazione;
• 79,2 milioni di euro nel settore Plant Making per nuove macchine utensili automatiche installate in Italia e nelle unità produttive estere con l’obiettivo di migliorare l’efficienza ed aumentare la capacità di manufacturing dei nostri impianti.
Durante il periodo il Gruppo ha continuato nello svolgimento dei programmi di ricerca iniziati nei precedenti esercizi, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti impianti con nuove tecnologie, capaci di produzioni qualitativamente superiori con risparmi nei costi dell’investimento (CAPEX) e nei costi di produzione (OPEX). Tale processo ha comportato una spesa del periodo di circa 30 milioni di euro per attività di ricerca dirette ed indirette (sostenuta quasi interamente a servizio del settore Plant Making e pari a circa il 1,5% del fatturato relativo), con la gestione di un volume di progetti innovativi di circa 200 milioni di euro (circa l’8% del fatturato del settore Plant Making ).
(*) Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) rappresenta l’utile operativo, come risultante dal conto economico, al lordo degli ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dall’emittente per monitorare e valutare l’andamento della società e del Gruppo Danieli, seppure non definita come misura contabile nell’ambito dei principi IFRS. Conseguentemente il criterio di determinazione di tale grandezza economica potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il livello dei ricavi dell’esercizio è superiore del 36% rispetto a quello dell’esercizio precedente, con un margine operativo lordo positivo per il periodo migliore rispetto a quello dello scorso anno.
L’esercizio mostra un risultato operativo positivo, in miglioramento rispetto lo scorso esercizio, pur avendo subito alcuni costi maggiorati per i trasporti ed assorbito il mancato avanzamento di alcuni importanti ordini con clienti russi e ucraini fermati dalle sanzioni UE mentre si è avuto un regolare sviluppo degli altri progetti senza oneri imprevisti aggiuntivi. La gestione finanziaria complessiva è stata positiva ed include 38,2 milioni di euro per dividendi incassati dalla sub-holding lussemburghese Industrielle Beteiligung SA avendo anche sofferto nel periodo di una gestione cambi negativa a fronte di un allineamento cambi passivo a fine esercizio dei crediti, debiti e delle altre attività finanziarie espressi in dollari USA.
La gestione della cassa è proseguita in modo attento, permettendo la copertura finanziaria degli investimenti fatti e mantenendo ragionevoli tempi di pagamento ai subfornitori con un significativo miglioramento nella posizione finanziaria netta a fine esercizio.
L’esercizio chiude in utile per 41,2 milioni di euro, rispetto all’utile per 29,8 milioni di euro al 30 giugno 2022, al netto del carico fiscale legato alla composizione della relativa base imponibile.
Il Capitale netto investito si riduce rispetto allo scorso esercizio riflettendo la variazione del capitale di esercizio derivante sia dalla dinamica di incasso ed assorbimento degli anticipi ricevuti da committenti su commesse in corso di esecuzione che da una sostanziale stabilità delle altre componenti del capitale d’esercizio (crediti commerciali, rimanenze e debiti commerciali).
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023, positiva per (84,0) milioni di euro, è stata determinata includendo i crediti e debiti finanziari verso le società del Gruppo.
(*) La posizione finanziaria netta ammonterebbe a circa 158 milioni di euro considerando il valore del finanziamento non corrente di 75 milioni di euro erogato a favore della controllata ABS SpA.
La posizione finanziaria netta include, tra i “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie”, un importo di 42.369 migliaia di euro di anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative (al 30 giugno 2022 erano 96.288 migliaia di euro). Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra le altre passività correnti, nella voce debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti.
Gli anticipi da clienti su commesse operative, ivi compresi quelli da società del Gruppo, pari rispettivamente a 691,7 milioni di euro al 30 giugno 2023 ed a 457,5 milioni di euro al 30 giugno 2022, sono inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione. Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, pure tra i debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023 è positiva per (84,0) milioni di euro con una variazione positiva di 186,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente; si prevede un ulteriore miglioramento di tale posizione nel prossimo esercizio grazie al flusso di incassi previsto nel corso dell’esercizio 2023/2024.
Nell’esercizio il flusso finanziario netto derivante dalla gestione operativa ha consentuto alla Capogruppo di finanziare gli investimente e il rimborso di una quota rilevante dell’indebitamento. Nel 2023 inoltre la Capogruppo ha sottoscritto un importante finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, a fronte di un piano pluriennale di sviluppo che riguarderà principalmente il settore Steel Making. A fine periodo, la Società ha ottenuto l’erogazione di 153 milioni di euro, iscritti nella posizione finanziaria netta tra i finanziamenti bancari non correnti, che sono stati già in parte trasferiti alla controllata ABS a supporto degli investimenti che la riguardano.
Si evidenzia che il mantenimento di un adeguato livello di cassa lorda permette alla Società di affrontare in modo adeguato le sfide tecnologiche legate alla fornitura ed avviamento di impianti innovativi con la possibilità di affrontare autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche.
Si ricorda che la posizione finanziaria netta della Capogruppo esposta in coerenza all’orientamento ESMA 32-382-1138 non include crediti finanziari non correnti per 75 milioni di euro verso la controllata ABS SpA. Parte del finanziamento erogato alla Società dalla Banca Europea per gli Investimenti è stato destinato alla controllata ABS SpA tramite questo finanziamento infragruppo in quanto finalizzato al finanziamento di importanti CAPEX di questa, come descritto nei paragrafi precedenti.
(*) al netto degli interessi di sconto
(**) esclusi gli anticipi su commesse non operative e l’indebitamento in applicazione dell’IFRS 16
Si specifica che gli elementi utilizzati per la predisposizione degli indicatori di performance sopra riportati non sempre costituiscono misure contabili definite nell’ambito dei principi contabili di riferimento della Società. Conseguentemente, il criterio di determinazione di tali indici potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il Gruppo Danieli effettua un continuo monitoraggio dei rischi d’impresa per tutte le funzioni aziendali operando un’attenta gestione secondo le metodologie ed i principi del Risk Management per identificare, ridurre ed eliminare gli stessi, tutelando in modo efficace la salvaguardia dei diritti degli azionisti.
In considerazione della diversa operatività tra il settore Plant Making e quello Steel Making e degli specifici profili di rischio propri dei singoli processi produttivi, il Consiglio di Amministrazione definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici a breve e medio lungo termine per il Gruppo.
Le linee guida identificate centralmente risultano valide per entrambi i settori operativi del Gruppo Danieli ( Plant Making e Steel Making ) e sono applicate con l’obiettivo di uniformare e coordinare le policy di gruppo.
I principali rischi industriali monitorati dal Gruppo Danieli sono i seguenti:
- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia;
- rischi connessi al Covid-19;
- rischi connessi alle condizioni del mercato di riferimento;
- rischi connessi al prezzo delle commodities (energia e materie prime), alla cancellazione delle commesse ed ai rapporti con i fornitori;
- rischi legati al climate change e alla politica ambientale adottata;
- rischi legati alle risorse umane, alla Salute e Sicurezza dei lavoratori;
- rischi legati alla sicurezza informatica;
- rischi legati alla compliance, management e fiscale.
Per le informazioni sui rischi finanziari si rimanda al paragrafo “Gestione dei rischi finanziari” riportato nelle “Note Illustrative” al bilancio consolidato.
RISCHI PRINCIPALI |
AZIONI MITIGANTI |
|
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia |
Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da una forte ripresa dei tassi d’interesse con una svalutazione del cambio USD rispetto all’Euro di circa il 3% rispetto al 30 giugno 2022 mentre l’andamento dell’economia reale su base globale ha risentito degli effetti dell’inflazione indotta principalmente dall’aumento del costo del gas. Nel primo semestre 2023 si è concretizzata la riduzione del costo dei fattori energetici assieme ad una prospettiva di allentamento dei tassi d’interesse a partire da fine anno. Le politiche monetarie attuate dalle banche centrali dei principali paesi industrializzati hanno permesso comunque agli Stati di garantire anche nel corso del 2022/2023 un supporto alle industrie già colpite dagli effetti del COVID-19 puntando ora a rinnovati programmi di innovazione e decarbonizzazione delle attività produttive a livello mondiale. Il mercato del credito bancario appare in evoluzione soprattutto nell’area USA, con possibili evoluzioni positive durante il 2023/2024 seppure non risultino facilmente prevedibili gli effetti su tale scenario macroeconomico del conflitto russo-ucraino ancora in corso. |
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Danieli continua a rimanere solida, equilibrata e diversificata per settori e linee di prodotto rimanendo comunque influenzata dalle diverse situazioni macroeconomiche dei mercati di riferimento in tutti gli scenari geografici mondiali. Tale solidità rappresenta un elemento di mitigazione del rischio connesso all’attuale contesto macroeconomico che consente al Gruppo di affrontare con ragionevole serenità le sfide che detto contesto comporta. Peraltro, la prospettata evoluzione favorevole del contesto macroeconomico nel 2023/2024 potrebbe condizionare positivamente le strategie e le prospettive del Gruppo Danieli, in particolare, per il settore Steel Making più sensibile alle variazioni di breve periodo. Il settore Plant Making che opera nelle commesse pluriennali, permette invece una pianificazione della produzione a lungo termine riducendo così gli impatti di breve periodo derivanti dalla volatilità del mercato. Il rallentamento economico legato agli effetti pandemici del COVID-19 si è progressivamente annullato nel corso del 2022 potendo accompagnarsi ora per il 2023 alla spinta economica generata dai piani green di sviluppo sostenibile lanciati da UE, Cina ed USA a supporto di una produzione a minor impatto ambientale, generando effetti positivi per tutti i settori economici, compresi quelli legati all’acciaio su un orizzonte temporale di almeno due anni. Relativamente al conflitto russo-ucraino si rimanda al paragrafo dedicato. |
Rischi connessi alle condizioni del mercato di riferimento |
Tale rischio consiste nella possibilità che il mercato non richieda più i prodotti Danieli sia per aspetti tecnologici sia per problemi finanziari. |
La continua attenzione prestata dal Gruppo Danieli alla ricerca e sviluppo di nuove soluzioni da proporre ai clienti per promuovere una produzione eco-sostenibile ed operare con sempre maggiore efficienza produttiva, costituisce un elemento di forza della nostra attività. La direzione a livello di Gruppo presidia con continuità questi aspetti in modo da preservare la posizione di leadership sul mercato. Le realtà industriali del Gruppo Danieli sono certificate secondo le norme internazionali ISO 140001 e ISO 9001 ed inoltre svolgono un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione del rischio prezzo che possa generare un impatto economico sull’attività del Gruppo: • nel settore Plant Making vengono costantemente monitorati gli acquisti dei componenti utilizzati negli impianti che si qualificano come strategici sia per la loro natura sia nel caso di lunghi tempi di consegna, ordinandoli all’entrata in vigore delle commesse per fissare subito i prezzi evitando fluttuazioni impreviste del mercato; • nel settore Steel Making si opera un’attenta pianificazione negli approvvigionamenti di rottame, ferroleghe ed energia, correlando acquisti e produzione con gli ordini di vendita ricevuti dai clienti al fine di ridurre eventuali sbilanci di prezzo tra acquisti e vendite. |
Rischi connessi al prezzo delle commodities, alla cancellazione delle commesse ed ai rapporti con i fornitori |
Il risultato del Gruppo Danieli può essere influenzato sensibilmente dalla variabilità dei prezzi delle commodities, soprattutto nel settore Steel Making ma anche nel Plant Making nella misura in cui esse rappresentano un costo rilevante associato alla realizzazione delle commesse. |
La direzione a livello di Gruppo svolge un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione dei rischi prezzi e di quelli di compliance, commerciali e reputazionali correlati a carenze nella prequalifica o nella performance di fornitori al fine di evitare che gli stessi possano rivelarsi tecnicamente e qualitativamente non adeguati. Relativamente al settore Steel Making viene fatta una gestione attenta sugli acquisti di tutti i componenti produttivi soggetti a possibili fluttuazioni inattese (energia, elettrodi, etc.) e la struttura dei prezzi di vendita comprende una componente variabile correlata all’andamento del prezzo del rottame e delle ferroleghe, di fatto limitando in modo sostanziale il rischio legato alla fluttuazione del prezzo delle commodities. Il brusco e severo incremento delle quotazioni del gas sperimentato nel 2022 e il correlato costo dell’energia, ha tuttavia comportato tensioni sul mercato e difficoltà nel processo di formazione dei prezzi rendendo evidente la necessità di un intervento coordinato delle autorità europee di controllo per definire dei tetti alle quotazioni. La domanda si sta mantenendo comunque buona e, seppure con qualche slittamento temporale, si prevede di essere in grado, come avvenuto nell’anno, di trasferire i maggiori costi energetici sui prezzi di vendita, allentando la pressione sui margini di vendita. Con riferimento al settore Plant Making, la gestione di ogni progetto viene sempre strutturata per allineare la “curva degli esborsi” sotto la “curva degli incassi” quanto meno per limitare, in caso di revoca/cancellazione della commessa, situazioni di squilibrio finanziario; inoltre, su alcuni progetti particolari per tipologia e area geografica, vengono attivate idonee coperture assicurative o finanziarie per garantire sempre la continuità del progetto. Il Gruppo Danieli è presente su più mercati a livello mondiale ed operando prevalentemente su commessa attua per ogni singolo contratto una politica di gestione della volatilità dei prezzi delle sub-forniture negoziando, sin dal momento dell’entrata in vigore delle commesse, gli ordini con consegne superiori a sei-otto mesi potendo comunque contare su una significativa capacità propria di manufacturing ben dislocata worldwide, garantita dalle sue fabbriche dislocate in Italia, Thailandia, India, Russia, Austria e Cina. |
Rischi legati al climate change e alla politica ambientale adottata |
I Paesi e le aziende di tutto il mondo sono chiamati a valutare con consapevolezza e gestire i rischi legati al climate change. Le attività aziendali sono soggette, inoltre, a molteplici norme e regolamenti nazionali e sovranazionali in materia di salvaguardia dell’ambiente. |
Il rischio derivante dal climate change è duplice: • un rischio fisico, ovvero che gli asset aziendali possano essere interessati da eventi naturali (alluvioni, siccità, innalzamento dei mari, incendi) generati dagli effetti collaterali dell’innalzamento delle temperature e • un rischio di transizione, correlato agli effetti economici e di evoluzione tecnologica necessari per passare dalla situazione attuale alla nuova situazione target (con conseguente impatto reputazionale dell’azienda, sulla finanza, la produzione e il mutamento del mercato, etc.). Danieli si sta organizzando per adeguare la sua comunicazione alla più recente normativa europea che prevede di identificare e mettere a disposizione del pubblico in maniera trasparente impatti positivi o negativi, attuali o potenziali, dal punto di vista sociale e ambientale, e che possano scaturire dal perseguimento degli obiettivi strategici aziendali. Inoltre, Danieli ha istituito nel mese di dicembre 2022 un nuovo istituto societario: il Comitato Rischi e Sostenibilità per garantire maggior presidio sui rischi legati al cambiamento climatico con figure indipendenti e specializzate nel campo della Sostenibilità e degli Investimenti finanziari che fanno parte di questo comitato consultivo ristretto. Peraltro si sottolinea che sin dal 2019 Danieli aveva presentato i suoi obiettivi di decarbonizzazione ottenendo una validazione indipendente science-based con un target di riduzione delle emissioni allineate a una traiettoria Well Below 2°C. Nel 2022 Danieli ha aderito per la seconda volta al programma promosso da Science Based Target Initiative (SBTi) ottenendo nuovamente la validazione dei target di breve termine allineati alla nuova traiettoria di 1.5°C e quelli di lungo termine secondo il nuovo Net Zero Standard, classificandosi tra le primissime realtà ad ottenere questi traguardi. Danieli, nei primi mesi del 2022, è stata riconosciuta per la seconda volta consecutiva Supplier Engagement Leader (rating A) da Carbon Disclosure Project (CDP) per l’impegno nelle iniziative di riduzione delle emissioni per mitigare il Climate Change verso un’economia de-carbonizzata ed una produzione sostenibile di acciaio che coinvolga eticamente nel processo tutta la Supply Chain riferibile. In più, a fine 2022 per la seconda volta consecutiva la Danieli è anche rientrata nella fascia di Leadership per il Climate Change (rating A-) grazie alle politiche ambientali, alla comunicazione efficace delle misurazioni delle emissioni ed alla strategia di gestione dei rischi e opportunità associati agli effetti del cambiamento climatico, in un contesto in cui molte altre realtà aziendali sono state, invece, declassate da CDP a fronte di richieste di rendicontazione sempre più ambiziose e dettagliate. Dal 2020 Danieli aderisce al progetto United Nations Global Compact (UNGC) confermando il proprio impegno e la necessità comune nel promuovere e raggiungere i 17 obiettivi di sostenibilità (SDGs) promossi dalle Nazioni Unite. A fine 2022 Danieli ha rinnovato l’adesione all’iniziativa inviando la Communication on Progress (COP) per l’anno 2022. Danieli ha pubblicato i propri progressi nei confronti dei target sostenibili ESG dell’ONU usualmente indicati come Sustainable Development Goals (SDGs). Nel mese di novembre 2022 si è tenuta la COP27 a Sharm el-Sheikh in Egitto dove, rispetto ai precedenti vertici, il contesto è divenuto più ampio e l’emergenza climatica si è imposta tra le priorità globali a livello mondiale. Viene richiesta una maggiore cooperazione tra stati per limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C entro il 2030 riducendo le emissioni di almeno il 43% rispetto ai dati del 2019. Pertanto, in vista della prossima COP28 di Dubai è stato richiesto ai paesi partecipanti di investire maggiori risorse per rivoluzionare l’intera struttura economica in quanto gli attuali impegni di decarbonizzazione non sono sufficienti e porterebbero ad una riduzione delle emissioni nel 2030 di solo il 0,3% rispetto il 2019 fallendo totalmente il target di aumento della temperatura media globale a 1,5°. Per mitigare tale rischio, il Gruppo si sta adoperando a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) sostenendo l’utilizzo di energie rinnovabili e sviluppando nuove tecnologie per ridurre i consumi sia nel settore Steel Making che nel settore Plant Making dove la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche è di vitale importanza per poter essere concorrenziali sul mercato. Ma al contempo l’obiettivo è anche adattarsi al climate change per poter anticiparne gli effetti negativi ricorrendo a misure adeguate e prevenire o ridurre al minimo i danni che ne possono derivare. Si segnala che per il settore Steel Making è stata adottata una politica in materia ambientale in grado di rispettare, ed anche innalzare, gli standards richiesti dalla normativa vigente. Il settore Steel Making di Danieli produce acciaio in modo sostenibile e opera per mantenere un miglioramento costante delle prestazioni ambientali dei processi e dei prodotti conservando un focus importante sugli aspetti sociali della gestione. L’acciaieria ABS ha ricevuto il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione integrata AIA, e prosegue la produzione di Ecogravel (materiale certificato CE che risulta, in ottica di economia circolare, un ottimo sostituto dei materiali di cava utilizzati per i sottofondi stradali e lavori civili), confermando la validità di questa iniziativa. Anche nel settore Plant Making l’evoluzione della politica ambientale viene vista come un’opportunità piuttosto che un rischio: è appunto con l’evoluzione di regolamenti e prescrizioni più stringenti che vengono applicati concetti quali SustSteel e GreenSteel con cui l’azienda esplora nuovi mercati favorendo le tecnologie sviluppate internamente ed i propri impianti innovativi che utilizzano tecnologia di riduzione diretta (DRI) e forni elettrici digitali (Digital Melter). Danieli è leader a livello mondiale per offrire impianti che producano acciaio senza uso di carbone e con emissioni molto contenute di CO2. L’impatto è che la transizione ecologica resasi necessaria globalmente rappresenta per Danieli un’opportunità di mercato per l’offerta di impianti che, anche grazie alle nuove tecnologie brevettate, hanno una limitata impronta carbonica. Già dal 2020 era stato creato il nuovo dipartimento Dan Green, ubicato presso il centro ricerche Danieli. Questo mira a ricercare soluzioni sempre più innovative con bassissimo impatto ambientale. Dal 2021, gli specialisti collaborano insieme alle altre linee di prodotto Danieli per la verifica e calcolo delle emissioni degli impianti Danieli e ne ottengono con cadenza annuale la certificazione di Scope 3 da parte di una external assurance ufficiale, ad oggi già per il terzo anno fiscale consecutivo. Ciò ha contribuito a offrire un know-how certificato ai clienti i quali possono monitorare l’aspetto ambientale con affidabilità e a diffondere trasversalmente nel Gruppo concetti di carbon footprint in ottica di LCA (Life Cycle Analysis). |
Rischi legati alle risorse umane, alla Salute e Sicurezza dei lavoratori |
Il Gruppo ha identificato il rischio di mancata valorizzazione del capitale umano e di carente gestione dei processi volti al presidio della salute e della sicurezza sul luogo del lavoro. |
Nell’ambito delle attività sulle risorse umane il Gruppo si è operato sia per gestire il normale turnover (con un miglioramento della scolarità ed una riduzione dell’età media dei dipendenti), ma pure adeguando l’organico alle esigenze di mercato legate alla razionalizzazione delle attività in Italia e nelle altre unità operative in Europa e nel South East Asia, gestendo i turni di lavoro in modo da adeguarli al livello attuale della domanda. Continua inoltre l’attività per formare e motivare i manager esecutivi per garantire efficienza e continuità operativa in un contesto di mercato difficile a seguito della riduzione generalizzata dei consumi. Si è operato per mitigare, specialmente in ABS, ma anche in tutte le altre società del Gruppo, i rischi di infortunio con adeguate politiche di gestione e manutenzione preventiva degli impianti volte al perseguimento di livelli di sicurezza in linea con le migliori pratiche industriali, ricorrendo pure al mercato assicurativo per garantire un alto profilo di protezione delle proprie strutture anche in caso di interruzione di attività, contro i rischi verso terzi e/o nell’ambito della responsabilità degli amministratori verso gli azionisti/creditori. La Compliance salute e sicurezza presso le unità produttive ed i cantieri rappresentano i maggiori ambiti operativi dove l’azienda ha sviluppato procedure e processi di mitigazione sistematica dei rischi correlati. |
Rischi legati alla sicurezza informatica |
Il Gruppo ha mappato i rischi di cyber security legati alla gestione dei processi informatici utilizzati nelle attività operative e quelle gestionali. |
Il tema del rischio informatico è stato approfondito con l’ausilio della società di consulenza esterna Accenture individuata dal Gruppo per l’implementazione di programma volto all’innalzamento della cybersecurity dopo aver svolto uno specifico assessment individuando gli ambiti di intervento e definendo una roadmap con un orizzonte temporale di 36 mesi e l’impiego di circa 45 figure full time dedicate alla prevenzione dei rischi hardware nel Gruppo. Le tempistiche di intervento definite nella roadmap sviluppata con l’ausilio di Accenture sono coerenti con l’indice di rischio delle criticità rilevate. L’attenzione posta all’argomento è massima e la funzione a presidio del cyber risk opera con grande flessibilità di intervento potendo disporre di un budget economico annuale significativo essendo la materia in continua evoluzione. Il Gruppo si avvale di molti strumenti (software ma anche hardware) atti a mitigare i rischi ed esternalizza alcune attività a società terze al Gruppo, specializzate nella ricerca, la pronta individuazione e la verifica di comportamenti anomali predisponendo report periodici sottoposti all’attenzione del CEO. I prossimi mesi / anni vedranno il Gruppo implementare un sistema NAC (Network Access Controll) sempre più perfezionato atto ad impedire l’accesso alla rete di Gruppo mediante dispositivi esterni. |
Rischi legati alla compliance, management e fiscale |
Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi o attività illecite. |
In ambito della Corporate Governance aziendale il Gruppo si è dotato di protocolli, procedure e prassi operative per prevenire il rischio di corruzione e antiriciclaggio definendo le linee guida di comportamento ed i presidi di controllo dei processi attivi e passivi potenzialmente coinvolti (sia nel processo di vendita e nel procurement) in conformità alle best practice internazionali. Nell’ambito dei rischi fiscali si fa presente che la Capogruppo ha chiuso con dichiarazioni integrative e in adesione tutti i rilievi sino ad oggi contestati (rimangono aperte solo piccole posizioni di valore non significativo). Rimane ancora pendente al 30 giugno un contenzioso fiscale aperto tra l’amministrazione algerina e la capogruppo, peraltro debitamente coperto dai fondi rischi appostati dalla Società. La verifica fiscale svolta in ABS, i cui esiti non sono ancora definiti, si ritiene non porterà ad esborsi significativi per la società. È stato chiuso in via conciliativa anche il contenzioso fiscale pendente in appello tra la Capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e l’Agenzia delle Entrate di Trieste in merito alla contestazione di asserita inesistenza di alcuni costi sostenuti in cantieri esteri, per la quale la Società aveva già ottenuto nel 2019 una sentenza totalmente a favore emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Trieste che aveva dichiarato il corretto operato della Società. Sugli stessi rilievi in data 26 febbraio 2021 la Corte di Appello di Trieste si era già pronunciata con sentenza di assoluzione divenuta definitiva a fine 2021 del Presidente, del Dirigente Preposto e di altri ex dirigenti del Gruppo dal reato di utilizzo di fatture per operazioni ritenute “inesistenti” e di quello di omessa presentazione della dichiarazione da parte delle consociate lussemburghesi ritenute “esterovestite” sulla base del presupposto che “il fatto non sussiste”. |
Non si evidenziano nell’esercizio operazioni atipiche e/o inusuali significative.
Al 30 giugno 2023 sono detenute n. 3.333.192 azioni ordinarie e n. 3.953.863 azioni di risparmio, del valore nominale di 1 euro pari ad un valore nominale complessivo di 7.287 migliaia di euro ( 8,96% del capitale sociale). Nel corso dell’esercizio, sono sttae acquistate n. 77.589 azioni ordinarie.
Ai sensi dell’art. 2428 del Codice Civile la Capogruppo dichiara di non avere sedi secondarie.
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi.
Ai sensi dell’art. 2497 bis del Codice Civile le società italiane controllate direttamente ed indirettamente, salvo casi particolari, hanno individuato la Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. quale soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento. Tale attività consiste nell’indicazione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo e si concretizza nella definizione ed adeguamento del sistema di controllo interno e del modello di governance e degli assetti societari, nell’emanazione di un Codice di Condotta adottato a livello di Gruppo e nell’elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie, di approvvigionamento dei fattori produttivi e di marketing e comunicazione.
Quanto sopra consente alle società controllate, che rimangono pienamente depositarie della propria autonomia gestionale ed operativa, di realizzare economie di scala avvalendosi di professionalità e prestazioni specialistiche con crescenti livelli qualitativi e di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.
Ai sensi dell’art. 2.6.2 del Regolamento di Borsa, in adeguamento alle condizioni previste dall’art. 36 del Regolamento Consob 16191/2007, la società in qualità di controllante di società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea, dichiara:
1. di aver messo a disposizione del pubblico (con le modalità indicate nelle disposizioni di cui alla parte III, titolo II, capo II, sezione V del regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 1999 e successive modificazioni) le situazioni contabili delle società controllate predisposte ai fini della redazione del presente bilancio consolidato, comprendenti almeno lo stato patrimoniale ed il conto economico;
2. di aver acquisito dalle controllate lo statuto e la composizione ed i poteri degli organi sociali;
3. di aver accertato che le società controllate dispongono di un sistema amministrativo/contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione ed al revisore della società controllante i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.
Governance
La “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” (di seguito la Relazione) prevista dall’art. 123-bis del decreto legislativo n. 58/1998 (TUF) è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 settembre 2023, pubblicato sul meccanismo di stoccaggio autorizzato SDIR & STORAGE www.emarketstorage.com e sul sito internet della società www.danieli.com nella sezione “Investors – Corporate documents”.
La Relazione è stata redatta condividendo lo spirito di trasparenza e correttezza ispirato dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate emanato dalla Borsa Italiana S.p.A., pur avendo la società, sin dal 2010, assunto la decisione di non proseguire nella sua adesione.
Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato: sono illustrati il profilo della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sulle principali pratiche di governance applicate, ivi incluse le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e della composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, loro ruoli e competenze.
Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate, il cui Regolamento è consultabile sul sito internet della società nella sezione “Investors – Corporate documents”, nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti e il trattamento delle informazioni societarie. I valori ed i criteri utilizzati per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2022”, predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall’art. 123-ter del decreto legislativo n. 58/1998 e all’art.84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione “Investors – Corporate documents” del sito internet della società.
La Società di revisione incaricata per il novennio 1.7.2019-30.06.2028 è la Deloitte & Touche S.p.A., nominata dall’assemblea degli azionisti del 26 ottobre 2018.
I compensi corrisposti alla società di revisione sono quelli deliberati dall’assemblea del 26 ottobre 2018; adeguati per tenere conto dell’inflazione, solo in casi specifici, quali nuove acquisizioni o cessioni, possono essere soggetti a revisione.
Per la revisione del bilancio al 30 giugno 2023 il corrispettivo consolidato complessivamente maturato da Deloitte & Touche S.p.A. e dal suo network per l’attività di revisione contabile e legale è stato di 1.113 migliaia di euro. Allo stesso network, per altre attività di revisione ed attività di consulenza, sono stati riconosciuti nell’esercizio 168 migliaia di euro.
La politica in materia di remunerazione della società prevede un compenso fisso per i membri del Consiglio di Amministrazione, salvo eventuali Bonus Straordinari per gli Amministratori Delegati a fronte di obiettivi ben definiti da approvarsi dal Consiglio di Amministrazione mentre prevede, per i dirigenti con responsabilità strategiche, una remunerazione in parte fissa con una componente variabile aggiuntiva (secondo un Management By Objectives) correlata ai risultati raggiunti rispetto a obiettivi concordati in via preventiva (legati al raggiungimento di target economico/finanziari ma pure di governance e sostenibilità), che non supera comunque il 30% della retribuzione.
In considerazione delle dimensioni del Gruppo e della sua struttura operativa non si è previsto l’uso di un Comitato per le Remunerazioni dedicato a regolare tale materia, assegnando invece tale compito alla Direzione delle Risorse Umane con l’ausilio, ove necessario, del Comitato Esecutivo quale organo operativo più snello ed efficiente (per maggiori dettagli vedi la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2023).
Fatti avvenuti dopo la fine dell’esercizio
La gestione aziendale è proseguita senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2023 con un mercato mondiale dell’acciaio ancora ricettivo e senza l’emersione di fattori negativi significativi.
L’allineamento delle poste in valuta al cambio del 26 settembre 2023 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 15 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale del 30 giugno 2023.
Si segnala che nel corso del mese di luglio 2023 è stato formalizzata l’acquisizione da parte della controllata ABS della società Rott-Ferr. S.r.l., attiva nel settore della gestione del rottame ferroso, consentendo di integrale a monte la catena del valore.
La controllata Findan S.p.A. ha sottoscritto l’accordo per acquisire il controllo dell’attuale collegata Telefriuli S.p.A. nel corso del mese di agosto 2023, attiva nel settore dell’editoria, pubblicità e trasmissioni radio-televisive.
Inoltre, la Capogruppo ha provveduto nel mese di luglio 2023 ad acquistare ulteriori crediti d’imposta per 13,1 milioni di euro che si prevede saranno utilizzati nell’arco del medio termine.
Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2023 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dal Conto Economico Complessivo a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio consolidato ed a quello d’esercizio.
Evoluzione prevedibile della gestione
Riteniamo che, nella seconda metà del 2023, l’economia mondiale mostrerà un livello di crescita ancora positivo per effetto del consolidamento generale della ripresa con un raffreddamento in USA ed UE ma un miglioramento in Asia entro fine anno e poi, nel 2024, pure in tutto il resto del mondo.
I nuovi equilibri mondiali che si stanno formando in conseguenza del conflitto russo-ucraino stanno portando ad un’inedita geografia economica e dei correlati commerci internazionali su due blocchi contrapposti e paralleli, con un’accelerazione nel processo di crescita economica ma con minori interrelazioni tra Asia ed i paesi occidentali soprattutto per i settori strategici della manifattura e dell’acciaio, che rimagono strategici per entrambi a supporto dello sviluppo delle infrastrutture e dell’industria metalmeccanica.
Le previsioni circa il consumo di acciaio nel 2023 e 2024 rimangono sostenute in termini assoluti con una leggera ripresa in Asia ed una produzione costante negli altri paesi, in parte condizionati dall’incremento della richiesta a supporto del processo di de-carbonizzazione dell’industria.
Si conferma la tendenza mondiale, per i principali players del mercato dei metalli, ad effettuare investimenti mirati per migliorare l’efficienza produttiva partendo con il processo di de-carbonizzazione nella produzione di acciaio e puntando sempre a prodotti di qualità, anche migrando la produzione in paesi dove il package di competitività generale (inclusa anche la presenza di domanda interna, energia, minerale e trasporti), possa garantire una maggiore economicità di produzione, con buone opportunità di nuovi ordini nel settore impiantistico da aggiungersi all’attuale portafoglio ordini di Danieli.
Sulla base di queste premesse, si prevede che il gruppo Danieli potrà avere nel prossimo esercizio un andamento stabile e positivo per il settore ingegneria e costruzione impianti, mentre nel settore acciaieria si prevede nel 2023/2024 un esercizio ancora positivo con volumi costanti seppure con margini inferiori rispetto quello appena chiuso, influenzato dal tema energetico (e dagli interventi governativi per contenerlo) e da un andamento della domanda più riflessivo.
Con questi obiettivi il Gruppo Danieli, nel settore Plant Making, proseguirà con il consolidamento della sua struttura internazionale, mentre si procederà nel settore Steel Making con la costruzione del nuovo impianto Digimelter presso il sito italiano di ABS, parte integrante del nuovo piano di investimenti volto a rinnovare anche gli altri forni elettrici e raddoppiare la capacità produttiva installata, migliorando competitività, qualità e produttività entro la fine del 2025.
Il Gruppo continua a perseguire gli obiettivi di efficienza, quali aumento della produttività, riduzione dei costi di struttura ed innovazione, con l’obiettivo di migliorare la competitività nel mercato globale e garantire un miglior servizio soprattutto ai clienti nel South East Asia, dove si concentra la maggioranza della produzione di acciaio.
Riteniamo che l'esercizio in corso, ad eccezione di eventi al di fuori del nostro controllo e che al momento non sono prevedibili, non presenti altre incognite particolari.
Raccordo tra il patrimonio netto e l’utile di esercizio della Capogruppo ed il patrimonio netto e l’utile di esercizio del Gruppo
Il raccordo tra il patrimonio netto e l'utile d’esercizio al 30 giugno 2023 ed al 30 giugno 2022 esposti nel bilancio della Capogruppo e quelli risultanti dal bilancio consolidato può essere sintetizzato come segue:
Proposte del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea degli Azionisti
Signori Azionisti,
Nell’esprimere il nostro apprezzamento e ringraziamento a quanti contribuiscono con tenacia e professionalità a mantenere alto il livello competitivo e tecnologico dell'azienda in campo internazionale, confidiamo sul loro, oltre che sul nostro, entusiasmo per affrontare nuove sfide con la necessaria serenità, fermezza e fiducia.
Il bilancio della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2023, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, presenta un utile di euro 41.205.880 .
In considerazione del risultato positivo netto del bilancio consolidato del Gruppo Danieli che ammonta al 30 giugno 2023 a 243,6 milioni di euro, Vi proponiamo il pagamento di dividendo per un valore pari a:
- 0,3100 euro per le 37.546.341 azioni ordinarie;
- 0,3307 euro per le 36.471.170 azioni di risparmio.
L’intero importo del dividendo trova capienza nelle riserve disponibili in essere nel patrimonio netto della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. al 30 giugno 2023 ai sensi del D.M. 26.05.2017.
Qui di seguito il prospetto di dettaglio.
(1) al netto delle n. 3.333.192 azioni ordinarie proprie detenute al 26 settembre 2023
(2) al netto delle n. 3.953.863 azioni di risparmio proprie detenute al 26 settembre 2023
I dividendi agli azionisti saranno in pagamento dal 23/11/2023 (data stacco cedola 21/11/2023; record date 22/11/2023).
S i ricorda che l’assemblea ordinaria è stata convocata per il 27 ottobre 2023 in unica convocazione.
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.lgs. 254/2016.
Il Gruppo Danieli presenta per l’esercizio 2022/2023 la “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” come richiesto dal D.lgs. 254/2016.
Questo documento descrive l’andamento e la gestione degli aspetti non finanziari del Gruppo che in oltre cento anni di attività internazionale ha sviluppato un moderno modello di business con l’obiettivo di creare valore economico per gli azionisti, investitori e clienti generando al pari valore sociale ed ambientale condiviso con la comunità dei territori in cui il Gruppo opera.
Cari Azionisti, Clienti e Colleghi,
Risultati per l’esercizio 2022 - 2023 previsioni per l’esercizio 2023 - 2024
- Fatturato Euro 4.102,1 milioni
- EBITDA Euro 423,9 milioni
- Utile Netto Euro 243,6 milioni
- Net cash Euro 1.602,8 milioni
- Portfolio Ordini Euro 6.200 milioni
MARKET FORECAST
L’anno 2022 ed i primi 6 mesi del 2023 sono stati eccezionali per i produttori di acciaio in Europa e particolarmente in USA.
Per l’esercizio 2023/24 si prevede una domanda in flessione, fenomeno ricorrente dopo i periodi di boom. Probabilmente faranno eccezione l’India e le regioni SEA e MENA che invece prevedono un aumento dei consumi.
DANIELI PLANT MAKING
L’andamento del mercato dell’acciaio negli ultimi 2 / 3 anni ha prodotto bilanci positivi per l’industria siderurgica. Da qui l’aumento degli investimenti per migliorare competitività, qualità e ridurre le emissioni di CO2.
Il risultato è che abbiamo un buon portafoglio ordini sia in quantità che qualità (MOL).
Inoltre le tecnologie innovative Danieli con il Digimelter, che sostituirà progressivamente la tecnologia esistente dei forni elettrici tradizionali, ed il Direct Rolling (DUE e MI.DA.), hanno un crescente successo sul mercato internazionale, tant’è che i concorrenti hanno abbandonato le loro tecnologie per copiare le nostre.
Il successo del Direct Rolling di MI.DA. e DUE è dovuto alla competitività del total cost per ton: CapEx + OpEx + CO2.
Con la riduzione diretta Energiron abbiamo avuto ed avremo ottime opportunità per i progetti di sostituzione degli altiforni a carbone. Queste opportunità sono più numerose in Europa perchè in USA gli altiforni sono pochi.
In India e Cina si continua invece ad installare altiforni a carbone, non essendo sufficiente il gas disponibile, ma con tecnologie innovative che riducono comunque le emissioni di CO2.
In conclusione, buono il portafoglio ordini grazie al mercato positivo dell’acciaio negli ultimi 2 / 3 anni ma anche per le tecnologie innovative che Danieli ha.
Per l’innovazione investiremo quanto serve per perseguire la digitalizzazione degli impianti siderurgici.
ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU (ABS) STEELMAKING
Anche per ABS il mercato positivo dell’acciaio ha contribuito a raggiungere buoni risultati di bilancio.
Comunque ABS ha continuato a promuovere sul mercato europeo i prodotti del nuovo impianto Quali Wire Rod Mill (QWRM) e a livello mondiale quelli del nuovo impianto sfere con conseguente miglioramento, in prospettiva, della redditività.
E’ stato dato il via al programma di nuovi investimenti per 650 milioni di Euro con l’obiettivo di produrre 2,3 milioni ton/anno. Inoltre in parallelo si investirà up e downstream, ovvero in aziende che raccolgono materie prime (rottame) e per service centers a valle.
Continuano i progetti tesi a ridurre le emissioni di CO2, che sono già a livello virtuoso, e per l’economia circolare.
Ci stiamo preparando alla flessione del mercato che caratterizzerà i prossimi due anni circa, anche se riteniamo che sarà meno sentita nel settore degli acciai speciali.
GROUP VISION
Si conferma la priorità dell’innovazione tesa a ridurre OpEx e portare a zero le emissioni CO2 per rimanere tra i front runners sia nel Plant Making che Steel Making. Con queste considerazioni, il target per l’esercizio 2023/24 è di:
- Fatturato 4,0-4,3 miliardi di euro
- EBITDA 400-430 milioni di euro
- PFN 1,4-1,6 miliardi di euro
- Order Backlog 6,0-6,5 miliardi di euro
SOCIAL ASPECT, EDUCATION, EMPLOYMENT
Continua l’impegno sociale di Danieli a supporto della comunità:
- L’Educational Hub Zerotredici è consolidato ed apprezzato dagli studenti e dalle famiglie per la qualità dell’educazione, soft skills e teamwork approach.
- Il MITS (Malignani Istituto Tecnico Superiore) di Udine, Italia, ha ottenuto risultati eccellenti nella preparazione degli studenti, classificandosi tra i migliori ITS nazionali. L’obiettivo è raggiungere 600 studenti nel giro di due anni.
E’ in costruzione a Udine la nuova sede del MITS, con un investimento di circa 25 milioni di Euro a cui aggiungere i previsti laboratori first class. L’obiettivo è essere pronti per l’anno scolastico 2024/25.
- Grande soddisfazione per il primato della squadra italiana paraolimpica di nuoto, con Danieli tra gli sponsors, che nel 2023 si è laureata campione del mondo a Manchester.
Prima di concludere, desideriamo ringraziare i nostri azionisti che ci hanno permesso di reinvestire l’85-90% dei nostri ricavi nell’azienda. Ciò viene percepito come espressione della fiducia e della stima degli azionisti verso il team Danieli, cosa che intendiamo onorare al meglio delle nostre capacità.
Si tratta di una fiducia che, in ogni caso, è stata ripagata dal fatto che l’acquisizione di azioni Danieli si è confermata essere un buon investimento a lungo termine.
A nome del Consiglio d’Amministrazione e degli azionisti, un ringraziamento speciale va al team del Gruppo Danieli che, con passione e professionalità, è fermamente impegnato a raggiungere gli obiettivi concordati per il continuo miglioramento della nostra azienda e a onorare il motto “Danieli, the reliable and innovative partner to be a step ahead in CapEx and OpEx” per la soddisfazione dei nostri partner commerciali. Infine, ultimo ma non meno importante, esprimiamo i nostri ringraziamenti per gli sforzi che hanno compiuto nel realizzare quel cambiamento culturale che le tendenze tecnologiche e sociali odierne esigono e che è essenziale per mantenere la competitività e le quote di mercato in un’economia globale altamente complessa con requisiti di qualità in continua evoluzione.
Gianpietro Benedetti
Chairman
Nota metodologica
Il presente documento rappresenta la Dichiarazione consolidata di carattere non Finanziario (di seguito anche “DNF” o “Dichiarazione non Finanziaria”), predisposta in conformità agli artt. 3 e 4 del D.lgs. 254/2016 e le modifiche dettate dalla Legge 30 dicembre 2018, n.145 in attuazione della Direttiva 2014/95/EU, delle società appartenenti al gruppo costituito da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (di seguito anche la “società” o “Capogruppo”) e dalle sue controllate (di seguito anche “Danieli”, il “Gruppo Danieli” o il “Gruppo”).
L’obiettivo del presente documento è quello di offrire una rappresentazione dell’attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dallo stesso prodotto rispetto ai principali temi di sostenibilità relativi all’esercizio 2022/2023 descrivendone le iniziative e i principali risultati in termini di performance di sostenibilità raggiunti nel corso del periodo (periodo di rendicontazione: dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023).
In questo documento sono descritte le principali politiche praticate, i modelli di gestione e i risultati conseguiti dal Gruppo nel corso dell’anno di rendicontazione relativamente ai temi espressamente richiamati dal D.lgs. 254/2016 (ambientali, sociali, attinenti al personale, rispetto dei diritti umani, lotta alla corruzione), nonché i principali rischi identificati connessi ai suddetti temi e le relative modalità di gestione.
Coerentemente con una delle due opzioni previste dall’art. 5 del D.lgs. 254/2016, la Dichiarazione non Finanziaria è stata integrata all’interno della Relazione sulla Gestione. Pur garantendo la comprensione dell’attività del Gruppo, alcuni contenuti della DNF espressamente richiesti dal D. Lgs. 254/2016 sono presenti in specifiche sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione, nonché nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” e nella “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti”.
La Dichiarazione Non Finanziaria 2022/2023 è stata redatta facendo riferimento (“with reference to”) ai « GRI Sustainability Reporting Standards » pubblicati nel 2021 dal Global Reporting Initiative (GRI). Tali disclosure sono indicate in modo dettagliato in appendice al documento in una tabella che funge da bussola per i lettori (“GRI Content Index”).
I contenuti oggetto di rendicontazione sono stati identificati a partire dai risultati dell’analisi di materialità, che ha permesso di individuare e valutare gli aspetti materiali per il Gruppo e per i suoi stakeholder (descritta nella sezione “ Stakeholder Engagement, Analisi di Materialità e Analisi degli Impatti”).
Nel corso dell’anno fiscale 2022/2023 è stata aggiornata l’analisi di materialità del Gruppo, mediante la somministrazione di un questionario. È anche stato recepito l’aggiornamento del segmento Steel Making che ha sviluppato un’analisi di materialità e di impatti con riferimento ai nuovi GRI 2021. Per la prima volta sono state incluse tra gli stakeholders le giovani nuove generazioni, studenti di ingegneria ambientale e management della sostenibilità. L’analisi degli impatti è stata effettuata in adeguamento a quanto richiesto dallo standard GRI 3: Materialità. Il processo di definizione dei contenuti della Dichiarazione non Finanziaria si è basato sui principi di materialità, inclusione degli stakeholder , completezza dei dati e contesto di operatività del Gruppo. Le fasi principali del processo seguito hanno previsto l’identificazione dei possibili temi non-finanziari rilevanti per il Gruppo (essenzialmente all’interno delle principali tematiche ESG – Environmental , Social , Governance ), la prioritizzazione dei temi individuati (con i principali stakeholders interni ed esterni) e la relativa approvazione degli stessi dal management della società. Per ciascun tema materiale sono stati prioritizzati gli impatti in funzione della tipologia: positivo o negativo, attuale o potenziale, a breve o lungo termine, generato o subito.
Sulla base del processo di reporting già in essere, la società ha predisposto una procedura interna per formalizzare il processo strutturato di raccolta dei dati quantitativi e delle informazioni qualitative non finanziarie con l’utilizzo del software di reporting Talentia, comune a tutte le società del Gruppo, indicando le modalità di raccolta, le tempistiche e le figure responsabili dei dati e delle informazioni raccolte e inserite nella Dichiarazione Non Finanziaria. La finalità è garantire l’adozione di metodi standardizzati per la rendicontazione e l’implementazione di un adeguato sistema di controllo interno presso la Capogruppo e le società controllate, per l’anno di rendicontazione e gli anni futuri.
I principi di equilibrio, accuratezza, verificabilità e comparabilità sono stati invece seguiti con riferimento alla qualità delle informazioni rendicontate.
Il perimetro dei dati economici risulta essere lo stesso del Bilancio Consolidato 2022/2023 del Gruppo Danieli, e la metodologia di consolidamento di tali dati coincide con quanto indicato all’interno di quest’ultimo. Il Gruppo Danieli consolida con approccio GHG Protocol di operational control, tenendo conto di fusioni, acquisizioni e cessioni di entità ( GRI 2-2 ).
Il perimetro dei dati e delle informazioni sociali e ambientali risulta essere composto dalle società facenti parte del Gruppo Danieli al 30 giugno 2023 consolidate con il metodo integrale all’interno del Bilancio Consolidato di Gruppo. Si segnala che alcune società del Gruppo non produttive o non operative non sono state incluse limitatamente alle rendicontazioni riferite ai dati, in tutto o in parte, di consumi energetici, emissioni, consumi idrici e rifiuti, perché i relativi parametri non sono misurabili trattandosi di unità di dimensioni molto modeste: eventuali eccezioni sono espressamente indicate nel testo.
Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo e valutare l’andamento delle attività del Gruppo, è stato proposto il confronto con l’anno precedente. Eventuali riesposizioni dei dati comparativi precedentemente pubblicati (a titolo indicativo laddove sia stato possibile migliorare l’accuratezza o la completezza delle rilevazioni o dei metodi di calcolo dei dati oggetto di rendicontazione) sono chiaramente indicate come tali ( GRI 2-4 ).
Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l’attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate.
In merito al perimetro societario di rendicontazione, da quest’anno è stata inclusa la società Danieli Taranis LLC che è stata acquisita nel corso dell’anno fiscale; si rimanda in ogni caso alla sezione “Struttura del Gruppo Danieli” della presente Relazione sulla Gestione per il dettaglio dei cambiamenti intervenuti all’interno delle società del Gruppo. Si segnala inoltre che non ci sono state variazioni significative alla catena di fornitura, per la quale si rimanda al paragrafo dedicato “ Catena di Fornitura e Logistica” ( GRI 2-6 ).
La periodicità della pubblicazione della Dichiarazione Non Finanziaria è impostata secondo una frequenza annuale, la presente DNF è stata pubblicata il giorno 6 ottobre 2023, il periodo di rendicontazione della DNF 22/23 coincide col periodo di rendicontazione del Bilancio Consolidato 22/23 ( GRI 2-3 ).
L’analisi con i risultati della materialità e l’individuazione delle tematiche materiali è stata confermata dal Comitato Esecutivo della Capogruppo in data 19 settembre 2023 e successivamente è stata sottoposta all’attenzione del Consiglio di Amministrazione di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. contestualmente all’approvazione della presente Dichiarazione non Finanziaria in data 26 settembre 2023.
Il presente documento è stato sottoposto a giudizio di conformità (“ limited assurance engagement ” secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che esprime con apposita relazione distinta un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D.lgs. 254/2016 (GRI 2-5) . La verifica è stata svolta secondo le procedure indicate nella “Relazione della Società di Revisione Indipendente”, inclusa nel presente documento. L’attività di esame limitato non ha riguardato le informazioni richieste dall’articolo 8 del Regolamento europeo 2020/852.
Per ogni informazione relativa alla Dichiarazione Non Finanziaria è possibile contattare il dirigente preposto al contatto e-mail investors@danieli.it. La Dichiarazione Non Finanziaria è disponibile anche sul sito web di Danieli www.danieli.com , nella sezione Investors.
IL GRUPPO
Per informazioni sulla struttura del Gruppo e il suo sistema di Governance , i cambiamenti intercorsi rispetto al precedente anno di rendicontazione, le aree di operatività geografica e i principali mercati, i principali marchi, prodotti e servizi e la gestione dei rischi d’impresa si rimanda alle specifiche sezioni della presente Relazione sulla Gestione (sezioni “Il mercato dell’acciaio”, “Il mercato degli impianti per l’industria dell’acciaio”, “Attività del Gruppo Danieli”, “Struttura del Gruppo Danieli”, “Sintesi della situazione economica consolidata al 30 giugno 2023”, “Gestione dei rischi d’impresa”), nonché della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (sezioni “Informazioni sugli assetti proprietari alla data del 30.6.2023”, “Consiglio di Amministrazione”, “Comitati interni al consiglio”, “Politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo”, “Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi”).
L’approccio del Gruppo alla Corporate Social Responsibility
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società e i suoi Amministratori confermano l’impegno del Gruppo a promuovere sempre più il suo ruolo di Corporate Responsibility nei confronti della comunità globale non solo in modo diretto ma anche indirettamente promuovendo la ricerca e lo sviluppo di equipaggiamenti e macchine per la produzione d’acciaio con soluzioni “ Green Steel ” migliorando l’efficienza, la sicurezza e riducendo gli sprechi e l’impatto delle emissioni di Green House Gas (GHG) a protezione dell’ambiente.
Danieli ha sempre considerato prioritario il tema della tutela della salute delle persone e dell’ambiente accompagnati dall’impegno nella ricerca, nell’innovazione e nella responsabilità sociale.
Oggi è infatti necessario operare in un contesto globale complesso, con il Gruppo volto a consolidare la sua reputazione svolgendo l’attività di business integrando sempre più le strategie industriali con le tematiche di sostenibilità.
A ulteriore garanzia degli impegni presi dal Gruppo, la società Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. si è iscritta alla fine del 2020 al programma United Nations Global Compact (UNGC) confermando il proprio impegno e la necessità comune nel promuovere e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità (SDGs) promossi dalle Nazioni Unite. A dicembre 2021 è stata predisposta ed inviata la prima Communication on Progress (COP), disponibile presso il sito web della UNGC comprensiva della lettera di impegno da parte del CEO del Gruppo Danieli. Per l’analisi del raccordo tra SDGs e GRI, si rimanda alla sezione del presente documento intitolata “United Nations Sustainable Development Goals (UN SDGs)”.
Gli obiettivi sempre più sfidanti nell’industria dei metalli per operare un uso consapevole delle risorse con la riduzione nelle emissioni di CO 2 , rumori e produzione di rifiuti hanno richiesto e richiedono tuttora un grande impegno in Danieli a sviluppare nuove soluzioni tecnologiche che garantiscano ai clienti una produzione sostenibile ed al pari un OPEX competitivo nella gestione degli impianti. Pertanto, sulla base di quanto finora realizzato e in ottica di un miglioramento continuo, il percorso intrapreso dal Gruppo in ambito di sostenibilità è improntato a una continua implementazione dei valori e delle prassi operative in attuazione dei principi del Codice Etico, al quale il Gruppo si ispira, e dei principali modelli di compliance (in primis il Modello Organizzativo ex D.lgs. 231/01). In tale contesto, il Gruppo si pone per il breve termine (entro il corrente anno solare) alcuni specifici obiettivi, tra cui:
• Il monitoraggio e la valutazione dei rischi non finanziari, legati alle principali tematiche di sostenibilità del Gruppo, e l’integrazione degli stessi all’interno del processo di gestione dei rischi aziendali. Il Gruppo Danieli nell’ambito della produzione dei propri impianti valuta, monitora e indirizza azioni volte a minimizzare i rischi non finanziari con particolare attenzione a quelli relativi i temi maggiormente importanti e materiali. In particolare, a settembre 2023, il Comitato Esecutivo, costituito in seno al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ha riesaminato le tematiche materiali individuate in precedenza, anche per aggiornare, ove necessario, le procedure di monitoraggio e valutazione dei rischi non finanziari, legati alle principali tematiche di sostenibilità del Gruppo , come già identificati nell’ambito della fase di Risk Assessment. Nel 2022 è stato istituito il Comitato Rischi e Sostenibilità con amministratori dipendenti e indipendenti che supportano l’area. Inoltre, il processo di analisi e gestione dei rischi non finanziari è demandato alle funzioni aziendali specializzate nella valutazione all’interno della propria area di riferimento, identificando un processo multidisciplinare. Il Gruppo Danieli offre sul mercato soluzioni sostenibili per la produzione di Green Steel. Per questo motivo, il processo impatta trasversalmente sulle funzioni aziendali che collaborano verso un obiettivo comune: perseguire la strada dell’innovazione per vendere impianti innovativi per la produzione green dell’acciaio. Con riferimento ai principali temi di sostenibilità di Danieli, legati alla Salute e Sicurezza ed Etica ed integrità del business, il monitoraggio e la valutazione dei rischi connessi a questi temi sono demandati alle funzioni aziendali Salute e Sicurezza e della Compliance & Internal Audit (C&IA) rispettivamente. Nella progettazione degli impianti è obbligatorio e doveroso svolgere sempre un’analisi dei rischi in maniera da progettare e costruire gli impianti con tutte le misure più elevate di qualità e sicurezza. Lo sviluppo del nuovo laminatoio Quality Wire Rod (QWR) consegnato da Danieli per la consociata ABS rappresenta un esempio di innovazione tecnologica con elevatissima automazione applicando i principi della industry 4.0 in cui la produzione è comandata e monitorata a distanza. È il primo ed unico laminatoio al mondo dove la gestione è basata su un approccio “zero-man-on-the-floor”, l’intero processo è controllato da remoto. Questo è il benchmark di offerta sul mercato che mira anche a massimizzare la qualità debitamente monitorata attraverso KPI e dashboard che si aggiornano a cadenze predefinite: minimizzando i costi di processo, come i costi energetici e di conseguenza le emissioni di CO2, e migliorando la sicurezza e la salute degli operatori. Il “Green Mill” concept prodotto “in casa” rappresenta in concreto ciò che Danieli offre alla clientela contribuendo, quindi, nel lungo termine alla transizione ecologica green dell’industria dell’acciaio con l’obiettivo, dunque, di diminuire progressivamente le emissioni di CO2 di Scope 3. La funzione C&IA ha messo in atto il piano di Audit predisposto che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione a fine 2021 assieme al piano di Compliance iniziando nell’esercizio le verifiche pianificate che saranno completate nel triennio 2021-2024.
• il rafforzamento della Governance della Sostenibilità interna al Gruppo, grazie ad alcune iniziative intraprese dal Gruppo sin dall’esercizio 2021/2022:
- è stato nominato amministratore e CO-CEO il CTO (Chief Technological Officer), il quale ha guidato per un lungo periodo il Centro Ricerche del Gruppo Danieli, ha una profonda conoscenza in ambito tecnologico e di innovazione, e di conseguenza in termini di innovazioni “green”: impegnato nello sviluppo e promozione di soluzioni tecniche per la produzione dell’acciaio green, membro della Worldwide Sustainability Committee e partner della World Steel Organization. Ha competenze specifiche per la transizione verso una decarbonizzazione dell’acciaio, che potrà avvenire intervenendo in maniera efficace sui consumi energetici. Danieli si conferma sia front runner che provider della BAT (Best Available Technology) in ambito di green steel production e mira a proseguire verso una transizione ecologica in grado di rispondere alle esigenze emerse dai più recenti studi in ambito di climate-science con tecnologie per la riduzione e cattura della CO2.
- il Comitato Direttivo di Sostenibilità (costituito dai principali responsabili di funzione operativa) di ABS ha identificato la figura del Sustainability Manager, il quale a partire dal 1° settembre 2021 ha assunto l’incarico di Sustainability & Innovation Manager. Tale responsabilità è stata affidata a questo unico soggetto a diretto riporto dell’Amministratore Delegato della società.
- Il Sustainability & Innovation Manager è stato anche incaricato di seguire la Dichiarazione Non Finanziaria dell’intera divisione Steel Making, redatta a titolo volontario con cadenza annuale.
- Nel settore Plant Making , la sensibilità verso obiettivi futuri di sostenibilità e di governace è stata diffusa trasversalmente in tutte le linee di prodotto del Gruppo, anche grazie alla creazione di nuova divisione del Centro Ricerche Danieli Dan Green, che è composta da ingegneri specializzati che hanno preso piena operatività sin dall’esercizio 2020/2021, rappresenta una guida per le linee di prodotto del Gruppo Danieli che possono fare riferimento a competenze specializzate all’interno del Centro Ricerche del Gruppo. Anche per il 2022/2023 Dan Green ha coinvolto tutte le linee di prodotto per il calcolo delle emissioni degli impianti che sono entrati in funzione nell’anno fiscale e che rappresentano la principale fonte di emissione di Scope 3. Da ciò emerge anche l’impegno del Gruppo nel voler rafforzare la governance di sostenibilità, con specifico riferimento all’attività svolta dal Centro Ricerche Dan Green indispensabile al contrasto del cambiamento climatico. L’attività di analisi degli impianti permette agli Executive Manager di ciascuna linea di prodotto di avere un punto di riferimento sul valore di CO2 per tonnellata prodotta dalle tecnologie da loro sviluppate.
• Il recepimento delle nuove linee guida pubblicate il 20 giugno 2019 dalla Commissione Europea sull’integrazione della disclosure di informazioni di carattere non finanziario, con specifiche informazioni relative ai presidi adottati in materia di climate change , nonché agli effetti delle attività di business sul clima e gli impatti dei cambiamenti climatici sulle attività aziendali. Si rimanda alla successiva sezione dedicata riguardo le raccomandazioni della TCFD.
A tal proposito, si segnala che il Gruppo ha recepito le raccomandazioni anzi citate, includendo nell’ambito della presente Dichiarazione Non Finanziaria, l’informativa in merito alle principali iniziative finora intraprese in materia di gestione ambientale per la conduzione delle proprie attività. Si rimanda per aggiuntivi dettagli anche al paragrafo “Impegno per l’ambiente” nel seguito ed alla Relazione sulla Gestione (sezione “Gestione dei rischi d’impresa”) per un approfondimento sui rischi legati al Climate Change oltre che alla politica aziendale adottata. Inoltre, l’analisi dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici ha portato all’identificazione di un’opportunità di mercato per il Gruppo Danieli, il quale ha la possibilità di sfruttare la call to action in merito all’argomento di Climate Change per incentivare la vendita di soluzioni tecnologiche che permettano la riduzione delle emissioni di CO 2 . Infatti, il Gruppo offre la possibilità di produrre acciaio green. Danieli è una società leader nell’offerta di soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni, grazie a offerte quali Q-ONE, Hybrid MI.DA., DRI (Direct Reduced Iron) ed altre tecnologie brevettate. Il Gruppo Danieli mira a ridurre le emissioni globalmente grazie alle innovative soluzioni green a ridotte emissioni di CO 2 per tonnellata di acciaio prodotta ed a sfruttare le nuove opportunità che offre un mercato in cui la transizione ecologica acquisisce quotidianamente maggiore rilievo.
Riguardo il recepimento delle raccomandazioni TCFD, d ata la complessità delle analisi quantitative a livello aziendale, il Gruppo si è riproposto di effettuare un’analisi preliminare, partendo da considerazioni di natura più prettamente qualitativa che trovano una rappresentazione come quella esposta a seguire nel seguente paragrafo.
Task Force Climate Change Financial Disclosure
Il Gruppo Danieli, in senno agli obiettivi presi in merito alla disclosure di informazioni relative ai presidi adottati in materia di climate change, ha sviluppato un percorso di progressivo allineamento alle raccomandazioni di rendicontazione dei rischi legati al cambiamento climatico elaborate dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD). A tal proposito, nella presente Dichiarazione Non Finanziaria integra una prima analisi sugli impatti che i cambiamenti climatici possono avere sul proprio business. Tale disclosure si è sviluppata seguendo le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli “Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima”. Tale analisi sugli impatti, con conseguente informativa, ha riguardato quattro aree tematiche: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets. L’analisi del Gruppo ha dapprima preso come riferimento lo scenario di transizione IEA 450 (International Energy Agency), anche allineato a Science Based Target Initiative per fissare gli obiettivi di riduzione del gas a effetto serra. L’dentificazione delle variabili che possono influenzare il business si è basata sulla classificazione dei rischi tra fisici (acuti e cronici) e di transizione (Regolatori, Mercato, Reputazionali, Tecnologia).
In considerazione del business e delle analisi condotte, il cambiamento climatico potrebbe rappresentare un’opportunità di mercato per il Gruppo, poiché la transizione verso un’economia a basse emissioni potrebbe far aumentare la domanda di impianti green, di cui Danieli ha sviluppato negli anni la tecnologia e le competenze necessarie, ma che fino a questo momento storico di transizione rappresentava un’opzione ancora non conveniente per il mercato. L’innalzarsi dell’urgenza di una risposta al mutamento del clima ha comportato una modifica del mix di criteri di scelta dei fornitori, prediligendo le caratteristiche e tecnologie green che Danieli ha sviluppato e brevettato anche grazie al Centro Ricerche interno. Come anticipato, la governance dei temi legati alla sostenibilità è stato rafforzato con l’assegnazione dell’incarico di CO-CEO al CTO che ha guidato il suddetto Centro Ricerche per anni, che ha competenze pregresse in merito a temi di decarbonizzazione dell’industria dell’acciaio dal punto di vista tecnologico e strategico. Al management, invece, è delegata la gestione della vendita degli impianti che, comunque, prevede un’attenta analisi di rischi non finanziari in fase di disegno, progettazione e sviluppo degli stessi.
Evento |
Rischio/opportunità |
Gestione e strategia |
Rischio di transizione: transizione del mercato verso un’economia green |
Incremento Ricavi: Opportunità di mercato per la vendità di impianti green, anche supportata da politiche macroeconomiche di incentivo per accelerare la transizione verso un’economia a bassa impronta carbonica. |
L'aspettativa del mercato è quella di proporre soluzioni per migliorare l'impronta carbonica. Il mercato è influenzato dalle politiche governative necessarie per promuovere la transizione verso un’economia a bassa impronta carbonica, per favorire la ricerca e lo sviluppo di soluzioni che migliorino l'impronta ambientale. Questo fattore ha una rilevanza dal punto di vista del cambiamento climatico poichè la domanda del mercato dipende anche dalle politiche macroeconomiche degli incentivi dati per soluzioni utili alla transizione ecologica. Danieli offre al mercato soluzioni green che possono contribuire alla conversione green dell’industria dell’acciaio e all’abbattimento delle emissioni di CO2. Un incremento della domanda può portare un incremento dei ricavi. |
Rischio di transizione: regolamentazione e normative nazionali e sovranazionali correnti in ambito decarbonizzazione |
Per produrre acciaio è necessario rispettare le regolamentazioni legate al contenimento delle emissioni ed è necessario perseguire le best practice. Il tema della regolamentazione rappresenta un rischio maggiori OPEX legati a quote EU ETS che incrementano di prezzo per unità. Opportunità di vendere maggiori impianti green per una deviazione della domanda di impianti verso soluzioni green Danieli che permettono minori costi per quote di emissioni di CO2. |
Il mancato rispetto delle regolamentazioni (es. EU ETS) rappresenta un blocco per la produzione per gli stabilimenti siderurgici. La regolamentazione implica un pagamento di quote che aumentano all’aumentare della CO2 rilasciata in atmosfera. In merito al cambiamento climatico, Danieli monitora costantemente gli impatti ambientali diretti e indiretti delle proprie attività ma anche delle attività dei clienti raccogliendo dati specifici come il consumo di energia, il consumo di gas naturale e il consumo di altri combustibili, ed elaborando questi dati per monitorare le emissioni di CO2. Grazie a tale processo di monitoraggio, abbiamo anche potuto definire un obiettivo di riduzione delle emissioni. Abbiamo pianificato di raggiungere il nostro obiettivo gestendo adeguatamente le complesse normative ambientali, nonché le responsabilità sociali di ciascun produttore siderurgico nel rendere i propri impianti pienamente conformi agli standard dei paesi. Questa è l'esperienza che ha guidato Danieli nello sviluppo di due concetti base della visione Danieli Green Steel: 1) Sostenibilità ambientale; 2) Redditività ambientale. Un incremento dei costi per singola quota rappresenta un rischio, tuttavia, anche un’opportunità per vendere maggiori impianti green, prescelti a discapito di soluzioni più inquinanti che implicano maggiori OPEX legate alla carbon tax. |
Rischio di transizione: mutamento o introduzione di regolamentazioni e normative nazionali e sovrannazionali per la transizione verso un’economia green |
Nuove regolamentazioni come, per esempio, una tassa sul carbonio sull’acciaio proveniente da paesi che sono più inquinanti rappresenta una barriera all’ingresso per il prodotto che non rispetta determinate soglie di CO2 per tonnellata prodotta. Per Danieli rappresenta un’opportunità poichè il costo-opportunità di investire in impianti green favorisce la vendita di impianti green. |
La carbon border tax potrebbe rappresentare un costo maggiore per produttori proveniente da paesi dove non ci sono regolamentazioni stringenti tanto quanto in Europa per esempio. Ciò rappresenta un’opportunità di mercato per Danieli, lato Plant making. Lato Steel Making, rappresenterebbe un punto di forza per ABS che essendo localizzata in Italia, un paese nell’ambito dell’Europa già dotata di EU ETS, ne risulterebbe favorita. |
Rischio di transizione: avanzamento tecnologico |
Lo sviluppo tecnologico implica un miglioramento continuo che va di pari passo con il rinnovamento delle infrastrutture. Ciò rappresenta un’opportunità poichè, non appena l’idrogeno risulterà trasportabile e fornibile in maniera conveniente, nuove opportunità di mercato si apriranno per Danieli. |
I proprietari dei processi devono sviluppare soluzioni di pari passo col rinnovamento tecnologico in cui è sito un potenziale impianto. Nuove infrastrutture disponibili, per esempio, per l’idrogeno comporterebbero un giustificato aumento dei costi di R&D al fine di sfruttare al meglio le nuove opportunità tecnologiche, sviluppare nuove soluzioni per mantenere la leadership nella fornitura mondiale. Ha una rilevanza legata al clima perché la transizione ecologica sta spostando le scelte dei clienti verso macchine e impianti tecnologici a basse/nulle emissioni. Le decisioni di investimento su temi legati al cambiamento climatico sono prese a livello di Consiglio e gestite dai dirigenti competenti. Un approccio all'industria siderurgica rispettoso dell'ambiente deve essere visto non solo come un costo obbligatorio imposto dalle leggi, ma principalmente come una nuova opportunità di profitto per l'imprenditore. Come ulteriore sfida, ricordiamo che l'attuale approccio per ottenere le autorizzazioni pertinenti da parte delle autorità statutarie nell'Unione Europea non si basa solo sull'adesione a limiti chiaramente stabiliti, ad esempio sulle emissioni; piuttosto, fa sempre più affidamento sul concetto di applicare la BAT (Best Available Technology), verso la selezione della tecnologia meno impattante. |
Rischio di transizione: cambiamento dei vincoli legali |
Eventuali maggiori costi legali dovuti alla gestione dei contratti di compravendita. |
Nell’ambito della contrattualistica è necessario seguire le migliori pratiche. Al fine di mantenere un elevato vantaggio competitivo gli esperti legali di Financial & Contracting aiutano il cliente a sviluppare strategie e business plan in conformità con i vincoli o opportunità legali della legge (es. contributi, sovvenzioni, incentivi) con regole che devono essere rispettate. |
Rischio di transizione: reputazione |
Il mutamento climatico rappresenta un’opportunità per migliorare la reputazione di Danieli che migliora grazie all’offerta green sviluppata negli anni. Al contempo rappresenta un costo mantenerla tale continuando ad investire in R&D in un processo di miglioramento continuo. |
La reputazione di mercato di essere/rimanere leader nella fornitura di soluzioni ambientali è un elemento chiave per la reputazione dell'azienda. È importante mantenere la leadership a livello mondiale. Ha una rilevanza climatica perché la reputazione favorisce l'assunzione di ordini, mantenendo alta l'assunzione di ordini da impianti green garantisce la possibilità di dare concretamente un contributo alla transizione ecologica dell’industria dell’acciaio, la riduzione delle emissioni di GHG e nella riconversione di vecchi impianti ad alta emissione di GHG dell'industria siderurgica. La buona reputazione di Danieli può stimolare l’acquisto di impianti green in sostituzione dei vecchi più inquinanti. |
Rischio fisico acuto: eventi naturali estremi |
Rischio di eventi catastrofici acuti quali allagamenti o alluvioni possono rappresentare maggiori costi operativi e maggiori costi assicurativi. |
Il rischio di allagamento che potrebbe interessare gli uffici o le aree delle strutture implica maggiori costi. L’incremento della numerosità di questi eventi col deterioramento e mutamento climatico potrebbe implicare alti costi assicurativi. Il management prevede quindi la copertura dei rischi con delle assicurazioni contro tali eventi. Il Gruppo Danieli copre i rischi di danni derivanti da eventi naturali estremi, diretti e indiretti, attraverso la stipulazione di un’assicurazione che si estende a tutte le sedi aziendali. |
Rischio fisico cronico: cambiamento lungo termine delle condizioni metereologiche e naturali |
Il surriscaldamento globale e il mutamento climatico graduale e cronico negli anni potrebbero spingere i providers di energia elettrica a sostituire le infrastrutture per avere una percentuale di energia rinnovabile maggiore. Ciò implica blocchi della produzione ed eventuali maggiori costi operativi per il riavvio degli impianti. Purtroppo il surriscaldamento globale ha determinato lunghi periodi di siccità e scarse piogge. Paradossalmente ciò ha determinato una migliore performance degli impianti fotovoltaici di Danieli che hanno generato maggiori quantitativi di energia rinnovabile. |
La sostituzione e rinnovamento delle infrastrutture del fornitore di energia potrebbe essere rallentata da eventi estremi causati dai cambiamenti climatici di lungo periodo. Il cambiamento delle infrastrutture è necessario per avere un mix tra energia rinnovabile e non che prediliga quella rinnovabile indispensabile per contrastare il cambiamento climatico ed il surriscaldamento globale cronico. ABS dà la possibilità di bloccare l'energia elettrica ma riceve un contributo fisso dal provider. Viene percepito un contributo variabile in relazione alla durata del blocco elettrico. Nonostante i costi, è necessario garantire l'aumento delle energie rinnovabili soprattutto con investimenti nel fotovoltaico per coprire parte del fabbisogno elettrico di ABS. La crisi energetica probabilmente implicherà una più rapida conversione dei generatori di elettricità con soluzioni rinnovabili perciò è possibile ci saranno delle interruzioni anche in vista delle problematiche legate alla fornitura di gas. Il surriscaldamento globale, la scarsità delle piogge, i lunghi periodi di sole hanno determinato performance migliori degli impianti fotovoltaici localizzati sui tetti delle strutture di Danieli che continua i suoi progetti di: installazione di nuovi impianti, punti di ricarica elettrica di veicoli, previsione di sostituzione del parco macchine con veicoli ibridi o elettrici. |
In conclusione, Danieli opera integrando strategie e gestione dei processi che stimolino soluzioni che possano contribuire positivamente alla sostenibilità ambientale, e non solo, delle proprie attività di business, anche con specifico riferimento agli impianti venduti. Molteplici azioni vengono attuate quali per esempio:
• Investimento in ricerca e sviluppo oltre che in investimenti che traducono in realtà l’approccio alla Corporate Social Responsability del Gruppo Danieli;
• Attuando piani di transizione paralleli sotto molteplici aspetti operativi quali per esempio: installazione di sistemi fotovoltaici, tecnologia per il recupero di calore dai fumi, sistemi di recupero calore della produzione e riutilizzo tramite teleriscaldamento, progetti pilota innovativi per la carbon capture e recupero del calore dalla produzione dell’acciaio, progetto per sostituire il carbone per il raffinamento dell’acciaio con polimeri plastici in grado di dare medesime qualità ad emissioni nettamente più basse;
• Incontri periodici e condivisioni di idee a livello di Board e Management;
• Monitoraggio delle regolamentazioni ed allineamento alle stesse;
• Joint ventures con partner tecnologici con cui sviluppare soluzioni green;
• Accordi e progetti che possono aiutare a limitare le emissioni (es. prediligere trasporti su rotaia, accordi per avere energia da paesi a basso mix di non rinnovabile).
• Produrre e vendere impianti che possono essere alimentati da energie rinnovabili o ibride, dotati di tecnologie a bassa dispersione termica e risparmio energetico.
Questa Corporate Culture porta inoltre anche i singoli dipendenti a unirsi in progetti e sviluppare nuove idee per la riduzione delle emissioni anche grazie alla competizione aziendale interna InnovAction. Esempi: sostituzione delle bottigliette in plastica con depuratori di acqua, dematerializzazione e riduzione del consumo della carta, utilizzo consapevole e responsabile delle risorse. Anche per il Fiscal Year 2022/2023 è stata inoltre svolta la competizione Danieli InnovAction Awards (DIA): si tratta di una gara per i dipendenti del Gruppo Danieli che presentano, singolarmente o in team, idee e progetti innovativi su ambiti green. Durante la festa di Natale aziendale viene svolta una cerimonia in cui vengono elogiati e premiati i vincitori dei progetti più meritevoli. Un esempio di progetto premiato e poi sviluppato in modalità pilot è quello della produzione delle microalghe Arthrospira Spirulina in silos in acqua il cui calore è recuperato da quello della produzione di acciaio: favorendo l’assorbimento di CO2, la produzione di ossigeno, la produzione di un ingrediente per l’industria alimentare ed il mercato degli integratori.
Ci si aspetta comunque un miglioramento della gestione dei rischi e opportunità in ambito climate change.
Stakeholder Engagement e analisi di materialità
All’interno di questo percorso di sostenibilità, la comunicazione delle informazioni non finanziarie rappresenta così un ulteriore passo nell’impegno del Gruppo a lavorare in linea con le previsioni dell’Accordo di Parigi sul Clima e per raggiungere gli obiettivi ( Sustainable Development Goals) maggiormente strategici per il Gruppo tra quelli definiti dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, promuovendo al pari tutte le tematiche ESG.
Il risultato dell’azienda non si esaurisce quindi con i soli profitti della gestione ma va letto considerando anche la solidità patrimoniale, la reputazione internazionale, la propensione all’innovazione ed alla tutela del personale promuovendo la crescita professionale e la sicurezza nei luoghi di lavoro assieme al sostegno alle comunità locali in Italia ed all’estero e l’attenzione alla cultura ed ai giovani.
I valori della Danieli per le future generazioni rappresentano quindi un’importante eredità di competenze, conoscenze e processi per la creazione di valore che formano un patrimonio da preservare e sviluppare ulteriormente in una logica di lungo periodo e di miglioramento continuo.
Premesso quanto sopra, Danieli ha definito i temi materiali rilevanti da rendicontare nella presente Dichiarazione non Finanziaria, tenendo in considerazione il contesto di riferimento, la peculiarità del settore operativo e le indicazioni ricevute dagli stakeholders .
Le macro-aree oggetto della presente dichiarazione sono:
- Governance e Compliance
- Le Persone
- Ricerca, Sviluppo e Qualità del prodotto
- Impegno per l’Ambiente
- Catena di fornitura e Logistica
- Impegno sociale e Supporto alle Comunità Locali.
Danieli ha svolto una mappatura degli stakeholders presenti nei contesti geografici in cui opera individuando quelli più rilevanti in base alle interazioni esistenti con i due principali settori operativi del Gruppo.
Il Gruppo ha adottato pratiche di dialogo e coinvolgimento flessibili e diversificate per condividere con i principali portatori di interesse le strategie e gli obiettivi di sviluppo presenti e futuri.
Non si segnalano eventuali criticità e/o aspetti rilevanti emersi dalle attività di stakeholder engagement svolte dalle società del Gruppo. I principali stakeholders riconosciuti dal Gruppo Danieli sono:
Ambiente |
Associazioni di categoria |
Autorità locali |
|
Clienti |
Collettività e comunità locali |
Dipendenti |
|
Fornitori e Business Partner |
Generazioni future |
Investitori e analisti finanziari |
|
Istituzioni pubbliche |
Media e organi di informazione |
Organizzazioni non governative |
|
Organizzazioni sindacali |
Università e centri di ricerca |
Nuove generazioni |
Il Gruppo Danieli opera in due settori industriali sostanzialmente diversi:
- Produzione acciaio con la società Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. (di seguito anche “ABS S.p.A. ”) e consociate (settore Steel Making ), che utilizza la metallurgia secondaria (forni ad arco elettrico) per la produzione dell’acciaio liquido;
- Produzione macchine per produrre acciaio con la Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e consociate (settore Plant Making ), offrendo una gamma completa di macchine che va dalla gestione del processo primario alla fabbricazione del prodotto finito (praticamente dal minerale al prodotto finito).
Il Gruppo da sempre affronta in modo più strutturato ed attento la gestione nel territorio delle tematiche legate al settore acciaio in considerazione della maggiore significatività degli impatti sociali ed ambientali correlati a questa specifica attività.
Il processo seguito dal Gruppo si è basato sulla predisposizione di questionari sottoposti ai principali stakeholders per raccogliere le indicazioni in modo indipendente e trasversale. Si segnala che nel corso dell’esercizio 22/23, il Gruppo ha aggiornato la propria analisi di materialità, integrando le nuove generazioni nel set di stakeholder coinvolti poichè da un lato era necessario intercettare la visione delle nuove generazioni, con la consapevolezza che il tema della sostenibilità è a loro insegnato, dall’altro di sensibilizzare il management sul tema degli impatti dell’organizzazione sull’economia, l’ambiente e le persone. Nel paragrafo analisi degli impiatti a seguire, è stata rendicontata la lista dei principali impatti del Gruppo, in linea con il GRI 3: Materialità.
Conseguentemente, lato Plant Making è stato ritenuto necessario aggiornare l’analisi di materialità redatta durante gli esercizi precedenti, al mero fine di recepire le nuove valutazioni integranti l’opinione delle nuove generazioni.
La valutazione dei temi materiali è avvenuta mediante il coinvolgimento del top management , del Compliance & Internal Audit Manager, dei principali responsabili di funzioni produttive e di staff, degli amministratori interni ed indipendenti e dei principali fornitori e clienti, i quali hanno restituito il questionario compilato.
Anche il settore Steel Making ha effettuato uno stakeholder engagement interno ed esterno, coinvolgendo le persone che determinano la strategia dell’organizzazione oltre a clienti, dipendenti, azionisti, fornitori e partner commerciali, associazioni ambientaliste, comunità scientifica, associazioni di categoria, comunità locale e nuove generazioni. Nello specifico sono stati valutati: la tipologia di impatto (positivo o negativo), il principale ambito di influenza (economico, ambientale, sociale e/o diritti umani), le cause (se dirette o indirette), la magnitudo dei possibili benefici o danni, la tipologia di ricadute (potenziali o reali), l’ambito geografico delle ricadute, lo sforzo richiesto, ove possibile, per riparare un danno generato da un impatto negativo, la frequenza di accadimento e se quella tematica e soggetta o meno a cogenza normativa. Infine, è stato lasciato spazio ai manager di ABS di descrivere le azioni da porre in essere al fine di gestire e limitare gli impatti negativi e/o predisporre e amplificare possibili impatti positivi.
Le analisi di materialità di ciascun settore sono state ponderate e integrate tra loro, identificando un set di tematiche materiali comuni.
L’analisi con i risultati della materialità e l’individuazione delle tematiche materiali di Gruppo è stata quindi confermata dal Comitato Esecutivo della Capogruppo che ne ha recepito quelle principali, considerando che il Consiglio di Amministrazione aveva già in precedenza recepito quali proprie le tematiche maggiormente strategiche per il Gruppo tra i “Sustainable Development Goals” (SDG’s) definiti dalle Nazioni Unite.
Temi materiali del Gruppo Danieli
Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro |
Etica ed integrità del business |
Governance e gestione della sostenibilità |
Anti-corruzione |
Innovation e R&D |
Cybersecurity |
Gestione dei rifiuti e sostanze pericolose |
Approvvigionamento e Logistica |
Produzione di Gas Serra |
Impatto ambientale dei prodotti |
Presenza sul mercato ed impatti economici indiretti |
Gestione della risorsa idrica e qualità degli scarichi idrici |
Qualità e sicurezza di prodotto |
Creazione di valore economico |
Supporto alle comunità locali |
Tutela dei diritti umani |
Gestione dei consumi energetici |
Valutazione ambientale e sociale dei fornitori |
Formazione e sviluppo |
Consumo consapevole delle materie prime |
Welfare aziendale |
Relazione con gli stakeholder(*) |
Diversity(*) |
Relazioni industriali(*) |
(*) Recependo l’aggiornamento sono emersi i seguenti cambiamenti:
• il tema Diversity non è più materiale, tuttavia il Gruppo Danieli proseguirà a trattarlo tra i propri temi;
• il tema Relazioni con gli stakeholder non è più materiale tuttavia si prosegue con la rendicontazione dello stesso;
• il tema Relazioni Industriali non è materiale tuttavia viene considerato nella rendicontazione;
• il tema Supporto alle Comunità Locali è divenuto materiale e veniva in precedenza già rendicontato;
• il tema Consumo consapevole delle materie prime è risultato al di sopra della soglia di materialità per la quale Gruppo già riteneva utile indicare pure le attività svolte nell’ambito di queste tematiche.
Analisi degli Impatti
L’analisi di materialità è un percorso di evoluzione ed è stata approcciata in modo dinamico e coerente alla crescita di consapevolezza del tema della sostenibilità e delle sue declinazioni, delle implicazioni per la strategia aziendale e dei rischi e delle opportunità collegate. La materialità valutata a seconda dell'impatto generato riveste grande importanza e implica l'identificazione e l'assegnazione di priorità agli impatti più significativi che un'azienda ha sull'ambiente, sulla società e sui suoi stakeholder. Sarà di seguito esplorato il processo di determinazione degli impatti relativi al set di tematiche emerse come materiali nel corso delle elaborazioni del 2023. Il Gruppo Danieli potrà in tal modo allineare la propria strategia di business con gli obiettivi di sostenibilità, promuovere cambiamenti positivi e creare valore condiviso per tutti gli stakeholder coinvolti. Per questo primo anno di rendicontazione, l’analisi deli impatti si è limitata al perimetro Steel Making. Il Gruppo si impegna ad estendere tale analisi approfondita anche al perimetro Plant Making entro il prossimo esercizio. Nello specifico sono stati valutati: la tipologia di impatto (positivo o negativo), il principale ambito di influenza (economico, ambientale, sociale e/o diritti umani), le cause (se dirette o indirette), la magnitudo dei possibili benefici o danni, la tipologia di ricadute (potenziali o reali), l’ambito geografico delle ricadute, lo sforzo richiesto, ove possibile, per riparare un danno generato da un impatto negativo, la frequenza di accadimento e se quella tematica e soggetta o meno a cogenza normativa. Infine, è stato lasciato spazio ai manager di descrivere le azioni da porre in essere al fine di gestire e limitare gli impatti negativi e/o predisporre e amplificare possibili impatti positivi.
Nella seguente tabella vengono rappresentati in ordine di priorità i temi materiali e i principali impatti che possono generare risultati positivi o negativi, nel breve o nel lungo termine, generati o sofferti, inside-out o outside-in, attuali o potenziali.
Tema Materiale |
Impatti |
Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro |
Sviluppo di pratiche e programmi che favoriscano la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro; promozione di training specifici in materia di salute e sicurezza dei dipendenti, attività di monitoraggio e prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro volte a diminuire il numero degli stessi. |
Etica ed integrità del business |
Integrità e trasparenza nell'attività di business e compliance a leggi e regolamenti; nella tematica rientrano l'adesione a principi e linee guida nazionali e internazionali, il rispetto delle normative vigenti e di eventuali regolamenti specifici; prevenzione dei fenomeni di corruzione nelle attività di business. |
Governance e gestione della sostenibilità |
Impegno della direzione verso azioni di sostenibilità al fine di diffondere e creare una cultura aziendale orientata alle pratiche sostenibili e alla sostenibilità, anche grazie ad apposite figure e comitati quali il Comitato Rischi e Sostenibilità. |
Anti-corruzione |
Impegno dell'Organizzazione nella lotta alla corruzione attiva e passiva attraverso l'applicazione di policy, procedure e meccanismi di segnalazione di potenziali irregolarità o comportamenti illeciti e attività di formazione specifica sul tema; nella tematica è inoltre compresa la trasparenza dell'Organizzazione nelle relazioni con le organizzazione politiche. |
Innovation e R&D |
Attività di Ricerca e Sviluppo finalizzata alla progettazione di prodotti ad alto contenuto tecnologico con particolare attenzione alle soluzioni innovative e alle applicazioni sostenibili capaci di generare esternalità positive per l'ambiente, la società e i clienti; la tematica include l'implementazione di criteri di eco-design e l'impiego di tecnologie, brevetti e del know-how maggiormente all'avanguardia. |
Cybersecurity |
Controllo, intercettazione, correzione e minimizzazione dei rischi informatici; analisi degli impatti dei cyber risks sul business, identificazione di gaps e applicazione correttive per assicurare una protezione attiva sia su componente IT tradizionale (software, know how, reti, datacenter) sia su parte OT (operational tecnology reparti e processi produttivi); protezione da intrusioni ed accesso a informazioni, know-how, dati sia aziendali e sia negli impianti forniti a clienti. |
Gestione dei rifiuti e sostanze pericolose |
Gestione consapevole dei rifiuti pericolosi e non pericolosi connessi all'attività di business dell'Organizzazione; diffusione di una cultura aziendale volta alla massimizzazione dell'efficienza nella gestione di rifiuti promuovendo metodi e pratiche di gestione consapevoli quali: riutilizzo, differenziazione e riciclo dei rifiuti e degli scarti prodotti |
Approvvigionamento e Logistica |
Gestione efficiente dei processi di approvvigionamento e trasporto dei beni. Attenzione all'abbattimento di triangolazioni nei trasporti e di spostamenti non necessari al fine di migliorare le performace sia economiche sia ambientali contribuendo alla continuità aziendale e sostenibilità ambientale. Conseguente ottimizzazione di risorse, tempi, costi e carburanti. |
Produzione di Gas Serra |
Attività di monitoraggio, prevenzione e riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG) e altre emissioni inquinanti, quali: sostanze ODS (Ozone Depleting Substances), Nox, Sox e VOC. |
Impatto ambientale dei prodotti |
Analisi e corretta gestione degli impatti ambientali dei prodotti e dei servizi offerti dall'Organizzazione; la tematica comprende lo studio e l'applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assesment) e l'impiego di soluzioni, metodi e tecnologie capaci di ridurre sensibilmente l'impatto ambientale. |
Presenza sul mercato ed impatti economici indiretti |
Coinvolgimento dell'Organizzazione nella realtà locale in cui opera attraverso la definizione di specifiche politiche di assunzione, retribuzione e gestione del personale impiegato localmente; analisi e gestione degli impatti economici indiretti generati dall'attività di business. |
Gestione della risorsa idrica e qualità degli scarichi idrici |
Gestione consapevole ed efficiente della risorsa idrica; definizione di strategie di efficientamento nell'utilizzo di acqua con particolare attenzione ad eventuali utilizzi specifici (es. acqua ultra-pura); monitoraggio della qualità degli scarichi idrici e implementazione di azioni che favoriscano il miglioramento della qualità chimica, fisica e biologica degli scarichi. |
Qualità e sicurezza di prodotto |
Produzione e vendita di prodotti di elevate caratteristiche qualitative attraverso azioni mirate al miglioramento delle prestazioni, della durata e della sicurezza dei prodotti realizzati. |
Creazione di valore economico |
Performance economico finanziaria del Gruppo, stabilità finanziaria, tutela della redditività e valore economico generato, contribuendo positivamente allo sviluppo del tessuto economico e sociale della comunità locale. |
Supporto alle comunità locali |
Sviluppo dell'attività di business del Gruppo nel pieno rispetto delle comunità locali, promozione di progetti per lo sviluppo delle persone e del territorio anche attraverso l'erogazione di liberalità e la collaborazione con organizzazioni e associazioni locali. |
Tutela dei diritti umani |
Gestione delle attività, anche lungo la catena del valore (fornitori e clienti), che presentano rischi significativi in ambito di diritti umani (lavoro forzato, lavoro minorile, libertà di associazione e contrattazione collettiva, discriminazione sul lavoro) ed eventuali azioni intraprese (es. piani di formazione su tematiche relative ai diritti umani). |
Gestione dei consumi energetici |
Gestione efficiente dell'energia attraverso azioni, programmi e sistemi di gestione; diminuzione degli usi di energia derivante da fonti fossili e promozione della produzione e dell'acquisto di energia da fonti rinnovabili. |
Valutazione ambientale e sociale dei fornitori |
Gestione responsabile dei processi di approvvigionamento lungo tutta la catena di fornitura dell'organizzazione; attività di valutazione e screening dei fornitori sulla base delle performance ambientali e sociali, e promozione di comportamenti e pratiche di responsabilità sociale che stimolino i supplier nell'adozione di comportamenti sostenibili. |
Formazione e sviluppo |
Percorsi di crescita professionale e di retention dei talenti; attività di sviluppo e formazione volti a potenziare le competenze tecniche, manageriali e organizzative del personale dipendente e a consolidare la professionalità richiesta dal ruolo coperto. |
Consumo consapevole delle materie prime |
Ottimizzazione dell'utilizzo delle materie lungo tutta la filiera produttiva della Company, abbattimento degli sprechi e relativi costi non necessari. Uso efficiente delle materie primarie, secondarie e materiale mantenendo comunque standard di qualità. Utilizzo sostenibile delle materie con attenzione a quelle scarse soggette ad inflazione al fine di preservare la continuità della competitività del business e la sostenibilità ambientale. |
Welfare aziendale |
Politiche, benefit (economici e non), azioni volte a migliorare il benessere dei dipendenti e capaci di creare un ambiente di lavoro confortevole e che soddisfi le esigenze e le aspettative dei dipendenti. Adozione di un sistema di total reward altamente strutturato che comprende la compensation, il learning development, benefits, worklife, performance & recognition e rappresenta un forte incentivo al miglioramento delle prestazioni. |
GOVERNANCE E COMPLIANCE
La struttura di Corporate Governance adottata da Danieli è indicata nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022/2023 (approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2022) e prevede un Consiglio di Amministrazione, un Comitato Esecutivo, oltre al Collegio Sindacale e all’Organismo di Vigilanza.
La società adotta un modello di gestione aziendale basato su un sistema di principi e regole di comportamento espressi nel Codice Etico di Gruppo, nelle procedure interne e nei protocolli che costituiscono parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del D.lgs. 231/2001. Ad essi si aggiungono gli strumenti di Risk Management e controllo relativi alle tematiche finanziarie e non finanziarie presidiate anche dalla funzione di Compliance & Internal Audit. Il Gruppo Danieli ha implementato un modello di compliance globale finalizzato alla promozione di politiche di integrità, rispetto dei principi etici e delle regole interne. Esso opera attraverso un Framework documentale basato sulla diffusione presso le società del Gruppo di Linee Guida e Policy che consentono di presidiare localmente le tematiche di compliance, anche in conformità alle normative vigenti negli ordinamenti di riferimento.
Codice Etico
Il Codice Etico predisposto dalla capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. - nella sua ultima versione del 10 marzo 2022 – è stato adottato da tutte le società del Gruppo ed enuncia i principi aziendali e i valori cui Danieli si ispira e la cui osservanza da parte dei destinatari contribuisce allo sviluppo del business e alla crescita di un ambiente lavorativo orientato all’eticità e all’integrità.
Il Codice Etico descrive l’approccio al business del Gruppo fondato sull’innovazione e soddisfazione dei clienti e rappresenta un efficace strumento di prevenzione, rilevazione e contrasto alle violazioni delle leggi. Integrità, tutela delle risorse umane, sostenibilità, salvaguardia del patrimonio aziendale, trasparenza nell’informativa contabile e finanziaria rappresentano i valori fondanti della politica aziendale.
Le società del Gruppo hanno aderito al nuovo testo del Codice Etico con minimi aggiustamenti dovuti, solamente in taluni casi, alle peculiarità organizzative delle medesime.
Il Codice Etico contiene altresì le norme di condotta che ispirano i rapporti tra il Gruppo Danieli e i suoi stakeholder ; in tale contesto, particolare rilievo assumono le norme finalizzate a proibire atti di corruttela, anche privata, e le disposizioni sulla prevenzione dei conflitti di interesse.
La nuova versione del Codice Etico è stata portata a conoscenza dei dipendenti attraverso campagne informative ad hoc per le diverse funzioni aziendali e rimane sempre consultabile in formato digitale tramite la intranet aziendale. I nuovi assunti, invece, ricevono il Codice Etico al momento dell’assunzione e le tematiche trattate sono oggetto di specifica formazione.
Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001
La capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. ha adottato e attuato il proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati ai sensi del D.lgs. 231/2001.
La Capogruppo ha predisposto un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito da un insieme di regole, procedure e strutture organizzative che permette l’identificazione, la misurazione e la gestione dei principali rischi aziendali per salvaguardare una gestione corretta delle attività operative dell’azienda con:
- una gestione ordinata delle deleghe e del processo decisionale;
- una segmentazione delle attività che separi l’attività operativa da quella di controllo;
- la tracciabilità delle scelte e delle decisioni intraprese;
il tutto mantenendo la riservatezza e il rispetto della normativa a tutela della privacy.
Il Modello organizzativo è costituito da:
• una Parte Generale in cui viene illustrato il profilo della società, la normativa di riferimento, i destinatari, il sistema disciplinare, le modalità di informazione nonché i canali di segnalazione delle violazioni del Modello stesso; e,
• diverse Parti Speciali contenenti protocolli e presidi di controllo relativi alle aree di rischio individuate all’interno della Società rispetto alle tipologie di reato presupposto previste dal Decreto.
A sovrintendere alle operazioni di aggiornamento e verifica dell’osservanza del Modello è l’Organismo di Vigilanza, dotato di autonomi poteri e composto da personale interno ed esterno con caratteristiche di imparzialità e competenze specifiche.
Nel corso del fiscal year 2022-2023 la capogruppo ha provveduto ad aggiornare il proprio Modello in funzione delle novità legislative introdotte e delle modifiche organizzative occorse nel tempo.
Danieli Automation S.p.A., Fata S.p.A., Danieli Centro Combustion S.p.A, Danieli Telerobot Labs S.r.l. e ABS S.p.A., società controllate aventi sede legale in Italia, hanno implementato il proprio Modello Organizzativo.
Programma di compliance
Sin dal settembre 2019 nella Capogruppo è stata costituita un'unica funzione di Compliance & Internal Audit affidata al Group Compliance Officer. Questi ha il mandato di supportare le diversi funzioni di business relativamente all’adeguamento dei processi aziendali nella prospettiva della mitigazione dei possibili rischi derivanti dalla violazione di norme in materia di anticorruzione, responsabilità amministrativa degli enti, export control , sanzioni internazionali ed antitrust .
Le tematiche sono attualmente presidiate mediante Linee Guida, Policy e Procedure, tra le quali meritano di essere segnalate:
• “ Policy Anticorruzione del Gruppo Danieli ”, applicabile a tutte le società del Gruppo, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. il 17 maggio 2023. Il documento ha lo scopo di definire il sistema di principi, valori e presidi in materia di anticorruzione ed è rivolto agli Amministratori, ai componenti dei Collegi Sindacali e degli Organismi di Vigilanza, ai dipendenti di tutte le società del Gruppo Danieli, nonché ai collaboratori, fornitori, subappaltatori e consulenti che intrattengono rapporti di qualsiasi natura con il Gruppo stesso. Lo sviluppo e la cultura anticorruzione è una responsabilità condivisa che coinvolge chiunque fa parte del Gruppo Danieli; i principi ed i valori sui quali si fonda sono: l’imparzialità, la trasparenza; il motto “ See it, say it ” e l’onestà. Al fine di contrastare la corruzione, il gruppo Danieli dà attuazione, ove necessario, a presidi di controllo, quali: la segregation of duties , l’implementazione di un sistema di procure e deleghe, un’attività risk based di due diligence delle controparti, l’attuazione di un processo di formalizzazione ed archiviazione della documentazione; ed infine, l’implementazione di un processo di tracciabilità dei flussi finanziari;
• Gift and Hospitality Policy, policy di Gruppo che definisce le regole di comportamento da tenere relativamente alla ricezione ed elargizione di regali e ospitalità e i relativi presidi di controllo implementati;
• Third Parties Compliance Management Policy, policy che definisce i presidi di controllo da porre in essere nei confronti di specifiche controparti commerciali al momento della qualifica e l’attività di Integrity Due Diligence che prevede la raccolta di informazioni societarie e lo screening delle controparti - con un approccio risk based – rispetto (i) all’iscrizione in liste sanzionatorie, (ii) alla solidità finanziaria, patrimoniale ed economica e (iii) alla presenza di bad news che potrebbero avere una ricaduta reputazionale sul Gruppo
• Conflict of interest policy, policy di Gruppo che definisce le regole di comportamento e i presidi di controllo atti a governare il rischio di conflitti di interesse;
• Controls, Records and Screening over Intermediaries, Agents and Sales Consultants, procedura che definisce le regole di comportamento e i presidi di controllo da porre in essere al momento della sottoscrizione di particolari tipologie di contratti (intermediazione, agenzia e consulenza commerciale). Oltre alla procedura applicabile presso la capogruppo, la funzione di Compliance ha condiviso con le società controllate, che prevedono la sottoscrizione della già menzionata tipologia di contratti, il documento Guideline for Administrative Controls, Records and Screening over Intermediaries, Agents and Sales Consultants ; quest’ultimo rappresenta delle linee guida per l’introduzione di corretti presidi di controllo mediante procedure locali
• Procedura Gestionale Export Control "Gestione Commesse Impianti", procedura che definisce le regole di comportamento e i presidi di controllo da porre in essere al fine di garantire la conformità alle normative in materia di controllo delle esportazioni;
• Antitrust Policy, policy di Gruppo che regolamenta la conformità alle normative antitrust . La policy si ispira al principio – già espresso nel Codice Etico – secondo cui il Gruppo mira alla massima competitività sul mercato e, pertanto, la sua politica commerciale si sviluppa nel pieno rispetto di tutte le leggi e regolamenti vigenti in materia di concorrenza;
• Policy sui rapporti commerciali con la Federazione Russa, avente lo scopo di stabilire le norme di comportamento da tenere in relazione a specifiche tipologie di attività in piena compliance con le normative sanizonatorie emesse dall’unione Europea, dagli Stati Uniti d’America e dal regno Unito verso la Federazione Russa e la Bielorussia.
La funzione Compliance & Internal Audit nel corso del fiscal year 2022-2023 ha inoltre tenuto corsi di formazione interna volti a sensibilizzare i dipendenti delle funzioni interessate relativamente alle tematiche anti-bribery, sanctions e export control .
Metals Technology Initiative (MTI): iniziativa anticorruzione per l’industria metallurgica
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. partecipa al Metals Technology Initiative (MTI) una Collective Action del settore Metal Technologies coordinata dal Basel Institute on Governance e finalizzata al mantenimento di una fair competition tra i principali concorrenti operativi nel settore (SMS Group, Primetals e Tenova). La partecipazione a tale iniziativa ha lo scopo di favorire l’adozione da parte di tutti i partecipanti di regole interne uniformi e finalizzate alla prevenzione della corruzione e di altre pratiche improprie .
Danieli ha inoltre adottato come propri i principi di trasparenza della International’s Business Principles for Countering Bribery.
Whistleblowing
Il Gruppo Danieli incentiva la collaborazione dei lavoratori e di soggetti terzi ai fini dell’emersione di fenomeni illeciti, fraudolenti o sospetti, violazioni del Codice Etico e del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.L.gs 231/01 e qualsiasi altra irregolarità nella conduzione aziendale o condotta non conforme alla legge e al sistema regolamentare interno del Gruppo. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione di Danieli & C., nel marzo 2022, ha approvato la Linea Guida per la gestione delle segnalazioni e conseguentemente ha deciso di adottare una piattaforma di whistleblowing .
La Linea Guida emessa dalla Capogruppo - a cui hanno aderito le società del settore plant making - illustra le modalità di invio delle segnalazioni, i principi posti a salvaguardia dei soggetti segnalanti e segnalati, il relativo processo di gestione nonché ogni possibile azione conseguente alle violazioni riscontrate, il tutto in conformità anche alla Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1937/2019; nel mese di maggio 2023, il Consiglio di Amminsitrazione della Capogruppo ha approvato un aggiornamento del suddetto documento recependo quanto stabilito dal D.Lgs 24/2023 che ha recepito la Direttiva Whistleblowing 2019/1937
Il Comitato Segnalazioni (formato dal General Counsel, dal responsabile HR e dal responsabile Compliance e IA del Gruppo Danieli) ha il compito di effettuare una prima analisi della Segnalazione e nel caso di segnalazione non infondata può avvalersi della funzione di Internal Audit di gruppo per svolgere le dovute verifiche ed approfondimenti.
L’attività istruttoria posta in essere per ciascuna segnalazione prevede: (i) un’analisi preliminare della segnalazione; (ii) un’attività di accertamento per verificare se la segnalazione debba ritenersi fondata ed infondata; (iii) nel caso di segnalzione fondata, un’attività di audit e di predisposizone di una reportistica; (iv) un’attività di analisi della reportistica, di decisioni e di monitoraggio.
Nel fiscal year 2022-2023 il Comitato Segnalazioni ha ricevuto complessivamente n. 15 segnalazioni di cui:
• n. 6 si sono rivelate infondate;
• n. 5 sono state ritenute fondate (anche parzialmente) ed hanno dato seguito ai dovuti approfondimenti. Le segnalazioni sono state chiuse prendendo gli idonei provvedimenti del caso;
• n. 4 risultano ancora aperte e sottoposte ad approfondimenti.
Si precisa che le segnalazioni ricevute e chiuse nel corso dell’esercizio fanno riferimento a fatti avvenuti in diverse aree geografiche e non hanno fatto riferimento a violazioni del Codice Etico, del D.Lgs. 231/2001 e di tematiche di anticorruzione.
La tabella successiva rappresenta quanto sopra descritto.
30/06/2023 |
30/06/2022 |
|
Totali, di cui: |
15 |
2 |
Fondati o parzialmente fondati |
5 |
1 |
Infondati |
6 |
1 |
Aperte |
4 |
- |
Privacy
Nel corso del Fiscal Year 22/23 il comitato interfunzionale di privacy di Gruppo ha continuato a mantenere aggiornato e ad applicare il modello di gestione della privacy per tutti i nuovi trattamenti dati, dando altresì corso, in continuità con l’anno precedente, alle attività previste dal piano condiviso con il Data Protection Officer e, in particolare, agli adempimenti privacy inerenti i nuovi servizi di hotellerie resi dalla consociata Corte delle Fucine Srl, nel rispetto dei principi della Privacy by Design.
Relativamente alla tutela dei dati, sono proseguite le attività di monitoraggio sia interno sia delle Terze Parti, con particolare attenzione agli affidamenti in Outsourcing e Cybersecurity per i dipartimenti ICT WorldWide, quale risposta concreta alla sempre maggiore complessità e frequenza con cui le minacce cyber si presentano e all’evoluzione del quadro normativo.
A livello documentale, è stata emessa la Data Retention Policy di Gruppo e, con l’occasione, si è provveduto ad aggiornare e a rendere maggiormente accessibile ai dipendenti l’intero framework di gestione della privacy tramite pubblicazione sull’app intraziendale “Dan Regulations” di una sezione ad essa dedicata.
Documenti Digitali
In ottemperanza all’aggiornamento delle Linee Guida in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale, l’Azienda, con il supporto di consulenti esterni, ha elaborato un apposito manuale di conservazione con relativa individuazione del modello organizzativo più adeguato.
Internal Audit
Ciascuna delle divisioni plant making e steel making ha al proprio interno un presidio di Internal Audit i cui scopi sono:
- valutare l’adeguatezza e l’efficacia dei sistemi, dei processi e delle procedure;
- valutare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante ed adeguato;
- formulare raccomandazioni basate sui risultati dei lavori realizzati conformemente al piano di audit definito e verificare l’osservanza delle medesime.
L’ Internal Audit , in aggiunta, fornisce supporto e assistenza al management, agli altri organi di controllo e agli attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al fine di garantire il costante miglioramento dei processi di governance nonché una conduzione dell’impresa sana, coerente e corretta con gli obiettivi prefissati.
Regolamentazione delle operazioni con le parti correlate
Sono stati recepiti i regolamenti CONSOB applicabili e in particolare viene implementato il regolamento CONSOB sulle operazioni con parti correlate, con previsione dell’obbligo di segnalazione da parte dei soggetti apicali di ogni società del Gruppo su ogni eventuale operazione commerciale/finanziaria con parti correlate di valore rilevante.
Politica ambientale
Con riferimento alle tematiche ambientali, il modello organizzativo del Gruppo:
• ha identificato con chiarezza i ruoli, compiti e le responsabilità del management coinvolto nella gestione dei due settori operativi principali: Danieli Plant Making per la produzione di macchine industriali e ABS Steel Making per la produzione di acciai speciali;
• ha definito per entrambi i settori operativi gli obiettivi short, mid e long terms da raggiungere correlati a tematiche ambientali:
a) lo sviluppo e la commercializzazione di nuove soluzioni tecnologiche per produrre acciaio con minore impatto ambientale per il settore Danieli Plant Making (tecnologie DRI, MIDA, DUE e Q1 HYBRID);
b) la riduzione dell’energia mediamente consumata per ton di acciaio prodotto nel settore ABS Steel Making utilizzando impianti di ultima generazione per aumentare la produzione con impatto ambientale molto limitato;
c) sono stati oggetto di certificazione esterna i target di raggiungimento della riduzione delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3 del Gruppo Danieli sin dal FY 19-20. Tali obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 sono science-based, ovvero validati da Science Based Target Initiative (SBTi) affiliata tra le altre ad enti e organizzazioni internazionali quali ad esempio CDP (Carbon Disclosure Project) e WWF. I target attuali prevedono il mantenimento del surriscaldamento globale al 1.5°C rispetto ai valori pre-industriali entro l’anno target del 2030. Science Based Target Initiative (SBTi) ha verificato inoltre il target Net Zero Standard da raggiungere entro l’anno obiettivo 2050. Ad ogni modo, si rimanda al paragrafo “Climate Transition Plant” dedicato nella sezione “Impegno per l’Ambiente” per i dettagli.
Riguardo al processo di individuazione e valutazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici, il Gruppo sta sviluppando un’importante azione verso il mercato per promuovere nuovi prodotti tecnologicamente avanzati per produrre acciaio liquido con basso impatto sull’ambiente e minori emissioni CO 2 . Tra questi prodotti innovativi, il Green Steel garantisce un minore dispendio di energia per tonnellata prodotta e laminata, grazie all’ utilizzo di nuove tecnologie che riducono le emissioni di CO 2 correlate in altre fasi della produzione. I miglioramenti derivanti da una gestione green delle attività produttive dirette di Danieli non saranno comunque molto significativi in considerazione dell’alto standard operativo già presente nel Gruppo sia nel settore Steel Making che nel settore Plant Making , mentre i saving di CO 2 globalmente ottenibili potendo modificare gli impianti dei nostri clienti sono invece ingentissimi. Con specifico riferimento alle nuove tecnologie e potendo agire direttamente sugli impianti dei clienti, si stima che la variazione delle C O 2 per ton di acciaio prodotta con altoforni tradizionali passerebbe da 2.000 a 350 kg se venissero impiegati impianti di riduzione diretta (DRI) ad idrogeno e nuovi sistemi ibridi di fusione (DIGIMELTER) alimentati da energie rinnovabili e sviluppati da Danieli, con una riduzione dell’80% nelle emissioni.
La Capogruppo ha predisposto un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito da un insieme di regole, procedure e strutture organizzative che permette l’identificazione, la misurazione e la gestione dei principali rischi aziendali per salvaguardare una gestione corretta delle attività operative dell’azienda con:
- una gestione ordinata delle deleghe e del processo decisionale;
- una segmentazione delle attività che separi l’attività operativa da quella di controllo;
- la tracciabilità delle scelte e delle decisioni intraprese;
il tutto mantenendo la riservatezza e il rispetto della normativa a tutela della privacy.
LE PERSONE
Le risorse umane, sorgente primaria e forza motrice di ogni innovazione, costituiscono in Danieli il fulcro centrale dell’organizzazione del lavoro che ha l’obiettivo di garantire al cliente l’eccellenza e la massima qualità del servizio. In coerenza con ciò viene dedicata una costante attenzione alla valorizzare delle potenzialità e delle attitudini delle singole persone. Attraverso Danieli Academy viene promosso lo sviluppo professionale di team ed individui, con strumenti ed iniziative di potenziamento ed arricchimento delle capacità manageriali, competenze tecnico-specialistiche, valorizzazione di etica e passione a performare.
Con un metodo strutturato di riduzione al semplice sono stati auspicati i valori identificativi del Danieli Team:
- orientamento al cliente;
- passione;
- spirito di squadra;
- rispetto delle persone, salute e sicurezza;
- coerenza e affidabilità;
- eccellenza;
- sostenibilità.
Questi valori si costruiscono ogni giorno con azioni concrete e si trasmettono con l’esempio con trasparenza e fiducia.
La gestione del personale viene sviluppata seguendo i principi inclusi nel Codice Etico ed in conformità alle leggi e regolamenti applicabili nei paesi in cui opera il Gruppo Danieli.
L’approccio aziendale nei confronti del personale è volto a:
- attrarre con attività di scouting persone di talento ed in particolare laureati e diplomati anche con la collaborazione delle migliori istituzioni scolastiche;
- valorizzare le capacità individuali con programmi di sviluppo e formazione sostenendo una cultura estesa e condivisa che permetta anche il consolidamento ed il trasferimento delle competenze tra i dipendenti;
- promuovere la cultura della sicurezza a tutti i livelli dell’organizzazione e mantenere sempre il livello massimo nella tutela della salute e sicurezza per i lavoratori utilizzando adeguate misure di protezione e prevenzione dei rischi professionali;
- motivare e trattenere le risorse professionali con un sistema retributivo incentivante ed equo basato sulla meritocrazia seguendo la best practice di mercato.
Danieli opera su base worldwide e la pianificazione del fabbisogno delle risorse umane (secondo un processo standardizzato per definire i piani organici) viene svolta a livello centrale in coordinamento con le unità produttive mentre la selezione, il recruitment e la contrattualizzazione sono poi gestite in autonomia dalle singole società del Gruppo, tenendo conto anche delle diverse legislazioni nazionali applicabili in loco.
Il processo di recruitment utilizza anche un tool informatico che permette una prima valutazione delle soft and hard skills.
La politica retributiva di Danieli segue:
- tutte le prassi e procedure necessarie per rispettare le disposizioni sulle retribuzioni minime ove previste dalle legislazioni locali applicabili;
- una gestione attenta delle remunerazioni per ottenere la fidelizzazione delle figure chiave incentivando la permanenza degli stessi e stabilizzando la collaborazione in un’ottica di medio-lungo periodo nell’interesse dell’azienda e degli stakeholder .
In particolare, nel corso dell’anno fiscale 2022/2023 le società italiane hanno concluso la piena attuazione di quanto previsto CCNL di settore, operando sia sulla parte salariale, con il riconoscimento degli aumenti dei minimi tabellari su base inflazionistica consuntivata, sia con l’attivazione dell’assistenza sanitaria integrativa.
Nell’anno fiscale 2022/2023, per il secondo anno consecutivo, Danieli è stata ufficialmente riconosciuta “Top Employer” in Italia dal Top Employers Institute.
Questa certificazione è il risultato di svariati mesi di analisi e verifica da parte del “Top Employers Institute” nella veste di certificatore a livello globale delle eccellenze aziendali in ambito HR.
La valutazione ha riguardato sei macro aree in ambito HR all’interno dell’intero spettro dei processi relativi alle Risorse Umane.
Il riconoscimento conferito è il risultato dell'impegno di Danieli nella creazione di un ambiente di lavoro innovativo, orientato alla promozione dei valori di crescita personale e professionale e di riconoscimento del merito e delle eccellenze.
“Essere riconosciuto come Top Employer è motivo di orgoglio per tutti noi della Danieli. E’ il riflesso dell’impegno di tutto il Team e ci motiva a spingere sempre più al miglioramento”, ha affermato Rolando Paolone, co-CEO di Danieli.
Fondato più di 30 anni fa, il Top Employers Institute ha certificato oltre 2100 aziende in 121 paesi/regioni.
Attraverso il programma di certificazione del “Top Employers Institute”, le aziende partecipanti possono essere validate, certificate e riconosciute come Employers of Choice.
Ad ottobre 2022 Danieli ha ottenuto la certificazione Best Hr Team promossa da HRC, la più grande Community HR di aziende nazionali e internazionali in Italia.
Best HR Team è il percorso di certificazione che mette in luce il valore e l’impegno dei Team HR che si distinguono grazie a progetti innovativi che favoriscono la crescita del business, delle performance e dell’engagement dei dipendenti.
Per l’ottenimento della certificazione sono stati presentati 4 progetti nelle categorie HR proposte. “Siamo davvero fieri di questo risultato che testimonia come il Team HR Danieli si distingue per la sua passione, dedizione e proattività nel favorire il successo dell'azienda e nel costruire una cultura aziendale positiva” spiega Stefano Stafisso Executive Vice President Human Resorce.
Questo riconoscimento è fonte di ispirazione per crescere e migliorare, ma soprattutto sprona il team Danieli a concentrarsi maggiormente sulle strategie HR a lungo termine.
Dall’anno fiscale 2022/2023 anche nell’ambito delle risorse umane è stata data notevole importanza all’innovazione tecnologica. Da sempre per migliorare i processi HR, dalla selezione e l'onboarding dei nuovi talenti, al monitoraggio delle performance e al supporto al benessere dei dipendenti, vengono giornalmente adottati strumenti tecnologicamente avanzati. Tra questi, è stata introdotta recentemente anche l’Intelligenza Artificiale. Grazie al suo utilizzo sarà possibile ridurre il tempo dedicato alla generazione dei dati per concentrarsi sempre di più sulla gestione efficace delle risorse umane. La digitalizzazione e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale diventerà nei prossimi anni leva strategica per il successo del dipartimento HR e di conseguenza anche di business.
A maggio 2022 è stato approvato dal Consiglio d’Amministrazione di Danieli il Gender Equality Plan (GEP) del Gruppo per il biennio 2022-24 che è la formalizzazione delle azioni strategiche volte a raggiungere l’uguaglianza di genere, attraverso l’impegno concreto e la messa in opera di iniziative ben definite.
L’approccio del Gender Equality Plan si basa su dati concreti e obiettivi misurabili, finalizzati a rendere oggettivo il progresso dovuto alle iniziative implementate e monitorate nel tempo.
Ad oggi Danieli ha già attivato le seguenti attività:
- Adesione ai Women Empowerment Principles nell’ambito dell’iniziativa United Nations Global Compact;
- Monitoraggio di indicatori di Gender Equality all’interno della dichiarazione non finanziaria;
- Gestione di tutti i processi afferenti alle Risorse Umane improntati al riconoscimento del merito, indipendentemente da altri fattori personali;
- Progetti/azioni orientati a sostenere attivamente la parità di genere: Danieli 0-13 Project, recruiting, comunicazione sui Social.
In particolare, nel FY 2022/23, si è evidenziato un aumento di assunzioni di figure under 30 e, a parità di uscite, un incremento del 22% di ingressi di figure professionali donne contro l’8% di ingressi di figure maschili.
Con l’obiettivo di favorire l’integrazione tra più culture, sono stati avviati diversi progetti di respiro internazionale. Allo scopo di creare un bridge tra Romania e Italia è stata ampliata la sede Danieli & C. a Cluj Napoca ed inserito personale altamente qualificato in ambito Automation e Information Technology. È stato inoltre avviato il Progetto 160 che punta all’assunzione di 160 giovani talenti under 27 provenienti da tutto il mondo nell’arco di 4 anni. Le attività del progetto si dividono in due fasi. La prima prevede due settimane di formazione presso Danieli Academy, la seconda fase, invece, prevede l’inserimento in ufficio per un periodo complessivo di 10 mesi, suddivisi in tre mesi in ufficio tecnico, a cui seguono sette mesi all’interno dell’ufficio per il quale i ragazzi hanno dimostrato maggiore predisposizione. Alla fine di questo periodo, ai ragazzi viene data la possibilità di accettare un contratto nella sede italiana del Gruppo.
L’intenzione della Società è quella di implementare ulteriormente le attività di:
- formalizzazione del Piano includendo nuove iniziative, con particolare attenzione su comunicazione e formazione sull’argomento;
- comunicazione interna ed esterna dell’impegno di Danieli;
- perfezionamento del sistema di monitoraggio.
Il Gruppo adotta una politica retributiva con sistemi di incentivazione: il trattamento remunerativo del personale che ricopre posizioni di maggiore responsabilità è soggetto a valutazione sulla base di obiettivi condivisi con piani personali a cadenza triennale, Management by Objectives : di carattere finanziario ma anche di sostenibilità con lo sviluppo di impianti per una produzione di acciaio senza emissioni di CO 2 .
La componente variabile della remunerazione, che usualmente non supera mai il 30% della retribuzione, è pertanto correlata al raggiungimento degli obiettivi prefissati (complessivi dell’azienda e/o delle singole linee di prodotto) comparati ai valori di budget.
Nel settore Steel Making , per alcune posizioni, vengono attribuiti obiettivi di natura ambientale che si traducono nel raggiungimento dell’efficienza produttiva contemporaneamente al miglioramento dell’impatto ambientale.
Il Gruppo utilizza inoltre un applicativo gestionale denominato MET YOU per valutare la performance , lo sviluppo progressivo delle competenze e disporre di una visione completa delle risorse utilizzate dal Gruppo garantendo trasparenza e tracciabilità di quanto svolto.
L’obiettivo è di ricoprire tutte le posizioni aziendali con profili qualificati e con profili di back-up in modo da garantire sempre la continuità delle operazioni, tenendo sempre in considerazione il periodo di induction necessario per l’assimilazione delle politiche e procedure aziendali e l’esigenza di formazione per l’allineamento tecnico specifico.
Il Gruppo segnala come la manodopera utilizzata all’interno degli stabilimenti e nei cantieri sia altamente specializzata ed il rischio di utilizzare manodopera minorile o il rischio di lavoro forzato risulta essere minimo.
Per tutti i dipendenti sono stati avviati progetti nelle aree di business e di staff attraverso la metodologia di Hoshin per far emergere e misurare l’applicazione dei valori Danieli con continuità.
Come esplicitato nel Codice Etico, Danieli conferma inoltre il suo impegno per il rispetto dei diritti umani, contro la discriminazione sul luogo di lavoro e il lavoro minorile, irregolare o forzato promuovendo le pari opportunità (in termini di genere, origine, religione, età, orientamento politico, sessuale, disabilità), la tutela delle diversità, la libertà di associazione e lo sviluppo delle conoscenze e della professionalità dei propri dipendenti per meglio esplicitare i loro talenti e la reattività alla soluzione dei problemi.
La posizione di Danieli sui diritti umani si richiama ai principi promossi dall’ONU ( United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights ) pienamente in linea con la Dichiarazione universale di diritti umani ( Universal Declaration of Human Rights ) con l’impegno nel richiedere a tutta la catena dei subfornitori utilizzati un trattamento al pari nelle loro strutture.
Danieli tutela l’integrità del personale salvaguardando i lavoratori da atti di violenza fisica, psicologica o di mobbing e garantendo condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona nel rispetto delle legislazioni giuslavoristiche applicabili nei paesi in cui opera e dei contratti collettivi nazionali ove presenti.
La società si confronta ove previsto con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori con un atteggiamento sempre aperto e costruttivo ove richiesto.
Le condizioni di lavoro, orari e trattamenti economici dei rapporti di lavoro vengono stabiliti in base alle regole nazionali previste con l’obiettivo di garantire in ogni Paese il rispetto della normativa applicabile garantendo in piena trasparenza, nei confronti dei candidati un’informativa completa dei termini contrattuali e delle condizioni di lavoro.
Danieli non ha mai ricevuto segnalazioni da parte dei dipendenti né da enti terzi preposti in merito a violazioni fondate delle condizioni di lavoro neppure tramite le organizzazioni sindacali nazionali o estere. Inoltre, dal punto di vista degli incontri periodici con le organizzazioni sindacali, Danieli rispetta quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionali del Lavoro vigente in materia di relazioni industriali.
In tale contesto Danieli ha aderito nel 2021 all’iniziativa UN Women’s Empowerment Principles promossa dalle Nazioni Unite a confermare il suo impengo a garantire pari opportunità di lavoro a tutti i suoi dipendenti.
Non si segnalano rischi rilevanti in termini di gestione del personale e relativamente alla tutela della diversità debitamente richiamati dal Codice Etico aziendale e dalla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari in merito alla composizione del board e degli organi indipendenti di controllo.
Questo continuo investimento, unitamente alla costante offerta di opportunità e prospettive di carriera legate al merito, alimenta nelle persone un forte orgoglio di appartenenza, che stimola tutti a partecipare concretamente al mantenimento dell’efficienza, efficacia e competitività aziendale. Durante il FY 22-23 non c’è stata una notevole variazione del totale dei dipendenti se confrontato col FY 21-22. Tuttavia si segnala un notevole incremento della forza lavoro femminile che ha registrato un +14% rispetto al totale dipendenti donne del FY 21-22.
Totale dei dipendenti per categoria contrattuale (tempo determinato e indeterminato), per genere e area geografica
I dati includono solo i dipendenti interni del Gruppo Danieli e non i lavoratori esterni. Si segnala che dal FY 2022-2023 sono state incluse le teste della società acquisita nell’anno Danieli Taranis LLC. Tali teste non rientrano tra i neoassunti in quanto la società già figurava tra le società collegate che non erano consolidate col metodo integrale. Sono state contate analiticamente le persone con rapporto di lavoro attivo al 30 giugno 2023, le persone con contratto part-time sono state arrotondate a uno, le persone con più contratti di lavoro con più società del Gruppo sono state conteggiate nelle società dove nei fatti prestano la maggior parte del proprio lavoro ( GRI 2-7c ).
Il dato sul personale femminile conta circa il 13% del totale a livello di Gruppo ed è influenzato dalle caratteristiche del lavoro nel settore siderurgico e metalmeccanico (storicamente a prevalenza maschile) senza però presentare scostamenti significativi nel rapporto medio delle remunerazioni delle donne rispetto a quelle degli uomini per funzioni assimilabili e gradi di seniority similari.
Totale dei dipendenti per tipologia di impiego (full time, part time), per genere e area geografica
Totale dei dipendenti in entrata e tasso di entrata per fasce di età, per genere e per area geografica
Totale dei dipendenti in uscita e tasso di uscita per fasce di età, per genere e per area geografica
Nota: i dati riportati non considerano i passaggi intercompany.
Scomposizione percentuale dei componenti effettivi degli organi di governo societario per fasce di età e per genere
Nota: i dati riportati considerano il presidente ed i sindaci effettivi. Le percentuali riportate sono calcolate per colonna. I conteggi non tengono conto dell’Amministratore Chiara Mio che ha rassegnato le dimissioni in data 30/04/2023.
Scomposizione percentuale dei dipendenti per inquadramento e per genere e per fasce d’età.
Nota: Le percentuali riportate sono calcolate per colonna.
Lavoratori esterni
Il Gruppo si avvale di personale esterno altamento qualificato utilizzato principalmente per gestire picchi di lavoro straordinario nei reparti produttivi. Per via delle elevate competenze tecniche, questi tecnici specializzati sono meno reperibili nel territorio locale durante fasi di crescita economica. La maggior parte dei lavoratori esterni sono stati calcolati al 30 giugno 2023 come conteggio di lavoratori somministrati e calcolo di Full Time Equivalent in base alle ore lavorate. Trattandosi di personale gestito da un fornitore esterno, non è detto che sempre la stessa persona sia disponibile per tutto l’anno, il fornitore può avvalersi del diritto di sostituire la persona nel corso del tempo quindi viene effettuata una stima sulla base delle ore-uomo.
Welfare aziendale
È proseguito lo sviluppo e l’ampliamento della piattaforma welfare dedicata a tutti i dipendenti italiani e altre formule similari per gli altri dipendenti all’estero ove previste dalle normative locali vigenti.
Nello specifico, il Gruppo ha sottoscritto un accordo con un operatore specializzato per la gestione dei flexible benefits previsti dal contratto di categoria delle società italiane, che preve la possibilità di usufruire di tali quote su un portale dedicato per l’acquisto di beni e servizi di diversa natura e/o per il rimborso di spese sanitarie e/o per il rimborso di spese relative all’istruzione.
Il personale è coperto da un programma assicurativo contro gli infortuni nei viaggi e rimborso spese mediche in caso di trasferte a mitigazione dei rischi di tali situazioni.
Operano sia il Fondo Metasalute per l’assistenza sanitaria che un programma di copertura generale contro gli infortuni per il personale attivo mentre la Fondazione Luigi Danieli garantisce un supporto agli ex dipendenti nel caso di situazioni di eventuale emergenza. Quale peculiarità del settore Steel Making , sono state fatte alcune iniziative presso gli stabilimenti di ABS come l’iniziativa di gestione centralizzata delle divise aziendali (la cui pulizia viene presa in carico direttamente dall’azienda, garantendo al collaboratore il risparmio del lavaggio e mettendo al contempo a disposizione dello stesso un capo sempre pulito ed in linea con gli standard di sicurezza).
Per proteggere la salute dei dipendenti e prevenire la diffusione di epidemie stagionali, ogni anno viene somministrato gratuitamente ai dipendenti che ne fanno richiesta il vaccino antinfluenzale.
La Fondazione Luigi Danieli garantisce supporto ed assistenza in caso di eventi luttuosi o gravi necessità agli ex dipendenti ed alle loro famiglie.
L’agenzia di viaggi Turismo 85 S.r.l., società appartenente al Gruppo, offre agevolazioni ai dipendenti, proponendo scontistiche riservate sui mezzi di trasposto, su mete turistiche e gite giornaliere, così favorendo quando possibile l’aggregazione dei colleghi anche nei momenti extra lavorativi.
Sono inoltre previste molte iniziative per i dipendenti Danieli:
- Inviti per i dipendenti e familiari a concerti, mostre e manifestazioni culturali sponsorizzate dall’azienda;
- Progetto MetYou per la gestione delle Soft e Hard Skills del personale;
- Parcheggio Rosa (presso la Capogruppo e in ABS S.p.A. );
- Festa in Famiglia e fabbrica aperta in ABS S.p.A. ;
- Festa di Natale della Capogruppo e lotteria;
- Dono del sangue con autoemoteca;
- Attività di sostegno del personale impiegato nelle unità operative in Thailandia, Cina ed India.
Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo relativo le attività svolte anche per le Comunità Locali.
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Danieli ha definito un modello di gestione dell’azienda identificando i ruoli, le responsabilità operative e le modalità di esecuzione dei principali processi produttivi ponendo la massima attenzione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
In particolare, in considerazione ad ogni unità operativa ed alle attività svolte dalle stesse sono state predisposte specifiche linee guida e procedure aziendali per:
- identificare e valutare ogni eventuale esposizione al pericolo;
- utilizzare i sistemi di prevenzione e protezione messi a disposizione dalla società;
- individuare i soggetti potenzialmente esposti;
- implementare misure di mitigazione dei rischi e di controllo sull’applicazione delle stesse;
formando il personale al momento dell’assunzione e con successivi aggiornamenti periodici mettendo loro a disposizione (per una più agevole consultazione e utilizzo) nel sito aziendale tutta la documentazione di sicurezza e prevenzione per evitare situazioni di pericolo sul lavoro. Inoltre viene svolta una continua sensibilizzazione con campagne di informazione e comunicazioni specifiche per allertare e ricordare la necessità del rispetto dei protocolli di sicurezza.
I Datori di Lavoro ed i Dirigenti Preposti alla sicurezza sono responsabili per l’attuazione delle attività di prevenzione della Salute ed implementazione della Sicurezza nei luoghi di lavoro utilizzando personale specialistico che dedica particolare attenzione alla formazione ed addestramento del personale addetto alle specifiche mansioni operative. In caso di mobilità interna con dipendenti che cambiano ruolo, la società organizza tutti i corsi di sicurezza aggiuntivi necessari per adattare le competenze specifiche al nuovo tipo di lavoro. Nel Fiscal Year 2022/2023 è evidente una sensibile riduzione rispetto al precedente anno, legata alla risoluzione dell’emergenza Covid-19.
Vengono redatti Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) e sono svolte riunioni di coordinamento tra le ditte terze ed i responsabili dei cantieri verificando i temi di salute e sicurezza dei lavoratori esterni.
La salute dei lavoratori viene garantita sui luoghi di lavoro anche con l’ausilio di un Servizio Sanitario Aziendale interno presente in tutte le unità produttive che effettua un programma di sorveglianza sanitaria con procedure di prevenzione e controllo, campagne di informazione e ispezioni periodiche.
Si evidenzia che ABS S.p.A. ha attivo sin da dicembre 2019 il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) dello Stabilimento di Cargnacco, che ha rappresentato il coronamento di 6 anni di lavoro ed oltre 7,5 milioni di euro di investimenti, articolati in 340 progetti di dettaglio, superando positivamente 6 sopralluoghi dei Vigili del Fuoco e che consente di affermare che ABS è una delle realtà siderurgiche più sicure di Italia.
A partire dal FY21/22 ed anche per il FY22/23, le prestazioni di lavoro sono state svolte in presenza e lo strumento dello Smart Working è stato utilizzato essenzialmente per preservare la salute dei dipendenti, qualora necessario, specialmente in caso di soggetti fragili, quali in paternità o maternità, dove è stato consentito questo metodo di lavoro agile. Nel corso del tempo, lo strumento è stato utilizzato, in conformità con le leggi ed ove la legislazione lo permetteva, per conciliare le esigenze personali, familiari e di salute dei dipendenti della Danieli.
Le trasferte sono riprese a pieno regime nel corso del FY 22/23, anche per le figure professionali commerciali e di gestione delle commesse. Si segnala, comunque che la mole di trasferte si è considerevolmente ridotta rispetto al periodo pre-covid di circa il -40%, dove una considerevole parte delle attività viene svolta in via telematica grazie all’accelerazione dello sviluppo tecnologico e dei mezzi di comunicazione, facendo utilizzo per esempio di Microsoft Teams.
Medesime procedure di sicurezza e controllo sono state applicate ai lavoratori di subfornitori che prestano il loro lavoro nei cantieri per i quali il Gruppo attua le stesse procedure in ambito di presidio dei rischi dei lavoratori dipendenti e verifica e controlla i requisiti tecnico professionali delle società operanti.
Le seguenti società sono dotate di un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori certificato da standard internazionali ISO 45001. Sono coperte la Capogruppo e le principali società produttive quali ABS S.p.A. e ABS Sisak d.o.o., Danieli Met. Equipment & Service Co. Ltd. in Cina, Danieli India Ltd, Danieli Co. Ltd e Danieli Automation Company Limited in Tailandia. Sono coperte anche le società Danieli Construction, Fata S.p.A., Danieli Corus in Olanda e in India, Danieli Tongchuang, Danieli Centro Combustion S.p.A., Danieli Systec in Croazia, Danieli Germany GmbH, More S.p.A, Danieli Automation S.p.A. L’84% dei dipendenti delle società è impiegato presso consociate dotate di un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori certificato da standard internazionali ISO 45001.
L’approccio aziendale volto a prevenire gli incidenti e gli infortuni ha ottenuto negli anni risultati mediamente positivi con un solo infortunio grave in sede a dipendenti nel corso del FY 2022-2023 alla fine risolto positivamente con il regolare rientro al lavoro del collega infortunato.
Gli indici infortunistici sono calcolati secondo le modalità stabilite dalla norma UNI 7249: 2007 “Statistiche degli infortuni sul lavoro” indicando il numero di infortuni occorsi per ogni milione di ore lavorate.
I risultati positivi di miglioramento sono stati ottenuti anche grazie al progetto “Alcol e luoghi di lavoro”, mirato al contrasto dell’abuso dell’alcol in azienda, sovente con-causa di inaccettabili situazioni infortunistiche sia dal punto di vista della frequenza degli accadimenti, sia dal punto di vista della gravità degli stessi. Nel corso dell’esercizio fiscale 2022/2023 è stata svolta attività di formazione in tema di sicurezza per un complessivo di quasi 44.173 ore. La società effettua corsi di formazione, informazione ed addestramento con l’obiettivo di istruire tutti i dipendenti sulle tematiche legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sulle corrette pratiche di gestione delle emergenze e sull’utilizzo delle attrezzature in uso in azienda. Particolare attenzione è dedicata inoltre alla formazione periodica destinata ai tecnici di officina sulle procedure da utilizzare nello svolgimento delle attività quotidiane. L’azienda continuativamente si assicura che il personale sia formato secondo quanto previsto dalla legislazione sulla sicurezza rilevando costantemente le necessità formative dei dipendenti, per esempio in caso di cambio di mansione. Pertanto, durante l’anno, si porta avanti l’attività associata all’aggiornamento obbligatorio quinquennale della formazione di base per tutti i lavoratori.
Il personale è coperto da un programma assicurativo contro gli infortuni, viaggi e rimborso spese mediche in caso di trasferte a mitigazione dei rischi di tali eventi.
Qualora le esigenze locali richiedano un presidio specialistico, la società provvede a dotare i cantieri esteri di una struttura di Security con personale specializzato che:
- sviluppi un piano di azione a tutela della commessa,
- operi in linea con la regolamentazione e gli standard locali,
al fine di garantire la continuità delle operazioni, l’integrità del personale e quella degli assets aziendali utilizzati operando nel rispetto del Codice Etico aziendale.
Numero di infortuni sul lavoro, malattie professionali, fatalità e principali indici infortunistici 1
Formazione
La “Danieli Academy” è il perno ed il centro organizzativo del sistema formativo aziendale e persegue il duplice obiettivo di favorire e migliorare la crescita e lo sviluppo delle risorse umane e di radicare e consolidare la visione ed i valori aziendali.
La “Danieli Academy” è una scuola di impresa nell’impresa per supportare sia il processo di cambiamento sia l’evoluzione organizzativa, nonché un luogo di apprendimento dove le risorse vengono valorizzate attraverso il consolidamento professionale ed il lavoro in team con il supporto di docenti interni, universitari e Enti di formazione esterni.
Danieli Academy mantiene durature e fruttuose collaborazioni con Istituti Tecnici Superiori e Università italiane e straniere grazie all’area Talents. Sono promossi ed organizzati tirocini nell’ottica dell’alternanza scuola lavoro sia all’interno dell’Academy sia presso le diverse linee di prodotto. Durante gli stage curricolari i tirocinanti sono seguiti quotidianamente dai tutor aziendali in una costante attività formativa in affiancamento e “on the job” che implica migliaia di ore del personale dedicate alla formazione delle nuove generazioni. Grazie a tali attività gli studenti ospitati sviluppano progetti scolastici o tesi di laurea in azienda.
Anche nel 2022/2023, tali inziative sono state portate avanti in sicurezza con scuole, istituti tecnici superiori ed industriali.
In continuità con il passato, la Danieli Academy ha continuato il programma INDE18 rivolto ad apprendisti assunti, giovani neodiplomati da ITI e ITS e neolaureati. Trattasi di un percorso di formazione dedicato della durata di 8 mesi, da settembre ad aprile.
Si continua a lavorare sul Progetto P160 volto a consentire ai giovani di talento provenienti dalle consociate estere di svolgere un anno di formazione in HQ grazie ad attività on the job e training d’aula.
L’area Talents di Danieli Academy si occupa inoltre del recruiting, della selezione, inserimento e sviluppo di giovani neodiplomati e neolaureati in azienda. Presso le Scuole e le Università vengono organizzate presentazioni aziendali, lezioni, partecipazioni a Career Day nell’ottica di attrarre i migliori talenti all’interno dell’organizzazione aziendale Danieli.
All’estero, il Gruppo è ugualmente determinato nel contribuire alla creazione di nuove opportunità di sviluppo, con particolare riferimento a quello tecnologico ed occupazionale. In questo quadro collabora attivamente con le principali Università ed Enti di istruzione di riferimento, sponsorizzando progetti di innovazione ed offrendo concreti orientamenti per facilitare l’avvio dei giovani nel mondo del lavoro.
I corsi di aggiornamento e formazione in favore dei dipendenti ( 2.903 corsi pari a circa 159.758 ore) rappresentano un investimento aziendale e sono di tipologie diverse con molteplici obiettivi:
- condivisione del patrimonio di conoscenze tecniche e tecnologiche basiche che costituiscono oggi, e costituiranno sempre più, il valore e l’unicità dell’azienda;
- sviluppo di conoscenze tecnico-specialistiche specifiche e competenze, anche manageriali, sia generali e trasversali all’organizzazione, sia legate allo specifico ruolo/funzione;
- consolidamento nelle conoscenze linguistiche;
- formazione e aggiornamento dei lavoratori sulle norme di comportamento e sulle procedure aziendali legate alla sicurezza. Come anticipato, l’incremento delle ore formazione sicurezza è legato a maggiori corsi per rischi specifici che si è potuto svolgere in presenza post pandemia.
La modalità di formazione blended introdotta durante il periodo pandemico è stata mantenuta pur non rappresentando la modalità prevalente. Dal 2021 è stato avviato un progetto di formazione (MET3) indirizzato alle figure dirigenziali o manageriali ed obiettivato ad incentivare l’imprenditorialità, la cultura del lavoro, l’esplorazione di nuovi ambiti legati alla digitalizzazione ed alla strategia organizzativa. Il progetto nel corso dell’anno 2022/2023 è stato allargato alle consociate estere.
Le nuove risorse vengono introdotte attraverso un percorso di onboarding che prevede momenti formativi in presenza ed online attinenti allo specifico ruolo e alle policy aziendali. In prosecuzione a quanto fatto in passato, è stata erogata formazione su temi di travel security , cybersecurity , policy aziendali, codice etico, modello 231, Gift and Hospitality policy . Nel corso FY 22-23 è stato stipulato un accordo con Steel University grazie al quale la formazione on line si è arricchita con nuovi contenuti inerenti le seguenti tematiche: Manufacturing, Ferrous Metallurgy, Maintenance e Industry 4.0. Inoltre, sono stati avviati percorsi massivi di formazione su temi di sostenibilità, il centro ricerche specializzato Dan Green ha predisposto le lezioni che sono state somministrate ai dipendenti Plant Making attraverso la piattaforma digitalizzata gestita dall’Academy Danieli, il progetto è stato avviato in lingua italiana con focus tecnico, tecnologie e progettazione di impianti green.
Collaborazione con Istituzioni per la formazione scolastica e universitaria
La Capogruppo collabora costantemente con gli Istituti Scolastici Superiori, MITS e Università italiane e straniere, organizzando e gestendo ogni anno circa 100 progetti di alternanza scuola lavoro e una trentina di stage curriculari con annessi progetti di tesi.
Inoltre, la società partecipa attivamente all’interno dei programmi di studio degli Istituti Scolastici Superiori, ITS e Università nelle seguenti modalità:
- lezioni frontali;
- organizzazione di visite guidate in azienda;
- partecipazioni ad incontri di orientamento finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti;
- partecipazioni a career day .
La Capogruppo è membro fondatore della Fondazione ITS Malignani di Udine e sponsorizza ogni anno il Corso in Meccatronica che conta più classi per un totale di oltre 100 iscritti. Inoltre, Danieli è in procinto di investire per riqualificare le aree dell’ex birrificio Dormisch nel cuore di Udine al fine di costruire un nuovo centro polifunzionale aperto alla comunità locale e alle nuove generazioni in grado di fungere da ponte e da punto di collegamento, tra il centro storico della città e il nuovo centro studi che ospiterà la sede dell’ITS Malignani, assieme ad un ristorante/bar, un auditorium, una biblioteca e vari laboratori anche aperti alle imprese locali come spunto per l’innovazione e la ricerca. Questo investimento darà un forte impulso di rinascita e di rigenerazione urbana ed è stato fortemente promosso dal presidente del Gruppo Danieli, Ing. Benedetti che si è inizialmente formato scolasticamente nel Malignani arrivando sino all’importante figura di rilievo mondiale che ricopre oggi. Il piano di rinascita dell’area Dormisch rappresenta quindi un forte stimolo di speranza e innovazione che influenzerà positivamente la comunità friulana in senso esteso, dal pubblico con le istituzioni scolastiche ed universitarie, sino al privato e gli imprenditori, in un’ottica di sviluppo innovativo e sostenibile. Gli stabili saranno alimentati da energia idroelettrica recuperata da un corso di acqua adiacente attraverso una turbina. Si punta quindi sul recupero e sulla valorizzazione della turbina per rendere autonomo l'intero complesso. Danieli riconvertirà la zona in un polo pensato per i giovani, dove troverà spazio la sede dell'ITS Malignani. Sarà comunque uno spazio aperto alla città: al suo interno è prevista la realizzazione di un ristorante, di un auditorium, di una biblioteca e di laboratori di cui uno aperto alle aziende che intendono puntare sull'innovazione e sulla ricerca.
Vengono assunti da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. circa 150 neodiplomati e neolaureati all’anno con un contratto di apprendistato professionalizzante.
Questa iniziativa rivolge l’attenzione ai giovani, per stimolarli in un percorso formativo che dia loro essenzialmente quattro elementi prospettici di sviluppo, oggi di fondamentale importanza:
- una carriera di alta specializzazione, all’interno di un contesto multinazionale;
- la garanzia di assunzione al termine del percorso formativo e di inserimento;
- una retribuzione allineata fin dall’inizio del percorso formativo a quella del personale di pari livello;
- la possibilità di sostenere un percorso formativo altamente specializzante grazie al supporto di esperti tutor aziendali ( training on the job ) e alla partecipazione a corsi di formazione (Danieli Academy).
L’attenzione rivolta ai giovani talenti viene sottolineata inoltre dall’annuale sponsorizzazione di borse di studio e premi di laurea destinati ai meritevoli neodiplomati e neolaureati in discipline tecniche e scientifiche.
Il Gruppo partecipa attivamente all’organizzazione di Master specifici per il settore metallurgico e sostiene economicamente Master in materie economiche/amministrative a cui partecipano alcuni dipendenti a condizioni economiche vantaggiose.
Cybersecurity
In ambito Cyber Risks continua l’impegno del Team ICT per garantire l’evoluzione ed il miglioramento della postura di cybersecurity del gruppo Danieli, applicando la roadmap definita a valle del security assessment eseguito dalla società esterna nel fiscal year 2021/2022.
Le iniziative eseguite nel fiscal year 2022/2023 sono state:
- l’attivazione in modalità continua del servizio di attacco simulato (“red team” activities) creando insieme al servizio di difesa già in essere di Security Operation Center (“blue team” activities) quello che viene definito in ambito tecnico un “purple team”. L’obiettivo è che i team di attacco e difesa si confrontino, identifichino in modo continuo le vulnerabilità, identifichino ed eseguano le azioni di rimedio creando un circolo virtuoso di miglioramento continuo;
- protezione delle identità privilegiate attraverso una nuova piattaforma leader di mercato per regolamentare l’accesso degli utenti amministratori ai sistemi core aziendali, attivando ove applicabile il multi-factor authentication;
- esecuzione della simulazione annuale di ripristino dei servizi ICT aziendali in situazione di disaster recovery applicando le priorità identificate nel documento di Business Impact Analysis;
- per garantire una maggiore resilienza dell’azienda, attivazione di un servizio di protezione del servizio di active directory (repository di utenti e password alla base di gran parte dei servizi ICT aziendali) visto che è target di una delle tipologie di attacco più diffuse e distruttive dell’ultimo periodo; il servizio, in caso di completa distruzione del repository, permette una ripartenza rapida rispetto qualsiasi backup in un ambiente completamente nuovo;
- verifica ed aggiornamento delle policies, guidelines e procedure relative alla sicurezza informatica aziendale.
La strategia per i prossimi due anni in ambito cybersecurity si basa sul completamento sia delle iniziative tecnologiche previste ma anche di quelle di governance e risk management.
Monitorando i cambiamenti repentini in questo ambito, verranno razionalizzati i servizi di security in essere, con l’obiettivo di migliorare i tempi di reazione alle minacce ed agli eventuali incidenti tramite piattaforme integrate in maniera automatizzata e personale interno/esterno pronto e allenato nel prendere le decisioni.
Tutte le attività sopra individuate sono coperte da un budget dedicato e la preparazione del personale oltre l’elevato standard dei sistemi (essendo Danieli un leader mondiale per lo sviluppo di tecnologie Hi Tech), e l’aggiornamento dei firewall esistenti ha evitato ad oggi ogni intrusione nel network interno.
Danieli adotta misure per assicurare la tutela dei dati personali raccolti e archiviati. La funzione Information Communication Technology (ICT) di Danieli gestisce in maniera centralizzata e con un team dedicato l’area della sicurezza informatica. Nell’anno fiscale 2022/2023 non sono state rilevati fughe, furti o perdite di dati. Il Gruppo non ha ricevuto denunce comprovate riguardanti le violazioni della privacy dei clienti e perdita di dati dei clienti.
Si segnala che la società ABS S.p.A. è dotata di certificazione ISO 27001.
Inoltre si aggiunge che oltre al sito Web aziendale è disponibile per ogni dipendente anche il portale aziendale raggiungibile via browser che permette un’immediata interazione con l’azienda garantendo informazioni aggiornate su temi di interesse specifico ma anche servizi ed assistenza in materia di sicurezza e governance in senso ampio. Ogni dipendente può personalizzare il servizio che viene aggiornato in continuo e garantito anche su smartphone.
RICERCA, SVILUPPO E QUALITA’ DEL PRODOTTO
Danieli concentra le attività di ricerca e sviluppo esclusivamente nelle aree tecnologiche rientranti nel settore operativo del Gruppo (produzione di metalli e produzione macchine per l’industria metallurgica) partendo dallo sviluppo del processo primario sino al prodotto finito (in pratica dal minerale al prodotto finito).
In sintesi, sono coperte le seguenti aree di processo:
- riduzione del minerale di ferro;
- fusione;
- colata;
- laminazione;
- finitura;
- gestione di metalli non ferrosi.
La capacità di sviluppare nuove tecnologie e pacchetti tecnologici nei settori sopra indicati è per il Gruppo Danieli una capacità fondamentale per mantenere competitività nel mercato dell’acciaio ed alluminio.
Il processo di ricerca usualmente si sviluppa in modo ordinato:
- partendo dalla raccolta e l’analisi di dati provenienti da impianti esistenti;
- poi sviluppando studi sulla fisica, chimica e meccanica dei prodotti validando le conclusioni con modelli matematici e prove di laboratorio;
- proseguendo con l’ingegnerizzazione 3D degli impianti (operandoli anche in modo virtuale);
- e completando con la realizzazione di prototipi e/o equipaggiamenti industriali in laboratorio o presso i clienti dove effettuare test di produzione e di performance .
I risultati della ricerca nella forma di idee, concetti, approcci tecnologici e capacità operative rappresentano un importante Intangible Asset per garantire a Danieli la leadership tecnologica nel mercato. A questo scopo il Gruppo ha ideato il Danieli Innov-Action Award, un concorso aperto a tutti i dipendenti e i collaboratori per stimolare e incoraggiare lo sviluppo di nuove tecnologie, applicazioni o processi utili a migliorare la sostenibilità ambientale con quattro temi principali:
• Risparmio energetico;
• Recupero energetico;
• Riduzione delle emissioni GHG;
• Riduzione dei rifiuti;
• Miglioramento della sicurezza dei lavoratori.
Le innovazioni proposte, dopo il vaglio di una commissione tecnica, vengono testate presso i laboratori di ricerca e, se sono ritenute valide, applicate agli impianti in produzione. Gli “innovatori” (team o singoli) vengono premiati durante l’annuale incontro dell’azienda con i dipendenti e le famiglie in prossimità delle festività natalizie.
Sempre nell’ottica della ricerca e sviluppo ha continuato la sua attività il Danieli Digi&Met Lab (inaugurato nel mese di febbraio 2020) presso l’Università di Udine (Uniud Village Labs), il primo laboratorio privato istituito presso un centro universitario, con l’obiettivo di stimolare l’interesse degli studenti, dei ricercatori e dei professori nella ricerca di concrete soluzioni innovative nell’ambito della produzione metallurgica.
La tutela della proprietà intellettuale occupa un ruolo strategico per l’azienda che investe ogni anno innumerevoli risorse per sviluppare nuovi prodotti e nuove tecnologie da applicare nelle soluzioni industriali proposte alla clientela.
Il mantenimento del know-how e dei brevetti in essere richiede una costante attività di aggiornamento che viene svolta anche con progetti dedicati e con il coinvolgimento delle principali Università locali.
La spesa annuale complessiva di circa 200 milioni di euro comprende sia quella per i prototipi e la ricerca diretta e quella correlata per i progetti innovativi senza margini e le prime applicazioni industriali che richiedono un forte impegno per l’azienda negli avviamenti e nei test di performance .
Opera in Italia un Centro Ricerche con 90 dipendenti con una nuova struttura inaugurata nel 2017 al servizio del settore macchine ed impianti. In questa stessa sede, ad inizio dell’esercizio 2020/2021 è stata inaugurata anche la nuova divisione Dan Green con quattro risorse R&D dedicate specificatamente a temi green di sostenibilità dal punto di vista ingegneristico, impiantistico e tecnologico. Inoltre, opera in Francia un Centro Ricerche con circa 15 dipendenti al servizio del settore acciaio per proporre ai clienti nuove leghe per applicazioni industriali. Globalmente vi sono attività di ricerca svolte da altri 41 dipendenti aggiuntivi portando ad un totale di 146 risorse dedicate all’R&D, pari ad un’incidenza del quasi 2% sul totale dipendenti di gruppo, segnale di forte impegno in questo ambito. Un esempio concreto è in UK dove opera la società Innoval Technology Ltd. con laboratori di proprietà che offre soluzioni innovative ai clienti che operano nel settore dell’alluminio.
In Francia la società ABS Centre Métallurgique ACM ha ottenuto l'accreditamento secondo lo standard internazionale ISO 17025 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura).
Qualità e Sicurezza del Prodotto
Il rispetto dei tempi, della qualità e della sicurezza dei prodotti forniti in linea con le obbligazioni assunte verso il cliente rappresenta il principale obiettivo della società e dei suoi dipendenti per ottenere la soddisfazione di quest’ultimo.
Per ottenere questi risultati il Gruppo si è dotato di una “ Corporate Quality Policy” basata su valori e cultura aziendale che definisce le metodologie costruttive, gli standard di qualità e gli indicatori di performance da seguire per prevenire le non-conformità dei prodotti e fornire in qualità i beni e servizi contrattualmente richiesti.
Il sistema di qualità Danieli opera quindi nel rispetto degli standard richiesti dalle certificazioni:
- ISO 9001:2015
- ISO 3834-2:2021
- EN 1090-1:2009 + A1:2011
garantendo che i prodotti forniti siano costruiti seguendo le aspettative del cliente e nel rispetto degli obblighi contrattuali, di sicurezza, statutari o regolamentari.
L’applicazione standardizzata delle regole e dei processi trasversalmente in tutte le unità del Gruppo rappresenta un know-how aziendale disponibile per tutti i dipendenti per identificare le b est practices da seguire in tutte le fabbriche del Gruppo garantendo sempre lo stesso livello di qualità e sicurezza.
La produzione di macchine per l’industria dei metalli e la produzione di acciaio richiedono entrambe l’ottemperanza di regolamenti, leggi e prescrizioni emanate da direttive nazionali ed internazionali la cui osservanza viene richiesta e regolata dalle specifiche tecniche produttive previste dalla società e da ABS S.p.A. che prevedono l’uso di personale tecnico formato e consapevole dei limiti previsti ed imposti dalle norme e regolamenti applicabili.
Il sistema di qualità aziendale prevede infine piani di verifica e controlli per assicurare il rispetto degli standard di produzione seguiti.
Per garantire la prevenzione e la mitigazione dei rischi sulla salute e sicurezza al quale sono esposti i clienti, il Gruppo si è dotato di certificazioni che attestano il rispetto degli standards richiesti sulla qualità dei prodotti (la società ABS S.p.A. ha ottenuto il certificato ZF), predispone accurati manuali d’uso e di manutenzione degli impianti, organizza dei corsi per l’addestramento e per la formazione del personale dei clienti che lavorerà sugli impianti realizzati dal Gruppo.
Si segnala inoltre che ABS S.p.A. che rappresenta il principale sito operativo del settore Steel Making del Gruppo, verifica il rispetto dei requisiti di legge per i materiali in entrata ed in uscita e si è impegnata ad acquistare materiale che non contenga minerali provenienti da zone di conflitto.
IMPEGNO PER L’AMBIENTE
La protezione dell’ambiente costituisce non solo una priorità per il Gruppo in relazione alle attività produttive direttamente esercitate sia nel settore Steel Making che in quello Plant Making , ma per quest’ultimo pure un’opportunità da promuovere verso i clienti per permettere loro il rispetto delle prescrizioni legali applicabili, ed un utilizzo consapevole delle risorse nell’ambito di un processo di miglioramento continuo allineato alla best practice .
Danieli è parte attiva nel processo ClimateNeutralEU per raggiungere una diminuzione sostanziale nelle emissioni GHG nel 2030, sensibilizzando le autorità europee sulla necessità di raggiungere questi obiettivi promosso dal commitment generale delle principali aziende europee.
Come anticipato, inoltre, Danieli ha definito dei target “ science-based ” di riduzione delle emissioni nel lungo termine al 2050, validati da SBTi, in linea con il Net-Zero Standard. L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni di gas ad effetto serra dirette, indirette e derivanti dalla catena del valore garantendo un contributo attivo per la conversione green dell’industria dell’acciaio in particolare offrendo soluzioni tecnologiche per la produzione di Green Steel ai propri clienti. L’esigenza di una risposta concreta e urgente nei confronti del cambiamento climatico rappresenta un’opportunità, anche grazie agli impianti green Danieli, per invertire e rallentare in tempo la tendenza verso il surriscaldamento globale progressivo. Recenti studi sulla climate science della IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sottolineano che è ancora possibile limitare l’aumento delle temperature a 1.5C° rispetto ai livelli pre-industriali ma che siamo vicino alla soglia, al punto di non ritorno.
L’approccio di tutela ambientale del Gruppo ha in primis l’obiettivo di garantire innanzitutto il rispetto delle prescrizioni legali applicabili all’attività produttiva propria identificando, monitorando e mitigando tutti gli aspetti ambientali correlati:
- utilizzando adeguate procedure di sicurezza ed efficienti sistemi tecnici di prevenzione;
- sviluppando nuove tecnologie (anche con progetti Hoshin) che permettano un utilizzo razionale delle risorse naturali (materie prime, energia, acqua e gestione dei rifiuti);
- realizzando una mitigazione sempre più efficace dell’inquinamento, emissioni GHG, rifiuti, rumore ed eventuali disagi alle comunità locali interessate;
- attuando un’opera di sensibilizzazione del personale con azioni di formazione ed addestramento specifico.
Inoltre, il Gruppo Danieli ha definito alcuni target di riferimento per mantenere standard elevati nella salvaguardia dell’ambiente:
• promozione della cultura, della salute e della tutela ambientale in tutti i lavoratori e nelle loro famiglie;
• progettazione di impianti sempre più performanti dal punto di vista ambientale e della tutela della sicurezza e salute dei lavoratori;
• costante informazione e formazione dei lavoratori sui rischi generali e specifici, sulle norme di comportamento e sulle procedure aziendali;
• investimenti di risorse economiche, tecniche ed umane per il raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale per Danieli e per i clienti;
• promozione della conoscenza delle norme ambientali e generazione di diffusa consapevolezza della loro importanza, attraverso l’esempio ed il controllo sistematico del loro rispetto anche lungo la catena di fornitura esterna utilizzata dal Gruppo;
• miglioramento della gestione dei rifiuti, attraverso la predisposizione di appositi contenitori etichettati, aree dedicate e segnalate ed una più accurata raccolta differenziata;
• miglioramento della gestione delle sostanze pericolose, mediante identificazione ed etichettatura di tutti i contenitori; diffusione di bacini di contenimento e di idonei materiali di assorbimento in caso di sversamento, esercitazioni pratiche di simulazione emergenza.
Nella produzione dei metalli le “ Green Technologies ” sono quelle che permettono di limitare sprechi ed emissioni con minor consumo di materie prime nel processo produttivo traducendosi non solo in vantaggi per i produttori ma pure in riduzioni nell’uso dell’acqua e nelle emissioni GHG.
Nei nuovi progetti e negli ammodernamenti di quelli esistenti l’utilizzo di design innovativo, la logistica e il lay out degli impianti utilizzando le “Best Available Technologies” (BAT) permettono di rendere la produzione più efficiente e pulita soprattutto con una riduzione dei consumi dell’energia che rappresenta una delle principali fonti di emissioni di CO 2 .
Prodotti come il Q-ONE, che permettono di alimentare digitalmente i forni elettrici prevenendo disturbi sulla rete, permetteranno un miglior dimensionamento della stessa al servizio di tutta la comunità riducendo consumi, sprechi e disturbi di Flicker e permettendo la connessione diretta degli impianti con fonti di energia rinnovabile.
Lo sviluppo di processi che gestiscano in continuità la fase di colata e laminazione per prodotti lunghi e piani (MI.DA. e QSP-DUE) e la laminazione dei prodotti semilavorati a temperature inferiori con sistemi di riscaldamento veloce a induzione (QHEAT) permettono già oggi di ottenere prodotti di qualità con un sostanziale incremento di efficienza rispetto il passato.
Il minore consumo di gas naturale con l’uso di bruciatori a fiamma controllata e l’utilizzo di idrogeno negli impianti di riduzione diretta porteranno ad una produzione di acciaio con una riduzione molto significativa delle emissioni di CO 2 (portandola quasi a zero).
Il futuro potrà essere ancora migliore grazie alla ricerca “ green ” con uso di modelli predittivi e intelligenza artificiale trasferendo il know ho w sviluppato con la ricerca di Danieli al servizio degli impianti dei clienti per una produzione ad alta efficienza e bassi sprechi.
In tale contesto è stata attivata una nuova linea di prodotto DanGreen che ha tre obiettivi principali:
- sviluppare e commercializzare macchine ed impianti che permettano entro il 2030 una riduzione significativa della CO 2 correlata alla produzione di acciaio ed un annullamento della CO 2 prodotta entro il 2050;
- costruire impianti siderurgici con tecnologie HYBRID che permettano l’utilizzo di energie rinnovabili;
- utilizzare nuove tecnologie Green all’interno del ciclo produttivo dell’acciaio riducendo l’impatto ambientale della produzione stessa recuperando i GHG correlati.
La società esegue sempre in sede di avvio di nuovi progetti (soprattutto nel settore Plant Making ) un risk assessment dove vengono identificati anche i temi ambientali significativi legati allo sviluppo della commessa nei siti produttivi dei clienti individuando pure le misure necessarie per mitigare gli impatti sulle comunità locali che nella massima parte dei progetti sono comunque gestibili ed estremamente contenuti.
Il 95% dei consumi energetici del Gruppo derivano da società dotati di certificazione ISO 50001. In particolare, le consociate ABS S.p.A. e ABS Sisak d.o.o., le cui attività di business sono altamente energivore, hanno implementato un Sistema di gestione energetica certificato ISO 50001 nell’ambito del quale viene eseguita una diagnosi energetica ogni 4 anni. La certificazione sulla gestione dell’energia è stata ottenuta anche dalla Danieli Germany GmbH, per le sue tre sedi e Danieli Met. Equipment & Service (China) Co. Ltd. in Cina.
Il 97% delle emissioni di Scope 1 è principalmente riferito alle società ABS S.p.A. ed ABS Sisak d.o.o. che aderiscono al sistema ETS (Emission Trading System) per il calcolo e la certificazione delle emissioni dirette di gas a effetto serra.
Particolare importanza ricoprono i regolamenti interni finalizzati alla prevenzione dei reati ambientali: pur considerando il 30% dei siti produttivi del Gruppo con la certificazione ISO 14001 si coprono le principali attività per un totale dell’87% dei ricavi di volumi prodotti coperti. Le società che hanno sviluppato il Sistema di Gestione ambientale certificato ISO 14001 sono le principali produttive: ABS S.p.A. ed ABS Sisak d.o.o., la Capogruppo (che copre sia l’unità operativa presso la sede centrale sia la sede del Centro Ricerche), Danieli Met. Equipment & Service (China) Co. Ltd., Danieli Co. Ltd e Danieli India, Danieli Construction S.p.A. con attività presso cantieri. Infine le società di soli uffici Danieli Automation Company Ltd., Fata S.p.A., Danieli Corus in India, Danieli Tongchuang in Cina risultano anch’esse certificate.
I consumi energetici, le emissioni ed i prelievi idrici rappresentano i principali indicatori dell’impatto sull’ambiente dei processi produttivi del Gruppo. In particolare, nell’ambito delle iniziative di efficientamento energetico si segnala che la Capogruppo, Danieli Automation S.p.A., Danieli Met. Equipment & Service, Danieli Co.Ltd, More S.p.A., hanno istallato impianti fotovoltaici coprendo i tetti dei capannoni industriali per una potenza complessiva di 10MWp. In ABS S.p.A., è stato realizzato un impianto di teleriscaldamento che recupera calore dai fumi caldi del forno Walking Beam della Rotoforgia per riscaldare alcuni fabbricati, tra cui la palazzina uffici, la mensa e lo spogliatoio. E’ in programma di ampliare tale impianto ad altri fabbricati del sito di Pozzuolo. Quindi, tramite il recupero del calore generato dalla lavorazione dell’acciaio sarà possibile riscaldare fabbricati limitrofi, evitando il consumo di gas metano. Il calore rinnovabile con il teleriscaldamento offre chiari vantaggi: emissioni di CO 2 basse o addirittura nulle. Inoltre, ABS ha investito 6 Mio€ dedicati per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
Riguardo il tema materiale dell’impatto ambientale dei prodotti (es. E-o-L), lato steel making, ABS ha condotto lo sviluppo del progetto di LCA (Life Cycle Assessment) per misurare e validare gli impatti dei suoi processi/prodotti dalla nascita al fine vita, poiché la sostenibilità deve essere necessariamente una sostenibilità di filiera, e l’attenzione alle prestazioni ambientali e sociali dei fornitori è quindi fondamentale.
Inoltre, ABS ha intenzione di condurre ulteriori analisi del ciclo di vita dei propri prodotti al fine di identificare le aree chiave su cui intervenire per migliorare l’efficienza dei propri processi produttivi. Lato Plant Making, si segnala che gli impianti venduti sono costruiti in metallo che è riciclabile e altri materiali in porzione minore. A fine vita di un macchinario vengono recuperati o riciclati. Generalmente i clienti si avvalgono di fornitori specializzati nella sezionatura delle macchine in base ai diversi materiali che poi vengono rivenduti sotto forma di rottame.
Di seguito sono presentati i consumi energetici del Gruppo:
Nota: I dati relativi al carbone industriale del precedente anno fiscale sono stati riesposti grazie ad un affinamento nella metodologia di calcolo.
I fattori di conversione utilizzati sono tratti dal documento “UK Government – GHG Conversion Factors for Company Reporting 2022”. Alcune voci che concorrono alla determinazione dei consumi energetici del Gruppo sono state in parte stimate, utilizzando criteri in grado di fornire una rappresentazione quanto più possibile precisa ed esaustiva. Il Gruppo Danieli produce acciaio con forni elettrici. Pertanto il dato relativo al carbone industriale non fa riferimento ad un consumo energetico necessario per il funzionamento di un macchinario. Al contrario, l’utilizzo del materiale avviene nei processi produttivi al fine di mantenere elevata la qualità dell’acciaio, con una quantità di carbonio sufficiente, in base alle richieste del cliente. Il processo chimico determina un rilascio di energia; tali valori sono stati rendicontati in allineamento con il formato delle diagnosi obbligatorie richieste per le acciaierie dal D.Lgs.102/2014, che è stato modificato a seguito di un tavolo di confronto guidato da Federacciai. Inoltre, ABS S.p.A. ed ABS Sisak d.o.o. lo hanno inserito nella lista dei vettori energetici che vengono monitorati nell’ambito della certificazione ISO 50001 di Energy Management. Per minimizzare l’uso del carbonio derivante dal carbone, a partire dal FY22/23 è stata impiegata nei processi produttivi la plastica riciclata, anch’essa contenente carbonio. È stato acquistato un polimero plastico riciclato per la produzione sostenibile dell’acciaio brevettato, la tecnologia BluAir®. Viene utilizzato come come agente riducente nel processo siderurgico ed è stato acquistato da un fornitore specializzato locale nella regione italiana del Friuli Venezia Giulia. L’utilizzo del carbone, di conseguenza, registra una diminuzione del -15% in GJ, con risparmi conseguenti anche nelle emissioni di Scope 1 e diminuzione delle quote EU ETS necessarie. I fattori di conversione utilizzati per il polimero sono tratti dal documento “Tabella coefficienti standard nazionali, ISPRA, 2023. Il polimero è stato rendicontato a partire dal FY 2022/2023 poichè integrato nei processi produttivi nel corso dell’anno. Il dato risulta zero per il FY2021/22 poichè era in modalità di prova su un solo forno, con uso non continuativo e consumi ridotti.
Si segnala che con riferimento all’energia elettrica acquistata da rete, l’84% (84% nell’esercizio precedente) della stessa proviene da un fornitore che dichiara che il proprio mix energetico utilizzato per la produzione dell’energia elettrica venduta è costituito per circa il 46% da fonti rinnovabili (dati riferiti all’anno 2021, ultimi disponibili). I dati ambientali si riferiscono al Gruppo Danieli. Per quanto riguarda la Capogruppo, oltre alla sede principale sono incluse anche le principali unità locali italiane. L'avvio del nuovo impianto fotovoltaico in Danieli & C. Officine Meccaniche ha determinato un incremento dell’energia solare generata nei perimetri aziendali del 20%. Nel FY 22/23 i consumi energetici del gruppo sono diminuiti del -9% principalmente per una minore produzione del settore Steel Making e grazie alle efficienze raggiunte nelle azioni di riduzione dei consumi per singola tonnellata di acciaio prodotto (come indicato nel grafico riportato successivamente).
Nota: Si precisa che il grafico si riferisce al settore Steel Making e che la fonte dei dati è un’elaborazione interna che raffronta consumi energetici ed emissioni alle tonnellate prodotte. La serie storica espone i dati di tonnellate prodotte intese come tonnellate laminate con i processi produttivi di acciaio.
Il settore Steel Making continua il suo corso di miglioramento dei principali indici di consumo e di emissioni per ton di acciaio prodotto grazie agli investimenti effettuati per aumentare l’efficienza produttiva, applicando sempre la miglior tecnologia disponibile. In particolare, il calo dei consumi energetici per ton deriva dal miglioramento di efficienza nella fusione rottami e trattamento dell’acciaio liquido negli ultimi cinque anni. I dati per tonnellata di acciaio prodotta sono calcolati sulla base della produzione di ABS S.p.A. e della produzione di ABS Sisak d.o.o., quest’ultima pesa per il 13% sul totale della produzione a partire dall’anno 2022 e per l’anno 2023. Sisak utilizza un Digimelter alimentato da Q-ONE che ha permesso una diminuzione del gas e dell’elettricità consumata per tonnellata prodotta, l’effetto è visibile dalla flessione delle curve del grafico. Tale settore, per la specificità della sua attività, utilizza una serie di procedure per individuare tutti gli aspetti ambientali che possono subire un impatto (benefico o negativo) a seguito di un’interazione con le attività produttive degli impianti:
- In condizioni di esercizio normali;
- In condizioni di esercizio anomale o straordinarie;
- In condizioni di emergenza;
e gestire eventuali modifiche sostanziali al contesto interno agli stabilimenti ed al contesto esterno agli stessi, in particolare per quanto riguarda la qualità delle componenti ambientali e gli obblighi di conformità.
L’identificazione degli aspetti ambientali e la valutazione della loro significatività viene svolta seguendo un approccio metodologico di valutazione matriciale individuando sia gli aspetti ambientali diretti (conformità a leggi/regolamenti ed impatti su tutte le parti interessate) sia quelli indiretti (normativi, economici in base all’influenza correlata all’attività svolta da Danieli).
Le procedure e le valutazioni vengono aggiornate periodicamente ed ogni volta si effettuino interventi sugli impianti che modificano le caratteristiche e le performances degli stessi.
Di seguito sono presentati i prelievi idrici del Gruppo:
Nota: Dati in parte stimati, utilizzando criteri in grado di fornire una rappresentazione quanto più possibile precisa ed esaustiva.
Le risorse idriche impiegate sono del tipo dolce pressocchè interamente. Con riferimento al prelievo di acqua in aree soggette a stress idrico, il Gruppo si avvale dell’Aqueduct Tool sviluppato dal World Resources Institute 2 per identificare le aree potenzialmente a rischio. Ai sensi di tale analisi, soltanto lo stabilimento produttivo ABS S.p.A. preleva e acqua in un’area a alto stress idrico la quale, grazie alle tecnologie di Water Treatment Plant del segmento Plant Making del Gruppo Danieli, viene riciclata e riutilizzata grazie a un sistema di depurazione. I prelievi idrici del Gruppo afferiscono principalmente al settore Steel Making , in primis ABS S.p.A. con prelievo di acqua dolce da acque sotterranee per 1.317 megalitri e prelievo di acqua dolce da acque sotterranee tramite terze parti per 86 megalitri, per un totale di 1.875 megalitri. Si segnala comunque che l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici delle Alpi Orientali, nella riunione del 24 Maggio 2023, in seguito alle protratte precipitazioni dei 20 precedenti giorni ha indicato una severità idrica media nel FVG. A livello Gruppo, nel FY 22/23 si evidenzia inoltre un decremento di acqua prelevata del -7%, interamente grazie al miglioramento del segmento Steel Making che passa da 1,14 metri cubi di acqua per tonnellata prodotta a 1,06 m³/t di acciaio spillato. Il principale prelievo di acqua è per effettuare il make-up delle vasche dei circuiti di raffreddamento industriali. Sulla tubazione ad anello si collettano tutti i punti di prelievo. Gli scarichi idrici sono autorizzati nell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, Decreto 4918/2020) e sono sottoposti a limiti e prescrizioni che ABS S.p.A. controlla periodicamente al fine di garantirne il rispetto. Tutti gli scarichi seguono i limiti di scarico previsti dall’Allegato B del Decreto 4918 ed i controlli seguono quanto indicato dal Piano di monitoraggio e controllo contenuto nell’Allegato C del medesimo Decreto. In ABS Sisak d.o.o., i prelievi idrici vengono effettuati dal fiume Sava in piena ottemperanza delle regole ed autorizzazioni. Dopo aver trattato la risorsa idrica per essere utilizzata nel processo, viene rilasciata nuovamente nel fiume previo attraversamento in una stazione di pulizia da eventuale grasso/olio. ABS Sisak d.o.o. ha le autorizzazioni per lavorare in questo senso, non sono mai stati ricevuti complain, è in compliance con le regole. Inoltre, vengono effettuati regolarmente dei test sulla qualità dell’acqua tramite un laboratorio esterno certificato.
In Asia, specificatamente nelle principali società Danieli Co. Ltd. e Danieli Changsu Metallurgical Equipment & Service Co., vi è una gestione omogenea dell’acqua con il pieno rispetto della normativa locale vigente in termini di utilizzo e scarichi. Infine, nella Capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., le risorse idriche (da terze parti) sono impiegate esclusivamente per uso civile (servizi igienici, docce, mensa aziendale) ed i consumi vengono contabilizzati tramite contatori ad uso interno dedicati per ogni fabbricato, mentre nella produzione ci sono piccoli impianti di raffreddamento aziendali a circuito chiuso (con torri evaporative per raffreddamento trattamenti termici e chiller per condizionamento uffici). È presente un impianto di depurazione predisposto per il trattamento di acque classificate come urbane; a scadenze indicate nell’autorizzazione allo scarico da parte della regione FVG vengono eseguite le analisi dei parametri di Legge delle acque in arrivo ed allo scarico.
Di seguito sono presentati i dati relativi alle emissioni in atmosfera del Gruppo:
Nota: I dati relativi alle emissioni di Scope 2 del precedente anno fiscale sono stati riesposti per un affinamento nella metodologia di calcolo grazie all’uso del fattore di emissione più preciso del paese di origine.
I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni dirette di CO 2 Scope 1 sono tratti dal documento “UK Government - GHG Conversion Factors for Company Reporting 2022”, ad eccezione di quelle relative alla società ABS S.p.A. ed alla società ABS Sisak d.o.o., il cui calcolo è stato stimato sulla base della certificazione rilasciata dall’Emission Trading System (ETS).
I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni indirette sono quelli proposti da Terna per le Emissioni indirette Scope 2 Location-based (Terna, Confronti Internazionali 2019), ed i residual mix per le Emissioni indirette Scope 2 Market-based (AIB 22, European Residual Mixes 2021).
Le emissioni dello Scope 2 sono espresse in tonnellate di CO 2 , tuttavia la percentuale di metano e protossido di azoto ha un effetto trascurabile sulle emissioni totali di gas serra ( CO 2 equivalenti) come desumibile dalla letteratura tecnica di riferimento. Si segnala che l’approccio di consolidamento delle emissioni per lo Scope 1 e lo Scope 2 è il controllo operativo.
Le emissioni indirette di Scopo 3 sono conteggiate utilizzando il metodo Quantis tranne per i valori di CO 2 correlati alla produzione di acciaio su base annuale degli impianti commissionati nell’esercizio ad uso dei nostri clienti, conteggiate nello specifico in base alle tecnologie applicate e i fattori di produzione utilizzati.
Le emissioni correlate agli impianti venduti coprono circa il 91% del valore indicato nello Scopo 3 e sono direttamente influenzate dalla tipologia di impianti, venduti dalle diverse linee di prodotto Danieli ed impiegati in fasi diverse dell’industria dell’acciaio (produzione di acciaio liquido da minerale o da rottame, impianti di riduzione diretta e/o impianti di laminazione, etc.). Nell’esercizio 2020/21 sono stati consegnati impianti con una produzione teorica annua di circa 32,5 Mio tons ed un rapporto medio di emissioni di CO 2 per ton di circa 500 Kg per ton. Nel 2021/22 vi è una produzione teorica annua di circa 17 Mio tons con un rapporto medio di emissioni CO 2 di circa 70 Kg per ton. Nel 2022/23 per una produzione teorica di circa 22 Mio tons, il rapporto medio di emissioni è di 51 Kg CO 2 per tonnellata di acciaio prodotta.
Il dato del FY 20-21 includeva alcune vendite di altoforni nel settore della metallurgia primaria (dove la produzione di acciaio avviene con uso di coke) della linea di prodotto Danieli Corus che può generare dei picchi di emissioni di Scope 3. Nel FY 22-23 non ci sono stati progetti con questa tipologia di emissioni determinando un decremento di CO2-eq di Scope 3 , traiettoria in linea con l’obiettivo SBTi. Grazie alle tecnologie Danieli Corus comunque questi impianti possono operare con emissioni per tonnellata di acciaio liquido prodotto ben al di sotto della media mondiale degli impianti oggi funzionanti. Tuttavia, le emissioni per tonnellata di acciaio prodotto di questi impianti sono notevolmente inferiori rispetto alla stessa tipologia di altoforno presente in India ed in Cina. Pertanto, Corus ha permesso di raggiungere in media emissioni di 1,2 t CO 2 /ton, garantendo una riduzione nell’intervallo del 40-50% rispetto ad impianti analoghi presenti nelle aree geografiche interessate.
Nel seguente grafico, vengono rappresentate le emissioni di t CO 2 per tonnellata di acciaio prodotto, per area geografica e per tipologia di impianto, nella forma di altoforno o forno ad arco elettrico. In aggiunta, si sottolinea che la tecnologia Danieli Digimelter ha emissioni di 0,3t CO2 per tonnellata di prodotto, migliorativa rispetto alla media del forno elettrico di 0,5t CO2 per tonnellata prodotta indicata qui di seguito.
Fonte: elaborazione interna di Danieli Corus a partire dai dati pubblicati da BHP, J.P. Morgan Estimates, 2021, Asia Pacific Equity Research.
Nota: I dati relativi alle altre emissioni inquinanti in atmosfera sono stati stimati a partire dalle rilevazioni e dalle analisi eseguite sui punti di emissione.
Si rileva che il 95% dei consumi energetici, l’88% dei prelievi d’acqua e il 97% delle emissioni dirette di CO 2 – Scope 1 sono relativi al settore Steel Making del gruppo Danieli mentre la quota residuale è correlata al settore Plant Making che ha un impatto ambientale molto più ridotto rispetto a quello siderurgico che prevede e necessita di un’attenta e continua valutazione di tutti i parametri ambientali associati alla produzione.
La Sostenibilità Ambientale
L’industria dell’acciaio accompagna la crescita economica della comunità mondiale contribuendo al miglioramento del benessere sociale con sempre maggiore rispetto dell’ambiente seguendo le indicazioni definite dalle Nazioni Unite (UN SDGs) ed in linea con gli impegni presi con il trattato di Parigi COP21.
La World Steel Association ha individuato 8 parametri principali per misurare la performance sostenibile della produzione di acciaio divisi in tre famiglie:
A) sostenibilità ambientale
- riduzione Greenhouse Gas Emissions (GHG);
- riduzione consumi energetici;
- efficienza nella produzione;
- protezione dell’ambiente;
B) sostenibilità sociale
- sicurezza nella produzione;
- sviluppo e training del capitale umano;
C) sostenibilità economica
- innovazione in nuove tecnologie;
- equa distribuzione del valore aggiunto.
L’andamento di questi indicatori negli ultimi anni mostra un progresso legato ad una costanza nell’impegno per la tutela dell’ambiente ed in quello della responsabilità sociale con un miglioramento nella sostenibilità economica grazie a maggior investimenti in nuove tecnologie con un incremento del valore aggiunto distribuito alla comunità.
Danieli si è resa parte integrante di questi risultati accompagnando (con gli equipaggiamenti forniti) i clienti nel percorso di miglioramento tecnologico e produttivo con soluzioni innovative e sostenibili.
Nella realizzazione di impianti, Danieli garantisce i principi sopra esposti anche ai clienti implementando soluzioni tecniche in linea con gli obblighi contrattuali assunti e con quelli previsti dalle diverse normative vigenti sia in termini di prestazioni energetiche e riduzione delle emissioni per minimizzare l’impatto ambientale degli stessi.
Anche nel settore Steel Making del gruppo la consociata ABS S.p.A. ha realizzato nell’ambito della tutela delle biodiversità e per mitigare l’impatto ambientale dell’acciaieria, circa 2 chilometri di colline di mitigazione nel corso degli ultimi tre anni, barriere naturali al rumore e filtro visivo verso il nucleo industriale. Le colline sono state realizzate utilizzando l’Ecogravel, cioè la scoria inertizzata derivante dal processo produttivo, un esempio di economia circolare. Il Bosco ABS, con un’estensione di oltre 13 ettari e con la presenza di più di 10.000 alberi di medio e alto fusto rappresenta da anni un polmone verde a disposizione della collettività ed un’oasi di conservazione della biodiversità locale, rifugio ideale per la piccola fauna locale. Anche la torre piezometrica, riconvertita a bosco verticale, con la presenza di piante ornamentali e di piante tipiche delle campagne friulane contribuisce a creare un’oasi di rifugio soprattutto per gli uccelli.
Questi interventi contribuiscono attivamente al miglioramento della qualità dell’aria, assorbendo circa 200 tonnellate di CO 2 all’anno.
Durante l’esercizio 2022/2023 si è proseguito con gli interventi di miglioramento dell’impatto acustico causato dalle attività produttive sul territorio circostante, nella logica di rispetto delle esigenze degli abitanti dei Comuni limitrofi e di impegno, che negli anni ha sempre contraddistinto ABS, nei confronti del territorio che la ospita.
Inoltre, nell’ambito del riutilizzo delle scorie di lavorazione è continuata la produzione di Ecogravel utilizzando la nuova area di raffreddamento realizzata sin dal 2020 con sempre migliori caratteristiche meccaniche del prodotto (certificato CE) che risulta, in ottica di economia circolare, un ottimo sostituto dei materiali di cava utilizzati per i sottofondi stradali e/o i conglomerati bituminosi.
La Capogruppo ha inoltre partecipato al Climate Change Program del Carbon Disclosure Project, un programma che mira a monitorare la riduzione delle emissioni di gas serra e che coinvolge sia il settore pubblico che le società private con il fine ultimo di mitigare il rischio di cambiamento climatico, rientrando nel 18% di imprese che hanno raggiunto il livello di Leadership nell’Activity Group, implementando le best practice .
La capogruppo è risultata nel 2022 in un’ottima posizione nelle classifiche internazionali di settore risultando migliore della media europea e mondiale. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno svolto nello sviluppare soluzioni SusSteel (incrementando l’efficienza nella produzione di acciaio) e Green Steel (minimizzando gli impatti ambientali nella produzione di acciaio) per il Gruppo e per i clienti.
Per il 2022 Danieli ha anche ottenuto il rating A per il “Supplier Engagement”, risultando in una posizione di leadership nettamente migliore rispetto alla media del settore e dell’area geografica, rispetto all’Europa e al resto del mondo.
Climate Transition Plan
Il Piano di Sostenibilità del Gruppo raggruppa le principali attività ESG (Environment Sustainability Governance) in corso e con orizzonte temporale a breve e medio termine al 2030 ed a lungo termine al 2050, gli obiettivi SBTi sono stati integrati al suo interno. Il piano è stato condiviso con il Comitato Rischi e Sostenibilità e recepito dal Consiglio d’Amministrazione. Tale Piano non deve essere considerato solo un censimento delle attività in essere ma anche e soprattutto un punto di partenza per ottimizzare l’utilizzo delle risorse necessarie per concretizzare questi progetti a beneficio della comunità sociale allargata della società nel contrasto del cambiamento climatico. Per ciascuna area ESG sono stati identificati gli obiettivi sostenibili specifici, le azioni e attività di dettaglio, le metriche KPI di valutazione, la tempificazione, il perimetro di applicazione all’interno della società o nella catena del valore, ed il riferimento all’obiettivo Sustainable Development Goal. In aggiunta, il piano strategico di ABS, con perimetro segmento Steelmaking quindi inclusivo anche di ABS Sisak d.o.o., denominato Vision Digital Green, è stato elaborato su un intervallo temporale di cinque anni rolling, ha una consistenza di quasi 1000 milioni di euro ed ha come obiettivo, attraverso un’articolata lista di progetti, di garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale di lungo periodo. Vengono descritti gli ulteriori elementi chiave a supporto del piano di transizione per le quali si rimanda ai paragragi: “Governance e Compliance“, “Approccio alla Corporate Social Responsibility”, “Letter to stakeholders”, “Catena di Fornitura e Logistica“ con le iniziative low-carbon, “La partecipazione nelle associazioni di categoria” di policy engagement, “Gestione dei rischi d’impresa“ e “TCFD” per la parte di rischi e opportunità, infine al paragrafo “Impegno per l’Ambiente” per l’impronta carbonica .
Per quanto riguarda i target, già nel giugno 2019 Danieli aveva ottenuto inoltre da SBTi (Science Based Targets Initiative) la conferma che i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di GHG entro il 2030 rientravano nell’obiettivo di decarbonizzazione globale “well-below 2°C trajectory”, ovvero in linea con il livello di decarbonizzazione richiesto per mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi rispetto alle temperature preindustriali. Tale certificazione è stata ottenuta sugli obiettivi aziendali al 2030 di riduzione delle emissioni correlate a Scope 1 e Scope 2 del 36% rispetto ai livelli del 2017 e del 62% per dollar value added rispetto al 2017 per le emissioni indirette correlate allo Scope 3. Si specifica che, mentre il target Scope 1+2 si riferisce a obiettivi absolute , in valore assoluto nel loro complesso, il target di Scope 3 è un obiettivo di intensità, ovvero correlato alla metrica del dollar value added, il metodo di calcolo si è basato sullo standard Quantis affiliato al GHG Protocol.
Nel 2021/2022, gli obiettivi di Scope 1 e Scope 2 sono stati certificati per ottenere l’allineamento alla traiettoria più sfidante di 1.5°C rispetto ai livelli pre-industriali in un orizzonte temporale di breve termine al 2030. Il target di riduzione è del 55% al 2030 per lo Scope 1 e 2. Danieli è, in aggiunta, riuscita ad ottenere la certificazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni a lungo termine al 2050 in base al Net-Zero standard. Trattasi di obiettivi science-based che mirano alla riduzione delle emissioni di Scope 1, Scope 2, Scope 3. Il target di riduzione è rispettivamente 97% al 2050 per lo Scope 1 e 2 e 93% dello Scope 3 al 2050.La baseline, anno base rispetto al quale si applicheranno i target, è il Fiscal Year 2020/2021.
Danieli è rientrata nel primissimo Gruppo ad ottenere la certificazione Net Zero Standard, segnale di forte impegno nel perseguimento degli obiettivi di contenimento del surriscaldamento globale, causa dell’aumento delle temperature, calamità naturali e dei danni economici che ne conseguono. L’utilizzo di parametri specifici elaborati da Quantis Evaluator ha garantito un affinamento dei dati inseriti per la compilazione del questionario del CDP, soprattutto nella definizione delle informazioni relative alle emissioni indirette Scope 3, ottenendo una migliore qualità dei dati presentati; inoltre con l’adesione a Science Based Initiative Danieli ha ricevuto un’ulteriore validazione per i Target a lungo periodo per le emissioni di scopo 1 e 2 correlate ad attività dirette e/o direttamente gestibili. Il raggiungimento di target di emissioni si traduce nell’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi rispetto alle temperature preindustriali. La definizione ed il raggiungimento di Science Based Targets permettono da un lato di dare un contributo nella sfida contro il climate change , dall’altra di stimolare l’innovazione ed aumentare la competitività. Qui di seguito si riportano i più recenti target science-based approvati da SBTi:
Obiettivo netto zero complessivo
Il Gruppo Danieli si impegna a raggiungere l'azzeramento delle emissioni nette di GHG lungo la catena del valore entro l'anno fiscale 2050.
Obiettivi a breve termine
Il Gruppo Danieli si impegna a ridurre del 55% le emissioni assolute di GHG di scopo 1 e 2 entro l'anno fiscale 2030 rispetto all'anno base del 2017. Il Gruppo Danieli si impegna inoltre a ridurre le emissioni di gas serra nell'ambito di scope 3 del 62% per valore aggiunto in dollari entro l'anno fiscale 2030 rispetto all'anno base del 2021.
Obiettivi a lungo termine
Il Gruppo Danieli si impegna a ridurre le emissioni assolute di GHG di scopo 1 e 2 del 93% entro l'anno fiscale 2050 rispetto all'anno base del 2017. Il Gruppo Danieli si impegna ulteriormente a ridurre le emissioni assolute di GHG di scopo 3 del 97% per valore aggiunto in dollari entro l'anno fiscale 2050 rispetto all'anno base dell'anno fiscale 2021.
Science Based Target Initiative (SBTi) è una partnership di rilevanza globale tra Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) ed il WWF che mira a tradurre un obiettivo di contenimento del riscaldamento globale in un target di riduzione delle emissioni basato su fondamenti scientifici. La sua call to action è uno degli impegni della We Mean Business Coalition. La We Mean Business Coalition è un’organizzazione globale e no profit che lavora con i più importanti e influenti business per combattere il cambiamento climatico. Danieli è orgogliosa di aver ottenuto da SBTi la validazione indipendente dei target net-zero ed incoraggia i propri business partners ad intraprendere un percorso con SBTi. Si sottolinea inoltre, che il target di riduzione delle emissioni CO2 di Scope 3 sono stati calcolati partendo da una verifica analitica delle emissioni degli impianti venduti nel periodo con un calcolo certificato in funzione della certificazione ISAE3410 ottenuta a luglio 2021. Si tratta di un notevole passo avanti verso la consapevolezza, follow-up e miglioramento delle performance con l’obiettivo di fornire soluzioni per aiutare la conversione ecologica del settore dell’acciaio confermando il vantaggio competitivo del Gruppo Danieli che si può vedere riconosciuti anni ed anni di R&D, sviluppo tecnologico e brevettuale in questo campo.
Gestione dei rifiuti e sostanze pericolose
La gestione dei rifiuti viene svolta nel rispetto delle normative vigenti seguendo i metodi di smaltimento e destinazione degli stessi previsti dalla classificazione di legge per ogni specifica categoria di rifiuto.
Le attività di smaltimento sono effettuate da società certificate esterne ove consentito dalle normative in merito e con l’utilizzo delle soluzioni tecnologiche più aggiornate ed efficienti nel mercato.
Inoltre, le attività di conferimento e trattamento dei rifiuti vengono eseguite da fornitori terzi qualificati nel rispetto delle direttive locali di ciascuno stato in cui il Gruppo opera.
Il business del Gruppo Danieli si basa principalmente su metalli riciclabili. Nel corso del FY 22-23 la percentuale dei rifiuti riciclati e recuperati sul totale è del 66%, in incremento del 10% rispetto al precedente FY. I rifiuti destinati a smaltimento sono diminuiti specularmente del -10%, per un valore percentuale sul totale del 34%.
La tabella seguente riporta le principali tipologie di rifiuti prodotti dal Gruppo al 30 giugno 2023:
Nota: Le operazioni di smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi riportati sotto la voce “Altre operazioni di recupero” e “Altre operazioni di smaltimento” riguardano il trattamento fisico-chimico (D9) o deposito preliminare (D15) presso impianti autorizzati.
Consumo consapevole delle materie prime
Il Gruppo Danieli nel corso degli anni ha attuato una politica di riduzione dei consumi di materie prime che ha permesso un’ottimizzazione delle stesse; nell’ultimo anno le attività di trattamento termico sono aumentate e hanno migliorato la qualità dei prodotti utilizzando gli impianti in modo efficiente con cicli di produzione integrati e senza sprechi.
In particolare, la società ABS S.p.A. e l’intero settore Steel Making risultano essere la realtà del Gruppo più impattante a livello di consumo di materie prime, per via delle caratteristiche naturali del business. Di seguito si riporta un prospetto dei materiali utilizzati nel corso dell’anno dalle principali società produttive del Gruppo. In particolare, tra i materiali inclusi nel processo produttivo sono inclusi, alla prima voce, gas, quali ad esempio ossigeno e azoto, alla seconda voce materiali refrattari, macchine per impianti siderurgici e altri materiali di consumo, mentre nell’ultima voce sono inclusi i rottami e le parti di macchine in metallo utilizzate nel processo produttivo.
Nota: Per i dati relativi ai Gas utilizzati non è stato considerato il gas metano.
Approfondimento Progetti Sostenibili |
Acqua Plastic Free Nel FY 21/22 Danieli ha attuato un progetto di eliminazione delle bottiglie di acqua di plastica, sostituendo le bottigliette fornite quotidianamente ai dipendenti con borracce riutilizzabili. Sono stati installati distributori di acqua gratuita a residuo fisso controllato disponibile h24, naturale e frizzante. Ciò contribuisce a dare beneficio all’ambiente, alla salute dei dipendenti ed economici di risparmio anche dei costi di trasporto delle migliaia di bottiglie plastica. Il progetto pilota è stato sviluppato nella Capogruppo, ed ampliato alle consociate italiane. In un periodo di osservazione di 220 giorni (7 mesi) sono stati erogati 250 mila litri di acqua, evitate 500 mila bottigliette di plastica, 7 tonnellate di plastica risparmiata. Rimangono ancora disponibili bottigliette di acqua in materiale biodegradabile. |
Energia Solare Danieli porta avanti progetti di sviluppo di aree di installazione di pannelli solari. Danieli utilizza ove possibile l'energia solare per alimentare gli uffici e gli stabilimenti al fine di ridurre la dipendenza dalla rete. Alla data del 30/06/2023 ci sono 55.900 metri quadrati di pannelli funzionanti, per una potenza complessiva di 10MWp. Il payback dei pannelli installati è 10 anni. I pannelli solari sono stati installati sopra i principali siti produttivi del segmento Plant Making in Italia, Cina e Thailandia. Inoltre, sono stati installati anche sopra le Scuole e l’Hotel del Gruppo Danieli. È in programma un’ulteriore installazione di ulteriori 20MWp presso i siti di ABS S.p.A.. Nel FY22/23 sono stati generati 37.686 GJ contro i 31.301 GJ dell’anno precedente. |
Veicoli elettrici & punti di ricarica aziendali Viene promosso l’utilizzo di veicoli elettrici per i servizi a corto raggio e sono stati installati dei punti di ricarica dei veicoli elettrici all’interno dei perimetri aziendali. Danieli ha installato dei punti di ricarica per i veicoli elettrici nel parcheggio, abbattendo anche i tempi di attesa poiché la ricarica avviene durante l’orario lavorativo dei dipendenti. Il progetto pilota è stato sviluppato in Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. dove i punti di ricarica sono alimentati a energia solare. |
Formazione dei dipendenti Periodicamente vengono formati dei team che sotto vari acronimi (Ordine e Pulizia, Clean Desk, Energy Saving, Be Safe (ICT) etc.), si fanno da Ambassador di iniziative di sostenibilità ambientale e Corporate Social Responsibility. Di conseguenza, viene diffusa una politica di consapevolezza e responsabilizzazione dei dipendenti in modo che proattivamente possano contribuire a ridurre le emissioni indirette di CO2 cercando di comportarsi in maniera responsabile e sostenibile. Alcuni esempi di divieti sono: lasciare accese le luci tutto il giorno; lasciar scorrere l'acqua del rubinetto; buttare i rifiuti senza differenziata; usare diversi fogli di carta per asciugarsi le mani; stampare le email. Informiamo, educhiamo, responsabilizziamo, mobilitiamo ed agiamo affinché tutti i colleghi diventino catalizzatori visionari per un cambiamento sostenibile e un impatto ambientale e sociale positivo. Informiamo ed educhiamo con la passione di "cambiare il mondo". Sosteniamo le scelte, le pratiche e le azioni ecosostenibili e socialmente responsabili. Guardiamo ai fatti, valorizzando l'etica e valutiamo l'ambiente uffici ed industriale indagando sull'impatto e condividendo pratiche e soluzioni. Crediamo che una mentalità consapevole e una prospettiva consapevole e ponderata siano fondamentali. Collaboriamo, realizziamo connessioni tra i colleghi affinché scelgano saggiamente prodotti e servizi "connessi" e relazionati con l'ambiente. Inoltre, fornirà ai colleghi conoscenze, risorse e tutoraggio per guidare il cambiamento nei campus Danieli e di riflesso nelle comunità e territorio. Questa sfida e invito all'azione cambierà la mentalità che in azienda le risorse sono disponibili, illimitate e non è necessario gestirle. Il progetto "The Green Challenge" (Plastic Free) si pone l'obiettivo di informare, ispirare e mobilitare tutti i colleghi del gruppo Danieli Italia sulle tematiche di: Efficienza energetica; Uso di energie rinnovabili; Ordine; Pulizia; Senso Civico; Etica. Il progetto è pubblicizzato sull’intranet Synapse e coinvolge il Gruppo. Nella Capogruppo vengono fatti controlli spot quali per esempio l’applicazione di termostati nelle stanze per identificare sprechi e ricalibrare i caloriferi. |
Altre campagne Anche in questo FY, tutte le campagne che hanno previsto il riconoscimento di beni o servizi ai collaboratori sono accuratamente progettate per avere un bassissimo impatto per l’ambiente. Esempio il “Dono Natalizio”: con prodotti a “km zero” di aziende locali, “packaging” riciclabili o riutilizzabili, assemblati internamente “zero transfer”, consegnati con risorse interne al 90% (esclusi i soli trasferimenti a consociate non in regione FVG) “zero sub-contracting”; i doni non ritirati vengono donati ad associazioni benefica della regione FVG. |
Compensazione della CO2 |
Fin dal Fiscal Year 21/22, Danieli aderisce al progetto di Lufthansa per l’acquisto di carburante sostenibile per l’aviazione (Sustainable Aviation Fuel, SAF): prodotto utilizzando utilizzando olii e grassi da cucina usati o rifiuti provenienti dal settore agricolo, consente di risparmiare circa l’80% di emissioni di CO ₂ rendendo ecosostenibili i voli aerei. Il progetto seguito da myclimate protection rispetta i rigorosi standard come CDM, Gold Standard and Plan Vivo. Questa iniziativa riguarda trasversalmente tutto il Gruppo poichè Danieli detiene una Agenzia Viaggi chiamata Turismo 85 che gestisce tutti i viaggi aerei dei dipendenti in maniera centralizzata. Nel FY22/23 sono stati compensati 87.800 Kg di CO2. |
CATENA DI FORNITURA e LOGISTICA
La qualità della fornitura è un elemento fondamentale per Danieli ed il fornitore è un asset importante con cui costruire relazioni basate su principi di trasparenza, integrità e fiducia che possano durare nel lungo termine.
Il Gruppo gestisce le attività con i fornitori selezionando gli stessi con correttezza ed imparzialità sulla base di una verifica della qualità/competitività delle offerte e senza sfruttare eventuali situazioni di debolezza o dipendenza degli stessi.
Si stima che il Gruppo Danieli utilizzi nel settore Plant e Steel complessivamente circa 4.500 fornitori al servizio delle proprie attività e fabbriche in Occidente ed in Oriente:
- nel settore acciaio sono stimati 198 importanti fornitori strategici a fronte di circa 1.000 clienti attivi nell’ultimo triennio;
- nel settore macchine ci sono invece 4.290 fornitori consolidati a fronte di circa 500 clienti attivi.
I fornitori sono oggetto di prequalifica volta a verificarne, applicando un approccio risk-based , le capacità tecniche, la solidità economico-patrimoniale e l’integrità.
Nel corso dell’esercizio 2022-2023 Danieli ha emanato per la divisione Plant Making il Codice di Condotta per i Fornitori, pubblicato anche sul sito internet aziendale, il documento è allineato al Codice Etico di Gruppo e alle policy di Danieli. Il documento contiene i princìpi che i fornitori si impegnano ad osservare nei rapporti commerciali con le società del Gruppo. Infatti, Danieli riconosce l’importanza dell’apporto dei Fornitori nel raggiungimento dei propri obiettivi e nella soddisfazione dei clienti, ed è proprio in ragione del ruolo ricoperto dai Fornitori, che il Gruppo ritiene assolutamente imprescindibile che gli stessi, oltre ai requisiti tecnici e di professionalità, garantiscano anche il mantenimento di rigorosi standards etici, i medesimi che ispirano il modo di fare business di Danieli.
Inoltre, quanto alla valutazione dei nuovi fornitori secondo criteri sociali e ambientali, la Danieli Co. Ltd della Tailandia ha avviato già nel FY 21-22 un percorso in quest’ottica sottoponendo ai nuovi fornitori una checklist in ambito ESG, al fine di valutarli anche secondo pratiche di sostenibilità.
Danieli ha investito risorse significative per utilizzare solo operatori tecnicamente ed eticamente qualificati nella catena della fornitura per prevenire rischi di approvvigionamento e per garantire la loro conformità alle norme vigenti sull’ambiente e sui temi sociali.
La scelta e la gestione dei fornitori del Gruppo per il settore Plant Making segue una linea guida che prevede:
- una segregation of duties ;
- l’utilizzo di una Vendor list gestita da un sistema informatico;
- l’accettazione di condizioni generali di fornitura inclusive delle tematiche di sicurezza, ambiente e diritti umani;
- la presa visione del Codice Etico di Gruppo che include temi di sostenibilità del Gruppo Danieli;
- il superamento di un Supplier Quality Development (SQD).
Danieli utilizza in modo sempre più ampio fornitori qualificati e certificati per limitare l’insorgenza di problematiche tecniche, qualitative, ambientali e di sicurezza nelle forniture riducendo i rischi commerciali e reputazionali per la società.
Il processo di qualifica dei fornitori strategici viene gestito dal Procurement Department della Capogruppo e prevede:
- la compilazione di questionari per identificare la loro struttura societaria, governance e dati finanziari, certificazioni, ambiente e sicurezza e diritti umani;
- specifiche sessioni di approfondimento con visite alle unità produttive per valutare la capacità tecnico operativa e le procedure di qualità seguite in genere e nello specifico per le tipologie di prodotti e servizi di interesse del Gruppo Danieli;
- sessioni di Audit per la qualità e verifica presso i fornitori programmati anche senza preavviso di questi ultimi.
Attività di monitoraggio delle Performances e Compliance dei fornitori vengono svolte da personale Danieli durante le sessioni di Expediting degli ordini.
Nel settore Plant Making opera un’alta presenza di fornitori high-tech con elevata intensità di conoscenza e che si inseriscono in una strategia “ make or buy ” con un impatto sui componenti nobili e sulle soluzioni offerte ai clienti.
Nel settore Steel Making operano invece principalmente fornitori rivolti a spedizioni continuative e grossi volumi di movimentazioni dove la qualità e la puntualità del servizio risultano determinanti per garantire un processo produttivo razionale ed efficiente.
Al fine di mantenere con i fornitori relazioni durature e solide, e di apportare all’azienda valore aggiunto sostenibile nel lungo periodo, è stato sviluppato un processo per la qualifica, selezione e monitoraggio costanti delle performance dei fornitori.
Il processo di qualifica prevede la valutazione di diversi parametri: solidità economico finanziaria (nell’immediato e in prospettiva di medio-lungo termine), requisiti tecnici e di gestione della qualità, osservanza degli standard normativi applicabili al settore di riferimento e criteri di sostenibilità quali la tutela dell’ambiente e della sicurezza e salute dei lavoratori, l’impatto energetico ed eticità. Alla valutazione iniziale dei parametri di cui sopra segue la fase di omologazione che comprende la verifica della qualità di forniture di prova e delle procedure aziendali anche tramite audit presso il fornitore.
In aggiunta, già dallo scorso esercizio, è stato implementato il processo di Vendor Rating per tutti i fornitori, mentre è in corso la rivalutazione di tutti i fornitori esistenti che si stima sarà completata nei prossimi due esercizi.
Per quanto riguarda la Logistica è stato adottato un approccio integrato al fine di garantire una logistica sostenibile. I principali ambiti di intervento sono stati:
• Miglioramento del processo di Pianificazione integrato con i reparti produttivi;
• Ottimizzazione nell’utilizzo degli spazi disponibili per il trasporto marittimo e stradale;
• Riduzione nell’utilizzo di materiali di imballo e riciclo degli stessi;
• Ricerca e utilizzo soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale;
• Digitalizzazione dei processi operativi.
L’implementazione della funzione di Logistics Planning ha permesso una migliore sincronizzazione dei flussi, garantendo un consolidamento delle spedizioni con evidenti benefici in termini di impatti ambientali, puntualità e riduzione dei costi logistici.
Negli ultimi due anni sono stati lanciati e portati a termine dei progetti strategici di ingegneria logistica che, attraverso lo sviluppo di strumenti di simulazione e monitoraggio dei coefficienti di riempimento dei containers, la revisione dei disegni di trasporto delle macchine, la revisione delle specifiche di imballo (incremento della sovrapponibilità dei colli, utilizzo di materiali riciclabili, meno ingombranti e più leggeri), l’utilizzo di protettivi delle superfici a basso impatto ambientale, hanno portato ad una generale ottimizzazione e miglior sostenibilità delle spedizioni. Queste azioni hanno inoltre permesso di mitigare l’impatto del notevole incremento dei costi logistici che si è registrato a partire dall’inizio del 2021.
Riteniamo che la digitalizzazione della logistica sia un percorso obbligato al fine di ottenere una migliore efficienza dei processi, un miglior livello di servizio ai clienti e per garantirsi una maggiore flessibilità, agilità e capacità di reazione in contesti sempre più variabili e soggetti a turbolenze. Su questo fronte Danieli ha investito e sta investendo risorse importanti, sia per la logistica di magazzino che per la logistica spedizioni. Sono stati installati nelle officine principali dei magazzini automatici che garantiscono un’operatività ad altissimi livelli di efficienza. Per quanto riguarda le spedizioni è stato implementato il Transport Management System in D&C ed entro il FY 23/24 verrà implementato in tutte le officine principali del Gruppo. Il TMS è una piattaforma di collaborazione che permetterà di gestire l’intera vita logistica di un progetto, dalla fase di costificazione trasporto alla fase esecutiva, e garantirà un deciso salto di qualità in termini di pianificazione, efficienza, livello di servizio, ottimizzazione e monitoraggio costi, monitoraggio performance e governance.
In materia di conflict minerals, ABS si impegna inoltre ad eliminare gli approvvigionamenti di materie prime derivanti da Paesi interessati da conflitti. Il Gruppo Danieli non produce materiale bellico ed è in linea con i più recenti provvedimenti adottati dall’Unione Europea.
In merito ai temi materiali dell’Approvvigionamento e Logistica e di Valutazione ambientale e sociale dei fornitori, nel corso del FY22-23 nel perimetro Plant Making sono stati avviati nuovi progetti in ottica di sviluppo sostenibile, riduzione dei costi operativi e dell’impronta ambientale. È pianificata la prosecuzione di queste attività nel corso del FY 23-24. Le iniziative che hanno permesso la riduzione dei costi di trasporto, dei kilometraggi percorsi, dei tempi e della CO2 emessa sono: internalizzazione di attività produttive precedentemente esternalizzate, riduzione delle spedizioni in conto montaggio ai fornitori ed acquisto sul mercato locale dei particolari, selezione dei fornitori quanto più possibile vicini alla sede del cliente finale – con conseguente riduzione delle triangolazioni dei trasporti. Inoltre, si segnala l’intensificazione dell’utilizzo del software Qspace1 per l’ispezione e controllo dei fornitori in modalità da remoto: riducendo il numero delle trasferte degli Ispettori si riduce anche il rischio dovuto allo stare alla guida od in viaggio per un numero elevato di ore, ore che sono state dirottate ad un miglior follow-up della fornitura. Inoltre, si segnala l’incremento dell’utilizzo del software dedicato alla selezione dei fornitori che in ottica di migliore etica e governance ha incrementato la trasparenza, la velocità delle offerte e il monitoraggio attraverso l’introduzione di appositi KPI. Nel corso del periodo di rendicontazione è stata intensificata la ricerca di nuovi fornitori al fine di differenziare la catena di approvvigionamento incrementando anche la scelta e la capacità di resilienza della stessa. Infine, nella selezione sono stati introdotti dei criteri ESG di sostenibilità come parte integrante del processo di valutazione/qualifica dei fornitori, verrà sviluppata una soluzione informatica per la gestione digitalizzata grazie al supporto del dipartimento informatico nel corso del FY 23-24.
Danieli continua a partecipare alla procedura di qualifica “ Corporate Social Responsibility” sulla piattaforma ECOVADIS avendo ottenuto nel 2023 un rating Gold con il 71% di parametri positivi ed una graduatoria migliore del 95% delle aziende censite nel 2023; il risultato è migliorativo rispetto al 2022 e sono stati definiti nuovi target di riferimento per il 2024 per integrare l’attuale profilo ma senza prevedere incrementi ulteriori di ranking della società nel prossimo esercizio. Si segnala, inoltre, che anche per il 2023 Danieli è stata analizzata dalla società analista Statista per conto di Sole24Ore inserendola nella lista delle società Leader della Sostenibilità.
IMPEGNO SOCIALE e SUPPORTO alle COMUNITÀ LOCALI
Il Gruppo Danieli crede nel proprio ruolo sociale all’interno dei sistemi complessi in cui opera a livello globale e contribuisce allo sviluppo dei territori in cui si impegna con progetti a favore delle comunità sociali ivi presenti (iniziative sociali, sponsorizzazioni ed elargizioni filantropiche) seguendo delle linee guida e le verifiche delle controparti e con budget approvati dalla direzione aziendale.
La maggior parte delle azioni svolte può essere classificata in tre macro ambiti di intervento:
- sociale benefico e di tutela dei diritti umani;
- cultura, arte ed educazione;
- sport e spettacolo.
Tutela dei Diritti Umani e Comunità Locali
Aiuti Ucraina
Dal FY21/22, la Società è impegnata sul fronte dell’emergenza umanitaria e sta fornendo un aiuto concreto alla popolazione coinvolta nella Guerra in Ucraina. Le famiglie dei dipendenti impiegati presso l’ufficio tecnico del Gruppo Danieli a Dnipro (attualmente chiuso) sono stati tenuti al sicuro in Italia da inizio marzo 2022: la Società ha organizzato trasporto e accoglienza per circa 100 persone presso il Campus Danieli in Friuli Venezia-Giulia. Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno e l’aiuto del Team Danieli con donazioni effettuate dai colleghi e dall’azienda. Inoltre, il Gruppo Danieli ha messo in atto tutte le misure necessarie a conformare le proprie attività ai provvedimenti adottati dall’Italia e dall’Unione Europea, a seguito dei tragici avvenimenti legati alla Guerra in corso in Ucraina. Tali misure sono state applicate senza indugio a persone, entità e società oggetto delle sanzioni. Si ribadisce che l’attività del Gruppo non contempla in alcuno modo la produzione diretta di materiale bellico. Per ulteriori approfondimenti sul tema del conflitto e della gestione dei rischi si rimanda al paragrafo dedicato all’interno della Relazione Finanziaria. Il progetto " Emergenza Ucraina " (DHNE) si è posto l’obiettivo di aiutare le famiglie, abbiamo accolto 26 nuclei familiari ucraini: tra questi 30 bambini/ragazzi. Il team TDMS si è occupato della raccolta della disponibilità all’accoglienza in famiglia e della raccolta dei beni di prima necessità.
Aiuti Sanitari
Già dal periodo Covid-19, il Gruppo Danieli ha effettuato donazioni di dispositivi medici individuali agli enti locali. Nel FY21/22 Danieli ha provveduto ad una donazione di un nuovo ecografo all’Ospedale di Udine destinato alla Clinica Pediatrica. Nel FY22/23, ABS Acciaierie e Danieli al fianco di ASUFC: donazione per la riqualificazione delle sale operatorie e l'installazione di un angiografo all'Ospedale di Udine. Il macchinario sarà allestito nella nuova sala emodinamica e destinato principalmente ad interventi di elettrofisiologia, risultando utile anche per interventi di emodinamica e/o impianti di valvole cardiache per via transcutanea. La riqualificazione ha un valore totale di 990.000€, di cui 190.000€ da finanziamento regionale e 800.000€ da erogazione liberale di ABS Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e di Danieli & Co. Officine Meccaniche S.p.A. Inoltre, nel FY22/23 è stato donato un sequenziatore molecolare per le indagini sulle leucemie.
Inoltre, la consociata localizzata in Cina a Changsu ha portato avanti una serie di attività di beneficenza nel FY 22/23. In particolare, una importante cerimonia di donazione è stata fatta presso l'organizzazione della Croce Rossa a Changshu ottenendo il riconoscimento e certificazione della donazione effettuata a favore dell’organizzazione di movimento internazionale del diritto internazionale umanitario.
Aiuti Turchia
Nella Turchia si è abbattuto un forte terremoto che ha provocato oltre 50 mila vittime. La Danieli e i dipendenti si sono attivati per una ingente donazione elargita grazie alle risorse dell’organizzazione e grazie a una raccolta fondi attivata tra i dipendenti, per un valore totale di 140 mila euro. Il vicegovernatore con delega alla Protezione civile ha preso parte alla consegna di 120 generatori elettrici donati dalla Danieli, inviati nella terremotata Turchia dal porto di Trieste. Gli aiuti sono stati messi in pratica nel momento del bisogno e dell’emergenza per alleviare gli impatti negativi causati dalla calamità naturale. La protezione civile ha ringraziato la Danieli per la sua donazione che va a sommarsi a un container abitativo da 40 piedi anch’esso donato dalla Danieli. Inoltre, la consociata localizzata in Turchia Termo Makina, che non ha subito gravi danni dal terremoto, dopo aver notato attività di manifattura sotto la pioggia lungo le strade della città, ha dato la disponibilità di utilizzare i propri fabbricati momentaneamente vuoti per consentire alle persone di proseguire con le attività di costruzione di container per uso abitativo all’asciutto e al coperto, tramite un accordo con le autorità locali che hanno ringraziato per la disponibilità. Consentendo di lavorare al chiuso, l’aiuto ha accelerato la messa in sicurezza delle famiglie rimaste senza abitazione in concreto.
Nuovo Educational Hub Superiore STEM
Nel corso dell’anno sono proseguite le iniziative in ambito sociale con attenzione anche alle nuove generazioni e alle comunità locali. Il Gruppo Danieli ha bonificato e demolito l’ex fabbrica Dormisch, abbandonata e fatiscente, nel cuore di Udine al fine di costruire un nuovo centro polifunzionale aperto alla comunità e alle nuove generazioni per un area di 5000 metri quadrati. In questo spazio troverà spazio la sede dell’ITS Malignani con un ristorante, un auditorium, una biblioteca, vari laboratori anche aperti alle imprese locali come spunto per l’innovazione e la ricerca. La fabbrica, che era caratterizzata da tetti e interni in un materiale cancerogeno che disperde particelle nocive, nel pieno centro studi dove si trovano migliaia di studenti, con l’autorizzazione delle dipartimento sanitario locale è stata messa in sicurezza. Si sono evitati potenziali impatti negativi legati a possibili rotture dovute a eventi atmosferici estremi verificatisi successivamente (es. supercelle, nubifragi).
Fonte: situazione precedente delle strutture con materiali pericolosi (es. tonnellate di amianto), situazione futura, rendering del progetto di riqualificazione ambientale promosso da Danieli per la comunità locale e le nuove generazioni.
Nido Aziendale, Scuola Materna, Elementari e Media
Danieli garantisce ai figli dei propri dipendenti ed agli esterni il supporto dell’asilo nido aziendale, agevolando le esigenze familiari attraverso flessibilità negli orari e nelle giornate di accoglienza, e la scuola dell’infanzia, offrendo la possibilità di accogliere bambini dai 3 ai 6 anni con le medesime elasticità di orari ed accoglienza. L’offerta formativa tradizionale si integra con laboratori permanenti in lingua inglese, attività mirate all’aria aperta e di contatto con la natura, la proposta settimanale di sedute di pratica psicomotoria secondo il metodo Aucouturier, incontri di musica con un maestro e, solo per i bimbi della scuola dell’infanzia, un percorso annuale, che prevede una giornata, a settimane alterne, da trascorrere presso una fattoria didattica del territorio.
Nel mese di settembre 2016 è stata inaugurata la Scuola Primaria Paritaria “Cecilia Danieli” (ora dotata di una nuova struttura ricettiva), aperta sia alle famiglie dei dipendenti sia alle famiglie della comunità locale, dove la tradizione italiana si fonde con un approccio innovativo alla lingua inglese ed alle nuove tecnologie. Un percorso didattico innovativo basato su lezioni con docenti madrelingue e sull’approccio laboratoriale alle scienze e alle nuove tecnologie informatiche.
Il percorso English Plus prevede 5 ore settimanali di Lingua inglese fin dalla prima classe e moduli di Scienze, Geografia, Arte e Informatica (da 3 a 5 ore settimanali) con docenti madrelingue (modalità CLIL - Content and Language Integrated Learning).
Il percorso Tech Plus è composto invece da progetti specifici di programmazione e robotica educativa (Scratch e Lego Wedo) permettendo l’avvicinamento del bambino al “coding” e alla tecnologia attraverso la costruzione di oggetti animati. Garantisce una certificazione delle competenze rilasciata da Eipass Junior (European Informatics Pass).
La Scuola Primaria ha ottenuto nel mese di giugno 2019 la certificazione come “Centro di preparazione agli esami Cambridge”. Il riconoscimento significa che il prestigioso ente inglese riconosce la specializzazione della preparazione linguistica degli alunni grazie alla qualità dell’offerta formativa ed all’approccio strutturato all’apprendimento della lingua inglese.
Nel corso dell’anno il Gruppo ha avviato il secondo anno scolastico della nuova struttura che ospiterà la Scuola Secondaria di Primo Grado, come naturale evoluzione del percorso didattico già creato. Pertanto, il Gruppo Danieli ha completato l’offerta formativa individuata in un percorso denominato “ Educational Hub ZERO TREDICI ”.
Il Gruppo Danieli cerca di aiutare, quindi, le famiglie, gli uomini lavoratori e le donne lavoratrici nella cura e gestione dei propri figli, fornendo i servizi educativi di alta qualità con agevolazioni sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista di orario e flessibilità, dall’asilo nido fino alle scuole medie.
Cultura, Arte, Patrimonio Architettonico e Sport
Sponsorizzazioni
Danieli è parte attiva nello sviluppo di relazioni positive con le comunità locali, definendo e gestendo iniziative a favore delle stesse (tra cui gli interventi di ripristino del patrimonio storico ed architettonico su edifici di interesse pubblico della città di Udine, partecipando alla maratona di Telethon a Udine, con più iniziative benefiche di sostegno alle comunità locali ed alla ricerca medica, i contributi a manifestazioni musicali locali, il supporto alle scuole attraverso contributi per ampliare aule/migliorare strumenti di apprendimento, etc.).
Col motto “ Together we turn keep swimming into keep winning.” è stata ufficialmente presentata la collaborazione tra Danieli e la FINP, la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, con una sponsorizzazione di circa 50.000€ annui. Il “Danieli Training Camp” a Lignano è divenuta un’occasione fondamentale in vista dei Mondiali e delle Olimpiadi, per una realtà giovane che, nelle parole del suo presidente, Roberto Valori, “Partendo da zero, è arrivata a essere campione del mondo”. Danieli condivide con orgoglio i risultati della squadra che anche nel 2023 ha vinto numerose medaglie d’oro vincendo il titolo di Campioni del Mondo.
Nel corso del triennio 2020-2023, Danieli ha sottoscritto diversi contratti di sponsorizzazione per eventi culturali, sportivi, e di recupero architettonico:
• Nel corso dell’esercizio 2021/2022, il Gruppo Danieli ha contribuito alla stagione concertistica del teatro Giovanni da Udine con 40 mila euro.
• Nel 2020/2021 era stata recuperata la sponsorizzazione del Simposio internazionale di sculture in pietra del Friuli Venezia Giulia attraverso l’acquisto di tre sculture presso il Circolo culturale di Vergnacco;
• nel 2021/2022 sono stati dati altri 30 mila euro a supporto della produzione di nuove opere artistiche.
• È proseguito il sostegno da parte di Danieli alla Mostra di Illegio, che da molti anni continua a richiamare migliaia di persone nel piccolo paese della Carnia, con un contributo di 7 mila euro da parte del Gruppo Danieli.
• Altri aiuti economici sono state delle erogazioni liberali.
o Nel precedente Fiscal Year 21/22 a Musei Civici di Udine di Casa Cavazzini; Accademia Organistica di Udine; Coro di Ruda; centro sportivo Libertas di Udine; Gruppo Danieli alla Fondazione Luigi Bon.
o Mentre nel Fiscal Year 22/23 ai seguenti destinatari Comune di Mortegliano – Autori sotto tiro, SOI – scuola dell’Opera Italiana, Parrocchia di Martignacco.
Erogazioni Liberali
"La Danieli di Buttrio incarna appieno ciò che è il mecenatismo, quarant'anni di restauri artistici nelle terre del Friuli. È grazie alla Danieli, infatti, che l'Angelo del Castello di Udine splende d'oro nel cielo della città, che la Torre dei mori in piazza Libertà è così bella e se lo sono anche le statue di Ercole e Caco (Florean e Venturin), come anche l'Arco Bollani, le colonne della Giustizia e il Leone marciano, per fare solo alcuni esempi" - parole dell'assessore regionale alle Finanze.
Danieli ha continuato nel periodo con la sua azione di promozione agli interventi di recupero architettonico nei principali siti di interesse culturale e storico di Udine. Di particolare significatività per l’entità e la destinazione è stato il supporto garantito con un’erogazione liberale al comune di Udine per il restauro conservativo dell’involucro del civico Castello di Udine, cominciato nel corso del 2019 e che si è conclusa nel 2021. Inoltre, è stata effettuata un’erogazione liberale per circa 580.000 euro (cinquecentoottanta mila euro) per contribuire al restauro del Duomo di Tricesimo che rientra tra i principali beni di interesse architettonico della regione FVG costruito nel 1771. È stata effettuata una donazione anche al Monastero delle Clarisse di Attimis (UD). Nel FY 22/23, è stata effettuata un’ulteriore erogazione liberale circa 400.000 euro per il ripristino della Chiesa di Buttrio. È stata anche effettuata una donazione per il restauro della fontana monumentale di Piazza San Giacomo.
Nel corso degli anni la Capogruppo, insieme a Confindustria Udine, ha supportato il Progetto Sa.Pr.Emo – Salute Protagonisti Emozioni, un’iniziativa composta da diverse azioni coordinate per la prevenzione del disagio e delle illegalità delle sostanze stupefacenti con workshop formativi. L’attività si è rivolta alle nuove generazioni, agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, agli insegnanti e più in generale ai giovani cittadini ed alle famiglie del territorio. Sono state messe in atto diverse iniziative, fra le quali incontri di promozione di scelte consapevoli di salute, di legalità e per la realizzazione dei singoli individui, con la partecipazione di relatori qualificati, ed un concorso con lo scopo di sollecitare l’immaginazione e il protagonismo dei giovani attraverso l’apprendimento cooperativo con l’obiettivo di superare le sfide che essi si trovano ad affrontare.
Oltre alla sponsorizzazione diretta delle società del Gruppo con alcune squadre sportive locali opera ormai da oltre 40 anni in Italia anche il Gruppo Sportivo Danieli che si inquadra come un’associazione aperta alla collettività nata per esortare l’aggregazione, il benessere fisico e lo spirito di Gruppo, pur mantenendo un sano senso della competizione sportiva. Nel FY 22/23 ha registrato circa 900 tesserati attivi, recuperando i tesseramenti che si erano considerevolmente ridotti nel 2020, riconferendo energia, struttura e interesse al gruppo sportivo. Il Gruppo Sportivo si è fatto promotore inoltre di una serie di convenzioni con diversi operatori commerciali e di servizi del territorio per garantire condizioni di favore ai propri soci (dipendenti e non). Due importanti obiettivi sono stati raggiunti nell’anno: il corso di sci necessitava di un numero minimo di 25 iscritti per renderlo operativo e, dopo un avvio lento, abbiamo chiuso tutte le iscrizioni con ancora richieste in “waiting list”. Abbiamo avuto tanti bambini di tutte le età che è stato per noi una gioia enorme. Inoltre, il successo del Danieli Summer Games ha raggruppato un numero grandissimo di colleghi provenienti da uffici e società diverse del Gruppo Danieli e non, “sfidarsi” in qualsiasi tipo di disciplina sportiva, dalle più comuni come basket e beach volley, a quelle più particolari come lo Sprint Triathlon, determinando una vera festa dello sport.
Le Fucine - Hotel Restaurants Caffè & Bistrot Sporting Club
E’ stato avviato nell’esercizio 2020/21 il progetto di riqualifica dell’area “Locanda alle Officine” a Buttrio, acquisita alla fine dello 2019, le attività sono proseguite nel 2021-22 e sono ora concluse con il rinnovo totale della struttura alberghiera e di ristorazione. La ristrutturazione delle strutture sportive già presenti e la realizzazione di altre strutture ricettive saranno a disposizione anche della comunità locale, in ottica sostenibile. Le Fucine Caffè & Bistrot rappresentano un’area di ristoro frutto della riqualifica di un edificio di grande pregio artistico utilizzato anni addietro come area di rifornimento carburanti.
Nel corso del 2021/2022 l’attività in gestione de Le Fucine è entrata a pieno regime a servizio della comunità locale con vendita e promozione di prodotti di qualità provenienti dalle realtà agricole e commerciali friulane della zona, nell’ottica di sviluppo sostenibile non solo in termini di prodotti di qualità ma anche di servizo al cliente evitando accuratamente il consumo della plastica.
Nel FY22/23 è stato completato ed è stata avviata a pieno regime l’attività dell’Hotel e dei due ristoranti di cui uno gourmet e uno braceriè.
Nel FY23/24 verrà completata l’area verde e sportiva.
Friuli Venezia Giulia
Parte attiva del Gruppo Danieli è la società Telefriuli S.p.A., presente in regione da oltre 20 anni, con l’intento di proporre alla comunità un’informazione televisiva e giornalistica locale fortemente dedicata e radicata al territorio, mentre il settimanale “Il Friuli”, sempre legato allo stesso editore, viene distribuito gratuitamente in regione e messo a disposizione anche dei dipendenti della Capogruppo.
Nell’ambito del supporto alle comunità locali Danieli partecipa al progetto “Think Tank Fvg >2030”, un’iniziativa che vuole essere un contributo fondamentale alla necessità di modernizzazione del Friuli-Venezia Giulia, con il fine di ipotizzare azioni per gestire adeguatamente le evoluzioni e le variazioni socio-economiche in atto, con orizzonte temporale 2030. Gli obiettivi sono:
• Prevedere possibili scenari da qui al 2030 in relazione alle azioni che saranno implementate per mantenere e migliorare il livello di reddito pro-capite attuale, lo sviluppo e i servizi sociali;
• Individuare i fattori che attualmente ritardano il processo di sviluppo;
• Presentare i risultati al Governo Regionale per condividere la realizzazione delle azioni di miglioramento nei settori dell’istruzione, della famiglia, ambiente ed energia;
• Configurare il “sistema ottimale” per la Regione FVG per poi procedere con una ulteriore ottimizzazione nel contesto Nord Est (Veneto e Trentino Alto Adige), creando un ambiente favorevole per gli investimenti nella logistica e soprattutto per progetti di start-up ad alto valore aggiunto.
La partecipazione nelle associazioni di categoria
Le società italiane del Gruppo sono iscritte alla Confindustria nei propri ambiti locali mentre la Danieli è iscritta anche alla World Steel Association con sede a Bruxelles, in Belgio ed alla European Engineering Industries Association con sede sempre a Bruxelles in Belgio mentre la controllata ABS S.p.A. è iscritta all’associazione italiana METALFER.
Il Presidente del Gruppo Danieli ha inoltre assunto il ruolo di Presidente della Confindustria di Udine dal dicembre 2021 l’ing. Gianpietro Benedetti è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei Delegati di Confindustria su designazione del Consiglio Direttivo: ha la rappresentanza legale dell'Associazione, provvede alla attuazione delle linee strategiche dell'Associazione avvalendosi anche di deleghe operative, coordina l'attività associativa, vigila sull'andamento degli uffici e sovrintende al regolare funzionamento dell'Associazione; convoca e presiede gli organi deliberativi dell'Associazione.
Nel corso dell’anno di rendicontazione sono state portate avanti le partecipazioni ad associazioni ed eventi utili a sviluppare le conoscenze collettive del massimo organo di governo in merito alla gestione dello sviluppo sostenibile.
Valore economico direttamente generato e distribuito e Business Continuity
La Capogruppo, su impulso del vertice aziendale, ha posto in essere nel corso dell’esercizio 2022-2023, un progetto pilota avente ad oggetto l’introduzione di un processo di business continuity management avente il fine di identificare l’insieme di attività, strutture organizzative, strumenti ed infrastruture volte a preservare la continuità dei processi di business a fronte di eventi che possono concorrere alla loro interruzione. Il progetto ha previsto le seguenti attività:
- definzione dei processi critici di busines e selezione del pilota identificato nell’attività di logistica;
- risk assessment avente l’obiettivo di identificare e prioritizzare i rischi e gli scenari di interruzione temporanea e di vera e propria crisi;
- identificazione di un processo di Governance efficace che preveda la gestione della business continuity management con un approccio pragmatico. Si è quindi definito il coinvolgimento di un Champion Leader quale referente per la gestione ed il mantenimento del programma di business continuity e la gestione delle interruzioni temporanee delle attività del processo selezionato e la creazione di un Comitato per la gestione della crisi;
- disegno della strategia ed implementazione delle migliori best practices per far fronte a scenari di discontinuità operativa e di crisi unitamente alla redazione di documentazione a supporto;
- attività di training alle risorse coinvolte.
Le tabelle di seguito riportate illustrano la distribuzione del valore economico tra gli stakeholders attraverso la riclassificazione dei dati del conto economico consolidato. In particolare, la determinazione del valore aggiunto generato evidenzia la ricchezza creata dal Gruppo e la sua modalità di distribuzione agli stakeholders identificati.
Nota: Il valore economico trattenuto comprende i valori relativi alle attività in dismissione.
Il valore economico distribuito è ripartito tra i seguenti beneficiari: personale (remunerazione diretta costituita da salari, stipendi, TFR e remunerazione indiretta costituita dagli oneri sociali); Pubblica Amministrazione (imposte sul reddito e tasse diverse); capitale di rischio (distribuzione dei dividendi); terzi (quota di competenza delle minoranze); remunerazione ai finanziatori (interessi su finanziamenti) e liberalità e sponsor (sponsorizzazioni, erogazioni liberali ed altre forme di contribuzione); fornitori (costi operativi).
I componenti accessori sono dati dai proventi e oneri finanziari netti (esclusi gli oneri relativi all’indebitamento verso le banche), dagli utili e perdite derivanti da transazioni in valuta estera e dai proventi e oneri su partecipazioni.
La tassonomia europea
Danieli ribadisce da anni l’adesione e allineamento agli obiettivi delineati dall’Unione Europea nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima (COP21) che è stato sottoscritto nell’anno 2015 e ratificato nel 2016. Inoltre, nel 2022 formalizza l’allineamento ai Sustainable Development Goals della United Nations con la sottoscrizione all’iniziativa UN Global Compact e l’invio della prima Communication on Progress coi raggiungimenti dell’anno fiscale. Gli obiettivi di Danieli si pongono degli orizzonti temporali a breve termine al 2030 e a lungo termine al 2050 al fine di raggiungere la neutralità climatica, in linea con le ambiziose aspettative dell’Unione Europea. Quest’ultima, per il conseguimento di tali traguardi e obiettivi, intende promuovere investimenti in asset e in attività sostenibili attraverso l’impiego di risorse pubbliche e private. In questo contesto, all’interno del piano di azione sulla finanza sostenibile adottato nel 2018 dalla Commissione Europea, si istituisce il sistema di classificazione o "tassonomia" delle attività sostenibili, declinato nel Regolamento (UE) 2020/852 (nel seguito “il Regolamento”), nel quale vengono definiti i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile e potere individuare, di conseguenza, il grado di ecosostenibilità di un investimento ad essa associato. In particolare, il Regolamento sulla Tassonomia classifica le attività economiche che possono essere potenzialmente allineate con i 6 obiettivi ambientali definiti dall’Unione Europea:
1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
3. Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
4. Transizione verso un’economia circolare;
5. La prevenzione e riduzione dell’inquinamento;
6. La protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Attualmente la normativa (Regolamento Delegato UE 2021/2139 del 4 giugno 2021), ha definito criteri di vaglio tecnico unicamente per i primi due obiettivi, ed è su questi che si richiede un adeguamento da parte delle società finanziarie e non finanziarie rientranti nel perimetro del Regolamento. Al fine di classificare un’attività come “sostenibile dal punto di vista ambientale” ai sensi della Tassonomia, è necessario prima effettuare una distinzione tra Taxonomy-Eligibility e Taxonomy-Alignment. Nel dettaglio:
• Taxonomy-eligible: attività rientranti tra quelle descritte nei Regolamenti Delegati, in quanto solo queste possono essere considerate Taxonomy-eligible.
• Taxonomy-aligned: attività svolte dall’impresa, che devono soddisfare i criteri di vaglio tecnico indicati negli atti delegati e che non devono arrecare danno ad alcuno degli obiettivi oltre che svolgersi nel rispetto di garanzie minime di salvaguardia.
Ai sensi del Regolamento Delegato UE 2021/2139 del 4 giugno 2021 sono fissati i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale (“DNSH Do not Significantly Harm”. I residuali 4 obiettivi entreranno in vigore dal 2024.
Le società soggette all’obbligo di redazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) devono dare informativa relativamente alla quota, rispetto al totale, dei loro ricavi, delle spese in conto capitale (CapEx) e delle spese operative (OpEx) che si qualificano come potenzialmente sostenibili (c.d. “eligible”) dal punto di vista ambientale e che si qualificano “aligned” ai criteri di vaglio tecnico e criteri DNSH; tale valutazione riguarda unicamente le attività economiche rispetto gli obiettivi di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici, gli unici rispetto ai quali siano ad oggi stati definiti i criteri di vaglio tecnico. Il Gruppo Danieli, ha svolto un’analisi delle attività economiche svolte dal Gruppo, al fine di identificare quelle da considerarsi “eligible” e “aligned” in relazione agli obiettivi sopra citati, e predisporre e rendicontare le informazioni richieste dalla normativa di riferimento, avendo anche a riguardo i chiarimenti interpretativi forniti dalla Commissione Europea sotto forma di “Q&A” nei mesi di dicembre 2021 e febbraio 2022. In particolare, nel condurre l’analisi il Management ha adottato un approccio interpretativo delle norme, allo stato delle attuali conoscenze, in funzione delle pubblicazioni ad oggi disponibili. In tale contesto, l’attesa pubblicazione della normativa tecnica di riferimento per gli ulteriori obiettivi ambientali definiti dall’Art. 9 del Regolamento, nonché l’intervento di ulteriori evoluzioni nell’interpretazione della normativa, potrebbero portare a modifiche sostanziali nelle valutazioni e nel processo di calcolo dei KPI per il prossimo anno di rendicontazione.
Interpretazione della normativa
La prima fase del processo ha consentito di identificare, attraverso un’analisi delle attività incluse nel Regolamento Delegato UE 2021/2139, quelle applicabili al business del Gruppo Danieli in considerazione della descrizione fornita dagli allegati a tale Regolamento e dei codici NACE potenzialmente applicabili. Ci si è focalizzati dunque sul business principale del Gruppo, ovvero la produzione dell’acciaio e la produzione di impianti finalizzati alla produzione dell’acciaio. L’analisi deriva dalla attuale migliore interpretazione possibile della normativa. Sulla base della practice che si genererà, l’organizzazione si riserva l’eventualità di modificare l’interpretazione nel successivo esercizio finanziario.
Steel Making
La produzione di acciaio del perimetro di company Steel Making di ABS rientra nell’attività nomenclata “3.9 Produzione di ferro e acciaio” e può contribuire direttamente all’obiettivo di mitigazione al cambiamento climatico. La produzione di acciaio di ABS Steel Making è eligible ed aligned alla tassonomia europea poichè avviene rispettando il criterio b) del regolamento (EU) 2021/2139 che integra il regolamento (EU) 2020/852: acciaio in forni elettrici ad arco (EAF) che producono acciaio al carbonio da EAF o acciaio alto legato da EAF, come definito nel regolamento delegato della Commissione (UE) 2019/331 e in cui il rapporto tra i rottami di acciaio in ingresso e il prodotto in uscita non è inferiore al 90 % per la produzione di acciaio. ABS Steel Making, quindi, rappresenta una realtà virtuosa di economia circolare partendo dal rottame.
Plant Making
Si segnala che è stato adottato un approccio interpretativo della normativa al fine di adattarla al business Plant Making del Gruppo Danieli che è caratterizzato da tecnologie innovative e coperte da brevetto a bassa impronta carbonica. Un esempio ne è la brevettata predisposizione di un impianto secondo il layout Mi.Da.: che attraverso una produzione Endless è in grado di eliminare interi forni di riscaldo grazie alla lavorazione dell’acciaio in continuo, senza intermedi step di raffreddamento e riscaldo, portando rilevanti risparmi in termini di Scope 1. È stata interpretata la norma anche alla luce del posizionamento di Leadership del Gruppo Danieli sul mercato che nella vendita di macchine per la produzione dell’acciaio rientra tra le migliori BAT del settore.
La produzione di macchine per la fabbricazione dell’acciaio del perimetro di company Plant Making rientra nell’attività nomenclata “3.6 Altre tecnologie a bassa impronta carbonica” che contribuisce all’obiettivo di Mitigazione al cambiamento climatico attraverso l’utilizzo degli impianti venduti da parte dei clienti. Come da GRI 305-3 rendicontato nella presente dichiarazione non finanziaria, sottoposta a limted assurance, nell’ambito del calcolo dello Scope 3 dell’organizzazione, viene calcolata l’impronta carbonica degli impianti venduti che rappresenta circa il 90% dell’intera impronta carbonica dell’organizzazione. Si tratta della categoria principale che può portare un beneficio nell’abbattimento delle emissioni nell’industria dell’acciaio.
La principale categoria è la “3.6 Altre tecnologie a bassa impronta carbonica” tuttavia si segnala che per il Gruppo Danieli rileva, sebbene in porzione minoritaria, anche l’attività “4.2. Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare a concentrazione” e la correlata “4.9. Trasmissione e distribuzione di energia elettrica”. La linea di prodotto Fata EPC produce centrali elettriche alimentate a fotovoltaico utili per fornire elettricità rinnovabile agli impianti venduti.
Vi sono ulteriori linee di prodotto che producono tecnologie accessorie agli impianti la cui progettazione è volta a migliorare quanto più possibile l’impatto ambientale, anche se non strettamente correlate all’impronta carbonica, come gli impianti di riciclo dell’acqua o di cattura dei fumi, che sono state fatte riconfluire nella categoria “3.6 Altre tecnologia a bassa impronta carbonica”, per una migliore sintesi e poichè permettono il funzionamento degli impianti a bassa impronta carbonica in quanto parte di un impianto nel suo complesso. L’organizzazione si riserva di sviluppare ulteriori analisi di dettaglio alla luce di eventuali nuove interpretazioni dei regolamenti e delle nuove normative che entreranno in vigore con particolare riferimento ai 4 obiettivi residuali la cui disciplina verrà applicata a partire dal 2024.
Si segnala inoltre, che ci sono dei business sociali che rientrano in attività nomenclate dalla tassonomia europea per la quale non ci sono criteri di vaglio tecnico per cui non sono state considerate sebbene queste comprendano business come quello dell’Education, Hospitality, Entertainment con la gestione delle scuole, dell’hotel, dell’agenzia viaggi, del gruppo sportivo. Queste categorie sono state mantenute nella parte “not eligible” in via prudenziale. Le attività vengono principalmente svolte in edifici di nuova generazione con classe energetica vicina allo zero emissioni di anidride carbonica. Le attività sono destinate alle comunità locali.
Le attività considerate non arrecano danno ad alcuno degli altri obiettivi di:
2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
3. Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
4. Transizione verso un’economia circolare;
5. La prevenzione e riduzione dell’inquinamento;
6. La protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Le attività si svolgono nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, definite da standard internazionali (es. OECD Guidelines on Multinational Enterprises, UN Guiding Principles on Business and Human Rights). In specifico, il Gruppo Danieli è affiliato alla United Nations Global Compact, ha un codice etico, ha un codice di condotta fornitori, ha un team dedicato di Safety engineers che curano la sicurezza delle macchine vendute in ottemperanza delle direttive dell’unione europea e delle leggi locali di ciascun paese dove viene installato l’impianto. Lato Steel Making vengono osservate tutte le leggi e vi sono figure tecniche specifiche nell’Ufficio Ambiente e vi è un referente per la Green Vision e il Sustainability & Innovation Management.
Lato Plant Making, nel corso del FY 22-23 è stata sviluppata un’applicazione dove tutti i dipendenti possono consultare le certificazioni dell’organizzazione e le Product Safety Directives & Regulations, aggiornata dal dipartimento della Qualità. Inoltre, il Centro Ricerche ha un ufficio dedicato Dan Green per le analisi dell’impronta ambientale dei prodotti ed uno specifico uffici rilievi che si occupa di fare analisi sugli impianti venduti e installati al fine di ricercare ulteriori ottimizzazioni sotto molteplici aspetti quali, emissioni di gas non serra, rumore, scarichi (ph, temperatura). In fase antecedente l’installazione di un impianto il cliente, inoltre, si occupa di richiedere le autorizzazioni alle autorità locali, per la quale sono necessarie valutazioni di impatto ambientale.
Metodo di Calcolo dei KPI
Gli indicatori sono stati calcolati sulla base dei dati economico-finanziari del Bilancio Consolidato del Gruppo Danieli al 30.06.2023. Nella colonna Totale è stato inserito il valore totale di Fatturato, CapEx ed OpEx del Gruppo Danieli in milioni di euro. Nella colonna % attività eligible per la Tassonomia Europea è stata calcolata la porzione di valore delle attività “Taxonomy Eligible” e nella colonna % attività aligned la porzione di valore delle attività “Taxonomy Aligned”. Sono stati analizzati i criteri di vaglio tecnico, le attività considerate non arrecano danno ad alcuno degli obiettivi e si svolgono nel rispetto di garanzie minime di salvaguardia, definite da standard internazionali (es. OECD Guidelines on Multinational Enterprises, UN Guiding Principles on Business and Human Rights). È stato adottato un approccio interpretativo della norma al fine di adattarla al business Plant Making che può contribuire in maniera rilevante alla mitigazione del cambiamento climatico attraverso la vendita di impianti per la produzione di green steel.
• Fatturato: la quota di fatturato, rappresenta la porzione di ricavi derivante dal business steel-making che produce con oltre il 90% di rottame e inoltre anche meno di 0,209tCO2 Scope 1 per tonnellata di acciaio spillato e la porzione di ricavi del business plant-making derivante da macchine che risultano a bassa impronta carbonica e da macchine per centrali elettriche alimentate a energia solare.
• CapEx: il calcolo del KPI CapEx è stato effettuato dividendo il valore che comprende le spese in conto capitale ammissibili diviso il valore al denominatore costituito dal totale delle spese in conto capitale, medesimo calcolo è stato fatto per la porzione “aligned” previa analisi dei criteri tecnici. In dettaglio, il numeratore del calcolo dei CapEx fa riferimento alle attività materiali ed immateriali “eligible” e “aligned” avvenute durante l’esercizio prima degli ammortamenti e di eventuali rivalutazioni, non vengono contemplate rivalutazioni di Fair value. Il denominatore include il totale delle spese in conto capitale ed eventuali incrementi, prima di ammortamenti o rivalutazioni. Sono stati analizzati gli investimenti con riferimento alla lista di attività della tassonomia europea e ai criteri di vaglio tecnico. È stato adottato un approccio prudenziale analizzando i principali investimenti con gli importi più rilevanti.
• OpEx: il calcolo del KPI OpEx è stato misurato dividendo il valore che include la porzione di spese operative “eligible” diviso il valore al denominatore del totale delle spese operative, medesimo calcolo per la porzione “aligned”. In dettaglio, il numeratore per il calcolo degli OpEx è rappresentato dal totale dei valori dei costi per la produzione e dei costi indiretti non capitalizzati di ricerca e sviluppo e qualsiasi altra spesa diretta relativa alla manutenzione e riparazione ordinaria dei beni immobili, impianti e attrezzature necessari per garantire il funzionamento continuo ed efficace di tali attività e dell’organizzazione. Il denominatore, invece, è costituito dal valore totale dei suddetti costi. la quota di OPEX, rappresenta la porzione di spese operative derivanti dal business steel-making che produce con oltre il 90% di rottame e inoltre anche meno di 0,209tCO2 Scope 1 per tonnellata di acciaio spillato e la porzione di spese operative del business plant-making necessarie per la produzione di macchine per la produzione di acciaio a bassa impronta carbonica otlre che di macchine per centrali elettriche alimentate a energia solare e altre tecnologie finalizzate al funzionamento dell’impianto nel complesso (impianti di riciclo dell’acqua, impianti aspirazione fumi).
(milioni di euro) |
|||
KPI |
Totale |
% attività eligible per la Tassonomia |
% attività aligned alla Tassonomia |
Fatturato |
4.102,1 milioni |
95% |
95% |
OpEx |
3.678 milioni |
95% |
95% |
CapEx |
159,6 milioni |
68% |
58% |
Si rimanda al Regolamento Delegato UE 2021/2178 del 6 luglio 2021 per la definizione del significato dei singoli parametri (Turnover, CapEx, OpEx).
Come anticipato, gli indicatori sono stati misurati utilizzando i dati finanziari del bilancio del Gruppo Danieli al 30.06.2023. Per quanto riguarda il fatturato e le spese operative sono stati identificati gli ammontari di valori “eligible” e “aligned” utilizzando una granularità di dettaglio derivante dalle analisi del conto economico gestionale che permette di analizzare i valori per ciascun tipo di impianto che fa riferimento a una specifica linea di prodotto e pertanto ad una tecnologia che ha un certo grado di intensità di emissioni di carbonio. L’intensità di emissione è misurata in termini di tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di acciaio prodotto. Tale misura viene monitorata analiticamente con cadenza annuale.
Per quanto riguarda gli investimenti in CapEx, la voce di spesa maggiormente rilevante ammissibile ed allineata alla tassonomia europea è quella della categoria “3.9 Produzione di acciaio” e fa riferimento all’implementazione del piano strategico del segmento Steel Making di ABS, denominato Vision Digital Green. Questo piano è elaborato su un perimetro temporale di cinque anni rolling, ha una consistenza di quasi 1000 milioni di euro ed ha come obiettivo, attraverso un’articolata lista di progetti, di garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale di lungo periodo dell’Azienda, atte a consentire maggiori efficienze ed una progressiva riduzione dell’impronta carbonica di organizzazione. La seconda categoria 7.1 Costruzione di nuovi edifici fa riferimento alla demolizione di un vecchio ostello e successiva costruzione di un hotel con classe energetica A3 (APE) quasi net zero, destinato a clienti, fornitori, dipendenti, professionisti ed altre persone delle comunità locali. Le residuali categorie menzionate nella sottostante tabella C a seguire, fanno riferimento all’incremento di pannelli fotovoltaici installati in sede e all’investimento in macchine e attrezzature che permettono di ridurre l’impronta carbonica dei prodotti e impianti venduti, minimizzando i consumi energetici, ottimizzando la produttività e internalizzando attività che prevedevano triangolazioni e maggiori trasporti via gomma. Si sottolinea inoltre che l’esame limitato della presente dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, svolto dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., non si estende all’informativa di cui al presente paragrafo.
Tabella A. Proportion of REVENUES from products or services associated with Taxonomy-aligned economic activities – discosure covering year FY 2022-2023
Tabella B. Proportion of OPEX from products or services associated with Taxonomy-aligned economic activities – discosure covering year FY 2022-2023
Nell’ambito della corporate governance aziendale, la capogruppo Danieli e tutte le consociate si sono dotate di linee guida e protocolli interni per operare le scelte fiscali nel rispetto delle leggi applicabili con l’obiettivo di:
• operare una corretta tassazione per tutte le società incluse nel gruppo Danieli a livello globale;
• garantire un assolvimento tempestivo degli obblighi fiscali previsti dalle diverse normative; applicabili;
• presidiare e mitigare il rischio fiscale.
All’interno dell’organizzazione aziendale, il preposto al controllo contabile presidia che tutte le società del gruppo siano dotate di processi e procedure adeguate che permettano di adottare un approccio fiscale integrato di gruppo in linea con le indicazioni del consiglio di amministrazione della capogruppo nell’ambito delle sue facoltà di coordinamento e controllo.
Tutte le decisioni strategiche sono assunte tenendo sempre conto degli aspetti fiscali correlati siano essi favorevoli od onerosi sempre considerando:
• trasparenza (verso le autorità fiscali dei paesi coinvolti);
• rispetto della legalità e delle norme fiscali in tutti i paesi in cui opera il gruppo Danieli operando sempre in linea con i valori aziendali, nell’interesse di tutti gli stakeholders coinvolti e considerando le imposte come un costo dell’attività d’impresa da gestire con efficienza e nel rispetto delle normative.
Tutte le società del gruppo anche operanti in realtà geografiche diverse e lontane:
• seguono in autonomia le casistiche per tutte le categorie di imposte (imposte dirette sul reddito, indirette sulla produzione di beni e servizi, sulla proprietà e sul lavoro ove applicabili);
• sono dotate di propri presidii per poter garantire un puntuale rispetto delle principali incombenze fiscali locali;
• utilizzano assistenza esterna professionale o assistenza della capogruppo nel caso di temi significativi o di rilevanza strategica;
• identificano i rischi fiscali presenti nella realtà geografiche ed operative in cui operano;
• segnalano trimestralmente alla capogruppo eventuali comportamenti non etici o illeciti in materia fiscale.
Di seguito sono indicate le imposte correlate al valore economico generato nell’esercizio e suddivise per le principali aree geografiche di pertinenza del gruppo:
L’andamento delle imposte è direttamente proporzionale al risultato finanziario del Gruppo, tuttavia, poichè nel periodo si sono iscritti dei proventi legati a crediti d’imposta dedicati alle aziende a forte consumo di energia e gas previsti dai nuovi Decreti legge emanati dal Governo Italiano (si vedano le Note Illustrative sui Ricavi del Bilancio Consolidato), i quali sono esenti da imposizione sui redditi, il peso percentuale delle imposte sul risultato del Gruppo è stato minore rispetto al periodo precedente. La rendicontazione delle imposte rappresenta la porzione di imposte sui redditi soltanto, specificatamente le imposte dirette IRES ed IRAP. Queste rappresentano una porzione della Remunerazione della Pubblica Amministrazione.
Per maggiori informazioni sulle imposte si rimanda ad apposita sezione Note Illustrative del Bilancio Consolidato.
In conclusione, l’impegno di Danieli non si limita a perseguire le best practice all’interno dei perimetri aziendali bensì si spinge alla catena del valore ed oltre. L’idea è di agire come stimolo al cambiamento per coinvolgere nella propria mission non solo i business partner ma tutti gli stakeholders che condividono le medesime ambiziose sfide dal punto di vista della Corporate Social Resposibility.
Tavola di connessione: GRI, UN Global Compact Principles & SDGs
Aree UNGC |
Principi UNGC |
Riferimento all’informativa non finanziaria (NFD) della Danieli |
GRI di riferimento |
SDG (obiettivi di sviluppo sostenibile) |
|
Diritti umani |
1 |
Alle imprese è richiesto il supporto e il rispetto dei diritti umani universalmente riconosciuti nell'ambito delle rispettive sfere di influenza |
Capitolo di rif.: Persone - Codice etico esteso a tutti i dipendenti e catena di fornitura col codice di condotta fornitori - La posizione della Danieli riguardo ai diritti umani si riferisce ai Principi Guida delle Nazioni Unite relativi a imprese e diritti umani, con l’impegno di esigere l’adozione degli stessi all’intera catena di approvvigionamento dei subappaltatori; - Danieli protegge l’integrità, la dignità, la sicurezza e anche la diversità e ha accolto i principi per l’emancipazione femminile promossi dalle Nazioni Unite Capitolo di rif.: Catena di approvvigionamento e Logistica - Classificazione dei fornitori sulla base di criteri di sostenibilità Capitolo di rif.: Supporto alle comunità locali - Danieli porta avanti iniziative di sostenibilità sociale a beneficio delle comunità a titolo gratuito tramite donazioni, sponsorizzazioni e attività svolte direttamente con la collaborazione volontaria anche da parte dei dipendenti |
GRI 405 Diversità e pari opportunità GRI 406 Non discriminazione GRI 404 Formazione e istruzione GRI 413: Comunità locali GRI 2-27 Conformità alle leggi e regolamenti |
|
2 |
Alle imprese è richiesto di assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani. |
||||
Lavoro |
3 |
Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva; |
Capitolo di rif.: Persone - Le società italiane della Danieli hanno applicato tutte le disposizioni del CCNL - Danieli rispetta gli accordi collettivi nazionali, ove presenti. - I contratti di contrattazione collettiva sono applicati al suo personale in Italia, mentre negli altri paesi sono applicabili le leggi locali - Codice etico: libertà di associazione . |
GRI 2-30 Contratti collettivi GRI 402 Relazioni tra lavoratori e management GRI 2-27 Conformità alle leggi e regolamenti |
|
4 |
Alle imprese è richiesto di sostenere l'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio; |
Capitolo di rif.: Persone - Danieli protegge l’integrità, la dignità e la sicurezza del proprio personale - Il personale che opera nelle fabbriche e nei cantieri della Danieli è altamente specializzato, per cui è minimizzato il rischio di impiegare mano d’opera minorile o forzata - Codice Etico: contro il lavoro minorile, irregolare o forzato. |
GRI 401 Occupazione GRI 406 Non discriminazione Valutazione sociale dei fornitori GRI 2-27 Conformità alle leggi e regolamenti |
|
|
5 |
Alle imprese è richiesto di sostenere l'effettiva eliminazione del lavoro minorile; |
Capitolo di rif.: Catena di approvvigionamento e Logistica - I fornitori sono sottoposti a una procedura di prequalifica tecnica e etica: Codice etico del Gruppo, direttive anticorruzione, rapporti tra le persone e la gestione della privacy. - Codice Etico: contro il lavoro minorile, irregolare o forzato (SDG 16.2, 8.7). - Codice di condotta fornitori - Questionario con domande ESG |
Valutazione dei fornitori |
|
|
6 |
Alle imprese è richiesto di sostenere l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione. |
Capitolo di rif.: Capitale umano - Danieli protegge l’integrità, la dignità, la sicurezza e anche la diversità e ha accolto i principi per l’emancipazione femminile promossi dalle Nazioni Unite - Codice Etico: rispetto dei diritti umani, contro la discriminazione sul lavoro e del lavoro minorile, irregolare o forzato, incentivando le pari opportunità (in termini di genere, origine, religione, età, orientamento politico, orientamento sessuale, disabilità), protezione della diversità, libertà di associazione. |
GRI 2-7 Dipendenti GRI 2-8 Lavoratori non dipendenti GRI 401 Occupazione GRI 405 Diversità e pari opportunità GRI 406 Non discriminazione |
|
|
Ambiente |
7 |
Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali |
Capitolo di rif.: Impegno per l’Ambiente , Ricerca, Sviluppo e Qualità dei Prodotti Danieli ha un Centro Ricerche con una specifica divisione “Dan Green”: promuove lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la sostenibilità ambientale con le tematiche: Risparmio energetico, recupero energetico, riduzione dei rifiuti, miglioramenti della sicurezza dei lavoratori. Danieli ha istituito una gara per la raccolta e lo sviluppo di idee volte al risparmio energetico, al recupero energetico e alla riduzione dei rifiuti. Capitolo di rif.: Sostenibilità ambientale e Climate Transition Plan Danieli si impegna a raggiungere gli obiettivi Science Based Target Initiatives al 2030 e al 2050. Capitolo di rif.: Comunità Locali - Danieli porta avanti iniziative a beneficio di comunità e città. Es. ha bonificato un ex birrificio abbandonato con materiale cancerogeno esposto a eventi atmosferici estremi evitando potenziali impatti negativi su ambiente e persone (SDG 11.5 Reduce the Adverse Effects of Natural Disasters) |
GRI 301 Materiali GRI 302 Energia GRI 303 Acqua GRI 305 Emissioni GRI 306 Rifiuti GRI 413: Comunità locali |
|
8 |
Alle imprese è richiesto di intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale |
||||
9 |
Alle imprese è richiesto di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente. |
||||
Lotta alla corruzione |
10 |
Alle imprese è richiesto di contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti. |
Capitolo di rif.: Governance e compliance Danieli ha adottato un Codice Etico e rispetta i principi di legalità e trasparenza, e proibisce la corruzione, una policy anti-corruzione, un codice di condotta fornitori. |
GRI 205 Anticorruzione GRI 2-27 Conformità alle leggi e regolamenti |
|
Nella seguente tabella sono presentate le tematiche di sostenibilità reputate materiali per il Gruppo Danieli, correlate ai relativi “GRI Sustainability Reporting Standards” che sono stati rendicontati all’interno di questo documento, nonché ai temi richiamati dal D.lgs. 254/16. Per tali tematiche, nella colonna “Perimetro delle tematiche materiali” sono riportati i soggetti che possono generare un impatto rispetto ad ogni tematica, sia internamente che esternamente al Gruppo. Inoltre, nella colonna “Tipologia di impatto” viene anche indicato il ruolo di Danieli in relazione all’impatto generato rispetto ad ogni tematica materiale.
Ogni indicatore è provvisto del riferimento alla sezione della Dichiarazione non Finanziaria in cui l’indicatore può essere trovato o ad altre fonti disponibili pubblicamente a cui fare riferimento. Questo materiale fa riferimento alle Disclosure indicate di seguito.
Dichiarazione d’uso: Il Gruppo Danieli predispone il seguente reporting e le informazioni citate in questo indice GRI fanno riferimento all’anno fiscale 2022-2023 con approccio reference ai GRI Standards.
GRI 1 usato: GRI 1: Foundation 2021
GRI Standards |
Disclosure |
Numero di pagina |
Note |
GRI 2: General Disclosure (2021)
|
2-1 Dettagli organizzativi |
6 |
|
2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell’organizzazione |
6,54 |
||
2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto |
55 |
||
2-4 Revisione delle informazioni |
55 |
||
2-5 Assurance esterna |
55, 127-130 |
||
2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti di business |
12-30, 54, 100-102 |
Nel corso del FY 2022-23 non sono stati rilevati cambiamenti significativi con riferimento all'organizzazione e alla sua catena di fornitura |
|
2-7 Dipendenti |
74-75 |
||
2-8 Lavoratori non dipendenti |
77 |
||
2-9 Struttura e composizione della governance |
3; 66; Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezioni “Consiglio di Amministrazione”; “Comitati interni al Consiglio”; “Politiche in materia di diversità” |
||
2-10 Nomina e selezione del massimo organo di governo |
Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Consiglio di Amministrazione”; “Nomina e sostituzione”; “Composizione” |
||
2-11 Presidente del massimo organo di governo |
Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Profilo dell’Emittente”; “Composizione” |
||
2-12 Ruolo del massimo organo di governo nel controllo della gestione degli impatti |
55-56 |
L’indicatore è compliant con il requirement a. dello standard di riferimento |
|
2-13 Delega di responsabilità per la gestione di impatti |
55-56 |
L’indicatore è compliant con il requirement a. dello standard di riferimento |
|
2-14 Ruolo del massimo organo di governo nella rendicontazione di sostenibilità |
54 |
||
2-15 Conflitti d’interesse |
67; “Conflict of Interest Policy”; Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari; Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti; Comitato parti correlate e relativo “Regolamento parti correlate” |
L’indicatore è compliant con il requirement a. dello standard di riferimento |
|
2-16 Comunicazione delle criticità |
68-69 |
||
2-17 Conoscenze collettive del massimo organo di governo |
108 |
||
2-18 Valutazione della performance del massimo Organo di governo |
Il massimo organo di governo con cadenza annuale effettua un’autovalutazione con riferimento all’anno fiscale che riguarda anche eventuali gestioni di di impatti sociali e/o ambientali |
||
2-19 Norme riguardanti le remunerazioni |
72-73; Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti |
||
2-20 Procedura di determinazione della retribuzione |
72-73; Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti |
||
2-22 Dichiarazione sulla strategia di sviluppo sostenibile |
51-52 |
||
2-23 Impegno in termini di policy |
62-63; Codice Etico, sezione “Compliance” del sito danieli.com |
L’indicatore è compliant con i requirements a.i.ii.,c,d,e dello standard di riferimento |
|
2-24 Integrazione degli impegni in termini di policy |
62-63; Codice Etico, sezione “Compliance” del sito danieli.com |
L’indicatore è compliant con i requirements a.i.ii.iii. dello standard di riferimento |
|
2-25 Processi volti a rimediare impatti negativi |
66-68; Policy per la gestione delle segnalazioni (Whistleblowing) del Gruppo Danieli |
||
2-26 Meccanismi per richiedere chiarimenti e sollevare preoccupazioni |
68-69; Whistleblowing Policy, sezione “Compliance” del sito danieli.com |
||
2-27 Conformità a leggi e regolamenti |
66-69,123 |
Nel FY 22/23 non sono stati rilevati non conformità, sanzioni o pagamento di precedenti istanze. |
|
2-28 Appartenenza ad associazioni |
108 |
||
2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder |
62-63 |
||
2-30 Contratti Collettivi |
122 |
60% forza lavoro coperta da accordi di contrattazione collettiva |
|
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-1 Processo di determinazione dei temi materiali |
61-64 |
|
3-2 Elenco di temi materiali |
62 |
||
Performance economica |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64 -66 ; 108-109 |
|
GRI 201: Performance economica (2016) |
201-1 Valore economico diretto generato e distribuito |
108 |
|
Anticorruzione |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64 -66 ; 66-69 |
|
GRI 205: Anti-corruzione (2016) |
205-3 Incidenti confermati di corruzione e misure adottate |
66-69 |
|
Comportamento anticompetitivo |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64 -66 ; 66-69 |
|
GRI 206: Comportamento anticompetitivo (2016) |
206-1 Azioni legali relative a comportamento anticompetitivo, attività di trust e prassi monopolistiche |
123 |
Nel periodo di rendicontazione il Gruppo non ha attuato pratiche anticompetitive. |
Tass e |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 116 |
|
GRI 207: Tasse (2019) |
207-1 Approccio alle imposte |
116 |
|
207-2 Governance relativa alle imposte, controllo e gestione del rischio |
116 |
||
207-3 Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni correlate alle imposte |
116 |
||
Materiali |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 98-99 |
|
GRI 301: Materiali (2016) |
301-1 Materiali utilizzati in base al peso o al volume |
99 |
|
Energia |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 85-89 |
|
GRI 302: Energia (2016) |
302-1 Consumo di energia interno all’organizzazione |
88 |
|
302-3 Intensità energetica |
89 |
||
Acqua ed effluenti |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 90 |
|
GRI 303: Acqua ed effluenti (2018) |
303-1 Interazioni con l’acqua come risorsa condivisa |
90 |
|
303-2 Gestione degli impatti legati allo scarico dell'acqua |
90 |
||
303-3 Prelievo idrico |
90 |
L’indicatore è compliant con i requirements a. c. d. dello standard di riferimento |
|
Emissioni |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 85-96 |
|
GRI 305: Emissioni (2016) |
305-1 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) |
90-91 |
|
305-2 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) |
90-91 |
||
305-3 Altre emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette (Scope 3) |
91-92 |
||
305-7 Ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) e altre emissioni nell’aria rilevanti |
92 |
||
Rifiuti |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 97-98 |
|
GRI 306: Rifiuti (2020) |
306-1 Generazione di rifiuti e impatti significativi correlati ai rifiuti |
97 |
|
306-2 Gestione di impatti significativi correlati ai rifiuti |
97 |
||
306-3 Rifiuti generati |
97 |
||
306-4 Rifiuti non conferiti in discarica |
97 |
||
306-5 Rifiuti conferiti in discarica |
98 |
||
Occupazione |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66 ; 70-76 |
|
GRI 401: Occupazione (2016) |
401-1 Assunzioni di nuovi dipendenti e avvicendamento dei dipendenti |
75-76 |
|
Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali |
|||
GRI 402: Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali (2016) |
402-1 Periodi minimi di preavviso in merito alle modifiche operative |
Il periodo minimo di preavviso è definito all’interno dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, ove presenti, e dalle leggi in vigore nei Paesi in cui il Gruppo è operativo |
|
Salute e sicurezza sul lavoro |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 78-80 |
|
GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro (2018) |
403-1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
78-79 |
|
403-2 Identificazione del pericolo, valutazione del rischio e indagini sugli incidenti |
78-79 |
||
403-4 Partecipazione e consultazione dei lavoratori in merito a programmi di salute e sicurezza sul lavoro e relativa comunicazione |
78-79 |
||
403-5 Formazione dei lavoratori sulla salute e sicurezza sul lavoro |
78-79 |
||
403-6 Promozione della salute dei lavoratori |
78-79 |
||
403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro direttamente collegati da rapporti di business |
78-79 |
||
403-9 Infortuni sul lavoro |
80 |
L’indicatore è compliant con i requirements a.d.e.f.g dello standard di riferimento |
|
Formazione e istruzione |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 81-82 |
|
GRI 404: Formazione e istruzione (2016) |
404-1 Numero medio di ore di formazione all’anno per dipendente |
81 |
|
Diversità e pari opportunità |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 73; 76-77 |
|
GRI 405: Diversità e pari opportunità (2016) |
405-1 Diversità negli organi di governance e tra i dipendenti |
76-77; Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo |
|
Non discriminazione |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66 |
|
GRI 406: Non discriminazione (2016) |
406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate |
Nel periodo di rendicontazione il Gruppo non ha registrato episodi legati a pratiche discriminatorie |
|
Privacy dei clienti |
|||
GRI 3: Temi Materiali (2021) |
3-3 Gestione dei temi materiali |
64-66; 68-69; 83 |
|
GRI 418: Privacy dei clienti (2016) |
418-1 Fondati reclami riguardanti violazioni della privacy dei clienti e perdita di loro dati |
83 |
GRUPPO DANIELI
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 30 GIUGNO 2023
Name of reporting entity | ||
Principal Activities | ||
Address of registered office | ||
Country of incorporation | ||
Domicile of entity | ||
Principal place of business | ||
Legal form of entity | ||
Name of parent entity | ||
Name of ultimate parent group | ||
Description of nature of financial statements | ||
Date of end of reporting period | ||
Period covered by financial statements | ||
Description of presentation currency | ||
Level of rounding used in financial statements | ||
Explanations |
(migliaia di euro) | ||||
ATTIVITA' | Note | 30/06/2023 | 30/06/2022 (*) | |
Attività non correnti | ||||
Immobilizzazioni materiali | 1 | |||
Diritto d'uso | 2 | |||
Immobilizzazioni immateriali | 3 | |||
Partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto | 4 | |||
Altre partecipazioni | 4 | |||
Attività fiscali per imposte anticipate (*) | 5 | |||
Altri crediti finanziari | ||||
Crediti commerciali ed altri crediti | 6 | |||
Attività non correnti | ||||
Attività correnti | ||||
Lavori in corso su ordinazione | 7 | |||
Rimanenze | 7 | |||
Crediti commerciali | 8 | |||
Altri crediti | 9 | |||
Attività fiscali per imposte correnti | 10 | |||
Attività finanziarie correnti | 11 | |||
Cassa e disponibilità liquide | 12 | |||
Attività correnti | ||||
Totale attività | ||||
(migliaia di euro) | ||||
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 30/06/2023 | 30/06/2022 (*) | ||
Patrimonio netto | ||||
Capitale sociale | ||||
Azioni proprie | ( |
( |
||
Altre riserve e utili a nuovo, incluso il risultato di esercizio (*) | ||||
Patrimonio netto di Gruppo | ||||
Patrimonio netto di terzi | ||||
Patrimonio netto totale | 13 | |||
Passività non correnti | ||||
Finanziamenti bancari non correnti | 14 | |||
Passività fiscali per imposte differite | 5 | |||
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | 15 | |||
Fondi rischi | 16 | |||
Altre passività non correnti | ||||
Totale passività non correnti | ||||
Passività correnti | ||||
Debiti commerciali | 17 | |||
Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti | 7/18 | |||
Altre passività correnti | 19 | |||
Passività fiscali per imposte correnti | 20 | |||
Debiti verso banche e altre passività finanziarie | 21 | |||
Totale passività correnti | ||||
Totale passività e patrimonio netto | ||||
(*) Dato riesposto. La voce di stato patrimoniale al 30.06.2022 è stata riesposta per effetto del restatement operato nell’esercizio e descritto nelle note 5) e 13) al presente bilancio consolidato. Il restatement ha riguardato esclusivamente la voce “Attività fiscali per imposte anticipate” con contropartita alla voce “Altre riserve e utili a nuovo”.
Conto Economico Consolidato | ||||
Esercizio chiuso al | ||||
(migliaia di euro) | note | 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
Ricavi | ||||
Altri ricavi e proventi | ||||
Variazione prodotti finiti e merci | 7 | |||
Totale ricavi | 23 | |||
Costi di acquisto di materie prime e di consumo | 24 | ( |
( |
|
Costi per il personale | 25 | ( |
( |
|
Altri costi operativi | 26 | ( |
( |
|
Ammortamenti e svalutazioni | 27 | ( |
( |
|
Risultato operativo | ||||
Proventi finanziari | 28 | |||
Oneri finanziari | 29 | ( |
( |
|
Utile/(perdita) deriv. da transaz. in valuta estera | 30 | ( |
||
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto | 31 | ( |
||
Utile prima delle imposte | ||||
Imposte sul reddito | 32 | ( |
( |
|
Utile netto da attività in funzionamento | ||||
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione | 33 | ( |
||
Utile netto dell'esercizio | ||||
(Utile)/perdita attribuibile ai terzi | ( |
( |
||
Utile netto dell'esercizio attribuibile al Gruppo | ||||
Utile base per azione( in euro): | ||||
azioni ordinarie | 34 | |||
azioni di risparmio n.c. | 34 | |||
Conto economico complessivo consolidato | ||||
Esercizio chiuso al | ||||
(migliaia di euro) | 30/06/2023 | 30/06/2022 | ||
Utile netto dell'esercizio | ||||
Componenti dell'utile complessivo successivamente riclassificate nel risultato del periodo | ||||
Differenza di conversione di bilanci esteri | ( |
|||
Variazione riserve di fair value | ( |
( |
||
13 | ( |
( |
||
Componenti dell'utile complessivo non riclassificate successivamente nel risultato del periodo | ||||
Utili/(perdite) attuariali rilevati nel conto economico complessivo | ||||
13 | ||||
Utile complessivo consolidato | ||||
Attribuibile a: | ||||
Gruppo Danieli | ||||
Terzi | ( |
|||
(migliaia di euro) | Capitale sociale | Azioni proprie | Sovrapprezzo azioni | Riserva di fair value | Altre riserve | Riserva da differenza da trad. | Utili (perdite) netto esercizio | Patrimonio netto di Gruppo | Patrimonio netto di terzi | Patrimonio netto totale |
Patrimonio netto al 30/06/2021 | ( |
( |
||||||||
Iscrizione imposte anticipate | ||||||||||
Patrimonio netto rettificato al 30/06/2021 | ( |
( |
||||||||
Operazioni con gli azionisti | ||||||||||
Ripartizione utile come da delibera assembleare del | 10/26/21 | |||||||||
alle riserve | ( |
|||||||||
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | ( |
( |
( |
|||||||
Variazione area di consolidamento | ||||||||||
Acquisizione quote di terzi | ( |
( |
||||||||
Totale operazioni con gli azionisti | ( |
( |
( |
|||||||
Utile al 30/06/2022 | ||||||||||
Altri componenti dell'utile complessivo | ||||||||||
Variazione riserve di fair value | ( |
( |
( |
|||||||
Utili/(perdite) attuariali da IAS 19 | ||||||||||
Differenza di conversione di bilanci esteri | ||||||||||
Proventi/(oneri) complessivi del periodo | ( |
|||||||||
Patrimonio netto al 30/06/2022 | ( |
( |
||||||||
Operazioni con gli azionisti | ||||||||||
Ripartizione utile come da delibera assembleare del | 10/28/22 | |||||||||
alle riserve | ( |
|||||||||
Variazione azioni proprie | ( |
( |
( |
|||||||
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | ( |
( |
( |
|||||||
Variazione area di consolidamento | ( |
|||||||||
Totale operazioni con gli azionisti | ( |
( |
( |
( |
( |
|||||
Utile al 30/06/2023 | ||||||||||
Altri componenti dell'utile complessivo | ||||||||||
Variazione riserve di fair value | ( |
( |
( |
|||||||
Utili/(perdite) attuariali da IAS 19 | ||||||||||
Differenza di conversione di bilanci esteri | ( |
( |
( |
( |
||||||
Proventi/(oneri) complessivi del periodo | ( |
( |
( |
|||||||
Patrimonio netto al 30/06/2023 | ( |
( |
( |
(*) Dato riesposto. La voce di stato patrimoniale al 30.06.2022 è stata riesposta per effetto del restatement operato nell’esercizio e descritto nelle note 5) e 13) al presente bilancio consolidato. Il restatement ha riguardato esclusivamente la voce “Attività fiscali per imposte anticipate” con contropartita alla voce “Altre riserve e utili a nuovo”.
(migliaia di euro) | 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
Riconciliazione del risultato lordo con i flussi di cassa netti dell'attività operativa | |||
Utile prima delle imposte | |||
Incremento/(decremento) dei fondi rischi ed oneri | |||
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto | ( |
||
Ammortamenti e svalutazioni | |||
Minus/(plusvalenze) da cessione immobilizzazioni | ( |
||
Svalutazioni (riprese di valore) crediti nette | |||
Altre variazioni non monetarie | |||
Variazione netta del fondo TFR | ( |
( |
|
Oneri/(proventi) finanziari su cambi di competenza | ( |
||
Proventi finanziari di competenza | ( |
( |
|
Oneri finanziari di competenza | |||
Totale | |||
Variazione netta capitale d'esercizio | |||
(Incremento)/decremento delle rimanenze | ( |
||
(Incremento)/decremento dei crediti commerciali e diversi | ( |
( |
|
Incremento/(decremento) dei debiti commerciali e diversi | |||
Oneri/(proventi) finanz.su cambi non realizzati | |||
Totale | ( |
||
(Interessi pagati) | ( |
( |
|
Interessi incassati | |||
Imposte pagate nel periodo | ( |
( |
|
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa | |||
Attività di investimento | |||
Investimenti: | |||
Immobilizzazioni materiali | ( |
( |
|
Immobilizzazioni immateriali | ( |
( |
|
Investimenti in partecipazioni | ( |
||
Azioni proprie | |||
(Investimenti)/disinvestimenti in azioni proprie | ( |
||
Attività finanziarie disponibili per la vendita | ( |
||
Oneri/(proventi) finanz.su cambi realizzati | ( |
||
Disinvestimenti: | |||
Immobilizzazioni materiali | |||
Immobilizzazioni immateriali | |||
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento | ( |
( |
|
Attività di finanziamento | |||
Applicazione IFRS 16 - Debiti finanziari | ( |
( |
|
Assunzione nuovi finanziamenti passivi | |||
Incremento /(decremento) anticipi su commesse non ancora in vigore | |||
Rimborso finanziamenti passivi | ( |
( |
|
Strumenti finanziari derivati a breve termine | ( |
||
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | ( |
( |
|
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento | ( |
||
Variazione poste patrimoniali per effetto della conversione cambi | ( |
||
Flusso di cassa complessivo | |||
Cassa e banche iniziali | |||
Cassa e banche finali | |||
Il presente Bilancio Consolidato, relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2023, è costituito dal prospetto di stato patrimoniale, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle note illustrative .
Gli importi inseriti all’interno dell’informativa finanziaria, salvo quando diversamente indicato, sono arrotondati alle migliaia di euro.
La Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (la Capogruppo) è una società per azioni, quotata alla Borsa Italiana, attiva nel settore della progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica; ha sede legale in Buttrio (Udine – Italia), Via Nazionale 41.
Il capitale sociale al 30 giugno 2023 è composto da n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio. Le azioni ordinarie sono detenute da:
Quota rappresentativa di capitale sociale |
||||
Sind International s.r.l. |
67,824% |
|||
Azioni proprie in portafoglio |
8,154% |
|||
Mercato |
24,022% |
Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli è oggetto di revisione legale da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è una persona giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana ed è quotata alla Borsa di Milano dal 1984.
Il Gruppo Danieli è essenzialmente impegnato sia nella costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica, offrendo una gamma di macchine che va dalla gestione del processo primario alla produzione del prodotto finito (praticamente dal minerale al prodotto finito), che nella produzione e vendita di acciai speciali esercitata dalle controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e ABS Sisak d.o.o. .
Con la consociata FATA SpA il gruppo opera, inoltre nel settore degli impianti per produzione e smistamento dell’energia elettrica anche da fonti rinnovabili e sostenibili.
In sintesi, il Gruppo Danieli progetta e costruisce impianti per l’industria siderurgica per tutte le aree di processo quali:
- Miniere;
- Impianti produzione pellets;
- Altiforni;
- Riduzione diretta;
- Macchine per il trattamento rottami;
- Acciaierie per produzione acciaio liquido;
- Colata continua per:
- Blumi e billette;
- Bramme;
- Bramme sottili;
- Laminatoi per prodotti lunghi;
- Laminatoi per tubi senza saldatura;
- Linee per tubi saldati;
- Laminatoi per prodotti piani a caldo ed a freddo di tutti i metalli ferrosi non ferrosi e inox;
- Linee di processo per prodotti piani;
- Impianti completi per Controlli Dimensionali e per il controllo di qualità di tipo non distruttivo ed Impianti di Condizionamento;
- Impianti di seconda lavorazione quali Pelatrici, Raddrizzatrici, Rullatrici, Trafile;
- Presse a Forgiare e Manipolatori ed impianti completi di forgiatura;
- Presse estrusione per materiali ferrosi e non ferrosi;
- Impianti per taglio longitudinale e per taglio a misura trasversale per foglio e lamiere di tutti i metalli non ferrosi e l’inox;
- Automazione Impianti di Livello 1-2-3 e 4;
- Gru e impianti di sollevamento.
Nel settore degli impianti di laminazione per prodotti lunghi, il Gruppo Danieli è leader del mercato mondiale sia per numero di impianti in esercizio che per vendite annuali e, soprattutto, è indiscusso leader tecnologico per l’affidabilità degli impianti, la produttività e la qualità del prodotto ottenibile e per livello di automazione.
Nella predisposizione del bilancio consolidato al 30 giugno 2023 sono stati osservati i principi contabili IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 entro la data di redazione del presente documento (settembre 2023), integrati dalle raccomandazioni previste dal Regolamento degli Emittenti come approvato da delibera CONSOB. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio consolidato è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale nonché sulla base del principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati e le attività finanziarie disponibili per la vendita, che sono iscritti al fair value, le partecipazioni in imprese collegate e joint venture, che sono valutate col metodo del patrimonio netto, e i lavori in corso su ordinazione, che sono rilevati sulla base del metodo della percentuale di completamento.
Il Gruppo, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, ha scelto di presentare nello stato patrimoniale separatamente le attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura del periodo e di fornire nel conto economico un’analisi dei costi in base alla natura degli stessi.
Il rendiconto finanziario viene redatto con il metodo indiretto.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° luglio 2022:
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
- Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
- Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
- Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come, ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
- Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.
Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.
Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach (“PAA”).
Le principali caratteristiche del General Model sono:
- le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
- la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
- le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
- esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
- il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
- il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.
L’approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un’approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l’approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall’applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Il principio si applica a partire dal 1° luglio 2023 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l’IFRS 9 – Financial Instruments e l’IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di questo principio.
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “ Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”. L e modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tali emendamenti.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current” ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. I documenti hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° luglio 2024; è comunque consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate (“Rate Regulation Activities”) secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli comprende i dati al 30 giugno 2023 della Danieli & C.Officine Meccaniche S.p.A. e delle società italiane ed estere nelle quali la stessa esercita direttamente o indirettamente il controllo; il dettaglio delle società consolidate integralmente è riportato nell’allegato I-C.
Dal 1° luglio 2022 sono entrate nell’area di consolidamento le società – Danieli Corus Refractory Solution Ltd, More USA Inc., precedentemente non incluse in quanto inattive e Danieli Taranis LLC, precedentemente detenuta al 50% e valutata con il metodo del patrimonio netto, per effetto dell’acquisto del restante 50% intervenuto nel corso dell’esercizio.
Si ricorda che, a fine novembre 2019, sono iniziate le attività di chiusura dello stabilimento della controllata tedesca ESW Röhrenwerke Gmbh (“ESW”) che, a partire dal bilancio intermedio al 31 dicembre 2019, è stata contabilizzata come attività cessata con la conseguenza che, in ossequio a quanto previsto dal principio contabile IFRS 5, i risultati della ESW, relativi essenzialmente agli esiti del processo di liquidazione degli attivi della società, sono iscritti nel conto economico separatamente, alla voce utile/(perdita) da attività destinate alla dismissione.
Non ci sono altre variazioni significative nell’area di consolidamento rispetto all’esercizio chiuso al 30 giugno 2022, tuttavia si evidenzia che nel corso dell’esercizio 2022/2023 sono intervenute alcune fusioni ed altre operazioni straordinarie all’interno di società del Gruppo che non hanno peraltro avuto alcun impatto sul bilancio consolidato; le operazioni più rilevanti sono:
- fusione di Danieli Telerobot Labs in Danieli Automation SpA;
- fusione di Danieli Technology in Danieli Holdings Inc.
Al 30 giugno 2023 non è inclusa nel bilancio consolidato con il metodo dell’integrazione globale la società controllata al 100% Danieli Project GmbH in Germania.
Tale società, infatti, è stata costituita nell’esercizio ma è ancora sostanzialmente inattiva e verrà presumibilmente consolidata integralmente a partire dal prossimo esercizio.
Si segnala che alcuni saldi dello stato patrimoniale consolidato al 30/06/2021 e 30/06/2022 presentati ai fini comparativi, sono stati oggetto di restatement. Tali rettifiche fanno riferimento alla controllata Danieli & Co. in Thailandia ed hanno comportato l’iscrizione di Attività fiscali per imposte anticipate pari a 21,4 milioni di euro a fronte di differenze imputabili ad esercizi precedenti al 2020/2021. Individuate nel periodo tra i principi contabili utilizzati dalla controllata per il proprio bilancio redatto ai fini locali e gli IAS-IFRS. Le rettifiche hanno riguardato le imposte differite attive e le riserve di patrimonio mentre non hanno portato a nessun effetto economico nell’esercizio 2022/2023 nè in quello del periodo comparativo 2021/2022.
Il conflitto russo-ucraino non ha comportato variazioni nell’area di consolidamento per effetto di perdita di controllo nelle controllate russe e ucraine.
L’attività delle società più rilevanti è stata descritta nella Relazione sulla gestione.
I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli predisposti per l’approvazione da parte dei rispettivi organi sociali competenti e, per le società controllate il cui esercizio sociale non coincide con quello della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., da una situazione contabile relativa ad un periodo di dodici mesi appositamente redatta dai rispettivi amministratori riferita alla data del 30 giugno 2023. I bilanci individuali sono stati inoltre opportunamente uniformati ai principi contabili adottati dalla società consolidante.
L’elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nell’allegato n. II-C, mentre i dati essenziali degli ultimi bilanci approvati sono elencati nell’allegato n. III-C.
Sono consolidate con il metodo integrale le società in cui il Gruppo esercita il controllo (società controllate) secondo quanto stabilito dall’IFRS 10, cioè sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, che per effetto dell’esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, le scelte finanziarie e gestionali delle società, ottenendone i benefici relativi (o le perdite relative) anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto, esercitabili alla data di bilancio, è considerata ai fini della determinazione del controllo. Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data nella quale si assume il controllo, e sono deconsolidate a partire dalla data nella quale il controllo cessa.
Il Gruppo verifica, tenendo conto di tutti i fatti e circostanze applicabili, ad ogni chiusura di bilancio (o di situazione contabile intermedia) l’esistenza o meno del controllo sulle proprie partecipate e se necessario apporta le dovute variazione all’area di consolidamento.
Le operazioni di aggregazione aziendale in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (purchase method): in base a tale metodo, il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Quest’ultima, per ogni operazione di aggregazione aziendale, può essere valutata al fair value oppure in proporzione alle attività nette della società acquisita attribuibili alla minoranza. I costi di acquisizione sono spesati a conto economico.
Il corrispettivo di un’operazione di aggregazione aziendale è comprensivo del fair value di ogni corrispettivo potenziale alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività viene rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39 nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto.
L’avviamento derivante da un’aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza sono inferiori al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico.
L’iscrizione dell’avviamento viene mantenuta, anche al momento iniziale, solo laddove dall’aggregazione si possano ravvisare tangibili elementi di apprezzamento e misurabilità dei risultati futuri della nuova controllata. Laddove gli stessi non possano essere chiaramente identificati, in relazione alle difficoltà connesse all’inserimento della controllata nel Gruppo ed all’adattamento alle sue logiche industriali, o non possano essere oggettivamente attribuiti all’autonoma capacità di generazione di risultati della controllata, l’avviamento viene prudentemente svalutato.
Successivamente all’acquisizione, l’avviamento viene sottoposto ad analisi di congruità (impairment test) con frequenza annuale o maggiore qualora si verifichino eventi o cambiamenti che possano far emergere eventuali perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata, con le modalità indicate successivamente nella sezione “perdite di valore delle attività materiali ed immateriali”.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, al momento dell’acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method; l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata a conto economico.
Nel caso di cessione di parte delle quote di partecipazioni detenute con corrispondente perdita di controllo, la partecipazione detenuta è adeguata al relativo fair value e la rivalutazione concorre alla formazione della plusvalenza (minusvalenza) derivante dall’operazione di cessione.
In sede di consolidamento, a seguito dell’applicazione del metodo integrale:
- sono eliminate le partite di debito e di credito esistenti tra le imprese incluse nel consolidamento, i proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate tra le imprese medesime come pure gli utili e le perdite conseguenti ad operazioni effettuate tra tali imprese relative a valori compresi nel patrimonio;
- la quota parte del patrimonio netto delle società partecipate di pertinenza degli azionisti terzi è iscritta in una apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La parte del risultato economico consolidato corrispondente a quote di partecipazioni detenute da terzi è iscritta in una voce denominata "(Utile)/perdita dell'esercizio di pertinenza di terzi".
Le partecipazioni detenute in società sulle quali viene esercitata un’influenza notevole (“società collegate”), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% ed il 50%, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Per effetto dell’applicazione di tale metodo il valore contabile della partecipazione risulta allineato al patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l’applicazione degli IFRS omologati dalla Commissione Europea e comprende l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al momento dell’acquisizione.
La quota di utili/perdite realizzati dalle società collegate dopo l’acquisizione è contabilizzata a conto economico, mentre la quota di movimenti delle riserve successivi all’acquisizione è contabilizzata nelle riserve di patrimonio netto. Quando la quota di perdite del Gruppo in una società collegata uguaglia o eccede la sua quota di pertinenza nella società collegata stessa, si procede ad azzerare il valore della partecipazione ed il Gruppo non contabilizza perdite ulteriori rispetto a quelle di sua competenza, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con società collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle stesse.
Le altre partecipazioni, nelle quali la percentuale di proprietà del Gruppo è inferiore al 20%, o al 10% se quotate, o nelle quali il Gruppo non esercita un'influenza notevole, sono valutate al fair value. Se il fair value di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono valutate al costo di acquisto o di sottoscrizione, al netto delle svalutazioni relative alle perdite.
La valutazione al costo viene mantenuta, pur risultando superiore a quella corrispondente definita con il metodo del patrimonio netto, sempre che le prospettive reddituali o i plusvalori inespressi e compresi nelle partecipazioni, consentano di prevedere il recupero del maggior valore iscritto.
Identificazione della valuta funzionale
I saldi inclusi nelle situazioni economico-patrimoniali di ogni società del Gruppo sono iscritti nella valuta dell’ambiente economico primario in cui opera l’entità (valuta funzionale). Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli è redatto in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo.
Conversione delle operazioni in valuta estera
Gli elementi espressi in valuta differente da quella funzionale, sia monetari (disponibilità liquide, attività e passività che saranno incassate o pagate con importi di denaro prefissato o determinabile ecc.), sia non monetari (anticipi a fornitori ed anticipi da clienti di beni e/o servizi, avviamento, attività immateriali ecc.), sono inizialmente rilevati al cambio spot in vigore alla data in cui viene effettuata l’operazione. Successivamente gli elementi monetari sono convertiti in valuta funzionale sulla base del cambio della data di rendicontazione e le differenze derivanti dalla conversione sono imputate a conto economico. Gli elementi non monetari sono mantenuti al cambio di conversione dell’operazione tranne nel caso di andamento sfavorevole persistente del tasso di cambio di riferimento. Le differenze seguono il trattamento contabile (conto economico o riserve di conversione) previsto per le variazioni di valore delle poste correlate.
Traduzione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo
Le regole per la traduzione dei bilanci espressi in valuta estera in moneta funzionale del Gruppo sono le seguenti:
- le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura dell’esercizio;
- i costi, i ricavi, gli oneri e i proventi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio;
- la “riserva di conversione” accoglie sia le differenze cambio generate dalla conversione delle valute estere ad un tasso differente da quello alla data di riferimento del bilancio consolidato, che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura dell’esercizio;
- l’avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati all’acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio spot di chiusura dell’esercizio.
Sono di seguito indicati i cambi applicati nella conversione dei bilanci in valuta diversa dall’euro per gli esercizi chiusi al 30 giugno 2023 ed al 30 giugno 2022 (valuta estera per 1 euro):
2022/2023 |
2021/2022 |
|||
Medio |
30/06/2023 |
Medio |
30/06/2022 |
|
Baht Thailandese |
36,9166 |
38,4820 |
37,6772 |
36,7540 |
Corona Ceca |
24,0821 |
23,7420 |
25,0374 |
24,7390 |
Corona Svedese |
11,0555 |
11,8055 |
10,3176 |
10,7300 |
Dinaro Serbo |
117,3029 |
117,1796 |
117,5436 |
116,8255 |
Dollaro Canadese |
1,4035 |
1,4415 |
1,4268 |
1,3425 |
Dollaro USA |
1,0474 |
1,0866 |
1,1277 |
1,0387 |
Dong Vietnamita |
24.825,33 |
25.618,00 |
25.791,50 |
24.170,00 |
Franco Svizzero |
0,9820 |
0,9788 |
1,0503 |
0,9960 |
Hryvnia Ucraina |
37,8883 |
39,6952 |
31,4088 |
30,4017 |
Kuna Croata |
na |
na |
7,5244 |
7,5307 |
Leu Rumeno |
4,9258 |
4,9635 |
4,9430 |
4,9464 |
Lira Egiziana |
27,1768 |
33,5743 |
18,5616 |
19,5332 |
Lira Turca |
20,0406 |
28,3193 |
13,8272 |
17,3220 |
Real Brasiliano |
5,4059 |
5,2788 |
5,9144 |
5,4229 |
Renminbi (Yuan) Cinese |
7,2836 |
7,8983 |
7,2764 |
6,9624 |
Ringgit Malese |
4,7031 |
5,0717 |
4,7685 |
4,5781 |
Rial Iraniano |
43.992,08 |
45.637,00 |
47.362,67 |
43.625,00 |
Riyal Qatar |
3,8127 |
3,9552 |
4,1048 |
3,7809 |
Riyal Saudita |
3,9279 |
4,0748 |
4,2288 |
3,8951 |
Rublo Russo |
72,4563 |
95,1052 |
84,5165 |
53,8580 |
Rupia Indiana |
85,4908 |
89,2065 |
84,9242 |
82,1130 |
Sterlina Gran Bretagna |
0,8698 |
0,8583 |
0,8469 |
0,8582 |
Yen Giapponese |
143,7321 |
157,1600 |
132,1010 |
141,5400 |
Zloty Polacco |
4,6810 |
4,4388 |
4,6122 |
4,6904 |
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione o di produzione interna, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti cumulati, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
Gli impianti e macchinari possono avere parti con una vita utile diversa. L’ammortamento è calcolato sulla vita utile di ogni singola parte; in caso di sostituzione le nuove parti sono capitalizzate nella misura in cui soddisfano i criteri per l’iscrizione di un’attività, e il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato dal bilancio.
Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato, al netto degli ammortamenti. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono stati addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli di natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli ammortamenti imputati al conto economico sono stati calcolati in modo sistematico e costante sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico-tecnica stimata dei cespiti. Per alcuni specifici impianti del settore Steel Making , e segnatamente forni fusori, impianti di laminazione e colaminazione, considerando le innovazioni tecnologiche insite nella loro realizzazione e la lunga fase di avviamento e di messa a regime, si è ritenuto di correlare l’aliquota di ammortamento alla effettiva capacità produttiva utilizzata nel periodo rispetto a quella normalmente prevista per ciascun anno di vita utile degli impianti. Le principali aliquote di ammortamento annue, o parametrate su base annua, applicate sono le seguenti:
Fabbricati e costruzioni leggere |
3-10% |
|
Impianti e macchinari |
da 10 a 17,5% |
|
Forni e grandi impianti automatici |
da 5 a 23,4% |
|
Attrezzature |
20-25% |
|
Automezzi, mezzi di trasporto interno su ruote, autovetture |
20-25% |
|
Mobili e macchine d'ufficio |
12-20% |
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
I Diritti d’uso sono iscritti secondo le previsioni dell’IFRS 16.
L’IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. Il principio definisce il leasing come un contratto, o parte di un contratto, che in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un’attività per un periodo di tempo. Il modello previsto per i locatari dal nuovo principio è il seguente: alla data di inizio del contratto, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell’attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto di utilizzo dell’attività.
Il Gruppo ha fatto ricorso agli espedienti pratici previsti per la transizione all’ IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la definizione di lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti di lease sottoscritti o modificati prima della sua prima applicazione. Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo (“right of use”). Secondo l’IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il Gruppo applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall’IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1° luglio 2019.
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti).
La durata dei contratti è contrattualmente stabilita e nel caso di clausole contrattuali che permettono l’interruzione anticipata dello stesso oppure una sua proroga o rinnovo viene fatta una analisi per ogni contratto sulla previsione di esercizio o meno di tali clausole. Il Gruppo si è basato sulle proprie esperienze acquisite per la determinazione della durata dei lease contenenti opzioni di proroga o di risoluzione.
L’incremental borrowing rate è stato calcolato per singolo contratto partendo dagli spread comunemente applicati al Gruppo per i propri finanziamenti aventi condizioni e durata analoghe a quelle dei leasing con l’aggiunta dei normali tassi variabili sulla base di durata, valuta e area geografica (es. EURBOR, USD LIBOR, EURIRS).
Ai fini dell’esposizione in bilancio il Gruppo ha stabilito di avvalersi delle esenzioni concesse dall’IFRS 16 paragrafo C5 lett. a) e b).
Il Gruppo si è avvalso di tali esenzioni in due ipotesi, concesse dal principio: i contratti di leasing in cui l’attività sottostante è di modesto valore (IFRS 16:5(b) - ad esempio i personal computer e le stampanti) e i contratti di leasing aventi scadenza nel breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore – IFRS 16:5(a)). Il valore dei costi per godimento di beni di terzi relativi a tali esenzioni è pari a circa 1,5 milioni di euro.
Per tali esenzioni non è stata rilevata né la passività finanziaria del lease nè il relativo diritto d’uso mentre i canoni di locazione sono stati rilevati a conto economico, come fatto in precedenza, tra gli oneri operativi.
Il Diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà del Gruppo di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento decorre dall’inizio della decorrenza del lease.
La passività derivante dal lease non è esposta in una voce separata bensì tra i finanziamenti correnti e non correnti.
Successivamente alla rilevazione iniziale applicando il metodo del costo ammortizzato per la valutazione della passività derivante dal lease, il valore di carico di tale passività è incrementato degli interessi sulla stessa (utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) e diminuito per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.
Il Gruppo ridetermina il saldo delle passività derivante dal lease (ed attua un adeguamento del corrispondente valore del diritto d’uso) qualora:
- cambi la durata del lease o ci sia un cambiamento nella valutazione dell’esercizio del diritto di opzione;
- cambi il valore dei pagamenti del lease a seguito di modifiche negli indici o tassi oppure cambi l’ammontare delle garanzie per il valore residuo atteso;
- un contratto di lease sia stato modificato e la modifica non rientri nelle casistiche per la rilevazione di un contratto separato.
Il Gruppo non ha rilevato nessuna delle suddette modifiche nel periodo corrente.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione interna comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.
Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende solo gli oneri che possono essere direttamente attribuiti all’attività a partire dalla data in cui sono soddisfatti i criteri per l’iscrizione di tale attività.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto stabilisce lo IAS 36.
Le spese di ricerca inerenti l’attività di produzione sono interamente addebitate a conto economico nell’esercizio in cui sono state sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad ammortamento tranne quando hanno una vita utile indefinita. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero, a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile delle immobilizzazioni immateriali a ogni chiusura d’esercizio.
I principali coefficienti annui di ammortamento applicati sono compresi nei seguenti intervalli:
Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno |
da 6,67 a 20% |
|
Concessione di licenze e marchi |
20% |
|
Altri oneri di utilità pluriennale |
da 20 a 33% |
L’avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili alla data di acquisizione delle partecipate incluse nel consolidato. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.
Successivamente all’acquisizione, l’avviamento viene sottoposto ad analisi di congruità (impairment test) con frequenza annuale o maggiore qualora si verifichino eventi o cambiamenti che possano far emergere eventuali perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Al fine della verifica di eventuali riduzioni di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata, con le modalità indicate successivamente nella sezione “perdite di valore delle attività materiali ed immateriali”.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
A ogni chiusura di bilancio e nelle circostanze in cui viene identificata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre una perdita durevole di valore, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività immateriali o materiali, o Gruppo di attività immateriali o materiali (Cash Generating Unit, di seguito anche CGU) al netto dei costi di vendita e del valore d’uso. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è svalutata fino a ricondurla al suo valore recuperabile.
Il valore recuperabile è rappresentato dal maggior valore fra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il valore d’uso. Nel definire il valore d’uso i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, ad eccezione delle perdite di valore relative all’avviamento.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l’espediente pratico, sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “Solely Payments of Principal and Interest (SPPI)” ). Questa valutazione è indicata come test SPPI.
Le azioni proprie che vengono riacquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto sulla base del relativo costo di acquisto. L’acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita a conto economico. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati così come il diritto a ricevere dividendi.
Le giacenze di materie prime sussidiarie e di consumo sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il presunto valore di realizzo che emerge dall'andamento del mercato alla data di chiusura del periodo.
I prodotti finiti ed i semilavorati sono valutati al costo medio ponderato di acquisto o di fabbricazione e l’eventuale differenza negativa tra il valore di costo ed il corrispondente valore di mercato alla data di chiusura del periodo viene accantonata in un apposito fondo svalutazione prodotti, iscritto a diretta diminuzione delle rimanenze di magazzino.
I prodotti in corso di lavorazione sono valutati al costo industriale di fabbricazione relativo all’anno di formazione, sulla base del rispettivo stato di avanzamento.
I lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i ricavi (e conseguentemente il margine) vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato dalle società del Gruppo sulla base dei costi già sostenuti per la realizzazione della commessa in proporzione al totale, inclusivo dei costi a finire aggiornati. Per le commesse in corso, dove la fatturazione effettuata eccede i costi sostenuti più i margini rilevati per maturazione, il valore netto viene esposto tra le passività correnti – debiti per lavori in corso su ordinazione.
La determinazione del valore è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera dei progetti, il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti sulle assunzioni alla base di tali valutazioni. Gli effetti economici della revisione delle stime sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti.
Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto più che probabile e ragionevolmente quantificabile.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile ed appostata ad apposito fondo.
I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti con corrispettivi denominati in valuta differente da quella funzionale ed eccedenti gli acconti percepiti sono influenzati dal cambio di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, che concorre alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa, cui applicare la percentuale dello stato di avanzamento.
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e caratterizzate da un’elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto. I relativi importi sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del proprio valore, salvo che per le disponibilità liquide in valuta estera, soggette al rischio di cambio.
Il trattamento di fine rapporto riservato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo rientra nell’ambito dello IAS 19 (benefici ai dipendenti) in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di interesse che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione; il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Tali utili e perdite attuariali sono classificati tra gli utili a nuovo e non saranno riclassificati nel conto economico nei periodi successivi.
A seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi decreti e regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, il TFR maturato dal 1 gennaio 2007 ha assunto la natura di piano a contribuzione definita, sia nel caso di opzione del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS.
Gli accantonamenti vengono contabilizzati dal Gruppo in presenza di un’obbligazione corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta, e l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente l’obbligazione corrente.
Eventuali costi di ristrutturazione vengono rilevati quando il Gruppo ha formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo ha comunicato alle parti interessate.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dai contratti stessi, l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata con l’accantonamento ad un fondo.
Quote di emissione di gas ad effetto serra
Le quote di emissione di gas ad effetto serra (certificati grigi) rappresentano il diritto ad immettere nell’atmosfera un certo quantitativo di gas ad effetto serra. Tali quote costituiscono uno strumento per la riduzione dell’inquinamento che trae origine dal Protocollo di Kyoto e sono state introdotte con l’obiettivo di realizzare un abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso il miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali, nonché l’uso più efficiente dell’energia.
Le quote di emissione sono assegnate gratuitamente dall’autorità nazionale competente e consentono l’immissione in atmosfera di un certo quantitativo di gas ad effetto serra.
Il superamento di tale quantitativo comporta la sua copertura attraverso la consegna di quote che vanno acquistate sul mercato; il surplus di quote può essere utilizzato negli anni successivi oppure venduto in apposite aste organizzate dall’autorità nazionale competente.
L’acquisto delle quote di emissione comporta la rilevazione di un costo a conto economico e come contropartita patrimoniale un debito. La vendita determina la contabilizzazione di un ricavo ed un credito.
Il Gruppo ha adottato una politica che prevede la contabilizzazione della passività netta relativamente ai diritti di emissione concessi. Pertanto, è rilevato un accantonamento a fondo rischi solo quando le emissioni effettive eccedono i diritti di emissione ricevuti ed ancora disponibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali, altre passività, debiti verso banche e finanziamenti.
Debiti commerciali, anticipi da clienti ed altre passività
I debiti commerciali, gli anticipi ricevuti dai committenti e le altre passività correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al valore nominale, che rappresenta il valore equo alla data di riferimento. A seguito della rilevazione iniziale, tali passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.
Finanziamenti
Tutti i finanziamenti sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo l’iniziale rilevazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti a meno che le società del Gruppo non abbiano un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione ed il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: vendita/acquisti a termine di valuta, anche sintetici con clausola di knock out e di accumulazione di acquisto/vendite a termine, swap su tassi di interesse.
I strumenti derivati sono classificati come strumenti di copertura, in accordo con l’IFRS 9, quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata inizialmente e periodicamente, è elevata.
Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell’elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli altri costi.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfino le condizioni per essere qualificati ai sensi dell’IFRS 9 come strumenti di copertura, sono rilevate a conto economico.
I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo della percentuale di completamento (“Performance obligations satisfied over time”) misurata sulla base dei costi già sostenuti per specifico progetto sul totale dei costi stimati per specifico progetto (metodo degli input). Tale modalità di contabilizzazione, e i contratti con i clienti su cui si basa, rispettano i requisiti richiesti dall’IFRS 15.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nel principio relativo alle rimanenze.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati, coerentemente con le disposizioni previste dall’IFRS 15, e del passaggio del controllo sul bene venduto o sul servizio reso e dell’adempimento della “Performance obbligation” prevista dagli accordi contrattuali con le controparti (“Performance obligations satisfied at a point in time”).
Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei c osti sostenuti recuperabili.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse alle vendite (imposta sul valore aggiunto).
Tra gli altri ricavi operativi sono iscritti i “titoli di efficienza energetica” - TEE, noti anche come certificati bianchi, rilasciati dal Gestore dei mercati energetici a favore di determinati soggetti a seguito di progetti di miglioramento dell’efficienza energetica. Sono titoli che certificano la riduzione dei consumi conseguita in un certo intervallo temporale e vengono attribuiti alle imprese solo dopo che le autorità competenti hanno propedeuticamente approvato il progetto e successivamente verificato i riepiloghi periodici presentati; possono essere scambiati all’interno di un apposito mercato organizzato oppure attraverso contratti bilaterali al di fuori del suddetto mercato.
Il diritto maturato nei confronti del Gestore dei mercati energetici viene iscritto nell’esercizio in cui ha luogo la produzione che ha generato i risparmi energetici, valutato sulla base del presumibile valore di realizzo dei titoli di efficienza energetica, alla data di iscrizione.
I contributi in conto esercizio vengono rilevati direttamente a conto economico quando il diritto alla loro erogazione è ritenuto definitivo e il loro ammontare obiettivamente determinabile. Quando i contributi sono commisurati a specifiche componenti di costi operativi (esclusi gli ammortamenti), sono rilevati direttamente a riduzione degli stessi.
I contributi in conto impianti vengono iscritti tra gli altri ricavi operativi sulla base del criterio sistematico e razionale che riflette il processo di ammortamento del cespite cui si riferiscono.
Sulla base di tale impostazione contabile è stato iscritto, tra i crediti tributari – oltre l’esercizio successivo, anche il credito di imposta per nuovi investimenti in macchinari, previsto dal D.L. 24 giugno 2014, n. 91. Il suo riconoscimento a conto economico segue un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce, con la conseguente iscrizione tra i risconti passivi della quota di contributo non ancora maturata.
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso d’interesse effettivo (TIE), che è il tasso che sconta i pagamenti e gli incassi stimati futuri attraverso la vita attesa dello strumento finanziario.
I dividendi vengono iscritti nell'esercizio in cui sono deliberati e sorge il diritto al relativo incasso.
I c ontributi sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l’ottenimento degli stessi.
In particolare:
i) le agevolazioni tariffarie ricevute in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetta impresa energivora) sono contabilizzate sulla base dei consumi rilevati ed a riduzione dei costi dell’energia;
ii) i titoli di efficienza energetica (TEE, od anche certificati bianchi), ottenuti a fronte di progetti di efficientamento energetico autorizzati dal GSE (Gestore Servizio Elettrico), sono iscritti tra gli altri ricavi sulla base dei volumi di produzione e dell’energia risparmiata per effetto del progetto;
iii) il credito di imposta per nuovi investimenti in macchinari, previsto dal D. L. 24 giugno 2014, n. 91 è iscritto tra le altre attività non correnti e correnti della situazione patrimoniale-finanziaria e sarà utilizzato quale credito d’imposta sulla base delle modalità previste dalla normativa di riferimento. Il suo riconoscimento a conto economico segue un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce, con la conseguente appostazione tra le altre passività correnti della quota di contributo non ancora maturata.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per la previdenza complementare e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque sostenuti per attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, si qualificano normalmente come costi di ricerca e sono rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:
i) la possibilità tecnica di completare il progetto in modo che sia utilizzabile per l’utilizzo o la vendita;
ii) l’intenzione di completare l’attività;
iii) la propria capacità di utilizzarla o venderla;
iv) le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri;
v) l’esistenza delle disponibilità di risorse per completare l’attività
vi) le capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante lo sviluppo.
Le imposte correnti attive e passive sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali, in conformità alle disposizioni in vigore alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate direttamente nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono.
Le attività e passività fiscali per imposte correnti sono compensate solo se si ha un diritto esercitabile per compensare gli importi rilevati contabilmente e si intende liquidare o saldare le partite al netto o si intende realizzare l’attività ed estinguere contemporaneamente la passività.
Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate su tutte le differenze temporanee nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Lo stesso principio si applica per la contabilizzazione delle attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali utilizzabili.
Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente da consentire del tutto o in parte il recupero dell’attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.
Le imposte differite passive sono calcolate usando il cosiddetto “liability method” su tutte le differenze temporanee risultanti alla data di bilancio tra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio, salvo eccezioni specifiche.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote e la normativa fiscale in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura del bilancio nei paesi dove il Gruppo opera.
La predisposizione del bilancio comporta che siano effettuate stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Di seguito sono indicate le stime contabili rilevanti nel processo di redazione del bilancio consolidato perché comportano il ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche di condizione alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto apprezzabile sui risultati successivi.
In particolare, si evidenzia che per la loro indubbia complessità e rilevanza, risultano maggiormente significative nel processo di redazione del bilancio consolidato le stime effettuate per la valutazione dei lavori in corso su ordinazione.
Lavori in corso su ordinazione
Le commesse gestite dal Gruppo Danieli si riferiscono in massima parte ad impianti per l’industria siderurgica e per quella dei metalli non ferrosi. Queste, possono essere di dimensioni assai rilevanti ed essere concluse a volte con controparti in Paesi soggetti ad instabilità politica. Tali progetti, di durata ultrannuale, sono sempre caratterizzati da un elevato livello tecnologico, spesso anche fortemente innovativo e prevedono garanzie di performance alla consegna definitiva degli impianti che contribuiscono a rendere particolarmente complesse le stime connesse alla valutazione dei lavori in corso.
Il processo di stima utilizzato dalle società del Gruppo prevede la predisposizione per ogni singola commessa di un articolato e rigoroso processo di identificazione e gestione di tutte le voci di costo necessarie per il completamento della stessa, suddiviso in dettaglio per le diverse tipologie di attività e/o servizi (raggruppate per affinità progettuali). Tale processo è finalizzato a quantificare e monitorare, durante la vita del progetto, tutte le attività da svolgere per le diverse fasi di lavorazione con i relativi costi e ricavi ed il margine complessivo, identificando inoltre lo stato di avanzamento progressivo legato allo sviluppo temporale di ogni singola commessa. In tali stime si tiene conto di eventuali corrispettivi aggiuntivi ove contrattualmente convenuto o se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile, mentre eventuali costi aggiuntivi rispetto a quelli stimati inizialmente ed eventuali penalità sono valorizzate nella stima dei lavori in corso utilizzando l’insieme delle informazioni a disposizione del management aziendale al momento della formazione del bilancio. Le assunzioni e le stime sono riviste periodicamente ed i relativi effetti sono riflessi nel conto economico. Nell’ambito di tali assunzioni e stime, in sede di chiusura di bilancio sono stati considerati anche gli impatti derivanti dal conflitto russo ucraino oltre che quelli, seppur limitati, connessi alla pandemia Covid-19.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile e contabilizzata in specifico fondo. In particolare, sulle commesse in corso del Gruppo al 30 giugno 2023 sono stati determinati fondi complessivamente pari a 50 milioni di euro (83 milioni di euro al 30 giugno 2022), che includono la stima di ogni altro onere connesso che appaia probabile sulla base di una attenta valutazione dello stato complessivo dei lavori in corso alla data di chiusura del bilancio.
La valutazione dei lavori in corso su ordinazione per contratti con corrispettivi denominati in valuta (principalmente dollaro USA) differente da quella funzionale prevede che la quota eccedente a quanto già fatturato in acconto alla data di chiusura sia convertita al cambio puntuale di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, concorrendo in tal modo alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa.
La politica del Gruppo in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere sia una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati. In ragione della difficoltà intrinseca nel predisporre una programmazione puntuale dei flussi di incasso su commessa, i contratti derivati su cambi utilizzati nel periodo (ed in quello precedente) non presentano le caratteristiche per essere qualificati come strumenti di copertura sotto un profilo contabile (c.d. hedge accounting). Conseguentemente, la valutazione dei lavori in corso è influenzata anche dalla variazione del tasso di cambio euro/dollaro intervenuta nel periodo. Peraltro, per analoghe motivazioni, gli effetti della fluttuazione dei cambi sono registrati nel conto economico nella sezione dedicata alla gestione finanziaria e quindi in tale prospetto non concorrono alla rappresentazione del risultato operativo.
Fondi rischi
Il Gruppo Danieli effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti, ai contenziosi legali e fiscali e alla valutazione delle commesse. La stima di tali accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale che variano nel tempo in relazione alle informazioni disponibili.
Svalutazioni
Le attività materiali ed immateriali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo delle attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi ed i conseguenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata.
Debiti per aggregazioni aziendali
I debiti per aggregazioni aziendali derivano essenzialmente dalla stima del corrispettivo potenziale di ciascuna acquisizione, effettuata inizialmente al fair value sulla base di tutti gli elementi a disposizione al momento della transazione. Tale stima può essere oggetto di variazione derivante sia da ulteriori informazioni ottenute dal Gruppo dopo la data di acquisizione su fatti e circostanze in essere alla stessa data, che da eventi successivi alla data di acquisizione, legati al conseguimento di un obiettivo di reddito o al valore di realizzo di alcune attività od all’emergere di alcune passività o al venir meno di alcune clausole sospensive cui erano legate il riconoscimento di attività potenziali.
Imposte differite attive
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle stesse.
Si evidenzia che il Gruppo ha rilevato attività a fronte di perdite fiscali per un ammontare pari a 24,1 milioni di euro, nella misura in cui è altamente probabile che vi sarà un utile tassato tale da permettere l’utilizzo del beneficio connesso al riporto delle richiamate perdite. Il Gruppo ha inoltre perdite fiscali pregresse per un ammontare pari a 306,5 milioni di euro, relative a società controllate e che non possono essere utilizzate per compensare il reddito imponibile in altre componenti del Gruppo. Poiché le citate controllate non hanno differenze temporanee imponibili che potrebbero supportare la rilevazione di attività per imposte anticipate connesse a tali perdite, il Gruppo ha prudenzialmente ritenuto che non sussistano le condizioni per rilevare il relativo credito per imposte anticipate, il cui ammontare complessivo si attesterebbe a circa 66,0 milioni di euro.
Stima del fair value
Il fair value degli strumenti finanziari quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura del periodo.
Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in pubblici mercati è determinato con tecniche finanziarie valutative. In particolare:
- il fair value degli interest rate swap è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base delle curve attese dei tassi d’interesse;
- il fair value dei contratti di acquisto/vendita valuta con contenuto opzionale è determinato attualizzando i differenziali fra il cambio contrattuale ed il cambio di mercato alla data di chiusura del bilancio sulla base dei cambi forward attesi e tenendo conto delle componenti opzionali ove insite in alcune tipologie di contratto.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e gestiti dal Gruppo Danieli sono i seguenti:
- il rischio di mercato che deriva dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali le società del Gruppo operano;
- il rischio credito e paese, relativo alla possibilità di default di una controparte;
- il rischio liquidità, che potrebbe emergere dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine.
La gestione dei rischi finanziari si basa sulle Linee Guida emanate centralmente con l’obiettivo di uniformare e coordinare le policy di Gruppo in materia di rischi finanziari.
Relativamente ai rischi industriali, si rimanda al paragrafo “Gestione dei rischi d’impresa” nella Relazione sulla Gestione.
Rischio di mercato connesso alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali opera il Gruppo possano influenzare negativamente il valore delle attività, delle passività, o dei flussi finanziari attesi.
Rischio di cambio
La policy del Gruppo in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati.
L’esposizione all’oscillazione dei tassi di cambio può generare i seguenti impatti:
- rischio economico derivante dalla diversa significatività di costi e ricavi espressi in divisa estera in periodi temporali differenti;
- rischio transattivo derivante dalla conversione di crediti/debiti commerciali e/o finanziari espressi in divisa estera;
- rischio traslativo legato alla conversione delle attività/passività di società consolidate che redigono il bilancio in divisa diversa dall’euro.
Oggetto di risk management da parte della direzione finanziaria di Gruppo sono sia il rischio economico sia quello transattivo, mentre non è oggetto di monitoraggio il rischio di tipo traslativo.
L'esposizione al rischio cambio è strettamente correlata alle previsioni effettuate sul flusso di incassi legato al completamento progressivo dei contratti in corso, tenuto conto degli anticipi contrattuali ricevuti, nonché su quello dei pagamenti degli acquisti in valuta diversa da quella funzionale. Gli effetti di tali operazioni vengono riflessi sui ricavi e sulla valutazione delle rimanenze in essere, nonché sui costi di acquisto.
La pianificazione, il coordinamento, la gestione di questa attività e la valutazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio viene supervisionata dalla direzione finanziaria del Gruppo che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti basandosi sistematicamente sulle quotazioni di mercato, garantendo un’adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali.
Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023, il Gruppo è ricorso ad un uso ragionato di strumenti derivati di copertura del rischio cambio su crediti ed attività finanziarie in valuta, anche in relazione alla composizione delle commesse in corso di esecuzione e quelle in portafoglio, caratterizzata da contratti con corrispettivi espressi in dollari USA per i quali è previsto un’importante componente dei costi diretti espressi in valute strettamente correlate al dollaro USA che consentono quindi una copertura naturale.
ll risultato su cambi negativo, evidenziato nel conto economico dell’esercizio, è totalmente correlato all’andamento del dollaro USA rispetto all’euro, che ha portato ad un allineamento passivo dei crediti e delle provviste valutarie del Gruppo presenti a fine esercizio al netto dei recuperi attuati con le operazioni di copertura.
Con riferimento a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti ed espresse in divisa estera si è effettuata, a fine esercizio, un’analisi di sensitività per determinare quale effetto a conto economico e a patrimonio netto si genererebbe nel caso di un ipotetica variazione positiva e negativa del 5% o del 10% nei tassi di cambio euro/usd rispetto ai cambi correnti al 30 giugno 2023, senza considerare la variazione di fair value dei contratti derivati ma unicamente l’efficacia degli stessi rispetto al nuovo cambio. Tale analisi inoltre non ha riguardato l’effetto della variazione cambio sulla valutazione dei lavori in corso (non essendo attività finanziaria ai sensi dello IAS 32).
La tabella successiva riepiloga gli effetti negativi sul patrimonio netto e sul conto economico, al lordo dell’effetto fiscale, derivanti da un eventuale rafforzamento dell’euro e quelli positivi nell’ipotesi in cui sia la moneta americana a rafforzarsi:
(in migliaia di euro)
-10% |
-5% |
5% |
10% |
|
Utile/(perdita) su cambi derivante da una oscillazione del tasso di cambio euro/dollaro USA |
76.745 |
36.353 |
(32.891) |
(62.791) |
Totale |
76.745 |
36.353 |
(32.891) |
(62.791) |
Rischio di tasso di interesse
Il rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse nell’ambito del Gruppo Danieli è legato essenzialmente a finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, per i quali non sono stati negoziati contratti di copertura del rischio tasso (IRS).
Con riferimento al rischio tasso di interesse è stata elaborata un’analisi di sensitività per valutare l’effetto a conto economico che potrebbe derivare da un’ipotetica variazione positiva o negativa di 50 o 100 bp nei tassi di interesse. Tale variazione positiva o negativa nei tassi di interesse comporterebbe maggiori o minori proventi ed oneri finanziari al lordo dell’effetto fiscale come sotto riportato:
(in migliaia di euro) |
-100BP |
-50BP |
+50BP |
+100BP |
(Minori)/maggiori proventi finanziari |
(23.250) |
(11.625) |
11.625 |
23.250 |
Minori /(maggiori) oneri finanziari |
2.670 |
1.335 |
(1.335) |
(2.670) |
Totale |
(20.580) |
(10.290) |
10.290 |
20.580 |
Rischio credito e paese
Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo Danieli a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte; tale attività è oggetto di continuo monitoraggio sia della direzione amministrativa-finanziaria che dalla direzione operativa del Gruppo nell’ambito del normale svolgimento delle attività gestionali, a partire dalla fase di negoziazione contrattuale per la realizzazione degli impianti per il settore Plant Making e di esame della richiesta di fornitura per quello Steel Making .
Si noti altresì che il Gruppo Danieli svolge prevalentemente la sua attività in Paesi esteri ed effettua costantemente una valutazione dei rischi di natura politica, sociale ed economica delle aree in cui opera.
L'esposizione del rischio credito controparte viene minimizzato utilizzando opportuni strumenti assicurativi a tutela della solvibilità del cliente o del sistema paese in cui opera quest'ultimo.
Nel corrente esercizio non si sono avuti nuovi casi significativi di mancato adempimento delle controparti e non ci sono ulteriori concentrazioni significative di rischio credito per area e/o per cliente, eccetto per le posizioni a credito verso un importante cliente egiziano con il quale nel corso dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 è stato concordato lo stralcio di alcune poste a credito di natura finanziaria vantate dal Gruppo, iscritte in precedenti esercizi per circa 28,4 milioni di euro ma che erano già state oggetto di attualizzazione così che il valore netto si attestava a 17,4 milioni di euro al 30 giugno 2022. L’accordo ha previsto nel contempo la ridefinizione dei termini di pagamento su altre partite creditorie nell’ambito di un piano di rientro concordato a fronte del progetto di ristrutturazione del gruppo Ezz attualmente in corso e dei forti investimenti previsti per nuovi impianti, peraltro oggetto di trattative correnti. Il cliente ha recentemente presentato dati finanziari positivi proseguendo con il consolidamento delle sue attività utilizzando gli impianti con buoni riscontri economico-finanziari sviluppando nuovamente una generazione di cassa positiva utilizzabile per nuovi investimenti e per una progressiva, seppure lenta riduzione, dell’esposizione verso il Gruppo Danieli.
Rischio di liquidità
L’elevata consistenza delle risorse finanziarie disponibili del gruppo Danieli rende molto limitato il rischio in oggetto. La gestione della liquidità è improntata a criteri di prudenza, privilegiando investimenti con una bassa rischiosità ed una sicura liquidabilità degli stessi.
Il mantenimento di un alto livello di cassa, nonché la disponibilità di ampie linee di affidamento non utilizzate, permettono al Gruppo di affrontare le nuove sfide tecnologiche legate alla costruzione di impianti con elevato contenuto innovativo potendo gestire autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche durante l’avviamento degli stessi.
Gestione del capitale
ll capitale include le azioni ordinarie, le azioni di risparmio ed il patrimonio attribuibile agli azionisti della capogruppo. L’obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è principalmente legato all’ottenimento di un rating creditizio forte e coefficienti di vigilanza sani, al fine di sostenere le attività operative e massimizzare il valore per gli azionisti.
Il Gruppo gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, alla luce dei cambiamenti delle condizioni economiche generali. Per mantenere o rettificare la struttura del capitale, la società può regolare il pagamento dei dividendi agli azionisti, restituire il capitale agli azionisti, emettere nuove azioni, convertire le azioni di risparmio, acquisire e vendere azioni proprie.
Il Gruppo monitora il capitale seguendo l’andamento del rapporto d’indebitamento, che compara il valore del debito netto sul capitale di Gruppo più il debito netto. Il Gruppo include nel debito netto gli interessi relativi a prestiti e finanziamenti, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
(milioni di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
|
Indebitamento finanziario lordo |
716,5 |
967,2 |
|
Attività finanziarie |
(2.319,3) |
(2.173,8) |
|
Posizione finanziaria netta |
(1.602,8) |
(1.206,6) |
|
Patrimonio netto (*) |
2.404,7 |
2.242,0 |
|
Capitale e debito netto |
801,9 |
1.035,4 |
|
Rapporto di indebitamento verso terzi |
n.a |
n.a |
(*) La voce di stato patrimoniale al 30.06.2022 è stata riesposta per effetto di quanto riportato nelle note al presente bilancio consolidato
Il seguente prospetto indica le classi di strumenti finanziari detenuti dal Gruppo:
30/06/2023 |
|||||||
Note |
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nel conto economico complessivo |
Strumenti rappresentativi di capitale (rilevazione iniziale) |
Totale |
||
(migliaia di euro) |
Rilevazione iniziale |
In applicazione IFRS9 |
|||||
Attività finanziarie |
|||||||
Altri crediti finanziari |
305 |
305 |
|||||
Altri crediti non correnti |
6 |
140.546 |
140.546 |
||||
Crediti commerciali |
8/9 |
1.194.754 |
1.194.754 |
||||
Attività finanziarie correnti |
11 |
569.374 |
569.374 |
||||
Totale Attività finanziarie |
569.679 |
0 |
1.335.300 |
0 |
0 |
1.904.979 |
|
30/06/2023 |
|||||||
Note |
Passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Totale |
|||
(migliaia di euro) |
Rilevazione iniziale |
In applicazione IFRS9 |
|||||
Passività finanziarie |
|||||||
Debiti verso banche e altre passività finanziarie |
14/21 |
142 |
314.834 |
314.976 |
|||
Debiti commerciali |
17/18 |
3.476.293 |
3.476.293 |
||||
Altre passività correnti |
19 |
177.856 |
177.856 |
||||
Totale Passività finanziarie |
142 |
0 |
3.968.983 |
0 |
3.969.125 |
30/06/2022 |
|||||||
Note |
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nel conto economico complessivo |
Strumenti rappresentativi di capitale (rilevazione iniziale) |
Totale |
||
(migliaia di euro) |
Rilevazione iniziale |
In applicazione IFRS9 |
|||||
Attività finanziarie |
|||||||
Altri crediti finanziari |
221 |
221 |
|||||
Altri crediti non correnti |
6 |
116.589 |
116.589 |
||||
Crediti commerciali |
8/9 |
1.200.534 |
1.200.534 |
||||
Attività finanziarie correnti |
11 |
657.458 |
657.458 |
||||
Totale Attività finanziarie |
657.679 |
0 |
1.317.123 |
0 |
0 |
1.974.802 |
|
30/06/2022 |
|||||||
Note |
Passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Totale |
|||
(migliaia di euro) |
Rilevazione iniziale |
In applicazione IFRS9 |
|||||
Passività finanziarie |
|||||||
Debiti verso banche e altre passività finanziarie |
14/21 |
5.436 |
561.112 |
566.548 |
|||
Debiti commerciali |
17/18 |
3.042.607 |
3.042.607 |
||||
Altre passività correnti |
19 |
170.098 |
170.098 |
||||
Total Financial liabilities |
5.436 |
0 |
3.773.817 |
0 |
3.779.253 |
Fra tali strumenti finanziari, il Gruppo valuta al fair value tramite OCI le attività finanziarie correnti, le cui caratteristiche sono dettagliate alla nota n. 11) Attività finanziarie correnti, ed i contratti derivati, i cui elementi essenziali sono di seguito riepilogati. Per gli altri strumenti finanziari il relativo valore contabile rappresenta un’approssimazione ragionevole del fair value.
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||||
Valuta di inserimento |
Valore nominale |
Fair value euro |
Valore nominale |
Fair value euro |
|
Vendite a termine con mark to market negativo |
USD |
0,0 |
3.568 |
(80,6) |
|
Totale vendite a termine |
0,0 |
(80,6) |
|||
Acquisti a termine mark to market positivo |
USD |
17.957 |
182 |
34.823 |
1.308 |
Acquisti a termine con mark to market negativo |
USD |
12.997 |
(141) |
||
Totale acquisti a termine |
41 |
1.308 |
|||
Accumulator con mark to market positivo (vendita) |
USD |
50.000 |
616 |
0 |
|
Accumulator con mark to market negativo (vendita) |
USD |
0 |
81.000 |
(5.354) |
|
Totale vendite a termine con barriera |
50.000 |
616 |
81.000 |
(5.354) |
|
Interest rate swap fair value positivo |
EUR |
||||
Totale IRS |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale strumenti finanziari iscritti fra le attività |
798 |
1.308 |
|||
Totale strumenti finanziari iscritti fra le passività |
(141) |
(5.435) |
Gli “Altri crediti finanziari”, le “Attività finanziarie correnti” che sono valutate al fair value al 30 giugno 2023 sono inquadrabili nei livelli gerarchici di valutazione del fair value numero 1 (quotazione su mercati attivi). Gli “strumenti finanziari derivati” rientrano nel livello gerarchico numero 2 (tecniche valutative basate su dati osservabili su mercati attivi). Le “Altre passività finanziarie correnti” rientrano interamente nel livello gerarchico numero 2.
Aggregazioni aziendali
In data 8 giugno 2023, Danieli Holdings Inc ha perfezionato l’acquisto del residuo 50% della società Danieli Taranis LLC in USA portandosi al 100% di proprietà. Il corrispettivo pagato per l’acquisizione è pari a USD 8.500 migliaia pari a euro 7.823 migliaia.
Il differenziale positivo tra il prezzo complessivamente pagato rispetto alle attività nette della società alla data di acquisizione era pari a 9.709 migliaia di euro e il processo di allocazione del prezzo di acquisizione ha comportato l’iscrizione di attività immateriali ammortizzabili per euro 7.362 migliaia, con correlate imposte differite passive per euro 2.209 migliaia. La differenza non allocata, pari a 3.923 migliaia di euro è stata spesata a Conto Economico nell’esercizio alla voce 27), in quanto si ritiene non vi siano i presupposti per iscrivere e/o mantenere iscritto un avviamento.
Il valore netto di 973.294 migliaia di euro al 30 giugno 2023 aumenta di 706 migliaia di euro rispetto al valore di 972.588 migliaia di euro al 30 giugno 2022 quale effetto combinato di ammortamenti, svalutazioni ed effetti cambio che hanno più che compensato gli investimenti dell’esercizio, come sotto riportato.
Gli immobili e gli impianti non risultano gravati al 30 giugno 2023 da vincoli di ipoteca o da privilegi a garanzia dei finanziamenti ottenuti.
(migliaia di euro) |
Terreni |
Fabbricati Costruzioni leggere |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni materiali |
Immobilizzazioni in corso |
Totale |
Costo storico |
72.171 |
635.400 |
1.434.008 |
107.641 |
115.571 |
87.287 |
2.452.078 |
Fondi Ammortamento |
(289.350) |
(1.021.602) |
(87.253) |
(98.088) |
0 |
(1.496.293) |
|
Saldi al 30 Giugno 2021 |
72.171 |
346.050 |
412.406 |
20.388 |
17.483 |
87.287 |
955.785 |
Movimenti del periodo |
|||||||
Incrementi |
608 |
15.645 |
54.572 |
18.604 |
6.856 |
7.143 |
103.428 |
Effetto cambi ed altri movimenti |
793 |
14.975 |
5.513 |
974 |
482 |
343 |
23.080 |
Alienazioni e dismissioni |
(2) |
(2.989) |
(1.450) |
(1.914) |
(194) |
0 |
(6.549) |
Svalutazioni |
(24) |
(2.403) |
(7.939) |
(552) |
(513) |
(1.648) |
(13.079) |
Ammortamenti |
0 |
(17.170) |
(58.639) |
(9.070) |
(4.552) |
0 |
(89.431) |
Costo storico |
73.598 |
639.426 |
1.454.840 |
121.007 |
120.732 |
93.125 |
2.502.728 |
Fondi Ammortamento |
0 |
(286.034) |
(1.050.378) |
(92.564) |
(101.164) |
0 |
(1.530.140) |
Saldi al 30 Giugno 2022 |
73.598 |
353.392 |
404.462 |
28.443 |
19.568 |
93.125 |
972.588 |
Movimenti del periodo |
|||||||
Incrementi |
3.380 |
39.692 |
63.900 |
12.417 |
8.932 |
5.722 |
134.043 |
Effetto cambi ed altri movimenti |
(2.470) |
(11.102) |
(6.137) |
(284) |
(1.443) |
(181) |
(21.617) |
Alienazioni e dismissioni |
(1.475) |
(364) |
(211) |
(24) |
(198) |
0 |
(2.272) |
Svalutazioni |
(272) |
(8.741) |
(6.908) |
(241) |
(330) |
(164) |
(16.656) |
Ammortamenti |
0 |
(18.687) |
(58.412) |
(10.496) |
(5.853) |
0 |
(93.448) |
Costo storico |
72.763 |
646.807 |
1.484.937 |
130.331 |
122.153 |
98.500 |
2.555.491 |
Fondi Ammortamento |
0 |
(292.449) |
(1.088.243) |
(100.509) |
(100.996) |
0 |
(1.582.197) |
Saldi al 30 Giugno 2023 |
72.763 |
354.358 |
396.694 |
29.822 |
21.157 |
98.500 |
973.294 |
Il valore degli ammortamenti imputati al conto economico ammonta a 93.448 migliaia di euro, conteggiati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata dei cespiti, tenuto conto per alcuni impianti specifici del settore Steel Making della effettiva capacità produttiva utilizzata nel periodo rispetto a quella normalmente prevista per ciascun anno di vita utile degli impianti.
La voce “Altri beni materiali” comprende mezzi di trasporto per 5.723 migliaia di euro, mobili e arredi per 4.773 migliaia di euro, macchine elettroniche per 7.268 migliaia di euro ed altri beni per 4.150 migliaia di euro.
I principali investimenti del periodo hanno riguardato i nuovi impianti utilizzati presso le controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e ABS Sisak Doo per il settore Steel Making , effettuati sia per migliorare le capacità di lavorazione sia per garantire una gestione ambientale idonea in tutte le fasi di lavorazione, oltre al completamento di alcuni fabbricati e impianti in Italia e presso le officine in Far East nel settore Plant Making .
All’interno della voce svalutazioni sono incluse svalutazioni di immobili ed impianti di Danieli Volga.
Alla luce della complessa situazione geopolitica, che ha comportato una forte contrazione dell’operatività della controllata e implica inoltre rischi connessi a contenziosi in essere con clienti russi che potrebbero riverberarsi sulla società, si è ritenuto opportuno procedere alla svalutazione delle immobilizzazioni materiali di Danieli Volga per 16,5 milioni di euro al fine di tenere conto dei rischi di recuperabilità derivanti anche da possibili limitazioni imposte alla disponibilità degli attivi dall’attuale contesto delle relazioni internazionali.
Le immobilizzazioni in corso a fine esercizio si attestano a 98.500 migliaia di euro (93.125 migliaia di euro al 30 giugno 2022) fanno riferimento principalmente agli investimenti in corso del settore Steel Making per lo sviluppo ed il miglioramento della capacità produttiva. L’incremento degli investimenti in corso è legato principalmente ai nuovi investimenti pricipalmente imputabili alla società controllata ABS.
La voce in oggetto ammonta a 33.233 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (39.383 al 30 giugno 2022) e si riferisce al diritto d’uso (ROU) iscritto in conseguenza dell’applicazione dell’IFRS 16, al netto della quota di ammortamento calcolata per il periodo. La movimentazione al 30 giugno 2023 è la seguente:
(migliaia di euro) |
|||||
Fabbricati in leasing |
Impianti e macchinari in leasing |
Attrezzature ind.li e comm.li in leasing |
Altre immobilizzazioni materiali in leasing |
Totale |
|
Costo storico |
47.654 |
14.829 |
1.461 |
12.350 |
76.294 |
Fondi Ammortamento |
(22.091) |
(5.497) |
(888) |
(8.435) |
(36.911) |
Saldi al 30 Giugno 2022 |
25.563 |
9.332 |
573 |
3.915 |
39.383 |
Movimenti del periodo |
|||||
Incrementi |
8.153 |
48 |
1.410 |
1.500 |
11.111 |
Effetto cambi ed altri movimenti |
(34) |
0 |
0 |
(2) |
(36) |
Alienazioni e dismissioni |
(4.429) |
0 |
0 |
0 |
(4.429) |
Svalutazioni |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ammortamento diritto d'uso benefit a dipendenti |
(750) |
(841) |
(1.591) |
||
Ammortamenti |
(7.675) |
(1.871) |
(486) |
(1.173) |
(11.207) |
Costo storico |
48.408 |
14.878 |
2.871 |
13.843 |
80.000 |
Fondi Ammortamento |
(27.580) |
(7.369) |
(1.374) |
(10.444) |
(46.767) |
Saldi al 30 Giugno 2023 |
20.828 |
7.509 |
1.497 |
3.399 |
33.233 |
Il saldo di 44.843 migliaia di euro al 30 giugno 2023 è superiore rispetto a quello di 41.222 migliaia di euro al 30 giugno 2022 principalmente per effetto dei maggiori investimenti effettuati nell’esercizio rispetto agli ammortamenti iscritti nello stesso, come risulta dal dettaglio di seguito riportato.
(migliaia di euro) |
||||||
Avviamento |
Diritti di utilizzazione di opere di ingegno |
Concessioni, licenze e marchi |
Altri oneri di utilità pluriennale |
Immobilizzazioni in corso ed acconti |
Totale |
|
Costo storico |
21.419 |
29.984 |
111.596 |
84.945 |
3.646 |
251.590 |
Svalutazioni nette |
(13.491) |
(12) |
(20.438) |
(33.941) |
||
Fondi ammortamento |
(28.523) |
(96.763) |
(54.403) |
(179.689) |
||
Saldi al 30 Giugno 2021 |
7.928 |
1.461 |
14.821 |
10.104 |
3.646 |
37.960 |
Movimenti del periodo |
||||||
Incrementi |
10 |
1.079 |
9.633 |
0 |
390 |
11.112 |
Effetto cambi ed altri movimenti |
0 |
(965) |
40 |
3.825 |
0 |
2.900 |
Alienazioni e dismissioni |
0 |
5 |
(49) |
(972) |
0 |
(1.016) |
Svalutazioni |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ammortamenti |
0 |
(1.247) |
(6.941) |
(1.552) |
0 |
(9.740) |
Costo storico |
21.428 |
30.345 |
117.731 |
89.290 |
4.036 |
262.830 |
Svalutazioni nette |
(13.491) |
0 |
(12) |
(20.438) |
(33.941) |
|
Fondi ammortamento |
(30.012) |
(100.213) |
(57.442) |
(187.667) |
||
Saldi al 30 Giugno 2022 |
7.937 |
333 |
17.506 |
11.410 |
4.036 |
41.222 |
Movimenti del periodo |
||||||
Incrementi |
3.782 |
1.297 |
10.941 |
7.413 |
2.112 |
25.545 |
Effetto cambi ed altri movimenti |
141 |
47 |
(152) |
(945) |
(1) |
(910) |
Alienazioni e dismissioni |
0 |
0 |
(181) |
(4) |
(185) |
|
Svalutazioni |
(7.323) |
0 |
0 |
0 |
0 |
(7.323) |
Ammortamenti |
0 |
(1.130) |
(7.945) |
(4.436) |
0 |
(13.511) |
Costo storico |
25.351 |
25.462 |
124.823 |
94.232 |
6.147 |
276.015 |
Svalutazioni nette |
(20.814) |
0 |
(12) |
(20.438) |
(41.264) |
|
Fondi ammortamento |
(24.915) |
(104.641) |
(60.352) |
(189.908) |
||
Saldi al 30 Giugno 2023 |
4.537 |
547 |
20.170 |
13.442 |
6.147 |
44.843 |
La voce “Avviamento” nel bilancio al 30 giugno 2023 include i maggiori valori pagati per le acquisizioni avvenute negli esercizi precedenti, ed in particolare per l’acquisizione della Innoval Technology ltd (1,8 milioni di euro) e del Gruppo FATA (2,8 milioni di euro). Tali avviamenti sono stati allocati a CGU identificate nelle stesse società oggetto di acquisizione, tutte appartenenti al settore Plant Making. L’impairment test, coerentemente a quanto previsto nello IAS 36 - Riduzione di valore delle attività, è stato effettuato confrontando il valore recuperabile dell’avviamento attribuito alle singole CGU con il relativo valore contabile al 30 giugno 2023. Quale valore recuperabile è stato utilizzato il valore d’uso in quanto ritenuto ragionevolmente superiore al valore equo, al netto dei costi di vendita.
La valutazione è stata effettuata con un metodo basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi (DCF). I flussi di cassa sono stati desunti da budget approvati dai competenti organi relativamente alle specifiche CGU. I modelli sono stati predisposti con un periodo esplicito di 5 esercizi ed un terminal value per il periodo non esplicitato.
I parametri principali utilizzati per il calcolo del tasso di attualizzazione (WACC) sono stati i seguenti:
Risk free |
Market Premium |
Beta unlevered |
Premio rischio |
Costo debito |
WACC |
1,63% |
5,50% |
0,96 |
0,00% |
4,02% |
7,03% |
In merito al tasso risk free, è stata utilizzata la media dei tassi di rendimento degli ultimi 12 mesi rispetto alla data di inizio del periodo di riferimento dei dati di piano (30 giugno 2023) dei titoli di stato italiani a dieci anni.
Si segnala che nel periodo sono state effettuate svalutazioni relativamente al già citato primo consolidamento integrale di Danieli Taranis LLC, per 3.782 migliaia di euro e, per 3.400 migliaia di euro in relazione ad avviamenti iscritti nei precedenti esercizi sulle CGU Telerobot (0,3 milioni di euro) e Akros Henshel (3,1 milioni di euro). Tali svalutazioni si sono rese necessarie alla luce delle ristrutturazioni operate nell’esercizio, che hanno portato alla sostanziale interruzione dell’operatività di tali entità.
La voce “Concessione di licenze e marchi” comprende principalmente i costi per l’acquisto delle licenze e per lo sviluppo del software gestionale e dei programmi utilizzati nell’attività delle società del Gruppo.
La voce “Altri oneri di utilità pluriennale” comprende principalmente i maggiori valori allocati a portafoglio ordini (19,1 milioni di euro) e know-how (11,4 milioni di euro) nell’ambito di pregresse acquisizioni e di acquisizioni dell’esercizio, oltre ad altri oneri contabilizzati dalle società del Gruppo.
Le immobilizzazioni in corso si riferiscono a costi sostenuti sino al 30 giugno 2023 da parte di alcune società del Gruppo su progetti di investimento per programmi software gestionale non ancora completati.
Il bilancio consolidato non include immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, ad eccezione dell’avviamento.
Impairment immobilizzazioni materiali ed immateriali
Alla data di chiusura del 30 giugno 2023 non sono stati osservati segnali che dessero indicazione che le attività immobilizzate possano aver subito una riduzione di valore oltre a quanto già riportato nei paragrafi precedenti. In conformità a quanto previsto dallo IAS 36 non è stato effettuato alcun test di impairment oltre a quelli sopra esplicitati.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto |
8.064 |
10.688 |
Altre partecipazioni |
14.851 |
16.697 |
Totale |
22.915 |
27.385 |
La movimentazione delle varie voci è riportata nell’allegato II-C, dove sono elencate anche le partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto.
I dati essenziali dei bilanci delle società partecipate, comprensivi del valore aggregato delle attività e passività correnti e non correnti, dei ricavi e costi della produzione, dei proventi ed oneri finanziari, delle imposte sul reddito, del risultato netto del periodo e del numero dei dipendenti sono riportati nell’allegato III-C.
La voce ha subito una riduzione principalmente per l’acquisizione dell’ulteriore 50% di Danieli Taranis LLC che è entrata nel perimetro di consolidamento, come già spiegato nel paragrafo “Aggregazioni aziendali”.
Accolgono lo stanziamento dei benefici e delle passività rispettivamente connessi alle perdite riportabili a nuovo delle società del Gruppo ed alle differenze temporanee fra le attività e passività iscritte a bilancio ed i corrispondenti valori fiscali.
L’ammontare dei crediti per imposte anticipate e del fondo imposte differite per i quali è previsto il recupero entro ed oltre l’esercizio successivo è il seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Attività fiscali per imposte anticipate |
||
- Recuperabili entro l'esercizio successivo |
61.160 |
26.770 |
- Recuperabili oltre l'esercizio successivo |
48.353 |
97.449 |
Totale |
109.513 |
124.219 |
Passività fiscali per imposte differite |
||
- Pagabili entro l'esercizio successivo |
24.756 |
25.217 |
- Pagabili oltre l'esercizio successivo |
3.050 |
6.510 |
Totale |
27.806 |
31.727 |
Posizione netta |
81.707 |
92.492 |
Attività fiscali per imposte anticipate
La composizione delle attività fiscali per imposte anticipate e la relativa movimentazione negli esercizi chiusi al 30 giugno 2023 e 30 giugno 2022 è la seguente:
(migliaia di euro) |
Variazioni con impatto a |
||||
30/06/2022 |
Conto Economico |
Conto economico complessivo (riserva cash flow e fair value) |
Altri movimenti |
30/06/2023 |
|
Fondo oneri e rischi tassato |
45.352 |
1.301 |
0 |
(1.627) |
45.026 |
Riprese su diff. cambio non realizzate |
326 |
(326) |
0 |
0 |
0 |
Perdite fiscali |
26.348 |
(300) |
0 |
(1.998) |
24.050 |
Altre rettifiche |
45.465 |
(3.342) |
0 |
(1.799) |
40.324 |
Benefit ai dipendenti |
474 |
(104) |
(95) |
(162) |
113 |
Valutazione al fair value |
6.255 |
0 |
(6.255) |
(0) |
0 |
Totale |
124.219 |
(2.770) |
(6.350) |
(5.587) |
109.512 |
(migliaia di euro) |
Variazioni con impatto a |
||||
01/07/2021 |
Conto Economico |
Conto economico complessivo (riserva cash flow e fair value) |
Altri movimenti |
30/06/2022 |
|
Fondo oneri e rischi tassato |
24.796 |
20.223 |
0 |
333 |
45.352 |
Riprese su diff. cambio non realizzate |
74 |
255 |
0 |
(3) |
326 |
Perdite fiscali |
25.315 |
(2.106) |
0 |
3.138 |
26.348 |
Altre rettifiche |
44.788 |
1.030 |
0 |
(354) |
45.465 |
Benefit ai dipendenti |
802 |
24 |
(233) |
(119) |
474 |
Valutazione al fair value |
1.709 |
0 |
(1.709) |
6.255 |
6.255 |
Totale |
97.485 |
19.426 |
(1.942) |
9.250 |
124.219 |
Sono contabilizzate imposte differite attive sulle perdite fiscali per le quali si prevede ragionevolmente un utilizzo futuro. Al contrario, non sono state contabilizzate imposte differite attive con riferimento alle perdite fiscali per le quali non si prevede al momento la recuperabilità delle stesse tramite futuri redditi imponibili per un importo complessivo di 73,6 milioni di euro (66,0 milioni di euro al 30 giugno 2022); tale importo si riferisce a perdite fiscali realizzate da alcune società del Gruppo nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti per circa 343,9 milioni di euro (306,5 milioni di euro al 30 giugno 2022).
Il saldo di 109.513 migliaia di euro al 30 giugno 2023, ma già quello di 124.219 migliaia di euro al 30.06.2022, includono un importo pari a 21.462 migliaia di euro (oggetto di riesposizione nell’esercizio chiuso al 30.06.2023, con effetti al 01.07.2022) relativo alle imposte differite attive in capo a Danieli Co. Thailandia correlate alla differenza di valutazione contabile dei Lavori in Corso su ordinazione tra Local Gaap e IFRS, identificata nel periodo, che non erano state iscritte negli esercizi precedenti. Si segnala che il saldo di 21.462 migliaia di euro al 30 giugno 2023 è incluso nella voce “altre rettifiche” e che tale iscrizione non ha prodotto effetti economici nel 2021/22 e/o nel 2022/23 in quanto è riconducibile ad esercizi precedenti al 30 giugno 2021 pertanto il restatement operato ha comportato la rettifica del saldo iniziale della posta in esame con effetto sulle riserve di patrimonio netto. In considerazione del fatto che non vi sono variazioni nell’ammontare di tale posta e che la riesposizione ha riguardato esclusivamente le due voci sopra indicate, nello schema di stato patrimoniale consolidato non è stata presentata la situazione al 1 luglio 2021 poiché non avrebbe comportato alcuna informazione aggiuntiva ed è quindi irrilevante.
La voce “Altre rettifiche” è riferita principalmente alle differenze temporanee derivanti dall’adeguamento del valore dei ricavi di alcune filiali estere ai principi IFRS utilizzati dal Gruppo, così come descritti nelle note illustrative, inclusive dell’importo riferito a Danieli Co. Thailandia sopra descritto.
Passività fiscali per imposte differite
La composizione delle passività fiscali per imposte differite e la relativa movimentazione negli esercizi chiusi al 30 giugno 2023 e 30 giugno 2022 è la seguente:
(migliaia di euro) |
Variazioni con impatto a |
||||
30/06/2022 |
Conto Economico |
Conto economico complessivo (riserva cash flow e fair value) |
Altri movimenti |
30/06/2023 |
|
Immobilizzazioni materiali e immateriali nette |
252 |
0 |
0 |
19 |
271 |
Valutazione al fair value |
(2) |
0 |
0 |
0 |
(2) |
Variazione area di consolidamento |
2.719 |
60 |
0 |
(61) |
2.718 |
Altre imposte differite non correnti |
28.758 |
(159) |
1.989 |
(5.769) |
24.819 |
Totale |
31.727 |
(99) |
1.989 |
(5.811) |
27.806 |
(migliaia di euro) |
Variazioni con impatto a |
||||
30/06/2021 |
Conto Economico |
Conto economico complessivo (riserva cash flow e fair value) |
Altri movimenti |
30/06/2022 |
|
Immobilizzazioni materiali e immateriali nette |
616 |
0 |
0 |
(364) |
252 |
Valutazione al fair value |
(2) |
0 |
0 |
0 |
(2) |
Variazione area di consolidamento |
2.500 |
0 |
0 |
219 |
2.719 |
Altre imposte differite non correnti |
14.355 |
11.210 |
0 |
3.193 |
28.758 |
Totale |
17.469 |
11.210 |
0 |
3.048 |
31.727 |
La voce “Altre imposte differite” è riferita principalmente alle differenze temporanee derivanti dall’adeguamento del valore dei ricavi di alcune filiali estere ai principi IFRS utilizzati dal Gruppo, così come descritti nelle note illustrative.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Crediti commerciali verso clienti |
54.432 |
48.693 |
||
Crediti vs erario non correnti |
49.542 |
5.035 |
||
Altri crediti |
36.572 |
62.861 |
||
Totale |
140.546 |
116.589 |
I crediti commerciali comprendono principalmente i crediti il cui incasso è previsto oltre il breve termine, sulla base delle condizioni di vendita negoziate per la fornitura di impianti complessi e con lunghi tempi di avviamento legati alle caratteristiche tecniche degli stessi.
Nel periodo chiuso al 30 giugno 2023 la Capogruppo ha concordato con il gruppo Ezz, storico ed importante cliente egiziano, uno stralcio tombale di alcune poste a credito di natura finanziaria per un valore originario pari a circa 37,6 milioni di USD (28,4 milioni di euro), in buona parte già oggetto di attualizzazione negli scorsi esercizi e il cui valore di iscrizione al 30 giugno 2022 era pari a 17,4 milioni di euro, nel contempo definendo un piano di rientro sulle altre poste attualmente pendenti, accordo utile e anche necessario a fronte dell’attuale ristrutturazione del gruppo Ezz e dei forti investimenti previsti per nuovi impianti ed oggi in negoziazione.
I crediti verso l’Erario includono crediti d’imposta acquistati da terzi nel corso del 2023 e da utilizzare in compensazione nei prossimi esercizi per euro 43.756 migliaia e richieste di rimborso IVA su dichiarazioni annuali che non si ritiene saranno rimborsati entro la fine dell’esercizio attualmente in corso.
L’analisi per data di prevista esigibilità al termine dell’esercizio corrente e di quello precedente è la seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
|||
Scadenze |
Crediti commerciali verso clienti |
Crediti vs erario non correnti |
Altri crediti |
Totale |
2024/2025 |
44.245 |
18.626 |
24.733 |
87.604 |
2025/2026 |
10.187 |
15.039 |
2.328 |
27.554 |
2026/2027 |
0 |
15.877 |
6.655 |
22.532 |
2027/2028 e oltre |
0 |
0 |
2.856 |
2.856 |
Totale |
54.432 |
49.542 |
36.572 |
140.546 |
(migliaia di euro) |
30/06/2022 |
|||
Scadenze |
Crediti commerciali verso clienti |
Crediti vs erario non correnti |
Altri crediti |
Totale |
2023/2024 |
47.025 |
4.035 |
20.024 |
71.084 |
2024/2025 |
325 |
500 |
15.004 |
15.829 |
2025/2026 |
1.344 |
500 |
0 |
1.844 |
2026/2027 e oltre |
0 |
0 |
27.833 |
27.833 |
Totale |
48.694 |
5.035 |
62.861 |
116.590 |
Il saldo di 1.640.475 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risulta aumentato di 187.888 migliaia di euro rispetto al valore del 30 giugno 2022, pari a 1.452.587 migliaia di euro.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Materie prime suss. e di consumo |
258.779 |
224.055 |
F.do svalut. materie prime suss. e di consumo |
(13.211) |
(19.686) |
Materie prime suss. e di consumo |
245.568 |
204.370 |
Prodotti in corso di lav. e semilavorati |
321.711 |
272.704 |
Lavori in corso valutati con il metodo del cost to cost vs.terzi |
1.141.892 |
1.268.535 |
Fatturato su commesse in corso di esecuzione verso terzi |
(389.676) |
(568.775) |
F.do svalutazione su commesse in corso di esecuzione verso terzi |
(50.186) |
(61.617) |
Lavori in corso su ordinazione |
702.030 |
638.143 |
Prodotti finiti e merci |
173.398 |
197.372 |
Acconti |
197.769 |
139.998 |
Totale |
1.640.475 |
1.452.587 |
Il fondo svalutazione relativo alle materie prime è prudentemente determinato a fronte di materiali a lenta rotazione presenti a magazzino.
Il fondo svalutazione commesse in corso di esecuzione accoglie le stime per eventuali oneri futuri relativi al completamento delle stesse o per problematiche relative alla recuperabilità dei costi della commessa.
I lavori in corso con valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra la produzione progressiva e la fatturazione effettuata in acconto, sono classificati alla voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti” tra le passività correnti (si veda anche la nota n. 18).
Il relativo dettaglio è il seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Lavori in corso valutati con il metodo del cost to cost vs.terzi |
4.875.626 |
4.325.874 |
Fatturato su commesse in corso di esecuzione verso terzi |
(5.294.157) |
(4.653.710) |
Totale Debiti per lavori in corso su ordinazione |
(418.531) |
(327.836) |
I Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti, pari complessivamente a (418.531) migliaia di euro al 30 giugno 2023 e a (327.836) migliaia di euro al 30 giugno 2022, comprendono inoltre gli importi corrisposti dai committenti terzi prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Tali anticipi, destinati ad essere riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle singole commesse, sono dettagliati ancora alla nota n. 18).
Gli importi incassati da clienti a fronte di commesse non attive ricompresi in tale posta sono inclusi nella configurazione di posizione finanziaria netta in quanto considerati aventi natura finanziaria.
Il saldo di 1.101.969 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risulta superiore di 8.073 migliaia di euro rispetto al valore di 1.110.042 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
Non sono presenti concentrazioni significative del rischio di credito per controparti.
Nel corso dell’esercizio sono state effettuate operazioni di cessione crediti pro soluto da parte delle società del Gruppo per circa 37 milioni di euro.
Il saldo dei crediti verso clienti è esposto al netto del fondo svalutazione crediti pari a 123.120 migliaia di euro al 30 giugno 2023.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Clienti |
960.933 |
892.611 |
Ricevute bancarie ed effetti |
259.284 |
321.656 |
Fondo svalutazione crediti |
(123.120) |
(119.897) |
Totale crediti commerciali verso terzi |
1.097.097 |
1.094.370 |
Crediti comm.li di gruppo correnti |
4.873 |
15.672 |
Totale crediti commerciali |
1.101.969 |
1.110.042 |
I crediti commerciali verso società del Gruppo sono relativi a crediti verso società collegate e non consolidate integralmente.
La movimentazione del “Fondo svalutazione crediti” è la seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Saldo iniziale |
119.897 |
85.017 |
Accantonamento |
17.000 |
35.730 |
Rilascio fondi non utilizzati |
(1.865) |
(127) |
Utilizzi ed altri movimenti del periodo |
(11.912) |
(723) |
Saldo finale |
123.120 |
119.897 |
In merito al fondo rischi su crediti si evidenzia che il rischio di perdite su crediti spesso riveste una componente di rischio tecnico (connesso ad eventuali modifiche di progettazione e/o ritardi nell’esecuzione) ma pure di rischio di controparte e rischio paese. Il rischio di credito e la congruità del relativo fondo va quindi vista unitamente al fondo svalutazione lavori in corso su ordinazione descritto nella nota 7).
Il Gruppo determina l’ammontare atteso dei rischi su crediti effettuando una stima delle perdite basata sull’esperienza storica correlata allo scaduto cliente considerando sia le condizioni attuali e le condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito viene aggiornato secondo le fasce di scaduto rispetto ai termini di incasso previsti dagli contratti in essere.
Ammontano a 92.786 migliaia di euro al 30 giugno 2023; l’importo risulta decrementato di 2.294 migliaia di euro rispetto a quello di 90.492 migliaia di euro al 30 giugno 2022, e comprende:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Ratei attivi correnti |
2.820 |
965 |
Risconti attivi correnti |
12.578 |
22.434 |
Crediti vs istituti previdenziali |
1.416 |
703 |
Crediti per imposte estere |
875 |
1.741 |
Anticipi a dipendenti, consulenti e cantieri c/to trasferte |
6.890 |
4.385 |
Depositi vs terzi |
1.769 |
2.387 |
Crediti per imposte indirette |
44.127 |
29.957 |
Altri crediti |
22.311 |
27.920 |
Totale |
92.786 |
90.492 |
Negli “altri crediti” sono inclusi 600 migliaia di euro relativi ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) maturati da ABS sulla base dei risparmi di fonti energetiche ottenuti nel processo produttivo; erano 1.857 migliaia di euro nello scorso esercizio; la riduzione è dovuta in parte all’incasso ed alla scadenza dei benefici economici ottenibili da alcuni importanti progetti ed in parte alla diminuzione nel valore unitario dei titoli
Sono inclusi 3.291 migliaia di euro quale credito per gli importi versati da ABS al Fondo istituito presso Terna dalla Legge di stabilità 2016 a garanzia degli impegni assunti dagli aggiudicatari per il finanziamento di ciascun elettrodotto di connessione con le reti elettriche estere (Interconnector) e 1.046 migliaia di euro dovuti ad acquisti di quote di CO2 sul mercato anticipatamente rispetto al momento della liquidazione annuale
I crediti per imposte indirette includono prevalentemente crediti IVA, in parte chiesti a rimborso. La variazione rispetto al saldo al 30 giugno 2022 riflette il maggior credito maturato nell’anno solare 2022 da parte di alcune società italiane del Gruppo.
Nella voce sono compresi:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Crediti per imposte estere |
9.238 |
15.403 |
Crediti per imposte dirette |
34.173 |
7.779 |
Altri crediti tributari a breve termine |
18.641 |
13.376 |
Totale |
62.052 |
36.558 |
I crediti per imposte dirette in essere al 30 giugno 2023 derivano principalmente dall’eccedenza degli acconti versati nell’esercizio e nei periodi precedenti, al netto dello stanziamento delle imposte correnti.
La voce crediti per imposte estere include i crediti di alcune società estere del Gruppo per i quali si attende a breve il rimborso.
Ammontano al 30 giugno 2023 a 569.374 migliaia di euro con un decremento di 88.084 migliaia di euro rispetto al saldo del 30 giugno 2022 di 657.458 migliaia di euro. Comprendono, oltre al portafoglio titoli posseduti dalla controllata Danieli Finance Solutions SA ed iscritti a valori di mercato tra le attività finanziarie disponibili per la vendita, alcuni crediti finanziari e gli strumenti finanziari derivati attivi in essere alla fine dell’esercizio.
Possono essere così dettagliate:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
|||
Bonds in euro v.n. 355.659 a tassi variabili dallo 2,32% al 4,50% scadenti entro il 2031 (*) |
|
319.157 |
|
330.250 |
|
Bonds in usd v.n. 93.860 a tassi variabili dallo 4,53% al 7,16% scadenti entro il 2028 (*) |
Usd 93.860 |
82.714 |
Usd 108.145 |
99.680 |
|
Altri titoli in diverse valute |
57.739 |
120.260 |
|||
Ratei attivi su titoli e altre attività finanziarie correnti |
1.661 |
1.240 |
|||
Altri crediti finanziari a breve termine |
101.608 |
103.275 |
|||
Ratei per interessi su depositi bancari e altri crediti finanziari |
5.697 |
1.445 |
|||
Strumenti finanziari derivati correnti |
798 |
1.308 |
|||
Totale |
569.374 |
657.458 |
(*) le descrizioni sono riferite al portafoglio in essere al 30 giugno 2023
Non sono presenti in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi.
Per quanto riguarda gli effetti della valutazione dei titoli, al 30 giugno 2023 la variazione della riserva di fair value è negativa per 5.139 migliaia di euro, al netto dell’effetto fiscale.
La voce” Altri titoli e ratei per interessi su titoli” include altri titoli in valute diverse da euro e usd e alcuni prodotti finanziari emessi da primarie compagnie assicurative.
Gli “Altri crediti finanziari” sono costituiti da depositi vincolati e crediti presso banche ed enti finanziari con durata superiore a tre mesi (ma inferiore a dodici mesi).
Le caratteristiche ed il fair value degli strumenti finanziari derivati al 30 giugno 2023 e 2022 sono dettagliati al paragrafo “ Classi di strumenti finanziari e livelli gerarchici di valutazione al fair value”.
Gli acquisti e le vendite a termine in valuta sono uno strumento finanziario di copertura del rischio di cambio principalmente sul dollaro e occasionalmente su altre valute (euro per le società estere del Gruppo). Il valore nozionale indicato per gli strumenti con barriera indica l’importo massimo residuo previsto dal contratto sottoscritto, che consente di accumulare giornalmente vendite a termine con liquidazione periodica mensile. E’ possibile, in relazione alla barriera di ciascun contratto derivato, che un eventuale rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro renda non efficace il contratto e quindi non comporti l’effettiva vendita a termine dei dollari al tasso di cambio compreso nel range prefissato.
Nel caso in cui tali strumenti si qualifichino come cash flow hedge e soddisfino i test di efficacia predisposti dal Gruppo, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al fair value a fine periodo sono imputati a patrimonio netto nella riserva di Cash Flow.
Nel caso di strumenti che si qualifichino come fair value hedge , cash flow hedge inefficaci o di strumenti stipulati con finalità di copertura ma che non soddisfino le regole per l’ hedge accounting , gli effetti della valutazione al fair value sono imputati a conto economico.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Cassa e disponibilità liquide |
1.749.633 |
1.516.077 |
Totale |
1.749.633 |
1.516.077 |
Il saldo di 1.749.633 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risulta incrementato di 233.556 migliaia di euro rispetto al valore di 1.516.077 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e comprende valori in cassa di 1.276 migliaia di euro e disponibilità temporanee in conti correnti e depositi bancari per 1.748.357 migliaia di euro.
Tale liquidità sarà in parte utilizzata nel prossimo esercizio per finanziare i nuovi programmi di ricerca, nonché per completare i nuovi investimenti avviati nel settore Steel Making , garantendo inoltre una adeguata dotazione di capitale circolante a supporto dell’ingente volume di produzione attualmente in corso di esecuzione.
Per una maggiore analisi sulla variazione della cassa e disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.
I debiti finanziari, che ammontano a 254.709 migliaia di euro al 30 giugno 2023 comprendono il debito finanziario rilevato in applicazione dell’IFRS 16 per 26.346 migliaia di euro e 228.363 migliaia di euro costituiti dalle quote a medio e lungo termine dei finanziamenti sottoscritti con le banche e con altri finanziatori istituzionali che rispetto ad 153.289 migliaia di euro al 30 giugno 2022, mostra una variazione di 101.420 migliaia di euro nell’esercizio per effetto principalmente dell’erogazione a favore della Capogruppo della prima tranche, pari a 153.000 migliaia di euro del finanziamento concesso dalla Banca Europea per gli Investimenti a fronte dell’importante piano di investimenti già iniziato e che vedrà impegnato il Gruppo, ed in particolare il settore Steel making, nei prossimi anni). Parte di tali risorse al 30 giugno 2023 è già stata trasferita dalla Capogruppo ad ABS per il finanziamento delle iniziative di investimento in corso.
Su alcuni finanziamenti del Gruppo insistono covenant contrattuali, riportati in dettaglio nell’allegato n. IV-C, dove sono anche indicate la ripartizione fra lungo e breve e le caratteristiche dei singoli finanziamenti.
Sulla base delle risultanze del bilancio chiuso al 30 giugno 2023, i parametri economici e patrimoniali previsti dai contratti di finanziamento risultano rispettati.
Le scadenze delle quote a lungo termine dei finanziamenti sono le seguenti:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
2023/2024 |
- |
82.587 |
2024/2025 |
67.632 |
46.234 |
2025/2026 |
39.519 |
11.335 |
2026/2027 |
38.358 |
12.707 |
2027/2028 e oltre |
109.200 |
426 |
Totale |
254.709 |
153.289 |
Il dettaglio della posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2023, confrontato con l’esercizio precedente, è il seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Variazione |
Attività finanziarie non correnti |
|||
Altri crediti finanziari |
305 |
221 |
84 |
Totale |
305 |
221 |
84 |
Attività finanziarie correnti |
|||
Titoli e altri crediti finanziari |
569.373 |
657.458 |
(88.086) |
Cassa e disponibilità liquide |
1.749.633 |
1.516.077 |
233.555 |
Totale |
2.319.006 |
2.173.536 |
145.470 |
Passività finanziarie non correnti |
|||
Finanziamenti bancari non correnti |
228.363 |
123.489 |
104.875 |
Debiti finanziari non correnti IFRS 16 |
26.346 |
29.801 |
(3.455) |
Totale |
254.709 |
153.289 |
101.420 |
Passività finanziarie correnti |
|||
Debiti verso banche e altre passività finanziarie |
453.738 |
803.000 |
(349.263) |
Debiti finanziari correnti IFRS 16 |
8.102 |
10.864 |
(2.762) |
Totale |
461.839 |
813.864 |
(352.025) |
Posizione finanziaria netta corrente |
1.857.166 |
1.359.672 |
497.494 |
Posizione finanziaria netta non corrente |
(254.404) |
(153.068) |
(101.336) |
Posizione finanziaria netta positiva |
1.602.762 |
1.206.604 |
396.158 |
Si evidenzia che nella voce “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie correnti” al 30 giugno 2023 sono inclusi 401.575 migliaia di euro (400.607 migliaia di euro al 30 giugno 2022) per anticipi ricevuti da clienti su commesse non ancora in vigore. Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti. Al 30 giugno 2023 sono inoltre incluse passività, iscritte nel corso dell’esercizio, relativamente a componenti dilazionate del prezzo per un’acquisizione effettuata in esercizi precedenti per 11,6 milioni di euro.
I rimanenti anticipi da clienti, ancora appostati tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti e pari rispettivamente al 30 giugno 2023 a 1.247.381 migliaia di euro ed al 30 giugno 2022 a 983.880 migliaia di euro, sono invece stati inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione, unitamente agli anticipi erogati a favore dei fornitori.
Si precisa infine che nel calcolo della posizione finanziaria netta sono inclusi sia il fair value dei contratti finanziari derivati che il valore attuale dei debiti residui per acquisto di partecipazioni. In particolare, il fair value dei contratti finanziari derivati al 30 giugno 2023 ammonta a 657 migliaia di euro netti complessivamente positivi (4.126 migliaia di euro negativi al 30 giugno 2022).
Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito sono inclusi nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sopra esplicitato. Per il commento relativo al reverse factor si rimanda alla nota 17).
Il saldo di 22.984 migliaia di euro è decrementato di 585 migliaia di euro rispetto al valore di 23.569 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
La movimentazione è la seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Saldo iniziale |
23.569 |
27.349 |
Costo relativo alle prestazioni di lavoro dipendente a benefici definiti |
67 |
64 |
Benefici pagati |
(1.188) |
(2.442) |
Perdite/(utili) attuariali rilevati nel conto economico complessivo |
(530) |
826 |
Altri accantonamenti per benefici ai dipendenti |
1.066 |
(2.228) |
Saldo finale |
22.984 |
23.569 |
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro dipendente a benefici definiti è stato contabilizzato nel conto economico fra gli oneri finanziari, mentre i versamenti a fondi previdenza complementare e gli altri accantonamenti a fondi pensione delle società estere del Gruppo sono stati contabilizzati fra i costi per il personale, come indicato alla nota n. 25).
Le principali assunzioni attuariali utilizzate sono le seguenti:
30/06/2023 |
30/06/2022 |
|
Tasso di attualizzazione |
3,67% |
2,74% |
Tasso di incremento sugli stipendi dei dirigenti |
1,0% |
1,0% |
Tassi di incremento su salari e stipendi |
1,0% |
1,0% |
Tasso di turnover |
5,0% |
5,0% |
L’analisi di sensitività dei principali parametri valutativi è la seguente:
Tasso di turnover +1% |
Tasso di turnover -1% |
Tasso di inflazione +0.25% |
Tasso di inflazione -0.25% |
Tasso di attualizzazione +0.25% |
Tasso di attualizzazione -0.25% |
18.7 |
18.6 |
18.9 |
18.5 |
18.4 |
19.0 |
Tale posta, pari a 82.209 migliaia di euro al 30 giugno 2023, risulta aumentata di 25.381 migliaia di euro rispetto al saldo di 56.828 migliaia di euro al 30 giugno 2022, come evidenziato nella seguente movimentazione:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Saldo iniziale |
56.828 |
50.394 |
Accantonamento |
41.396 |
19.776 |
Rilascio fondi non utilizzati |
(1.369) |
(1.457) |
Utilizzi ed altri movimenti |
(14.646) |
(11.885) |
Saldo finale |
82.209 |
56.828 |
Il fondo rischi accoglie lo stanziamento dell’intera prevedibile perdita a livello di margine industriale di alcune commesse, inclusivo della stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento delle stesse, nonché al possibile riconoscimento di penali contrattuali e/o oneri da corrispondere a fronte di contestazioni sollevate.
Sono inclusi nel fondo pure gli oneri straordinari di chiusura relativi ad una commessa in capo alla Capogruppo e legati ad un contenzioso con un cliente malese riflettendo in toto le potenziali passività per spese legali, interessi di dilazione ed eventuali oneri correlati agli impianti che la Società potrebbe essere chiamata a ri-acquistare sulla base di un pronunziamento arbitrale rilasciato, nonostante siano in corso da parte della Società azioni volte alla tutela della propria posizione e permangano possibilità di trovare un accordo con il cliente.
La stima degli accantonamenti e l’entità dei fondi risultanti a fine periodo è frutto di una valutazione articolata da parte della Direzione aziendale che tiene conto delle informazioni disponibili in merito a vari elementi, per loro natura incerti, che influenzano la stima, dell’esperienza storica e di assunzioni considerate ragionevoli. A causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime, gli esiti delle situazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci e possono quindi dar luogo ad impatti, anche aprezzabili, sui risultati economici dei successivi periodi.
Si segnala che in data 26 luglio 2023 la Società ha ricevuto il Processo Verbale di Constatazione a seguito della conclusione di una verifica fiscale sul periodo di imposta 2017-2018 che include una serie di ipotesi di contestazione per importi potenzialmente rilevanti. Gli amministratori, in base alle analisi effettuate, anche con il supporto di consulenti esterni, e agli elementi attualmente disponibili, hanno ritenuto opportuno effettuare uno stanziamento pari ad 500.000 euro tra i fondi rischi e oneri al 30 giugno 2023 e che trova la propria contropartita tra le imposte del conto economico, a fronte del rischio di soccombenza relativo ad alcuni dei rilievi sollevati. Per il resto, la Società ritiene di aver correttamente applicato le norme vigenti e che le passività potenzialmente derivanti da tali contestazioni non siano probabili.
I debiti commerciali, che ammontano complessivamente a 1.410.078 migliaia di euro al 30 giugno 2023, sono aumentati di 78.523 migliaia di euro rispetto al valore di 1.330.283 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e sono composti principalmente da debiti verso fornitori; la variazione della voce è correlata alle caratteristiche ed alle condizioni finanziarie negoziate con i fornitori negli ordini di acquisto.
Sono incluse nei debiti commerciali verso fornitori posizioni oggetto di accordi di Reverse Factoring con primari operatori nazionali per un importo di circa 180.254 migliaia di euro al 30 giugno 2023 con scadenze differenziate ma inferiori a 12 mesi (232.670 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
Tali passività mantengono la loro natura originaria di debito commerciale in considerazione del fatto che non vi sono oneri di tipo finanziario a carico del Gruppo, non rientrano nelle linee di credito finanziario utilizzate dal Gruppo e che i termini di pagamento seguono le normali condizioni di fornitura per le tipologie di business in cui è attivo il Gruppo.
Non ci sono concentrazioni significative di debiti verso uno o pochi fornitori.
I debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti ammontano a 2.067.487 migliaia di euro e 1.712.323 migliaia di euro rispettivamente al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 e sono così formati:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Anticipi da clienti correnti |
1.247.381 |
983.880 |
Debiti per lavori in corso su ordinazione |
418.531 |
327.836 |
Clienti conto cauzioni |
401.575 |
400.607 |
Totale |
2.067.487 |
1.712.323 |
La voce “Anticipi da clienti correnti” rappresenta gli importi corrisposti dai committenti prima dell’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Gli anticipi contabilizzati verranno riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle commesse.
La voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione” rappresenta l’eccedenza dell’ammontare fatturato ai clienti committenti di lavori in corso su ordinazione rispetto al corrispondente stato di avanzamento. La variazione della voce è correlata alla produzione effettuata ed alle condizioni di fatturazione delle commesse in corso.
La voce “Clienti conto cauzioni”, pari a 401.575 migliaia di euro, riguarda anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative, inclusi tra le passività finanziarie correnti della posizione finanziaria netta (400.607 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
La variazione della voce è correlata al volume degli ordini acquisiti, ai relativi termini contrattuali di incasso ed all’effettiva operatività dei contratti.
Le altre passività correnti ammontano a 177.857 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (170.098 migliaia di euro al 30 giugno 2022) e comprendono principalmente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Debiti verso dipendenti |
71.403 |
66.253 |
Debiti per imposte indirette |
3.638 |
13.585 |
Debiti per ritenute d'acconto |
12.169 |
7.784 |
Altri ratei passivi commerciali |
26.597 |
25.627 |
Debiti per depositi cauzionali |
1.084 |
13.615 |
Debiti verso istituti previdenziali |
19.280 |
16.100 |
Debiti verso organi sociali |
426 |
530 |
Risconti passivi commerciali |
13.964 |
9.711 |
Altri debiti correnti |
29.296 |
16.893 |
Totale |
177.857 |
170.098 |
La voce risconti passivi comprende 4.848 migliaia di euro contabilizzati da ABS in relazione ai crediti di imposta per nuovi investimenti in macchinari spettanti ai sensi del D.L. 24 giugno 2014, n° 91, (6.339 migliaia di euro al 30 giugno 2022). Sono inclusi inoltre 2.229 migliaia di euro quale credito di imposta maturato da ABS nel corrente esercizio per investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (originariamente pari a 2.500 migliaia di euro relativi al nuovo impianto vergella Quality Wire Rod 4.0 inaugurato alla fine dello scorso esercizio), 1.563 migliaia di euro quale importo residuo del sostegno economico al programma di ricerca industriale e sviluppo sperimentale relativo al nuovo forno di riscaldo ultra low scale a longheroni da 130t/h per acciai speciali e 3.611 migliaia di euro relativi al contributo, ricevuto sotto forma di credito di imposta per investimenti in impianti e macchinari “Industria 4.0” di cui all’articolo 1, commi da 1051 a 1063 della Legge n. 178/2020, ottenuto grazie al nuovo impianto di degasaggio e affinazione LF3/VD3. Il riconoscimento del contributo a conto economico segue infatti un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce.
Ammontano a 29.658 migliaia di euro ed includono lo stanziamento delle imposte correnti accantonate sui risultati previsti dalle società del Gruppo. Il decremento di 18.349 migliaia di euro rispetto al saldo di 48.007 migliaia di euro al 30 giugno 2022 è dovuto al maggior reddito imponibile dell’esercizio 2023 ed alla dinamica degli acconti d’imposta versati nel corso dell’esercizio, commisurato agli oneri fiscali dell’esercizio precedente.
Si riferiscono alla parte corrente dei finanziamenti e mutui a lungo termine, alle anticipazioni bancarie, agli scoperti dei conti correnti bancari, alla quota a breve termine dei debiti finanziari rilevati in applicazione dell’IFRS 16, agli strumenti finanziari derivati nonché ai debiti per aggregazioni aziendali. Ammontano al 30 giugno 2023 a 60.267 migliaia di euro rispetto al valore di 413.259 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
La decisa riduzione dell’indebitamento a breve termine è stata realizzata nell’esercizio per effetto dei rimborsi effettuati grazie alla cassa generata nell’esercizio.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Anticipazioni bancarie e scoperti di conto corrente |
316 |
357 |
Altri finanziamenti bancari |
34.780 |
34.610 |
Quote a breve dei finanziamenti a lungo termine |
4.154 |
349.852 |
Ratei passivi su debiti finanziari |
1.203 |
571 |
Debiti finanziari correnti IFRS 16 |
8.102 |
10.864 |
Finanziamenti a breve termine |
48.555 |
396.254 |
Debiti per aggregazioni aziendali |
11.570 |
11.570 |
Altri ratei passivi finanziari correnti |
0 |
0 |
Strumenti finanziari derivati a breve termine |
141 |
5.435 |
Totale |
60.267 |
413.259 |
La voce “Debiti per aggregazioni aziendali” include il ripristino intervenuto nell’esercizio precedente di una passività relativa al corrispettivo non ancora pagato per l’acquisizione di una controllata che era stata stralciata nell’anno fiscale 2018/2019 in quanto considerata non più dovuta alla luce del contesto normativo di quel periodo. Tenuto conto delle variate condizioni normative e commerciali la Direzione ha ritenuto che l’esigibilità di tale passività non sia più da considerarsi remota ma probabile.
Per gli strumenti finanziari derivati, si rimanda a quanto riportato alla nota n. 11) Attività finanziarie correnti.
Tali poste evidenziano gli impegni e le garanzie prestate dal Gruppo a terzi e sono così suddivise:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
Garanzie bancarie e pegni a terzi |
3.132.102 |
2.079.280 |
Totale |
3.132.102 |
2.079.280 |
Le garanzie prestate a terzi per conto di società del Gruppo da parte di alcune banche si riferiscono principalmente a fideiussioni legate all’esecuzione di alcune commesse. Le garanzie prestate in valuta sono iscritte ai cambi spot di fine esercizio.
L’analisi dei ricavi è la seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi |
3.911.520 |
3.379.497 |
||
Variazione prodotti finiti e merci |
28.286 |
146.588 |
||
Altri ricavi e proventi |
162.250 |
92.919 |
||
Totale dei ricavi |
4.102.056 |
3.619.004 |
Il livello dei ricavi del Gruppo è salito del 13% rispetto a quanto realizzato nello scorso esercizio con un fatturato in crescita nel settore impianti (Plant Making) ed in calo nel settore acciaio (Steel Making), che mostra volumi di produzione e prezzi medi di vendita inferiori rispetto al 2021/2022 mantenendo comunque una saturazione non piena ma soddisfacente degli impianti grazie anche alla performance di ABS Sisak che ha alimentato di billette il nuovo impianto vergella QWR presso ABS S.p.A. a Pozzuolo del Friuli che ha laminato un prodotto premium di alta qualità soprattutto per il mercato europeo.
Si ricorda inoltre che la società ESW non è più gestita come società operativa per cui i suoi effetti economici sono esposti separatamente alla nota 33, sia con riferimento all’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 che all’anno precedente ai fini comparativi.
Si rimanda alla nota 36 Informazioni per settore di attività e per area geografica per maggiori dettagli sulla suddivisione dei ricavi per business.
Tra gli altri ricavi e proventi sono inclusi 1.369 migliaia di euro di rilascio fondi non utilizzati (1.457 migliaia di euro al 30 giugno 2022), e per il settore Steel Making sono da citare gli altri ricavi derivanti dal il valore dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) maturati grazie ai progetti di efficientamento dei consumi energetici di alcune fasi del processo produttivo e certificati dall’apposito organismo di controllo, per un controvalore di 1.092 migliaia di euro, in diminuzione rispetto ai 2.872 migliaia di euro dello scorso esercizio principalmente per effetto dell’ultimazione dei benefici ottenuti dal progetto collegato all’impianto Rotoforgia.
I ricavi per l’iscrizione di crediti di imposta alle aziende a forte consumo di energia e gas previsti dai nuovi Decreti legge emanati dall’attuale Governo che hanno prorogato i benefici concessi alle aziende a forte consumo di energia e gas e collegati ai consumi del periodo luglio 2022 - giugno 2023; l’importo maturato da ABS nel corso di tutto l’esercizio è stato pari a 89.537 migliaia di euro.
I proventi a titolo di aiuto per le imprese che operano in settori maggiormente esposti a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (Fondo per la transizione energetica nel settore industriale) relativo agli anni 2020 e 2021 per 6.491 migliaia di euro.
Gli altri ricavi, infine, comprendono anche la quota affluita per competenza a conto economico per 2.241 migliaia di euro del contributo in conto impianti a fronte di bonus investimenti ex Decreto Legge 91/2014 ed altri minori contributi (1.841 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
Si segnalano inoltre i proventi derivanti dalla remunerazione del servizio di interrompibilità dell’energia elettrica concesso da ABS al gestore della rete nazionale per complessivi 7.919 migliaia di euro attraverso il Consorzio ABSOLUTE e la rivalutazione a valore di mercato del credito per quote CO2 acquistate nel corso del corrente esercizio (627 migliaia di euro).
Non vi sono concentrazioni significative di ricavi verso le stesse controparti che superino il 10% dei ricavi totali del Gruppo.
I costi per acquisti di materie prime e di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano a 2.102.104 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (1.875.572 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con un incremento nell’esercizio di 226.532 migliaia di euro) e sono direttamente legati sia alla composizione e tipologia delle commesse che alle vendite di prodotti incluse nei “Ricavi”.
I costi per il personale di 516.520 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risultano così ripartiti:
30/06/2023 |
30/06/2022 |
|||
(migliaia di euro) |
Impiegati e dirigenti |
Tecnici di officina |
Impiegati e dirigenti |
Tecnici di officina |
Salari stipendi |
296.695 |
80.832 |
273.105 |
74.001 |
Oneri sociali |
78.739 |
23.844 |
70.397 |
22.039 |
Trattamento di fine rapporto |
13.742 |
4.587 |
14.149 |
4.062 |
Altri costi del personale |
15.403 |
2.678 |
14.583 |
2.776 |
Totale |
516.520 |
475.112 |
Il personale mediamente in forza nel Gruppo durante gli ultimi due esercizi risulta così suddiviso:
Personale del Gruppo |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Dirigenti |
191 |
205 |
||
Impiegati e Quadri |
6.086 |
5.723 |
||
Tecnici di officina |
3.084 |
2.840 |
||
Apprendisti |
212 |
191 |
||
Totale |
9.573 |
8.959 |
Le variazioni della voce “Costi per il personale” sono legate all’andamento delle retribuzioni stesse e all’entità dell’organico.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Costi per servizi |
972.611 |
850.166 |
||
Godimento beni terzi |
23.426 |
19.923 |
||
Accantonamenti |
39.040 |
17.774 |
||
Altri costi operativi |
24.398 |
21.271 |
||
Totale |
1.059.475 |
909.134 |
Ammontano a 1.059.475 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (909.134 migliaia di euro al 30 giugno 2022) e comprendono:
I costi per servizi inclusi negli “Altri costi operativi”, pari a 972.611 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (850.166 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con una variazione di 122.445 migliaia di euro) si riferiscono principalmente a:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Lavorazioni e prestazioni da terzi |
261.649 |
167.879 |
||
Energia e forza motrice |
219.038 |
226.515 |
||
Altre utenze |
86.553 |
84.841 |
||
Gestione impianti, manutenzioni e riparazioni |
32.612 |
30.892 |
||
Spese viaggio e soggiorno |
43.258 |
29.407 |
||
Premi e provvigioni |
19.452 |
13.140 |
||
Spedizioni, trasporti e facchinaggi |
197.521 |
182.601 |
||
Assicurazioni |
11.817 |
10.685 |
||
Consulenze legali e amministrative |
39.953 |
40.207 |
||
Spese di pulizia locali e vigilanza |
8.005 |
7.598 |
||
Spese per servizi bancari |
5.976 |
8.749 |
||
Spese postali e per telecomunicazioni |
3.443 |
3.369 |
||
Spese pubblicitarie e promozionali |
2.604 |
1.545 |
||
Altri servizi |
40.730 |
42.738 |
||
Totale |
972.611 |
850.166 |
La voce “Altri servizi” include gli emolumenti per il collegio sindacale che ammontano a 594 migliaia di euro (140 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
I corrispettivi di competenza della società di revisione e delle entità appartenenti alla sua rete a fronte dei servizi (di revisione e non) forniti nell’esercizio, compresi negli altri costi per servizi e complessivamente pari a 998 migliaia di euro (992 migliaia di euro al 30 giugno 2022), sono puntualmente indicati nell’allegato n. VI-C.
Ammontano a 23.426 migliaia di euro al 30 giugno 2023 con un aumento di 3.503 migliaia di euro rispetto al saldo di 19.923 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e si riferiscono principalmente a locazioni di immobili, di macchine elettroniche e di automezzi civili ed industriali che non rientrano nell’ambito di applicazione del principio contabile IFRS 16.
Secondo l’IFRS 16 gli oneri di ammortamento sul Diritto d’Uso iscritto nell’attivo non corrente sono contabilizzati negli ammortamenti o nel costo del personale nel caso di lease su fringe benefit ai dipendenti e gli interessi passivi sulle lease liabilities negli oneri finanziari.
Il saldo di 39.040 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (17.774 al 30 giugno 2022) riflette l’allineamento dei fondi rischi per adeguarli alle passività ragionevolmente prevedibili, che sono principalmente dovute ai contenziosi pendenti.
26.4 ) Altri costi operativi
Tale posta ammonta al 30 giugno 2023 a 24.398 migliaia di euro con un aumento di 3.127 migliaia di euro rispetto al saldo di 21.271 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e comprende:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Minusvalenze immobilizzazioni materiali |
541 |
512 |
||
Imposte e tasse diverse |
10.246 |
8.118 |
||
Altri oneri e insussistenze |
89 |
64 |
||
Contributi ed erogazioni |
2.816 |
2.049 |
||
Altri costi operativi |
6.808 |
6.457 |
||
Sopravvenienze passive |
3.898 |
4.071 |
||
Totale |
24.398 |
21.271 |
L’importo delle sopravvenienze passive, in decremento rispetto il passato esercizio, comprende penalità subite per il ritardato avvio di alcune commesse in corso di esecuzione, al netto degli utilizzi di fondi accantonati in precedenza a fronte del relativo rischio.
Sono dettagliati come segue:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Ammortamento immobilizzazioni materiali |
93.448 |
89.431 |
||
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali |
13.511 |
9.741 |
||
Ammortamento diritto d'uso |
11.203 |
10.223 |
||
Totale ammortamenti |
118.162 |
109.395 |
||
Svalutazioni (riprese di valore) crediti nette |
16.354 |
34.157 |
||
Altre svalutazioni (Rivalutazioni) |
399 |
899 |
||
Svalutazioni (Rival.) di altre immob. immateriali |
0 |
0 |
||
Svalutazioni goodwill |
7.323 |
0 |
||
Svalutazioni (Rival.) di altre immob. materiali |
16.656 |
5.170 |
||
Svalutazioni |
40.732 |
40.226 |
||
Totale |
158.894 |
149.621 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ed anche i commenti relativi alle svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono illustrati alle precedenti note n. 1) e n. 3) relative alle informazioni sullo stato patrimoniale. L’importo delle svalutazioni per 16,6 milioni di euro si riferisce agli asset della consociata Danieli Volga così come riportato nel commento allo Stato Patrimoniale.
Per il commento relativo alle svalutazioni dei crediti si rimanda alla nota 8).
Ammontano al 30 giugno 2023 a 76.076 migliaia di euro e risultano principalmente composti da:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Proventi su titoli |
6.565 |
5.124 |
||
Proventi su option e simili |
23.984 |
3.636 |
||
Proventi da partecipazioni |
601 |
8.626 |
||
Interessi attivi su depositi bancari |
41.768 |
12.692 |
||
Interessi verso clienti |
418 |
655 |
||
Altri proventi finanziari |
2.740 |
1.351 |
||
Totale |
76.076 |
32.084 |
L’importo complessivo dei proventi finanziari è aumentato rispetto al 30 giugno 2022 grazie alla maggiore remunerazione dei depositi bancari inclusi nelle disponibilità liquide.
All’interno della voce proventi su option e simili sono inclusi euro 23.909 migliaia di euro di proventi da strumenti finanziari derivati chiusi nel periodo dalla Danieli Finance Solution.
Risultano così formati:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Interessi su finanz. e debiti vs banche e lessor |
6.525 |
2.866 |
||
Interessi di sconto |
19 |
15 |
||
Oneri per attualizzazione crediti |
3.459 |
20.916 |
||
Altri costi finanziari |
16.457 |
29.487 |
||
Totale |
26.460 |
53.284 |
Gli interessi su finanziamenti e debiti verso banche e lessor sono aumentati in seguito all’incremento dei tassi di interesse. Sono inclusi in tale voce anche gli interessi passivi per lease pari a 489 migliaia di euro a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16 (720 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
Gli oneri per l’attualizzazione dei crediti recepiscono l’attualizzazione aggiornata dei flussi d’incasso previsti, come già commentato alla nota n. 6).
Negli altri costi finanziari sono inclusi 9,6 milioni di euro per l’onere dello stralcio del credito finanziario verso il Gruppo Ezz (al lordo dell’effetto cambi classificato negli “Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera”) citato in precedenza.
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Differenza cambio attive |
198.096 |
168.105 |
||
Differenze cambio passive |
(213.994) |
(62.259) |
||
Totale |
(15.898) |
105.846 |
Il risultato su cambi complessivamente negativo è legato prevalentemente alla svalutazione del dollaro usa rispetto all’euro. La voce del conto economico comprende anche il risultato derivante dai contratti derivati attivati su cambi (prevalentemente vendite a termine con barriera), nonché gli effetti delle valutazioni al fair value degli stessi strumenti a fine periodo. Il risultato su cambi relativo all’adeguamento su poste di natura finanziaria è positivo e pari a 9.350 migliaia di euro mentre il risultato su cambi su poste di natura operativa è negativo e pari a circa 27.796 migliaia di euro.
Gli oneri netti derivanti dalla valutazione delle società non consolidate secondo il metodo del patrimonio netto ammontano a 1.620 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (proventi netti per 1.579 migliaia di euro al 30 giugno 2022), come risulta dall’allegato II-C. In particolare, il totale netto include la rivalutazione per circa 522 migliaia di euro dell’investimento nella società collegata Inter-Rail S.p.A..
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Ricavi finanziari collegate |
522 |
1.799 |
||
Costi finanziari collegate |
(2.142) |
(220) |
||
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto |
(1.620) |
1.579 |
Ammontano a 55.865 migliaia di euro, comprendono la stima delle imposte correnti e differite (attive e passive) commisurate ai risultati delle società del Gruppo nel periodo, e sono così dettagliate:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Imposte correnti sul reddito |
53.194 |
76.361 |
||
Imposte anticipate |
2.770 |
(19.426) |
||
Imposte differite |
(99) |
11.210 |
||
Totale |
55.865 |
68.145 |
Le aliquote d’imposta IRES e IRAP applicate dalla Capogruppo e dalle società italiane del Gruppo sul reddito imponibile stimato dell’anno sono rispettivamente del 24% e del 3,9% per la fiscalità corrente e per le imposte differite ed anticipate.
Le imposte dovute nelle altre nazioni in cui il Gruppo opera sono calcolate secondo le aliquote vigenti in tali paesi.
La riconciliazione fra il carico teorico d’imposta e quello effettivamente indicato a conto economico (senza considerare gli effetti relativi alle imposte sul reddito di esercizi precedenti) è esposta nell’allegato n. V-C.
L’aliquota effettiva media d’imposta sul reddito, indicata nell’allegato sopra citato, riflette essenzialmente il carico d’imposta previsto in base ai risultati delle singole società.
Il Gruppo Danieli, con decisione del Consiglio di Amministrazione della sub-holding Industrielle Beteiligung S.A., ha deliberato in data 26 novembre 2019 di procedere alla chiusura delle attività produttive della controllata ESW Rohrenwerke Gmbh. La decisione è stata presa in seguito alle gravi perdite sofferte dalla società e dalle difficoltà riscontrate nell’acquisizione di nuovi ordini di produzione, ai ritardi accumulati in seguito alla ristrutturazione della struttura produttiva e dal difficile contesto macro-economico dell’industria dell’acciaio.
Il programma di chiusura e messa in sicurezza delle attività della controllata tedesca ESW si è concluso ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e discontinued operations, il risultato e i flussi finanziari della società al 30 giugno 2023 sono stati rappresentati separatamente come discontinued operations al pari dell’esercizio 2021/2022. L’ utile dell’esercizio include principalmente i proventi derivanti dalla cessione di un terreno.
Nelle tabelle sottostanti sono dettagliate il risultato netto derivante dalle attività destinate alla dismissione nonchè i flussi di cassa generati/assorbiti dalle stesse.
Risultato Netto delle attività destinate alla dismissione
(migliaia di euro) |
Esercizio chiuso al |
||
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Ricavi |
4.625 |
6.123 |
|
Materie prime e di consumo |
- |
(1.538) |
|
Costi per il personale |
(207) |
(247) |
|
Altri costi operativi |
(2.036) |
(5.612) |
|
Ammortamenti e svalutazioni |
(8) |
(7.503) |
|
Risultato operativo |
2.374 |
(8.777) |
|
Proventi ed oneri finanziari |
(6) |
(4) |
|
Utile/(perdita) deriv. da transaz. in valuta estera |
|||
Utile prima delle imposte |
2.368 |
(8.781) |
|
Imposte sul reddito |
(9) |
229 |
|
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione |
2.359 |
(8.552) |
Flussi di cassa generati/assorbiti dalle attività destinate alla dismissione
(migliaia di euro) |
Esercizio chiuso al |
||
30/06/2023 |
30/06/2022 |
||
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa |
(1.029) |
2.547 |
|
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento |
4.500 |
1.098 |
|
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento |
(3.500) |
(3.500) |
|
Flusso di cassa complessivo |
(29) |
145 |
|
Cassa e banche iniziali |
516 |
371 |
|
Cassa e banche finali |
487 |
516 |
In applicazione dell’IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi all’informativa di settore.
Il settore Steel Making si riferisce alla produzione e vendita di acciai speciali.
Il settore Plant Making si riferisce alla produzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica ed include anche l’attività svolta dalla controllata Danieli Finance Solutions SA.
Gli effetti correlati alla chiusura delle attività di ESW, ai sensi dell’IFRS 5, vengono indicati separatamente quali derivanti da attività discontinue.
Di seguito si riportano i dati economici e patrimoniali suddivisi per attività di settore, aggregando le situazioni predisposte dalle società appartenenti ai due specifici settori.
(migliaia di euro) |
|||||
30/06/2023 |
Discontinued operations |
Steel making |
Plant making |
Eliminazioni infrasettoriali |
Consolidato |
Ricavi della gestione caratteristica |
1.504.511 |
2.599.255 |
4.103.766 |
||
meno ricavi infrasettoriali |
(1.710) |
(1.710) |
|||
Ricavi da Terzi |
0 |
1.504.511 |
2.599.255 |
(1.710) |
4.102.056 |
Margine operativo lordo (Ebitda) |
170.904 |
253.054 |
423.958 |
||
Ammortamenti e svalutazioni |
(66.785) |
(92.109) |
(158.894) |
||
Risultato operativo |
104.119 |
160.945 |
265.064 |
||
Proventi ed oneri finanziari |
(4.540) |
36.638 |
32.098 |
||
Utile prima delle imposte |
99.579 |
197.582 |
297.161 |
||
Imposte sul reddito |
(1.945) |
(53.920) |
(55.865) |
||
Utile netto da attività in funzionamento |
97.634 |
143.662 |
241.296 |
||
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione |
2.359 |
0 |
0 |
2.359 |
|
Utile netto del periodo |
2.359 |
97.634 |
143.662 |
243.655 |
|
Attività di settore |
1.547.828 |
5.147.151 |
(154.043) |
6.540.936 |
|
(di cui investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali) |
80.381 |
79.207 |
159.588 |
||
Passività di settore |
726.078 |
3.561.196 |
(154.043) |
4.133.231 |
|
Patrimonio netto |
2.407.705 |
||||
Totale passività di settore e patrimonio netto |
6.540.936 |
||||
Posizione finanziaria netta |
(63.949) |
1.666.710 |
1.602.760 |
(migliaia di euro) |
|||||
30/06/2022 |
Discontinued operations |
Steel making |
Plant making |
Eliminazioni infrasettoriali |
Consolidato |
Ricavi della gestione caratteristica |
1.678.168 |
1.945.163 |
3.623.330 |
||
meno ricavi infrasettoriali |
(4.326) |
(4.326) |
|||
Ricavi da Terzi |
1.678.168 |
1.945.163 |
(4.326) |
3.619.003 |
|
Margine operativo lordo (Ebitda) |
192.758 |
166.427 |
359.185 |
||
Ammortamenti e svalutazioni |
(76.185) |
(73.435) |
(149.621) |
||
Risultato operativo |
116.573 |
92.991 |
209.564 |
||
Proventi ed oneri finanziari |
7.008 |
79.216 |
86.225 |
||
Utile prima delle imposte |
123.577 |
172.212 |
295.789 |
||
Imposte sul reddito |
(25.579) |
(42.566) |
(68.145) |
||
Utile netto da attività in funzionamento |
97.998 |
129.644 |
227.644 |
||
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione |
(8.552) |
0 |
0 |
(8.552) |
|
Utile netto del periodo |
(8.552) |
97.998 |
129.644 |
219.092 |
|
Attività di settore |
1.565.862 |
4.653.188 |
(56.489) |
6.162.561 |
|
(di cui investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali) |
71.379 |
42.509 |
113.888 |
||
Passività di settore |
805.829 |
3.190.225 |
(56.489) |
3.939.565 |
|
Patrimonio netto |
2.222.996 |
||||
Totale passività di settore e patrimonio netto |
6.162.561 |
||||
Posizione finanziaria netta |
(83.973) |
1.290.577 |
1.206.603 |
La ripartizione dei ricavi consolidati di Gruppo per area geografica di destinazione, è la seguente:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
% |
30/06/2022 |
% |
Variazione |
Europa |
2.437.269 |
59% |
2.487.834 |
68% |
-2% |
Middle East |
285.950 |
7% |
157.597 |
6% |
81% |
Americhe |
813.237 |
20% |
460.486 |
13% |
77% |
South East Asia |
565.600 |
14% |
513.087 |
13% |
10% |
Totale |
4.102.056 |
100% |
3.619.004 |
100% |
13% |
Per quanto riguarda il settore Plant Making la distribuzione geografica dei ricavi in base all’area di destinazione delle vendite del periodo è prevalentemente legata al volume delle spedizioni effettuate, oltre che all’avanzamento nelle attività di costruzione di equipaggiamenti sia nei nostri stabilimenti sia nelle attività di montaggio ed avviamento svolte nei cantieri stessi su base mondiale.
L’incidenza dei ricavi del settore Steel Making si concentra nell’area Europa per il 37% r ispetto al valore globale del 59% al 30 giugno 2023 (per il 46% rispetto al valore globale del 68% al 30 giugno 2022).
Il dettaglio delle attività materiali e immateriali immobilizzate (senza considerare il diritto d’uso sottostante all’applicazione dell’IFRS 16) per area geografica è così formato:
(migliaia di euro) |
30/06/2023 |
% |
30/06/2022 |
% |
Variazione |
Europa |
832.979 |
82% |
821.956 |
81% |
1% |
Middle East |
23.028 |
2% |
25.564 |
3% |
-10% |
Americhe |
22.110 |
2% |
11.793 |
1% |
87% |
South East Asia |
140.020 |
14% |
154.497 |
15% |
-9% |
Totale |
1.018.136 |
100% |
1.013.809 |
100% |
0% |
Sono di seguito riportate le sovvenzioni e i contributi ricevuti nel periodo 1° luglio 2022 – 30 giugno 2023 dalle pubbliche amministrazioni, da società da esse controllate e da società a partecipazione pubblica come richiesto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (L.124/2017, art.1, commi 125-129):
Dati identificativi del soggetto erogante |
Importo del vantaggio economico ricevuto (euro) |
Descrizione del tipo di vantaggio |
|
Agenzia delle Entrate |
735 |
Credito imposta imprese non gasivore (ott – nov 2022) – Art. 1 C.4 DL 144/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
2.421 |
Credito imposta imprese non energivore (ott – nov 2022) – Art.1 C.3 DL 144/2022 |
|
Ministero dell’Istruzione |
29.050 |
Contributi Scuola Primarie Paritarie |
|
Ministero dell’Istruzione |
3.559 |
Contributi Scuola Secondarie Paritarie |
|
Agenzia delle Entrate |
3.419 |
Credito imposta imprese non energivore (3 trim. 2022) – Art.6 C.3 DL n. 115/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
231 |
Credito imposta imprese non gasivore (3 trim. 2022) – Art.6 C.4 DL n. 115/2022 |
|
Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia |
49.594 |
Contributo aggiuntivo per la realizzazione del progetto "DIGIMET - Digitalization for the Metals Industry" |
|
Ministero dello Sviluppo Economico |
599.784 |
Aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione | Ricerca industriale: AIM |
|
Agenzia delle Entrate |
256.165 |
Credito Imposta per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative – Leggi 160/2019 e Legge 178/2020 |
|
Agenzia delle Entrate |
49.355 |
Credito Imposta per aziende non energivore e non gasivore I e II trim 2023 |
|
Agenzia delle Entrate |
2.563 |
Credito d’imposta imprese non energivore – Art. a DL n. 176/2022 – Dic. 2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
812 |
Credito d’imposta imprese non gasivore – Art. 1 DL n. 176/2022 – Dic. 2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
6.168 |
Credito d’imposta imprese non energivore 1 trim. 2023 – Art.1, C.3, L.n. 197/2022 |
|
GSE Gestore dei Servizi Energetici SpA |
1.143 |
Contributo conto energia scambio sul posto |
|
GSE Gestore dei Servizi Energetici SpA |
9.971 |
Contributo conto energica tariffa incentivante |
|
Fondimpresa |
9.660 |
Formazione dipendenti |
|
Agenzia delle Entrate |
38.240 |
Credito imposta per investimenti in beni strumentali lg 160/2019 e 178/2020 e spese energia elettrica |
|
Acquirente Unico S.p.A. |
4.130.875 |
Fondo per la transizione energetica nel settore industriale anno 2021 |
|
Acquirente Unico S.p.A. |
2.360.182 |
Fondo per la transizione energetica nel settore industriale anno 2020 |
|
Invitalia |
1.637.803 |
Fondo Crescita Sostenibile - Accordo Innovazione Fabbrica Intelligente |
|
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA |
2.067.460 |
Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto ROTOFORGIA) |
|
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA |
234.470 |
Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto siviere DANARC e reattori DANARC) |
|
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA |
46.403 |
Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto Led Luna) |
|
Agenzia delle Entrate |
287 |
Credito d’imposta imprese non gasivore 1 trim. 2023 – Art. 1, C.5, L.n. 197/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
974.905 |
"CRED. BENI STRUMENTALI NUOVI INDUSTRY 4.0" 2022/2023 - Credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato (L. 160/2019 - L. 178/2020) |
|
Agenzia delle Entrate |
82.656 |
Credito d’imposta imprese gasivore (2 trim. 2022) – Art. 5 DL N. 17/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
98.935 |
Credito d’imposta imprese gasivore (3 trim. 2022) – Art.6 C.2 DL N. 115/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
79.776 |
Credito d’imposta imprese gasivore (ott – nov 2022) – Art.1 C.2 DL N. 144/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
121.875 |
Credito d’imposta imprese gasivore – Art.1 DL N. 176/2022 – DIC 2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
227.363 |
Credito d’imposta imprese gasivore 1 trim. 2023 – Art. 1, C 4, L N. 197/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
28.703 |
Credito d’imposta imprese gasivore 2 trim. 2023 – Art. 4, C 4, DL N. 34/2023 |
|
Agenzia delle Entrate |
123.854 |
Credito d’imposta imprese non energivore (2 trim. 2022) – Art.3 DL N. 21/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
175.293 |
Credito d’imposta imprese non energivore (3 trim. 2022) – Art.6 C.3 DL N. 115/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
189.665 |
Credito d’imposta imprese non energivore (ott – nov 2022) – Art.1 C.3 DL N. 144/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
121.546 |
Credito d’imposta imprese non energivore – Art.1 DL N. 176/2022 – DIC 2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
335.567 |
Credito d’imposta imprese non energivore 1 trim. 2023 – Art. 1, C 3, L N. 197/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
67.753 |
Credito d’imposta imprese non energivore 2 trim. 2023 – Art. 4, C 3, L N. 34/2023 |
|
Agenzia delle Entrate |
10.000 |
Art-bonus – credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura |
|
Formazienda (Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua) |
307.609 |
Contributi per la formazione dei dipendenti |
|
Regione Friuli-Venezia Giulia |
421.742 |
Contributo incassato dalla Regione FVG relativo al Bando POR FESR 2014-2020 per la realizzazione del progetto “NUOVO SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE INTELLIGENTE E DINAMICA DELLA METALLURGIA SECONDARIA IN UN'ACCIAIERIA ELETTRICA” |
La gestione aziendale è proseguita senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2023 con un mercato mondiale dell’acciaio ancora ricettivo e senza fattori negativi significativi.
L’allineamento delle poste in valuta al cambio del 26 settembre 2023 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 15 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale del 30 giugno 2023.
Si segnala che nel corso del mese di luglio 2023 è stato formalizzata l’acquisizione da parte della controllata ABS della società Rott-Ferr. S.r.l., attiva nel settore della gestione del rottame ferroso, consentendo di integrale a monte la catena del valore.
Inoltre, la Capogruppo ha provveduto nel mese di luglio 2023 ad acquistare ulteriori crediti d’imposta per 13,1 milioni di euro che si prevede saranno utilizzati nell’arco del medio termine.
Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2023 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dal Conto Economico Complessivo a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio consolidato ed a quello d’esercizio.
..
.
.
.
.
.
.
.
DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.p.A.
BILANCIO D’ESERCIZIO
AL 30 GIUGNO 2023
Prospetti contabili
Stato Patrimoniale
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Note illustrative
Il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 è costituito dal prospetto di stato patrimoniale, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle note illustrative.
Gli importi inclusi nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel conto economico complessivo sono presentati all’unità di euro, gli importi inclusi nel rendiconto finanziario, nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nelle note illustrative, salvo quando diversamente indicato, sono arrotondati alle migliaia di euro.
Si precisa inoltre che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio delle società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani, sono stati inseriti in apposite colonne dello stato patrimoniale, del conto economico e del rendiconto finanziario i rapporti significativi con le parti correlate, senza compromettere la leggibilità complessiva degli schemi stessi.
La Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è una società per azioni, quotata alla Borsa Italiana, attiva nel settore della progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica; ha sede legale in Buttrio (Udine - Italia), Via Nazionale 41.
Il capitale sociale al 30 giugno 2023 è composto da n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio. Le azioni ordinarie sono detenute da:
Quota rappresentativa di capitale sociale |
||||||
Sind International s.r.l. - Milano |
67,824% |
|||||
Azioni proprie in portafoglio |
8,154% |
|||||
Mercato |
24,022% |
Il bilancio d’esercizio della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è oggetto di revisione legale da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.
Il progetto di bilancio è stato approvato in data 26 settembre 2023 dal Consiglio di Amministrazione, che ne ha autorizzato la diffusione attraverso comunicato stampa del 26 settembre 2023 contenente gli elementi principali del bilancio stesso.
Nella predisposizione del bilancio al 30 giugno 2023 sono stati osservati i principi contabili IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 entro la data di riferimento del bilancio, integrati dalle raccomandazioni previste dal Regolamento degli Emittenti come approvato da delibera CONSOB. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale nonché sulla base del principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati (presenti al 30 giugno 2023), che sono iscritti al fair value e i lavori in corso su ordinazione che sono rilevati sulla base del metodo della percentuale di completamento .
La società, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, ha scelto di presentare nello stato patrimoniale separatamente le attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura del periodo e di fornire nel conto economico un’analisi dei costi in base alla natura degli stessi.
Il rendiconto finanziario viene redatto con il metodo indiretto.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2023 sono omogenei a quelli adottati per la redazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2022. La società non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° luglio 2022:
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
- Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
- Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
- Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come, ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
- Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.
Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.
Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach (“PAA”).
Le principali caratteristiche del General Model sono:
- le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
- la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
- le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
- esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
- il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
- il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.
L’approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un’approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l’approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall’applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Il principio si applica a partire dal 1° luglio 2023 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l’IFRS 9 – Financial Instruments e l’IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. G li amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17. G li amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “ Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”. L e modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. G li amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current” ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. I documenti hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° luglio 2024; è comunque consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° luglio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate (“Rate Regulation Activities”) secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione o di produzione interna, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti cumulati, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
Gli impianti e macchinari possono avere parti con una vita utile diversa. L’ammortamento è calcolato sulla vita utile di ogni singola parte; in caso di sostituzione le nuove parti sono capitalizzate nella misura in cui soddisfano i criteri per l’iscrizione di un’attività, e il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato dal bilancio. Il valore residuo e la vita utile delle attività vengono rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato risulti una perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato, al netto degli ammortamenti. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono stati addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli di natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli ammortamenti imputati al conto economico sono stati calcolati in modo sistematico e costante sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico-tecnica stimata dei cespiti. Le principali aliquote di ammortamento annue applicate sono le seguenti:
Fabbricati e costruzioni leggere |
3 - 10% |
|
Impianti e macchinari |
da 10 a 15% |
|
Forni e grandi impianti automatici |
Da 15 a 15,5% |
|
Attrezzature |
25% |
|
Automezzi, mezzi di trasporto interno su ruote, autovetture |
20 - 25% |
|
Mobili e macchine d'ufficio |
12 - 20% |
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione interna comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.
Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende solo gli oneri che possono essere direttamente attribuiti all’attività a partire dalla data in cui sono soddisfatti i criteri per l’iscrizione di tale attività.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto stabilisce lo IAS 36.
Le spese di ricerca inerenti all’attività di produzione sono interamente addebitate a conto economico nell’esercizio in cui sono state sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad ammortamento tranne quando hanno una vita utile indefinita. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile delle immobilizzazioni immateriali a ogni chiusura d’esercizio.
I principali coefficienti annui di ammortamento applicati sono compresi nei seguenti intervalli:
Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno |
da 6,67 a 20% |
|
10% |
||
Altri oneri di utilità pluriennale |
da 20% a 33% |
I Diritti d’uso sono iscritti secondo le previsioni dell’IFRS 16.
L’IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. Il principio definisce il leasing come un contratto, o parte di un contratto, che in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un’attività per un periodo di tempo. Il modello previsto per i locatari dal nuovo principio è il seguente: alla data di inizio del contratto, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell’attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto di utilizzo dell’attività.
La società ha fatto ricorso agli espedienti pratici previsti per la transizione all’ IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la definizione di lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti di lease sottoscritti o modificati prima della sua prima applicazione. Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo (“right of use”). Secondo l’IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. La società applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall’IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1° luglio 2019.
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti).
La durata dei contratti è contrattualmente stabilita e nel caso di clausole contrattuali che permettono l’interruzione anticipata dello stesso oppure una sua proroga o rinnovo viene fatta una analisi per ogni contratto sulla previsione di esercizio o meno di tali clausole. La società si è basato sulle proprie esperienze acquisite per la determinazione della durata dei lease contenenti opzioni di proroga o di risoluzione.
L’incremental borrowing rate è stato calcolato per singolo contratto partendo dagli spread comunemente applicati alla società per i propri finanziamenti aventi condizioni e durata analoghe a quelle dei leasing con l’aggiunta dei normali tassi variabili sulla base di durata, valuta e area geografica (es. EURBOR, USD LIBOR, EURIRS).
Ai fini dell’esposizione in bilancio la società ha stabilito di avvalersi delle esenzioni concesse dall’IFRS 16 paragrafo C5 lett. a) e b).
La società si è avvalsa di tali esenzioni in due ipotesi, concesse dal principio: i contratti di leasing in cui l’attività sottostante è di modesto valore (IFRS 16:5(b) - ad esempio i personal computer, le stampanti) e i contratti di leasing aventi scadenza nel breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore – IFRS 16:5(a)). Il valore dei costi per godimento di beni di terzi relativi a tali esenzioni è pari a circa 700 migliaia di euro.
Per tali esenzioni non è stata rilevata né la passività finanziaria del lease nè il relativo diritto d’uso, ma i canoni di locazione sono stati rilevati a conto economico, come fatto in precedenza, tra gli oneri operativi.
Il diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà della società di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento decorre dall’inizio della decorrenza del lease.
La passività derivante dal lease non è esposta in una voce separata bensì tra i finanziamenti correnti e non correnti.
Successivamente alla rilevazione iniziale applicando il metodo del costo ammortizzato per la valutazione della Passività derivante dal lease, il valore di carico di tale passività è incrementato degli interessi sulla stessa (utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) e diminuito per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.
La società ridetermina il saldo delle passività derivante dal lease (ed attua un adeguamento del corrispondente valore del diritto d’uso) qualora:
- Cambi la durata del lease o ci sia un cambiamento nella valutazione dell’esercizio del diritto di opzione;
- Cambi il valore dei pagamenti del lease a seguito di modifiche negli indici o tassi oppure cambi l’ammontare delle garanzie per il valore residuo atteso;
- Un contratto di lease sia stato modificato e la modifica non rientri nelle casistiche per la rilevazione di un contratto separato.
Sono controllate le imprese in cui la società esercita il controllo sia in forza del possesso azionario della maggioranza delle azioni con diritto di voto sia per effetto dell’esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, le scelte finanziarie e gestionali delle società ottenendone i benefici relativi anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio sono considerati ai fini della determinazione del controllo.
Le partecipazioni in società controllate sono rilevate al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, successivamente rettificato in presenza di perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali. In particolare, qualora siano individuati eventi che possano indicare che il valore di carico delle partecipazioni non possa essere recuperato, esse vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici della partecipata.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la società è impegnata ad adempiere obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Il valore originario della partecipazione è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione operata. Sia le svalutazioni che gli eventuali ripristini di valore sono imputati a conto economico, tra i proventi e gli oneri di partecipazioni.
Le altre partecipazioni, nelle quali la percentuale di proprietà è inferiore al 20%, o al 10% se quotate, o nelle quali la società non esercita un'influenza notevole, sono valutate al costo. La valutazione al costo viene mantenuta, pur risultando superiore a quella corrispondente definita con il metodo del patrimonio netto, sempre che le prospettive reddituali o i plusvalori inespressi e compresi nelle partecipazioni, consentano di prevedere il recupero del maggior valore iscritto.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la società ha applicato l'espediente pratico, la società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la società ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “ Solely Payments of Principal and Interest (SPPI) ”). Questa valutazione è indicata come test SPPI.
Le azioni proprie che vengono riacquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto sulla base del relativo costo di acquisto. L’acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita a conto economico. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi.
Le giacenze di materie prime sussidiarie e di consumo sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il presunto valore di realizzo che emerge dall'andamento del mercato alla data di chiusura del periodo.
I prodotti finiti ed i semilavorati sono valutati al costo medio ponderato di acquisto o di fabbricazione e l’eventuale differenza negativa tra il valore di costo ed il corrispondente valore di mercato alla data di chiusura del periodo viene accantonata in un apposito fondo svalutazione prodotti, iscritto a diretta diminuzione delle rimanenze di magazzino.
I prodotti in corso di lavorazione sono valutati al costo industriale di fabbricazione relativo all’anno di formazione, sulla base del rispettivo stato di avanzamento.
I lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i ricavi (e conseguentemente il margine) vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato dalla società sulla base dei costi già sostenuti per la realizzazione della commessa in proporzione al totale, inclusivo dei costi a finire aggiornati . Per le commesse in corso dove la fatturazione effettuata eccede i costi sostenuti più i margini rilevati per maturazione, il valore netto viene esposto tra le passività correnti – debiti per lavori in corso su ordinazione .
La determinazione del valore è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera dei progetti, il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti sulle assunzioni alla base di tali valutazioni. Gli effetti economici della revisione delle stime sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti.
Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto più che probabile e ragionevolmente quantificabile.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile ed appostata ad apposito fondo.
I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti con corrispettivi denominati in valuta differente da quella funzionale ed eccedenti gli acconti percepiti sono influenzati dal cambio di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, che concorre alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa, cui applicare la percentuale dello stato di avanzamento.
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e caratterizzate da un’elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto. I relativi importi sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del proprio valore, salvo che per le disponibilità liquide in valuta estera, soggette al rischio di cambio.
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 (benefici ai dipendenti) in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di interesse che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione; il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Tali utili e perdite attuariali sono classificati tra gli utili a nuovo e non saranno riclassificati nel conto economico nei periodi successivi.
A seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi decreti e regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, il TFR maturato dal 1° gennaio 2007 ha assunto la natura di piano a contribuzione definita, sia nel caso di opzione del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS.
Gli accantonamenti vengono contabilizzati dalla società in presenza di un’obbligazione corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, probabile che tale fuoriuscita sia richiesta, e l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente l’obbligazione corrente.
Eventuali costi di ristrutturazione vengono rilevati quando la società ha formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo ha comunicato alle parti interessate.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dai contratti stessi, l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata con l’accantonamento ad un fondo.
Le passività finanziarie della società comprendono debiti commerciali, altre passività, debiti verso banche e finanziamenti.
Debiti commerciali, anticipi da clienti ed altre passività
I debiti commerciali, gli anticipi ricevuti dai committenti e le altre passività correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al valore nominale, che rappresenta il valore equo alla data di riferimento. A seguito della rilevazione iniziale, tali passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.
Finanziamenti
Tutti i finanziamenti sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo l’iniziale rilevazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti a meno che la società non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e la società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Strumenti finanziari derivati
La società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: vendita/acquisti a termine di valuta, anche sintetici con clausola di accumulazione di vendite a termine a termine con barriera, swap su tassi di interesse.
I strumenti derivati sono classificati come strumenti di copertura, in accordo con l’IFRS 9, quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata inizialmente e periodicamente, è elevata.
Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell’elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli altri costi.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfino le condizioni per essere qualificati ai sensi dell’IFRS 9 come strumenti di copertura sono rilevate a conto economico.
I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo della percentuale di completamento (“Performance obligations satisfied over time”) misurata sulla base dei costi già sostenuti per specifico progetto sul totale dei costi stimati per specifico progetto (metodo degli input). Tale modalità di contabilizzazione e i contratti con i clienti su cui si basa rispettano i requisiti richiesti dall’IFRS 15.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nel principio relativo alle rimanenze.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati coerentemente con le disposizioni previste dall’IFRS 15 e del passaggio del controllo sul bene venduto o sul servizio reso e dell’adempimento della “Performance obbligation” prevista dagli accordi contrattuali con le controparti (“Performance obligations satisfied at a point in time”).
Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei c osti sostenuti recuperabili.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse alle vendite (imposta sul valore aggiunto).
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso d’interesse effettivo (TIE), che è il tasso che sconta i pagamenti e gli incassi stimati futuri attraverso la vita attesa dello strumento finanziario.
I dividendi vengono iscritti nell'esercizio in cui sono deliberati e sorge il diritto al relativo incasso.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico si qualificano normalmente come costi di ricerca e sono rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.
I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la società è in grado di dimostrare:
i) la possibilità tecnica di completare il progetto in modo che sia utilizzabile per l’utilizzo o la vendita;
ii) l’intenzione di completare l’attività;
iii) la propria capacità di utilizzarla o venderla;
iv) le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri;
v) l’esistenza delle disponibilità di risorse per completare l’attività e
vi) la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante lo sviluppo.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari vengono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui sono sostenuti .
Le imposte correnti sono stanziate per il valore che ci si attende di corrispondere all’autorità fiscale, in conformità alle disposizioni ed alle aliquote in vigore (24,0% per l’IRES ed il 3,9% per l’IRAP) alla data di chiusura di bilancio.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate direttamente nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono.
L a s ocietà ha aderito , in qualità di consolidante, all’istituto del “C onsolidato F iscale N azionale ” che consente di determinare l’IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società aderenti. O ltre alla Capogruppo, hanno aderito al consolidato le seguenti società: Danieli Automation S.p.A., Danieli Special Cranes S.r.l., Turismo 85 S.r.l., Stem S.r.l., Danieli Centro Cranes S.p.A., Danieli Construction International S.p.A., Corte delle Fucine S.r.l., Sabolarie Haven & Hospitability S.p.A., Scuole e Asili Cecilia Danieli S.r.l. e Zerotredici Educational Hub S.r.l. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra controllante e le predette società controllate sono definiti nel “Regolamento di partecipazione al regime fiscale del Consolidato Nazionale del Gruppo Danieli”. In particolare, s ulla base di tale accordo , le perdite fiscali realizzate durante la procedura di consolidamento fiscale sono remunerate nei limiti dell’effettivo utilizzo da parte del Consolidato Fiscale.
Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate su tutte le differenze temporanee nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Lo stesso principio si applica per la contabilizzazione delle attività per imposte anticipate sulle eventuali perdite fiscali utilizzabili.
Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente a consentire del tutto o in parte il recupero dell’attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.
Le imposte differite passive sono calcolate usando il cosiddetto “liability method” su tutte le differenze temporanee risultanti alla data di bilancio tra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio, salvo eccezioni specifiche.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate in base ai valori che ci si attende di recuperare dalle autorità fiscali con le aliquote che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o estinta la passività, utilizzando le aliquote fiscali (24% ed il 3,9% per l’IRAP).
Utilizzo di stime
La predisposizione del bilancio comporta che siano effettuate stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Di seguito sono indicate le stime contabili rilevanti nel processo di redazione del bilancio d’esercizio perché comportano il ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche di condizione alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto apprezzabile sui risultati successivi.
In particolare, si evidenzia che per la loro indubbia complessità e rilevanza, risultano maggiormente significative nel processo di redazione del bilancio d’esercizio le stime effettuate per la valutazione dei lavori in corso su ordinazione,
Lavori in corso su ordinazione
Le commesse gestite dalla società si riferiscono in massima parte ad impianti per l’industria siderurgica e per quella dei metalli non ferrosi, possono essere di dimensioni assai rilevanti ed essere a volte concluse con controparti in Paesi soggetti ad instabilità politica. Tali progetti, di durata ultraannuale, sono sempre caratterizzati da un elevato livello tecnologico, spesso anche fortemente innovativo, prevedono garanzie di performance alla consegna definitiva degli impianti, che contribuiscono a rendere particolarmente complesse le stime connesse alla valutazione dei lavori in corso
Il processo di stima utilizzato dalla società prevede la predisposizione per ogni singola commessa di un articolato e rigoroso processo di identificazione e gestione di tutte le voci di costo necessarie per il completamento della stessa, suddiviso in dettaglio per le diverse tipologie di attività e/o servizi (raggruppate per affinità progettuali). Tale processo è finalizzato a quantificare e monitorare durante la vita del progetto tutte le attività da svolgere per le diverse fasi di lavorazione con i relativi costi e ricavi ed il margine complessivo, identificando inoltre lo stato di avanzamento progressivo legato allo sviluppo temporale di ogni singola commessa. In tali stime si tiene conto di eventuali corrispettivi aggiuntivi ove contrattualmente convenuto o se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile, mentre eventuali costi aggiuntivi rispetto a quelli stimati inizialmente ed eventuali penalità sono valorizzate nella stima dei lavori in corso utilizzando l’insieme delle informazioni a disposizione del management aziendale al momento della formazione del bilancio. Le assunzioni e le stime sono riviste periodicamente ed i relativi effetti sono riflessi nel conto economico. Nell’ambito di tali assunzioni e stime, in sede di chiusura di bilancio sono stati considerati anche gli impatti, seppur limitati, derivanti dalla pandemia Covid
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile, e contabilizzata in specifico fondo. In particolare, sulle commesse in corso della società al 30 giugno 2023 sono stati determinati fondi complessivamente pari a 15,3 milioni di euro (39,8 milioni di euro al 30 giugno 2022), che includono la stima di ogni altro onere connesso che appaia probabile sulla base di una attenta valutazione dello stato complessivo dei lavori in corso alla data di chiusura del bilancio .
La valutazione dei lavori in corso su ordinazione per contratti con corrispettivi denominati in valuta (principalmente dollaro USA) differente da quella funzionale (euro per la società) prevede che la quota eccedente a quanto già fatturato in acconto alla data di chiusura sia convertita al cambio puntuale di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, concorrendo in tal modo alla determinazione complessiva del ricavo contrattuale complessivo di commessa.
La politica della società in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere sia una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati. In ragione della difficoltà intrinseca nel predisporre una programmazione puntuale dei flussi di incasso su commessa i contratti derivati su cambi utilizzati nel periodo (ed in quello precedente) non presentano le caratteristiche per essere qualificati come strumenti di copertura sotto un profilo contabile (c.d. hedge accounting) . Conseguentemente la valutazione dei lavori in corso è influenzata anche dalla variazione del tasso di cambio euro/dollaro intervenuta nel periodo.
Fondi rischi
La società effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti, ai contenziosi legali e fiscali e alla valutazione delle commesse . La stima di tali accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale che variano nel tempo in relazione alle informazioni disponibili .
Svalutazioni
Le attività materiali ed immateriali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo delle attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata.
Imposte differite attive
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle stesse. Si evidenzia che la società non ha rilevato attività per perdite fiscali nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023.
Stima del fair value
Il fair value degli strumenti finanziari quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura del periodo.
Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in pubblici mercati è determinato con tecniche finanziarie valutative. In particolare:
- il fair value degli Interest Rate Swap (IRS) è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base delle curve attese dei tassi d’interesse;
- il fair value dei contratti di acquisto/vendita valuta con contenuto opzionale è determinato attualizzando i differenziali fra il cambio contrattuale ed il cambio di mercato alla data di chiusura del bilancio sulla base dei cambi forward attesi e tenendo conto delle componenti opzionali ove insite in alcune tipologie di contratto.
Gestione dei rischi d’impresa e dei rischi finanziari
La società prevede una continua gestione dei rischi d’impresa per tutte le funzioni aziendali operando un monitoraggio attento secondo le metodologie ed i principi del Risk Management per identificare, ridurre ed eliminare gli stessi tutelando in modo efficace la salvaguardia dei diritti degli azionisti.
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società risulta solida, equilibrata e diversificata per settori e linee di prodotto pur rimanendo influenzabile dalle diverse situazioni macroeconomiche dei mercati di riferimento in tutti gli scenari geografici mondiali. Durante l’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da tassi d’interesse crescenti e da una svalutazione del cambio Euro-USD di circa il 10% a favore di quest’ultimo rispetto la chiusura del 30 giugno 2022, mentre l’andamento dell’economia reale su base globale ha risentito a partire dal 2023 degli effetti di un’elevata inflazione principalmente indotta dall’aumento del costo dei fattori produttivi ed energetici. Le politiche monetarie attuate dalle Banche Centrali dei principali paesi industrializzati sono quindi divenute più restrittive pur mantenendo il supporto alle economie maggiormente colpite dalle limitazioni produttive, dal calo dei consumi causato dal COVID-19 e dalla crisi energetica generata dal conflitto russo-ucraino.
L’aumento dei tassi penalizzerà l’andamento del debito sovrano in Italia, che rimane comunque sotto controllo essenzialmente grazie ad interventi correttivi promossi dalla Banca Centrale Europea. Il mercato del credito bancario appare quindi in evoluzione soprattutto nell’area USA e UE, con possibili evoluzioni positive sullo scenario macroeconomico mondiale salvo effetti negativi (di entità al momento non ancora prevedibile) legati al conflitto russo-ucraino attualmente in corso.
Rischio connesso alle condizioni del mercato di riferimento
Tale rischio consiste nella possibilità che il mercato non richieda più i prodotti Danieli sia per aspetti tecnologici sia per problemi finanziari: riteniamo che la continua attenzione prestata dalla società alla ricerca e sviluppo per proporre ai clienti soluzioni per operare in efficienza produttiva costituisca un elemento di forza della nostra attività. La direzione, a livello di Gruppo, presidia con continuità questi aspetti in modo da preservare la posizione di leadership sul mercato.
La società opera nel campo della meccanica ed impiantistica ed è certificata secondo le norme internazionali ISO 14001 e svolge un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione dei rischi prezzi che possono generare un impatto economico sull’attività della stessa, emettendo ordini di subfornitura che fissano i prezzi dei componenti strategici sia per natura sia nel caso di lunghi tempi di consegna.
Rischi connessi al prezzo delle commodities, alla cancellazione delle commesse ed ai rapporti con i fornitori
Il risultato della società può essere influenzato sensibilmente dalla variabilità dei prezzi delle commodities, nella misura in cui esse rappresentano un costo associato alla realizzazione delle commesse. La direzione svolge un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione dei rischi prezzi.
La società è presente su più mercati a livello mondiale ed operando prevalentemente su commessa attua per ogni singolo contratto una politica di gestione della volatilità dei prezzi delle sub-forniture negoziando, sin dal momento dell’entrata in vigore delle commesse, gli ordini con consegne superiori a sei - otto mesi.
La gestione di ogni singolo progetto viene sempre strutturata per allineare la “curva degli esborsi” quanto meno alla “curva degli incassi” per limitare, in caso di revoca/cancellazione della commessa, situazioni di squilibrio finanziario; inoltre su alcuni progetti particolari per tipologia e area geografica vengono attivate idonee coperture a ssicurative o finanziarie a tutela della solvibilità della controparte.
Rischio di mercato connesso alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali opera l’impresa possano influenzare negativamente il valore delle attività, delle passività, o dei flussi finanziari attesi.
Rischio di cambio
La politica della società in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging”, o l’utilizzo di contratti derivati.
L’esposizione ai tassi di cambio può generare i seguenti impatti:
- rischio economico derivante dalla diversa significatività di costi e ricavi espressi in divisa estera in periodi temporali differenti;
- rischio transattivo derivante dalla conversione di crediti/debiti commerciali e/o finanziari espressi in divisa estera.
L'esposizione al rischio cambio è strettamente correlata alle previsioni effettuate sul flusso di incassi legato al completamento progressivo dei contratti in corso, tenuto conto degli anticipi contrattuali ricevuti, nonché su quello dei pagamenti degli acquisti in valuta diversa da quella funzionale. Gli effetti di tali operazioni vengono riflessi sia sui ricavi sia nella valutazione delle rimanenze in essere, nonché sui costi di acquisto.
La pianificazione, il coordinamento, la gestione di questa attività e la valutazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio viene effettuata dalla direzione finanziaria della società che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti basandosi sistematicamente sulle quotazioni di mercato, garantendo un’adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali.
Il risultato positivo su cambi evidenziato nel conto economico del periodo è in buona parte correlato all’andamento del dollaro USA rispetto all’euro, che ha comportato una rivalutazione delle provviste valutarie della società al 30 giugno 2023.
Con riferimento a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti ed espresse in divisa estera si è effettuata un’analisi di sensitività per determinare quale effetto a conto economico ed a patrimonio netto si genererebbe nel caso di un’ipotetica variazione positiva e negativa del 5% o del 10% nei tassi di cambio euro/usd rispetto ai cambi correnti al 30 giugno 2023. Tale analisi non ha riguardato l’effetto della variazione cambio sulla valutazione dei lavori in corso (non essendo attività finanziaria ai sensi dello IAS 32).
La tabella successiva riepiloga gli effetti negativi sul patrimonio netto e sul conto economico, al lordo dell’effetto fiscale, derivanti da un eventuale rafforzamento dell’euro e quelli positivi nell’ipotesi in cui sia la moneta americana a rafforzarsi:
(in migliaia di euro) |
-10% |
-5% |
5% |
10% |
Utile/(perdita) su cambi derivante da una oscillazione del tasso di cambio euro/dollaro USA |
29.094 |
13.781 |
(12.469) |
(23.805) |
Totale |
29.094 |
13.781 |
(12.469) |
(23.805) |
Rischio di tasso di interesse
Il rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse nell’ambito della società è legato essenzialmente a finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, e per i quali non sono stati stipulati contratti di copertura del rischio tasso (IRS).
Con riferimento al rischio tasso di interesse è stata elaborata un’analisi di sensitività per valutare l’effetto a conto economico che potrebbe derivare da un’ipotetica variazione positiva o negativa di 50 o 100 bp nei tassi di interesse. Tale variazione positiva o negativa nei tassi di interesse comporterebbe maggiori o minori proventi ed oneri finanziari al lordo dell’effetto fiscale come sotto riportato:
(in migliaia di euro) |
-100BP |
-50BP |
+50BP |
+100BP |
(Minori)/maggiori proventi finanziari |
(5.760) |
(2.880) |
2.880 |
5.760 |
Minori /(maggiori) oneri finanziari |
2.030 |
1.015 |
(1.015) |
(2.030) |
Totale |
(3.730) |
(1.865) |
1.865 |
3.730 |
Rischio credito e paese
Il rischio credito rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte; tale attività è oggetto di continuo monitoraggio sia della direzione amministrativa-finanziaria che dalla direzione operativa del Gruppo nell’ambito del normale svolgimento delle attività gestionali, a partire dalla fase di negoziazione contrattuale per la realizzazione degli impianti.
La società svolge prevalentemente la sua attività in Paesi esteri ed effettua costantemente una valutazione dei rischi di natura politica, sociale ed economica delle aree in cui opera.
L'esposizione del rischio credito controparte viene minimizzato utilizzando opportuni strumenti assicurativi a tutela della solvibilità del cliente o del sistema paese in cui opera quest'ultimo.
Nel corrente esercizio non si sono avuti nuovi casi significativi di mancato adempimento delle controparti e non ci sono ulteriori concentrazioni significative di rischio credito per area e/o per cliente, eccetto per le posizioni a credito verso un importante cliente egiziano con il quale nel corso dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 è stato concordato lo stralcio di alcune poste a credito di natura finanziaria vantate dal Gruppo, iscritte in precedenti esercizi per circa 28,4 milioni di euro ma che erano già state oggetto di attualizzazione così che il valore netto si attestava a 17,4 milioni di euro al 30 giugno 2022. L’accordo ha previsto nel contempo la ridefinizione dei termini di pagamento su altre partite creditorie nell’ambito di un piano di rientro concordato a fronte del progetto di ristrutturazione del gruppo Ezz attualmente in corso e dei forti investimenti previsti per nuovi impianti, peraltro oggetto di trattative correnti. Il cliente ha recentemente presentato dati finanziari positivi proseguendo con il consolidamento delle sue attività utilizzando gli impianti con buoni riscontri economico-finanziari sviluppando nuovamente una generazione di cassa positiva utilizzabile per nuovi investimenti e per una progressiva, seppure lenta riduzione, dell’esposizione verso il Gruppo Danieli.
L’evoluzione della situazione di tale posta è descritta alla nota 6).
L’adeguamento alle disposizioni sanzionatorie della UE verso alcuni clienti russi ha portato allo stop di alcuni progetti iniziati ante febbraio del 2022 e ha posto un freno a molti progetti, conseguentemente ora del tutto esclusi dal valore dell’order backlog per l’impossibilità di completamento degli stessi nei prossimi esercizi.
Rischio di liquidità
La società opera in equilibrio finanziario gestendo le attività di costruzione impianti essenzialmente grazie agli anticipi ricevuti dai clienti. La gestione della liquidità, che può contare anche sulla disponibilità di linee di affidamento solo parzialmente utilizzate, prosegue con criteri di prudenza privilegiando investimenti a breve per le eccedenze temporanee di cassa.
L’obiettivo primario della gestione del capitale della società è principalmente legato all’ottenimento di un rating creditizio forte e coefficienti di vigilanza sani, al fine di sostenere le attività operative e massimizzare il valore per gli azionisti.
La società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, alla luce dei cambiamenti delle condizioni economiche generali. Per mantenere o rettificare la struttura del capitale, la società può regolare il pagamento dei dividendi agli azionisti, rendere il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni, convertire le azioni di risparmio ed acquisire e vendere azioni proprie.
Non vi sono state modifiche agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso degli esercizi che si chiudono al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022, né operazioni sul capitale intervenute nei due periodi, ad eccezione della distribuzione di dividendi.
La società monitora il capitale seguendo l’andamento del rapporto d’indebitamento, che compara il valore del debito netto sul capitale totale più il debito netto. La società include nel debito netto gli interessi relativi a prestiti e finanziamenti, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, anche verso società del Gruppo.
Le attività della società sono soggette a molteplici norme e regolamenti nazionali e sovranazionali a salvaguardia dell’ambiente.
Nel settore nel quale la società opera, l’evoluzione della politica ambientale deve essere vista come un’opportunità piuttosto che un rischio: è infatti con l’evoluzione di regolamenti e prescrizioni più stringenti (oltre al contenimento energetico nella produzione di acciai applicando concetti quali SuSteel e GreenSteel) che l’azienda può esplorare nuovi mercati favorevoli per le tecnologie sviluppate internamente e per i propri impianti innovativi.
Al 30 giugno 2023 l’organico totale della società era di 2.358 persone (2.297 al 30 giugno 2022).
Nell’ambito delle attività delle risorse umane si è operato gestendo non solo il normale turnover (con un miglioramento della scolarità ed una riduzione dell’età media dei dipendenti), ma pure ottimizzando l’organico alle nuove esigenze internazionali della società.
Si è operato per mitigare i rischi di incidente con politiche adeguate di gestione degli impianti volte al perseguimento di livelli di sicurezza in linea con le migliori pratiche industriali ricorrendo pure al mercato assicurativo per garantire un alto profilo di protezione delle proprie strutture contro i rischi verso terzi ed anche in caso di interruzione di attività terzi e/o nell’ambito della responsabilità degli amministratori verso gli azionisti/creditori.
Si è operato inoltre per formare e motivare i manager esecutivi per garantire efficienza e continuità operativa in un contesto di mercato difficile a seguito della riduzione generalizzata dei consumi.
Nell’ambito dei rischi fiscali si fa presente che la Società ha chiuso con dichiarazioni integrative e in adesione tutti i rilievi sino ad oggi contestati (rimangono aperte solo piccole posizioni di valore non significativo).
È stato chiuso in via conciliativa anche il contenzioso fiscale pendente in appello tra la Società e l’Agenzia delle Entrate di Trieste in merito alla contestazione di (asserita) inesistenza di alcuni costi sostenuti in cantieri esteri, per la quale la società aveva già ottenuto nel 2019 una sentenza totalmente a favore emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Trieste che aveva dichiarato il corretto operato della società.
Sugli stessi rilievi in data 26 febbraio 2021 la Corte di Appello di Trieste si era già pronunciata con sentenza di assoluzione divenuta definitiva a fine 2021 del Presidente, del Dirigente Preposto e di altri ex dirigenti del Gruppo dal reato di utilizzo di fatture per operazioni ritenute “inesistenti” e di quello di omessa presentazione della dichiarazione da parte delle consociate lussemburghesi ritenute “esterovestite” sulla base del presupposto che “il fatto non sussiste”.
Il seguente prospetto indica le classi di strumenti finanziari detenuti dalla società.
Fra tali strumenti finanziari la società valuta al fair value tramite OCI le attività finanziarie correnti, le cui caratteristiche sono dettagliate alla nota n. 11) Attività finanziarie correnti, ed i contratti derivati, i cui elementi essenziali sono di seguito riepilogati. Per gli altri strumenti finanziari il relativo valore contabile rappresenta un’approssimazione ragionevole del fair value.
Il valore netto di 66.553 migliaia di euro al 30 giugno 2023 aumenta di 1.531 migliaia di euro rispetto al valore di 65.022 migliaia di euro al 30 giugno 2022 per effetto dello sbilanciamento tra gli investimenti effettuati nell’esercizio, al netto degli ammortamenti sostenuti nell’esercizio.
Il valore degli ammortamenti imputati al conto economico ammonta a 9.456 migliaia di euro, conteggiati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata dei cespiti.
I principali investimenti dell’esercizio hanno riguardato nuovi impianti, modelli e macchine elettroniche compresi nel piano generale aziendale di aggiornamento tecnologico degli impianti.
Si segnala che nell’esercizio in corso ed in quelli precedenti non sono mai state effettuate svalutazioni delle immobilizzazioni materiali.
Ammontano a 7.878 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (8.840 al 30 giugno 2022) e si riferiscono al diritto d’uso (ROU) sottostante all’applicazione dell’IFRS 16 al netto della quota di ammortamento calcolata per il periodo. La movimentazione al 30 giugno 2023 è la seguente:
Il saldo di 14.328 migliaia di euro al 30 giugno 2023 è superiore rispetto a quello di 11.516 migliaia di euro al 30 giugno 2022 principalmente per effetto dei maggiori investimenti realizzati nel periodo rispetto agli ammortamenti effettuati nello stesso come di seguito rappresentato:
La voce “Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno” comprende le spese di acquisto e perfezionamento di nuovi brevetti legati a soluzioni di processo, macchine ed equipaggiamenti.
La voce “Concessione di licenze e marchi” comprende principalmente i costi per l’acquisto delle licenze e per lo sviluppo del software gestionale e dei programmi utilizzati nell’attività della società.
Le immobilizzazioni in corso si riferiscono ad alcuni progetti di investimento per programmi software gestionale non ancora completati.
Il bilancio non include immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.
Impairment Immobilizzazioni materiali ed immateriali
Alla data di chiusura del 30 giugno 2023 non sono stati osservati segnali che dessero indicazione che le attività immobilizzate possano aver subito una riduzione di valore. In conformità a quanto previsto dallo IAS 36 non è stato effettuato alcun test di impairment.
L’elenco delle partecipazioni e la movimentazione delle varie voci sono riportati nell’allegato n. I.
Non ci sono variazioni significative rispetto al saldo al 30 giugno 2022.
In considerazione dell'andamento delle società controllate indirettamente dalla Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A, e dell'assenza di specifici indicatori di "impairment" individuati sulle medesime società controllate indirettamente, considerato che al 30 giugno 2023 il valore di iscrizione a bilancio della partecipazione in Industrielle Beteiligung SA risulta inferiore rispetto alle corrispondenti quote di patrimonio netto, gli amministratori della società non hanno ritenuto di dover predisporre alcuna ulteriore analisi a supporto della recuperabilità del valore delle partecipazioni.
Il confronto tra il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni e la corrispondente "frazione del patrimonio netto", evidenzia un maggior valore netto delle partecipazioni direttamente detenute riportato dettagliatamente nell’allegato n. III. Lo stesso evidenzia anche il maggior valore della quota di patrimonio netto rispetto al valore di iscrizione in bilancio anche delle partecipazioni indirette, salvo le poche situazioni specificatamente riportate in nota, per le quali il maggior valore di costo rispetto al patrimonio netto contabile trova una sua giustificazione nel valore attribuibile a specifiche attività e passività identificate in sede di acquisizione, ovvero appare riferito a situazioni temporanee.
Riportiamo nel prospetto allegato (n. II) il riepilogo dei dati essenziali di bilancio delle società appartenenti Gruppo al 30 giugno 2023.
Sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori di bilancio e quelli fiscali.
L’ammontare dei crediti per imposte anticipate e del fondo imposte differite per i quali è previsto il recupero entro ed oltre l’esercizio successivo è il seguente:
L’allegato alle note illustrative n. IX riporta la composizione iniziale e finale, gli effetti a conto economico e patrimonio netto e le riclassificazioni delle voci di attivo e passivo legate rispettivamente alla fiscalità anticipata e differita.
Ammontano a 75.000 migliaia di euro e si riferiscono totatalmente al finanziamento erogato alla società controllata Acciaierie Bertoli Safau.
I finanziamenti alle società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato n. X.
Al 30 giugno 2023 i crediti commerciali ed altri crediti ammontano a 126.576 migliaia di euro (al 30 giugno 2022 100.031 migliaia di euro) e sono così composti:
I crediti commerciali verso clienti a lungo termine sono correlati alle condizioni di vendita negoziate per la fornitura di impianti complessi e con lunghi tempi di avviamento, l’incremento avvenuto nell’esercizio è dovuto principalmente alla rimodulazione di alcuni crediti già in essere.
Nel periodo chiuso al 30 giugno 2023 la società ha concordato con il gruppo Ezz uno stralcio tombale di alcune poste a credito finanziario per circa 37,6 milioni di USD (in buona parte già oggetto di attualizzazione negli scorsi esercizi e il cui valore di iscrizione al 30 giugno 2022 era pari a 17,4 milioni di euro) per permettere il rientro concordato delle altre poste di credito ancora pendenti, in modo attuabile e che tenesse conto della ristrutturazione del gruppo Ezz e dei forti investimenti previsti per nuovi impianti compresi quelli in corso negoziazione con Danieli.
Gli altri crediti includono per euro 43.756 migliaia di crediti d’imposta acquistati da terzi nel corso del 2023 e da utilizzare in compensazione nei prossimi esercizi .
L’analisi per scadenza al termine dell’esercizio corrente e di quello precedente è la seguente:
Il saldo di 436.922 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risulta aumentato di 111.650 migliaia di euro rispetto al valore del 30 giugno 2022 di 325.272 migliaia di euro.
Il saldo di 230.072 migliaia di euro per lavori in corso, può essere così dettagliato:
I lavori in corso con valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra la produzione progressiva e la fatturazione in acconto, sono stati riclassificati tra le passività correnti nella voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti” (si veda anche la nota n. 18)
Il relativo dettaglio è il seguente:
I debiti per lavori in corso su ordinazione e gli anticipi da clienti si riferiscono agli importi corrisposti dai committenti terzi e dalle società del Gruppo prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e sono relativi a commesse in corso di lavorazione. Tali anticipi, destinati ad essere riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle singole commesse, sono dettagliati alla nota n. 18).
Il saldo di 477.045 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risulta inferiore di 9.012 migliaia di euro al valore di 486.057 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
Non sono presenti concentrazioni significative del rischio di credito per controparti.
I crediti verso clienti sono iscritti al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 49.288 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (48.556 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
I crediti commerciali verso società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni di cessione di crediti commerciali pro soluto così come al 30 giugno 2022.
La movimentazione delle rettifiche di valore dei crediti per rischi di inesigibilità è analizzabile come segue:
In merito al fondo rischi su crediti si evidenzia che il rischio di perdite su crediti è spesso un connubio tra rischio tecnico (connesso ad eventuali modifiche di progettazione e/o ritardi nell’esecuzione), rischio di controparte e rischio paese. Il rischio di credito e la congruità del relativo fondo va quindi vista unitamente al fondo svalutazione lavori in corso descritto alla nota n. 18).
La società determina l’ammontare delle perdite su crediti attese attraverso l’utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all’esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito (inclusivo del rischio tecnico come sopra esplicitato) è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.
Ammontano a 25.431 migliaia di euro al 30 giugno 2023; l’importo risulta incrementato di 6.751 migliaia di euro rispetto a quello di 18.680 migliaia di euro al 30 giugno 2022, e comprende:
Nella voce sono compresi:
I crediti per imposte dirette in essere al 30 giugno 2023 comprendono gli acconti per imposte dirette anche relativi al consolidato fiscale e gli acconti IRAP nell’esercizio e i crediti per le imposte pagate all’estero, recuperabili in base alla normativa italiana e/o estera di riferimento.
Ammontano a 103.018 migliaia di euro al 30 giugno 2023, con una variazione positiva di 92.496 migliaia di euro rispetto al saldo di 10.522 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e si riferiscono per 98.686 migliaia di euro a operazioni di finanziamento infragruppo regolate mediante conto corrente inter societario a tassi e condizioni di mercato, per 3.716 migliaia di euro a ratei e risconti su operazioni finanziarie.
Il livello di cassa della società si mantiene solido permettendo una gestione autonoma di una eventuale spesa straordinaria legata all’avviamento di impianti innovativi ed al finanziamento dei programmi di ricerca definiti.
Per una maggiore analisi della dinamica dei flussi di cassa e disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.
53) Patrimonio netto
Ammonta al 30 giugno 2023 a 847.171 migliaia di euro con un incremento di 18.216 migliaia di euro rispetto all'importo di 828.955 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
I dividendi distribuiti negli ultimi due esercizi, relativi ai risultati conseguiti negli esercizi chiusi al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021, in conformità con quanto previsto dall’art. 7 dello statuto sociale, sono così dettagliati:
Il riepilogo delle variazioni avvenute nelle voci di patrimonio netto è riportato nel “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto”.
14.1) Capitale sociale
Il capitale sociale è interamente versato ed ammonta a 81.305 migliaia di euro al 30 giugno 2023, pari a n. 81.304.566 azioni di euro 1 nominale cadauna di cui n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio.
14.2) Azioni proprie
Il valore delle azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2023 ammonta a 88.913 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 1.775 migliaia di euro rispetto al 30 giugno 2022; il portafoglio è costituito da n. 3.333.192 azioni ordinarie e n. 3.953.863 azioni di risparmio, del valore nominale unitario di 1 euro, pari ad un valore nominale complessivo di 7.287 migliaia di euro (8,96% del capitale sociale). Si segnala che nel corso dell’esercizio sono state acquistate n. 77.589 azioni proprie.
Ammonta a 22.523 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (senza variazioni rispetto al 30 giugno 2022) ed è legata al sovrapprezzo pagato in seguito all’esercizio dei warrant legati alla conversione dei prestiti obbligazionari chiusi nel novembre 1999 ed al 1 luglio 2003 e alle plus/minusvalenze realizzate dalla vendita di azioni proprie.
Ammontano complessivamente a 791.051 migliaia di euro al 30 giugno 2023 con un incremento di 8.617 migliaia di euro rispetto all’importo di 782.434 migliaia di euro al 30 giugno 2022. Sono così formate:
Nel prospetto riportato all’allegato n. IV si espone la situazione delle riserve e dei fondi di capitale con indicazione della loro origine, della loro disponibilità e dell’avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi. Nel prospetto in allegato, inoltre, le voci di patrimonio netto sono suddivise in base al regime fiscale previsto in caso distribuzione.
Ammonta a 18.576 migliaia di euro al 30 giugno 2023 e risulta invariata rispetto al valore al 30 giugno 2022. L’importo della riserva legale al 30 giugno 2023 ha già raggiunto il limite previsto dall’art. 2430 del C.C; non si rende quindi obbligatoria un ulteriore destinazione dell’utile netto d’esercizio.
Le altre riserve comprendono:
Riserve straordinarie
Le riserve straordinarie ammontano a 758.433 migliaia di euro e sono complessivamente aumentate di 8.383 migliaia di euro rispetto al saldo di 750.050 migliaia di euro al 30 giugno 2022 a seguito dell’allocazione del risultato dell’esercizio 2021/2022 al netto della distribuzione dei dividendi per 21.449 migliaia di euro come da delibera assembleare del 28 ottobre 2022.
Utili(perdite) da IAS 19
Comprendono la contabilizzazione nell’utile complessivo degli utili e delle perdite attuariali derivanti dall’applicazione del principio IAS 19 (Benefici ai dipendenti).
Riserve di rivalutazione
Ammontano a 7.634 migliaia di euro, invariate rispetto al 30 giugno 2022, e sono costituite dai saldi delle rivalutazioni monetarie eseguite ai sensi di legge.
Avanzo di fusione
Ammonta al 30 giugno 2023 a 11.036 migliaia di euro, senza variazioni rispetto al valore al 30 giugno 2022.
Ammonta a 41.206 migliaia di euro positivi al 30 giugno 2023 (29.832 migliaia di euro positivi al 30 giugno 2022).
I debiti finanziari non correnti, che ammontano a 159.990 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (66.768 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con un incremento di 93.222 migliaia di euro), sono costituiti dalle quote a medio e lungo termine del finanziamento sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti ed erogato nell’esercizio e la quota non corrente del debito finanziario rilevato in applicazione dell’IFRS 16 per 6.989 migliaia di euro.
L’elenco dettagliato dei debiti, l’esposizione dei tassi applicati e la ripartizione fra lungo e breve termine sono indicati nell’allegato V.
Sui finanziamenti insistono covenant contrattuali. Sulla base delle risultanze del bilancio chiuso al 30 giugno 2023, i parametri economici e patrimoniali previsti dai contratti di finanziamento risultano rispettati.
Le scadenze delle quote a lungo termine del finanziamento sono le seguenti:
Il dettaglio della posizione finanziaria netta della società al 30 giugno 2023, che include i debiti e crediti finanziari verso le società del Gruppo, comparata con l’esercizio precedente, è il seguente:
(*) La posizione finanziaria netta ammonterebbe a circa 158 milioni di euro considerando il valore del finanziamento non corrente di 75 milioni di euro erogato a favore della controllata ABS SpA.
La posizione finanziaria netta include, tra i “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie”, 42.369 migliaia di euro di anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative (al 30 giugno 2022 96.288 migliaia di euro ) . Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti.
I rimanenti anticipi da clienti e da società del Gruppo, ancora appostati tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti e pari rispettivamente, al 30 giugno 2023 a 691.693 migliaia di euro ed al 30 giugno 2022 a 457.540 migliaia di euro, sono invece stati inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione, unitamente agli anticipi erogati a favore dei fornitori.
Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito è inclusa nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sopra esplicitato.
Si ricorda che la posizione finanziaria netta della Capogruppo esposta in coerenza all’orientamento ESMA 32-382-1138 non include crediti finanziari non correnti per 75 milioni di euro verso la controllata ABS SpA.
Parte del finanziamento erogato alla Società dalla Banca Europea per gli Investimenti è stato destinato alla controllata ABS SpA tramite questo finanziamento infragruppo in quanto finalizzato al finanziamento di importanti CAPEX di questa, come descritto in relazione sulla gestione.
Il saldo di 10.567 migliaia di euro è decrementato di 509 migliaia di euro rispetto al valore di 11.076 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
La movimentazione è la seguente:
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro dipendente a benefici definiti è stato contabilizzato nel conto economico fra gli oneri finanziari, mentre i versamenti a fondi previdenza complementare sono stati contabilizzati fra i costi per il personale, come indicato alla nota 25). Come evidenziato in tabella, le perdite e gli utili attuariali sono contabilizzati nel conto economico complessivo, tra le componenti che non saranno successivamente riclassificate nel risultato dell’esercizio.
Le principali assunzioni attuariali utilizzate sono le seguenti:
L’analisi di sensitività dei principali parametri valutativi è la seguente:
(in migliaia di euro)
Tasso di turnover +1% |
Tasso di turnover -1% |
Tasso di inflazione +0,25% |
Tasso di inflazione -0,25% |
Tasso di attualizzazione +0,25% |
Tasso di attualizzazione -0,25% |
40 |
-44 |
107 |
-106 |
-167 |
171 |
Tale posta di 44.605 migliaia di euro al 30 giugno 2023 risulta incrementata rispetto al saldo di 28.504 migliaia di euro al 30 giugno 2022, come evidenziato nella seguente movimentazione:
I Fondi rischi sono diretti a coprire costi ed oneri che potrebbero derivare dalla definizione di situazioni che al 30 giugno 2023 devono considerarsi di incerta soluzione.
Il fondo rischi accoglie lo stanziamento dell’intera prevedibile perdita a livello di margine industriale di una commessa inclusivo della stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della stessa, nonché al possibile riconoscimento di penali contrattuali e/o oneri da corrispondere a fronte di contestazioni sollevate.
Sono inclusi nel fondo pure gli oneri straordinari di chiusura di una commessa in capo alla capogruppo e legati ad un contenzioso con un cliente malese riflettendo in toto le potenziali passività per spese legali, interessi di dilazione ed eventualioneri correlati agli impianti che la società potrebbe essere chiamata a ri-acquistare. Lo stanziamento rimane comunque prudenziale coprendo gli oneri richiesti permanendo comunque buone possibilità per la società di eventuale ancora un accordo con il cliente.
La stima degli accantonamenti e l’entità dei fondi risultanti a fine periodo è frutto di una valutazione articolata da parte della Direzione aziendale che tiene conto delle informazioni disponibili in merito a vari elementi, per loro natura incerti, che influenzano la stima, dell’esperienza storica e di assunzioni considerate ragionevoli. A causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime, gli esiti delle situazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci e possono quindi dar luogo ad impatti, anche aprezzabili, sui risultati economici dei successivi periodi.
I debiti commerciali sono cosi dettagliati:
I debiti verso fornitori risultano aumentati per 45.297 migliaia di euro rispetto al saldo al 30 giugno 2022. L’importo comprende debiti in valuta per complessivi 21.6 milioni di euro (di cui circa 21 milioni di usd, pari a 19,3 milioni di euro e 138 milioni di dinari algerini pari a circa 0.9 milioni di euro), allineati ai cambi di fine esercizio. Al termine dell’esercizio precedente i debiti in valuta erano pari a 41,2 milioni di euro (di cui 35,5 milioni di usd, pari a 32,7 milioni di euro e circa 150 milioni di dinari algerini pari a circa 1,1 milioni di euro) al tasso di cambio di fine esercizio precedente. Non vi sono significative concentrazioni di debiti verso uno o pochi fornitori. Sono incluse nei debiti commerciali verso fornitori pure posizioni oggetto di Reverse Factoring con primari operatori nazionali per un importo di circa 21,3 milioni di euro al 30 giugno 2022 con scadenze differenziate ma inferiori a 12 mesi (23,7 milioni di euro al 30 giugno 2022).
Tali passività mantengono la loro natura originaria di debito commerciale in considerazione del fatto che non vi sono oneri di tipo finanziario a carico della Società, non rientrano nelle linee di credito finanziario utilizzate dalla Società e che i termini di pagamento seguono le normali condizioni di fornitura per le tipologie di business in cui è attiva la società.
I debiti verso società del Gruppo, incrementati di 75.527 migliaia di euro rispetto al valore al 30 giugno 2022, sono dettagliati nell’allegato X.
I debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti ammontano complessivamente a 903.928 migliaia di euro al 30 giugno 2023, risultano aumentati di 202.923 migliaia di euro rispetto al valore di 701.005 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e comprendono:
La voce “Anticipi da clienti correnti e da società del Gruppo” rappresenta gli importi corrisposti dai committenti prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Gli anticipi contabilizzati vengono riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle commesse. La variazione della voce è correlata al volume degli ordini acquisiti e delle commesse in corso.
La voce “Altri anticipi su commesse non operative” (42.369 al 30 giugno 2023) comprende gli importi versati da alcuni clienti a titolo di deposito cauzionale nell’ambito della gestione delle commesse, non ancora in vigore, inclusi nella posizione finanziaria netta (96.289 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
Le voci “Debiti per lavori in corso su ordinazione” e “Debiti per lavori in corso su ordinazione verso le società del Gruppo” accolgono il valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra produzione progressiva e fatturazione in acconto. Le voci sono meglio dettagliate nella nota n. 7).
Gli anticipi ricevuti ed i debiti commerciali verso società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
Le altre passività correnti ammontano a 59.869 migliaia di euro al 30 giugno 2023 (62.960 migliaia di euro al 30 giugno 2022) e comprendono principalmente:
L’importo dei debiti verso dipendenti comprende prevalentemente il debito per ferie maturate e non godute alla data di fine esercizio.
La voce “Debiti per depositi cauzionali” comprende importi versati da alcuni clienti a titolo di deposito cauzionale nell’ambito della gestione delle commesse.
Al 30 giugno 2023 il saldo netto delle imposte correnti che include lo stanziamento delle imposte accantonate sui risultati economici dalla società tenuto conto dell’adesione al Consolidato Fiscale Nazionale.
Si riferiscono alla parte corrente dei finanziamenti e mutui a lungo termine, agli scoperti dei conti correnti bancari, alla quota a breve termine dei debiti finanziari rilevati in applicazione dell’IFRS 16, alle operazioni di finanziamento infragruppo regolate a tassi di mercato, mediante rapporti di conto corrente intersocietario e agli strumenti finanziari derivati in essere. La voce del passivo complessivamente ammonta al 30 giugno 2023 a 320.288 migliaia di euro rispetto al valore di 498.117 migliaia di euro al 30 giugno 2022.
La decisa riduzione dell’indebitamento bancario a breve termine è stata realizzata nell’esercizio per effetto di
dei rimborsi effettuati grazie alla cassa generata nell’esercizio.
Tali poste evidenziano gli impegni e le garanzie prestate dalla società a terzi e sono così suddivise:
Le garanzie prestate a terzi per conto della società da parte di alcune banche si riferiscono principalmente a fideiussioni legate all’esecuzione di alcune commesse. Le poste in valuta sono iscritte ai cambi di fine esercizio.
Al 30 giugno 2023 le fideiussioni attive ricevute da terzi ammontano a 65.659 migliaia di euro.
L’analisi dei ricavi è la seguente:
La differenza nella composizione nei ricavi tra ricavi da vendite e variazione dei lavori in corso dipende dall’andamento delle commesse in corso di lavorazione e dalla chiusura definitiva delle stesse.
I ricavi verso società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
Non vi sono concentrazioni significative di ricavi verso le stesse controparti extra-Gruppo che superino il 10% dei ricavi totali della società.
Il personale mediamente in forza durante gli ultimi due esercizi risulta così suddiviso:
Le variazioni della voce “Costi per il personale” sono legate all’entità dell’organico e all’andamento fisiologico delle retribuzioni stesse.
I costi per servizi inclusi negli “Altri costi operativi”, pari a 241.044 migliaia di euro al 30 giugno 2023, e a 212.215 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con un incremento di 28.829 migliaia di euro, si riferiscono principalmente a:
Le lavorazioni e prestazioni da società del Gruppo sono dettagliate nell’allegato X, all’interno dei costi operativi.
La voce “Altri costi per servizi” include gli emolumenti per il collegio sindacale che ammontano a 148 migliaia di euro (236 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
Ammontano a 12.163 migliaia di euro al 30 giugno 2023, con una variazione in aumento di 1.632 migliaia di euro rispetto al saldo di 10.531 migliaia di euro al 30 giugno 2022. Si riferiscono principalmente a locazioni di macchine elettroniche, automezzi civili ed industriali e noleggio di software che non rientrano nell’ambito di appicazione del principio contabile IFRS 16.
Tale posta che ammonta al 30 giugno 2023 a 9.505 migliaia di euro con una variazione in aumento di 3.184 migliaia di euro rispetto al saldo di 6.321 migliaia di euro al 30 giugno 2022 comprende:
Sono dettagliati come segue:
Ammontano al 30 giugno 2023 a 57.742 migliaia di euro e risultano principalmente composti da:
Risultano così formati:
Si segnala che sono inclusi anche gli interessi passivi per lease pari a 131 migliaia di euro.
Negli altri costi finanziari sono inclusi 9,6 milioni di euro per l’onere dello stralcio del credito finanziario verso il Gruppo Ezz (al lordo dell’effetto cambi classificato negli “Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera”) citato in precedenza.
Gli oneri per l’attualizzazione dei crediti recepiscono l’attualizzazione aggiornata dei flussi d’incasso previsti, come già commentato alla nota n. 6).
Gli oneri finanziari su TFR sono relativi alla contabilizzazione in seguito all’applicazione degli emendamenti allo IAS 19 benefici ai dipendenti.
La posta riflette sia le differenze cambio realizzate nel periodo che gli effetti derivanti dalla conversione delle poste in valuta ai cambi spot di fine esercizio.
Il risultato complessivamente negativo è legato prevalentemente all’andamento del cambio del dollaro USA rispetto all’euro. Il risultato su cambi relativo all’adeguamento su poste di natura finanziaria è negativo per 23.164 migliaia di euro mentre il risultato su cambi su poste di natura operativa è positivo per 3.506 migliaia di euro.
Ammontano a 16.454 migliaia di euro e sono così dettagliate:
Comprendono la stima delle imposte correnti e differite (attive e passive) commisurate ai risultati del periodo.
La voce “(Proventi)/oneri da adesione al regime di consolidato” fiscale include i benefici che derivano dall’adesione della società al consolidato fiscale nazionale.
Le aliquote d’imposta IRES e IRAP applicate dalla società sul reddito imponibile stimato dell’anno e sulle imposte anticipate e differite sono rispettivamente del 24,0% e del 3,9%,
Non ci sono ulteriori imposte anticipate da iscrivere a bilancio e relative a differenze temporanee tra i valori di bilancio e quelli fiscali o legati a perdite fiscali pregresse.
La riconciliazione fra il carico teorico d’imposta e quello effettivamente esposto a conto economico è riportata nell’allegato n. VIII.
Le operazioni compiute da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni, l’ottenimento e l’impiego di mezzi finanziari con altre imprese partecipate direttamente o indirettamente; esse fanno parte della gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Relativamente ai compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione, di controllo e ai direttori generali della società Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., si riporta quanto segue:
Sono di seguito riportate le sovvenzioni e i contributi ricevuti nel periodo 01.07.2022 – 30.06.2023 dalle pubbliche amministrazioni, da società da esse controllate e da società a partecipazione pubblica come richiesto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (L.124/2017, art.1, commi 125-129):
Dati identificativi del soggetto erogante |
Importo del vantaggio economico ricevuto (euro) |
Descrizione del tipo di vantaggio |
|
Agenzia delle Entrate |
974.905 |
"CRED. BENI STRUMENTALI NUOVI INDUSTRY 4.0" 2022/2023 - Credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato (L. 160/2019 - L. 178/2020) |
|
Agenzia delle Entrate |
82.656 |
Credito d’imposta imprese gasivore (2 trim. 2022) – Art. 5 DL N. 17/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
98.935 |
Credito d’imposta imprese gasivore (3 trim. 2022) – Art.6 C.2 DL N. 115/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
79.776 |
Credito d’imposta imprese gasivore (ott – nov 2022) – Art.1 C.2 DL N. 144/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
121.875 |
Credito d’imposta imprese gasivore – Art.1 DL N. 176/2022 – DIC 2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
227.363 |
Credito d’imposta imprese gasivore 1 trim. 2023 – Art. 1, C 4, L N. 197/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
28.703 |
Credito d’imposta imprese gasivore 2 trim. 2023 – Art. 4, C 4, DL N. 34/2023 |
|
Agenzia delle Entrate |
123.854 |
Credito d’imposta imprese non energivore (2 trim. 2022) – Art.3 DL N. 21/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
175.293 |
Credito d’imposta imprese non energivore (3 trim. 2022) – Art.6 C.3 DL N. 115/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
189.665 |
Credito d’imposta imprese non energivore (ott – nov 2022) – Art.1 C.3 DL N. 144/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
121.546 |
Credito d’imposta imprese non energivore – Art.1 DL N. 176/2022 – DIC 2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
335.567 |
Credito d’imposta imprese non energivore 1 trim. 2023 – Art. 1, C 3, L N. 197/2022 |
|
Agenzia delle Entrate |
67.753 |
Credito d’imposta imprese non energivore 2 trim. 2023 – Art. 4, C 3, L N. 34/2023 |
|
Agenzia delle Entrate |
10.000 |
Art-bonus – credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura |
|
Formazienda (Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua) |
307.609 |
Contributi per la formazione dei dipendenti |
|
Regione Friuli-Venezia Giulia |
421.742 |
Contributo incassato dalla Regione FVG relativo al Bando POR FESR 2014-2020 per la realizzazione del progetto “NUOVO SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE INTELLIGENTE E DINAMICA DELLA METALLURGIA SECONDARIA IN UN'ACCIAIERIA ELETTRICA” |
Ai sensi del citato Decreto Legislativo e della lettera Consob 6064293 del 28 luglio 2006, l’informativa relativa alle operazioni con le parti correlate, gli eventi e le operazioni significative non ricorrenti e/o atipiche ed inusuali e la posizione finanziaria netta, sono state esposte nelle presenti Note illustrative, nelle rispettive sezioni ed in alcuni allegati al bilancio.
La gestione procede senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2023.
Riteniamo che l'esercizio in corso, ad eccezione di eventi al di fuori del controllo di Danieli & C., SpA e che al momento non sono prevedibili, non presenti altre incognite particolari.
La conversione delle poste in valuta al cambio spot al 26 settembre 2023 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 7 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale al 30 giugno 2023.
Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2023 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo e dal Rendiconto Finanziario a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio d’esercizio.
La destinazione del risultato d’esercizio proposta dal Consiglio di Amministrazione è riportata nella Relazione sulla Gestione, parte di questo stesso documento.