DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.p.A.
Gli organi sociali in carica alla data del 27/09/2022, sono così composti:
Consiglio di Amministrazione | ||
Gianpietro Benedetti (1) (3) (7) | Presidente | |
Camilla Benedetti (2) (7) | Vice Presidente | |
Alessandro Brussi (2) (3) (7) | Vice Presidente | |
Giacomo Mareschi Danieli (2) (3) (7) | Amministratore Delegato | |
Rolando Paolone (2) (3) (7) | Amministratore Delegato | |
Carla de Colle (5) (7) | Amministratore | |
Antonello Mordeglia (5) (7) | Amministratore | |
Chiara Mio (4) (7) | Amministratore | |
Cecilia Metra (4) (7) | Amministratore | |
Giulio Gallazzi (4) (7) | Amministratore |
Collegio Sindacale | ||
Davide Barbieri | Presidente | |
Gaetano Terrin | Sindaco Effettivo | |
Vincenza Bellettini | Sindaco Effettivo | |
Alessandro Ardiani | Sindaco Supplente | |
Alessandro Gambi | Sindaco Supplente | |
Emanuela Rollino | Sindaco Supplente | |
Rappresentante comune degli azionisti di risparmio | |
Edgardo Fattor | |
Revisori contabili indipendenti | |
Deloitte & Touche S.p.A. (6) |
(1) Tutti i poteri del Consiglio di Amministrazione fatta eccezione per quelli non delegabili a norma di Legge come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 28/10/2021 |
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Il gruppo Danieli produce acciai speciali e costruisce ed installa in tutto il mondo macchine e impianti per l'industria dei metalli ferrosi e non ferrosi e per la produzione di energia con soluzioni tecnologiche innovative a basso impatto ambientale. L'affidabilità dell'azienda si basa su ricerca, know how ed esperienza; Danieli infatti, non fornisce solo impianti di elevato livello tecnologico ma pure innovativi e con zero emissioni eseguendo anche prestazioni e servizi specialistici di grande complessità ed indiscussa qualità. La ricerca, gli investimenti in tecnologie evolute e lo sviluppo di impianti innovativi viene quindi considerato il presupposto base per il mantenimento e consolidamento della posizione di “leadership” del Gruppo sul mercato mondiale.
Strategic Approach
Danieli ha iniziato la sua attività dal 1914 quando Timo e Mario Danieli fondarono le Acciaierie Angelini, una delle prime unità produttive dove venivano usati forni fusori ad arco elettrico.
Sin da quella data Danieli iniziò a sviluppare e produrre equipaggiamenti per l'industria siderurgica quali forge ed impianti ausiliari per laminatoi che hanno poi portato alla definizione del motto "We know the Art of Steel".
La continua ricerca per produrre impianti innovativi ed ecosostenibili con un costante impegno per garantire qualità e rispetto nei tempi di consegna ha spinto il Gruppo Danieli ad espandere le sue attività offrendo una gamma sempre più completa di equipaggiamenti con più unità produttive nel mondo per integrarsi in modo sempre più efficiente nel mercato internazionale applicando di fatto il concetto "We don't shop around for Noble Components" e ricercando la soddisfazione del cliente quale principale obiettivo della gestione.
Tra i motti Danieli, si evidenziano in particolare:
Danieli è conosciuta non solo per la sua capacità impiantistica ma pure per la capacità manifatturiera: in Europa con prodotti nobili ed high-tech, in Asia con la progettazione e fabbricazione di prodotti consolidati e collaudati con la stessa qualità europea.
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(*) lo schema include solo le società consolidate integralmente al 30 giugno 2022
(*) I ricavi operativi ammonterebbero a 3.637,0 milioni di euro considerando il valore delle costruzioni interne sviluppate nell’esercizio per 18,0 milioni di euro, che risultano classificati in bilancio a rettifica dei costi (60,8 milioni di euro al 30 giugno 2021).
(**) Il margine operativo lordo (Ebitda) rappresenta l’utile operativo, come risultante dal conto economico consolidato, al lordo degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti.
Principali dati sulle azioni
Azioni ordinarie e risparmio Danieli vs. FTSE IT All-Shares per il periodo luglio 2021 – giugno 2022
Le stime economiche dell’International Monetary Fund mostrano per il 2022 una crescita globale prevista attorno al 3,2%, positiva ma in riduzione rispetto al 2021, che si era attestato al 6,1%, in buona parte spinto dal rilancio economico generalizzato, legato all’uscita dall’emergenza pandemica da COVID-19. Le previsioni di crescita per il 2023 si proiettano in riduzione al 2,9%, dove la crescita si svilupperà diversamente in due blocchi: quello delle economie avanzate, ferme al 1,4%, e quello delle economie emergenti, salite al 3,9%, in uscita dall’emergenza pandemica e con un rilancio dei consumi interni. L’economia mondiale mostra per il 2022 ancora un trend positivo, con gli USA al 2,3% e l’UE al 2,6%, mentre i paesi emergenti saliranno del 4,6%, con la Cina in positivo per il 3,3%, seppure i paesi europei mostrino difficoltà crescenti per la crisi energetica innescata dalle sanzioni imposte alla Russia a seguito del confitto con l’Ucraina e per un rallentamento industriale generalizzato legato alla frenata produttiva della catena di fornitura cinese bloccata dai lockdown imposti per il COVID-19. Nel 2023 il tasso di crescita medio previsto per i paesi avanzati sarà frenato anche dall’elevata inflazione presente negli Stati Uniti per il mancato bilanciamento tra domanda e offerta e quella nell’area euro indotta dai forti rincari della bolletta energetica, mentre salirà nei paesi emergenti con il superamento dei lockdown in Cina e India e il realizzo di piani vaccinali programmati per evitare in tempo ulteriori mutazioni del virus e nuove ondate pandemiche. Per la seconda metà del 2022 e per tutto il 2023 si prospettano periodi ancora di crescita ma con difficoltà crescenti se non saranno concretamente attuate politiche governative di mitigazione dei prezzi energetici e programmi di vaccinazione per debellare l’insorgere di nuove varianti COVID-19. Le principali banche centrali hanno alzato i tassi d’interesse per contenere l’aumento dell’inflazione, che si attende in riduzione a valori pre-pandemici alla fine del 2024, seppure gli aumenti generalizzati sul cibo e sulle forniture energetiche potrebbero indurre in UE ad un periodo di stagflazione con una recessione economica nel 2023 accompagnata da inflazione crescente.
In UE le previsioni di crescita per il periodo 2022/2023 hanno subito una revisione al ribasso, seppure si attenda una spinta positiva dall’utilizzo dei fondi del NextGenerationUE, mentre l’Asia sta recuperando nella crescita grazie alla normalizzazione della produzione dopo gli stop generati dai lockdown pandemici e gli USA combattono l’alta inflazione con un programma strutturato di aumenti dei tassi d’interessi.
La UE ma pure gli USA e la Cina stanno programmando le loro agende economiche per portare ad una forte riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili per raggiungere entro il 2050 gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dal United Nations Global Compact e promossi dall’ultima conferenza del clima COP26.
La transizione verso un’economia decarbonizzata necessiterà molte azioni multilaterali e porterà a forti piani di investimento incentivati dai governi delle principali economie mondiali e da molte organizzazioni finanziarie sovranazionali.
La produzione mondiale di acciaio ha raggiunto nel primo semestre del 2022 circa 950 milioni di tonnellate (come indicato da World Steel Association), in riduzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2021 che, complessivamente, nei 12 mesi dell’anno solare, aveva poi raggiunto un totale di circa 1.950 milioni di tonnellate.
Le previsioni per l’intero anno solare 2022 proiettano un calo complessivo del 5-7%, dove solo l’India mostra una crescita nella produzione, mentre il resto dei paesi asiatici sarà in riduzione assieme ai paesi avanzati e quelli emergenti, con percentuali attorno al 5%.
Il coefficiente medio di utilizzo degli impianti rispetto al livello teorico massimo rimane stabile tra l’80-85% dopo la chiusura in Cina degli impianti più inquinanti e con l’avvio in India di impianti con tecnologie più moderne.
Il mercato dell’acciaio sarà ancora sostenuto nel secondo semestre del 2022 con prezzi alti e ancora remunerativi, seppure si prevedano possibili distorsioni o rallentamenti soprattutto in Europa per gli effetti della crisi energetica innescata dalle sanzioni verso la Russia, che potrebbe permanere pure nel 2023 (spingendo a livelli molto elevati i costi dei fattori produttivi e delle relative quote CO2) in assenza dei necessari interventi correttivi delle autorità europee di mercato.
La Cina ha mantenuto nel primo semestre del 2022 il suo ruolo principale nell’industria dell’acciaio coprendo nel periodo circa il 55% della produzione mondiale e il paese ha proseguito nel processo di transizione da metallurgia primaria (partendo da minerale di ferro) verso quella secondaria (riciclando il rottame metallico) aumentando progressivamente la produzione d’acciaio da forno elettrico (EAF) e riducendo così le emissioni dirette di CO2 (scopo1). Il nuovo obiettivo presentato al COP26 di Glasgow con zero emissioni entro il 2060 porterà nei prossimi anni ad un cambiamento significativo delle tecnologie utilizzate per produrre l’acciaio liquido con grandi investimenti attesi per ridurre l’impatto ambientale della produzione.
Pure in Europa la tematica delle emissioni di greenhouse gas (GHG) rimane molto importante per i produttori d’acciaio, soprattutto in tema di investimenti, costi per le compensazioni e produzione sostenibile, che favorirà più i produttori da forno elettrico meno impattanti in tema di emissioni rispetto alla produzione tradizionale da altoforno.
Si conferma sempre più l’impegno di tutti i produttori d’acciaio nell’operare gli impianti in modo sostenibile riducendo il consumo di energia per tonnellata con impianti sempre più flessibili, efficienti e fortemente verticalizzati utilizzando soluzioni di produzione in continuo minimizzando l’uso del carbone nel processo produttivo sostituendolo con gas e/o idrogeno per decarbonizzare totalmente la produzione entro i prossimi 20-30 anni, contenendo le emissioni GHG e rendendo socialmente sostenibile la produzione verso la comunità e l’ambiente.
La qualità della produzione con un’elevata finitura, unitamente ad un servizio puntuale al cliente, si confermano ancora i fattori più importanti per ottenere dal mercato prezzi più remunerativi e maggiore continuità nelle forniture verso clienti che tendono a comprimere i volumi di scorta minima dei magazzini chiedendo sempre più spedizioni “on time” di prodotti personalizzati.
Il mantenimento di un consumo di acciaio sempre elevato nel mondo e l’interesse a sviluppare ulteriormente la produzione in molte aree geografiche, con rinnovate prospettive di sviluppo e dove si possa produrre in modo innovativo, sostenibile e con buona economicità utilizzando in modo efficiente i fattori energetici ivi presenti, tengono elevato l’interesse dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti, oltre ad aggiornare tecnologicamente quelli già esistenti per incrementare flessibilità e qualità aumentando l’uso di energie rinnovabili e riducendo le emissioni di CO2 con un utilizzo sostenibile delle risorse disponibili.
In particolare, la domanda mantiene un trend interessante nei paesi BRIC e North Africa per impianti integrati di nuova generazione a basse emissioni e grandi dimensioni, mentre in USA e UE sono richiesti impianti flessibili di medie dimensioni ed ammodernamento di impianti esistenti che permettano la decarbonizzazione della produzione con maggior qualità e con finiture elevate, a supporto dei settori metalmeccanico, automobilistico e delle infrastrutture.
Infatti, la produzione di green steel a basso contenuto di CO2 ha assunto oggi un ruolo centrale per tutti gli investimenti del settore, che richiederà ampia disponibilità di energia elettrica da fonti rinnovabili e l’uso prima di gas e poi di idrogeno a condizioni economiche competitive per permettere una significativa riduzione delle emissioni nel processo produttivo dell’acciaio liquido.
Infatti, la produzione primaria di acciaio contribuisce per circa il 7-8% della produzione globale di CO2 di natura fossile (il settore steel è secondo solo a quello della generazione di energia) e la sua trasformazione in linea con gli accordi COP26 di Glasgow prevede una decarbonizzazione che inizialmente porti ad un miglioramento di efficienza degli altoforni ma poi alla loro graduale sostituzione con l’utilizzo di nuove tecnologie di riduzione del minerale di ferro.
Le politiche antidumping ormai attivate da tutti i principali paesi produttori di acciaio e le prospettate barriere doganali (CBAM) verso acciai prodotti con elevate emissioni di CO2 hanno stimolato la domanda per nuovi impianti a basse emissioni che porterà a molti investimenti in impianti innovativi già nel corso del 2022 e negli anni seguenti, sostenuti anche dal supporto governativo promosso trasversalmente dai principali Stati per ottenere una riduzione dell’innalzamento della temperatura media globale.
L’ambizione di porre un tetto alla crescita della temperatura media globale non superiore a 1,5° necessita quindi di forti investimenti nel settore acciaio per utilizzare nuovi impianti che limitino in modo significativo l’uso del carbone nel processo produttivo.
Danieli possiede le soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni e si è impegnata a raggiungere gli obiettivi sostenibili (SDGs) promossi dal United Nations Global Compact avendo ricevuto la validazione delle proprie strategie ambientali sia da Sbti (Science Basis Target Intitative) con la validazione dei nostri target nella RACE TO ZERO da CDP (Carbon Disclosure Project), ottenendo nel 2022 la leadership A- nel Climate Action.
Per mantenere la competitività in questo mercato, Danieli ha investito molto in tecnologie innovative che permettano una produzione green di acciaio riaffermando innanzitutto la centralità del cliente:
- migliorando la produttività degli impianti e con essa il valore aggiunto pro-capite;
- riducendo le emissioni GHG per tonnellata prodotta con l’applicazione di soluzioni tecnologiche innovative ed oggi consolidate a basso impatto ambientale;
- rendendo operativi i principi della rivoluzione 4.0 nell’industria siderurgica grazie al progetto DIGIMET per garantire il controllo totale delle variabili produttive in tutte le fasi di produzione dall’acciaio liquido al prodotto finale, finito e confezionato e;
- velocizzando e razionalizzando i processi produttivi con tempi e costi ridotti ed ottimizzando l’efficienza della produzione con l’integrazione di più fasi di lavorazione termomeccanica con soluzioni endless sia per prodotti lunghi che prodotti piani.
La ricerca e lo sviluppo tecnologico attuati da Danieli nell’ultima decade hanno permesso di ampliare la gamma degli impianti offerti all’intero settore Metal (acciaio, alluminio ed altri metalli), riducendo sensibilmente il costo necessario per l’investimento iniziale per singolo progetto (CapEx), ma pure ottimizzando i costi operativi di produzione (OpEx), integrando più fasi di lavorazione all’interno del processo produttivo ed allargando quindi la platea dei potenziali investitori grazie ad una fattibilità economica più agevole degli investimenti sia in paesi con economie mature che in quelli ancora in fase di sviluppo.
Il mantenimento, per il Gruppo, di un portafoglio ordini significativo che include molti impianti innovativi per una produzione green di acciaio, conferma la propensione dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti grazie alla competitività ed alle soluzioni tecnologiche proposte da Danieli, oggi ben qualificata e referenziata in tutta la gamma della produzione metallurgica.
Il Gruppo Danieli è impegnato nella progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica, offrendo una gamma completa di macchine che va dalla gestione del processo primario alla fabbricazione del prodotto finito (praticamente dal minerale al prodotto finito), e nella produzione e vendita di acciai speciali per il mercato dei prodotti lunghi, con le controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. ed ABS Sisak d.o.o che utilizzano la metallurgia secondaria (forni ad arco elettrico) per la produzione dell’acciaio liquido.
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Otto centri di progettazione:
Danieli Corus BV | Olanda |
DWU Engineering Polska Z.o.o. | Polonia |
Innoval Technology Ltd. | Regno Unito |
Danieli Engineering Rom S.r.l. | Romania |
Danieli Procome Iberica SA | Spagna |
Danieli Heavy Machinery Engineering LLC | Ucraina |
Danieli Engineering Japan Ltd. | Giappone |
Industrielle Beteiligung Co. Ltd. | Vietnam |
Diciasette unità produttive e centri di progettazione:
Danieli & C. S.p.A. | Italia |
Fata S.p.A. | Italia |
Danieli Automation S.p.A. | Italia |
Danieli Centro Combustion S.p.A. | Italia |
More S.p.A. | Italia |
Danieli Engineering & Services GmbH | Austria |
Rotelec SA | Francia |
Danieli Germany GmbH | Germania |
Danieli UK Holding Ltd. | UK |
Danieli Czech Engineering AS | Rep. Ceca |
Danieli Volga LLC | Russia |
Morgardshammar AB | Svezia |
Sund Birsta AB | Svezia, Rep. Pop. di Cina |
Termo Makina San VT AS | Turchia |
Danieli India Ltd. | India |
Danieli Met. Equipment & Service (China) Co. Ltd. | Rep. Pop. di Cina |
Danieli Co. Ltd. | Thailandia |
Le linee di prodotto sono le seguenti:
Danieli Plant Engineering | Impianti chiavi in mano ed ingegneria di sistemi | Italia | |
Danieli Automation | Sistemi di controllo di processo | Italia, Usa | |
DanGreen | Soluzioni tecnologiche Hybrid per produzione Green Steel | Italia, Olanda | |
Danieli Centro Metallics | Impianti di trattamento minerale e di riduzione diretta | Italia | |
Danieli Corus IJmuiden | Impianti siderurgici integrati | Olanda | |
Danieli Centro Recycling | Impianti di trattamento rottame | Italia, UK, Francia, Germania, USA | |
Danieli Centro Met | Acciaierie elettriche e colate continue di prodotti lunghi | Italia, Austria | |
Danieli Davy Distington | Colate continue per bramme sottili e convenzionali | UK, Italia | |
Danieli Wean United | Impianti di laminazione per prodotti pianti e linee di trattamento nastri | Italia, USA, Germania, | |
Danieli Kohler | Lame d’aria per impianti di zincatura a caldo | USA, Italia | |
Danieli Fata Hunter | Impianti di colata, laminazione e verniciatura nastro di alluminio | UK, USA, Germania, Italia | |
Danieli Fata EPC | Costruzione di impianti chiavi in mano | Italia, Usa, India, Rep.Pop. di Cina | |
UAE | |||
Danieli Fröhling | Impianti speciali di laminazione e finitura nastri | Germania | |
Danieli Morgårdshammar | Impianti di laminazione per prodotti lunghi | Italia, Svezia | |
Danieli Centro Tube | Impianti per tubi senza saldatura | Italia | |
Danieli Centro Maskin | Impianti di condizionamento, trafilatura e finitura | Italia, Svezia | |
Danieli Rotelec | Agitatori elettromagnetici e sistemi di riscaldo a induzione | Francia, Italia | |
Danieli Breda | Impianti di estrusione e forgiatura | Italia | |
Danieli Centro Combustion | Sistemi di riscaldo | Italia | |
Danieli Olivotto Ferrè | Forni per trattamento termico | Italia | |
Danieli Hydraulics | Equipaggiamenti industriali per idraulica e lubrificazione | Italia, Thailandia | |
Danieli Centro Cranes | Carriponte per servizio pesante | Italia | |
Danieli Environment | Sistemi ecologici e di recupero | Italia | |
Danieli Construction | Costruzione di impianti chiavi in mano, montaggi, ingegneria di sistemi | Italia, Thailandia | |
Danieli Service | Servizi di assistenza cliente e ricambi originali | Italia, Austria, Rep.Pop. di Cina, India, Russia, USA, Brasile, Thailandia | |
Danieli Telerobot Italy | Advance robotics | Italia | |
-Produzione e vendita di acciai speciali
L’attività è svolta dalle controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e ABS Sisak d.o.o., che operano in una posizione di leadership a livello europeo nel settore degli acciai speciali da costruzione, con una produzione su commessa di prodotti di alta qualità per gli utilizzi più esigenti nella forma di lingotti fino a 160 tons, blumi, billette, forgiati e laminati con alto grado di verticalizzazione in diametri da 15 a 800 mm, a cui si aggiungono i prodotti di alta qualità del nuovo laminatoio per vergella e acciai speciali avviato con successo a tempo di record nello scorso esercizio.
La famiglia degli acciai da costruzione comprende gli acciai ad alto contenuto di carbonio, gli acciai da cementazione, da bonifica e da tempra superficiale, verticalizzati in molteplici tipologie di prodotto e che trovano la loro applicazione in tutta la componentistica meccanica. Il loro campo di impiego è vastissimo: nell’automobilistica e motori in genere, nella trattoristica e movimento terra, nelle macchine utensili, nell’industria ferroviaria, nell’industria dell’energia e petrolchimica.
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (Capogruppo)
Il valore della produzione sviluppato nell’esercizio dalla capogruppo ammonta a 872,6 milioni di euro (nel 2021 era 927,2 milioni di euro) con un EBITDA pari a 11,5 milioni di euro (nel 2021 era 17,6 milioni di euro).
Il valore della produzione del periodo include per 18,0 milioni di euro (nel 2021 era di 60,8 milioni di euro) l’avanzamento lavori al 30 giugno 2022 verso Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. (di seguito anche ABS) per il nuovo forno di trattamento acciaio liquido completato nell’esercizio: questo impianto rientra in una serie di investimenti avviati dopo il completamento del laminatoio vergella per aumentare i volumi di produzione del gruppo ABS sino a circa 2 milioni di tonnellate per il mercato italiano ed europeo.
La società ha conseguito in questo esercizio ancora un volume di fatturato importante, con un buon margine operativo in relazione agli ordini sviluppati, seppure ancora non pienamente soddisfacente, a causa di alcuni ritardi sofferti per l’avviamento di progetti innovativi. La Capogruppo inoltre ha incrementato le appostazioni fatte a fondo rischi a fronte di alcuni contenziosi in essere e dei rischi su contratti problematici mantenendo un approccio prudente vista la complessità delle dispute, pur confidando alla fine in una soluzione favorevole per Danieli.
Sono proseguite le attività di ricerca e sviluppo con l’utilizzo di importanti risorse della società soprattutto per incrementare e completare la gamma dei prodotti offerti, sviluppando soluzioni con elevati contenuti tecnologici e sistemi di gestione ambientale e recupero energetico da utilizzare prevalentemente in impianti evoluti.
La società ha continuato nell’esercizio con il suo piano di investimenti per migliorare la produttività e l’efficienza delle officine di Buttrio, attuando la sostituzione di diverse macchine operatrici con centri di lavoro moderni di ultima generazione.
La gestione finanziaria del periodo mostra un risultato molto positivo, con un miglioramento nella posizione finanziaria netta della società, grazie ad un’efficace gestione ordinaria del cash-flow legato alle commesse in corso di esecuzione, senza penalizzazioni significative nell’esercizio, pur tenendo conto degli oneri di attualizzazione iscritti a fronte di crediti finanziari per i quali è previsto un incasso dilazionato oltre 12 mesi.
L’allineamento contabile della cassa e delle partite espresse in valuta estera (essenzialmente US dollars) è stato pure importante nell’esercizio generando un effetto cambi positivo per la rivalutazione del corso del dollaro, che al 30 giugno 2022 scambiava a 1,0387 contro il cambio al 30 giugno 2021 di 1,1884.
L’acquisizione ordini dell’esercizio è in linea con la parte alta del budget e garantisce, sin d’ora, una buona programmazione della produzione per il prossimo anno, con l’attesa di un risultato operativo in miglioramento per l’esercizio 2022/2023.
La Capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. possiede direttamente le seguenti società:
Si riporta a seguire una descrizione dell’attività e dei risultati conseguiti dalle principali società del Gruppo, nelle diverse aree geografiche di ubicazione, con ulteriore dettaglio per settore di attività relativamente all’area Italia, sulla base dei rispettivi bilanci, opportunamente riclassificati e rettificati per uniformarli ai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo.
Steel making
Società del Gruppo - Italia
Acciaierie Bertoli Safau (ABS) S.p.A.
La società ABS ha chiuso l’esercizio 2021/2022 con un valore della produzione di 1.642,6 milioni di euro (889,9 milioni di euro nel 2020/2021), un risultato operativo di 124 milioni di euro ed un utile netto di 105,7 milioni di euro.
L’anno fiscale è iniziato con una domanda elevata per tutte le filiere industriali alimentate dai prodotti di ABS; l’iniziale bassa disponibilità di acciaio dovuta alla riduzione delle produzioni del periodo Covid, ha generato infatti il timore di una mancanza di offerta che ha portato ad un forte incremento della domanda apparente. A beneficiare di tale incremento è stata anche ABS che, nei primi tre trimestri dell’anno, ha consolidato il portafoglio ordini su livelli estremamente elevati.
Allo stesso tempo le supply chain delle diverse filiere produttive subivano la mancanza di alcune materie prime e/o componenti che alteravano la loro capacità di soddisfare la domanda finale; questa ulteriore indisponibilità e di conseguenza la forte domanda di materie prime, ha comportato un aumento dei prezzi di tutte le commodities, che hanno raggiunto livelli mai registrati in precedenza.
Per tutto questo periodo quindi i prezzi dei prodotti siderurgici e quelli di ABS hanno seguito questo continuo trend di crescita cercando costantemente di bilanciare le spinte al rialzo di tutti i beni in acquisto.
È solo a partire dalla fine del terzo trimestre dell’anno fiscale che si è assistito ad una progressiva riduzione della domanda apparentemente legata al timore di aver raggiunto valori degli stock eccessivamente elevati in volume e prezzo.
Ulteriori elementi di incertezza, rispetto alla tenuta della ripartenza post Covid, sono stati generati dall’invasione dell’Ucraina e dalle relative sanzioni dei governi nei confronti della Russia.
La combinazione di tutti questi fattori ha portato ad un progressivo ritorno del portafoglio ordini a valori più in linea con lo standard di ABS; contrazione che però non ha interessato la componente prezzi: questi, infatti, a causa dei principali elementi di costo, hanno mantenuto livelli complessivamente molto elevati.
ABS, anche durante un anno così complesso, ha mantenuto chiari i propri assi di sviluppo puntando sui prodotti a più elevato contenuto qualitativo in tutti i campi di applicazione.
In questo contesto di mercato si è inserita la produzione della vergella; grazie alla partenza del nuovo laminatoio Quality Wire Rod (QWR), con un investimento pari a 190 milioni di euro ed inaugurato a giugno dello scorso anno, la società ha allargato la sua gamma di prodotti a quelli di diametri più ridotti e ad alto contenuto qualitativo, combinando la tecnologia del proprio innovativo impianto dotato di elevata automazione e soluzioni digitali avanzate con l’elevato know how dei processi di produzione e trasformazione dell’acciaio.
Con l’obiettivo di garantire un servizio eccellente, innovativo e sempre più capillare è nato ABService, centro servizi posizionato in zona strategica del nord Italia, dove è possibile per i clienti accedere alla qualità garantita del prodotto ABS in tempi rapidi ed in piccoli lotti.
Gli investimenti più rilevanti per ABS ad Udine sono stati quelli di sviluppo e, in particolare:
- il nuovo impianto di metallurgia secondaria fuori forno LF3 e di degasaggio VD3, che consentono di incrementare la capacità di produzione di acciaio liquido rispetto a quella attuale, riducendo/annullando i ritardi a valle dei forni fusori;
- l’impianto di controllo phased array fuori linea, a servizio del laminatoio Luna, atto a garantire la riduzione dei colli di bottiglia della linea di laminazione per i prodotti che devono garantire standard molto stringenti di controllo di qualità;
- l’attivazione nella fase di ingresso rottame di un nuovo portale ferroviario per la gestione dei vagoni che grazie a tecnologie di ultima generazione viene catalogato, mappato e, in tempo reale, inserito nei sistemi aziendali, in modo da garantire un puntuale controllo di processo nella fase di carico della cesta destinata alla produzione.
Un budget importante è stato altresì indirizzato ad una serie di investimenti, ancorché non finalizzati nell’esercizio in esame ma che vedranno il completamento nell’esercizio a venire, quali:
- la nuova linea di laminazione delle sfere, prodotto nuovo per ABS destinato all’utilizzo nei mulini di macinazione e che ha aperto un’interessante opportunità di crescita del mercato di ABS attraverso la verticalizzazione delle barre prodotte dal laminatoio Luna principalmente, ma anche dall’impianto Marte;
- la nuova linea di pelatura coil to bar per i prodotti Qualisteel, che andrà ad ampliare la gamma di prodotto pelato;
- l’impianto di spezzonatura e bisellatura, sempre a beneficio della gamma di prodotti della linea Qualisteel, che verrà posizionata nel centro servizi di Brandico (BS).
Allungando l’orizzonte temporale a più esercizi, il piano strategico di ABS contiene investimenti in tecnologie, processi ed impianti tesi ad intercettare i reali bisogni dei clienti ed a garantire continuità, efficienza, sostenibilità e sviluppo duraturo dell’azienda. Il piano rappresenta una leva attraverso la quale si articola la crescita di ABS, sintetizzata dalla sua vision: “Lavoriamo ogni giorno per essere partner di riferimento nel garantire soluzioni di valore con processi e tecnologie di avanguardia per un progresso sostenibile”. Ed il nuovo piano di investimenti a lungo termine da oltre 650 milioni di euro rispecchia questa peculiarità grazie ad interventi significativi sia sul sito di Cargnacco sia su quello croato di Sisak, puntando a compiere un ulteriore e deciso passo in avanti sul fronte della qualità nonché in termini di volumi.
In tema di sostenibilità, va preliminarmente detto che la tutela dell’ambiente per ABS è un must.
Nell’ottica dell’abbattimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera già oggi il 40% del materiale in entrata ed uscita da ABS è movimentato via ferrovia, ma l’obiettivo è quello di incrementare le spedizioni via treno al 70% entro 2 anni. Grazie a questo percorso è prevista una riduzione di duemila camion al mese. Finalizzato a quanto poc’anzi detto è lo sviluppo del raccordo ferroviario interno allo stabilimento di Cargnacco per essere adeguato a sostenere i flussi di materiale in ingresso e le spedizioni di prodotto ai clienti.
Sono inoltre stati identificati circa 160.000 mq di tetti nel sito di Cargnacco per installare pannelli solari per la produzione di energia elettrica pari a circa 15 MW di potenza. La prima tranche di intervento prevede l’installazione sul capannone QWR e su quello del Centro Servizi. Il progetto, oltre che per ovvie considerazioni di risparmio energetico, è fondamentale anche come intervento di mitigazione richiesto dalla Regione FVG a fronte dell’incremento capacitivo del sito di Cargnacco.
Società del Gruppo - Europa
ABS Centre Métallurgique (ACM) SAS (Francia)
ABS Centre Metallurgique (ACM) festeggia undici anni di attività.
Situata a Metz, in Francia, territorio cuore della siderurgia europea, rappresenta per il gruppo Danieli un centro di eccellenza per la ricerca e lo studio del prodotto e dei processi per la produzione dell’acciaio coprendo l’intera filiera operativa, dall’elaborazione in acciaieria fino al prodotto finito sviluppato su specifiche richieste del cliente e del mercato.
L’obiettivo principale della attività di ricerca sviluppata questo anno è stato quello di trovare soluzioni tecnologiche volte all’alleggerimento dei pezzi prodotti dai clienti, garantendo al tempo stesso prestazioni meccaniche elevate, tutto questo grazie allo sviluppo di nuove gamme di acciai innovativi e con scopo specifico quello della riduzione delle impronte CO2 della filiera ed il miglioramento del comportamento degli acciai in contatto con idrogeno. Sforzi specifici sono stati fatti negli studi finalizzati all’ottenimento di un materiale più leggero ma con prestazioni uguali a quelle di un acciaio speciale, grazie allo sviluppo di soluzioni di leghe ferrose legate all’alluminio.
Oltre ad attività di ricerca, ACM conferma l'accreditamento secondo lo standard internazionale ISO 17025 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura) per le prove accreditate fino ad ora.
L’attività svolta dalla società le consente di ottenere dalle autorità statali francesi un credito di imposta per ricerca e sviluppo in ogni anno di attività.
ABS Deutschland GmbH (Germania) – ABS Scandinavia AB (Svezia) – ABS Iberica SL (Spagna)
Le tre realtà societarie operano nei rispettivi mercati nazionali per lo sviluppo delle attività commerciali e delle vendite di acciai speciali. Nel corso dell’esercizio 2021/2022 hanno consolidato la propria presenza nel paese di riferimento, sviluppando sempre più un servizio on demand con magazzini locali in gestione ai clienti che consentono la riduzione dei tempi di consegna e una più alta flessibilità nella fornitura con un servizio di maggiore soddisfazione per il cliente.
ABS Sisak d.o.o.(Croazia)
Il corrente esercizio ha visto l’integrazione delle attività produttive di ABS Sisak con il nuovissimo laminatoio Quality Wire Road di ABS. Le produzioni di acciaio grezzo dell’acciaieria croata sono state infatti destinate quasi esclusivamente all’impianto italiano del Gruppo per la produzione di vergella; grazie a questa scelta strategica, ABS Sisak è diventato partner importante del business di ABS.
In termini di volumi produttivi, nel corrente esercizio la società ha raggiunto importanti obiettivi; in particolare c’è stato un incremento nella produzione del 47% rispetto a quanto ottenuto nell’esercizio passato.
L’efficienza ottenuta grazie all’aumento dei volumi produttivi ha determinato la riduzione dei costi unitari di produzione ed una maggiore capacità di assorbimento dei costi fissi con conseguenti benefici in termini di profittabilità.
Il risultato netto è negativo per 69,3 milioni di kune pari al controvalore di 9,2 milioni di euro ma in esso sono compresi costi una tantum legati alla svalutazione di immobili ed impianti danneggiati dal terremoto occorso a dicembre 2020 e non più utilizzabili, pari a 5,5 milioni di euro ed alcune svalutazioni per ricambi non più utilizzabili con i nuovi impianti. Se si escludono questi eventi di natura non ricorrente il risultato sarebbe stato positivo.
Ulteriori importanti investimenti per il miglioramento della produttività e quindi dei risultati di ABS Sisak sono previsti nel breve e nel medio/lungo periodo.
In particolare, con riferimento al breve termine, a fine luglio sono iniziati i lavori di aggiornamento significativo del vecchio forno elettrico EAF con uno nuovo di ultima generazione e ulteriori interventi di miglioramento del processo produttivo quali l’installazione di un nuovo e più capiente tino, il potenziamento del Q-One per incrementare la produttività, un nuovo impianto di distribuzione delle ferroleghe per il forno fusorio ed il forno di affinamento, interventi di miglioramento nella macchina di colata continua (installazione torretta siviera, adeguamento macchine e zona di taglio, stirrers secondari e allungamento placca di evacuazione, installazione della tecnologia hard cooling per la fabbricazione degli acciai ad alto tenore di carbonio). L’obiettivo di questa serie di investimenti è l’incremento della capacità di acciaieria fino a 450 mila tonnellate annue.
Se si estende l’orizzonte temporale al medio/lungo termine sono previsti significativi interventi in tecnologie, processi ed impianti per integrare ed estendere a valle il processo produttivo; in particolare si sta valutando l’ installazione nel sito di Sisak di un impianto da 600 mila tonnellate per la produzione di rebar, in vergella ed in barre dritte e in rotolo, destinato principalmente al mercato croato, e che rappresenta una verticalizzazione naturale per ABS Sisak e un nuovo prodotto/mercato per ABS.
ABS ESW Röhrenwerke (Germania)
A fine 2019, l’Assemblea degli azionisti della controllata ha deliberato la cessazione delle attività produttive, pur non decidendo per la liquidazione formale della società; il Gruppo ha infatti deciso di uscire dal business dei tubi speciali interrompendo le attività della società in modo graduale e strutturato e mettendo in vendita i principali assets societari. Per effetto di questa situazione le attività e le passività sono state valutate al loro valore di mercato nel bilancio di ESW.
Nel luglio 2021, l’esondazione del fiume Inde, dovuta alle forti piogge, ha provocato ingenti danni all’interno del perimetro aziendale. I danni, coperti da polizze assicurative, sono stati rimborsati integralmente dalle compagnie nel corso del corrente esercizio.
In data 14 giugno 2022, sulla base di un accordo di compravendita concluso con una società locale, è stata ceduta la porzione a nord del sito aziendale a valori che non suggeriscono la necessità di procedere ad ulteriori svalutazioni; purtuttavia il contratto è soggetto ad una condizione sospensiva che non si è ancora verificata pertanto alla data di chiusura del bilancio gli immobili risultano ancora iscritti come proprietà di ESW.
Per quanto riguarda invece la zona sud del sito, proseguono le attività di bonifica ambientale in osservanza alle prescrizioni delle autorità locali.
La perdita netta nell'esercizio 2021/2022 è risultata pari a 8,6 milioni di euro ed è generata prevalentemente dai costi ambientali sostenuti e stanziati per il ripristino del sito e dalle svalutazioni effettuate sui beni aziendali all’effettivo valore di potenziale realizzo.
Plant making
Società del Gruppo - Italia
Danieli Automation S.p.A.
La società ha sviluppato nell’esercizio 2021/2022 un valore della produzione pari a 151,1 milioni di euro (nel 2021: 152,2 milioni di euro) ed un utile netto di 8,9 milioni di euro (10,1 milioni di euro al 30 giugno 2021).
L’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 è stato caratterizzato dalla prosecuzione della forte domanda del mercato mondiale dell’acciaio iniziata nel 2021 che ha sostenuto gli investimenti dei clienti in prevalenza negli USA ed in Europa.
Questo scenario ha più che mitigato l’effetto negativo derivante dalle opportunità perse in seguito al conflitto fra Russia e Ucraina, che a partire dalla seconda parte dell’esercizio ha congelato i progetti in corso nei due paesi.
In Asia, Sud America e Medio Oriente permane invece un maggiore ritardo negli investimenti rispetto alle altre aree geografiche già menzionate.
La crisi mondiale dei semiconduttori, con sensibili ritardi ed incertezze nelle consegne da parte di tutti i principali fornitori di componentistica elettronica destinata ai sistemi di automazione, pur gestiti lavorando sulle scorte di magazzino, ha creato qualche effetto negativo sul valore della produzione, ma si ritiene che la situazione vada a stabilizzarsi nel corso del prossimo esercizio.
Dal punto di vista tecnologico è sempre più marcata la tendenza alla costruzione di impianti “green” piuttosto che la richiesta di “upgrade” degli esistenti mirando ad una maggiore sostenibilità, con l’utilizzo dell’energia elettrica in luogo delle fonti fossili e puntando contemporaneamente all’ottimizzazione dei consumi energetici. Questo consente ai prodotti digitali 4.0 di Danieli Automation, altamente innovativi ma già industrialmente testati, di generare ampio spazio alle opportunità di vendita della società.
Oltre a consolidare la realizzazione di tali soluzioni, Danieli Automation sta proseguendo nel percorso di sviluppo di nuovi sistemi basati sulle competenze di “Artificial Intelligence” e di ”Power Electronics” con brevetti proprietari che le consentono un importante vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti.
Dato il trend mondiale della siderurgia ed il portafoglio d’offerta di Danieli Automation in linea con le tendenze del mercato, si prevedono soddisfacenti risultati anche nel prossimo biennio con il consolidamento di importanti referenze nella fornitura dei sistemi di automazione e controllo.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 ha raggiunto i 376 milioni di euro (165 milioni di euro al 30 giugno 2021), ed è tale da garantire la previsione di un buon livello di produzione ed un risultato positivo anche per l’esercizio 2022/2023.
Danieli Centro Combustion S.p.A.
L’esercizio 2021/2022 si chiude con un valore della produzione pari a 59,8 milioni di euro (44,2 milioni di euro nel 2021), ed un risultato netto positivo pari a 1,1 milioni di euro (2,1 milioni di euro negativi al 30 giugno 2021).
Durante l’esercizio la società ha acquisito nuove commesse, tra le quali le più significative sono:
- Nucor Steel forno a tunnel;
- Nucor Steel linea di zincatura;
- Tata Steel Ijmuiden revamping linea di zincatura;
- TKSE 2 forni di mantenimento;
- Cleveland Cliff ingegneria forno al silicio;
- Ori Martin forno a rulli di ricottura;
- Diler forno a campana;
- ABS Luna revamping.
Mentre sono state ottenute le accettazioni finali dei seguenti impianti:
- Marcegaglia forno a spinta;
- JSW forno a longheroni;
- AMKR;
- Las Lomas;
- Novelis;
- Fagersta;
- Marcegaglia linea di zincatura;
- Acciaierie di Verona;
- Cemtas T3;
- Siderpotenza.
Danieli Centro Combustion ha proseguito il lavoro di ricerca presso l’Ateneo di Ingegneria di Savona. In particolare, è iniziata la ricerca sulla digitalizzazione dei bruciatori; inoltre, si è improntata la ricerca sui nuovi rigenerativi e sulle modifiche sostanziali sui bruciatori per le linee di zincatura. E’ stato terminato il modello matematico offline per i forni di riscaldo che è ora in fase di convalidazione.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022, pari a 92,6 milioni di euro, costituisce il fondamento per un ulteriore sviluppo della redditività dell’anno fiscale 2022/2023 e successivi.
Danieli Construction International S.p.A.
La società, con sede in Italia, è specializzata nella gestione di cantieri per il montaggio impianti del settore metal svolgendo tutte le attività necessarie per la realizzazione delle opere civili, fondazioni tecnologiche, l’assemblaggio macchine ed equipaggiamenti e l’avviamento impianti, ed opera su base world-wide con un’autonoma struttura operativa per poter gestire anche grossi cantieri di costruzione.
Il valore della produzione nell’esercizio in esame, pari a 6,4 milioni di euro è inferiore rispetto al precedente periodo (2021: 8,4 milioni di euro) seppure il risultato operativo dell’esercizio 2021/2022 si presenti in utile (perdita di 0,4 milioni di euro nello scorso esercizio) grazie ad una gestione efficiente del parco macchine disponibile.
Durante l’esercizio 2021/2022, la società ha svolto il suo servizio essenzialmente per garantire l’avvio di nuovi cantieri in Germania e Uzbekistan, il completamento del nuovo polo ricettivo Corte delle Fucine a Buttrio, in Italia e ha proseguito inoltre importanti progetti sia all’estero che in Italia (incluso il nuovo laminatoio QWR in ABS S.p.A.), con prospettive positive anche per il 2022/2023.
Danieli Construction International costituisce un importante asset strategico del Gruppo, permettendo di offrire ai clienti del settore metal l’impianto montato ed avviato, completando la filiera che va dal design iniziale alla messa in servizio industriale dell’impianto, completamente eseguita dal gruppo Danieli. Ciò è particolarmente vantaggioso per i clienti, che in questo modo possono ridurre significativamente i rischi associati alla realizzazione di un nuovo impianto, oppure all’esecuzione di revamping complessi.
Fata S.p.A.
Il periodo conclusosi al 30 giugno 2022, seppur ancora condizionato dagli effetti dello shock pandemico è stato caratterizzato da un significativo irrobustimento del portafoglio ordini grazie all’acquisizione di nuovi ordini per un valore di 328 milioni di euro. Si tratta di iniziative legate al settore della produzione di energia elettrica sia da fonti tradizionali che da fonti rinnovabili e riguardano:
Inoltre, a dicembre 2021, la società è risultata aggiudicataria da parte di un operatore locale di un contratto per la realizzazione di un parco fotovoltaico da 80MW da realizzarsi in Sudafrica la cui entrata in vigore è prevista nei prossimi mesi.
Alla luce delle acquisizioni realizzate nell’esercizio, il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 è di 302,9 milioni di euro.
Le attività operative hanno visto la continuazione dei lavori nei cantieri di Zagabria (realizzazione di un impianto di generazione elettrica e teleriscaldamento per HEP) e Trapani (realizzazione di un impianto di generazione elettrica da concentrato solare); con riferimento al nuovo contratto Bilancia, acquisito a settembre 2021, è proseguita l’attività di progettazione, sono stati pressoché completati gli acquisti degli equipaggiamenti ed è stata avviata la cantierizzazione del sito.
I ricavi realizzati nell’esercizio 2021/2022 ammontano a 85,9 milioni di euro (98,9 milioni di euro al 30 giugno 2021), con un utile di 0,1 mila euro. Ricavi che si riferiscono nella quasi totalità alle attività EPC, in quanto nel settore Hunter i lavori sono limitati al completamento dei contratti in corso.
More S.r.l.
La società, che opera nel settore dei pacchetti tecnologici per forni elettrici per acciaierie, presenta un valore della produzione di 25,1 milioni di euro (2021: 20,1 milioni di euro) con un risultato netto di 4,3 milioni di euro (2021: 3,1 milioni di euro) ed un portafoglio ordini al 30 giugno 2022 di circa 20 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio appena concluso la società ha completato la costituzione e l’organizzazione della consociata americana More North America Corporation, con sede a Kennesaw (Georgia). La nuova consociata migliorerà la presenza e la competitività dei prodotti More sul mercato locale, la fornitura di ricambistica e l’assistenza tecnica in modo particolare per i clienti localizzati in USA, Canada e Messico.
La consociata Cinese Suzhou More Metallurgy Technology Co. Ltd., con sede a Changshu, ha proseguito nelle attività di consolidamento e sviluppo del mercato, acquisendo diverse commesse e nella produzione di macchinari con un’unità produttiva locale e di assistenza tecnica attraverso un team dedicato.
La società è stata in grado di rafforzare la posizione di mercato e di acquisire diversi importanti ordini che prevedono la fornitura di pacchetti tecnologici per le acciaierie di Evraz Rocky Mountain, Nucor Birmingham, Nucor Marion e Nucor Utah, USA; ulteriori commesse sono state acquisite per importanti gruppi siderurgici tra cui Ferriere Nord (Italia), Jindal Shadeed (Oman) e CMC Poland (Polonia).
Prosegue l’attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di sviluppare nuove soluzioni innovative per garantire una riduzione delle emissioni ambientali nella produzione di acciaio liquido con la collaborazione di diverse Università italiane.
La buona reputazione, gli ordini in portafoglio, le referenze consolidate e la continua attività di ricerca e sviluppo confermano la leadership di More con la previsione di mantenere in futuro risultati in linea con quelli dell’esercizio appena concluso.
Società del Gruppo - Europa
Danieli UK Holding Ltd. (Regno Unito)
La società ha registrato un fatturato di 38,9 milioni di sterline per l'anno 2021/2022, pari a 46,0 milioni di euro, questo dato rappresenta un aumento dei ricavi superiore al 100% su base annua.
Nel corso dell'esercizio la società ha proseguito con lo sviluppo degli ordini in portafoglio, nel settore del riciclaggio dei metalli, ottenendo ordini in nuovi mercati per i mulini trituratori ed una serie di ordini per cesoie inclinate per impieghi gravosi. C'è un forte interesse per la nuova tecnologia "Plug & Shred" della società, che offre ai riciclatori di metalli l'opportunità di ridurre notevolmente i costi energetici e di ottimizzare la produzione.
Le vendite restano geograficamente ben diversificate sia all'interno dell'UE27 e dell'Asia meridionale che continuano a rappresentare aree di crescita. L'Australia è stata negli ultimi anni un mercato sempre più importante per la società e nel corso dell'anno si sono assicurati ulteriori ordini per mulini trituratori e pretrituratori. Nello stesso periodo la società ha completato con successo diversi progetti nella regione e il fatturato nel mercato australiano è aumentato di oltre il 400%.
Gli effetti della pandemia di COVID-19 hanno rallentato le catene di approvvigionamento mondiali, così come gli effetti della crisi in Ucraina, il cui impatto si prevede continuerà ad avere un effetto negativo sull'esecuzione degli ordini per qualche tempo a venire. Nonostante ciò la società è tornata alla redditività raggiungendo livelli coerenti con la media del Gruppo.
La crescita dei prezzi delle materie prime osservata durante il periodo della pandemia è rimasta sostenuta anche nel 2021/2022, il che si è tradotto in una forte domanda per i prodotti della società, che si mantiene elevata nei primi mesi dell’esercizio 2022/2023. Il portafoglio ordini della società rimane solido, consentendo di prevedere un buon livello di redditività nel 2022/2023.
Innoval Technology Ltd. (Regno Unito)
La società ha registrato un fatturato di 1,7 milioni di sterline per il 2021/2022, pari a 2,0 milioni di euro, con un aumento del 4% anno su anno che ha portato a una posizione di pareggio. Il commercio ha continuato a risentire delle restrizioni di viaggio causate dalla pandemia di Covid-19 e dalle incertezze causate dagli eventi in Ucraina. La società ha mantenuto costante il suo portafoglio ordini per tutto l'anno e gli ultimi due trimestri mostrano un miglioramento dei ricavi, dando fiducia per il prossimo esercizio.
La società continua a sostenere la crescita dell'alluminio in un'ampia gamma di applicazioni, in particolare nello sviluppo di strutture per scatole di batterie per autoveicoli e fogli di alluminio da utilizzare nelle batterie agli ioni di litio. C'è stato anche un rinnovato interesse per i vantaggi ambientali dell'alluminio nelle applicazioni di imballaggio per bevande rispetto ai materiali concorrenti e Innoval Technology ha registrato una crescita significativa in quest'area con la fornitura di servizi di consulenza e con attività di ricerca e sviluppo cofinanziati dal programma Innovate UK, per valutare il ciclo di vita dei prodotti e quantificare l’impatto ambientale di nuovi impianti di produzione e nuovi prodotti.
Il supporto degli esperti Innoval Technology per la vendita di nuove apparecchiature e il supporto per la messa in servizio ha garantito ai nostri clienti l'accesso al più avanzato livello di progresso tecnologico. Le aziende con apparecchiature meno recenti continuano a beneficiare di questa esperienza per migliorare la qualità e la produttività.
L'industria dell'alluminio continua a beneficiare dell'esperienza di Innoval Technology attraverso una serie di attività di formazione incentrate sui processi e sui prodotti fornite sia di persona che tramite piattaforme online.
Danieli Engineering & Services GmbH (Austria)
La società con sede a Völkermarkt, in Austria, è specializzata nella gestione e vendita di componentistica, ricambi e servizi “after sales” per acciaierie e laminatoi e presenta un volume di ricavi operativi per il periodo di 115,1 milioni di euro (2020/2021: 89,4 milioni di euro), e un risultato netto pari a 25,1 milioni di euro essenzialmente in linea con il risultato dell’esercizio precedente.
La società ha notevolmente incrementato il proprio business grazie allo sviluppo di nuove procedure "fast track" per assistere i clienti nei processi di predizione e sostituzione dei componenti deperibili degli impianti, garantendo sia la disponibilità "on time" di una grande quantità di pezzi meccanici (anche di dimensioni minute) e la capacità di effettuare rifornimenti con tempistiche molto ridotte in tutto il mondo.
Al fine di ridurre il lead time logistico e industriale, nel corso di questo esercizio sono stati effettuati diversi investimenti nell'area officine per aumentare le capacità produttive, grazie a macchinari automatizzati, e molti altri seguiranno nel prossimo esercizio (2022/2023), durante il quale sono previsti nuovi importanti investimenti, quali:
- nuovo ERP, entrato in vigore all'inizio dell'esercizio 2022/2023;
- nuovo magazzino automatico, che sarà installato nell'area logistica nel corso del 2022/2023.
Il portafoglio ordini della società è tale da prevedere un volume di vendite pressoché invariato nell’esercizio 2022/2023.
Danieli Heavy Machinery Engineering LLC (Ucraina)
La società opera a Dnepropetrovsk, in Ucraina, e dispone di un proprio centro di progettazione per sviluppare ingegneria basica e di dettaglio per impianti di laminazione sia per acciaio che per alluminio.
Nella prima parte dell’esercizio è proseguito nel periodo il rafforzamento della struttura tecnica locale per aumentare la capacità ingegneristica e progettuale, diversificando le competenze disponibili anche con la collaborazione dell’Accademia Metallurgica e l’Accademia di Architettura e Ingegneria Civile di Dnepropetrovsk impiegando i migliori studenti per gli uffici tecnici e per le attività di supervisione presso i cantieri Danieli worldwide.
In conseguenza del conflitto da fine febbraio 2022, le attività si sono interrotte non potendo più garantire la sicurezza delle attività in sede.
Il Gruppo Danieli è intervenuto offrendo ospitalità sicura in Italia ai dipendenti della società e loro famigliari e parte delle attività sono riprese in remoto seppure in forma ridotta nella speranza che il conflitto possa risolversi al più presto per tornare ad una piena operatività in loco.
Il valore della produzione dell’esercizio è di 58,7 milioni di uah, pari a 1,9 milioni di euro (59,1 milioni di uah, pari a 1,8 milioni di euro al 30 giugno 2021) con un utile del periodo di 6,9 milioni di uah, pari a 0,2 milioni di euro (utile del periodo di 14,2 milioni di uah, pari a 0,4 milioni di euro al 30 giugno 2021).
Danieli Czech Engineering AS (Rep. Ceca)
La società, con sede a Praga, dispone di una struttura autonoma di project management e di expediting ed è specializzata nelle attività EPC (Engineering Procurement & Construction) utilizzando, fra gli altri, un gruppo di fornitori locali fidelizzati per la fornitura di macchinari ed equipaggiamenti per acciaierie ed impianti di laminazione per barre di acciaio di qualità.
Nel corso dell’esercizio appena concluso, la società ha completato i test finali di accettazione con CELSA Nordic (Norvegia) e ha avviato il processo di consegna della Spooler Line con il cliente Yehuda (Israele) e tale progetto proseguirà per tutto l'anno.
La società presenta ricavi operativi per 153,0 milioni di czk pari a 6,1 milioni di euro (2020/2021: 17,1 milioni di czk pari a 0,7 milioni di euro) e un risultato di sostanziale pareggio, in linea con il 2020/2021.
Danieli Germany GmbH (Germania)
Danieli Germany GmbH opera in Germania con quasi cento dipendenti disposti su due sedi:
‘- la sede centrale a Duisburg e
A seguito del processo di ristrutturazione e rimodellamento della linea di prodotto Danieli Fröhling, le sinergie raggiunte hanno portato ad un miglioramento delle relazioni nei confronti dei clienti, elevando al contempo gli standard di qualità.
Danieli Germany GmbH ha registrato ricavi per 48,0 milioni di euro con un utile di 1,2 milioni di euro (30,6 milioni di euro di ricavi e 3,4 milioni di euro di perdita al 30 giugno 2021).
Nonostante il difficile periodo (per la pandemia ancora in atto in alcune aree del mondo) la società ha concluso con successo diversi grandi progetti in tutto il mondo ottenendo il certificato di accettazione finale e rimanendo un partner affidabile per i clienti, rafforzando la sua posizione di mercato e acquisendo un importante progetto, la roll bonding line presso gli stabilimenti di Mubea a Vel’ká Ida, in Slovacchia. L'impianto produce piastre di raffreddamento per batterie di veicoli elettrici. Questa nuova tecnologia sostituirà non solo diverse fasi di lavoro, ma semplificherà il processo e migliorerà notevolmente la qualità delle piastre di raffreddamento.
Danieli Germany si è poi aggiudicata un altro progetto “green”, un laminatoio per barre completamente nuovo presso ESF Feralpi a Riesa, in Germania. Questo nuovo impianto sarà il più innovativo in Europa e funzionerà senza emissioni dirette di CO2.
Inoltre, Danieli Germany ha aggiunto un altro capitolo alla sua storia di successo con il cliente ThyssenKrupp: nell'ambito del “tkse 2030 project” la società si è aggiudicata la fornitura di un sistema di gestione del deposito bramme completamente automatizzato, che include quattro gru automatiche e due forni di riscaldo.
La collaborazione con la società assicurativa Euler Hermes in Germania è proseguita e consentirà il consolidamento dei pacchetti finanziari per sostenere ulteriori progetti in discussione, per i quali Danieli Germany sta assumendo ulteriore personale nella gestione della catena di fornitura e dei progetti.
La struttura di Danieli Germany rimarrà flessibile e si adatterà alle esigenze necessarie in relazione allo sviluppo di tali progetti, anche con l'utilizzo della propria officina meccanica a Meinerzhagen. Per sviluppare ulteriori sinergie Danieli Fröhling confluirà internamente con la linea di prodotti di Danieli Fata nella nuova linea di prodotti Danieli Fata Fröhling. Si prevede un aumento del volume di mercato e una migliore situazione dei costi grazie a un prospettato miglioramento dei prodotti.
La sede centrale della Danieli Germany GmbH a Duisburg è stata inoltre ulteriormente ampliata, per seguire da vicino i prossimi progetti di decarbonizzazione dell’industria siderurgica tedesca ed europea.
Considerando i progetti sopra citati, il portafoglio ordini di Danieli Germany ammonta a un valore complessivo di circa 260 milioni di euro al 30 giugno 2022. Le prospettive per il prossimo anno sono positive poiché si intravede una ripresa del mercato mondiale.
Danieli Procome Iberica SA (Spagna)
La società con sede a Sondica, in Spagna, opera nel settore delle macchine per la gestione, movimentazione e carica degli additivi per forni elettrici (EAF, LF, VD/VOD) ed ha chiuso l’esercizio con un valore della produzione di 2,4 milioni di euro (2021: 3,3 milioni di euro) con un utile d’esercizio per 0,1 milioni di euro (2021: 0,2 milioni di euro).
Nel corso dell'esercizio la società ha svolto importanti attività di sviluppo tecnologico dei propri prodotti in collaborazione con la linea di prodotti Danieli Centro MET per migliorare le prestazioni, l'accessibilità, la manutenibilità e la pulizia delle apparecchiature Meltshop dedicate allo svolgimento delle operazioni di stoccaggio, dosaggio e alimentazione, necessaria per la produzione di acciaio liquido.
Danieli Procome continuerà ad operare come centro tecnologico per lo sviluppo di prodotti additivi e ad operare per garantire la soddisfazione dei clienti in tutta la Penisola Iberica con la previsione di un risultato positivo nell'esercizio 2022/2023.
Morgårdshammar AB (Svezia)
Il valore della produzione della società è stato di 85 milioni di sek, pari a 8,2 milioni di euro (2021: 113,2 milioni di sek, pari a 11,1 milioni di euro) ed ha evidenziato una perdita di 2,9 milioni di sek, pari a 0,3 milioni di euro (2021: utile di 11,2 milioni di sek, pari a 1,1 milioni di euro).
Nel corso del corrente esercizio è iniziata una stretta sinergia operativa con la consociata Danieli Engineering & Services GmbH (Austria).
Sund Birsta AB (Svezia)
Il valore della produzione è pari a 473,1 milioni di sek pari a 45,9 milioni di euro (2021: 466,2 milioni di sek pari a 45,6 milioni di euro), mentre l’utile netto è stato di 54,3 milioni di sek, pari a 5,3 milioni di euro (2021: 47,6 milioni di sek, pari a 4,7 milioni di euro).
Il risultato finanziario di Sund Birsta è positivo, grazie a una quota crescente di attività legate all'aftermarket con servizi specialistici e margini remunerativi. Nonostante la crisi in Russia e Ucraina e gli effetti negativi per i rallentamenti nella logistica causati dal Covid in Asia, l'acquisizione di ordini è stata considerevole. Tuttavia, i ricavi si sono rivelati inferiori al previsto a causa dei ritardi in alcuni progetti in corso.
La società è riuscita a:
- aumentare la quota delle vendite legate all'aftermarket al 50% dei ricavi totali;
- finalizzare lo sviluppo, la produzione e il collaudo di un sistema di marcatura dei tag robot;
- sviluppare una testa di reggiatura per reggiatrici in acciaio da 19 mm;
- allestire un'officina di servizio per l'assistenza interna delle macchine e della tecnologia di base.
Sund Birsta AB ha registrato un portafoglio ordini di 27,0 milioni di euro al 30 giugno 2022 (2021: 20,6 milioni di euro), consentendo un inizio positivo per l'anno fiscale 2022/2023.
Le indicazioni nella prima parte del nuovo anno fiscale sono in linea con le attuali stime di budget.
Rotelec SA (Francia)
L’esercizio evidenzia un valore della produzione pari a 14,7 milioni di euro al 30 giugno 2022 (2021: 13,7 milioni di euro), con un risultato netto pari a 2,9 milioni di euro (2021: 2,1 milioni di euro), grazie ai nuovi prodotti sviluppati nel corso degli ultimi anni e al processo di rinnovamento in corso.
La società ha proseguito sia l'attività di ricerca di nuovi prodotti, avvalendosi delle sinergie all'interno del Gruppo, in particolare con il Centro Ricerche Danieli e Danieli Automation, sia l'ottimizzazione dei processi produttivi.
Rotelec mantiene la sua leadership tecnologica nel mercato mondiale degli stirrers elettromagnetici per la colata convenzionale di prodotti lunghi e piatti, ma sfrutta anche il successo del concetto DANIELI DUE per fornire brakes elettromagnetici per Thin Slab Caster e induction heaters per barre di laminatoio a caldo, consentendo alla società di migliorare i risultati in termini di vendite e margini, con prospettive positive per il prossimo anno.
Gruppo Danieli Corus (Olanda)
Danieli Corus, con sede a IJmuiden nei Paesi Bassi, è composta da Danieli Corus BV e dalle sue filiali in Cina e India.
Operando nell'industria metallurgica primaria, Danieli Corus offre le migliori soluzioni disponibili per altoforni e per convertitori ad ossigeno per acciaio portando al minimo possibile le emissioni di CO2 legate a questa tecnologia. L'esercizio finanziario si è chiuso il 30 giugno 2022 con un fatturato consolidato di 102,1 milioni di euro e un utile operativo di 9,8 milioni di euro (dopo un fatturato di 72,6 milioni di euro e un utile di 18,3 milioni di euro nell'esercizio 2020/2021).
Sebbene la pandemia da Covid-19 sia continuata durante l’esercizio, l'impatto sulla realizzazione dei progetti in corso è stato limitato rispetto all'anno precedente. Il personale degli uffici locali ha acquisito ulteriori competenze per la messa a punto degli impianti, supportato da remoto dagli altri specialisti della società.
L'obiettivo principale del nuovo esercizio è il completamento di uno dei più grandi ordini nella storia della società, ovvero il complesso di due altiforni a Hazira in India. Sulla base dell’esperienza maturata dal progetto del mini altoforno in India, è stato deciso di adottare un approccio integrato con un team di progetto combinato composto da ingegneri e disegnatori dell'ufficio olandese e indiano. Questi due nuovi forni sono di dimensioni simili rispetto a quello di un altro progetto in India e, essendo la medesima società di ingegneria in India a occuparsene, i rischi nella realizzazione sono ulteriormente ridotti.
Per il 2022/2023 si prevede che la domanda continuerà a rimanere alta pur condizionata dagli sviluppi geopolitici dovuti alla continuazione del conflitto in Ucraina e alle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti.
Danieli Finance Solutions SA (ex Danieli International SA) (Lussemburgo)
Danieli Finance Solutions SA ha svolto regolarmente nel periodo la sua attività di gestione e investimento della liquidità del Gruppo senza più limitazioni legate alla pandemia COVID. Le attività di gestione si sono svolte in piena autonomia in termini di operatività e presenza in Lussemburgo garantendo nell’anno finanziario un risultato allineato ai migliori benchmark di mercato.
La società è registrata come “Professional of the Financial Sector” (PSF) e in quanto tale è sottoposta alla vigilanza della Commissione Sorveglianza Finanziaria lussemburghese (CSSF) ai sensi dell’art. 13 della legge del 5 aprile 1993 del settore finanziario lussemburghese. La governance della società prevede una netta separazione dei ruoli e delle responsabilità tra Back Office e Front Office e un comitato di controllo dei rischi finanziari e operazionali (CRIC) che svolge un’attività di controllo ed analisi sull’operato dei due responsabili operativi anche da parte degli amministratori senza deleghe.
È proseguita nel periodo la gestione della liquidità secondo un principio di assoluta prudenza negli investimenti ed in continuità con le attività svolte negli anni precedenti principalmente con investimenti in obbligazioni del settore industriale, bancario ed assicurativo oltre a garantire il naturale supporto alla finanza infragruppo.
Significative sono le disponibilità liquide e i depositi presso primarie controparti bancarie. La bassa tolleranza al rischio ha compresso i rendimenti che comunque sono migliorati rispetto all’anno precedente. Si evidenzia l’alto grado di qualità e liquidabilità delle attività di investimento. Le controparti ammesse dalla politica di investimento sono infatti qualificate da un rating ”Investments Grade” e la durata media degli investimenti al 30 giugno 2022 è risultata essere di poco superiore a 3 anni.
La redditività media netta del portafoglio gestito dalla Danieli Finance Solutions SA è quindi in crescita rispetto all’esercizio precedente in presenza di tassi a breve nuovamente positivi sui depositi in euro e con una buona redditività della componente di liquidità espressa in dollari USA a seguito delle politiche monetarie delle due principali banche centrali (ECB e FED). I risultati al 30 giugno 2022 mostrano un andamento negativo legato alla gestione della liquidità di 1,3 milioni di euro (erano positivi 10,6 milioni di euro al 30 giugno 2021) e da una componente positiva legata a differenze cambio di circa 18,2 milioni di euro (era negativa per 5,7 milioni di euro al 30 giugno 2021).
Gruppo Danieli Henschel (Francia, Russia)
Nel corso dell'anno 2021/2022 la società ha completato la sua ristrutturazione operativa con l'obiettivo principale di ripristinare la sua redditività. L'effetto sui margini di tale operazione è stato positivo portando ad un utile di 0,3 milioni di euro rispetto ad una perdita dell'esercizio precedente di 0,3 milioni di euro.
In futuro si prevede che la società sarà in grado di sostenere un livello di profitto simile a quello di quest'anno, continuando le attività in coordinamento con Danieli UK per servire il mercato del riciclo dei metalli con un prezioso know-how tecnico e di processo.
Società del Gruppo – Russia/Turchia
Danieli Volga LLC (Russia)
Danieli Volga (il cui stabilimento si trova nella regione di Niznhiy Novgorod) opera prevalentemente nel mercato russo con un insediamento produttivo completamente autonomo per servire anche gli altri mercati strategici dell'ex territorio della CSI.
La società opera attualmente in modo ridotto a seguito e nel rispetto delle limitazioni imposte dalla UE.
Il sito produttivo comprende circa 10.000 mq di spazio coperto e 3.000 mq di uffici tecnici e commerciali con l’obiettivo di progettare, produrre e commercializzare macchinari, componenti meccanici di ricambi per l’industria siderurgica.
L’officina è attrezzata con sistemi di sollevamento di macchine pesanti ed utilizza macchine operatrici di ultima generazione con annesso ufficio tecnico gestendo in loco forniture di ricambi, ricondizionamento di parti d’impianto ed equipaggiamenti ambientali e per una migliore gestione energetica della produzione.
La società Danieli Volga inoltre, ha consolidato la propria specializzazione nell’ingegneria di impianto, servizi di certificazione realizzativa ed ambientale in accordo alle normative locali, ampliando quindi la propria gamma di servizi, a completamento delle tradizionali forniture tecnologiche, verso il mercato della Federazione Russa/CSI.
La società presenta al 30 giugno 2022 un fatturato pari a 2.296,6 milioni di rubli pari a 27,2 milioni di euro (2021: 2.235,9 milioni di rubli pari a 25,1 milioni di euro) ed un utile pari a 102,0 milioni di rubli pari a 1,21 milioni di euro (2021: utile pari a 71,4 milioni di rubli pari a 0,8 milioni di euro). Le differenze di cambio hanno avuto un impatto significativo sul risultato d’esercizio.
Nonostante la difficile congiuntura socio-politica ed economica, Danieli Volga ha continuato le sue attività per garantire almeno le manutenzioni minime di sicurezza verso quei clienti russi che non rientrano in liste di soggetti sanzionati e con prodotti senza limitazione di scambio.
La Direzione del Gruppo ritiene che, nonostante il conflitto russo-ucraino, non vi siano problematiche nella recuperabilità degli investimenti in Danieli Volga e nelle altre attività del Gruppo nel paese.
Termo Makina San.V.T. AS (Turchia)
La società, con sede a Duzce (Turchia) opera con una struttura operativa propria in posizione baricentrica rispetto ai principali produttori d’acciaio turchi.
La società ha affrontato nel 2021/2022 una significativa ristrutturazione gestionale portando a compimento tutti i progetti in essere per re-indirizzare la sua attività a supporto dei servizi di manutenzione e service dei clienti Danieli in Turchia.
Termo Makina presenta al 30 giugno 2022 un risultato finale ancora in perdita essenzialmente per oneri finanziari e differenze cambio legati alla forte svalutazione subita dalla lira turca.
Si ritiene che la società, dotata ora di nuovo capitale e con una nuova struttura operativa potrà operare nel prossimo esercizio con risultati nuovamente positivi.
Società del Gruppo - America
Danieli Holdings Inc. (Stati Uniti)
ll Gruppo Danieli opera in Nord America con la società Danieli Holdings Inc. che coordina le attività di più consociate locali.
Il sottogruppo statunitense è costituito dalla Danieli Holdings Inc. (holding), dalla Danieli Corporation, dalla Danieli Technology Inc., dalla Danieli Canada Inc. (Canada) e dalla Danieli Taranis LLC detenuta al 50% sin dall’esercizio 2014/2015, ed evidenzia un valore consolidato della produzione pari a 351,9 milioni di usd, pari a 311,6 milioni di euro (2021: 542,0 milioni di usd, pari a 454,2 milioni di euro) ed un risultato in perdita per 9,0 milioni di usd pari a 8,1 milioni di euro (2021: utile per 3,0 milioni di usd pari a 2,6 milioni di euro).
E’ presente in USA pure la società Sund Birsta inc. direttamente controllata dalla società svedese del Gruppo Sund Birsta AB.
Le società operative del Gruppo negli Stati Uniti sono:
Danieli Corporation
La società continua ad operare in veste di principale società operativa nel continente americano coprendo tutta la gamma di prodotti offerti dal Gruppo sul mercato locale ed assistendo inoltre le richieste dei clienti per i servizi di revamping e manutenzione post-vendita per impianti metallurgici, macchinari e ricambistica.
L’attività della società si articola secondo le seguenti linee di prodotto:
- DWU USA – che sviluppa le attività di vendita, progettazione, fornitura e “project management” di impianti per prodotti piani;
- DMH USA, DCM USA con la vendita, progettazione, fornitura e “project management” di macchine ed impianti per laminatoi per prodotti lunghi, acciaierie, macchine di colata e sistemi speciali di movimentazione;
- DANIELI SERVICE – con la fornitura di equipaggiamenti, servizi e parti di ricambio sul mercato nordamericano per tutte le linee di prodotto;
- DANIELI FATA HUNTER – con la vendita, progettazione e forniture di macchine di colata, impianti di laminazione e di verniciatura per alluminio;
- DANIELI CRANES e DANIELI ENVIRONMENT con la vendita sistemi di sollevamento speciali e impianti ausiliari per acciaierie;
- DANIELI CENTRO RECYCLING con la vendita di trituratori di rottami, cesoie, imballatrici e linee complete di lavorazione del rottame oltre a una linea completa di parti di consumo per attrezzature di triturazione di rottami;
- DANIELI CENTRO COMBUSTION con vendita di forni di riscaldo e di processo sia per prodotti piani che lunghi;
- DANIELI SERVICE – con la fornitura di equipaggiamenti, servizi e parti di ricambio sul mercato nordamericano per tutte le linee di prodotto.
Durante l'anno finanziario, la società ha continuato il consolidamento dei suoi due centri di assistenza a Coraopolis, Pennsylvania e Ashland, Kentucky, come parte della sua strategia a lungo termine per aumentare il livello dei servizi forniti ai clienti americani.
Nell'esercizio 2021/2022 sono state acquisite significative commesse con importanti clienti statunitensi sia per dimensione dei progetti sia per il loro alto contenuto tecnologico e innovativo.
Il mercato siderurgico statunitense resta forte a seguito delle misure antidumping confermate tuttora dall’amministrazione Biden. Di conseguenza a fronte di un forte rimbalzo dell’economia dopo l’impatto negativo della pandemia Covid-19, la domanda di acciaio è aumentata notevolmente per ricostruire le scorte trasciando al rialzo i prezzi dell’acciaio che sono tuttoggi quasi il doppio rispetto i livelli di inizio 2020.
Le acciaierie nordamericane hanno registrato risultati molto positivi trimestre dopo trimestre e si prevede che continueranno ad avere buoni utili anche nel prossimo anno in previsione di un mercato ancora forte supportato dalla ripresa delle infrastrutture promossa dalle misure espansive della nuova amministrazione USA. Grandi investimenti nel settore degli impianti per acciaio sono in programma per il prossimo anno dove Danieli Corporation è ben posizionata tecnicamente per assicurarsi una quota rilevante.
Taranis LLc
Danieli Taranis LLC ha sede vicino a Birmingham in Alabama, USA. La società, opera in coordinamento con Danieli Automation SpA e gestisce direttamente la fornitura elettrica e di automazione ai clienti Danieli negli Stati Uniti d'America e in Canada.
Sin dalla costituzione della joint venture nel 2014, la società ha aumentato i propri ricavi annuali da 14 milioni di dollari a oltre 31 milioni di dollari nell'ultimo anno fiscale. Nell’anno fiscale 2021/2022 la società ha registrato un utile di 1,5 milioni di dollari e ha chiuso l'anno con un'acquisizione ordini di 40 milioni di dollari e un portafoglio ordini di 25 milioni di dollari. Questi risultati assieme al robusto mercato regionale del settore metal, consentirà una crescita redditizia continua anche nel 2022/2023.
Oltre a fornire supporto post-vendita ai clienti Danieli, la società fornisce anche un'ampia gamma di servizi ai produttori americani del settore metal, inclusi aggiornamenti dei sistemi elettrici e di automazione, misuratori ad alte prestazioni e servizi di costruzione tecnica specialistica.
Sund Birsta Inc. (USA)
La società opera da Jacksonville, Florida, garantendo il servizio ai clienti del Nord America per le attività di assistenza, vendita ricambi e aggiornamento tecnologico delle macchine presenti in quest’area.
I ricavi della società hanno raggiunto circa 9,6 milioni di dollari, pari a 8,5 milioni di euro (erano 9,0 milioni di USD nel 2021, pari a 7,5 milioni di euro) con un risultato positivo in linea con lo scorso esercizio.
La società nell’esercizio è stata in grado di:
- sviluppare ulteriormente le vendite aftermarket di parti, servizi e upgrade;
- trasferire l'attività in nuove strutture con un'officina di assistenza più ampia e costi di noleggio ridotti.
Società del Gruppo – South East Asia
Danieli Co. Ltd. (Thailandia)
Alla fine di giugno 2022, la società ha registrato un utile netto di 20,8 milioni di euro (2021: 10,5 milioni di euro) con un fatturato di 230,6 milioni di euro (2021: 195,7 milioni di euro).
La ripresa post pandemia è proseguita per tutto l'esercizio e grazie alle azioni preventive e all'elevato carico di lavoro il risultato d’esercizio è stato positivo e in linea con le aspettative.
Nel corso dell’esercizio, oltre alla prudente gestione della liquidità, la società ha completato le attività e gli investimenti programmati nel precedente esercizio, principalmente relativi a:
Per quanto riguarda le principali commesse, diversi progetti sono stati completati con successo in tutto il mondo con il certificato di accettazione finale da importanti clienti, come l'acciaieria per Las Lomas (Bolivia), il laminatoio a doppia barra larga per Hoa Phat (Vietnam), il laminatoio a freddo per PT Sunrise (Indonesia), la cesoia per rottame per Shibata (Giappone) e l'upgrade degli impianti profili per Dongkuk (Corea del Sud), che hanno confermato l'importanza della società come partner affidabile nel territorio del sud est asiatico.
Nonostante la situazione pandemica nella prima parte dell'anno, il quantitativo di ordini è rimasto elevato grazie all'acquisizione di importanti progetti soprattutto in Nord America (Nucor Corporation, Algoma Steel, CMC Steel) e in Asia (Hoa Phat, Nghi Son, Dongkuk, Korea Steel, Bashundara), che hanno contribuito a rafforzare la posizione di mercato e la competitività della società nel mondo.
Oltre al consueto sostegno a scuole e università del territorio, nel corso dell'esercizio la società ha avviato un nuovo progetto con il locale Department of Non-Formal Education, volto a far sviluppare agli studenti le competenze tecniche sui processi di controllo della qualità e sulle tecniche di saldatura.
Per l'esercizio 2022/2023 è previsto un ulteriore consolidamento del portafoglio ordini per l'intero periodo, con conseguenti ricavi e margini stabili provenienti principalmente dalle linee di prodotto di gru, prodotti lunghi e impianti siderurgici, nonché per i servizi post vendita.
Danieli Automation Co. Ltd. (Thailandia)
La società Danieli Automation Co., Ltd. (DACO) con sede a Rayong, opera in completa autonomia con una propria struttura offrendo sul mercato locale un servizio di qualità superiore per la riparazione e manutenzione dei motori elettrici. Oggi DACO è conosciuta per la sua eccellente professionalità da tutte le maggiori realtà industriali thailandesi: dalle industrie produttrici di acciaio ma anche nel settore della gomma e dei polimeri plastici.
Nel corso dell'esercizio sono state completate importanti commesse sia sul mercato locale sia per clienti internazionali, i principali motori in corrente continua del Bangladesh (BSRM) arrivano per il riavvolgimento completo, mentre cresce positivamente il business delle attività di servizio in loco.
Quest'anno la società ha compiuto notevoli progressi, introducendo diversi prodotti strategici, dalla costruzione di bobine per il sistema a flusso trasversale in collaborazione con la Danieli Rotelec alla produzione di bobine speciali per il sistema Q-One in collaborazione con la Danieli Automation.
La società chiude l’esercizio al 30 giugno 2022 con un fatturato in significativo aumento, pari a 74,2 milioni di THB, equivalenti a 2,0 milioni di euro (51 milioni di THB, pari a 1,4 milioni di euro nell’esercizio 2020/2021), un EBITDA negativo di 4 milioni di THB, pari a 0,1 milioni di euro (EBITDA positivodi 6,7 milioni di THB, pari a 0,1 milioni di euro nell’esercizio 2020/2021).
Il portafoglio ordini della società al 30 giugno 2022 dovrebbe generare un volume di vendite sufficiente per prevedere un risultato positivo per il prossimo esercizio.
Danieli China
Danieli China è una realtà produttiva ben consolidata al servizio del mercato locale e internazionale formata da tre società autonome ubicate strategicamente nelle aree di Beijing e Shanghai.
Danieli Metallurgical Equipment & Service (China) Co. Ltd. (Rep. Popolare di Cina)
La società, con sede operativa a Changshu – Jiangsu, è diventata il principale centro di produzione del Gruppo Danieli in Cina con una superficie di oltre 90.000 mq coperti per le attività di produzione e montaggio utilizzando quasi 60 macchine operatrici tra alesatrici, centri di lavoro e torni verticali per lavorazioni di alta precisione.
I ricavi sono stati pari a 2.275,9 milioni di cny, equivalenti a 312,8 milioni di euro (2021: 2.134,2 milioni di cny, pari a 270,3 milioni di euro) e un utile netto di 101,4 milioni di cny, pari a 13,9 milioni di euro (2021: 82,3 milioni di cny, pari a 10,4 milioni di euro).
La produzione locale offre una vasta gamma di prodotti tra cui EAF, colate continue, laminatoi lunghi e piani, linee di fornitura, presse per estrusione, macchine per il riciclo rottami, dove la maggior parte dei componenti di alto valore sono fabbricati internamente per garantire elevati standard di qualità.
Quest'anno la società ha ottenuto un risultato significativo nel settore degli impianti e ha raggiunto il record storico di ordini nel mercato cinese. Dal cliente cinese Yunan Yuxi Yukun Iron & Steel Group Co., Ltd. la società si è aggiudicata il primo QSP con la capacità più alta al mondo, pari a 4,6 mln/a, con avvio del progetto previsto per agosto 2023. Dal medesimo cliente, Yukun, la società ha ricevuto inoltre un ordine di 7 linee di laminazione lunghe con tecnologia avanzata di granulometria ultrafine per la produzione commerciale di acciaio.
Per il settore della produzione di acciaio si segnala che otto EAF con sistema di ricarica automatica dei rottami (ECS) hanno raggiunto un nuovo record di vendite.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 rimane solido e si prevede che potrà generare un buon volume di vendite per il 2022/2023, con un risultato positivo anche per il prossimo anno.
Danieli High Technology (Changshu) Co. Ltd.
La società, con sede a Changshu, è stata costituita per la produzione di cartucce lunghe per laminatoi, rettificatrici per billette e bramme e trituratori di rottami.
L'esercizio 2021/2022 è stato il primo anno di piena operatività, con ricavi che hanno raggiunto 135,8 milioni di CNY, pari a 19 milioni di euro, e un utile netto di 0,9 milioni di CNY, pari a 131 mila euro.
Per il prossimo esercizio ricavi e utili dovrebbero mantenersi stabili grazie a un buon livello di ordini.
Sund Birsta Metallaurgical Equipment Co. Ltd. (Rep. Popolare di Cina)
Sund Birsta Metallurgical Equipment Co. Ltd. ha sede a Pechino ed opera in completa autonomia seguendo direttamente il mercato cinese con la produzione di legatrici e compattatori per bobine di acciaio con qualità elevate ma a costi ridotti.
I ricavi della società sono pari a 88,2 milioni di cny, pari a 12,1 milioni di euro (85,9 milioni di cny nel 2021, pari a 10,9 milioni di euro) e con un risultato significativamente migliore rispetto agli anni precedenti.
La società è riuscita a:
- ottenere la certificazione ISO 9000;
- effettuare lavori di preparazione per la creazione di un centro servizi nell'area di Shanghai.
Danieli India Ltd. (India)
Le attività operative della società sono concentrate nello stabilimento principale di Sri City, nel sud dell'India, mentre gli uffici tecnici sono dislocati a Chennai e Kolkata (Calcutta). La società è attiva nel campo della progettazione e costruzione di impianti per l'industria siderurgica offrendo una gamma completa di prodotti, per la fusione dei metalli e macchine per colata alle linee di finitura a caldo e a freddo, insieme ad impianti ausiliari, a seconda delle esigenze dei clienti.
Il mercato siderurgico indiano è il mercato principale della società, sebbene continui ad avere una presenza significativa anche in altri paesi asiatici.
Una parte consistente dei ricavi fa riferimento al settore ricambi e servizi post vendita, in costante aumento in termini di volumi e fatturato.
Nell’esercizio 2021/2022, la società ha realizzato ricavi complessivi per 6.480,9 milioni di rupie indiane, pari a 76,3 milioni di euro rispetto a 4.679,2 milioni di rupie indiane nell’esercizio 2020/2021, pari a 53,2 milioni di euro, grazie all’espansione dell’industria siderurgica nell’area.
La società ha conseguito nell'esercizio un utile netto di 653,9 milioni di rupie indiane (pari a 7,7 milioni di euro) rispetto a una perdita netta di 337,8 milioni di rupie dell'esercizio precedente (pari a 3,8 milioni di euro), reso possibile da un efficiente controllo dei costi, un migliorato impiego dalla Sri City Factory e dal conseguente miglioramento dei margini.
La società continua a supportare la comunità locale nel campo dell'educazione, sostenendo la costruzione di scuole locali.
Danieli Centro Combustion India Pvt. Ltd. (India)
La società opera in India in completa autonomia offrendo ai clienti locali forni di riscaldo per prodotti lunghi, trattamenti termici, linee di processo per nastri e forni a campana, producendo localmente tutti i componenti necessari per i prodotti offerti.
La società ha chiuso l’esercizio con un valore di produzione pari a 344,7 milioni di rupie indiane, pari a 4,1 milioni di euro (2021: 416,4 milioni di rupie indiane, equivalente a 4,7 milioni di euro) con un risultato positivo di 44,5 milioni di rupie, pari a 0,5 milioni di euro (2021: risultato positivo di 28,0 milioni di rupie, equivalente a 0,3 milioni di euro).
Il calo dei ricavi dell'esercizio è dovuto principalmente alla sostanziale mancanza di investimenti effettuati nell'area di riferimento della società nei due anni precedenti.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022, garantisce un sufficiente volume di vendite per l’anno 2022/2023 ed un risultato positivo anche per il prossimo esercizio.
Danieli Engineering Japan Ltd. (Giappone)
La società, che ha sede a Yokohama, in Giappone, ha conseguito ricavi per 393,6 milioni di yen (pari a 3,0 milioni di euro) (879,7 milioni di yen pari a 6,9 milioni di euro al 30 giugno 2021). Essa opera da 11 anni nel mercato giapponese garantendo la gestione primaria dei progetti con clienti locali, supporto alle vendite e sviluppo ingegneristico per le linee di prodotto del Gruppo.
La società continua il suo consolidamento in Giappone con un'interessante crescita orientata ai prodotti High Tech e si prevede di acquisire un buon numero di ordini nel 2022/2023.
Il business della società è principalmente focalizzato sullo sviluppo del prodotto Q-ONE per il controllo digitale dei forni ad arco in Giappone.
Oltre a questo prodotto, Danieli Engineering Japan sta negoziando molte altre opportunità sia per l’area della tecnologia MI.DA che per quella dei laminatoi e degli impianti di colata.
Industrielle Beteiligung Company Ltd. (Vietnam)
La società ha sede a HoChiMin City, con un service center situato a Hai Phong, in Vietnam.
Il risultato a fine giugno 2022 ha registrato ricavi operativi pari a 192.306,6 milioni di vnd, equivalenti a 7,5 milioni di euro (2021: 186.907,6 milioni di vnd, pari a 6,8 milioni di euro), in aumento rispetto all’esercizio precedente, principalmente grazie al maggiore carico di lavoro dell'ufficio tecnico nel secondo semestre dell'esercizio.
L’utile netto si attesta a 8.986,2 milioni di vnd, pari a 0,4 milioni di euro (2021: 21.059,6 milioni di vnd, equivalente a 0,8 milioni di euro), che risente dell'apprezzamento della valuta locale rispetto all'euro, mentre i ricavi sono generati principalmente in euro, nonostante la società continui a mantenere un buon andamento degli ordini e una migliore gestione dei costi.
La società ha saputo gestire adeguatamente la difficile situazione causata dall'effetto pandemia nel corso del primo semestre dell'anno, che ha contribuito negativamente in termini di carico di lavoro a causa del calo degli investimenti nel settore siderurgico nel sud-est asiatico nello stesso periodo. Nella seconda parte dell'anno, nonostante l'incertezza del mercato e la crescente inflazione, la domanda di acciaio è aumentata, principalmente trainata dall'attività di costruzione, in ripresa dai ritardi dovuti dalla pandemia.
Nonostante l'inizio del nuovo esercizio sia segnato dal tasso di inflazione emergente e dalla bassa domanda del mercato siderurgico locale, le previsioni di business per il 2022/2023 restano positive, con un consistente volume di ordini per l'ufficio tecnico e il Centro Servizi e nuovo contratto, opportunità previste principalmente nella seconda parte dell'anno.
La struttura aziendale verrà rimodellata e potenziata con l'obiettivo di rendere il gruppo ancora più coeso e di confermare il ruolo primario e strategico di Danieli Vietnam come partner tecnologico per i clienti della regione; inoltre, continuerà ad essere stretto il rapporto e la collaborazione con le università per garantire un'organizzazione altamente efficiente e per creare e fornire soluzioni di alta qualità e innovative, rispondenti alla vision del Gruppo e alle esigenze dei Clienti.
Società del Gruppo – Middle East
Danieli Middle East for Engineering & Services LLC (Egitto)
La società con sede a Il Cairo in Egitto opera nella gestione locale di grandi progetti ed è stata oggetto nel periodo di una profonda ristrutturazione chiudendo l’esercizio in perdita. Si prevede nel prossimo esercizio un ulteriore riorganizzazione delle attività per migliorare la sua efficienza operativa al servizio del mercato egiziano e delle aree limitrofe.
Al 30 giugno 2022 si rilevano i seguenti principali dati economici, patrimoniali e finanziari:
- ricavi: 3.619,0 milioni di euro in aumento del 33% rispetto al valore di 2.725,5 milioni di euro al 30 giugno 2021;
- risultato netto di pertinenza del Gruppo: 218,7 milioni di euro con un miglioramento del 171% rispetto al valore di 80,2 milioni di euro al 30 giugno 2021;
- patrimonio netto consolidato: 2.223,0 milioni di euro con un incremento di 206,7 milioni di euro rispetto al valore di 2.016,3 milioni di euro al 30 giugno 2021;
- posizione finanziaria netta positiva: 1.206,6 milioni di euro salita di 204,6 milioni di euro rispetto al valore di 1.002,0 milioni di euro al 30 giugno 2021, pur includendo le passività finanziarie per leasing per 40,7 milioni di euro al 30 giugno 2022, a seguito dell’applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16.
Il portafoglio ordini del Gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per tipologia di prodotto ed ammonta, al 30 giugno 2022, a circa 5.052 milioni di euro (di cui 430 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) con un sostanziale miglioramento rispetto a 3.534 milioni di euro al 30 giugno 2021 (di cui 622 milioni di euro per acciai speciali). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 include solo le quote a finire degli ordini ricevuti da clienti russi e ucraini che erano già in vigore prima dello scoppio del conflitto. Per maggior dettaglio si rimanda al paragrafo sul conflitto russo-ucraino.
Non sono peraltro compresi nel portafoglio ordini alcuni importanti contratti già sottoscritti con clienti esteri e che entreranno in vigore al completamento delle ingegnerie o con la finalizzazione delle pratiche di finanziamento correlate.
E’ continuato con forza nel periodo il processo di razionalizzazione della gestione nel settore Plant Making con particolare attenzione alla competitività in termini di innovazione, tecnologia, qualità, efficienza e servizio al cliente, con:
Nel settore Plant Making gli investimenti saranno nell’ordine di circa 15/20 milioni di euro all’anno per nuove macchine operatrici e aggiornamento del software amministrativo e gestionale, oltre a quelli per la ricerca e l’innovazione che rimangono ancora sostenuti soprattutto per lo sviluppo di nuove tecnologie green per produrre acciaio senza CO2 e con basse emissioni GHG.
Nel settore Steel Making è in fase di partenza un nuovo importante piano d’investimenti che prevede la costruzione di un innovativo Digimelter in ABS a Pozzuolo del Friuli e di un nuovo laminatoio Mi.Da. ad ABS Sisak, dopo aver completato ed avviato con successo il nuovo impianto Quality Wire Rod Mill che ha permesso ad ABS di allargare la gamma di prodotti di alta qualità grazie all’utilizzo di processi termomeccanici innovativi.
Questi impianti fanno parte del programma “Vision 2.3” di ABS, che prevede nel medio-lungo termine circa 650 milioni di euro di investimenti con l’obiettivo di aumentare i volumi di produzione di circa un milione di tonnellate, con il primato di essere l’unica acciaieria per produzione di acciai di qualità, con un range di prodotti che va dal diametro di 5,5 mm a 500 mm in un unico sito, con tutti i risparmi su Op-Ex e logistica che ciò comporta.
L’obiettivo rimane sempre quello di innalzare la competitività tecnologica di ABS incrementando la qualità e l’efficienza produttiva, con una riduzione del costo di trasformazione e migliorando il servizio sempre più personalizzato al cliente, razionalizzando e completando la gamma dei prodotti per poter esportare direttamente più del 50% della produzione.
Sono continuate nel periodo le attività volte alla cessione delle attività del tubificio tedesco ESW Röhrenwerke GmbH, la cui operatività è stata interrotta a fine 2019, con l’obiettivo di completarne la dismissione entro la fine del 2022. Nel periodo si è contrattualizzata la vendita di alcuni terreni ed incassati gli indennizzi assicurativi legati ai danni sofferti con l’alluvione occorsa in luglio 2021 in tutta l’area della citta di Eschwailer.
L’impianto di ABS Sisak in Croazia ha lavorato con efficienza utilizzando il nuovo Digital Melter che ha permesso di migliorare la performance operativa degli impianti e ulteriori importanti investimenti sono in corso nella fermata estiva 2022 per aumentare la produzione billette in modo considerevole in coordinamento e sinergia con le attività del nuovo impianto di laminazione per vergella di qualità avviato da ABS SpA in Italia.
Pandemia Covid-19
Come indicato nella Dichiarazione non finanziaria, la società ha continuato ad affrontare con grande attenzione la tematica COVID-19, ponendo in essere con prontezza in Italia (e presso tutte le sedi estere) tutti i presidi necessari per limitare al massimo ogni impatto negativo sui suoi dipendenti.
Tutti gli stabilimenti del Gruppo sono rimasti sempre aperti e presso tutte le consociate in UE, Asia ed USA le attività sono proseguite senza particolari limitazioni pur attuando le massime cautele per garantire la sicurezza dei dipendenti.
Nel settore Plant Making, la pandemia ha portato alcuni ritardi, seppur contenuti, nello svolgimento dei lavori su commessa a seguito dei rallentamenti dei trasporti e della catena di fornitura cinese senza però interferire in modo significativo sulla normale durata dei progetti presenti in tutti i principali mercati geografici del Gruppo.
Nel settore Steel Making, la forte ripresa della domanda post COVID-19 e l’aumento significativo del costo delle materie prime hanno, invece, portato una forte spinta al fatturato e margini correlati in un mercato che risultava già attrattivo con volumi elevati di spedizioni e un buon livello di ordini che hanno decisamente favorito le attività operative delle società ABS SpA e ABS Sisak doo.
Conflitto russo-ucraino
L’intervento militare russo in Ucraina e le conseguenti sanzioni imposte sulla Russia dalla UE hanno generato un aumento dei costi nei fattori energetici impattando solo in parte il risultato di ABS Steel Making al 30 giugno 2022 ma, se persistenti nel tempo, potrebbero incidere in modo negativo sull’esercizio 2022/2023.
Per il settore Plant Making attualmente non sono attivi progetti di valore significativo in Ucraina mentre i progetti in corso con clienti russi non sanzionati e per tipologie di prodotti non vietati (per un valore 160 milioni di euro, pari circa il 3% del portafoglio ordini al 30 giugno 2022), pur essendo tutti attivi, stanno soffrendo rallentamenti derivanti dalle limitazioni finanziarie poste sulle banche russe mentre i progetti con clienti russi sanzionati sono stati sospesi.
Pur con le rilevanti incertezze connesse all’attuale contesto geopolitico ed economico, si ritiene che il Gruppo non sia esposto in misura significativa a rischi derivanti dalle proprie attività nei mercati russo ed ucraino, nei quali si è realizzato nell’esercizio un valore della produzione pari al 2,5% del totale realizzato dal Gruppo al 30 giugno 2022 (circa 102 milioni di euro mentre era pari a 185 milioni di euro nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021). Le commesse in corso in tali mercati non presentano un’esposizione netta rilevante, i crediti scaduti non svalutati verso clienti ammontano a circa 10 milioni di euro e l’operatività del Gruppo in tali paesi prosegue, seppure con rallentamenti, solo per concludere i progetti avviati prima del conflitto previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni. Gli ordini acquisiti, ma non ancora in vigore, nei suddetti mercati ammontano a circa 500 milioni di euro, e sono stati esclusi dal valore del portafoglio ordini al 30 giugno 2022 ed i relativi anticipi già incassati sono decurtati dalla posizione finanziaria netta.
La Direzione sta provvedendo ad una disamina continua dei vari riflessi sul Gruppo di tale situazione e del sistema di sanzioni attivato dalla UE ed ancora in evoluzione, seppure il potenziale impatto negativo sarà legato più alle minori opportunità commerciali future con il raffreddamento del mercato russo che ad oneri straordinari sui progetti esistenti che risultano adeguatamente coperti e securizzati.
Le attività svolte dal nostro centro di progettazione sito in Ucraina sono al momento sospese. Peraltro, già prima dell’inizio del conflitto militare con la Russia, il personale lavorava prevalentemente da remoto a causa delle misure di sicurezza poste in essere a causa della pandemia da COVID-19.
Le attività del nostro stabilimento sito in Russia, focalizzate sulla ricambistica, stanno al momento proseguendo seppur in modo molto ridotto. Il totale degli attivi di tale società è pari a circa 70 milioni di euro e si riferisce prevalentemente agli edifici, capannoni e macchine utensili del sito produttivo.
Oltre a quanto già appostato in termini di svalutazione e attualizzazione degli attivi relativi a specifici progetti, non si identificano ulteriori rischi di recuperabilità degli attivi di Gruppo esposti al mercato e/o clienti russi, e ucraini.
(*) Includendo l’importo riclassificato in consolidato di 18,0 milioni di euro per le forniture vendute alla controllata ABS SpA, il valore dei ricavi si attesterebbe a 3.637,0 milioni di euro.
(**) Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) rappresenta l’utile operativo, come risultante dal conto economico consolidato, al lordo degli ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dall’emittente per monitorare e valutare l’andamento del Gruppo Danieli, seppure non definita come misura contabile nell’ambito dei principi IFRS. Conseguentemente il criterio di determinazione di tale grandezza economica potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il livello dei ricavi del Gruppo è salito del 33% rispetto a quanto realizzato nello scorso esercizio con un fatturato in crescita sia nel settore impianti (Plant Making) che nel settore acciaio (Steel Making), che mostra volumi di produzione superiori rispetto al 2020/2021 grazie anche alla buona performance degli impianti di ABS Sisak che hanno alimentato di billette il nuovo laminatoio vergella QWR presso ABS SpA a Pozzuolo del Friuli, portando ad un incremento della capacità di laminazione della società verso un prodotto premium di alta qualità soprattutto per il mercato europeo.
L’EBITDA del Gruppo al 30 giugno 2022, pari a 359,2 milioni di euro, è migliorato del 44% circa rispetto al valore dello scorso esercizio, attestandosi ad una marginalità interessante in rapporto al fatturato del periodo e garantendo la totale copertura delle ingenti spese di ricerca e sviluppo sostenute nel periodo.
I ricavi per il settore Plant Making risultano allineati con le previsioni d’inizio anno e derivano dal rispetto dei programmi di costruzione contrattualmente concordati con i clienti, con un EBITDA di 166,4 milioni di euro, migliore del risultato del periodo 2020/2021 avendo comunque registrato nel periodo alcuni accantonamenti a fronte di contestazioni correlate all’avviamento di alcuni impianti innovativi ed alla sospensione di alcuni progetti in Russia e Ucraina.
I ricavi per il settore Steel Making sono invece significativamente superiori al budget di inizio anno e presentano una buona redditività (EBITDA di 192,8 milioni di euro) grazie al contributo dei nuovi impianti di laminazione ormai pienamente operativi e che potrà essere mantenuta o migliorata nel prossimo esercizio solo a fronte di un intervento governativo coordinato per normalizzare i costi energetici che dall’inizio anno stanno subendo fluttuazioni violente (anche a seguito delle limitazioni nella fornitura di gas russo), non facilmente nè immediatamente ribaltabili nei prezzi di vendita soprattutto qualora dovessero permanere i prezzi massimi per Mgwh raggiunti durante l’estate 2022.
La produzione venduta nell’esercizio dal settore Steel Making (Gruppo ABS) ha raggiunto circa 1,3 milioni di tonnellate (in crescita rispetto allo scorso anno), con l’obiettivo di mantenere o incrementare ulteriormente questi volumi nel prossimo esercizio portando alla massima efficienza sia le attività di ABS Sisak in Croazia e i nuovi laminatoi vergella e sfere in ABS SpA.
ABS S.p.A. fornisce prodotti con qualità e tempi di consegna in linea con i migliori produttori a livello mondiale e si pone l’obiettivo di essere il primo operatore in Italia nel settore degli acciai speciali ed entro i primi tre in Europa.
L’esercizio 2021/2022 presenta quindi una redditività operativa consolidata (EBIT) in crescita rispetto allo scorso esercizio pur con alcune penalizzazioni per fattori negativi una tantum ma senza particolari limitazioni alla produzione come precedentemente sofferto per l’effetto pandemico COVID-19.
Le performances di entrambi i settori Plant Making (ingegneria e costruzioni impianti) e Steel Making (produzione acciai speciali) ed il mantenimento del portafoglio ordini a buoni livelli fanno prevedere risultati positivi per il prossimo esercizio e in miglioramento rispetto al 2021/2022.
Nel settore Plant Making si prevede un risultato operativo migliore nel 2022/2023 con volumi maggiori e miglior margine incluso nel portafoglio ordini con un’equa distribuzione dello stesso nelle principali linee di prodotto (acciaierie, prodotti lunghi e prodotti piani) in modo omogeneo in tutte le aree geografiche interessate dai nostri progetti ed un miglior contributo alla redditività operativa del Gruppo da parte della Capogruppo Danieli & C Officine Meccaniche S.p.A..
Nel settore Steel Making è atteso invece un 2022/2023 stabile nel volume della produzione, con una maggiore efficienza nei processi grazie all’avviamento del nuovo laminatoio sfere e con la piena operatività di ABS Sisak, seppure la variabile energia potrebbe incidere negativamente sia sui volumi che sulla marginalità della produzione.
Grazie agli investimenti fatti in entrambi i settori operativi, il Gruppo Danieli può offrire ai propri clienti prodotti innovativi e più rispettosi dell’ambiente ed un servizio sempre migliore per qualità, prezzo e puntualità di consegna, operando con un’organizzazione volta all’ottimizzazione dei processi aziendali per ridurre gli sprechi, ricercando la massima soddisfazione del cliente.
La gestione della liquidità è proseguita infine nell’esercizio secondo gli usuali principi di investimento a basso rischio e facile realizzo con una migliore redditività media sia degli investimenti in euro sia per quelli espressi in divisa estera (essenzialmente in USD), con un effetto positivo a conto economico legato all’allineamento cambio al cambio puntuale del 30 giugno 2022.
Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 21,2 milioni di euro al lordo dell’allineamento cambi ed inclusivo degli oneri di attualizzazione conteggiati su crediti finanziari con previsione di un lungo pagamento dilazionato mentre la gestione cambi risulta positiva per 105 milioni di euro per il forte rafforzamento del dollaro USA rispetto all’euro al 30 giugno 2022. La gestione di tesoreria è proseguita in modo attento nell’esercizio mantenendo un alto profilo di solvibilità con una soddisfacente posizione finanziaria netta positiva di fine periodo, mentre l’aspettativa per un aumento progressivo dei tassi d’interesse deciso dalle principali banche centrali fa prevedere un buon risultato finanziario anche per l’esercizio 2022/2023 grazie alla migliore redditività della componente obbligazionaria del portafoglio.
Il totale delle imposte del periodo ammonta a 68,1 milioni di euro (34,9 milioni di euro nell’esercizio precedente), derivante essenzialmente dall’applicazione della fiscalità ordinaria ai risultati delle società consolidate senza l’impatto significativo di altre poste con carattere una-tantum.
L’utile netto del periodo ammonta a 218,7 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 80,2 milioni di euro al 30 giugno 2021.
I risultati, già commentati nel paragrafo precedente, sono dettagliati per settore di attività:
(*) I ricavi operativi ammonterebbero a 3.637,0 milioni di euro per il Gruppo e 1.958,8 per il settore Plant Making considerando il valore delle costruzioni interne sviluppate per 18 milioni relative alle forniture vendute alla controllata ABS SpA (classificati a rettifica dei costi).
La ripartizione dei ricavi consolidati di Gruppo per area geografica di destinazione, è la seguente:
Per quanto riguarda il settore Plant Making la distribuzione geografica dei ricavi del periodo riflette l’area di destinazione delle vendite legata alle spedizioni effettuate ed include l’avanzamento nelle attività di costruzione degli equipaggiamenti nei nostri stabilimenti e le attività di montaggio ed avviamento svolte nei cantieri presso i siti dei nostri clienti su base mondiale.
I ricavi del settore Steel Making si concentrano invece in Italia e nell’area europea e sono inclusi nell’area geografica Europa dove incidono per il 46% rispetto al valore globale di tale area al 30 giugno 2022, e per il 34% rispetto al valore globale della stessa al 30 giugno 2021.
Il Capitale Netto Investito è leggermente aumentato rispetto all’esercizio precedente e il Capitale d’esercizio si è ridotto, mentre la gestione finanziaria del periodo ha garantito adeguata copertura finanziaria agli investimenti effettuati in entrambi i settori operativi.
Si ritiene che tale situazione, con un’aspettativa ancora positiva di flussi economici e finanziari nei prossimi esercizi, permetterà un agevole rientro per il Gruppo dall’indebitamento verso il sistema bancario che nel periodo si è comunque ridotto pur avendo sostenuto nuovi importanti investimenti in particolare nel settore Steel Making.
La posizione finanziaria netta si mantiene forte e registra un buon incremento di 204,6 milioni di euro rispetto al valore al 30 giugno 2021.
La posizione finanziaria netta è stata determinata includendo, tra i “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie”, gli anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative, pari a 400,6 milioni di euro al 30 giugno 2022 (erano 174,8 milioni di euro al 30 giugno 2021). Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale consolidato, tra i debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti. Al 30 giugno 2022 sono inoltre incluse passività, iscritte nel corso dell’esercizio, relativamente a componenti dilazionate del prezzo per un’acquisizione effettuata in esercizi precedenti per 11,6 milioni di euro.
Gli anticipi da clienti su commesse operative, al netto degli anticipi pagati a fornitori, pari al 30 giugno 2022 a 843,9 milioni di euro ed al 30 giugno 2021 a 886,6 milioni di euro, sono invece inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione. I relativi importi sono iscritti, nello stato patrimoniale consolidato, sempre tra i debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti.
Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento, che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito sono inclusi nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sotto esplicitato nel presente paragrafo.
Per il commento relativo alle operazioni c.d. di reverse factor si rimanda alla nota 18) della nota integrativa del bilancio consolidato.
La posizione finanziaria netta si mantiene quindi positiva al 30 giugno raggiungendo l’importo di 1.206,6 milioni di euro. Tale valore rimane buono ed elevato, influenzato in parte dagli anticipi incassati sui contratti in essere ed in parte legato ad un’attenta gestione finanziaria della produzione su commessa che ha permesso al Gruppo di finanziare gli importanti investimenti in ricerca e sviluppo nel settore Plant Making e quelli per il nuovo laminatoio QWR avviato nell’esercizio nel settore Steel Making.
Il mantenimento di tale livello di cassa permette al Gruppo di affrontare senza tensioni finanziarie le nuove sfide tecnologiche legate alla costruzione di impianti con elevato contenuto innovativo potendo gestire autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche durante l’avviamento degli stessi.
(*) al netto degli interessi di sconto
(**) esclusi gli anticipi su commesse non operative e l’indebitamento in applicazione dell’IFRS 16
Si specifica che gli elementi utilizzati per la predisposizione degli indicatori di performance sopra riportati non sempre costituiscono misure contabili definite nell’ambito dei principi contabili di riferimento del Gruppo.
Conseguentemente, il criterio di determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il prospetto delle variazioni della posizione finanziaria netta conferma la capacità del Gruppo di generare con la gestione operativa significativi flussi finanziari d’entrata che nell’esercizio sono stati solo in parte assorbiti per coprire gli esborsi sugli investimenti fatti, con un decremento del capitale di esercizio di 34,0 milioni di euro (18,7 milioni di euro di incremento nell’esercizio precedente). Il flusso finanziario netto della gestione operativa si attesta a 267,6 milioni di euro (279,9 milioni di euro nel periodo precedente) ed ha permesso la copertura finanziaria degli investimenti operativi netti, per 69,6 milioni di euro (177,9 milioni di euro al 30 giugno 2021). Ne risulta un incremento della cassa netta finale, dopo il finanziamento degli investimenti operativi, di 198,0 milioni di euro (102,0 milioni di euro al 30 giugno 2021).
La variazione totale della posizione finanziaria netta positiva in crescita per 204,6 milioni di euro è comprensiva delle uscite per il pagamento dei dividendi avvenuto nel mese di novembre 2021 per 13,4 milioni di euro.
I principali investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali del periodo, complessivamente pari a I principali investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali del periodo, complessivamente pari a 113,6milioni di euro, hanno riguardato:
Durante il periodo il Gruppo ha continuato nello svolgimento dei programmi di ricerca iniziati nei precedenti esercizi, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti impianti con nuove tecnologie, capaci di produzioni qualitativamente superiori con risparmi nei costi dell’investimento (CAPEX) e nei costi di produzione (OPEX). Tale processo ha comportato una spesa del periodo di circa 25 milioni di euro per attività di ricerca dirette ed indirette (sostenuta quasi interamente a servizio del settore Plant Making per circa il 2% del fatturato relativo), con la gestione di un volume di progetti innovativi di circa 150 milioni di euro (circa l’8% del fatturato del settore Plant Making).
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dall’emittente per monitorare e valutare l’andamento della società e del Gruppo Danieli, seppure non definita come misura contabile nell’ambito dei principi IFRS. Conseguentemente il criterio di determinazione di tale grandezza economica potrebbe non essere omogeneo con quello utilizzato da altre entità e pertanto non risultare del tutto comparabile.
Il livello dei ricavi dell’esercizio è inferiore del 6% rispetto a quello dell’esercizio precedente, con un margine operativo lordo del periodo ridotto rispetto quello dello scorso anno.
L’esercizio mostra un risultato operativo netto ancora negativo avendo assorbito il mancato avanzamento di alcuni importanti ordini con clienti russi e ucraini fermati dalle limitazioni finanziarie imposte dalle sanzioni UE, seppure si è avuto un regolare sviluppo degli altri ordini senza oneri imprevisti aggiuntivi. La gestione finanziaria complessiva è stata invece positiva ed ha apportato 20,2 milioni di euro, avendo anche beneficiato nel periodo di una gestione cambi attiva essenzialmente per l’allineamento al cambio di fine anno dei crediti, debiti e delle altre attività finanziarie espressi in dollari USA.
La gestione della cassa è proseguita in modo attento, permettendo la copertura finanziaria degli investimenti fatti e mantenendo ragionevoli tempi di pagamento ai subfornitori con un significativo miglioramento nella posizione finanziaria netta a fine esercizio.
L’esercizio chiude in utile per 29,8 milioni di euro, rispetto all’utile per 2,9 milioni di euro al 30 giugno 2021, al netto del carico fiscale legato alla composizione della relativa base imponibile.
Il Capitale netto investito si riduce rispetto lo scorso esercizio riflettendo la variazione del capitale di esercizio derivante sia dalla dinamica di incasso ed assorbimento degli anticipi ricevuti da committenti su commesse in corso di esecuzione che da una sostanziale stabilità delle altre componenti del capitale d’esercizio (crediti commerciali, rimanenze e debiti commerciali).
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022 negativa per 102,5 milioni di euro è stata determinata includendo i crediti e debiti finanziari verso le società del Gruppo.
La posizione finanziaria netta include, tra i “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie”, un importo di 6,4 milioni di euro per anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative, che ammontavano invece a zero al 30 giugno 2021. Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra le altre passività correnti, nella voce debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti.
Gli anticipi da clienti su commesse operative, ivi compresi quelli da società del Gruppo, pari rispettivamente a 457,5 milioni di euro al 30 giugno 2022 ed a 321,2 milioni di euro al 30 giugno 2021, sono inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione. Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, pure tra i debiti per lavori in corso ed anticipi da clienti.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022 ammonta a 102,5 milioni di euro negativi con una variazione positiva di 131,3 milioni di euro rispetto all’esercizio; si prevede un ulteriore miglioramento di tale posizione nel prossimo esercizio grazie al flusso di incassi previsto nel corso dell’esercizio 2022/2023.
Il mantenimento di un adeguato livello di cassa lorda permette alla società di affrontare in modo adeguato le sfide tecnologiche legate alla fornitura ed avviamento di impianti innovativi con la possibilità di affrontare autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche.
(*) al netto degli interessi di sconto
(**) esclusi gli anticipi su commesse non operative e l’indebitamento in applicazione dell’IFRS 16
Si specifica che gli elementi utilizzati per la predisposizione degli indicatori di performance sopra riportati non sempre costituiscono misure contabili definite nell’ambito dei principi contabili di riferimento della società.
Il Gruppo Danieli effettua un continuo monitoraggio dei rischi d’impresa per tutte le funzioni aziendali operando un’attenta gestione secondo le metodologie ed i principi del Risk Management per identificare, ridurre ed eliminare gli stessi, tutelando in modo efficace la salvaguardia dei diritti degli azionisti.
In considerazione della diversa operatività tra il settore Plant Making e quello Steel Making e degli specifici profili di rischio propri dei singoli processi produttivi il Consiglio di Amministrazione definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici a breve e medio lungo termine per il Gruppo.
Le linee guida identificate centralmente risultano valide per entrambi i settori operativi del Gruppo Danieli (Plant Making e Steel Making) e sono applicate con l’obiettivo di uniformare e coordinare le policy di gruppo.
I principali rischi industriali monitorati dal Gruppo Danieli sono i seguenti:
Per le informazioni sui rischi finanziari si rimanda al paragrafo “Gestione dei rischi finanziari” riportato nelle “Note Illustrative” al bilancio consolidato.
RISCHI PRINCIPALI | AZIONI MITIGANTI | ||
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia | Durante l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da tassi d’interesse crescenti e da una svalutazione del cambio Euro-USD di circa il 10% a favore di quest’ultimo rispetto la chiusura del 30 giugno 2021, mentre l’andamento dell’economia reale su base globale ha risentito a partire dal 2022 degli effetti di un’elevata inflazione principalmente indotta dall’aumento del costo dei fattori produttivi ed energetici. Le politiche monetarie attuate dalle Banche Centrali dei principali paesi industrializzati sono quindi divenute più restrittive pur mantenendo il supporto alle economie maggiormente colpite dalle limitazioni produttive, dal calo dei consumi causato dal COVID-19 e dalla crisi energetica generata dal conflitto russo-ucraino. L’aumento dei tassi penalizzerà l’andamento del debito sovrano in Italia, che rimane comunque sotto controllo essenzialmente grazie ad interventi correttivi promossi dalla Banca Centrale Europea. Il mercato del credito bancario appare quindi in evoluzione soprattutto nell’area USA e UE, con possibili evoluzioni positive sullo scenario macroeconomico mondiale salvo effetti negativi (di entità al momento non ancora prevedibile) legati al conflitto russo-ucraino attualmente in corso. | La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Danieli continua a rimanere solida, equilibrata e diversificata con linee di prodotto ed attività operative presenti in settori diversi (siderurgia, impianti, energia e finanza) rimanendo comunque influenzata dalle diverse situazioni macroeconomiche dei mercati di riferimento in tutti gli scenari geografici mondiali. Tale solidità rappresenta un elemento di mitigazione del rischio connesso all’attuale contesto macroeconomico che consente al Gruppo di affrontare con ragionevole serenità le sfide che detto contesto comporta. L’attuale evoluzione negativa nel corso del 2022 del contesto macroeconomico per effetto della crisi energetica in UE potrebbe condizionare negativamente le strategie e le prospettive del Gruppo Danieli, in particolare per il settore Steel Making più sensibile alle variazioni di breve periodo. Il settore Plant Making che opera nelle commesse pluriennali, permette invece una pianificazione della produzione a lungo termine riducendo così gli impatti di breve periodo derivanti dalla volatilità del mercato. Il rallentamento economico degli scorsi anni legato agli effetti pandemici del COVID-19 si è praticamente annullato nel corso dell’esercizio 2021/2022 potendo accompagnarsi ora per il 2022/2023 alla spinta economica generata dai piani di sviluppo sostenibile lanciati da UE, Cina ed USA a supporto della decarbonizzazione della produzione, generando effetti positivi per tutti i settori economici, compresi quelli legati all’acciaio su un orizzonte temporale di almeno due anni. Relativamente al conflitto russo-ucraino si rimanda al paragrafo dedicato nella Relazione sulla Gestione. | |
Rischi connessi al Covid-19 | L’effetto COVID-19 sui risultati del Gruppo è rimasto contenuto nonostante le problematiche legate agli incrementi dei costi sostenuti per i trasporti delle materie prime con aumento dei tempi di consegna. | Il Gruppo ha affrontato e continua ad affrontare con grande attenzione la tematica COVID-19, attuando in Italia (e presso tutte le sedi estere) tutti i presidi necessari per limitare al massimo ogni impatto negativo sui suoi dipendenti nel rispetto delle normative locali di riferimento. I siti produttivi sono rimasti sempre aperti e si continua a perseguire una condotta prudente in linea con le raccomandazioni definite dalla best practice. Le trasferte sono limitate a quelle strettamente necessarie e la modalità di lavoro agile viene utilizzata ove possibile o consigliata. Tutto questo ha permesso di limitare in modo efficace i contagi nel periodo permettendo uno svolgimento regolare quasi normale, delle attività lavorative. | |
Rischi connessi alle condizioni del mercato di riferimento | Tale rischio consiste nella possibilità che il mercato non richieda più i prodotti Danieli sia per aspetti tecnologici sia per problemi finanziari. | La continua attenzione prestata dal Gruppo Danieli alla ricerca e sviluppo di nuove soluzioni da proporre ai clienti per promuovere una produzione decarbonizzata ed eco-sostenibile operando con sempre maggiore efficienza produttiva, costituisce un elemento di forza della nostra attività e dei nostri prodotti. La direzione a livello di Gruppo presidia con continuità questi aspetti in modo da preservare la posizione di leadership sul mercato. Il Gruppo Danieli opera sia nel campo della meccanica ed impiantistica sia nel campo della produzione di acciai speciali con le controllate ABS S.p.A. e ABS Sisak d.o.o.; le realtà industriali del Gruppo Danieli sono certificate secondo le norme internazionali ISO 140001 e ISO 9001 e svolgono un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione del rischio prezzo che possa generare un impatto economico sull’attività del Gruppo: • nel settore Plant Making vengono sempre gestiti gli acquisti dei principali componenti utilizzati negli impianti sia per la loro natura sia nel caso di lunghi tempi di consegna, ordinandoli subito all’entrata in vigore delle commesse per fissare subito i prezzi evitando fluttuazioni impreviste del mercato; • nel settore Steel Making si opera un’attenta pianificazione negli approvvigionamenti di rottame, ferroleghe ed energia, correlando acquisti e produzione con gli ordini di vendita ricevuti dai clienti al fine di ridurre eventuali sbilanci di prezzo tra acquisti e vendite con meccanismi di aggiustamento concordati. | |
Rischi connessi al prezzo delle commodities, alla cancellazione delle commesse ed ai rapporti con i fornitori | Il risultato del Gruppo Danieli può essere influenzato sensibilmente dalla variabilità dei prezzi delle commodities, soprattutto nel settore Steel Making ma anche nel Plant Making nella misura in cui esse rappresentano un costo associato alla realizzazione delle commesse. | La direzione a livello di Gruppo svolge un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione dei rischi prezzi e di quelli di Compliance, commerciali e reputazionali correlati a carenze nella pre-qualifica o nella performance di fornitori tecnicamente e qualitativamente non adeguati. Relativamente al settore Steel Making viene fatta una gestione attenta sugli acquisti di tutti i componenti produttivi soggetti a possibili fluttuazioni inattese (energia, elettrodi, etc.) e la composizione dei prezzi di vendita comprende una componente variabile correlata all’andamento del prezzo del rottame e delle ferroleghe, di fatto limitando in modo sostanziale il rischio legato alla fluttuazione del prezzo delle commodities. Il brusco e severo incremento delle quotazioni del gas sperimentato negli ultimi mesi e il correlato costo dell’energia, ha tuttavia comportato tensioni sul mercato e difficoltà nel processo di formazione dei prezzi rendendo evidente la necessità di un intervento coordinato delle autorità europee di controllo per definire dei tetti alle quotazioni. La domanda si sta mantenendo comunque buona e, seppure con qualche slittamento temporale, si prevede di poter trasferire i maggiori costi energetici sui prezzi di vendita, allentando la pressione sui margini di vendita. Con riferimento al settore Plant Making, la gestione di ogni progetto viene sempre strutturata per allineare la “curva degli esborsi” sotto la “curva degli incassi” quanto meno per limitare, in caso di revoca/cancellazione della commessa, situazioni di squilibrio finanziario; inoltre, su alcuni progetti particolari per tipologia e area geografica, vengono attivate idonee coperture assicurative o finanziarie per garantire sempre la continuità del progetto. Il Gruppo Danieli è presente su più mercati a livello mondiale ed operando prevalentemente su commessa attua per ogni singolo contratto una politica di gestione della volatilità dei prezzi delle sub-forniture negoziando, sin dal momento dell’entrata in vigore delle commesse, gli ordini con consegne superiori a sei-otto mesi potendo comunque contare su una significativa capacità propria di manufacturing ben dislocata Worldwide, garantita dalle sue fabbriche dislocate in Italia, Thailandia, India, Russia, Austria e Cina. | |
Rischi legati al climate change e alla politica ambientale adottata | I Paesi e le aziende di tutto il mondo sono chiamati a valutare con consapevolezza e gestire i rischi legati al climate change. Le attività aziendali sono oggette poi a molteplici norme e regolamenti nazionali e sovranazionali in materia di salvaguardia dell’ambiente. | Nel dicembre 2015, 190 Stati hanno siglato il trattato di Parigi COP21 con l’obiettivo primario il contenimento dell’aumento del riscaldamento globale, mantenendolo al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali come obiettivo a lungo termine. Successivamente i governi hanno concordato di limitare a 1,5°C l’aumento della temperatura, con un limite temporale più breve, per limitare conseguenze irreversibili sugli ecosistemi. Nel mese di novembre 2021 si è tenuta la COP26 di Glasgow dove, rispetto ai precedenti vertici, il contesto è divenuto più ampio e l’emergenza climatica si è imposta tra le priorità globali. Sono stati definiti gli obiettivi di azzerare le emissioni nette globali entro il 2050 e di puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C. Pertanto è stata incisiva la determinazione nell’investire le risorse necessarie per rivoluzionare l’intera struttura economica. Il rischio derivante dal climate change è duplice: • un rischio fisico, ovvero che gli asset aziendali possano essere interessati da eventi naturali (alluvioni, siccità, innalzamento dei mari, incendi) generati dagli effetti collaterali dell’innalzamento delle temperature e • un rischio di transizione, correlato all’evoluzione dalla situazione attuale alla situazione prospettata (con conseguente impatto sulla tecnologia, mutamento del mercato, reputazionale). Per mitigare tale rischio, il Gruppo si sta adoperando a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) sostenendo l’utilizzo di energie rinnovabili e sviluppando nuove tecnologie per ridurre i consumi sia nel settore Steel Making che nel settore Plant Making dove la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche è di vitale importanza per poter essere concorrenziali sul mercato. Ma al contempo l’obiettivo è anche adattarsi al climate change per poter anticiparne gli effetti negativi ricorrendo a misure adeguate e prevenire o ridurre al minimo i danni che ne possono derivare. Si segnala che per il settore Steel Making è stata adottata una politica in materia ambientale in grado di rispettare ed anche innalzare gli standards attualmente richiesti dalla normativa vigente. Lo Steel Making produce acciaio in modo sostenibile e opera per mantenere un miglioramento costante delle prestazioni ambientali dei processi e dei prodotti conservando un focus importante sugli aspetti sociali della gestione. L’acciaieria ABS ha ricevuto il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione integrata AIA, e prosegue la produzione di Ecogravel (il materiale certificato CE che risulta, in ottica di economia circolare, un ottimo sostituto dei materiali di cava utilizzati per i sottofondi stradali e lavori civili), confermando la validità di questa iniziativa. Anche nel settore Plant Making l’evoluzione della politica ambientale viene vista come un’opportunità piuttosto che un rischio: è appunto con l’evoluzione di regolamenti e prescrizioni più stringenti che vengono applicati concetti quali SustSteel e GreenSteel con cui la società esplora nuovi mercati favorendo le tecnologie sviluppate internamente ed i propri impianti innovativi che utilizzano tecnologia di riduzione diretta (DRI) e forni elettrici digitali (Digital Melter). Danieli è leader a livello mondiale per offrire impianti che producano acciaio senza uso di carbone e con emissioni molto contenute di CO2. L’impatto è che la transizione ecologica resasi necessaria globalmente rappresenta per Danieli un’opportunità di mercato per l’offerta di impianti che, anche grazie alle nuove tecnologie brevettate, hanno una limitata impronta carbonica. Già dal 2020 era stato creato il nuovo dipartimento Dan Green ubicato presso il centro ricerche Danieli. Questo mira a ricercare soluzioni sempre più innovative con bassissimo impatto ambientale. Nel 2021, gli specialisti hanno contribuito insieme alle altre linee di prodotto Danieli alla verifica e calcolo delle emissioni degli impianti Danieli ottenendone anche la certificazione di Scope 3 da parte di una external assurance ufficiale. Ciò ha contribuito a offrire un know-how certificato ai clienti i quali possono monitorare l’aspetto ambientale con affidabilità. Danieli aderisce al programma promosso da Science Based Target Initiative (SBTi) per identificare i propri obiettivi di riduzione delle emissioni a breve e a lungo termine. Già nel 2019 aveva ottenuto l’approvazione degli obiettivi near-term in linea con la traiettoria Well Below 2°C. Inoltre, nel mese di novembre 2021 Danieli ha inviato a SBTi la lettera di impegno Net Zero, ovvero a raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050 oltre che mantenere la traiettoria sotto i 1.5°C entro il 2030. L’iter di validazione si è concluso in agosto del 2022 con il pieno riconoscimento della validità scientifica del processo di raggiungimento dei ns target. Danieli, nei primi mesi del 2022, è stata riconosciuta Supplier Engagement Leader (rating A) da Carbon Disclosure Project (CDP) per l’impegno nelle iniziative di riduzione delle emissioni per mitigare il climate change verso un’economia de-carbonizzata ed una produzione sostenibile di acciaio che coinvolga eticamente nel processo tutta la supply chain riferibile. In aggiunta, a fine 2021 per la prima volta la Danieli è rientrata nella fascia di Leadership per il Climate Change (rating A-) grazie alle politiche ambientali, alla comunicazione efficace delle misurazioni delle emissioni ed alla strategia di gestione dei rischi e opportunità associati agli effetti del cambiamento climatico. Dal 2020 Danieli aderisce al progetto United Nations Global Compact (UNGC) confermando il proprio impegno e la necessità comune nel promuovere e raggiungere i 17 obiettivi di sostenibilità (SDGs) promossi dalle Nazioni Unite. A fine 2021 Danieli ha inviato la prima Communication on Progress (COP) alle Nazioni Unite ottenendo lo status di Active Global Compact e rendicontando le proprie politiche di perseguimento degli obiettivi e principi UNGC. Nel 2021 è inoltre stata redatta la prima Dichiarazione Non Finanziaria certificata su base volontaria della società del ABS S.p.A.. ABS S.p.A. rappresenta la porzione più rilevante di emissioni di CO2 del gruppo Danieli e porta avanti un processo di Life Cycle Assessment con investimenti per ridurre progressivamente tutte le emissioni GHG. | |
Rischi legati alle risorse umane, alla Salute e Sicurezza dei lavoratori | Il Gruppo ha identificato il rischio di mancata valorizzazione del capitale umano e di carente gestione dei processi volti al presidio della salute e della sicurezza sul luogo del lavoro. | Nell’ambito delle attività delle risorse umane il Gruppo si è operato sia per gestire il normale turnover (con un miglioramento della scolarità ed una riduzione dell’età media dei dipendenti), ma pure adeguando l’organico alle esigenze di mercato legate alla razionalizzazione delle attività in Italia e nelle altre unità operative in Europa e nel South East Asia, gestendo i turni di lavoro in modo da adeguarli al livello attuale della domanda. Continua, inoltre, l’attività per formare e motivare i manager esecutivi per garantire efficienza e continuità operativa in un contesto di mercato difficile a seguito della riduzione generalizzata dei consumi. Si è operato per mitigare, specialmente in ABS, ma anche in tutte le altre società del Gruppo, i rischi di infortunio con adeguate politiche di gestione e manutenzione preventiva degli impianti volte al perseguimento di livelli di sicurezza in linea con le migliori pratiche industriali, ricorrendo pure al mercato assicurativo per garantire un alto profilo di protezione delle proprie strutture anche in caso di interruzione di attività, contro i rischi verso terzi e/o nell’ambito della responsabilità degli amministratori verso gli azionisti/creditori. La Compliance salute e sicurezza presso le unità produttive ed i cantieri rappresentano i maggiori ambiti operativi dove la società ha sviluppato procedure e processi di mitigazione sistematica dei rischi correlati. | |
Rischi legati alla sicurezza informatica | Il Gruppo ha mappato i rischi di cyber security legati alla gestione dei processi informatici utilizzati nelle attività operative e quelle gestionali. | Il tema rischio informatico è stato approfondito con l’ausilio della società di consulenza esterna Accenture individuata dal Gruppo per l’implementazione del programma cybersecurity dopo aver svolto uno specifico assessment individuando gli ambiti di intervento e definendo una roadmap con un orizzonte temporale di 36 mesi e l’impiego di circa 45 figure full time dedicate alla prevenzione dei rischi hardware nel Gruppo. Le tempistiche di intervento definite nella roadmap sviluppata con l’ausilio di Accenture sono coerenti con l’indice di rischio delle criticità rilevate. L’attenzione posta all’argomento è massima e la funzione a presidio del cyber risk opera con grande flessibilità di intervento potendo disporre di un budget economico annuale significativo essendo la materia in continua evoluzione. Il Gruppo si avvale di molti strumenti (software ma anche hardware) atti a mitigare i rischi ed esternalizza alcune attività a società terze al Gruppo, specializzate nella ricerca, la pronta individuazione e la verifica di comportamenti anomali predisponendo report periodici sottoposti all’attenzione del CEO. I prossimi mesi / anni vedranno il Gruppo implementare un sistema NAC (Network Access Controll) sempre più perfezionato atto ad impedire l’accesso alla rete di Gruppo mediante dispositivi esterni. | |
Rischi legati alla compliance, management e fiscale | Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi o attività illecite. | In ambito della Corporate Governance aziendale il Gruppo si è dotato di protocolli, procedure e prassi operative per prevenire il rischio di corruzione e antiriciclaggio definendo le linee guida di comportamento ed i presidi di controllo dei processi attivi e passivi potenzialmente coinvolti (sia nel processo di vendita che nel procurement) in conformità alle best practices internazionali. Nell’ambito dei rischi fiscali si fa presente che la Capogruppo ha sostanzialmente chiuso con dichiarazioni integrative la totalità dei rilievi presenti nel processo verbale di constatazione (sugli esercizi 2013/14, 2014/15 e 2015/16) consegnato a fine dicembre 2018 coprendo circa il 100% dei rilievi contestati (inizialmente erano circa 2 milioni di euro al netto delle perdite riportabili) con l’Agenzia delle Entrate di Trieste. Non rimane aperta più alcuna delle contestazioni sollevate. Rimaneva ancora pendente al 30 giugno 2022 il ricorso legato all’appello in Commissione Tributaria Regionale presentato dall’Agenzia delle Entrate di Trieste a fronte della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale, totalmente a favore della società Capogruppo, per l’unico contenzioso di importo significativo (con una contestazione di circa 14 milioni di euro) tra la Capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e l’Agenzia delle Entrate di Trieste relativo alla (asserita) inesistenza di alcuni costi di fornitura. Il dispositivo della sentenza di primo grado era però molto chiaro ed evidenziava il buon operato della società in merito ed questo ha permesso di trovare a settembre 2022 una mediazione conciliativa con l’Agenzia chiudendo anche questa vertenza con un onere per la società di circa 1 milione di euro. Si ricorda che in data 26 febbraio 2021 la Corte di Appello di Trieste ha pronunciato sentenza di assoluzione “perchè il fatto non sussiste” nei confronti del Presidente e il Dirigente Preposto del Gruppo in merito alla contestata ipotesi di esterovestizione delle società lussemburghesi del Gruppo. La Corte di Appello ha confermato anche in secondo grado l’assoluzione del Presidente, il Dirigente Preposto ed altri ex dirigenti del Gruppo già ottenuta in primo grado in merito alla contestazione di frode per “inesistenza” di costi sostenuti in cantieri esteri per il quale si sta ora chiudendo il contenzioso fiscale sopra indicato. La sentenza riforma quanto precedentemente deciso in ottobre del 2018 dal Tribunale di Udine che aveva invece condannato gli imputati in merito al reato di esterovestizione delle consociate lussemburghesi, fattispecie per la quale si era invece espressa a favore della società la commissione tributaria competente e che è stata poi chiusa definitvamente in parte con autotutela (senza il versamento di imposte) ed in parte con conciliazione giudiziale verso l’Agenzia delle Entrate. In data 20 dicembre 2021 la sentenza di assoluzione della Corte di Appello di Trieste è divenuta irrevocabile e il caso si è chiuso con l’assoluzione finale, totale e definitiva dei convenuti sopra indicati. |
Non si evidenziano nell’esercizio operazioni atipiche e/o inusuali significative.
Al 30 giugno Al 30 giugno 2022 sono detenute n.3.255.603azioni ordinarie e n.3.953.863azioni di risparmio, del valore nominale di 1 euro pari ad un valore nominale complessivo di7.209migliaia di euro (8,87%del capitale sociale). Nell’esercizio non sono state acquistate ulteriori azioni proprie.
Ai sensi dell’art. 2428 del Codice Civile la Capogruppo dichiara di non avere sedi secondarie.
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi.
Ai sensi dell’art. 2497 bis del Codice Civile le società italiane controllate direttamente ed indirettamente, salvo casi particolari, hanno individuato la Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. quale soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento. Tale attività consiste nell’indicazione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo e si concretizza nella definizione ed adeguamento del sistema di controllo interno e del modello di governance e degli assetti societari, nell’emanazione di un Codice di Condotta adottato a livello di Gruppo e nell’elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie, di approvvigionamento dei fattori produttivi e di marketing e comunicazione.
Quanto sopra consente alle società controllate, che rimangono pienamente depositarie della propria autonomia gestionale ed operativa, di realizzare economie di scala avvalendosi di professionalità e prestazioni specialistiche con crescenti livelli qualitativi e di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.
Ai sensi dell’art. 2.6.2 del Regolamento di Borsa, in adeguamento alle condizioni previste dall’art. 36 del Regolamento Consob 16191/2007, la società in qualità di controllante di società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea, dichiara:
La “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” (di seguito la Relazione) prevista dall’art. 123-bis del decreto legislativo n. 58/1998 (TUF) è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 settembre 2022, pubblicato sul meccanismo di stoccaggio autorizzato SDIR & STORAGE www.emarketstorage.com e sul sito internet della società www.danieli.com nella sezione “Investors – Corporate documents”.
La Relazione è stata redatta condividendo lo spirito di trasparenza e correttezza ispirato dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate emanato dalla Borsa Italiana S.p.A., pur avendo la società, sin dal 2010, assunto la decisione di non proseguire nella sua adesione.
Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato: sono illustrati il profilo della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sulle principali pratiche di governance applicate, ivi incluse le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e della composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, loro ruoli e competenze.
Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate, il cui Regolamento è consultabile sul sito internet della società nella sezione “Investors – Corporate documents”, nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti e il trattamento delle informazioni societarie. I valori ed i criteri utilizzati per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2022”, predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall’art. 123-ter del decreto legislativo n. 58/1998 e all’art.84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione “Investors – Corporate documents” del sito internet della società.
La Società di revisione incaricata per il novennio 1.7.2019-30.06.2028 è la Deloitte & Touche S.p.A., nominata dall’assemblea degli azionisti del 26 ottobre 2018.
I compensi corrisposti alla società di revisione sono quelli deliberati dall’assemblea del 26 ottobre 2018; solo in caso di nuove acquisizioni o di cessioni, possono essere soggetti a revisione.
Per la revisione del bilancio al 30 giugno 202Per la revisione del bilancio al 30 giugno 2022 il corrispettivo consolidato complessivamente maturato da Deloitte & Touche S.p.A. e dal suo network per l’attività di revisione contabile e legale è stato di816migliaia di euro. Allo stesso network, per altre attività di revisione ed attività di consulenza, sono stati riconosciuti nell’esercizio 177 migliaia di euro.
Remunerazione
La politica in materia di remunerazione della società prevede un compenso fisso per i membri del Consiglio di Amministrazione, salvo eventuali Bonus Straordinari per gli Amministratori Delegati a fronte di obiettivi ben definiti da approvarsi dal Consiglio di Amministrazione mentre prevede, per i dirigenti con responsabilità strategiche, una remunerazione in parte fissa con una componente variabile aggiuntiva (secondo un Management By Objectives) correlata ai risultati raggiunti rispetto a obiettivi concordati in via preventiva, che non supera comunque il 30% della retribuzione.
In considerazione delle dimensioni del Gruppo e della sua struttura operativa non si è previsto l’uso di un Comitato per le Remunerazioni dedicato a regolare tale materia, deputando invece tale compito alla Direzione delle Risorse Umane con l’ausilio, ove necessario, del Comitato Esecutivo quale organo operativo più snello ed efficiente (per maggiori dettagli vedi la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione del 27 settembre 2022).
La gestione aziendale, con un mercato mondiale dell’acciaio ancora sostenuto seppur indebolito dall’alto costo dei fattori energetici, procede senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2022.
L’allineamento delle poste in valuta al cambio del 27 settembre 2022 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 65 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale del 30 giugno 2022.
Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2022 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dal Conto Economico Complessivo a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio consolidato ed a quello d’esercizio.
Riteniamo che, nella seconda metà del 2022, l’economia mondiale mostrerà un livello di crescita ancora positivo per effetto del consolidamento della ripresa generata dal superamento dell’emergenza COVID-19 con un raffreddamento in UE per il caro energia ma un miglioramento in Asia, a fine anno 2022 e poi nel 2023, pure nel resto del mondo.
I nuovi equilibri mondiali che si stanno formando in conseguenza del conflitto russo-ucraino stanno definendo un’inedita normalizzazione economica e dei commerci internazionali su due blocchi contrapposti e paralleli, con un’accelerazione nel processo di crescita economica ma con minori interrelazioni sia in Asia che nei paesi occidentali soprattutto per i settori strategici della manifattura e dell’acciaio, che rimane per entrambi la base per lo sviluppo delle infrastrutture e dell’industria metalmeccanica.
Le previsioni circa il consumo di acciaio nel 2022 e 2023 rimangono sostenute in termini assoluti con una leggera ripresa in Asia ed una produzione costante negli altri paesi in parte condizionati dall’incremento dei costi energetici legati al conflitto russo ucraino.
Si conferma la tendenza, per i principali players del mercato dei metalli, ad effettuare investimenti mirati per migliorare l’efficienza produttiva partendo con il processo di de-carbonizzazione nella produzione di acciaio e puntando sempre a prodotti di qualità, anche migrando la produzione in paesi dove il package di competitività generale (inclusa anche la presenza di domanda interna, energia, minerale e trasporti), possa garantire una maggiore economicità di produzione, con buone opportunità di nuovi ordini nel settore impiantistico da aggiungersi all’attuale portafoglio ordini di Danieli.
Sulla base di queste premesse, si prevede che il gruppo Danieli potrà avere nel prossimo esercizio un andamento stabile e positivo per il settore ingegneria e costruzione impianti, mentre nel settore acciaieria si prevede un esercizio ancora positivo nel 2022/2023, seppure con volumi e margini inferiori rispetto quello appena chiuso, influenzato dal tema energetico (e dagli interventi governativi per contenerlo) e da un andamento del mercato forse diverso.
Con questi obiettivi il Gruppo Danieli, nel settore Plant Making, proseguirà con il consolidamento della sua struttura internazionale, mentre si completerà nel settore Steel Making l’avviamento del nuovo laminatoio sfere entro la fine del 2022 e si avvierà nel 2023 il nuovo piano di investimenti per raddoppiare la capacità produttiva installata, migliorando competitività, qualità e produttività.
Il Gruppo continua a perseguire gli obiettivi di efficienza, quali aumento della produttività, riduzione dei costi di struttura ed innovazione, con l’obiettivo di migliorare la competitività nel mercato globale e garantire un miglior servizio soprattutto ai clienti nel South East Asia, dove si concentra la maggioranza della produzione di acciaio.
Riteniamo che l'esercizio in corso, ad eccezione di eventi al di fuori del nostro controllo e che al momento non sono prevedibili, non presenti altre incognite particolari.
Il raccordo tra il patrimonio netto e l'utile d’esercizio al 30 giugno 2022 ed al 30 giugno 2021 esposti nel bilancio della Capogruppo e quelli risultanti dal bilancio consolidato può essere sintetizzato come segue:
Signori Azionisti,
Nell’esprimere il nostro apprezzamento e ringraziamento a quanti contribuiscono con tenacia e professionalità a mantenere alto il livello competitivo e tecnologico dell'azienda in campo internazionale, confidiamo sul loro, oltre che sul nostro, entusiasmo per affrontare nuove sfide con la necessaria serenità, fermezza e fiducia.
Il bilancio della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2022, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, presenta un utile di euro 29.832.034 .
In considerazione del risultato positivo netto del bilancio consolidato del Gruppo Danieli che ammonta al 30 giugno 2022 a 218,7 milioni di euro, Vi proponiamo il pagamento di dividendo per un valore pari a:
L’intero importo del dividendo trova capienza nelle riserve disponibili in essere nel patrimonio netto della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. al 30 giugno 2022 ai sensi del D.M. 26.05.2017.
Qui di seguito il prospetto di dettaglio.
(1) al netto delle n. 3.255.603 azioni ordinarie proprie detenute al 27 settembre 2022
(2) al netto delle n. 3.953.863 azioni di risparmio proprie detenute al 27 settembre 2022
I dividendi agli azionisti saranno in pagamento dal 23/11/2022 (data stacco cedola 21/11/2022; record date 22/11/2022).
Si ricorda che l’assemblea ordinaria è stata convocata per il 28 ottobre 2022 in unica convocazione.
Il Gruppo Danieli presenta per l’esercizio 2021/2022 la “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” come richiesto dal D.lgs. 254/2016.
Questo documento descrive l’andamento e la gestione degli aspetti non finanziari del Gruppo che in oltre cento anni di attività internazionale ha sviluppato un moderno modello di business con l’obiettivo di creare valore economico per gli azionisti, investitori e clienti generando al pari valore sociale ed ambientale condiviso con la comunità dei territori in cui il Gruppo opera.
Cari Azionisti, Clienti e Colleghi,
Risultati per l’esercizio 2021 - 2022, previsioni per l’esercizio 2022 - 2023
PREVISIONI DI MERCATO
Gli scorsi 18 mesi sono stati i migliori degli ultimi decenni per l’industria siderurgica e hanno visto gli Stati Uniti come front runners. Ciò ha portato ricavi consistenti che sono e verranno in parte investiti in revamping e nuovi impianti, con effetti positivi sul portafoglio ordini dei costruttori di impianti siderurgici.
Tuttavia, come risaputo, un ciclo di ripresa economica è generalmente seguito da un ciclo discendente con una riduzione della liquidità sui mercati finanziari che si ripercuote anche sugli investimenti.
Il ciclo economico discendente avrà meno conseguenze per il settore Plantmaking di Danieli grazie alle innovazioni dell’impiantistica degli ultimi anni, le quali riscuotono sempre maggior successo sul mercato. Quest’impatto sarà minore anche per ABS grazie ai recenti investimenti volti ad ampliarne la gamma di prodotti e a migliorarne i servizi al cliente.
Eppure d’ora in poi il costo dell’energia in Europa influirà negativamente sui consumi d’acciaio e non solo.
PLANTMAKING DANIELI
Gli impianti di laminazione diretta sviluppati negli ultimi 10-15 anni stanno guadagnando terreno sia per i prodotti piani che per quelli lunghi. Queste tecnologie esclusive sono riconosciute come tali dai clienti front runner che le hanno acquistate anche per più di un impianto, come hanno fatto Nucor e CMC negli Stati Uniti.
È opportuno sottolineare che questi impianti innovativi, chiamati MIDA QLP e QSP-DUE, sono stati concepiti con l’intento di ridurre CapEx e OpEx e hanno raggiunto tale obiettivo con la massima soddisfazione.
Esiste inoltre un risultato indiretto che inizialmente non è stato considerato: la riduzione delle emissioni di CO2.
Infatti, oggi il costo della produzione d’acciaio viene calcolato come CapEx/ton + OpEx/ton + CO2 tax/ton.
Perciò si può affermare che, in base alla nostra recente esperienza, quando CapEx e OpEx si riducono per gli impianti siderurgici, vengono ridotte automaticamente anche le emissioni di CO2.
Un’altra innovazione molto ben accolta dal mercato è il DigiMelter che sostituirà i forni ad arco elettrici tradizionali. Tra i vantaggi derivanti dal DigiMelter, oltre ai risparmi di energia e consumi, c’è la possibilità di alimentarlo con energia solare ed eolica sostenibile.
Due impianti DigiMelter negli USA saranno i primi nel mondo a fondere acciaio utilizzando anche l’energia solare.
In conclusione, oltre a essere competitivi in termini economici, i nostri impianti MIDA QLP e QSP-DUE sono competitivi anche in relazione al loro impatto ambientale. Ciò viene molto apprezzato non solo nei mercati classici come Stati Uniti e Cina, ma anche nei paesi in via di sviluppo, come Bangladesh, Egitto e altri a seguire. Inoltre, clienti in India ed Europa stanno mostrando i primi segnali d’interesse nei confronti di queste nuove possibilità.
Oltre ai vantaggi economici summenzionati, c’è la riduzione diretta Energiron (la tecnologia di processo DRI sviluppata congiuntamente da Tenova e Danieli) in grado di essere alimentata fino al 95% a idrogeno!
L’insieme di tutte queste innovazioni ormai collaudate può conseguire sia gli obiettivi di competitività economica sia quelli di produzione di green steel grazie a:
In poche parole, un’acciaieria progettata con le innovazioni sopra citate può produrre green steel con minori investimenti, minori costi di produzione e impatto ambientale pari a zero.
Riteniamo quindi che questi prodotti saranno il motore della nostra acquisizione ordini nei prossimi anni.
Infine, assieme alla nostra consociata FATA, specializzata in impianti di produzione di energia solare, stiamo mettendo a punto campi fotovoltaici e sistemi di recupero del calore a vapore per la produzione energetica studiati appositamente per gli stabilimenti siderurgici.
In conclusione, è importante sottolineare che i vantaggi tecnologici esistenti, la maggior parte dei quali sono brevettati, e il relativo know-how dovrebbero facilitarci il mantenimento di un buon livello di ordini nel prossimo ciclo economico discendente in modo da rimanere front runners in Europa per i progetti finalizzati a ridurre il numero di altiforni nell’industria siderurgica basata sul carbone.
Ed è grazie a queste idee innovative industrializzate con investimenti nella ricerca che abbiamo superato il portafoglio ordini e i ricavi previsti nonostante gli elevati costi supplementari dovuti al drastico aumento dei costi di trasporto, energia e materie prime.
STEELMAKING ABS
ABS ha beneficiato non solo del ciclo di ripresa del mercato, ma anche dell’ampliamento della sua gamma di prodotti, grazie al nuovo QWRM che si sta confermando una tecnologia di punta per fabbricare prodotti lunghi di eccellente qualità, con conseguente successo sul mercato.
È stato inoltre avviato con successo un impianto di produzione di sfere di macinazione di minerale di alta qualità e la sua curva di apprendimento dovrebbe essere completata entro la fine del 2022.
ABS sarà l’unico fabbricante di sfere di macinazione di minerale a produrre il proprio acciaio come materia prima e ciò renderà più facile adeguare la qualità delle sfere di macinazione ai tipi di minerale da macinare.
L’obiettivo generale di ABS è di produrre 2,3 Mtpy di tipi d’acciaio di alta qualità in modo “green”. Per riuscirci ha avviato la costruzione di un nuovo impianto siderurgico che comprende un DigiMelter a zero emissioni di CO2 assieme a una nuova serie di investimenti complessivi per 650 milioni di Euro finalizzati ad aumentare la capacità produttiva e a tagliare i costi di produzione.
Ulteriori obiettivi da perseguire includono l’ampliamento di stabilimenti a valle e di centri di servizio e investimenti in attività di raccolta rottame.
Essendo ABS un’azienda ad elevato consumo energetico, i prossimi mesi risentiranno della situazione attuale caratterizzata dalla crescita dei costi dell’energia.
VISIONE DEL GRUPPO
L’internazionalizzazione dei nostri centri di servizio e degli stabilimenti produttivi contribuisce, in combinazione con l’innovaction, ad attenuare gli alti e bassi dei mercati globali e regionali e a mantenere così una buona media di vendite e ricavi. Poiché crediamo che questa sia la strada da seguire, continueremo a rafforzare la struttura internazionale dei settori Plantmaking e Steelmaking e a investire nell’innovazione, con la speranza che emergano sempre più idee e tecnologie nuove.
Il nostro core business rimane incentrato sull’ingegneria e la fabbricazione di impianti siderurgici e sulla produzioni di acciai di qualità. Non si prevedono diversificazioni a meno che non siano fortemente sinergiche e migliorative rispetto al nostro core business.
Sulla base di tali considerazioni e prospettive, gli obiettivi del Gruppo Danieli per l’anno fiscale 2022-2023 sono:
ASPETTI SOCIALI E ISTRUZIONE / OCCUPAZIONE
Viene data la priorità all’istruzione, soprattutto di giovani tecnici e ingegneri.
L’attività dello Zerotredici Educational Hub è una realtà affermata e questa iniziativa è molto apprezzata non solo dalle famiglie del gruppo Danieli, ma anche dalle comunità locali limitrofe alla nostra sede, sia per l’alto livello d’istruzione che per la flessibilità oraria che rappresenta un grande aiuto per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano.
Inoltre, l’attività del MITS Academy, destinata all’istruzione di ingegneri meccatronici, con programmi di studio basati sull’I.A. con robotica e tecnologie d’Industria 4.0 più altre discipline, è già in fase avanzata e sta per raggiungere l’obiettivo finale di 600 studenti.
Prosegue anche l’attività di restauro di edifici storici e opere d’arte in Friuli-Venezia Giulia. Oltre a ciò, abbiamo avviato la costruzione di un nuovo complesso nel centro di Udine che ospiterà la sede del MITS Academy per 600 studenti, oltre a biblioteche, ristoranti e spazi d’incontro, tutti destinati principalmente agli studenti.
Prima di concludere, desideriamo ringraziare i nostri azionisti che ci hanno permesso di reinvestire l’85-90% dei nostri ricavi nell’azienda. Ciò viene percepito come espressione della fiducia e della stima degli azionisti verso il team Danieli, cosa che intendiamo onorare al meglio delle nostre capacità.
Si tratta di una fiducia che, in ogni caso, è stata ripagata dal fatto che l’acquisizione di azioni Danieli si è confermata essere un buon investimento a lungo termine.
A nome del Consiglio d’Amministrazione e degli azionisti, un ringraziamento speciale va al team del Gruppo Danieli che, con passione e professionalità, è fermamente impegnato a raggiungere gli obiettivi concordati per il continuo miglioramento della nostra azienda e a onorare il motto “Danieli, the reliable and innovative partner to be a step ahead in CapEx and OpEx” per la soddisfazione dei nostri partner commerciali. Infine, ultimo ma non meno importante, esprimiamo i nostri ringraziamenti per gli sforzi che hanno compiuto nel realizzare quel cambiamento culturale che le tendenze tecnologiche e sociali odierne esigono e che è essenziale per mantenere la competitività e le quote di mercato in un’economia globale altamente complessa con requisiti di qualità in continua evoluzione.
Gianpietro Benedetti
Chairman
Il presente documento rappresenta la Dichiarazione consolidata di carattere non Finanziario (di seguito anche “DNF” o “Dichiarazione non Finanziaria”), predisposta in conformità agli artt. 3 e 4 del D.lgs. 254/2016 e le modifiche dettate dalla Legge 30 dicembre 2018, n.145 in attuazione della Direttiva 2014/95/EU, delle società appartenenti al gruppo costituito da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (di seguito anche la “società” o “Capogruppo”) e dalle sue controllate (di seguito anche “Danieli”, il “Gruppo Danieli” o il “Gruppo”).
L’obiettivo del presente documento è quello di offrire una rappresentazione dell’attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dallo stesso prodotto rispetto ai principali temi di sostenibilità relativi all’esercizio 2021/2022, descrivendone le iniziative e i principali risultati in termini di performance di sostenibilità raggiunti nel corso del periodo (periodo di rendicontazione: dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022).
In questo documento sono descritte le principali politiche praticate, i modelli di gestione e i risultati conseguiti dal Gruppo nel corso dell’anno di rendicontazione relativamente ai temi espressamente richiamati dal D.lgs. 254/2016 (ambientali, sociali, attinenti al personale, rispetto dei diritti umani, lotta alla corruzione), nonché i principali rischi identificati connessi ai suddetti temi e le relative modalità di gestione.
Coerentemente con una delle due opzioni previste dall’art. 5 del D.lgs. 254/2016, la Dichiarazione non Finanziaria è stata integrata all’interno della Relazione sulla Gestione. Pur garantendo la comprensione dell’attività del Gruppo, alcuni contenuti della DNF espressamente richiesti dal D. Lgs. 254/2016 sono presenti in specifiche sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione, nonché nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari”.
La Dichiarazione Non Finanziaria 2021/2022 è stata redatta facendo riferimento principalmente ai «La Dichiarazione Non Finanziaria 2021/2022 è stata redatta facendo riferimento principalmente ai «GRI Sustainability Reporting Standards» pubblicati nel 2016 dal Global Reporting Initiative (GRI), mentre per lo standard specifico GRI 403 (Salute e sicurezza sul lavoro) e GRI 303 (Acqua e scarichi idrici) si fa riferimento agli aggiornamenti pubblicati nel 2018. Per lo standard specifico GRI 207 (Imposte) è stata utilizzata la versione pubblicata nel 2019, mentre per lo standard GRI 306 (Rifiuti) la versione del 2020.
Tali disclosure sono indicate in modo dettagliato in appendice al documento in una tabella che funge da bussola per i lettori (“GRI Content Index”).
I contenuti oggetto di rendicontazione sono stati identificati a partire dai risultati dell’analisi di materialità, che ha permesso di individuare e valutare gli aspetti materiali per il Gruppo e per i suoi stakeholder (descritta nella sezione “Stakeholder Engagement e Analisi di Materialità”). Nel 2021/2022 è stata aggiornata l’analisi di materialità del Gruppo, mediante la somministrazione del questionario elaborato per la matrice di materialità precedente, ma cui sono state aggiunte domande legate alle tematiche di cybersecurity, approvvigionamento e logistica e valutazione di sostenibilità dei fornitori. L’aggiunta di queste ultime tematiche, in particolare di Cybersecurity e Approvvigionamento e Logistica, è stata effettuata in considerazione della rilevanza internazionale che hanno assunto nell’assetto economico post pandemico. I risultati dell’analisi di materialità hanno confermato i temi materiali, i quali sono risultati in linea con quelli del 2020/2021, al netto dell’aggiunta dei 3 nuovi temi sopra menzionati. Gli Amministratori hanno confermato le rilevazioni effettuate relative all’identificazione dei temi materiali ed hanno recepito i nuovi, pur avendo già espresso la loro maggior attenzione verso i temi come la salute e sicurezza e welfare aziendale, messi anche in luce dall’emergenza Covid-19.
Il processo di definizione dei contenuti della Dichiarazione non Finanziaria si è basato sui principi di materialità, inclusione degli stakeholder, completezza dei dati e contesto di operatività del Gruppo.
Le fasi principali del processo seguito hanno previsto l’identificazione dei possibili temi non-finanziari rilevanti per il Gruppo (essenzialmente all’interno delle principali tematiche ESG – Environmental, Social, Governance), la prioritizzazione dei temi individuati (con i principali stakeholders interni ed esterni) e la relativa approvazione degli stessi dal management della società.
Sulla base del processo di reporting già in essere, la società ha predisposto una procedura interna per formalizzare il processo strutturato di raccolta dei dati quantitativi e delle informazioni qualitative non finanziarie con l’utilizzo del software di reporting Talentia, comune a tutte le società del Gruppo, indicando le modalità di raccolta, le tempistiche e le figure responsabili dei dati e delle informazioni raccolte e inserite nella Dichiarazione Non Finanziaria. La finalità è garantire l’adozione di metodi standardizzati per la rendicontazione e l’implementazione di un adeguato sistema di controllo interno presso la Capogruppo e le società controllate, per l’anno di rendicontazione e gli anni futuri.
I principi di equilibrio, accuratezza, verificabilità e comparabilità sono stati invece seguiti con riferimento alla qualità delle informazioni rendicontate.
.Il.perimetro.dei dati economici risulta essere lo stesso del Bilancio Consolidato 2021/2022 del Gruppo Danieli.
IlIl.perimetro.dei dati e delle informazioni sociali e ambientali risulta essere composto dalle società facenti parte del Gruppo Danieli al 30 giugno 2022 consolidate con il metodo integrale all’interno del Bilancio Consolidato di Gruppo. Si segnala che alcune società del Gruppo non produttive o non operative non sono state incluse limitatamente alle rendicontazioni riferite ai dati, in tutto o in parte, di consumi energetici, emissioni, consumi idrici e rifiuti, perché i relativi parametri non sono misurabili trattandosi di unità di dimensioni molto modeste: eventuali eccezioni sono espressamente indicate nel testo.
Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo e valutare l’andamento delle attività del Gruppo, è stato proposto il confronto con l’anno precedente. Eventuali riesposizioni dei dati comparativi precedentemente pubblicati (a titolo indicativo laddove sia stato possibile migliorare l’accuratezza o la completezza delle rilevazioni o dei metodi di calcolo dei dati oggetto di rendicontazione) sono chiaramente indicate come tali.
Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l’attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate.
Si segnala che non ci sono state variazioni significative del perimetro societario di rendicontazione rispetto al periodo precedente; si rimanda in ogni caso alla sezione “Struttura del Gruppo Danieli” della presente Relazione sulla Gestione per il dettaglio dei cambiamenti intervenuti all’interno delle società del Gruppo.
.La.periodicità.della pubblicazione della Dichiarazione Non Finanziaria è impostata secondo una frequenza annuale.
L’analisi con i risultati della materialità e l’individuazione delle tematiche materiali è stata confermata dal Comitato Esecutivo della Capogruppo in data 14 settembre 2022 e successivamente è stata sottoposta all’attenzione del Consiglio di Amministrazione di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. contestualmente all’approvazione della presente Dichiarazione non Finanziaria in data 27 settembre 2022.
Il presente documento è stato sottoposto a giudizio di conformità (“limited assurance engagement” secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che esprime con apposita relazione distinta un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D.lgs. 254/2016. La verifica è stata svolta secondo le procedure indicate nella “Relazione della Società di Revisione Indipendente”, inclusa nel presente documento. L’attività di esame limitato non ha riguardato le informazioni richieste dall’articolo 8 del Regolamento europeo 2020/852.
Per ogni informazione relativa alla Dichiarazione Non Finanziaria è possibile contattare il dirigente preposto al contatto e-mail investors@danieli.it.
La Dichiarazione Non Finanziaria è disponibile anche sul sito web di Danieli , nella sezione Investors.
IL GRUPPO
Per informazioni sulla struttura del Gruppo e il suo sistema di Governance, i cambiamenti intercorsi rispetto al precedente anno di rendicontazione, le aree di operatività geografica e i principali mercati, i principali marchi, prodotti e servizi e la gestione dei rischi d’impresa si rimanda alle specifiche sezioni della presente Relazione sulla Gestione (sezioni “Il mercato dell’acciaio”, “Il mercato degli impianti per l’industria dell’acciaio”, “Attività del Gruppo Danieli”, “Struttura del Gruppo Danieli”, “Sintesi della situazione economica consolidata al 30 giugno 2022”, “Gestione dei rischi d’impresa”), nonché della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (sezioni “Informazioni sugli assetti proprietari alla data del 30.6.2022”, “Consiglio di Amministrazione”, “Comitati interni al consiglio”, “Politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo”, “Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi”).
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società e i suoi Amministratori confermano l’impegno del Gruppo a promuovere sempre più il suo ruolo di Corporate Responsibility nei confronti della comunità globale non solo in modo diretto ma anche indirettamente promuovendo la ricerca e lo sviluppo di equipaggiamenti e macchine per la produzione d’acciaio con soluzioni “Green Steel” migliorando l’efficienza, la sicurezza e riducendo gli sprechi e l’impatto delle emissioni di Green House Gas (GHG) a protezione dell’ambiente.
Danieli ha sempre considerato prioritario il tema della tutela della salute delle persone e dell’ambiente accompagnati dall’impegno nella ricerca, nell’innovazione e nella responsabilità sociale.
Oggi è infatti necessario operare in un contesto globale complesso, con il Gruppo volto a consolidare la sua reputazione svolgendo l’attività di business integrando sempre più le strategie industriali con le tematiche di sostenibilità.
A ulteriore garanzia degli impegni presi dal Gruppo, la società Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. si è iscritta alla fine del 2020 al programma United Nations Global Compact (UNGC) confermando il proprio impegno e la necessità comune nel promuovere e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità (SDGs) promossi dalle Nazioni Unite. A dicembre 2021 è stata predisposta ed inviata la prima Communication on Progress (COP), disponibile presso il sito web della UNGC comprensiva della lettera di impegno da parte del CEO del Gruppo Danieli. Per l’analisi del raccordo tra SDGs e GRI, si rimanda alla sezione del presente documento intitolata “United Nations Sustainable Development Goals (UN SDGs)”.
Gli obiettivi sempre più sfidanti nell’industria dei metalli per operare un uso consapevole delle risorse con la riduzione nelle emissioni di CO2, rumori e produzione di rifiuti hanno richiesto e richiedono tuttora un grande impegno in Danieli a sviluppare nuove soluzioni tecnologiche che garantiscano ai clienti una produzione sostenibile ed al pari un OPEX competitivo nella gestione degli impianti. Pertanto, sulla base di quanto finora realizzato e in ottica di un miglioramento continuo, il percorso intrapreso dal Gruppo in ambito di sostenibilità è improntato a una continua implementazione dei valori e delle prassi operative in attuazione dei principi del Codice Etico, al quale il Gruppo si ispira, e dei principali modelli di compliance (in primis il Modello Organizzativo ex D.lgs. 231/01).
In tale contesto, il Gruppo si pone per il breve termine (entro il prossimo anno) alcuni specifici obiettivi, tra cui:
In particolare, durante l’esercizio 2021/2022, il Comitato Esecutivo, costituito in seno al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ha riesaminato le tematiche materiali individuate in precedenza, anche per aggiornare, ove necessario, le procedure di monitoraggio e valutazione dei rischi non finanziari, legati alle principali tematiche di sostenibilità del Gruppo, come già identificati nell’ambito della fase di Risk Assessment.
Il processo di analisi e gestione dei rischi non finanziari è demandato alle funzioni aziendali specializzate nella valutazione all’interno della propria area di riferimento, identificando un processo multidisciplinare. Il Gruppo Danieli offre sul mercato soluzioni sostenibili per la produzione di Green Steel. Per questo motivo, il processo impatta trasversalmente sulle funzioni aziendali che collaborano verso un obiettivo comune: perseguire la strada dell’innovazione per vendere impianti innovativi per la produzione green dell’acciaio. Con riferimento ai principali temi di sostenibilità di Danieli, legati alla qualità e sicurezza del prodotto e alla salute e sicurezza sul lavoro, il monitoraggio e la valutazione dei rischi connessi a questi temi sono demandati alle funzioni aziendali della Qualità e della Sicurezza oltre che singolarmente dalle linee di prodotto. Infatti, nella progettazione degli impianti è obbligatorio e doveroso svolgere sempre un’analisi dei rischi in maniera da progettare e costruire gli impianti con tutte le misure più elevate di qualità e sicurezza. Lo sviluppo del nuovo laminatoio Quality Wire Rod (QWR) consegnato da Danieli per la consociata ABS nel corso dei Fiscal Year 2019/2020 e 2020/2021 ed entrato in funzione a pieno regime nel 2021/2022 rappresenta un esempio di innovazione tecnologica con elevatissima automazione applicando i principi della industry 4.0 in cui la produzione è comandata e monitorata a distanza. È il primo ed unico laminatoio al mondo dove la gestione è basata su un approccio “zero-man-on-the-floor”, l’intero processo è controllato da remoto. Questo è il benchmark di offerta sul mercato che mira anche a massimizzare la qualità debitamente monitorata attraverso KPI e dashboard che si aggiornano a cadenze predefinite: minimizzando i costi di processo, come i costi energetici e di conseguenza le emissioni di CO2, e migliorando la sicurezza e la salute degli operatori. Il “Green Mill” concept prodotto “in casa” rappresenta in concreto ciò che Danieli offre alla clientela contribuendo, quindi, nel lungo termine alla transizione ecologica green dell’industria dell’acciaio con l’obiettivo, dunque, di diminuire progressivamente le emissioni di CO2 di Scope 3. Anche per il Fiscal Year 2021/2022 è stata inoltre svolta la competizione InnovAction: si tratta di una gara per i dipendenti del Gruppo Danieli che presentano, singolarmente o in team, idee e progetti innovativi su ambiti green. Durante la festa di Natale aziendale viene svolta una cerimonia in cui vengono elogiati e premiati i vincitori dei progetti più meritevoli. Un esempio di progetto premiato e poi sviluppato in modalità pilot è quello della produzione delle microalghe Arthrospira Spirulina in silos in acqua il cui calore è recuperato da quello della produzione di acciaio: favorendo l’assorbimento di CO2, la produzione di ossigeno, la produzione di un ingrediente per l’industria alimentare ed il mercato degli integratori.
La funzione IA&C (Internal Audit & Compliance), ha confermato la mappatura dei rischi aziendali già effettuata lo scorso anno assieme ai responsabili delle diverse linee di prodotto ed ha messo in atto nell’esercizio il piano di Audit predisposto in linea con il Framework regolatorio di compliance internazionale che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione a fine 2021 assieme al piano di Compliance iniziando nell’esercizio le verifiche pianificate che saranno completate nel triennio 2021-2024.
A tal proposito, si segnala che il Gruppo ha recepito le raccomandazioni anzi citate, includendo nell’ambito della presente Dichiarazione Non Finanziaria, l’informativa in merito alle principali iniziative finora intraprese in materia di gestione ambientale per la conduzione delle proprie attività. Si rimanda per aggiuntivi dettagli anche al paragrafo “Impegno per l’ambiente” nel seguito ed alla Relazione sulla Gestione (sezione “Gestione dei rischi d’impresa”) per un approfondimento sui rischi legati al Climate Change oltre che alla politica aziendale adottata. Inoltre, l’analisi dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici ha portato all’identificazione di un’opportunità di mercato per il Gruppo Danieli, il quale ha la possibilità di sfruttare la call to action in merito all’argomento di Climate Change per incentivare la vendita di soluzioni tecnologiche che permettano la riduzione delle emissioni di CO2. Infatti, il Gruppo offre la possibilità di produrre acciaio green. Danieli è una società leader nell’offerta di soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni, grazie a offerte quali Q-ONE, Hybrid MI.DA., DRI (Direct Reduced Iron) ed altre tecnologie brevettate. Il Gruppo Danieli mira a ridurre le emissioni globalmente grazie alle innovative soluzioni green a ridotte emissioni di CO2 per tonnellata di acciaio prodotta ed a sfruttare le nuove opportunità che offre un mercato in cui la transizione ecologica acquisisce quotidianamente maggiore rilievo.
Riguardo il recepimento delle raccomandazioni TCFD, data la complessità delle analisi quantitative a livello aziendale, il Gruppo si è riproposto di effettuare un’analisi preliminare, partendo da considerazioni di natura più prettamente qualitativa che trovano una rappresentazione come quella esposta a seguire nel seguente paragrafo.
Il Gruppo Danieli, in senno agli obiettivi presi in merito alla disclosure di informazioni relative ai presidi adottati in materia di climate change, ha sviluppato un percorso di progressivo allineamento alle raccomandazioni di rendicontazione dei rischi legati al cambiamento climatico elaborate dalla Task Force on Climate-related
Financial Disclosures (TCFD). A tal proposito, nella presente Dichiarazione Non Finanziaria integra una prima analisi sugli impatti che i cambiamenti climatici possono avere sul proprio business. Tale disclosure si è sviluppata seguendo le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli “Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima”. Tale analisi sugli impatti, con conseguente informativa, ha riguardato quattro aree tematiche: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.
L’analisi del Gruppo ha dapprima preso come riferimento lo scenario di transizione IEA 450 (International Energy Agency), anche allineato a Science Based Target Initiative, che ha utilizzato il Below 2 Degree Scenario (B2DS) per fissare gli obiettivi di riduzione del gas a effetto serra.
L’dentificazione delle variabili che possono influenzare il business si è basata sulla classificazione dei rischi tra fisici (acuti e cronici) e di transizione (Regolatori, Mercato, Reputazionali, Tecnologia).
In considerazione del business e delle analisi condotte, il cambiamento climatico potrebbe rappresentare un’opportunità di mercato per il Gruppo, poiché la transizione verso un’economia a basse emissioni potrebbe far aumentare la domanda di impianti green, di cui Danieli ha sviluppato negli anni la tecnologia e le competenze necessarie, ma che fino a questo momento storico di transizione rappresentava un’opzione ancora non conveniente per il mercato. L’innalzarsi dell’urgenza di una risposta al mutamento del clima ha comportato una modifica del mix di criteri di scelta dei fornitori, prediligendo le caratteristiche e tecnologie green che Danieli ha sviluppato e brevettato anche grazie al Centro Ricerche interno. Come anticipato, la governance dei temi legati alla sostenibilità è stato rafforzato con l’assegnazione dell’incarico di CO-CEO al CTO che ha guidato il suddetto Centro Ricerche per anni, che ha competenze pregresse in merito a temi di decarbonizzazione dell’industria dell’acciaio dal punto di vista tecnologico e strategico. Al management, invece, è delegata la gestione della vendita degli impianti che, comunque, prevede un’attenta analisi di rischi non finanziari in fase di disegno, progettazione e sviluppo degli stessi.
Evento | Rischio/opportunità | Gestione e strategia |
---|---|---|
Rischio di transizione: transizione del mercato verso un’economia green | Incremento Ricavi: Opportunità di mercato per la vendità di impianti green, anche supportata da politiche macroeconomiche di incentivo per accelerare la transizione ecologica. | L'aspettativa del mercato è quella di proporre soluzioni per migliorare l'impronta ecologica. Il mercato è influenzato dalle politiche governative necessarie per promuovere la transizione ecologica per favorire la ricerca e lo sviluppo di soluzioni che migliorino l'impronta ecologica. Questo fattore ha una rilevanza dal punto di vista del cambiamento climatico poichè la domanda del mercato dipende anche dalle politiche macroeconomiche degli incentivi dati per soluzioni utili alla transizione ecologica. Danieli offre al mercato soluzioni green che possono contribuire alla conversione green dell’industria dell’acciaio e all’abbattimento delle emissioni di CO2. Un incremento della domanda può portare un incremento dei ricavi. |
Rischio di transizione: regolamentazione e normative nazionali e sovranazionali correnti in ambito decarbonizzazione | Per produrre acciaio è necessario rispettare le regolamentazioni legate al contenimento delle emissioni ed è necessario perseguire le best practice. Il tema della regolamentazione rappresenta un rischio maggiori OPEX legati a quote EU ETS che incrementano di prezzo per unità. Opportunità di vendere maggiori impianti green per una deviazione della domanda di impianti verso soluzioni green Danieli che permettono minori costi per quote di emissioni di CO2. | Il mancato rispetto delle regolamentazioni (es. EU ETS) rappresenta un blocco per la produzione per gli stabilimenti siderurgici. La regolamentazione implica un pagamento di quote che aumentano all’aumentare della CO2 rilasciata in atmosfera. In merito al cambiamento climatico, Danieli monitora costantemente gli impatti ambientali diretti e indiretti delle proprie attività ma anche delle attività dei clienti raccogliendo dati specifici come il consumo di energia, il consumo di gas naturale e il consumo di altri combustibili, ed elaborando questi dati per monitorare le emissioni di CO2. Grazie a tale processo di monitoraggio, abbiamo anche potuto definire un obiettivo di riduzione delle emissioni. Abbiamo pianificato di raggiungere il nostro obiettivo gestendo adeguatamente le complesse normative ambientali, nonché le responsabilità sociali di ciascun produttore siderurgico nel rendere i propri impianti pienamente conformi agli standard dei paesi. Questa è l'esperienza che ha guidato Danieli nello sviluppo di due concetti base della visione Danieli Green Steel: 1) Sostenibilità ambientale; 2) Redditività ambientale. Un incremento dei costi per singola quota rappresenta un rischio, tuttavia, anche un’opportunità per vendere maggiori impianti green, prescelti a discapito di soluzioni più inquinanti che implicano maggiori OPEX legate alla carbon tax. |
RISCHIO DI TRANSIZIONE: Mutamento o introduzione di regolamentazioni e normative nazionali e sovrannazionali per la transizione verso un’economia green | Eventuali nuove regolamentazioni come per esempio una tassa sul carbonio sull’acciaio proveniente da paesi che sono più inquinanti rappresenta una barriera all’ingresso per il prodotto che non rispetta determinate soglie di CO2 per tonnellata prodotta. Per Danieli rappresenta un’opportunità poichè il costo-opportunità di investire in impianti green favorisce la vendita di impianti green. | La carbon border tax potrebbe rappresentare un costo maggiore per produttori proveniente da paesi dove non ci sono regolamentazioni stringenti tanto quanto in Europa per esempio. Ciò rappresenta un’opportunità di mercato per Danieli, lato Plant making. Lato Steel Making, rappresenterebbe un punto di forza per ABS che essendo localizzata in Italia, un paese nell’ambito dell’Europa già dotata di EU ETS, ne risulterebbe favorita. |
Rischio di transizione: Avanzamento tecnologico | Lo sviluppo tecnologico implica un miglioramento continuo che va di pari passo con il rinnovamento delle infrastrutture. Ciò rappresenta un’opportunità poichè, non appena l’idrogeno risulterà trasportabile e fornibile in maniera conveniente, nuove opportunità di mercato si apriranno per Danieli. | I proprietari dei processi devono sviluppare soluzioni di pari passo col rinnovamento tecnologico in cui è sito un potenziale impianto. Nuove infrastrutture disponibili per esempio per l’idrogeno comporterebbero un giustificato aumento dei costi di R&D al fine di sfruttare al meglio le nuove opportunità tecnologiche, sviluppare nuove soluzioni per mantenere la leadership nella fornitura mondiale. Ha una rilevanza legata al clima perché la transizione ecologica sta spostando le scelte dei clienti verso macchine e impianti tecnologici a basse/nulle emissioni. Le decisioni di investimento su temi legati al cambiamento climatico sono prese a livello di Consiglio e gestite ai dirigenti competenti. Un approccio all'industria siderurgica rispettoso dell'ambiente deve essere visto non solo come un costo obbligatorio imposto dalle leggi, ma principalmente come una nuova opportunità di profitto per l'imprenditore. Come ulteriore sfida, ricordiamo che l'attuale approccio per ottenere le autorizzazioni pertinenti da parte delle autorità statutarie nell'Unione Europea non si basa solo sull'adesione a limiti chiaramente stabiliti, ad esempio sulle emissioni; piuttosto, fa sempre più affidamento sul concetto di applicare la BAT (Best Available Technology) nella selezione della tecnologia meno impattante da adottare. |
Rischio di transizione: Cambiamento dei vincoli legali | Eventuali maggiori costi legali dovuti alla gestione dei contratti di compravendita. | Nell’ambito della contrattualistica è necessario seguire le migliori pratiche. Al fine di mantenere un elevato vantaggio competitivo gli esperti legali di Financial & Contracting aiutano il cliente a sviluppare strategie e business plan in conformità con i vincoli o opportunità legali della legge (es. contributi, sovvenzioni, incentivi) con regole che devono essere rispettate. |
Rischio di transizione: Reputazione | Il mutamento climatico rappresenta un’opportunità per migliorare la reputazione di Danieli che migliora grazie all’offerta green sviluppata negli anni. Al contempo rappresenta un costo mantenerla tale continuando ad investire in R&D in un processo di miglioramento continuo. | La reputazione di mercato di essere/rimanere leader nella fornitura di soluzioni ambientali è un elemento chiave per la reputazione dell'azienda. È importante mantenere la leadership a livello mondiale. Ha una rilevanza climatica perché la reputazione favorisce l'assunzione di ordini, mantenendo alta l'assunzione di ordini da impianti green garantisce la possibilità di dare concretamente un contributo alla transizione ecologica dell’industria dell’acciaio, la riduzione delle emissioni di GHG e nella riconversione di vecchi impianti ad alta emissione di GHG dell'industria siderurgica. La buona reputazione di Danieli può stimolare l’acquisto di impianti green in sostituzione dei vecchi più inquinanti. |
Rischio Fisico Acuto: Eventi naturali estremi | Rischio di eventi catastrofici acuti quali allagamenti o alluvioni possono rappresentare maggiori costi operativi e maggiori costi assicurativi. | Il rischio di allagamento che potrebbe interessare gli uffici o le aree delle strutture implica maggiori costi. L’incremento della numerosità di questi eventi col deterioramento e mutamento climatico poterbbe implicare alti costi assicurativi. Il management prevede quindi la copertura dei rischi con delle assicurazioni contro tali eventi. |
Rischio Fisico Cronico: cambiamento lungo termine delle condizioni metereologiche e naturali | Il surriscaldamento globale e il mutamento climatico graduale e cronico negli anni potrebbe spingere i providers di energia elettrica a sostituire le infrastrutture per avere una percentuale di energia rinnovabile maggiore. Ciò implica blocchi della produzione ed eventuali maggiori costi operativi per il riavvio degli impianti. Purtroppo il surriscaldamento globale ha determinato lunghi periodi di siccità e scarse piogge. Paradossalmente ciò ha determinato una migliore performance degli impianti fotovoltaici di Danieli che hanno generato maggiori quantitativi di energia rinnovabile. | La sostituzione e rinnovamento delle infrastrutture del fornitore di energia potrebbe essere rallentata da eventi estremi causati dai cambiamenti climatici di lungo periodo. Il cambiamento delle infrastrutture è necessario per avere un mix tra energia rinnovabile e non che prediliga quella rinnovabile indispensabile per contrastare il cambiamento climatico eil surriscaldamento globale cronico. ABS dà la possibilità di bloccare l'energia elettrica ma riceve un contributo fisso dal provider. Viene percepito un contributo variabile in relazione alla durata del blocco elettrico. Nonostante i costi, è necessario garantire l'aumento delle energie rinnovabili soprattutto con investimenti nel fotovoltaico per coprire fino al 20-25% delle esigenze di ABS. La crisi energetica probabilmente implicherà una più rapida conversione dei generatori di elettricità con soluzioni rinnovabili perciò è possibile ci saranno delle interruzioni anche in vista delle problematiche legate alla fornitura di gas. Il surriscaldamento globale, la scarsità delle piogge, i lunghi periodi di sole hanno determinato performance migliori degli impianti fotovoltaici localizzati sui tetti delle strutture di Danieli che continua i suoi progetti di: installazione di nuovi impianti, punti di ricarica elettrica di veicoli, previsione di sostituzione del parco macchine con veicoli ibridi o elettrici. |
In conclusione, Danieli opera integrando strategie e gestione dei processi che stimolino soluzioni che possano contribuire positivamente alla sostenibilità ambientale, e non solo, delle proprie attività di business, anche con specifico riferimentoagli impianti venduti. Molteplici azioni vengono attuate quali per esempio:
Ci si aspetta comunque un miglioramento della gestione dei rischi e opportunità in ambito climate change.
All’interno di questo percorso di sostenibilità, la comunicazione delle informazioni non finanziarie rappresenta così un ulteriore passo nell’impegno del Gruppo a lavorare in linea con le previsioni dell’Accordo di Parigi sul Clima e per raggiungere gli obiettivi (Sustainable Development Goals) maggiormente strategici per il Gruppo tra quelli definiti dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, promuovendo al pari tutte le tematiche ESG.
Il risultato dell’azienda non si esaurisce quindi con i soli profitti della gestione ma va letto considerando anche la solidità patrimoniale, la reputazione internazionale, la propensione all’innovazione ed alla tutela del personale promuovendo la crescita professionale e la sicurezza nei luoghi di lavoro assieme al sostegno alle comunità locali in Italia ed all’estero e l’attenzione alla cultura ed ai giovani.
I valori della Danieli per le future generazioni rappresentano quindi un’importante eredità di competenze, conoscenze e processi per la creazione di valore che formano un patrimonio da preservare e sviluppare ulteriormente in una logica di lungo periodo e di miglioramento continuo.
Premesso quanto sopra, Danieli ha definito i temi materiali rilevanti da rendicontare nella presente Dichiarazione non Finanziaria, tenendo in considerazione il contesto di riferimento, la peculiarità del settore operativo e le indicazioni ricevute dagli stakeholders.
Le macro-aree oggetto della presente dichiarazione sono:
Danieli ha svolto una mappatura degli stakeholders presenti nei contesti geografici in cui opera individuando quelli più rilevanti in base alle interazioni esistenti con i due principali settori operativi del Gruppo.
Il Gruppo ha adottato pratiche di dialogo e coinvolgimento flessibili e diversificate per condividere con i principali portatori di interesse le strategie e gli obiettivi di sviluppo presenti e futuri.
Non si segnalano eventuali criticità e/o aspetti rilevanti emersi dalle attività di stakeholder engagement svolte dalle società del Gruppo. I principali stakeholders riconosciuti dal Gruppo Danieli sono:
Ambiente | Associazioni di categoria | Autorità locali | ||
Clienti | Collettività e comunità locali | Dipendenti | ||
Fornitori e Business Partner | Generazioni future | Investitori e analisti finanziari | ||
Istituzioni pubbliche | Media e organi di informazione | Organizzazioni non governative | ||
Organizzazioni sindacali | Università e centri di ricerca |
Il Gruppo Danieli opera in due settori industriali sostanzialmente diversi:
Il Gruppo da sempre affronta in modo più strutturato ed attento la gestione nel territorio delle tematiche legate al settore acciaio in considerazione della maggiore significatività degli impatti sociali ed ambientali correlati a questa specifica attività.
Il processo seguito dal Gruppo si è basato sulla predisposizione di questionari sottoposti ai principali stakeholders per raccogliere le indicazioni in modo indipendente e trasversale.
Si segnala che nel corso dell’esercizio ABS non ha aggiornato la propria analisi di materialità, riconfermando i temi materiali identificati nell’analisi già aggiornata nel precedente anno 2021.
Mentre lato Plant Making è stato ritenuto necessario aggiornare l’analisi di materialità redatta durante gli esercizi precedenti, mediante la somministrazione del questionario elaborato per la matrice di materialità precedente, ma cui sono state aggiunte domande legate alle tematiche di cybersecurity, approvvigionamento e logistica e valutazione di sostenibilità dei fornitori, e rimossa quella sulla biodiversità. L’aggiunta di queste ultime tematiche, in particolare di Cybersecurity e approvvigionamento e Logistica, è stata effettuata in considerazione della rilevanza internazionale che hanno assunto nell’assetto economico post pandemico.
La valutazione dei temi materiali è avvenuta mediante il coinvolgimento del top management, del Compliance & Internal Audit Manager, dei principali responsabili di funzioni produttive e di staff, degli amministratori interni ed indipendenti e dei principali fornitori e clienti, i quali hanno restituito il questionario compilato.
Anche il settore Steel Making ha effettuato uno stakeholder engagement interno ed esterno, coinvolgendo le persone che determinano la strategia dell’organizzazione oltre a clienti, dipendenti, azionisti, fornitori e partner commerciali, associazioni ambientaliste, comunità scientifica, associazioni di categoria e comunità locale.
Le analisi di materialità di ciascun settore sono state ponderate e integrate tra loro, identificando un set di tematiche materiali comuni.
L’analisi con i risultati della materialità e l’individuazione delle tematiche materiali di Gruppo è stata quindi confermata dal Comitato Esecutivo della Capogruppo che ne ha recepito quelle principali, considerando che il Consiglio di Amministrazione aveva già in precedenza recepito quali proprie le tematiche maggiormente strategiche per il Gruppo tra i “Sustainable Development Goals” (SDG’s) definiti dalle Nazioni Unite.
Temi materiali del Gruppo Danieli
Anticorruzione | Etica e integrità del business | Governance e gestione della sostenibilità |
Relazioni con gli stakeholder | Creazione di valore economico | Presenza sul mercato ed impatti economici indiretti |
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro | Formazione e sviluppo | Tutela dei diritti umani |
Diversity | Relazioni industriali | Welfare aziendale |
Innovation e R&D | Qualità e sicurezza di prodotto | Impatto ambientale dei prodotti |
Gestione dei consumi energetici | Produzione di Gas Serra | Gestione della risorsa idrica e qualità degli scarichi idrici |
Gestione dei rifiuti e sostanze pericolose | Cybersecurity | Valutazione sociale e ambientale dei fornitori |
Approvvigionamento e Logistica |
Si segnala che il tema materiale valutazione sociale ed ambientale dei fornitori è rientrato al dì sopra della soglia di materialità, diversamente dallo scorso anno di rendicontazione, e a tal proposito oggetto di reporting nel presente documento. Inoltre, sebbene le tematiche supporto alle comunità locali ed il consumo consapevole delle materie prime sono risultate al di sotto della soglia di materialità stabilita, e non sono pertanto collegate ad uno specifico indicatore GRI Standards, tuttavia il Gruppo ha ritenuto utile indicare pure le attività svolte nell’ambito di queste tematiche. Il tema della biodiversità invece è stato rimosso dal questionario di materialità e dunque tolto dall’analisi, nonostante ciò il Gruppo fa menzione nel presente documento di alcune attività correlate.
La struttura di Corporate Governance adottata da Danieli è indicata nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021/2022 (approvata dal Consiglio di Amministrazione del 27 settembre 2022) e prevede un Consiglio di Amministrazione, un Comitato Esecutivo, oltre al Collegio Sindacale e all’Organismo di Vigilanza.
La società adotta un modello di gestione aziendale basato su un sistema di principi e regole di comportamento espressi nel Codice Etico di Gruppo, nelle procedure interne e nei protocolli che costituiscono parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del D.lgs. 231/2001. Ad essi si aggiungono gli strumenti di Risk Management e controllo relativi alle tematiche finanziarie e non finanziarie presidiate anche dalla funzione di Compliance & Internal Audit. Il Gruppo Danieli ha implementato un modello di compliance globale finalizzato alla promozione di politiche di integrità, rispetto dei principi etici e delle regole interne. Esso opera attraverso un Framework documentale basato sulla diffusione presso le società del Gruppo di Linee Guida che consentono di presidiare localmente le tematiche di compliance, anche in conformità alle normative vigenti negli ordinamenti di riferimento.
Il Codice Etico predisposto dalla capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. - nella sua ultima versione del 10 marzo 2022 – è stato adottato da tutte le società del Gruppo ed enuncia i principi aziendali e i valori cui Danieli si ispira e la cui osservanza da parte dei destinatari contribuisce allo sviluppo del business e alla crescita di un ambiente lavorativo orientato all’eticità e all’integrità.
Il Codice Etico descrive l’approccio al business del Gruppo fondato sull’innovazione e soddisfazione dei clienti e rappresenta un efficace strumento di prevenzione, rilevazione e contrasto alle violazioni delle leggi. Integrità, tutela delle risorse umane, sostenibilità, salvaguardia del patrimonio aziendale, trasparenza nell’informativa contabile e finanziaria rappresentano i valori fondanti della politica aziendale.
Le società del Gruppo hanno aderito al nuovo testo del Codice Etico con minimi aggiustamenti dovuti, solamente in taluni casi, alle peculiarità organizzative delle medesime.
Il Codice Etico contiene altresì le norme di condotta che ispirano i rapporti tra il Gruppo Danieli e i suoi stakeholder; in tale contesto, particolare rilievo assumono le norme finalizzate a proibire atti di corruttela, anche privata, e le disposizioni sulla prevenzione dei conflitti di interesse.
La nuova versione del Codice Etico è stata portata a conoscenza dei dipendenti attraverso campagne informative ad hoc per le diverse funzioni aziendali e rimane sempre consultabile in formato digitale tramite la intranet aziendale. I nuovi assunti, invece, ricevono il Codice Etico al momento dell’assunzione e le tematiche trattate sono oggetto di specifica formazione.
La capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. ha adottato e attuato il proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati ai sensi del D.lgs. 231/2001.
La Capogruppo ha predisposto un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito da un insieme di regole, procedure e strutture organizzative che permette l’identificazione, la misurazione e la gestione dei principali rischi aziendali per salvaguardare una gestione corretta delle attività operative dell’azienda con:
- una gestione ordinata delle deleghe e del processo decisionale;
- una segmentazione delle attività che separi l’attività operativa da quella di controllo;
- la tracciabilità delle scelte e delle decisioni intraprese;
il tutto mantenendo la riservatezza e il rispetto della normativa a tutela della privacy.
Il Modello organizzativo è costituito da:
A sovrintendere alle operazioni di aggiornamento e verifica dell’osservanza del Modello è l’Organismo di Vigilanza, dotato di autonomi poteri e composto da personale interno ed esterno con caratteristiche di imparzialità e competenze specifiche.
Nel corso del fiscal year 2021-2022 la capogruppo ha provveduto ad aggiornare il proprio Modello in funzione delle novità legislative introdotte e delle modifiche organizzative occorse nel tempo.
Danieli Automation S.p.A., Fata S.p.A., Danieli Centro Combustion S.p.A, Danieli Telerobot Labs S.r.l. e ABS S.p.A., società controllate aventi sede legale in Italia, hanno implementato il proprio Modello Organizzativo.
Particolare importanza ricoprono i regolamenti interni finalizzati alla prevenzione dei reati ambientali: pur considerando il 35% dei siti produttivi del Gruppo con la certificazione ISO 14001 si coprono il 87% dei volumi prodotti. In aggiunta alla Capogruppo, risultano certificati ISO 14001 anche i siti produttivi più significativi: ABS S.p.A., Danieli Met. Equipment & Service (China) Co. Ltd., Danieli Co. Ltd e Danieli India Ltd. Inoltre, società ABS S.p.A. ed ABS Sisak d.o.o. aderiscono al sistema ETS (Emission Trading System) per il calcolo e la certificazione delle emissioni dirette di gas a effetto serra.
L’83% dei dipendenti delle società è impiegato presso consociate dotate di un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori certificato da standard internazionali ISO 45001. La Capogruppo e Danieli Germany GmbH hanno ottenuto la transizione alla certificazione ISO 45001 nell’esercizio 2019/2020, mentre le società ABS S.p.A., Danieli Met. Equipment & Service Co. Ltd., Danieli Automation S.p.A., Danieli India Ltd., Danieli Co. Ltd, Danieli Corporation (società statunitense che segue il mercato locale) l’hanno ottenuta nell’esercizio 2020/2021. Anche le società Danieli Centro Combustion S.p.A. e Danieli Systec Engineering d.o.o. Smederevo hanno ottenuto la certificazione ISO 45001 completando la transizione dal vecchio standard ora superato.
Sin dal settembre 2019 nella Capogruppo è stata costituita un'unica funzione di Compliance & Internal Audit affidata al Group Compliance Officer. Questi ha il mandato di supportare le diversi funzioni di business relativamente all’adeguamento dei processi aziendali nella prospettiva della mitigazione dei possibili rischi derivanti dalla violazione di norme in materia di anticorruzione, responsabilità amministrativa degli enti, export control, sanzioni internazionali ed antitrust.
Le tematiche sono attualmente presidiate mediante Policy, Linee Guida e Procedure, tra le quali meritano di essere segnalate:
La funzione Compliance & Internal Audit nel corso del fiscal year 2021-2022 ha inoltre tenuto corsi di formazione interna volti a sensibilizzare i dipendenti delle funzioni interessate relativamente alle tematiche anti-bribery, sanctions e export control.
Il Gruppo Danieli incentiva la collaborazione dei lavoratori e di soggetti terzi ai fini dell’emersione di fenomeni illeciti, fraudolenti o sospetti, violazioni del Codice Etico e del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.L.gs 231/01 e qualsiasi altra irregolarità nella conduzione aziendale o condotta non conforme alla legge e al sistema regolamentare interno del Gruppo. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione di Danieli & C., nel marzo 2022, ha approvato la Linea Guida per la gestione delle segnalazioni e conseguentemente ha deciso di adottare una piattaforma di whistleblowing.
La Linea Guida emessa dalla Capogruppo - a cui hanno aderito le società del settore plant making - illustra le modalità di invio delle segnalazioni, i principi posti a salvaguardia dei soggetti segnalanti e segnalati, il relativo processo di gestione nonché ogni possibile azione conseguente alle violazioni riscontrate, il tutto in conformità anche alla Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1937/2019.
Nel fiscal year 2021-2022 il Comitato Segnalazioni (formato dal General Counsel, dal responsabile HR e dal responsabile Compliance e IA del Gruppo Danieli) ha ricevuto nr. 2 segnalazioni entrambe non attinenti a temi del Codice Etico, DLgs 231/2001 o mancata compliance in ambito ambientale, sociale ed economica. Entrambe sono state chiuse prendendo gli idonei provvedimenti del caso.
Nel corso del Fiscal Year 21/22 il comitato interfunzionale di privacy di Gruppo ha supportato le iniziative di Compliance nonchè svolto le attività nel rispetto del piano condiviso con il Data Protection Officer. La priorità è stata data all’acquisto e all’implementazione del nuovo sistema di segnalazioni (“Whistleblowing”) nel rispetto di quanto previsto dalla Dir. EU 2019/1937 nonché all’attività di formazione per i dipendenti di Capogruppo. Per quanto riguarda il sistema di segnalazione, le attività si sono concentrate in analisi di segregation duties e di tracciamento dei flussi di dati, anche verso l’Organismo Di Vigilanza, con annessi interventi di anonimizzazione, rimozione dei dati di tracking e all’aggiornamento delle principali informative.
Relativamente alla tutela dei dati quale processo di governance, si è dato corso a delle sessioni formative focalizzate su Terze Parti, affidamenti in Outsourcing e Cybersecurity, per i dipartimenti ICT WorldWide, Marketing, Procurement Indirect, Health & Safety, Legal, Internal Audit & Compliance.
È stato infine completato l’assessment relativo al generale livello di conformità delle consociate alla protezione dei dati ed alla pianificazione delle relative azioni di miglioramento.
In ottemperanza all’aggiornamento delle Linee Guida in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale, l’Azienda, con il supporto di consulenti esterni, ha dapprima identificato i processi rilevanti e, dopo una fase di assessment anche delle terze parti, ha elaborato apposito manuale di conservazione con relativa individuazione del modello organizzativo più adeguato.
Ciascuna delle divisioni plant making e steel making ha al proprio interno un presidio di Internal Audit i cui scopi sono:
L’Internal Audit, in aggiunta, fornisce supporto e assistenza al management, agli altri organi di controllo e agli attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al fine di garantire il costante miglioramento dei processi di governance nonché una conduzione dell’impresa sana, coerente e corretta con gli obiettivi prefissati.
Sono stati recepiti i regolamenti CONSOB applicabili e in particolare viene implementato il regolamento CONSOB sulle operazioni con parti correlate, con previsione dell’obbligo di segnalazione da parte dei soggetti apicali di ogni società del Gruppo su ogni eventuale operazione commerciale/finanziaria con parti correlate di valore rilevante.
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. partecipa al Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. partecipa al Metals Technology Initiative (MTI)una Collective Action del settore Metal Technologies coordinata dal Basel Institute on Governance e finalizzata al mantenimento di una fair competition tra i principali concorrenti operativi nel settore (SMS Group, Primetals e Tenova). La partecipazione a tale iniziativa ha lo scopo di favorire l’adozione da parte di tutti i partecipanti di regole interne uniformi e finalizzate alla prevenzione della corruzione e di altre pratiche improprie.
Danieli ha inoltre adottato come propri i principi di trasparenza della International’s Business Principles for Countering Bribery.
Con riferimento alle tematiche ambientali, il modello organizzativo del Gruppo:
a) lo sviluppo e la commercializzazione di nuove soluzioni tecnologiche per produrre acciaio con minore impatto ambientale per il settore Danieli Plant Making (tecnologie DRI, MIDA, DUE e Q1 HYBRID);
b) la riduzione dell’energia mediamente consumata per ton di acciaio prodotto nel settore ABS Steel Making utilizzando impianti di ultima generazione per aumentare la produzione con impatto ambientale molto limitato;
c) sono stati oggetto di certificazione esterna i target di raggiungimento della riduzione delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3 del Gruppo Danieli nel FY 19-20. Tali obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 sono science-based, ovvero validati da Science Based Target Initiative (SBTi) affiliata tra le altre ad enti e organizzazioni internazionali quali ad esempio CDP (Carbon Disclosure Project) e WWF. I target prevedono il mantenimento del surriscaldamento globale al 1.5°C rispetto ai valori pre-industriali entro l’anno target del 2030. Science Based Target Initiative (SBTi) prevede inoltre il target Net Zero Standard entro l’anno obiettivo 2050. Ad ogni modo, si rimanda al paragrafo dedicato nella sezione “Impegno per l’Ambiente” per i dettagli.
Riguardo al processo di individuazione e valutazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici, il Gruppo sta sviluppando un’importante azione verso il mercato per promuovere nuovi prodotti tecnologicamente avanzati per produrre acciaio liquido con basso impatto sull’ambiente e minori emissioni CO2. Tra questi prodotti innovativi, il Green Steel garantisce un minore dispendio di energia per tonnellata prodotta e laminata, grazie all’ utilizzo di nuove tecnologie che riducono le emissioni di CO2 correlate in altre fasi della produzione. I miglioramenti derivanti da una gestione green delle attività produttive dirette di Danieli non saranno comunque molto significativi in considerazione dell’alto standard operativo già presente nel Gruppo sia nel settore Steel Making che nel settore Plant Making, mentre i miglioramenti globalmente ottenibili potendo modificare gli impianti dei nostri clienti sono invece ingentissimi. Con specifico riferimento alle nuove tecnologie e potendo agire direttamente sugli impianti dei clienti, si stima che la variazione delle CO2 per ton di acciaio prodotta con altoforni tradizionali passerebbe da 2.000 a 350 kg se venissero impiegati impianti di riduzione diretta (DRI) ad idrogeno e nuovi sistemi ibridi di fusione (DIGIMELTER) alimentati da energie rinnovabili e sviluppati da Danieli, con una riduzione dell’80% nelle emissioni.
La Capogruppo ha predisposto un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito da un insieme di regole, procedure e strutture organizzative che permette l’identificazione, la misurazione e la gestione dei principali rischi aziendali per salvaguardare una gestione corretta delle attività operative dell’azienda con:
il tutto mantenendo la riservatezza e il rispetto della normativa a tutela della privacy.
Le risorse umane, sorgente primaria e forza motrice di ogni innovazione, costituiscono in Danieli il fulcro centrale dell’organizzazione del lavoro che ha l’obiettivo di garantire al cliente l’eccellenza e la massima qualità del servizio. In coerenza con ciò viene dedicata sempre una costante attenzione per valorizzare le potenzialità e le attitudini delle singole persone, promuovendo lo sviluppo professionale di team ed individui, con strumenti ed iniziative di potenziamento ed arricchimento delle capacità manageriali, competenze tecnico-specialistiche, valorizzazione di etica e passione a perfomare.
Con un metodo strutturato di riduzione al semplice sono stati auspicati i valori identificativi del Danieli Team:
Questi valori si costruiscono ogni giorno con azioni concrete e si trasmettono con l’esempio con trasparenza e fiducia.
La gestione del personale viene sviluppata seguendo i principi inclusi nel Codice Etico ed in conformità alle leggi e regolamenti applicabili nei paesi in cui opera il Gruppo Danieli.
L’approccio aziendale nei confronti del personale è volto a:
Danieli opera su base worldwide e la pianificazione del fabbisogno delle risorse umane (secondo un processo standardizzato per definire i piani organici) viene svolta a livello centrale in coordinamento con le unità produttive mentre la selezione, il recruitment e la contrattualizzazione sono poi gestite in autonomia dalle singole società del Gruppo, tenendo conto anche delle diverse legislazioni nazionali applicabili in loco.
Il processo di recruitment utilizza anche un tool informatico che permette una prima valutazione delle soft and hard skills.
La politica retributiva di Danieli segue:
In particolare, nel corso dell’anno fiscale 2020/2021 le società italiane hanno concluso la piena attuazione di quanto previsto dal rinnovo del CCNL di settore sottoscritto in data 01/06/2021, operando sia sulla parte salariale, con il riconoscimento dell’una tantum e degli aumenti dei minimi tabellari su base inflazionistica consuntivata, sia con l’attivazione dell’assistenza sanitaria integrativa.
Dall’anno fiscale 2021/2022, Danieli è stata ufficialmente riconosciuta “Top Employer” in Italia dal Top Employers Institute.
Questa certificazione è il risultato di svariati mesi di analisi e verifica da parte del “Top Employers Institute” nella veste di certificatore a livello globale delle eccellenze aziendali in ambito HR.
La valutazione ha riguardato sei macro aree in ambito HR all’interno dell’intero spettro dei processi relativi alle Risorse Umane.
Il riconoscimento conferito è il risultato dell'impegno di Danieli nella creazione di un ambiente di lavoro innovativo, orientato alla promozione dei valori di crescita personale e professionale e di riconoscimento del merito e delle eccellenze.
“Essere riconosciuto come Top Employer è motivo di orgoglio per tutti noi della Danieli. E’ il riflesso dell’impegno di tutto il Team e ci motiva a spingere sempre più al miglioramento”, ha affermato Rolando Paolone, co-CEO di Danieli.
Fondato più di 30 anni fa, il Top Employers Institute ha certificato oltre 1857 aziende in 123 paesi/regioni.
Attraverso il programma di certificazione del “Top Employers Institute”, le aziende partecipanti possono essere validate, certificate e riconosciute come Employers of Choice.
Inoltre, a maggio 2022 è stato approvato dal Consiglio d’Amministrazione di Danieli il Gender Equality Plan (GEP) del Gruppo per il biennio 2022-24 che è la formalizzazione delle azioni strategiche volte a raggiungere l’uguaglianza di genere, attraverso l’impegno concreto e la messa in opera di iniziative ben definite.
L’approccio del Gender Equality Plan si basa su dati concreti e obiettivi misurabili, finalizzati a rendere oggettivo il progresso dovuto alle iniziative implementate e monitorate nel tempo.
Ad oggi Danieli ha già attivato le seguenti attività:
- Adesione ai Women Empowerment Principles nell’ambito dell’iniziativa United Nations Global Compact;
- Monitoraggio di indicatori di Gender Equality all’interno della dichiarazione non finanziaria
- Gestione di tutti i processi afferenti alle Risorse Umane improntati al riconoscimento del merito, indipendentemente da altri fattori personali;
- Progetti/azioni orientati a sostenere attivamente la parità di genere: Danieli 0-13 Project, recruiting, comunicazione sui Social.
L’intenzione della Società è quella di implementare ulteriormente le attività di:
- formalizzazione del Piano includendo nuove iniziative, con particolare attenzione su comunicazione e formazione sull’argomento;
- comunicazione interna ed esterna dell’impegno di Danieli;
- perfezionamento del sistema di monitoraggio.
Il Gruppo adotta una politica retributiva con sistemi di incentivazione: il trattamento remunerativo del personale che ricopre posizioni di maggiore responsabilità è soggetto a valutazione sulla base di obiettivi condivisi con piani personali a cadenza triennale (Management by Objectives di carattere finanziario ma anche di sostenibilità con lo sviluppo di impianti per una produzione di acciaio senza emissioni di CO2).
La componente variabile della remunerazione, che usualmente non supera mai il 30% della retribuzione, è pertanto correlata al raggiungimento degli obiettivi prefissati (complessivi dell’azienda e/o delle singole linee di prodotto) comparati ai valori di budget.
Nel settore Steel Making, per alcune posizioni, vengono attribuiti obiettivi di natura ambientale che si traducono nel raggiungimento dell’efficienza produttiva contemporaneamente al miglioramento dell’impatto ambientale.
Il Gruppo utilizza inoltre un applicativo gestionale denominato MET YOU per valutare la performance, lo sviluppo progressivo delle competenze e disporre di una visione completa delle risorse utilizzate dal Gruppo garantendo trasparenza e tracciabilità di quanto svolto.
L’obiettivo è di ricoprire tutte le posizioni aziendali con profili qualificati e con profili di back-up in modo da garantire sempre la continuità delle operazioni, tenendo sempre in considerazione il periodo di induction necessario per l’assimilazione delle politiche e procedure aziendali e l’esigenza di formazione per l’allineamento tecnico specifico.
Il Gruppo segnala come la manodopera utilizzata all’interno degli stabilimenti e nei cantieri sia altamente specializzata ed il rischio di utilizzare manodopera minorile o il rischio di lavoro forzato risulta essere minimo.
Per tutti i dipendenti sono stati avviati progetti nelle aree di business e di staff attraverso la metodologia di Hoshin per far emergere e misurare l’applicazione dei valori Danieli con continuità.
Come esplicitato nel Codice Etico, Danieli conferma inoltre il suo impegno per il rispetto dei diritti umani, contro la discriminazione sul luogo di lavoro e il lavoro minorile, irregolare o forzato promuovendo le pari opportunità (in termini di genere, origine, religione, età, orientamento politico, sessuale, disabilità), la tutela delle diversità, la libertà di associazione e lo sviluppo delle conoscenze e della professionalità dei propri dipendenti per meglio esplicitare i loro talenti e la reattività alla soluzione dei problemi.
La posizione di Danieli sui diritti umani si richiama ai principi promossi dall’ONU (United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights) pienamente in linea con la Dichiarazione universale di diritti umani (Universal Declaration of Human Rights) con l’impegno nel richiedere a tutta la catena dei subfornitori utilizzati un trattamento al pari nelle loro strutture.
Danieli tutela l’integrità del personale salvaguardando i lavoratori da atti di violenza fisica, psicologica o di mobbing e garantendo condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona nel rispetto delle legislazioni giuslavoristiche applicabili nei paesi in cui opera e dei contratti collettivi nazionali ove presenti.
La società si confronta ove previsto con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori con un atteggiamento sempre aperto e costruttivo ove richiesto.
Le condizioni di lavoro, orari e trattamenti economici dei rapporti di lavoro vengono stabiliti in base alle regole nazionali previste con l’obiettivo di garantire in ogni Paese il rispetto della normativa applicabile garantendo in piena trasparenza, nei confronti dei candidati un’informativa completa dei termini contrattuali e delle condizioni di lavoro.
Danieli non ha mai ricevuto segnalazioni da parte dei dipendenti né da enti terzi preposti in merito a violazioni fondate delle condizioni di lavoro neppure tramite le organizzazioni sindacali nazionali o estere.
In tale contesto Danieli ha aderito nel 2021 all’iniziativa UN Women’s Empowerment Principles promossa dalle Nazioni Unite a confermare il suo impengo a garantire pari opportunità di lavoro a tutti i suoi dipendenti.
Non si segnalano rischi rilevanti in termini di gestione del personale e relativamente alla tutela della diversità debitamente richiamati dal Codice Etico aziendale e dalla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari in merito alla composizione del board e degli organi indipendenti di controllo.
Questo continuo investimento, unitamente alla costante offerta di opportunità e prospettive di carriera legate al merito, alimenta nelle persone un forte orgoglio di appartenenza, che stimola tutti a partecipare concretamente al mantenimento dell’efficienza, efficacia e competitività aziendale.
Totale dei dipendenti per categoria contrattuale (tempo determinato e indeterminato), per genere e area geografica
I dati includono solo i dipendenti interni del Gruppo Danieli e non i lavoratori esterni.
Si segnala che il Gruppo si avvale di forza lavoro esterna per alcune attività specifiche, ad esempio installazione di particolari impianti in cantieri esteri.
Il dato sul personale femminile conta circa il 12% del totale a livello di Gruppo ed è influenzato dalle caratteristiche del lavoro nel settore siderurgico e metalmeccanico (storicamente a prevalenza maschile) senza però presentare scostamenti significativi nel rapporto medio delle remunerazioni delle donne rispetto a quelle degli uomini per funzioni assimilabili e gradi di seniority similari.
Totale dei dipendenti per tipologia di impiego (full time, part time), per genere
Totale dei dipendenti in entrata e tasso di entrata per fasce di età, per genere e per area geografica
Totale dei dipendenti in uscita e tasso di uscita per fasce di età, per genere e per area geografica
Nota: i dati riportati non considerano i passaggi intercompany.
Scomposizione percentuale dei componenti effettivi degli organi di governo societario per fasce di età e per genere
Nota: i dati riportati considerano il presidente ed i sindaci effettivi.
Scomposizione percentuale dei dipendenti per inquadramento e per genere e per fasce d’età.
È proseguito lo sviluppo e l’ampliamento della piattaforma welfare dedicata a tutti i dipendenti italiani e altre formule similari per gli altri dipendenti all’estero ove previste dalle normative locali vigenti.
Nello specifico, il Gruppo ha sottoscritto un accordo con alcuni operatori specializzati per la gestione dei flexible benefits previsti dal contratto di categoria delle società italiane, che prevedono l’utilizzo di tali quote per l’acquisto di beni e servizi o il rimborso di spese sanitarie o relative all’istruzione.
Il personale è coperto da un programma assicurativo contro gli infortuni nei viaggi e rimborso spese mediche in caso di trasferte a mitigazione dei rischi di tali situazioni.
Operano sia il Fondo Metasalute per l’assistenza sanitaria che un programma di copertura generale contro gli infortuni per il personale attivo mentre la Fondazione Danieli garantisce un supporto agli ex dipendenti nel caso di situazioni di eventuale emergenza. Quale peculiarità del settore Steel Making, sono state fatte alcune iniziative presso gli stabilimenti di ABS come l’iniziativa “cuore d’acciaio” (controllo cardiologico annuale gratuito ai dipendenti over 50) e la gestione delle divise aziendali (la cui pulizia viene presa in carico direttamente dall’azienda, garantendo al collaboratore il risparmio del lavaggio e mettendo al contempo a disposizione dello stesso un capo sempre pulito ed in linea con gli standard di sicurezza).
Per proteggere la salute dei dipendenti e prevenire la diffusione di epidemie stagionali, il vaccino antinfluenzale ogni anno viene somministrato gratuitamente ai dipendenti che ne fanno richiesta, tuttavia a causa del Covid-19 la somministrazione è stata sospesa e sarà ripresa nel 2023 se possibile.
La Fondazione Danieli garantisce supporto ed assistenza in caso di eventi luttuosi o gravi necessità agli ex dipendenti ed alle loro famiglie.
L’agenzia di viaggi Turismo 85 S.r.l., società appartenente al Gruppo, dopo il periodo in cui le attività turistiche sono state fortemente frenate dalle limitazioni imposte dalla pandemia Covid-19 ha ripreso a pieno regime ad offrire agevolazioni ai dipendenti, proponendo mensilmente mete turistiche raggiungibili a prezzi scontati e gite giornaliere, così favorendo quando possibile l’aggregazione dei colleghi anche nei momenti extra lavorativi.
Molte iniziative sono state sviluppate in passato da Danieli per i propri dipendenti e saranno riproposte compatibilmente con le attuali limitazioni:
Approfondimento Sanitario – Donazione nuova autoemoteca all’Associazione Donatori Sangue |
Il mezzo finanziato dalla Danieli, dopo gli adempimenti amministrativi che si auspicano rapidi, verrà gestita in convenzione con la sanità regionale. Moderna, tecnologica e soprattutto utile per migliorare la donazione di sangue: la nuova autoemoteca è stata consegnata all’Afds Udine nel 2022 e, dopo gli adempimenti amministrativi, potrà iniziare a operare sul territorio. ll mezzo è stato realizzato su misura da una ditta specializzata di Somma Lombardo, non soltanto in base alle esigenze tecniche che garantiscano la massima sicurezza nel trattamento del sangue, ma anche introducendo le più recenti innovazioni tecnologiche affinché il mezzo assolva nel migliore dei modi alla sua missione. “Quando nell’autunno del 2020 le restrizioni a causa della diffusione del Covid-19 stavano penalizzando la raccolta di sangue presso i normali centri trasfusionali, è stato evidente a tutti l’importanza di poter contare su un mezzo mobile quale l’autoemoteca” spiega il presidente dell’Afds. È nata così l’idea di Danieli di dotarci di una seconda unità, idea rafforzata quando i numeri ci hanno confermato che l’autoemoteca già in uso era diventata nel frattempo il secondo punto di prelievo nella provincia di Udine. In più abbiamo guardato in prospettiva, ovvero abbiamo studiato il modo migliore per venire incontro a tutti i donatori, specie quelli in attività lavorativa, che hanno difficoltà a recarsi nei centri ospedalieri sia per tempistica sia per distanza della residenza. In sostanza, non abbiamo aspettato la fine della pandemia, ma quando ancora non si potevano fare previsioni sul suo termine abbiamo iniziato a pensare al futuro”. L’idea è stata sostenuta fin dall’inizio dal Gruppo Danieli, che oltre a finanziare l’acquisto e l’allestimento, ha messo a disposizione anche i suoi esperti tecnici. Sono così bastati appena 18 mesi per commissionare, progettare, realizzare e allestire l’autoemoteca che attende ora, in un concessionario di Pradamano, il via libera definitivo. L’altro mezzo, in uso da oltre una ventina di anni, continuerà a essere operativo dopo una revisione. Oltre alla donazione della nuova autoemoteca, quindi proseguono le donazioni di sangue da parte dei dipendenti donatori della Danieli, si svolgono all’ingresso della sede e sono agevoli dal punto di vista logistico e dal punto di vista delle tempistiche. |
Danieli ha definito un modello di gestione dell’azienda identificando i ruoli, le responsabilità operative e le modalità di esecuzione dei principali processi produttivi ponendo la massima attenzione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
In particolare, in considerazione ad ogni unità operativa ed alle attività svolte dalle stesse sono state predisposte specifiche linee guida e procedure aziendali per:
formando il personale al momento dell’assunzione e con successivi aggiornamenti periodici mettendo loro a disposizione (per una più agevole consultazione e utilizzo) nel sito aziendale tutta la documentazione di sicurezza e prevenzione per evitare situazioni di pericolo sul lavoro. Inoltre viene svolta una continua sensibilizzazione con campagne di informazione e comunicazioni specifiche per allertare e ricordare la necessità del rispetto dei protocolli di sicurezza.
I Datori di Lavoro ed i Dirigenti Preposti alla sicurezza sono responsabili per l’attuazione delle attività di prevenzione della Salute ed implementazione della Sicurezza nei luoghi di lavoro utilizzando personale specialistico che dedica particolare attenzione alla formazione ed addestramento del personale addetto alle specifiche mansioni operative. Nel Fiscal Year 2021/2022 c’è stato un rilevante incremento di ore di formazione in sicurezza poichè sono stati svolti numerosi corsi per rischi spefici che non erano erogabili in modalità webinar durante la pandemia, come per esempio per lavori su materiale elettrico, carroponti, ecc. Inoltre, durante la pandemia al fine di preservare il maggior numero di dipendenti esistenti possibile si è preferito ricollocare dipendenti in diverse funzioni tramite la mobilità interna piuttosto che concludere il rapporto lavorativo. Il cambio mansione ha implicato maggiori corsi per le competenze specifiche necessarie nel nuovo campo di lavoro.
Vengono redatti Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) e sono svolte riunioni di coordinamento tra le ditte terze ed i responsabili dei cantieri verificando i temi di salute e sicurezza dei lavoratori esterni.
La salute dei lavoratori viene garantita sui luoghi di lavoro anche con l’ausilio di un Servizio Sanitario Aziendale interno presente in tutte le unità produttive che effettua un programma di sorveglianza sanitaria con procedure di prevenzione e controllo, campagne di informazione e ispezioni periodiche.
Si evidenzia che ABS S.p.A. ha ricevuto sin da dicembre 2019 il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) dello Stabilimento di Cargnacco, che ha rappresentato il coronamento di 6 anni di lavoro ed oltre 7,5 milioni di euro di investimenti, articolati in 340 progetti di dettaglio, superando positivamente 6 sopralluoghi dei Vigili del Fuoco e che consente di affermare che ABS è una delle realtà siderurgiche più sicure di Italia.
Nel corso dell’esercizio 2020/2021 e 2021/2022 l’azienda ha affrontato con grande attenzione la tematica Covid-19, ponendo in essere con prontezza in Italia (e presso tutte le sedi estere) tutti i presidi necessari per limitare al massimo ogni impatto negativo sui suoi dipendenti.
Un’informativa completa sulla situazione delle infezioni Covid-19 è stata subito resa disponibile nel sistema intranet aziendale per aggiornare tutti i dipendenti in tempo reale per la totalità del Gruppo ed in piena trasparenza.
Gli stabilimenti italiani del Gruppo sono rimasti completamente chiusi solo per due settimane a marzo del 2020 portando a compimento le sole attività urgenti mentre gli stabilimenti russi ed indiani hanno effettuato chiusure limitate nel mese di aprile e giugno dello stesso anno; gli stabilimenti cinesi (pur lontani dall’area di Wuhan) erano rimasti invece chiusi anche per sole due settimane nel periodo di febbraio 2020 in concomitanza delle festività per il nuovo anno.
Le società italiane sono rimaste in costante contatto nel periodo iniziale della pandemia con il Prefetto di Udine, dal quale sono state ottenute le autorizzazioni di prosecuzione delle attività più delicate, considerate di rilevanza strategica per l’economia nazionale, così come previsto dall’art. 1, c. 1, lett. h) del DPCM del 22/03/2020.
Nel corso del 2022 ed in linea con le indicazioni di legge, l'Azienda, al fine di assicurare il più efficace ed efficiente processo di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo, ha monitorato l’accesso ai Luoghi di Lavoro tramite specifica funzionalità messa a disposizione dal Ministero della Salute tramite portale Inps (“GreenPass50+”) ai sensi degli articoli 9-quinquies e 9-septies del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021 n. 87.
Con la riapertura dei siti produttivi si è continuato nel corso degli anni 2020, 2021 e 2022 a seguire una via molto prudente, come peraltro già fatto nel periodo immediatamente precedente alla chiusura controllando la temperatura del personale prima di ogni ingresso, dotando lo stesso di presidi medici di sicurezza e rilocando le postazioni di lavoro in modo distanziato e protetto, installando postazioni di disinfezione mani negli uffici, vietando le riunioni fisiche e chiudendo la mensa ed i punti ristoro.
In tutti i casi possibili è stata attivata la modalità di lavoro agile/smart working e negli altri casi si è operato attraverso lo smaltimento delle ore di ferie a disposizione, procedendo solo in misura minima con la Cassa Integrazione Ordinaria quando ritenuta necessaria.
Nel complesso su una popolazione di quasi 9.000 dipendenti i casi di infezione Covid-19 sono stati comunque limitati e nel corso dell’esercizio 2021/2022 non ci sono stati in azienda casi gravi Covid-19 e nel caso di ospedalizzazione si sono conclusi sempre con la guarigione.
Ad aprile 2020 lo Smart Working era stato utilizzato per il 50% delle ore lavorabili dei nostri dipendenti. Questi sono poi gradualmente ritornati in presenza fino a raggiungere, a giugno 2020, una percentuale di lavoro smart del 35% circa. Nell’esercizio 2020/2021, le attività lavorative sono ritornate a pieno regime con una percentuale di presenza dell’80% e nel corso dell’esercizio l’8% delle ore lavorabili dei dipendenti si sono svolte in Smart Working. Le prestazioni di lavoro quindi sono state in prevalenza in presenza e lo strumento dello Smart Working è stato utilizzato essenzialmente per preservare la salute dei dipendenti, specialmente in caso di soggetti fragili, quali in paternità o maternità, dove è stato consentito questo metodo di lavoro in forma estesa. Il residuo 12% delle ore fa riferimento ad altre tipologie di assenza, principalmente si tratta di ferie mentre soltanto l’1% ha riguardato la CIG che è stata comunque chiusa a giugno 2021. Il Gruppo Danieli ha utilizzato lo strumento dello Smart Working con analoghe modalità anche durante l’esercizio 2021/2022 dove, nei fatti, si è rivelato un valido strumento per contrastare le diverse ondate di Covid-19. I lavoratori del Gruppo Danieli hanno svolto il 9% del tempo lavorato in Smart Working durante il FY2021/2022, principalmente durante il periodo invernale. Inoltre, lo strumento è stato utilizzato, in conformità con le leggi ed ove la legislazione lo permetteva, per conciliare le esigenze personali, familiari e di salute dei dipendenti della Danieli.
Medesime procedure di sicurezza e controllo sono state applicate ai lavoratori di subfornitori che prestano il loro lavoro nei cantieri per i quali il Gruppo attua le stesse procedure in ambito di presidio dei rischi dei lavoratori dipendenti e verifica e controlla i requisiti tecnico professionali delle società operanti.
Come anticipato, le seguenti società sono dotate di un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori certificato da standard internazionali ISO 45001: la Capogruppo e la Danieli Germany GmbH hanno ottenuto la transizione dalla certificazione OHSAS 18001 alla certificazione ISO 45001 nell’esercizio 2019/2020, mentre le società ABS S.p.A., Danieli Met. Equipment & Service Co. Ltd., Danieli Automation S.p.A., Danieli India Ltd., Danieli Co. Ltd, Danieli Corporation (società statunitense che segue il mercato locale) l’hanno ottenuta nell’esercizio 2020/2021 e le società Danieli Centro Combustion S.p.A. ed Danieli Systec Engineering d.o.o. Smederevo hanno ottenuto nel 2021/2022 la ISO 45001 in sostituzione alla vecchia OHSAS 18001 non più in uso.
L’approccio aziendale volto a prevenire gli incidenti e gli infortuni ha ottenuto negli anni risultati mediamente positivi con un solo infortunio grave a dipendenti nel corso del periodo 2021-2022 alla fine risolto positivamente con il regolare rientro al lavoro del collega infortunato.
Gli indici infortunistici sono calcolati secondo le modalità stabilite dalla norma UNI 7249: 2007 “Statistiche degli infortuni sul lavoro” indicando il numero di infortuni occorsi per ogni milione di ore lavorate.
I risultati positivi, in lieve miglioramento, si sono ottenuti anche grazie al perseguimento del progetto “Alcol e luoghi di lavoro”, mirato al contrasto dell’abuso dell’alcol in azienda, sovente con-causa di inaccettabili situazioni infortunistiche sia dal punto di vista della frequenza degli accadimenti, sia dal punto di vista della gravità degli stessi.
Nel corso dell’esercizio fiscale 2021/2022 è stata svolta attività di formazione in tema di sicurezza per un complessivo di quasi 46.015 ore. L’incremento tra il 2020/2021 e 2021/2022 è dovuto ai seguenti fattori: recupero corsi di formazione in presenza posticipati a causa del Covid-19, con riferimento ai corsi impossibili da svolgere in presenza (alta quota, materiali elettrici)
La società effettua corsi di formazione, informazione ed addestramento con l’obiettivo di istruire tutti i dipendenti sulle tematiche legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sulle corrette pratiche di gestione delle emergenze e sull’utilizzo delle attrezzature in uso in azienda. Vista la situazione legata alla pandemia, SPP (Salute Prevenzione e Protezione) in collaborazione con Danieli Academy ha utilizzato lo strumento dell’e-learning/webinar per garantire un importante intervento formativo/informativo sul tema Covid-19, in modo da diffondere le direttive aziendali ed i corretti comportamenti previsti dalle normative cogenti. Particolare attenzione è dedicata inoltre alla formazione periodica destinata ai tecnici di officina sulle procedure da utilizzare nello svolgimento delle attività quotidiane.
L’azienda continuativamente si assicura che il personale sia formato secondo quanto previsto dalla legislazione sulla sicurezza rilevando costantemente le necessità formative dei dipendenti, per esempio in caso di cambio di mansione. Pertanto, durante l’anno, si porta avanti l’attività associata all’aggiornamento obbligatorio quinquennale della formazione di base per tutti i lavoratori.
Il personale è coperto da un programma assicurativo contro gli infortuni, viaggi e rimborso spese mediche in caso di trasferte a mitigazione dei rischi di tali eventi.
Qualora le esigenze locali richiedano un presidio specialistico, la società provvede a dotare i cantieri esteri di una struttura di Security con personale specializzato che:
al fine di garantire la continuità delle operazioni, l’integrità del personale e quella degli assets aziendali utilizzati operando nel rispetto del Codice Etico aziendale.
Numero di infortuni sul lavoro, malattie professionali, fatalità e principali indici infortunistici
I dati includono i dipendenti interni del Gruppo Danieli e i lavoratori esterni non dipendenti ma il cui lavoro e/o luogo di lavoro è sotto il controllo dell’organizzazione Danieli laddove è possibile effettuare un monitoraggio presso le principali realtà produttive. Il Tasso di infortuni sul lavoro rappresenta il rapporto tra il numero totale di infortuni e il totale delle ore lavorate nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000; sono inclusi eventuali infortuni in itinere solo quando il trasporto è stato organizzato dall'organizzazione. Il Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze rappresenta il rapporto tra il numero totale di infortuni che hanno causato più di 180 giorni di assenza e il totale delle ore lavorate nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000. Il Tasso di decessi per cause di lavoro rappresenta il rapporto tra il numero totale di infortuni mortali e il totale delle ore lavorate nello stesso periodo, moltiplicato per 1.000.000. Nella tabella riguardante gli infortuni dei lavoratori esterni non sono calcolati i tassi di infortunio sul lavoro, di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze e di decessi per cause di lavoro perché il dato delle ore lavorate da questa categoria di lavoratori non è disponibile, in quanto il Gruppo non ha alcun controllo diretto sui dati forniti dai datori di lavoro di questi lavoratori, non dipendenti del Gruppo. |
Numero di infortuni sul lavoro, malattie professionali, fatalità e principali indici infortunistici
Con riferimento al grave infortunio esterno, si segnala che è occorso ad un appaltatore che non è dipendente del Gruppo, ma il cui luogo di lavoro è sotto il controllo dell’organizzazione, ed è riconducibile a una frattura.
La “Danieli Academy” è il perno ed il centro organizzativo del sistema formativo aziendale e persegue il duplice obiettivo di favorire e migliorare la crescita e lo sviluppo delle risorse umane e di radicare e consolidare la visione ed i valori aziendali.
La “Danieli Academy” è una scuola di impresa nell’impresa per supportare sia il processo di cambiamento sia l’evoluzione organizzativa, nonché un luogo di apprendimento dove le risorse vengono valorizzate attraverso il consolidamento professionale ed il lavoro in team con il supporto Universitario e di Istituti Scolastici Specialistici locali.
Danieli Academy mantiene durature e fruttuose collaborazioni con Istituti Tecnici Superiori e Università italiane e straniere grazie all’area Talents. Sono promossi ed organizzati tirocini nell’ottica dell’alternanza scuola lavoro sia all’interno dell’Academy sia presso le diverse linee di prodotto. Durante gli stage curricolari i tirocinanti sono seguiti quotidianamente dai tutor aziendali in una costante attività formativa in affiancamento e “on the job” che implica migliaia di ore del personale dedicate alla formazione delle nuove generazioni. Grazie a tali attività gli studenti ospitati sviluppano progetti scolastici o tesi di laurea in azienda.
Anche nel 2021/2022, tali inziative sono state portate avanti in sicurezza con scuole, istituti tecnici superiori ed industriali.
In continuità con il passato, la Danieli Academy ha continuato il programma INDE18 rivolto ad apprendisti assunti, giovani neodiplomati da ITI e ITS e neolaureati. Trattasi di un percorso di formazione dedicato della durata di 8 mesi, da settembre ad aprile.
È stato lanciato il progetto Danieli Globe volto a consentire ai giovani di talento di seguire un progetto all’estero, momentaneamente sospeso a causa delle restrizioni e dei vincoli alla mobilità internazionale legati alla situazione pandemica.
L’area Talents di Danieli Academy si occupa inoltre del recruiting, della selezione, della gestione e dello sviluppo di giovani neodiplomati e neolaureati in azienda. Presso le Scuole e le Università vengono organizzate presentazioni aziendali, lezioni, partecipazioni a Career Day nell’ottica di attrarre i migliori talenti all’interno dell’organizzazione aziendale Danieli.
All’estero, il Gruppo è ugualmente determinato nel contribuire alla creazione di nuove opportunità di sviluppo, con particolare riferimento a quello tecnologico ed occupazionale. In questo quadro collabora attivamente con le principali Università ed Enti di istruzione di riferimento, sponsorizzando progetti di innovazione ed offrendo concreti orientamenti per facilitare l’avvio dei giovani nel mondo del lavoro.
I corsi di aggiornamento e formazione in favore dei dipendenti ( 2,366 corsi pari a circa 144.840 ore) rappresentano un investimento aziendale e sono di tipologie diverse con molteplici obiettivi:
In aggiunta alle misure di sicurezza impostate per contrastare il Covid-19, è stata adottata una modalità di formazione blended, riducendo il carico fisico di presenze e prevedendo attività da remoto.
A marzo 2021 è stato iniziato un progetto di formazione (MET3) indirizzato alle figure dirigenziali o manageriali ed obiettivato ad incentivare l’imprenditorialità, la cultura del lavoro, l’esplorazione di nuovi ambiti legati alla digitalizzazione ed alla strategia organizzativa. L’iniziativa è stata portata avanti con orizzonte 2021/2022.
Le nuove risorse vengono introdotte attraverso un percorso di onboarding che prevede momenti formativi in presenza ed online attinenti allo specifico ruolo e alle policy aziendali. In prosecuzione a quanto fatto in passato, è stata erogata formazione su temi di travel security, cybersecurity, policy aziendali, codice etico, modello 231, Gift and Hospitality policy, specifiche misure di sicurezza legate alla prevenzione Covid-19.
La Capogruppo collabora costantemente con gli Istituti Scolastici Superiori, MITS e Università italiane e straniere, organizzando e gestendo ogni anno circa 100 progetti di alternanza scuola lavoro e una trentina di stage curriculari con annessi progetti di tesi.
Inoltre, la società partecipa attivamente all’interno dei programmi di studio degli Istituti Scolastici Superiori, ITS e Università nelle seguenti modalità:
La Capogruppo è membro fondatore della Fondazione ITS Malignani di Udine e sponsorizza ogni anno il Corso in Meccatronica che conta più classi per un totale di oltre 100 iscritti. Inoltre, Danieli è in procinto di investire per riqualificare le aree della ex fabbrica Dormisch nel cuore di Udine al fine di costruire un nuovo centro polifunzionale aperto alla comunità locale e alle nuove generazioni in grado di fungere da ponte e da punto di collegamento, tra il centro storico della città e il nuovo centro studi che ospiterà la sede dell’ITS Malignani, assieme ad un ristorante/bar, un auditorium, una biblioteca e vari laboratori anche aperti alle imprese locali come spunto per l’innovazione e la ricerca. Questo investimento darà un forte impulso di rinascita e di rigenerazione urbana ed è stato fortemente promosso dal presidente del Gruppo Danieli, Ing. Benedetti che si è inizialmente formato scolasticamente nel Malignani arrivando sino all’importante figura di rilievo mondiale che ricopre oggi. Il piano di rinascita dell’area Dormisch rappresenta quindi un forte stimolo di speranza e innovazione che influenzerà positivamente la comunità friulana in senso esteso, dal pubblico con le istituzioni scolastiche ed universitarie, sino al privato e gli imprenditori, in un’ottica di sviluppo innovativo e sostenibile. Gli stabili saranno alimentati da energia idroelettrica recuperata da un corso di acqua adiacente attraverso una turbina. Si punta quindi sul recupero e sulla valorizzazione della turbina per rendere autonomo l'intero complesso. Danieli riconvertirà la zona in un polo pensato per i giovani, dove troverà spazio la sede dell'Its Malignani. Sarà comunque uno spazio aperto alla città: al suo interno è prevista la realizzazione di un ristorante, di un auditorium, di una biblioteca e di laboratori di cui uno aperto alle aziende che intendono puntare sull'innovazione e sulla ricerca.
Vengono assunti da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. circa 100 neodiplomati e neolaureati all’anno con un contratto di apprendistato professionalizzante.
Questa iniziativa rivolge l’attenzione ai giovani, per stimolarli in un percorso formativo che dia loro essenzialmente quattro elementi prospettici di sviluppo, oggi di fondamentale importanza:
L’attenzione rivolta ai giovani talenti viene sottolineata inoltre dall’annuale sponsorizzazione di borse di studio e premi di laurea destinati ai meritevoli neodiplomati e neolaureati in discipline tecniche e scientifiche.
Il Gruppo partecipa attivamente all’organizzazione di Master specifici per il settore metallurgico e sostiene economicamente Master in materie economiche/amministrative a cui partecipano alcuni dipendenti a condizioni economiche vantaggiose.
Oltre al sito Web aziendale è disponibile per ogni dipendente anche il portale aziendale “Danieli Synapse” che permette un’immediata interazione con l’azienda garantendo informazioni aggiornate su temi di interesse specifico ma anche servizi ed assistenza in materia di sicurezza e governance in senso ampio.
Ogni dipendente può personalizzare il servizio che viene aggiornato in continuo e garantito anche su smartphone. Particolare rilevanza ha avuto il portale “Danieli Synapse” durante l’emergenza Covid-19 e il contestuale lockdown consentendo alle società del Gruppo di informare i propri dipendenti sulle varie attività e sugli strumenti messi in campo per contrastare gli effetti del virus ed ai dipendenti di rimanere sempre aggiornati sugli effetti dell’epidemia nei vari paesi in cui il Gruppo opera. Con cadenza settimanale viene fornito inoltre un report con i casi Covid-19 rilevati, suddivisi per ciascuna azienda del Gruppo, ciascun paese e regione, per informare ciascun dipendente sulla diffusione del Covid-19 nell’area vicino a sè potendo poi organizzarsi e comportarsi in maniera tale da abbattere il rischio di malattia, dentro e fuori dal contesto lavorativo.
Nel 2021/2022, inoltre, il portale Web di Danieli è stato integrato con un’area di News dove ci si può informare in merito a diverse notizie di interesse, utili non soltanto riguardo la diffusione del virus Covid-19, ma anche per esempio sul meteo, allerte climatiche o condiziodi del traffico nelle strade limitrofe ed in tempo reale.
Particolare attenzione è stata dedicata dall’azienda per la tutela aziendale in tema di Cyber Risks, attivando nel fiscal year 2021/2022 un programma di iniziative in ottica di continuo miglioramento, fra cui:
Network Access Control, Next Generation Antivirus e Vulnerability Management).
Tutte le attività sopra individuate sono coperte da un budget dedicato e la preparazione del personale oltre l’elevato standard dei sistemi (essendo Danieli un leader mondiale per lo sviluppo di tecnologie Hi Tech), e l’aggiornamento dei firewall esistenti ha evitato ad oggi ogni intrusione nel network interno.
Danieli adotta misure per assicurare la tutela dei dati personali raccolti e archiviati. La funzione Information Communication Technology (ICT) di Danieli gestisce in maniera centralizzata e con un team dedicato l’area della sicurezza informatica. Nell’anno fiscale 2021/2022 non sono state rilevate fughe, furti o perdite di dati, il Gruppo, quindi, non ha ricevuto denunce comprovate riguardanti le violazioni della privacy dei clienti e perdita di dati dei clienti.
Danieli concentra le attività di ricerca e sviluppo esclusivamente nelle aree tecnologiche rientranti nel settore operativo del Gruppo (produzione di metalli e produzione macchine per l’industria metallurgica) partendo dallo sviluppo del processo primario sino al prodotto finito (in pratica dal minerale al prodotto finito).
In sintesi, sono coperte le seguenti aree di processo:
La capacità di sviluppare nuove tecnologie e pacchetti tecnologici nei settori sopra indicati è per il Gruppo Danieli una capacità fondamentale per mantenere competitività nel mercato dell’acciaio ed alluminio.
Il processo di ricerca usualmente si sviluppa in modo ordinato:
I risultati della ricerca nella forma di idee, concetti, approcci tecnologici e capacità operative rappresentano un importante Intangible Asset per garantire a Danieli la leadership tecnologica nel mercato. A questo scopo il Gruppo ha ideato il Danieli Innov-Action Award, un concorso aperto a tutti i dipendenti e i collaboratori per stimolare e incoraggiare lo sviluppo di nuove tecnologie, applicazioni o processi utili a migliorare la sostenibilità ambientale con quattro temi principali:
Le innovazioni proposte, dopo il vaglio di una commissione tecnica, vengono testate presso i laboratori di ricerca e, se sono ritenute valide, applicate agli impianti in produzione. Gli “innovatori” (team o singoli) vengono premiati durante l’annuale incontro dell’azienda con i dipendenti e le famiglie in prossimità delle festività natalizie.
Sempre nell’ottica della ricerca e sviluppo ha continuato la sua attività il Danieli Digi&Met Lab (inaugurato nel mese di febbraio 2020) presso l’Università di Udine (Uniud Village Labs), il primo laboratorio privato istituito presso un centro universitario, con l’obiettivo di stimolare l’interesse degli studenti, dei ricercatori e dei professori nella ricerca di concrete soluzioni innovative nell’ambito della produzione metallurgica.
La tutela della proprietà intellettuale occupa un ruolo strategico per l’azienda che investe ogni anno innumerevoli risorse per sviluppare nuovi prodotti e nuove tecnologie da applicare nelle soluzioni industriali proposte alla clientela.
Il mantenimento del know-how e dei brevetti in essere richiede una costante attività di aggiornamento che viene svolta anche con progetti dedicati e con il coinvolgimento delle principali Università locali.
La spesa annuale complessiva di circa 200 milioni di euro comprende sia quella per i prototipi e la ricerca diretta e quella correlata per i progetti innovativi senza margini e le prime applicazioni industriali che richiedono un forte impegno per l’azienda negli avviamenti e nei test di performance.
Opera in Italia un Centro Ricerche Danieli con 85 dipendenti direttamente impiegati nella nuova struttura inaugurata nel 2017 al servizio del settore macchine ed impianti che include dal 2021 nella medesima sede anche la nuova divisione Dan Green con cinque risorse R&D dedicate specificatamente a temi green di sostenibilità dal punto di vista ingegneristico, impiantistico e tecnologico. Inoltre, opera a Metz in Francia un Centro Ricerche ABS con circa 15 dipendenti al servizio del settore acciaio per proporre ai clienti nuove leghe per applicazioni industriali. Globalmente sono svolte nel gruppo attività di ricerca pure da altri 35 dipendenti presenti nelle diverse linee di prodotto portando ad un totale di 140 risorse dedicate all’R&D, pari ad un’incidenza dell’1,5% sul totale dipendenti di gruppo, segnale di forte impegno in questo ambito. Un esempio concreto è in UK dove opera la società Innoval Technology Ltd. con laboratori di proprietà che offre soluzioni innovative ai clienti che operano nel settore dell’alluminio.
In Francia la società ABS Centre MétallurgiqueIn Francia la società ABS Centre MétallurgiqueACM ha ottenuto l'accreditamento secondo lo standard internazionale ISO 17025 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura).
Il rispetto dei tempi e della qualità dei prodotti forniti in linea con le obbligazioni assunte verso il cliente rappresenta il principale obiettivo della società e dei suoi dipendenti per ottenere la soddisfazione di quest’ultimo.
Per ottenere questi risultati il Gruppo si è dotato di una “Corporate Quality Policy” basata su valori e cultura aziendale che definisce le metodologie costruttive, gli standard di qualità e gli indicatori di performance da seguire per prevenire le non-conformità dei prodotti e fornire in qualità i beni e servizi contrattualmente richiesti.
Il sistema di qualità Danieli opera quindi nel rispetto degli standard richiesti dalle certificazioni:
garantendo che i prodotti forniti siano costruiti seguendo le aspettative del cliente e nel rispetto degli obblighi contrattuali, di sicurezza, statutari o regolamentari.
L’applicazione standardizzata delle regole e dei processi trasversalmente in tutte le unità del Gruppo rappresenta un know-how aziendale disponibile per tutti i dipendenti per identificare le best practices da seguire in tutte le fabbriche del Gruppo garantendo sempre lo stesso livello di qualità e sicurezza.
La produzione di macchine per l’industria dei metalli e la produzione di acciaio richiedono entrambe l’ottemperanza di regolamenti, leggi e prescrizioni emanate da direttive nazionali ed internazionali la cui osservanza viene richiesta e regolata dalle specifiche tecniche produttive previste dalla società e da ABS S.p.A. che prevedono l’uso di personale tecnico formato e consapevole dei limiti previsti ed imposti dalle norme e regolamenti applicabili.
Il sistema di qualità aziendale prevede infine piani di verifica e controlli per assicurare il rispetto degli standard di produzione seguiti.
Per garantire la prevenzione e la mitigazione dei rischi sulla salute e sicurezza al quale sono esposti i clienti, il Gruppo si è dotato di certificazioni che attestano il rispetto degli standards richiesti sulla qualità dei prodotti (la società ABS S.p.A. ha ottenuto il certificato ZF), predispone accurati manuali d’uso e di manutenzione degli impianti, organizza dei corsi per l’addestramento del personale dei clienti che lavorerà sugli impianti realizzati dal Gruppo.
Si segnala inoltre che ABS S.p.A. che rappresenta il principale sito operativo del settore Steel Making del Gruppo, verifica il rispetto dei requisiti di legge per i materiali in entrata ed in uscita e si è impegnata ad acquistare materiale che non contenga minerali provenienti da zone di conflitto.
La protezione dell’ambiente costituisce non solo una priorità per il Gruppo in relazione alle attività produttive direttamente esercitate sia nel settore Steel Making che in quello Plant Making, ma per quest’ultimo pure un’opportunità da promuovere verso i clienti per permettere loro il rispetto delle prescrizioni legali applicabili, ed un utilizzo consapevole delle risorse nell’ambito di un processo di miglioramento continuo allineato alla best practice.
Danieli è parte attiva nel processo ClimateNeutralEU per raggiungere una diminuzione sostanziale nelle emissioni GHG nel 2030, sensibilizzando le autorità europee sulla necessità di raggiungere questi obiettivi promosso dal commitment generale delle principali aziende europee.
Come anticipato, inoltre, Danieli ha definito dei target “science-based” di riduzione delle emissioni nel lungo termine al 2050, validati da SBTi, in linea con il Net-Zero Standard. L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni di gas ad effetto serra dirette, indirette e derivanti dalla catena del valore garantendo un contributo attivo per la conversione green dell’industria dell’acciaio in particolare offrendo soluzioni tecnologiche per la produzione di Green Steel ai propri clienti. L’esigenza di una risposta concreta e urgente nei confronti del cambiamento climatico rappresenta un’opportunità, anche grazie agli impianti green Danieli, per invertire e rallentare in tempo la tendenza verso il surriscaldamento globale progressivo. Recenti studi sulla climate science della IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sottolineano che è ancora possibile limitare l’aumento delle temperature a 1.5C° rispetto ai livelli pre-industriali ma che siamo vicino alla soglia, al punto di non ritorno.
L’approccio di tutela ambientale del Gruppo ha in primis l’obiettivo di garantire innanzitutto il rispetto delle prescrizioni legali applicabili all’attività produttiva propria identificando, monitorando e mitigando tutti gli aspetti ambientali correlati:
Inoltre, il Gruppo Danieli ha definito alcuni target di riferimento per mantenere standard elevati nella salvaguardia dell’ambiente:
Nella produzione dei metalli le “green Technologies” sono quelle che permettono di limitare sprechi ed emissioni con minor consumo di materie prime nel processo produttivo traducendosi non solo in vantaggi per i produttori ma pure in riduzioni nell’uso dell’acqua e nelle emissioni GHG.
Nei nuovi progetti e negli ammodernamenti di quelli esistenti l’utilizzo di design innovativo, la logistica e il lay out degli impianti utilizzando le “Best Available Technologies” (BAT) permettono di rendere la produzione più efficiente e pulita soprattutto con una riduzione dei consumi dell’energia che rappresenta una delle principali fonti di emissioni di CO2.
Prodotti come il Q-ONE, che permettono di alimentare digitalmente i forni elettrici prevenendo disturbi sulla rete, permetteranno un miglior dimensionamento della stessa al servizio di tutta la comunità riducendo consumi, sprechi e disturbi di Flicker e permettendo la connessione diretta degli impianti con fonti di energia rinnovabile.
Lo sviluppo di processi che gestiscano in continuità la fase di colata e laminazione per prodotti lunghi e piani (MI.DA. e QSP-DUE) e la laminazione dei prodotti semilavorati a temperature inferiori con sistemi di riscaldamento veloce a induzione (QHEAT) permettono già oggi di ottenere prodotti di qualità con un sostanziale incremento di efficienza rispetto il passato.
Il minore consumo di gas naturale con l’uso di bruciatori a fiamma controllata e l’utilizzo di idrogeno negli impianti di riduzione diretta porteranno ad una produzione di acciaio con una riduzione molto significativa delle emissioni di CO2 (portandola quasi a zero).
Il futuro potrà essere ancora migliore grazie alla ricerca “green” con uso di modelli predittivi e intelligenza artificiale trasferendo il know how sviluppato con la ricerca di Danieli al servizio degli impianti dei clienti per una produzione ad alta efficienza e bassi sprechi.
In tale contesto è stata attivata una nuova linea di prodotto DanGreen che ha tre obiettivi principali:
La società esegue sempre in sede di avvio di nuovi progetti (soprattutto nel settore Plant Making) un risk assessment dove vengono identificati anche i temi ambientali significativi legati allo sviluppo della commessa nei siti produttivi dei clienti individuando pure le misure necessarie per mitigare gli impatti sulle comunità locali che nella massima parte dei progetti sono comunque gestibili ed estremamente contenuti.
La Capogruppo (che copre sia l’unità operativa presso la sede centrale sia la sede del Centro Ricerche), ABS S.p.A., Danieli Met. Equipment & Service (China) Co. Ltd., Danieli Co.Ltd e Danieli India Ltd hanno sviluppato un Sistema di Gestione ambientale certificato ISO 14001. La consociata ABS S.p.A., le cui attività di business sono altamente energivore, ha implementato anche un Sistema di gestione energetica certificato ISO 50001 nell’ambito del quale viene eseguita una diagnosi energetica ogni 4 anni. La certificazione ISO 50001 è stata ottenuta anche dalla Danieli Germany Gmbh, per le sue tre sedi.
I consumi energetici, le emissioni ed i prelievi idrici rappresentano i principali indicatori dell’impatto sull’ambiente dei processi produttivi del Gruppo. In particolare, nell’ambito delle iniziative di efficientamento energetico si segnala che la Capogruppo e Danieli Automation S.p.A. hanno istallato alcuni impianti fotovoltaici coprendo i tetti dei capannoni industriali e che la società ABS S.p.A. ha installato un impianto ORC (Organic Rankine Cycle) per produrre energia utilizzando il calore dei fumi dei forni elettrici utilizzati nella produzione di acciaio. Per gli esercizi 2020/2021 e 2021/2022, l’impianto, pur essendo operativo e funzionante, non ha lavorato per esigenze di produzione. Sempre in ABS S.p.A., è stato realizzato un impianto di teleriscaldamento che recupera calore dai fumi caldi del forno Walking Beam della Rotoforgia per riscaldare alcuni fabbricati, tra cui la palazzina uffici, la mensa e lo spogliatoio. E’ in programma di ampliare tale impianto ad altri fabbricati del sito di Pozzuolo. Quindi, tramite il recupero del calore generato dalla lavorazione dell’acciaio sarà possibile riscaldare fabbricati limitrofi, evitando il consumo di gas metano. Il calore rinnovabile con il teleriscaldamento offre chiari vantaggi: emissioni di CO2 basse o addirittura nulle.
ABS ha continuato nell’esercizio con lo sviluppo del progetto di LCA (Life Cycle Assessment) per misurare e validare gli impatti dei suoi processi/prodotti dalla nascita al fine vita, poiché la sostenibilità deve essere necessariamente una sostenibilità di filiera, e l’attenzione alle prestazioni ambientali e sociali dei fornitori è quindi fondamentale.
Gli obiettivi del progetto puntano:
Il progetto si è concluso con successo nell’esercizio 2021/2022 garantendo una mappatura utile per ottimizzare i consumi energetici della Società.
Di seguito sono presentati i consumi energetici del Gruppo:
I fattori di conversione utilizzati sono tratti dal documento “UK Government – GHG Conversion Factors for Company Reporting 2022”. Alcune voci che concorrono alla determinazione dei consumi energetici del Gruppo sono state in parte stimate, utilizzando criteri in grado di fornire una rappresentazione quanto più possibile precisa ed esaustiva. Si segnala che è stato integrato il dato relativo ai consumi di carbone industriale, che viene utilizzato come additivo nei processi produttivi e rappresenta quindi un portatore di energia; tali valori sono stati rendicontati in allineamento con il nuovo formato delle diagnosi obbligatorie richieste per le acciaierie dal D.Lgs.102/2014, che è stato modificato a seguito di un tavolo di confronto guidato da Federacciai. Inoltre, ABS S.p.A. ed ABS Sisak lo hanno inserito nella lista dei vettori energetici che vengono monitorati nell’ambito della certificazione ISO 50001 di Energy Management.
Si segnala che con riferimento all’energia elettrica acquistata da rete, l’84% (86% nell’esercizio precedente) della stessa proviene da un fornitore che dichiara che il proprio mix energetico utilizzato per la produzione dell’energia elettrica venduta è costituito per circa il 38% da fonti rinnovabili (dati riferiti all’anno 2020, ultimi disponibili).
I dati ambientali si riferiscono al Gruppo Danieli. Per quanto riguarda la Capogruppo, oltre alla sede principale sono incluse anche le principali unità locali italiane.
I consumi energetici del gruppo sono leggermente aumentati in termini assoluti, principalmente per una maggiore produzione del settore Steel Making, seppure grazie alle efficienze raggiunte nelle azioni di riduzione dei consumi si sono ridotti in termini relativi se considerati per singola tonnellata di acciaio prodotto (come indicato nel grafico riportato successivamente).
L'avvio del nuovo laminatoio vergella in ABS S.p.A. ha portato nell’esercizio sia una riduzione del consumo di gas complessivo dell’azienda ed anche una diminuzione del consumo unitario per tonnellata di acciaio prodotto grazie alla maggiore efficienza legata all’incremento di circa il 20% nella produzione totale.
Il consumo specifico elettrico è invece diminuito in modo significativo grazie all'elevato carico dell'acciaieria ed alle azioni di efficientamento sia impiantistico che gestionale.
Nota: Si precisa che il grafico si riferisce al settore Steel Making e che la fonte dei dati è un’elaborazione interna che raffronta consumi energetici ed emissioni alle tonnellate prodotte. La serie storica espone i dati di tonnellate prodotte intese come tonnellate laminate con i processi produttivi di acciaio.
Il settore Steel Making continua il suo corso di miglioramento dei principali indici di consumo e di emissioni per ton di acciaio prodotto grazie agli investimenti effettuati per aumentare l’efficienza produttiva, applicando sempre la miglior tecnologia disponibile. In particolare, il calo dei consumi energetici per ton deriva dal miglioramento di efficienza nella fusione rottami e trattamento dell’acciaio liquido negli ultimi quattro anni. Inoltre, i dati aggiornati al Fiscal Year 2021/2022 includono le informazioni di Sisak che in precedenza non produceva ai livelli sostenuti del 2021-22. Sisak utilizza un Digimelter alimentato da Q-ONE che ha permesso una diminuzione del gas e dell’elettricità consumata per tonnellata prodotta, l’effetto è visibile dalla flessione delle curve del grafico. Tale settore, per la specificità della sua attività, utilizza una serie di procedure per individuare tutti gli aspetti ambientali che possono subire un impatto (benefico o negativo) a seguito di un’interazione con le attività produttive degli impianti:
e gestire eventuali modifiche sostanziali al contesto interno agli stabilimenti ed al contesto esterno agli stessi, in particolare per quanto riguarda la qualità delle componenti ambientali e gli obblighi di conformità.
L’identificazione degli aspetti ambientali e la valutazione della loro significatività viene svolta seguendo un approccio metodologico di valutazione matriciale individuando sia gli aspetti ambientali diretti (conformità a leggi/regolamenti ed impatti su tutte le parti interessate) sia quelli indiretti (normativi, economici in base all’influenza correlata all’attività svolta da Danieli).
Le procedure e le valutazioni vengono aggiornate periodicamente ed ogni volta si effettuino interventi sugli impianti che modificano le caratteristiche e le performances degli stessi.
Di seguito sono presentati i prelievi idrici del Gruppo:
Nota: Dati in parte stimati, utilizzando criteri in grado di fornire una rappresentazione quanto più possibile precisa ed esaustiva.
Le risorse idriche impiegate sono del tipo dolce pressocchè interamente. Con riferimento al prelievo di acqua in aree soggette a stress idrico, il Gruppo si avvale dell’Aqueduct Tool sviluppato dal World Resources Institute per identificare le aree potenzialmente a rischio. Ai sensi di tale analisi, nessuno stabilimento produttivo è situato in aree a stress idrico. I prelievi idrici afferiscono principalmente al settore Steel Making, in primis ABS S.p.A. con prelievo di acqua dolce da acque sotterranee. I prelievi idrici provenienti da fonte idrica di superficie sono principalmente riferibili alla società ABS Sisak d.o.o. L’anno fiscale 2020/2021 e quello 2021/2022 sono stati caratterizzati da un progressivo incremento legato alla ripresa della produzione di ABS Sisak d.o.o.con un progressivo recupero dell’attività produttiva dopo la crisi di mercato legata al Covid-19. Quindi i prelievi idrici da acque sotterranee di ABS S.p.A. evidenziano un incremento frutto della maggior produzione post pandemica. In ABS S.p.A., il principale prelievo di acqua è per effettuare il make-up delle vasche dei circuiti di raffreddamento industriali. Sulla tubazione ad anello si collettano tutti i punti di prelievo.
Gli scarichi idrici sono autorizzati nell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, Decreto 4918/2020) e sono sottoposti a limiti e prescrizioni che ABS S.p.A. controlla periodicamente al fine di garantirne il rispetto. Tutti gli scarichi seguono i limiti di scarico previsti dall’Allegato B del Decreto 4918 ed i controlli seguono quanto indicato dal Piano di monitoraggio e controllo contenuto nell’Allegato C del medesimo Decreto. In ABS Sisak d.o.o., i prelievi idrici vengono effettuati dal fiume Sava in piena ottemperanza delle regole ed autorizzazioni. Dopo aver trattato la risorsa idrica per essere utilizzata nel processo, viene scaricata nuovamente nel fiume previo attraversamento in una stazione di pulizia da eventuale grasso/olio. ABS Sisak d.o.o. ha le autorizzazioni per lavorare in questo senso, non sono mai stati ricevuti complain, è in compliance con le regole. Inoltre, vengono effettuati regolarmente dei test sulla qualità dell’acqua tramite un laboratorio esterno certificato.
Lo strumento del WRI è disponibile online alla pagina web: https://www.wri.org/our-work/project/aqueduct. Per le analisi, sono stati tenuti in considerazione i risultati emersi nella colonna “baseline water stress” e i livelli “stress elevato” e “stress estremamente elevato”. Inoltre, si segnala che la principale porzione di prelievo è di acqua di tipo dolce, dove ABS compone la quasi totalità dell’utilizzo idrico. |
Al contrario, nel settore Plant Making, si è verificato un risparmio di prelievi idrici per circa il -7% derivante dalla società di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A.. Inoltre, in Asia, specificatamente nelle principali società Danieli Co. Ltd. e Danieli Changsu Metallurgical Equipment & Service Co., vi è una gestione omogenea dell’acqua con il pieno rispetto della normativa locale vigente in termini di utilizzo e scarichi. Infine, nella Capogruppo Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., le risorse idriche (da terze parti) sono impiegate esclusivamente per uso civile (servizi igienici, docce, mensa aziendale) ed i consumi vengono contabilizzati tramite contatori ad uso interno dedicati per ogni fabbricato, mentre nella produzione ci sono piccoli impianti di raffreddamento aziendali a circuito chiuso (con torri evaporative per raffreddamento trattamenti termici e chiller per condizionamento uffici). E’ presente un impianto di depurazione predisposto per il trattamento di acque classificate come urbane; a scadenze indicate nell’autorizzazione allo scarico da parte della regione FVG vengono eseguite le analisi dei parametri di Legge delle acque in arrivo ed allo scarico.
Di seguito sono presentati i dati relativi alle emissioni in atmosfera del Gruppo:
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I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni dirette di CO2 – Scope 1 sono tratti dal documento “UK Government - GHG Conversion Factors for Company Reporting 2022”, ad eccezione di quelle relative alla società ABS S.p.A ed alla società ABS Sisak d.o.o., il cui calcolo è stato stimato sulla base della certificazione rilasciata dall’Emission Trading System (ETS).
I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni indirette sono quelli proposti da Terna per le Emissioni indirette Scope 2 Location-based (Terna, Confronti Internazionali 2019), ed i residual mix per le Emissioni indirette Scope 2 Market-based (AIB 22, European Residual Mixes 2021).
Le emissioni dello Scope 2 sono espresse in tonnellate di CO2, tuttavia la percentuale di metano e protossido di azoto ha un effetto trascurabile sulle emissioni totali di gas serra (CO2equivalenti) come desumibile dalla letteratura tecnica di riferimento. Si segnala che l’approccio di consolidamento delle emissioni per lo scope 1 e lo scope 2 è il controllo operativo.
Le emissioni indirette di Scopo 3 sono conteggiate utilizzando il metodo Quantis tranne per i valori di CO2 correlati alla produzione di acciaio su base annuale degli impianti commissionati nell’esercizio ad uso dei nostri clienti, conteggiate nello specifico in base alle tecnologie applicate e i fattori di produzione utilizzati.
Le emissioni correlate agli impianti venduti coprono circa il 88% del valore indicato nello Scopo 3 e sono direttamente influenzate dalla tipologia di impianti venduti dalle diverse linee di prodotto Danieli ed impiegati in fasi diverse dell’industria dell’acciaio (produzione di acciaio liquido da minerale o da rottame, impianti di riduzione diretta e/o impianti di laminazione, etc.). Nell’esercizio 2020/21 sono stati consegnati impianti con una produzione teorica annua di circa 32,5 mio tons ed un rapporto medio di emissioni di CO2 per ton di circa 500 Kg per ton. Nel 2021/22 vi è una produzione teorica annua di circa 17 mio tons con un rapporto medio di emissioni CO2 di circa 43Kg per ton.
L’incremento dei valori di Scope 3 per il 2020/21 era influenzata dalle forniture avviate dalla linea di prodotto Danieli Corus per 6 nuovi altoforni per clienti in Asia utilizzati nel settore della metallurgia primaria (dove la produzione di acciaio avviene con uso di coke) e grazie alle tecnologie Danieli possono operare con emissioni per tonnellata di acciaio liquido prodotto ben al di sotto della media mondiale degli impianti oggi funzionanti. La messa in servizio di questi impianti ha determinato un incremento dello Scope 3 del Gruppo nell’esercizio 2020/2021 rispetto al precedente. Tuttavia, le emissioni per tonnellata di acciaio prodotto di questi impianti sono notevolmente inferiori rispetto alla stessa tipologia di altoforno presente in India ed in Cina. Pertanto, Corus ha permesso di raggiungere in media emissioni di 1,2 tCO2/ton, garantendo una riduzione nell’intervallo del 40-50% rispetto ad impianti analoghi presenti nelle aree geografiche interessate.
Nel seguente grafico, vengono rappresentate le emissioni di tCO2e per tonnellata di acciaio prodotto, per area geografica e per tipologia di impianto, nella forma di altoforno o forno ad arco elettrico. In aggiunta, si sottolinea che la tecnologia Danieli Digimelter ha emissioni di 300 kg CO2 per tonnellata di prodotto.
Fonte: elaborazione interna di Danieli Corus a partire dai dati pubblicati da BHP, J.P. Morgan Estimates, 2021, Asia Pacific Equity Research.
Nota: I dati relativi alle altre emissioni inquinanti in atmosfera sono stati stimati a partire dalle rilevazioni e dalle analisi eseguite sui punti di emissione.
Si rileva che il 95% dei consumi energetici, l’89% dei prelievi d’acqua e il 96% delle emissioni dirette di CO2 – Scope 1 sono relativi al settore Steel Making del gruppo Danieli mentre la quota residuale è correlata al settore Plant Making che ha un impatto ambientale molto più ridotto rispetto a quello siderurgico che prevede e necessita di un’attenta e continua valutazione di tutti i parametri ambientali associati alla produzione.
L’industria dell’acciaio accompagna la crescita economica della comunità mondiale contribuendo al miglioramento del benessere sociale con sempre maggiore rispetto dell’ambiente seguendo le indicazioni definite dalle Nazioni Unite (UN SDGs) ed in linea con gli impegni presi con il trattato di Parigi COP21.
La World Steel Association ha individuato 8 parametri principali per misurare la performance sostenibile della produzione di acciaio divisi in tre famiglie:
L’andamento di questi indicatori negli ultimi anni mostra un progresso legato ad una costanza nell’impegno per la tutela dell’ambiente ed in quello della responsabilità sociale con un miglioramento nella sostenibilità economica grazie a maggior investimenti in nuove tecnologie con un incremento del valore aggiunto distribuito alla comunità.
Danieli si è resa parte integrante di questi risultati accompagnando (con gli equipaggiamenti forniti) i clienti nel percorso di miglioramento tecnologico e produttivo con soluzioni innovative e sostenibili.
Nella realizzazione di impianti, Danieli garantisce i principi sopra esposti anche ai clienti implementando soluzioni tecniche in linea con gli obblighi contrattuali assunti e con quelli previsti dalle diverse normative vigenti sia in termini di prestazioni energetiche e riduzione delle emissioni per minimizzare l’impatto ambientale degli stessi.
Anche nel settore Steel Making del gruppo la consociata ABS S.p.A. ha realizzato nell’ambito della tutela delle biodiversità e per mitigare l’impatto ambientale dell’acciaieria, circa 2 chilometri di colline di mitigazione nel corso degli ultimi due anni, barriere naturali al rumore e filtro visivo verso il nucleo industriale. Le colline sono state realizzate utilizzando l’Ecogravel, cioè la scoria inertizzata derivante dal processo produttivo, un esempio di economia circolare. Il Bosco ABS, con un’estensione di oltre 13 ettari e con la presenza di più di 10.000 alberi di medio e alto fusto rappresenta da anni un polmone verde a disposizione della collettività ed un’oasi di conservazione della biodiversità locale, rifugio ideale per la piccola fauna locale. Anche la torre piezometrica, riconvertita a bosco verticale, con la presenza di piante ornamentali e di piante tipiche delle campagne friulane contribuisce a creare un’oasi di rifugio soprattutto per gli uccelli.
Questi interventi contribuiscono attivamente al miglioramento della qualità dell’aria, assorbendo circa 200 tonnellate di CO2 all’anno.
Durante l’esercizio 2021/2022 si è proseguito con gli interventi di miglioramento dell’impatto acustico causato dalle attività produttive sul territorio circostante, nella logica di rispetto delle esigenze degli abitanti dei Comuni limitrofi e di impegno, che negli anni ha sempre contraddistinto ABS, nei confronti del territorio che la ospita.
Inoltre, nell’ambito del riutilizzo delle scorte di lavorazione è continuata la produzione di Ecogravel utilizzando la nuova area di raffreddamento realizzata sin dal 2020 con sempre migliori caratteristiche meccaniche del prodotto (certificato CE) che risulta, in ottica di economia circolare, un ottimo sostituto dei materiali di cava utilizzati per i sottofondi stradali e/o i conglomerati bituminosi.
La Capogruppo ha inoltre partecipato al Climate Change Program del Carbon Disclosure Project, un programma che mira a monitorare la riduzione delle emissioni di gas serra e che coinvolge sia il settore pubblico che le società private con il fine ultimo di mitigare il rischio di cambiamento climatico, rientrando nel 19% di imprese che hanno raggiunto il livello di Leadership nell’Activity Group, implementando le best practice.
La capogruppo è risultata nel 2021 in un’ottima posizione nelle classifiche internazionali di settore risultando migliore della media europea e mondiale. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno svolto nello sviluppare soluzioni SusSteel (incrementando l’efficienza nella produzione di acciaio) e Green Steel (minimizzando gli impatti ambientali nella produzione di acciaio) per il Gruppo e per i clienti.
Per il 2021 Danieli ha anche ottenuto il rating A per il “Supplier Engagement”, risultando in una posizione di leadership nettamente migliore rispetto alla media del settore e dell’area geografica, rispetto all’Europa e al resto del mondo.
Nel giugno 2019 Danieli aveva già ottenuto inoltre da SBTi (Science Based Targets Initiative) la conferma che i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di GHG entro il 2030 rientravano nell’obiettivo di decarbonizzazione globale “well-below 2°C trajectory”, ovvero in linea con il livello di decarbonizzazione richiesto per mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi rispetto alle temperature preindustriali. Tale certificazione è stata ottenuta sugli obiettivi aziendali al 2030 di riduzione delle emissioni correlate a Scope 1 e Scope 2 del 36% rispetto ai livelli del 2017 e del 62% per dollar value added rispetto al 2017 per le emissioni indirette correlate allo Scope 3. Si specifica che, mentre il target Scope 1+2 si riferisce a obiettivi absolute, in valore assoluto nel loro complesso, il target di Scope 3 è un obiettivo di intensità, ovvero correlato alla metrica del dollar value added, il metodo di calcolo si è basato sullo standard Quantis affiliato al GHG Protocol.
Nel 2021/2022, gli obiettivi di Scope 1 e Scope 2 sono, inoltre, stati certificati per ottenere l’allineamento alla traiettoria più sfidante di 1.5°C rispetto ai livelli pre-industriali in un orizzonte temporale di breve termine al 2030. Il target di riduzione è del 55% al 2030 per lo Scope 1 e 2.
Danieli è, in aggiunta, riuscita ad ottenere la certificazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni a lungo termine al 2050 in base al Net-Zero standard. Trattasi di obiettivi science-based che mirano alla riduzione delle emissioni di Scope 1, Scope 2, Scope 3. Il target di riduzione è rispettivamente 97% al 2050 per lo Scope 1 e 2 e 93% dello Scope 3 al 2050.
La baseline, anno base rispetto al quale si applicheranno i target, è il Fiscal Year 2020/2021.
Danieli è rientrata nel primissimo Gruppo ad ottenere ciò, segnale di forte impegno nel perseguimento degli obiettivi di contenimento del surriscaldamento globale, causa dell’aumento delle temperature, calamità naturali e dei danni economici che ne conseguono.
L’utilizzo di parametri specifici elaborati da Quantis Evaluator ha garantito un affinamento dei dati inseriti per la compilazione del questionario del CDP, soprattutto nella definizione delle informazioni relative alle emissioni indirette Scope 3, ottenendo una migliore qualità dei dati presentati; inoltre con l’adesione a Science Based Initiative Danieli ha ricevuto un’ulteriore validazione per i Target a lungo periodo per le emissioni di scopo 1 e 2 correlate ad attività dirette e/o direttamente gestibili. Il raggiungimento di target di emissioni si traduce nell’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi rispetto alle temperature preindustriali. La definizione ed il raggiungimento di Science Based Targets permettono da un lato di dare un contributo nella sfida contro il climate change, dall’altra di stimolare l’innovazione ed aumentare la competitività. Qui di seguito si riportano i più recenti target science-based approvati da SBTi:
Obiettivo netto zero complessivo
Il Gruppo Danieli si impegna a raggiungere l'azzeramento delle emissioni nette di GHG lungo la catena del valore entro l'anno fiscale 2050.
Obiettivi a breve termine
Il Gruppo Danieli si impegna a ridurre del 55% le emissioni assolute di GHG di scopo 1 e 2 entro l'anno fiscale 2030 rispetto all'anno base del 2017. Il Gruppo Danieli si impegna inoltre a ridurre le emissioni di gas serra nell'ambito 3 del 62% per valore aggiunto in dollari entro l'anno fiscale 2030 rispetto all'anno base del 2021.
Obiettivi a lungo termine
Il Gruppo Danieli si impegna a ridurre le emissioni assolute di GHG di scopo 1 e 2 del 93% entro l'anno fiscale 2050 rispetto all'anno base del 2017. Il Gruppo Danieli si impegna ulteriormente a ridurre le emissioni assolute di GHG di scopo 3 del 97% per valore aggiunto in dollari entro l'anno fiscale 2050 rispetto all'anno base dell'anno fiscale 2021.
Science Based Target Initiative (SBTi) è una partnership di rilevanza globale tra Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) ed il WWF che mira a tradurre un obiettivo di contenimento del riscaldamento globale in un target di riduzione delle emissioni basato su fondamenti scientifici. La sua call to action è uno degli impegni della We Mean Business Coalition. La We Mean Business Coalition è un’organizzazione globale e no profit che lavora con i più importanti e influenti business per combattere il cambiamento climatico. Danieli è orgogliosa di aver ottenuto da SBTi la validazione indipendente dei target net-zero ed incoraggia i propri businss partners ad intraprendere un percorso con SBTi. Si sottolinea inoltre, che il target di riduzione delle emissioni CO2 di Scope 3 sono stati calcolati partendo da una verifica analitica delle emissioni degli impianti venduti nel periodo con un calcolo certificato in funzione della certificazione ISAE3410 ottenuta a luglio 2021. Si tratta di un notevole passo avanti verso la consapevolezza, follow-up e miglioramento delle performance con l’obiettivo di fornire soluzioni per aiutare la conversione ecologica del settore dell’acciaio confermando il vantaggio competitivo del Gruppo Danieli che si può vedere riconosciuti anni ed anni di R&D, sviluppo tecnologico e brevettuale in questo campo.
La gestione dei rifiuti viene svolta nel rispetto delle normative vigenti seguendo i metodi di smaltimento e destinazione degli stessi previsti dalla classificazione di legge per ogni specifica categoria di rifiuto.
Le attività di smaltimento sono effettuate da società certificate esterne ove consentito dalle normative in merito e con l’utilizzo delle soluzioni tecnologiche più aggiornate ed efficienti nel mercato.
Inoltre, le attività di conferimento e trattamento dei rifiuti vengono eseguite da fornitori terzi qualificati nel rispetto delle direttive locali di ciascuno stato in cui il Gruppo opera.
I rifiuti generati dal Gruppo sono composti prevalentemente da:
• metalli
• imballaggi
• rifiuti da attività produttive o da cantiere.
Il grafico seguente riporta le principali tipologie di rifiuti prodotti dal Gruppo al 30 giugno 22:
Nella presente dichiarazione non finanziaria è stato deciso di procedere con la rendicontazione dei dati relativi ai rifiuti utilizzando il nuovo Standard GRI 306, pubblicato dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2020, con riferimento al solo anno di rendicontazione 2021-2022, in quanto non è stato possibile raccogliere i dati in maniera tempestiva in merito al FY 20-21. In relazione ai dati comparativi dell’esercizio precedente, questi sono stati esposti secondo la metodologia prevista dall’indicatore GRI 306 (2016) e posti altresì a confrontio con i dati relativi al FY 21-22.
Nelle seguenti tabelle vengono esposti i dati FY21-22 secondo il nuovo GRI 306, con la suddivisione dentro e fuori sede e la suddivisione tra destinazione a recupero o a smaltimento:
Nota: Le operazioni di smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi riportati sotto la voce “Altro” riguardano il trattamento fisico-chimico (D9) o deposito preliminare (D15) presso impianti autorizzati.
Il Gruppo Danieli nel corso degli anni ha attuato una politica di riduzione dei consumi di materie prime che ha permesso un’ottimizzazione delle stesse; nell’ultimo anno le attività di trattamento termico sono aumentate e hanno migliorato la qualità dei prodotti utilizzando gli impianti in modo efficiente con cicli di produzione integrati e senza sprechi.
In particolare, la società ABS S.p.A. e l’intero settore Steel Making risultano essere la realtà del Gruppo più impattante a livello di consumo di materie prime, per via delle caratteristiche naturali del business. Di seguito si riporta un prospetto dei materiali utilizzati nel corso dell’anno dalle principali società produttive del Gruppo. In particolare, tra i materiali inclusi nel processo produttivo sono inclusi, alla prima voce, gas, quali ad esempio ossigeno e azoto, alla seconda voce materiali refrattari, macchine per impianti siderurgici e altri materiali di consumo, mentre nell’ultima voce sono inclusi i rottami e le parti di macchine in metallo utilizzate nel processo produttivo.
Nota: Per i dati relativi ai Gas utilizzati non è stato considerato il gas metano.
Approfondimento Progetti Sostenibili |
Acqua Plastic Free Danieli ha attuato un progetto di eliminazione delle bottiglie di acqua di plastica, sostituendo le bottigliette fornite quotidianamente ai dipendenti con borracce riutilizzabili. Sono stati installati distributori di acqua gratuita a residuo fisso controllato disponibile h24, naturale e frizzante. Ciò contribuisce a dare beneficio all’ambiente, alla salute dei dipendenti ed economici di risparmio anche dei costi di trasporto delle migliaia di bottiglie plastica. Il progetto pilota è stato sviluppato in D&C. |
Energia Solare Danieli porta avanti progetti di sviluppo di aree di installazione di pannelli solari. Danieli utilizza ove possibile l'energia solare per alimentare gli uffici e gli stabilimenti al fine di ridurre la dipendenza dalla rete. Due i principali vantaggi dell'energia solare: a) abbattere le bollette delle forniture elettriche (fatture passive). La luce solare è gratuita, quindi una volta pagata l'installazione iniziale, i costi dell'elettricità saranno ridotti. Il periodo di payback dei pannelli solari installati è di circa 10 anni. b) ridurre la nostra impronta di carbonio. L'elettricità solare è un'energia rinnovabile a basse emissioni di carbonio. I pannelli solari sono stati installati sopra i principali siti produttivi del segmento Plant Making in Italia, Cina e Thailandia. Inoltre, sono stati installati anche sopra le Scuole e l’Hotel del Gruppo Danieli. |
Veicoli elettrici & punti di ricarica aziendali Viene promosso l’utilizzo di veicoli elettrici per i servizi a corto raggio e sono stati installati dei punti di ricarica dei veicoli elettrici all’interno dei perimetri aziendali. L’azienda ha, infatti, anche i pannelli solari per alimentare il fabbisogno energetico. L'elettricità può essere utilizzata per alimentare tutti i veicoli elettrici. Questi veicoli possono caricare le batterie prelevando elettricità direttamente dalla rete e da altre fonti di energia elettrica esterne. L'uso dell'elettricità per alimentare i veicoli può avere significativi vantaggi in termini di sicurezza energetica ed emissioni. Le emissioni del ciclo di vita di un veicolo elettrico dipendono dalle fonti di elettricità utilizzate per caricarlo. Nelle aree che utilizzano fonti di energia relativamente poco inquinanti per la produzione di elettricità (es. pannelli solari), i veicoli elettrici hanno in genere un vantaggio in termini di emissioni del ciclo di vita rispetto a veicoli convenzionali simili alimentati a benzina o diesel. Danieli ha installato dei punti di ricarica per i veicoli elettrici nel parcheggio, abbattendo anche i tempi di attesa poiché la ricarica avviene durante l’orario lavorativo dei dipendenti. Il progetto pilota è stato sviluppato in D&C. |
Don’t do List – responsabilizzazione dei dipendenti Periodicamente vengono formati dei team che sotto vari acronimi (Ordine e Pulizia, Clean Desk, Energy Saving, Be Safe (ICT) etc.), si fanno da Ambassador di iniziative di sostenibilità ambientale e Corporate Social Responsibility. Di conseguenza, viene diffusa una politica di consapevolezza e responsabilizzazione dei dipendenti in modo che proattivamente possano contribuire a ridurre le emissioni indirette di CO2 cercando di comportarsi in maniera responsabile e sostenibile. Alcuni esempi di divieti sono:
Informiamo, educhiamo, responsabilizziamo, mobilitiamo ed agiamo affinché tutti i colleghi diventino catalizzatori visionari per un cambiamento sostenibile e un impatto ambientale e sociale positivo. Informiamo ed educhiamo con la passione di "cambiare il mondo". Sosteniamo le scelte, le pratiche e le azioni ecosostenibili e socialmente responsabili. Guardiamo ai fatti, valorizzando l'etica e valutiamo l'ambiente uffici ed industriale indagando sull'impatto e condividendo pratiche e soluzioni. Crediamo che una mentalità consapevole e una prospettiva consapevole e ponderata siano fondamentali. Collaboriamo, realizziamo connessioni tra i colleghi affinché scelgano saggiamente prodotti e servizi "connessi" e relazionati con l'ambiente. Inoltre, fornirà ai colleghi conoscenze, risorse e tutoraggio per guidare il cambiamento nei campus Danieli e di riflesso nelle comunità e territorio. Questa sfida e invito all'azione cambierà la mentalità che in azienda le risorse sono disponibili, illimitate e non è necessario gestirle. Il progetto "The Green Challenge" (Plastic Free) si pone l'obiettivo di informare, ispirare e mobilitare tutti i colleghi del gruppo Danieli Italia sulle tematiche di:
Il progetto è pubblicizzato sull’intranet Synapse e coinvolge il Gruppo. Tuttavia, nell’Headquarter vengono fatti controlli spot quali per esempio applicazione di termostati nelle stanze per identificare sprechi e ricalibrare i caloriferi. |
Altre campagne Anche in questo FY, tutte le campagne che hanno previsto il riconoscimento di beni o servizi ai collaboratori sono accuratamente progettate per avere un bassissimo impatto per l’ambiente. Esempio il “Dono Natalizio”:
Tutte le campagne che hanno previsto la consegna di DPI legati alla pandemia Covid sono progettate per non impattare sull’ambiente ed aiutare le associazioni benefiche locali. Esempio “Mascherine, guanti, ecc.”:
Queste iniziative sono nell’Headquarter. |
Approfondimento Progetti Sostenibili |
Acqua Plastic Free Danieli ha attuato un progetto di eliminazione delle bottiglie di acqua di plastica, sostituendo le bottigliette fornite quotidianamente ai dipendenti con borracce riutilizzabili. Sono stati installati distributori di acqua gratuita a residuo fisso controllato disponibile h24, naturale e frizzante. Ciò contribuisce a dare beneficio all’ambiente, alla salute dei dipendenti ed economici di risparmio anche dei costi di trasporto delle migliaia di bottiglie plastica. Il progetto pilota è stato sviluppato in D&C. |
Energia Solare Danieli porta avanti progetti di sviluppo di aree di installazione di pannelli solari. Danieli utilizza ove possibile l'energia solare per alimentare gli uffici e gli stabilimenti al fine di ridurre la dipendenza dalla rete. Due i principali vantaggi dell'energia solare: a) abbattere le bollette delle forniture elettriche (fatture passive). La luce solare è gratuita, quindi una volta pagata l'installazione iniziale, i costi dell'elettricità saranno ridotti. Il periodo di payback dei pannelli solari installati è di circa 10 anni. b) ridurre la nostra impronta di carbonio. L'elettricità solare è un'energia rinnovabile a basse emissioni di carbonio. I pannelli solari sono stati installati sopra i principali siti produttivi del segmento Plant Making in Italia, Cina e Thailandia. Inoltre sono stati installati anche sopra le Scuole e l’Hotel del Gruppo Danieli. |
Veicoli elettrici & punti di ricarica aziendali Viene promosso l’utilizzo di veicoli elettrici per i servizi a corto raggio e sono stati installati dei punti di ricarica dei veicoli elettrici all’interno dei perimetri aziendali. L’azienda ha, infatti, anche i pannelli solari per alimentare il fabbisogno energetico. L'elettricità può essere utilizzata per alimentare tutti i veicoli elettrici. Questi veicoli possono caricare le batterie prelevando elettricità direttamente dalla rete e da altre fonti di energia elettrica esterne. L'uso dell'elettricità per alimentare i veicoli può avere significativi vantaggi in termini di sicurezza energetica ed emissioni. Le emissioni del ciclo di vita di un veicolo elettrico dipendono dalle fonti di elettricità utilizzate per caricarlo. Nelle aree che utilizzano fonti di energia relativamente poco inquinanti per la produzione di elettricità (es. pannelli solari), i veicoli elettrici hanno in genere un vantaggio in termini di emissioni del ciclo di vita rispetto a veicoli convenzionali simili alimentati a benzina o diesel. Danieli ha installato dei punti di ricarica per i veicoli elettrici nel parcheggio, abbattendo anche i tempi di attesa poiché la ricarica avviene durante l’orario lavorativo dei dipendenti. Il progetto pilota è stato sviluppato in D&C. |
Don’t do List – responsabilizzazione dei dipendenti Periodicamente vengono formati dei team che sotto vari acronimi (Ordine e Pulizia, Clean Desk, Energy Saving, Be Safe (ICT) etc.), si fanno da Ambassador di iniziative di sostenibilità ambientale e Corporate Social Responsibility. Di conseguenza, viene diffusa una politica di consapevolezza e responsabilizzazione dei dipendenti in modo che proattivamente possano contribuire a ridurre le emissioni indirette di CO2 cercando di comportarsi in maniera responsabile e sostenibile. Alcuni esempi di divieti sono:
Informiamo, educhiamo, responsabilizziamo, mobilitiamo ed agiamo affinché tutti i colleghi diventino catalizzatori visionari per un cambiamento sostenibile e un impatto ambientale e sociale positivo. Informiamo ed educhiamo con la passione di "cambiare il mondo". Sosteniamo le scelte, le pratiche e le azioni ecosostenibili e socialmente responsabili. Guardiamo ai fatti, valorizzando l'etica e valutiamo l'ambiente uffici ed industriale indagando sull'impatto e condividendo pratiche e soluzioni. Crediamo che una mentalità consapevole e una prospettiva consapevole e ponderata siano fondamentali. Collaboriamo, realizziamo connessioni tra i colleghi affinché scelgano saggiamente prodotti e servizi "connessi" e relazionati con l'ambiente. Inoltre fornirà ai colleghi conoscenze, risorse e tutoraggio per guidare il cambiamento nei campus Danieli e di riflesso nelle comunità e territorio. Questa sfida e invito all'azione cambierà la mentalità che in azienda le risorse sono disponibili, illimitate e non è necessario gestirle. Il progetto "The Green Challenge" (Plastic Free) si pone l'obiettivo di informare, ispirare e mobilitare tutti i colleghi del gruppo Danieli Italia sulle tematiche di:
Il progetto è pubblicizzato sull’intranet Synapse e coinvolge il Gruppo. Tuttavia, nell’Headquarter vengono fatti controlli spot quali per esempio applicazione di termostati nelle stanze per identificare sprechi e ricalibrare i caloriferi. |
Altre campagne Anche in questo FY, tutte le campagne che hanno previsto il riconoscimento di beni o servizi ai collaboratori sono accuratamente progettate per avere un bassissimo impatto per l’ambiente. Esempio il “Dono Natalizio”:
Tutte le campagne che hanno previsto la consegna di DPI legati alla pandemia Covid sono progettate per non impattare sul ambiente ed aiutare le associazioni benefiche locali. Esempio “Mascherine, guanti, ecc.”:
Queste iniziative sono nell’Headquarter. |
Compensazione della CO2 |
Danieli aderisce al progetto di Lufthansa Group per favorire l’acquisto di carburante ecosostenibile per i voli aerei. Il progetto seguito da myclimate protection rispetta i rigorosi standard come CDM, Gold Standard and Plan Vivo. Nel 2021/2022 la compensazione è stata registrata per i voli tra Novembre 2021 e Aprile 2022 che, vista la situazione pandemica, è stata limitata a 25 tCO2. Tuttavia, con la ripresa dei viaggi e delle trasferte internazionali dopo la normalizzazione della situazione pandemica, si prevede che questo progetto promosso dalla Lufthansa in affiliazione con l’organizzazione MyClimate porterà risultati più importanti nel prossimi anni. MyClimate è un’organizzazione leader nell’ambito consulenziale di compensazione delle emissioni. Questa iniziativa riguarda trasversalmente tutto il Gruppo poichè Danieli ha una società dedicata chiamata Turismo 85 che gestisce tutti i viaggi aerei dei dipendenti in maniera centralizzata. |
La qualità della fornitura è un elemento fondamentale per Danieli ed il fornitore è un asset importante con cui costruire relazioni basate su principi di trasparenza, integrità e fiducia che possano durare nel lungo termine.
Il Gruppo gestisce le attività con i fornitori selezionando gli stessi con correttezza ed imparzialità sulla base di una verifica della qualità/competitività delle offerte e senza sfruttare eventuali situazioni di debolezza o dipendenza degli stessi.
Si stima che il Gruppo Danieli utilizzi nel settore Plant e Steel complessivamente circa 3.700 fornitori al servizio delle proprie attività e fabbriche in Occidente ed in Oriente:
I fornitori sono oggetto di prequalifica volta a verificarne le capacità tecniche, la solidità economico-patrimoniale e l’integrità.
La Capogruppo e le principali società che gestiscono officine di produzione hanno implementato una procedura specifica per garantire che tutti i fornitori abbiano preso visione del Codice Etico che include temi di sostenibilità del Gruppo Danieli.
La procedura viene attuata all’interno di una piattaforma. All’interno di quest’ultima, la mappatura viene svolta per i nuovi fornitori e per quelli attivi che effettuano hanno effettuano l’accesso nella piattaforma dal 4 giugno 2022 in poi. Pertanto per i fornitori nuovi e attivi nella piattaforma la mappatura è 100%. Per quelli che attualmente non entrano nella piattaforma, si prevede di effettuare una migrazione nella stessa. Per ora i principali fornitori caricati nella piattaforma sono 13 mila.
Inoltre, quanto alla valutazione dei nuovi fornitori secondo criteri sociali e ambientali, la Danieli Co. Ltd della Tailandia ha avviato già nel presente FY 21-22 un percorso in quest’ottica sottoponendo ai nuovi fornitori una checklist in ambito ESG, al fine di valutarli anche secondo pratiche di sostenibilità.
Danieli ha investito risorse significative per utilizzare solo operatori tecnicamente ed eticamente qualificati nella catena della fornitura per prevenire rischi di approvvigionamento e per garantire la loro conformità alle norme vigenti sull’ambiente e sui temi sociali.
La scelta e la gestione dei fornitori del Gruppo per il settore Plant Making segue una linea guida che prevede:
Danieli utilizza in modo sempre più ampio fornitori qualificati e certificati per limitare l’insorgenza di problematiche tecniche, qualitative, ambientali e di sicurezza nelle forniture riducendo i rischi commerciali e reputazionali per la società.
Il processo di qualifica dei fornitori strategici viene gestito dal Procurement Department della Capogruppo e prevede:
Attività di monitoraggio delle Performances e Compliance dei fornitori vengono svolte da personale Danieli durante le sessioni di Expediting degli ordini.
Nel settore Plant Making opera un’alta presenza di fornitori high-tech con elevata intensità di conoscenza e che si inseriscono in una strategia “make or buy” con un impatto sui componenti nobili e sulle soluzioni offerte ai clienti.
Nel settore Steel Making operano invece principalmente fornitori rivolti a spedizioni continuative e grossi volumi di movimentazioni dove la qualità e la puntualità del servizio risultano determinanti per garantire un processo produttivo razionale ed efficiente.
Al fine di mantenere con i fornitori relazioni durature e solide, e di apportare all’azienda valore aggiunto sostenibile nel lungo periodo, è stato sviluppato un processo per la qualifica, selezione e monitoraggio costanti delle performances dei fornitori.
Il processo di qualifica prevede la valutazione di diversi parametri: solidità economico finanziaria (nell’immediato e in prospettiva di medio-lungo termine), requisiti tecnici e di gestione della qualità, osservanza degli standard normativi applicabili al settore di riferimento e criteri di sostenibilità quali la tutela dell’ambiente e della sicurezza e salute dei lavoratori, l’impatto energetico ed eticità. Alla valutazione iniziale dei parametri di cui sopra segue la fase di omologazione che comprende la verifica della qualità di forniture di prova e delle procedure aziendali anche tramite audit presso il fornitore.
In aggiunta, già dallo scorso esercizio, è stato implementato il processo di Vendor Rating per tutti i fornitori, mentre è in corso la rivalutazione di tutti i fornitori esistenti che si stima sarà completata nei prossimi due esercizi.
Per quanto riguarda la Logistica è stato adottato un approccio integrato al fine di garantire una logistica sostenibile.
I principali ambiti di intervento sono stati:
L’implementazione della funzione di Logistics Planning ha permesso una migliore sincronizzazione dei flussi, garantendo un consolidamento delle spedizioni con evidenti benefici in termini di impatti ambientali, puntualità e riduzione dei costi logistici.
Negli ultimi due anni sono stati lanciati e portati a termine dei progetti strategici di ingegneria logistica che, attraverso lo sviluppo di strumenti di simulazione e monitoraggio dei coefficienti di riempimento dei containers, la revisione dei disegni di trasporto delle macchine, la revisione delle specifiche di imballo (incremento della sovrapponibilità dei colli, utilizzo di materiali riciclabili, meno ingombranti e più leggeri), l’utilizzo di protettivi delle superfici a basso impatto ambientale, hanno portato ad una generale ottimizzazione e miglior sostenibilità delle spedizioni. Queste azioni hanno inoltre permesso di mitigare l’impatto del notevole incremento dei costi logistici che si è registrato a partire dall’inizio del 2021.
Riteniamo che la digitalizzazione della logistica sia un percorso obbligato al fine di ottenere una migliore efficienza dei processi, un miglior livello di servizio ai clienti e per garantirsi una maggiore flessibilità, agilità e capacità di reazione in contesti sempre più variabili e soggetti a turbolenze. Su questo fronte Danieli ha investito e sta investendo risorse importanti, sia per la logistica di magazzino che per la logistica spedizioni. Sono stati installati in D&C dei magazzini automatici che garantiscono un’operatività ad altissimi livelli di efficienza, questo schema verrà replicato entro i prossimi due FY anche nelle altre plant principali del Gruppo. Per quanto riguarda le spedizioni verrà completata l’implementazione del Transport Management System in D&C entro il FY 22/23 ed entro il FY 23/24 in tutte le plant principali del Gruppo. Il TMS è una piattaforma di collaborazione che permetterà di gestire l’intera vita logistica di un progetto, dalla fase di costificazione trasporto alla fase esecutiva, e garantirà un deciso salto di qualità in termini di pianificazione, efficienza, livello di servizio, ottimizzazione e monitoraggio costi, monitoraggio performance e governance.
In materia di conflict minerals, ABS si impegna inoltre ad eliminare gli approvvigionamenti di materie prime derivanti da Paesi interessati da conflitti. Il Gruppo Danieli non produce materiale bellico ed è in linea con i più recenti provvedimenti adottati dall’Unione Europea.
Danieli continua a partecipare alla procedura di qualifica “Corporate Social Responsibility” sulla piattaforma ECOVADIS avendo ottenuto nel 2022 un rating Silver con il 60% di parametri positivi ed una graduatoria migliore del 82% delle aziende censite nel 2022; il risultato è migliorativo rispetto al 2021 e sono stati già definiti i nuovi target di riferimento per il 2023 per integrare l’attuale profilo e incrementare ulteriormente il ranking della società nel prossimo esercizio.
Il Gruppo Danieli crede nel proprio ruolo sociale all’interno dei sistemi complessi in cui opera a livello globale e contribuisce allo sviluppo dei territori in cui si impegna con progetti a favore delle comunità sociali ivi presenti (iniziative sociali, sponsorizzazioni ed elargizioni filantropiche) seguendo delle linee guida e le verifiche delle controparti e con budget approvati dalla direzione aziendale.
Approfondimento Umanitario – Ucraina |
La Società è impegnata sul fronte dell’emergenza umanitaria e sta fornendo un aiuto concreto alla popolazione coinvolta nella Guerra in Ucraina. Le famiglie dei dipendenti impiegati presso l’ufficio tecnico del Gruppo Danieli a Dnipro (attualmente chiuso) sono stati portati al sicuro in Italia da inizio marzo 2022: la Società ha organizzato trasporto e accoglienza per circa 100 persone presso il Campus Danieli in Friuli Venezia-Giulia Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno e l’aiuto del Team Danieli con donazioni effettuate dai colleghi e dall’azienda. Inoltre, il Gruppo Danieli ha messo in atto tutte le misure necessarie a conformare le proprie attività ai provvedimenti adottati dall’Italia e dall’Unione Europea, a seguito dei tragici avvenimenti legati alla Guerra in corso in Ucraina. Tali misure sono state applicate senza indugio a persone, entità e società oggetto delle sanzioni. Si ribadisce che l’attività del Gruppo non contempla in alcuno modo la produzione diretta di materiale bellico. Per ulteriori approfondimenti sul tema del conflitto e della gestione dei rischi si rimanda al paragrafo dedicato all’interno della Relazione Finanziaria. Il progetto "Il progetto "Emergenza Ucraina" (DHNE) si è posto l’obiettivo di aiutare le famiglie dei colleghi della nostra consociata operativa in Ucraina a causa delle note vicissitudini belliche. Il 09 marzo 2022 al Danieli Factory Campus (DFC) abbiamo accolto 26 nuclei familiari ucraini: Tra questi 30 bambini/ragazzi. Dal giorno successivo sono stati instaurati vari team aziendali con diversi focus. Il team TDMS si è occupato e continua tuttora ad occuparsi dell’alloggio al DFC, della raccolta della disponibilità all’accoglienza in famiglia e della raccolta dei beni di prima necessità. I numeri in sintesi:
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Approfondimento Umanitario – Ucraina |
La Società è impegnata sul fronte dell’emergenza umanitaria e sta fornendo un aiuto concreto alla popolazione coinvolta nella Guerra in Ucraina. Le famiglie dei dipendenti impiegati presso l’ufficio tecnico del Gruppo Danieli a Dnipro (attualmente chiuso) sono stati portati al sicuro in Italia da inizio marzo 2022: la Società ha organizzato trasporto e accoglienza per circa 100 persone presso il Campus Danieli in Friuli Venezia-Giulia Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno e l’aiuto del Team Danieli con donazioni effettuate dai colleghi e dall’azienda. Inoltre, il Gruppo Danieli ha messo in atto tutte le misure necessarie a conformare le proprie attività ai provvedimenti adottati dall’Italia e dall’Unione Europea, a seguito dei tragici avvenimenti legati alla Guerra in corso in Ucraina. Tali misure sono state applicate senza indugio a persone, entità e società oggetto delle sanzioni. Si ribadisce che l’attività del Gruppo non contempla in alcuno modo la produzione diretta di materiale bellico. Per ulteriori approfondimenti sul tema del conflitto e della gestione dei rischi si rimanda al paragrafo dedicato all’interno della Relazione Finanziaria. Il progetto "Il progetto "Emergenza Ucraina" (DHNE) si è posto l’obiettivo di aiutare le famiglie dei colleghi della nostra consociata operativa in Ucraina a causa delle note vicissitudini belliche. Il 09 marzo 2022 al Danieli Factory Campus (DFC) abbiamo accolto 26 nuclei familiari ucraini: Tra questi 30 bambini/ragazzi. Dal giorno successivo sono stati instaurati vari team aziendali con diversi focus. Il team TDMS si è occupato e continua tuttora ad occuparsi dell’alloggio al DFC, della raccolta della disponibilità all’accoglienza in famiglia e della raccolta dei beni di prima necessità. I numeri in sintesi:
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Nel corso dell’anno sono state intraprese nuove iniziative in ambito sociale con attenzione anche alle nuove generazioni e alle comunità locali. Il Gruppo Danieli riqualificherà la ex fabbrica Dormisch, abbandonata e fatiscente, nel cuore di Udine al fine di costruire un nuovo centro polifunzionale aperto alla comunità e alle nuove generazioni. In questo spazio troverà spazio la sede dell’ITS Malignani con un ristorante, un auditorium, una biblioteca, vari laboratori anche aperti alle imprese locali come spunto per l’innovazione e la ricerca.
Fonte: rendering del progetto di riqualificazione ambientale promosso da Danieli per la comunità locale e le nuove generazioni.
Danieli è parte attiva nello sviluppo di relazioni positive con le comunità locali, definendo e gestendo iniziative a favore delle stesse (tra cui gli interventi di ripristino del patrimonio storico ed architettonico su edifici di interesse pubblico della città di Udine, partecipando alla maratona di Telethon a Udine, con più iniziative benefiche di sostegno alle comunità locali ed alla ricerca medica, i contributi a manifestazioni musicali locali, il supporto alle scuole attraverso contributi per ampliare aule/migliorare strumenti di apprendimento, etc.).
Anche come supporto al contrasto del Covid-19, Danieli ha provveduto ad una donazione di un nuovo ecografo all’Ospedale di Udine nel 2020/2021.
Nel corso dell’esercizio 2019/2020 Danieli ha sottoscritto diversi contratti di sponsorizzazione per eventi culturali e sportivi che purtroppo a causa del Covid-19 hanno dovuto essere posticipati o annullati. Parte di questi sono stati recuperati e si sono svolti nell’esercizio 2020/2021. In particolare, sono stati sponsorizzati gli eventi legati alle World Series di nuoto paralimpico svolti a Lignano Sabbiadoro prima delle Olimpiadi di Tokyo nell’estate del 2021 con un supporto per 25 mila euro. Nel corso dell’esercizio 2021/2022, il Gruppo Danieli ha contribuito alla stagione concertistica del teatro Giovanni da Udine con 40 mila euro. Nel 2020/2021 era stata recuperata la sponsorizzazione del Simposio internazionale di sculture in pietra del Friuli Venezia Giulia attraverso l’acquisto di tre sculture presso il Circolo culturale di Vergnacco e nel 2021/2022 sono stati dati altri 30 mila euro a supporto della produzione di nuove opere artistiche. È proseguito il sostegno da parte di Danieli alla Mostra di Illegio, che da molti anni continua a richiamare migliaia di persone nel piccolo paese della Carnia, con un contributo di 7 mila euro da parte del Gruppo Danieli. Altri aiuti economici nell’esercizio appena concluso sono state delle erogazioni liberali ai seguenti destinatari:
Danieli ha continuato nel periodo con la sua azione di promozione agli interventi di recupero architettonico nei principali siti di interesse culturale e storico di Udine.
Di particolare significatività per l’entità e la destinazione è stato il supporto garantito con un’erogazione liberale al comune di Udine per il restauro conservativo dell’involucro del civico Castello di Udine, cominciato nel corso del 2019 e che si è conclusa nel 2021. Inoltre, è stata effettuata un’erogazione liberale per circa 580.000 euro (cinquecentoottanta mila euro) per contribuire al restauro del Duomo di Tricesimo che rientra tra i principali beni di interesse architettonico della regione FVG costruito nel 1771. È stata effettuata pure una donazione anche al Monastero delle Clarisse di Attimis (UD).
Nel corso degli anni la Capogruppo, insieme a Confindustria Udine, ha supportato il Progetto Sa.Pr.Emo – Salute Protagonisti Emozioni, un’iniziativa composta da diverse azioni coordinate per la prevenzione del disagio e delle illegalità delle sostanze stupefacenti. L’attività si è rivolta alle nuove generazioni, agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, agli insegnanti e più in generale ai giovani cittadini ed alle famiglie del territorio. Sono state messe in atto diverse iniziative, fra le quali incontri di promozione di scelte consapevoli di salute, di legalità e per la realizzazione dei singoli individui, con la partecipazione di relatori qualificati, ed un concorso con lo scopo di sollecitare l’immaginazione e il protagonismo dei giovani attraverso l’apprendimento cooperativo con l’obiettivo di superare le sfide che essi si trovano ad affrontare.
E’ stato avviato nell’esercizio 2020/21 il progetto di riqualifica dell’area “Locanda alle Officine” a Buttrio, acquisita alla fine dello 2019, le attività sono proseguite nel 2021-22 e sono ora quasi conluse con il rinnovo totale della struttura alberghiera e di ristorazione, la ristrutturazione delle strutture sportive già presenti e la realizzazione di altre strutture ricettive che saranno a disposizione anche della comunità locale, in ottica sostenibile.
A maggio 2021 è stato completato il primo intervento inaugurando Le Fucine Caffè & Bistrot, un’area di ristoro frutto della riqualifica di un edificio di grande pregio artistico ed utilizzato anni addietro come area di rifornimento carburanti. Nel corso del 2021/2022 l’attività in gestione de Le Fucine è entrata a pieno regime a servizio della comunità locale con vendita e promozione di prodotti di qualità provenienti dalle realtà agricole e commerciali friulane della zona, nell’ottica di sviluppo sostenibile non solo in termini di prodotti di qualità ma anche di servizo al cliente evitando accuratamente il consumo della plastica.
Parte attiva del Gruppo Danieli è la società Telefriuli S.p.A., presente in regione da oltre 20 anni, con l’intento di proporre alla comunità un’informazione televisiva e giornalistica locale fortemente dedicata e radicata al territorio, mentre il settimanale “Il Friuli”, sempre legato allo stesso editore, viene distribuito gratuitamente in regione e messo a disposizione anche dei dipendenti della Capogruppo.
Nell’ambito del supporto alle comunità locali Danieli partecipa al progetto “Think Tank Fvg >2030”, un’iniziativa che vuole essere un contributo fondamentale alla necessità di modernizzazione del Friuli-Venezia Giulia, con il fine di ipotizzare azioni per gestire adeguatamente le evoluzioni e le variazioni socio-economiche in atto, con orizzonte temporale 2030. Gli obiettivi sono:
Danieli garantisce ai figli dei propri dipendenti ed agli esterni il supporto dell’asilo nido aziendale, agevolando le esigenze familiari attraverso flessibilità negli orari e nelle giornate di accoglienza, e la scuola dell’infanzia, offrendo la possibilità di accogliere bambini dai 3 ai 6 anni con le medesime elasticità di orari ed accoglienza. L’offerta formativa tradizionale si integra con laboratori permanenti in lingua inglese, attività mirate all’aria aperta e di contatto con la natura, la proposta settimanale di sedute di pratica psicomotoria secondo il metodo Aucouturier, incontri di musica con un maestro e, solo per i bimbi della scuola dell’infanzia, un percorso annuale, che prevede una giornata, a settimane alterne, da trascorrere presso una fattoria didattica del territorio.
Nel mese di settembre 2016 è stata inaugurata la Scuola Primaria Paritaria “Cecilia Danieli” (ora dotata di una nuova struttura ricettiva), aperta sia alle famiglie dei dipendenti sia alle famiglie della comunità locale, dove la tradizione italiana si fonde con un approccio innovativo alla lingua inglese ed alle nuove tecnologie. Un percorso didattico innovativo basato su lezioni con docenti madrelingue e sull’approccio laboratoriale alle scienze e alle nuove tecnologie informatiche.
Il percorso English Plus prevede 5 ore settimanali di Lingua inglese fin dalla prima classe e moduli di Scienze, Geografia, Arte e Informatica (da 3 a 5 ore settimanali) con docenti madrelingue (modalità CLIL - Content and Language Integrated Learning).
Il percorso Tech Plus è composto invece da progetti specifici di programmazione e robotica educativa (Scratch e Lego Wedo) permettendo l’avvicinamento del bambino al “coding” e alla tecnologia attraverso la costruzione di oggetti animati. Garantisce una certificazione delle competenze rilasciata da Eipass Junior (European Informatics Pass).
La Scuola Primaria ha ottenuto nel mese di giugno 2019 la certificazione come “Centro di preparazione agli esami Cambridge”. Il riconoscimento significa che il prestigioso ente inglese riconosce la specializzazione della preparazione linguistica degli alunni grazie alla qualità dell’offerta formativa ed all’approccio strutturato all’apprendimento della lingua inglese.
Nel corso dell’anno il Gruppo ha proseguito con la realizzazione della nuova struttura che ospiterà la Scuola Secondaria di Primo Grado, come naturale evoluzione del percorso didattico già creato, che entrerà in funzione con l’anno scolastico 2021/2022, precisamente nella data del 16 settembre 2021 la Scuola Media ha accolto i primi ragazzi. Pertanto, il Gruppo Danieli ha completato l’offerta formativa individuata in un percorso denominato “Educational Hub ZERO TREDICI”.
Il Gruppo Danieli cerca di aiutare, quindi, le famiglie, gli uomini lavoratori e le donne lavoratrici nella cura e gestione dei propri figli, fornendo i servizi educativi di alta qualità con agevolazioni sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista di orario e flessibilità, dall’asilo nido fino alle scuole medie.
Oltre alla sponsorizzazione diretta delle società del Gruppo con alcune squadre sportive locali opera ormai da oltre 40 anni in Italia anche il Gruppo Sportivo Danieli che si inquadra come un’associazione aperta alla collettività (con più di 2.000 associati) nata per esortare l’aggregazione, il benessere fisico e lo spirito di Gruppo, pur mantenendo un sano senso della competizione sportiva. Quest’ultimo si è fatto promotore inoltre di una serie di convenzioni con diversi operatori commerciali e di servizi del territorio per garantire condizioni di favore ai propri soci (dipendenti e non).
Le società italiane del Gruppo sono iscritte alla Confindustria nei propri ambiti locali mentre la Danieli è iscritta anche alla World Steel Association con sede a Bruxelles, in Belgio ed alla European Engineering Industries Association con sede sempre a Bruxelles in Belgio mentre la controllata ABS S.p.A. è iscritta all’associazione italiana METALFER.
Il Presidente del Gruppo Danieli ha inoltre assunto il ruolo di Presidente della Confindustria di Udine dal dicembre 2021 l’ing. Gianpietro Benedetti è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei Delegati di Confindustria su designazione del Consiglio Direttivo: ha la rappresentanza legale dell'Associazione, provvede alla attuazione delle linee strategiche dell'Associazione avvalendosi anche di deleghe operative, coordina l'attività associativa, vigila sull'andamento degli uffici e sovrintende al regolare funzionamento dell'Associazione; convoca e presiede gli organi deliberativi dell'Associazione.
Le tabelle di seguito riportate illustrano la distribuzione del valore economico tra gli stakeholders attraverso la riclassificazione dei dati del conto economico consolidato. In particolare, la determinazione del valore aggiunto generato evidenzia la ricchezza creata dal Gruppo e la sua modalità di distribuzione agli stakeholders identificati.
Nota: Il valore economico trattenuto comprende i valori relativi alle attività in dismissione.
Il valore economico distribuito è ripartito tra i seguenti beneficiari: personale (remunerazione diretta costituita da salari, stipendi, TFR e remunerazione indiretta costituita dagli oneri sociali); Pubblica Amministrazione (imposte sul reddito e tasse diverse); capitale di rischio (distribuzione dei dividendi); terzi (quota di competenza delle minoranze); remunerazione ai finanziatori (interessi su finanziamenti) e liberalità e sponsor (sponsorizzazioni, erogazioni liberali ed altre forme di contribuzione); fornitori (costi operativi).
I componenti accessori sono dati dai proventi e oneri finanziari netti (esclusi gli oneri relativi all’indebitamento verso le banche), dagli utili e perdite derivanti da transazioni in valuta estera e dai proventi e oneri su partecipazioni.
Danieli ribadisce da anni l’adesione e allineamento agli obiettivi delineati dall’Unione Europea nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima (COP21) che è stato sottoscritto nell’anno 2015 e ratificato nel 2016. Inoltre, nel 2022 formalizza l’allineamento ai Sustainable Development Goals della United Nations con la sottoscrizione all’iniziativa UN Global Compact e l’invio della prima Communication on Progress coi raggiungimenti dell’anno fiscale 2020/2021. Gli obiettivi di Danieli si pongono degli orizzonti temporali a breve termine al 2030 e a lungo termine al 2050 al fine di raggiungere la neutralità climatica, in linea con le ambiziose aspettative dell’Unione Europea. Ques’ultima, per il conseguimento di tali traguardi e obiettivi, intende promuovere investimenti in asset e in attività sostenibili attraverso l’impiego di risorse pubbliche e private. In questo contesto, all’interno del piano di azione sulla finanza sostenibile adottato nel 2018 dalla Commissione Europea, si istituisce il sistema di classificazione o "tassonomia" delle attività sostenibili, declinato nel Regolamento (UE) 2020/852 (nel seguito “il Regolamento”), nel quale vengono definiti i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile e potere individuare, di conseguenza, il grado di ecosostenibilità di un investimento ad essa associato. In particolare, il Regolamento sulla Tassonomia classifica le attività economiche che possono essere potenzialmente allineate con i 6 obiettivi ambientali definiti dall’Unione Europea:
Attualmente la normativa (Regolamento Delegato UE 2021/2139 del 4 giugno 2021), ha definito criteri di vaglio tecnico unicamente per i primi due obiettivi, ed è su questi che si richiede un adeguamento da parte delle società finanziarie e non finanziarie rientranti nel perimetro del Regolamento. Al fine di classificare un’attività come “sostenibile dal punto di vista ambientale” ai sensi della Tassonomia, è necessario prima effettuare una distinzione tra Taxonomy-Eligibility e Taxonomy-Alignment. Nel dettaglio,
Ai sensi dell’Art. 10 del Regolamento Delegato UE 2021/2178 del 6 luglio 2021 a partire dal bilancio 2021 le società soggette all’obbligo di redazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) devono dare informativa relativamente alla quota, rispetto al totale, dei loro ricavi, delle spese in conto capitale (CapEx) e delle spese operative (OpEx) che si qualificano come potenzialmente sostenibili (c.d. “eligible”) dal punto di vista ambientale; tale valutazione riguarda unicamente le attività economiche ammissibili agli obiettivi di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici, gli unici rispetto ai quali siano ad oggi stati definiti i criteri di vaglio tecnico. Il Gruppo Danieli, pertanto ha svolto un’analisi delle attività economiche svolte dal Gruppo, al fine di identificare quelle da considerarsi “eligible” in relazione agli obiettivi sopra citati, e predisporre e rendicontare le informazioni richieste dalla normativa di riferimento, avendo anche a riguardo i chiarimenti interpretativi forniti dalla Commissione Europea sotto forma di “Q&A” nei mesi di dicembre 2021 e febbraio 2022. In particolare, nel condurre l’analisi il Management ha adottato un approccio prudenziale e interpretativo delle norme, allo stato delle attuali conoscenze, in funzione delle pubblicazioni ad oggi disponibili. In tale contesto, l’attesa pubblicazione della normativa tecnica di riferimento per gli ulteriori obiettivi ambientali definiti dall’Art. 9 del Regolamento, nonché l’intervento di ulteriori evoluzioni nell’interpretazione della normativa, potrebbero portare a modifiche sostanziali nelle valutazioni e nel processo di calcolo dei KPI per il prossimo anno di rendicontazione.
Interpretazione della normativa
La prima fase del processo ha consentito di identificare, attraverso un’analisi delle attività incluse nel Regolamento Delegato UE 2021/2139, quelle applicabili al business del Gruppo Danieli in considerazione della descrizione fornita dagli allegati a tale Regolamento e dei codici NACE potenzialmente applicabili.
Ci si è focalizzati dunque sul business principale del Gruppo, ovvero la produzione dell’acciaio e la produzione di impianti finalizzati alla produzione dell’acciaio. Sulla base delle analisi svolte, l’attività del Gruppo Danieli che può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Mitigazione e Adattamento al cambiamento climatico è l’attività nomenclata “3.9 Produzione di ferro e acciaio”.
Metodo di Calcolo dei KPI
Gli indicatori sono stati calcolati sulla base dei dati economico-finanziari del Bilancio Consolidato del Gruppo Danieli al 30.06.2022. Nella colonna Totale è stato inserito il valore totale di Fatturato, CapEx ed OpEx del Gruppo Danieli in milioni di euro. Nella colonna % attività eligible per la Tassonomia Europea è stata calcolata la porzione di valore delle attività “Taxonomy Eligible” e che potenzialmente possono sostanzialmente contribuire positivamente agli obiettivi di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico.
(milioni di euro) | |||
KPI | Totale | % attività eligible per la Tassonomia | % attività non eligible per la Tassonomia |
Fatturato | 3.637 milioni | 50,5% | 49,5% |
OpEx | 3.277 milioni | 50,2% | 49,8% |
CapEx | 133 milioni | 85% | 15% |
Si rimanda al Regolamento Delegato UE 2021/2178 del 6 luglio 2021 per la definizione del significato dei singoli parametri (Turnover, CapEx, OpEx).
Come anticipato, gli indicatori sono stati misurati utilizzando i dati finanziari del bilancio del Gruppo Danieli al 30.06.2022. Per quanto riguarda il fatturato e le spese operative sono stati identificati gli ammontari di valori “eligible” utilizzando una granularità di dettaglio derivante dalle analisi del conto economico gestionale che permette di analizzare i valori per ciascun tipo di impianto che fa riferimento a una specifica linea di prodotto e pertanto ad una tecnologia che ha un certo grado di intensità di emissioni di carbonio. L’intensità di emissione è misurata in termini di tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di acciaio prodotto. Tale misura viene monitorata analiticamente con cadenza annuale.
Per quanto riguarda gli investimenti in CapEx, la quasi totalità degli investimenti è caratterizzata dal nuovo e innovativo impianto di laminazione sfere e dal nuovo forno di trattamento acciaio con tecnologie di ultima generazione, costruito da Danieli Plant Making e installati presso ABS S.p.A.; ed altri investimenti nel settore Steel Making per miglioramenti in officina con magazzini automatizzati e verticali, lean management nella lavorazione ossitaglio, progetti pilota per la carbon capture e la coltivazione di microalghe dall’energia generata dalla produzione nell’acciaio, costruzione di asfalto e strade nei siti aziendali (tramite il prodotto dall’economica circolare Ecogravel recuperato dagli scarti della produzione dell’acciaio), investimenti in software e strumenti informatici per garantire l’efficientamento dei processi come per esempio la significativa riduzione delle trasferte aziendali.
Si sottolinea inoltre che l’esame limitato della presente dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, svolto dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., non si estende all’informativa di cui al presente paragrafo
Nell’ambito della corporate governance aziendale, la capogruppo Danieli e tutte le consociate si sono dotate di linee guida e protocolli interni per operare le scelte fiscali nel rispetto delle leggi applicabili con l’obiettivo di:
All’interno dell’organizzazione aziendale, il preposto al controllo contabile presidia che tutte le società del gruppo siano dotate di processi e procedure adeguate che permettano di adottare un approccio fiscale integrato di gruppo in linea con le indicazioni del consiglio di amministrazione della capogruppo nell’ambito delle sue facoltà di coordinamento e controllo.
Tutte le decisioni strategiche sono assunte tenendo sempre conto degli aspetti fiscali correlati siano essi favorevoli od onerosi sempre considerando:
Tutte le società del gruppo anche operanti in realtà geografiche diverse e lontane:
Di seguito sono indicate le imposte correlate al valore economico generato nell’esercizio e suddivise per le principali aree geografiche di pertinenza del gruppo:
L’andamento delle imposte è direttamente proporzionale al risultato finanziario del Gruppo
La crescita del volume per imposte nel periodo è correlata all’andamento dell’utile lordo imponibile su base consolidata che risulta circa raddoppiato rispetto lo scorso esercizio. La rendicontazione delle imposte rappresenta la porzione di imposte sui redditi soltanto, specificatamente le imposte dirette IRES ed IRAP. Queste rappresentano una porzione della Remunerazione della Pubblica Amministrazione.
Per maggiori informazioni sulle imposte si rimanda ad apposita sezione Note Illustrative del Bilancio Consolidato.Per maggiori informazioni sulle imposte si rimanda ad apposita sezione Note Illustrative del Bilancio Consolidato.
In conclusione, l’impegno di Danieli non si limita a perseguire le best practice all’interno dei perimetri aziendali bensì si spinge alla catena del valore ed oltre. L’idea è di agire come stimolo al cambiamento per coinvolgere nella propria mission non solo i business partner ma tutti gli stakeholders che condividono le medesime ambiziose sfide dal punto di vista della Corporate Social Resposibility.
UNGCAreas | UNGCPrinciples | Reference to Danieli’s Non-Financial Disclosure (NFD) | GRI Reference | SDGs | |
Human Rights | 1 | Businesses should support and respect the protection of internationally proclaimed human rights within the scope of their spheres of influence | Ref. Chapter: Human Capital- Code of Ethics signed by employees’ - Danieli’s position on human rights refers to the principles promoted by the United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights, with the commitment to require the entire chain of subcontractors to adopt them as well; - Danieli protects integrity, dignity, safety but also diversity and has embraced the UN Women's Empowerment Principles. Ref. Chapter: Supply Chain - Vendor rating in terms of sustainability criteria Ref. Chapter: Community Commitment - Danieli has built and manages the officially recognized “Cecilia Danieli” school for the families of the local community, educating children from nursery school all the way to middle school. - Danieli Academy | GRI 405Diversity and Equal opportunity GRI 406Non-discrimination GRI 414Supplier Social Assessment GRI 404Training and Education | |
2 | Businesses should make sure that they are not complicit, even indirectly, in human rights abuses | ||||
Labour | 3 | Businesses should uphold the freedom of association and the effective recognition of the right to collective bargaining. | Ref. Chapter: Human Capital - Danieli’s Italian companies have fully implemented the requirements of the renewed CCNL (National Collective Labour Agreement) signed on June 01, 2021. - Danieli is compliant with national collective agreements where present. - its workforce in Italy is covered by collective bargaining agreements while in other countries local laws are applicable. - Code of Ethics: freedom of association. | GRI 102-41Collective bargaining agreements GRI 402Labor / Management Relations | |
4 | Businesses should uphold the elimination of all forms of forced and compulsory labour. | Ref. Chapter: Human Capital- Danieli protects integrity, dignity, safety of the workforce. - Danieli’s workforce in factories and on construction sites is highly specialized, therefore the risk of using child labour or forced labour is minimal. - Code of Ethics: against child, irregular or forced labour. | GRI 406Non-discrimination GRI 414Supplier Social Assessment | ||
5 | Businesses should uphold the effective abolition of child labour | Ref. Chapter: Supply Chain - Suppliers are subject to technical and ethical prequalification: Group Code of Ethics, anti-corruption directives, relations between individuals and the management of privacy. - Code of Ethics: against child, irregular or forced labour. | GRI 414Supplier Social Assessment | ||
6 | Businesses should uphold the elimination of discrimination in respect of employment and occupation | Ref. Chapter: Human Capital- Danieli protects integrity, dignity, safety but also diversity and has embraced the UN Women's Empowerment Principles - Code of Ethics: respect human rights, against discrimination in the workplace and child, irregular or forced labour by promoting equal opportunities (in terms of gender, origin, religion, age, political orientation, sexual orientation, disability), protection of diversity, freedom of association. | GRI 102-8Information on employees and other workers GRI 401Employment GRI 405Diversity and equal opportunity GRI 406Non-discrimination | ||
Environment | 7 | Businesses should support a precautionary approach to environmental challenges | Ref. Chapter: Commitment to the EnvironmentDanieli has established targets to maintain high environmental protection standards. Ref. Chapter: Research, Development and Product Quality Danieli fosters the development of new technologies to improve environmental sustainability with 4 themes: Energy saving, Energy Recovery, Waste reduction, improvements in Worker safety. Ref. Chapter: Research, Development and Product Quality - Danieli has created a competition to gather and develop ideas for energy saving & recovery, waste reduction. Ref. Chapter: Environmental sustainability Danieli implements and revitalizes global partnership for sustainable development (e.g. CDP). | GRI 302Energy GRI 303Water GRI 305Emission GRI 306(2016)Effluents and Waste GRI 307Environmental Compliance GRI 102-12External Initiatives | |
8 | Businesses should undertake initiatives to promote greater environmental responsibility | ||||
9 | Businesses should encourage the development and diffusion of environmentally-friendly technologies | ||||
Anti-Corruption | 10 | Businesses should work against corruption in all its forms, including extortion and bribery | Ref. Chapter: Governance and complianceDanieli has adopted a Code of Ethics and complies with the principles of legality and transparency, prohibiting corruption. | GRI 205Anti-Corruption |
Nella seguente tabella sono presentate le tematiche di sostenibilità reputate materiali per il Gruppo Danieli, correlate ai relativi “GRI Sustainability Reporting Standards” che sono stati rendicontati all’interno di questo documento, nonché ai temi richiamati dal D.lgs. 254/16. Per tali tematiche, nella colonna “Perimetro delle tematiche materiali” sono riportati i soggetti che possono generare un impatto rispetto ad ogni tematica, sia internamente che esternamente al Gruppo. Inoltre, nella colonna “Tipologia di impatto” viene anche indicato il ruolo di Danieli in relazione all’impatto generato rispetto ad ogni tematica materiale.
Tematiche materiali del Gruppo Danieli | Correlazione con GRI Standards | Correlazione con Temi richiamati dal D.lgs. 254/2016 | Perimetro delle tematiche materiali | Tipologia di impatto |
Governance e gestione della sostenibilità | 102 General disclosure | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo | |
Relazioni con gli stakeholders | 102 General disclosure | Gruppo Danieli, tutti gli stakeholdesr | Causato dal Gruppo | |
Etica e integrità del business | 206 Pratiche anti-competitive | Lotta alla corruzione attiva e passiva | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Anti-corruzione | 205 Anti-corruzione | Lotta alla corruzione attiva e passiva | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro | 403 Salute e sicurezza sul lavoro | Attinente al personale | Gruppo Danieli, fornitori e ditte terze | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Welfare aziendale | 401 Occupazione | Attinente al personale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Relazioni industriali | 402 Relazioni industriali | Attinenti al personale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Formazione e sviluppo | 404 Formazione e istruzione | Attinenti al personale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Diversity | 405 Diversità e pari opportunità | Attinente al personale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Tutela dei diritti umani | 406 Non discriminazione | Diritti Umani | Gruppo Danieli, fornitori e ditte terze | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Gestione dei consumi energetici | 302 Energia | Ambientale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Gestione della risorsa idrica e qualità degli scarichi idrici | 303 Acqua e scarichi idrici | Ambientale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Produzione di gas serra | 305 Emissioni | Ambientale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Gestione dei rifiuti e sostanze pericolose | 306 Scarichi e rifiuti | Ambientale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Impatto ambientale dei prodotti | 307 Conformità ambientale | Ambientale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Creazione di valore economico | 201 Performance economica;207 Imposte | Sociale | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo |
Presenza sul mercato ed impatti economici indiretti | 201 Performance economica | Sociale | Gruppo Danieli, Collettività e comunità locali | Causato dal Gruppo |
Innovation e R&D | n/a | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo | |
Qualità e sicurezza di prodotto | n/a | Gruppo Danieli | Causato dal Gruppo e direttamente connesso alle sue attività |
Ogni indicatore è provvisto del riferimento alla sezione della Dichiarazione non Finanziaria in cui l’indicatore può essere trovato o ad altre fonti disponibili pubblicamente a cui fare riferimento. Questo materiale fa riferimento alle Disclosure indicate di seguito:
GRI Standards | Disclosure | Numero di pagina | Note/Omissioni | ||
GRI 102: GENERAL DISCLOSURE (2016) | |||||
Profilo dell’ organizzazione | |||||
102-1 | Nome dell'organizzazione | 6 | |||
102-2 | Attività, marchi, prodotti e servizi | 12-14 | |||
102-3 | Luogo della sede principale | 14 | |||
102-4 | Luogo delle attività | 12-14 | |||
102-5 | Proprietà e forma giuridica | 6; Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Informazioni sugli assetti proprietari alla data del 30.6.2021” | |||
102-6 | Mercati serviti | 12-30 | |||
102-7 | Dimensione dell'organizzazione | 6, 12-13, 53;56, 68-73 | |||
102-8 | Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori | 71 | L’indicatore è compliant con i requirements a.b.c.d.e dello standard di riferimento | ||
102-9 | Catena di fornitura | 98-100 | |||
102-10 | Modifiche significative all’ organizzazione e alla sua catena di fornitura | 13-32, 56 | Nel corso del FY 2021-22 non sono stati rilevati cambiamenti significativi con riferimento all'organizzazione e alla sua catena di fornitura | ||
102-11 | Principio di precauzione | 42-46 | |||
102-12 | Iniziative esterne | 56-58, 89-93 | |||
102-13 | Adesione ad associazioni | 103-104 | |||
Strategia | |||||
102-14 | Dichiarazione di un alto dirigente | 51-54 | |||
Etica e integrità | |||||
102-16 | Valori, principi, standard e norme di comportamento | 64-68 | |||
Governance | |||||
102-18 | Struttura della governance | 36-37, Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezioni “Consiglio di Amministrazione” e “Comitati interni al Consiglio” | |||
Coinvolgimento degli stakeholder | |||||
102-40 | Elenco dei gruppi di stakeholder | 63 | |||
102-41 | Accordi di contrattazione collettiva | 50% forza lavoro coperta da accordi di contrattazione collettiva | |||
102-42 | Individuazione e selezione degli stakeholder | 63 | |||
102-43 | Modalità di coinvolgimento degli stakeholder | 63 | |||
102-44 | Temi e criticità chiave sollevati | Non si segnalano eventuali criticità e/o aspetti rilevanti emersi dalle attività di stakeholder engagement | |||
Pratiche di reporting | |||||
102-45 | Soggetti inclusi nel bilancio consolidato | 55 | |||
102-46 | Definizione dei contenuti del report e del loro perimetro dei temi | 55, 111 | |||
102-47 | Elenco dei temi materiali | 64 | |||
102-48 | Revisione delle informazioni | 55, 89 | Eventuali variazioni rispetto alla DNF precedente sono state puntualmente indicate nel testo o come note alle tabelle. | ||
102-49 | Modifiche nella rendicontazione | 55-59 | |||
102-50 | Periodo di rendicontazione | 54 | |||
102-51 | Data del report più recente | 55 | |||
102-52 | Periodicità di rendicontazione | 55 | |||
102-53 | Contatti per richiedere informazioni sul report | 56 | |||
102-54 | Dichiarazione sulla rendicontazione in conformità ai GRI Standards | 54-55 | |||
102-55 | Indice dei contenuti GRI | 111-120 | |||
102-56 | Assurance esterna | 121-124 | La presente Dichiarazione Non Finanziaria è stata sottoposta ad assurance esterna | ||
TOPIC-SPECIFIC STANDARDS | |||||
GRI 200: Economic series | |||||
GRI 201: Performance economica (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64,104,111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 104 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 104 | |||
201-1 | Valore economico direttamente generato e distribuito | 104 | |||
GRI 205: Anticorruzione (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-68,111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 64-68 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 64-68 | |||
205-3 | Episodi di corruzione accertati e azioni intraprese | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo non ha registrato incidenti di corruzione. | |||
GRI 206: Pratiche anticompetitive (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-67, 111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 65-67 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 65-67 | |||
206-1 | Azioni legali per comportamento anticoncorrenziale, antitrust e pratiche monopolistiche | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo non ha attuato pratiche anticompetitive. | |||
GRI 207: Imposte (2019) | |||||
207-1 | Approccio alla fiscalità | 106-107 | |||
207-2 | Governance fiscale, controllo e gestione del rischio | 106-107 | |||
207-3 | Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni in materia fiscale | 106-107 | |||
GRI 300: Environmental series (2016) | |||||
GRI 302: Energia (2016) |
|
| |||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 84-85, 90-93 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 84-85, 90-93 | |||
302-1 | Energia consumata all'interno dell’organizzazione | 85 | |||
GRI 303: Acqua e scarichi idrici (2018) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 87 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 87 | |||
303-1 | Interazione con l’acqua come risorsa condivisa | 87 | |||
303-2 | Gestione degli impatti correlati allo scarico di acqua | 87 | |||
303-3 | Prelievo idrico | 87 | |||
GRI 305: Emissioni (2016) |
| ||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 86-89, 90-93 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 86-89, 90-93 | |||
305-1 | Emissioni di gas serra dirette (Scope 1) | 88 | |||
305-2 | Emissioni di gas serra generate da consumi energetici (Scope 2) | 88 | |||
305-3 | Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3) | 88 | |||
305-7 | Ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX) e altre emissioni significative in atmosfera | 89 | |||
GRI 306: Rifiuti (2020) |
| ||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 92-95, | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 92-95 | |||
306-1 | Produzione di rifiuti e impatti significativi connessi ai rifiuti | 94-95 | |||
306-2 | Gestione degli impatti significativi connessi ai rifiuti | 94-95 | |||
306-3 | Rifiuti per materiale | 95 | |||
306-4 | Rifiuti non destinati a smaltimento | 95 | |||
306-5 | Rifiuti destinati a smaltimento | 95 | |||
GRI 307: Compliance ambientale (2016) |
| ||||
103-1 | Spiegazione del tema material e del relative perimetro | 63-64, 111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 65-68 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 65-68 | |||
307-1 | Non conformità con leggi e normative in materia ambientale | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo non ha ricevuto multe significative né sanzioni non monetarie per il non rispetto di leggi e regolamenti ambientali | |||
GRI 400: Social series | |||||
GRI 401: Occupazione (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 68-71 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 68-71 | |||
401-1 | Nuove assunzioni e turnover | 72 | |||
GRI 402: Relazioni industriali (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 68-71 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 68-71 | |||
402-1 | Periodo minimo di preavviso per i cambiamenti operativi | . | Il periodo minimo di preavviso è definito all’interno dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, ove presenti, e dalle leggi in vigore nei Paesi in cui il Gruppo è operativo | ||
GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro (2018) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 74-77 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 74-77 | |||
403-1 | Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro | 76 | |||
403-2 | Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e indagini sugli incidenti | 74-75 | |||
403-4 | Partecipazione e consultazione dei lavoratori e comunicazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro | 76-77 | |||
403-5 | Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro | 76-77 | |||
403-6 | Promozione della salute dei lavoratori | 76-77 | |||
403-7 | Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro all'interno delle relazioni commerciali | 76-77 | |||
403-9 | Infortuni sul lavoro | 77 | L’indicatore è compliant con i requirements a.d.e.f.g dello standard di riferimento | ||
GRI 404: Formazione e istruzione (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 78-79 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 78-79 | |||
404-1 | Ore di formazione per dipendente per anno | 78 | |||
GRI 405: Diversità e pari opportunità (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 69-71, Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo” | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 69-71, Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo” | |||
405-1 | Diversità negli organi di governo e tra i dipendenti | 73, Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, sezione “Politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo | |||
GRI 406: Non discriminazione (2016) | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 64-66 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 64-66 | |||
406-1 | Episodi di discriminazione e misure correttive adottate | Nel periodo di rendicontazione il Gruppo non ha registrato episodi legati a pratiche discriminatorie | |||
GRI 418: Privacy dei clienti | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 | |||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 88 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 88 | |||
418-1 | Denunce comprovate riguardanti le violazioni della privacy dei clienti e perdita di dati dei clienti | 88 | |||
Temi materiali di Danieli non correlati a specifiche Disclosure dei GRI Standard | |||||
Innovation / R&D | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 80-81 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 80-81 | |||
Qualità e sicurezza di prodotto | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 82 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 82 | |||
Approvvigionamento e logistica | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 98-100 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 98-100 | |||
Valutazione sociale e ambientale dei fornitori | |||||
103-1 | Spiegazione del tema materiale e del relativo perimetro | 63-64, 111-112 |
| ||
103-2 | Modalità di gestione e le sue componenti | 98 | |||
103-3 | Valutazione delle modalità di gestione | 98 |
Company Information | ||
Name of reporting entity | ||
Principal Activities | ||
Address of registered office | ||
Country of incorporation | ||
Domicile of entity | ||
Principal place of business | ||
Legal form of entity | ||
Name of parent entity | ||
Name of ultimate parent group | ||
Description of nature of financial statements | ||
Date of end of reporting period | ||
Period covered by financial statements | ||
Description of presentation currency | ||
Level of rounding used in financial statements | ||
Explanations |
(migliaia di euro) | ||||
ATTIVITA' | Note | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
Attività non correnti | ||||
Immobilizzazioni materiali | 1 | |||
Diritto d'uso | 2 | |||
Immobilizzazioni immateriali | 3 | |||
Partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto | 4 | |||
Altre partecipazioni | 4 | |||
Attività fiscali per imposte anticipate | 5 | |||
Altri crediti finanziari | ||||
Crediti commerciali ed altri crediti | 6 | |||
Totale attività non correnti | ||||
Attività correnti | ||||
Lavori in corso su ordinazione | 7 | |||
Rimanenze | 7 | |||
Crediti commerciali | 9 | |||
Altri crediti | 10 | |||
Attività fiscali per imposte correnti | 11 | |||
Attività finanziarie correnti | 12 | |||
Cassa e disponibilità liquide | 13 | |||
Totale attività correnti | ||||
Totale attività | ||||
(migliaia di euro) | ||||
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
Patrimonio netto | ||||
Capitale sociale | ||||
Azioni proprie | ( | ( | ||
Altre riserve e utili a nuovo, incluso il risultato di esercizio | ||||
Patrimonio netto di Gruppo | ||||
Patrimonio netto di terzi | ||||
Patrimonio netto totale | 13 | |||
Passività non correnti | ||||
Finanziamenti bancari non correnti | 14 | |||
Passività fiscali per imposte differite | 5 | |||
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | 15 | |||
Fondi rischi | 16 | |||
Altre passività non correnti | ||||
Totale passività non correnti | ||||
Passività correnti | ||||
Debiti commerciali | 17 | |||
Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti | 7/18 | |||
Altre passività correnti | 19 | |||
Passività fiscali per imposte correnti | 20 | |||
Debiti verso banche e altre passività finanziarie | 21 | |||
Totale passività correnti | ||||
Totale passività e patrimonio netto |
Conto Economico Consolidato | ||||
Esercizio chiuso al | ||||
(migliaia di euro) | note | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
Ricavi | ||||
Altri ricavi e proventi | ||||
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso | 8 | |||
Totale ricavi | 24 | |||
Costi di acquisto di materie prime e di consumo | 25 | ( | ( | |
Costi per il personale | 26 | ( | ( | |
Altri costi operativi | 27 | ( | ( | |
Ammortamenti e svalutazioni | 28 | ( | ( | |
Risultato operativo | ||||
Proventi finanziari | 29 | |||
Oneri finanziari | 30 | ( | ( | |
Utile/(perdita) deriv. da transaz. in valuta estera | 31 | ( | ||
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto | 32 | ( | ||
Utile prima delle imposte | ||||
Imposte sul reddito | 33 | ( | ( | |
Utile netto da attività in funzionamento | ||||
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione | 34 | ( | ( | |
Utile netto dell'esercizio | ||||
(Utile)/perdita attribuibile ai terzi | ( | ( | ||
Utile netto dell'esercizio attribuibile al Gruppo | ||||
Utile base per azione( in euro): | ||||
azioni ordinarie | 35 | |||
azioni di risparmio n.c. | 35 | |||
Conto economico complessivo consolidato | ||||
Esercizio chiuso al | ||||
(migliaia di euro) | 30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
Utile netto dell'esercizio | ||||
Componenti dell'utile complessivo successivamente riclassificate nel risultato del periodo | ||||
Differenza di conversione di bilanci esteri | ( | |||
Variazione riserve di fair value | ( | |||
Effetto fiscale relativo alle altre componenti del risultato complessivo | ( | |||
12 | ( | |||
Componenti dell'utile complessivo non riclassificate successivamente nel risultato del periodo | ||||
Utili/(perdite) attuariali rilevati nel conto economico complessivo | ||||
Effetto fiscale | ( | ( | ||
12 | ||||
Utile complessivo consolidato | ||||
Attribuibile a: | ||||
Gruppo Danieli | ||||
Terzi | ( | |||
(migliaia di euro) | Capitale sociale | Azioni proprie | Sovrapprezzo azioni | Riserva di fair value | Altre riserve | Riserva da differenza da trad. | Utili (perdite) netto esercizio | Patrimonio netto di Gruppo | Patrimonio netto di terzi | Patrimonio netto totale |
Patrimonio netto al 30/06/2020 | ( | ( | ( | ( | ||||||
Operazioni con gli azionisti | ||||||||||
Ripartizione utile come da delibera assembleare del | 10/28/20 | |||||||||
alle riserve | ( | |||||||||
Variazione azioni proprie | ( | ( | ( | |||||||
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | ( | ( | ( | |||||||
dividendi pagati a terzi | ( | ( | ||||||||
Variazione area di consolidamento | ||||||||||
Aquisizione quote di terzi | ( | ( | ||||||||
Totale operazioni con gli azionisti | ( | ( | ( | ( | ||||||
Utile al 30/06/2021 | ||||||||||
Altri componenti dell'utile complessivo | ||||||||||
Variazione riserve di fair value | ||||||||||
Utili/(perdite) attuariali da IAS 19 | ||||||||||
Differenza di conversione di bilanci esteri | ( | ( | ( | |||||||
Proventi/(oneri) complessivi del periodo | ( | |||||||||
Patrimonio netto al 30/06/2021 | ( | ( | ||||||||
Operazioni con gli azionisti | ||||||||||
Ripartizione utile come da delibera assembleare del | 10/28/21 | |||||||||
alle riserve | ( | |||||||||
Variazione azione proprie | ||||||||||
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | ( | ( | ( | |||||||
Dividendi pagati a terzi | ||||||||||
Variazione area di consolidamento | ||||||||||
Aquisizione quote di terzi | ( | ( | ||||||||
Totale operazioni con gli azionisti | ( | ( | ( | |||||||
Utile al 30/06/2022 | ||||||||||
Altri componenti dell'utile complessivo | ||||||||||
Variazione riserve di fair value | ( | ( | ( | |||||||
Utili/(perdite) attuariali da IAS 19 | ||||||||||
Differenza di conversione di bilanci esteri | ||||||||||
Proventi/(oneri) complessivi del periodo | ( | |||||||||
Patrimonio netto al 30/06/2022 | ( | ( | ||||||||
(migliaia di euro) | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
Riconciliazione del risultato lordo con i flussi di cassa netti dell'attività operativa | |||
Utile prima delle imposte | |||
Incremento/(decremento) dei fondi rischi ed oneri | |||
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto | ( | ||
Ammortamenti e svalutazioni | |||
Minus/(plusvalenze) da cessione immobilizzazioni | ( | ( | |
Svalutazioni (riprese di valore) crediti nette | |||
Aggregazioni aziendali del periodo e di esercizi precedenti | |||
Altre variazioni non monetarie | |||
Variazione netta del fondo TFR | ( | ( | |
Oneri/(proventi) finanziari su cambi di competenza | ( | ||
Proventi finanziari di competenza | ( | ( | |
Oneri finanziari di competenza | |||
Totale | |||
Variazione netta capitale d'esercizio | |||
(Incremento)/decremento delle rimanenze | ( | ||
(Incremento)/decremento dei crediti commerciali e diversi | ( | ||
Incremento/(decremento) dei debiti commerciali e diversi | |||
Oneri/(proventi) finanz.su cambi non realizzati | |||
Totale | ( | ||
(Interessi pagati) | ( | ( | |
Interessi incassati | |||
Imposte pagate nel periodo | ( | ( | |
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa | |||
Attività di investimento | |||
Investimenti: | |||
Immobilizzazioni materiali | ( | ( | |
Immobilizzazioni immateriali | ( | ( | |
Aggregazioni aziendali del periodo e di esercizi precedenti | |||
Investimenti in partecipazioni | ( | ( | |
(Investimenti)/disinvestimenti in azioni proprie | ( | ||
Attività finanziarie disponibili per la vendita | ( | ( | |
Oneri/(proventi) finanz.su cambi realizzati | ( | ||
Disinvestimenti: | |||
Immobilizzazioni materiali | |||
Immobilizzazioni immateriali | |||
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento | ( | ( | |
Attività di finanziamento | |||
Applicazione IFRS 16 - Debiti finanziari | ( | ( | |
Assunzione nuovi finanziamenti passivi | |||
Incremento /(decremento) anticipi su commesse non ancora in vigore | |||
Rimborso finanziamenti passivi | ( | ( | |
Strumenti finanziari derivati a breve termine | |||
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | ( | ( | |
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento | |||
Variazione poste patrimoniali per effetto della conversione cambi | |||
Flusso di cassa complessivo | |||
Cassa e banche iniziali | |||
Cassa e banche finali | |||
Note illustrative
Il presente Bilancio Consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2022, è costituito dal prospetto di stato patrimoniale, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle note illustrative.
Gli importi inseriti all’interno dell’informativa finanziaria, salvo quando diversamente indicato, sono arrotondati alle migliaia di euro.
La Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (la Capogruppo) è una società per azioni, quotata alla Borsa Italiana, attiva nel settore della progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica; ha sede legale in Buttrio (Udine – Italia), Via Nazionale 41.
Il capitale sociale al 30 giugno 2022 è composto da n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio. Le azioni ordinarie sono detenute da:
Quota rappresentativa di capitale sociale | |||||
Sind International s.r.l. | 67,712% | ||||
Azioni proprie in portafoglio | 7,964% | ||||
Mercato | 24,324% |
Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli è oggetto di revisione legale da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.
Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato in data 27 settembre 2022 dal Consiglio di Amministrazione, che ne ha autorizzato la diffusione attraverso il comunicato stampa del 27 settembre 2022 contenente gli elementi principali del bilancio stesso.
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è una persona giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana ed è quotata alla Borsa di Milano dal 1984.
Il Gruppo Danieli è essenzialmente impegnato sia nella costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica, offrendo una gamma di macchine che va dalla gestione del processo primario alla produzione del prodotto finito (praticamente dal minerale al prodotto finito), che nella produzione e vendita di acciai speciali esercitata dalle controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e ABS Sisak d.o.o..
In sintesi, il Gruppo Danieli progetta e costruisce impianti per l’industria siderurgica per tutte le aree di processo quali:
- Blumi e billette;
- Bramme;
- Bramme sottili;
Nel settore degli impianti di laminazione per prodotti lunghi, il Gruppo Danieli è leader del mercato mondiale sia per numero di impianti in esercizio che per vendite annuali e, soprattutto, è indiscusso leader tecnologico per l’affidabilità degli impianti, la produttività e la qualità del prodotto ottenibile e per livello di automazione.
Nella predisposizione del bilancio consolidato al 30 giugno 2022 sono stati osservati i principi contabili IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 entro la data di redazione del presente documento (settembre 2022), integrati dalle raccomandazioni previste dal Regolamento degli Emittenti come approvato da delibera CONSOB. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati e le attività finanziarie disponibili per la vendita, che sono iscritti al fair value, le partecipazioni in imprese collegate e joint venture, che sono valutate col metodo del patrimonio netto, e i lavori in corso su ordinazione che sono rilevati sulla base del metodo della percentuale di completamento, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Il Gruppo, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, ha scelto di presentare nello stato patrimoniale separatamente le attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura del periodo e di fornire nel conto economico un’analisi dei costi in base alla natura degli stessi.
Il rendiconto finanziario viene redatto con il metodo indiretto.
Per dare una migliore informazione e rappresentazione dei lavori in corso su ordinazione e del loro impatto a conto economico, il Gruppo ha ritenuto opportuno variare lo schema di bilancio. Per una corretta comparazione è stato riesposto anche l’anno precedente.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 30 giugno 2022 sono omogenei a quelli adottati per la redazione delbilancioconsolidato al 30 giugno 2021. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.
In data 31 marzo 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (Amendments to IFRS 16)” con il quale estende di un anno il periodo di applicazione dell’emendamento emesso nel 2020, che prevedeva per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al COVID-19 senza dover valutare, tramite l’analisi dei contratti, se fosse rispettata la definizione di lease modification dell’IFRS 16. Pertanto, i locatari che hanno applicato tale facoltà nell’esercizio 2020, hanno contabilizzato gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione.
In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l’IBOR, il documento “Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2” che contiene emendamenti ai seguenti standard:
- IFRS 9 Financial Instruments;
- IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
- IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
- IFRS 4 Insurance Contracts; e
- IFRS 16 Leases.
Tutte le modifiche sono entrate in vigore il 1° luglio 2021.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
Tali modifiche entreranno in vigore il 1° luglio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tali emendamenti.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”. Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1 luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questi emendamenti sul bilancio consolidato del Gruppo.
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current”. Il documento ha l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1 luglio 2023; è comunque consentita un’applicazione anticipata.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1 luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tali emendamenti.
Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli comprende i dati al 30 giugno 2022 della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e delle società italiane ed estere nelle quali la stessa esercita direttamente o indirettamente il controllo; il dettaglio delle società consolidate integralmente è riportato nell’allegato I-C.
Dal 1° luglio 2021 sono entrate nell’area di consolidamento le società Zerotredici Educational Hub srl, Corte delle Fucine srl, Danieli Middle East and North Africa LLC, Danieli Industrial Automation, Danieli Metallurgical Industry China Co Ltd e More Suzhou Metallurgy Technology Co Ltd.
Si ricorda che, a fine novembre 2019, sono iniziate le attività di chiusura dello stabilimento della controllata tedesca ESW Röhrenwerke Gmbh (“ESW”) e, a partire dal bilancio intermedio al 31 dicembre 2019, è stata contabilizzata come attività cessata con la conseguenza che, in ossequio a quanto previsto dal principio contabile IFRS 5, i risultati della gestione di ESW sono iscritti nel conto economico separatamente, alla voce utile/(perdita) da attività destinate alla dismissione.
Non ci sono altre variazioni significative nell’area di consolidamento rispetto all’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, tuttavia si evidenzia che nel corso dell’esercizio sono intervenute alcune fusioni ed altre operazioni straordinarie all’interno di società del Gruppo che non hanno peraltro avuto alcun impatto sul bilancio consolidato; le operazioni più rilevanti sono:
Al 30 giugno 2022 non sono incluse nel bilancio consolidato con il metodo dell’integrazione globale le seguenti società controllate:
- More USA Inc.,
- Danieli Metallurgical Materials Ltd.,
- Danieli Corus Refractory Solution Ltd..
Tali società sono state costituite nell’esercizio ma sono ancora sostanzialmente inattive e verranno presumibilmente consolidate integralmente a partire dal prossimo esercizio.
Il conflitto russo-ucraino non ha comportato variazioni nell’area di consolidamento per effetto di perdita di controllo nelle controllate russe e ucraine.
L’attività delle società più rilevanti è stata descritta nella Relazione sulla gestione.
I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli predisposti per l’approvazione da parte dei rispettivi organi sociali competenti e, per le società controllate il cui esercizio sociale non coincide con quello della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., da una situazione contabile appositamente redatta dai rispettivi amministratori riferita alla data del 30 giugno 2022. I bilanci individuali sono stati opportunamente uniformati ai principi contabili adottati dalla società consolidante.
L’elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nell’allegato n. II-C, mentre i dati essenziali degli ultimi bilanci approvati sono elencati nell’allegato n. III-C.
Sono consolidate con il metodo integrale le società in cui il Gruppo esercita il controllo (società controllate) secondo quanto stabilito dall’IFRS 10, cioè sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, che per effetto dell’esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, le scelte finanziarie e gestionali delle società, ottenendone i benefici relativi (o le perdite relative) anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto, esercitabili alla data di bilancio, è considerata ai fini della determinazione del controllo. Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data nella quale si assume il controllo, e sono deconsolidate a partire dalla data nella quale il controllo cessa.
Il Gruppo verifica, tenendo conto di tutti i fatti e circostanze applicabili, ad ogni chiusura di bilancio (o di situazione contabile intermedia) l’esistenza o meno del controllo sulle proprie partecipate e se necessario apporta le dovute variazione all’area di consolidamento.
Le operazioni di aggregazione aziendale in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (purchase method): in base a tale metodo, il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Quest’ultima, per ogni operazione di aggregazione aziendale, può essere valutata al fair value oppure in proporzione alle attività nette della società acquisita attribuibili alla minoranza. I costi di acquisizione sono spesati a conto economico.
Il corrispettivo di un’operazione di aggregazione aziendale è comprensivo del fair value di ogni corrispettivo potenziale alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività viene rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39 nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto.
L’avviamento derivante da un’aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza sono inferiori al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico.
L’iscrizione dell’avviamento viene mantenuta, anche al momento iniziale, solo laddove dall’aggregazione si possano ravvisare tangibili elementi di apprezzamento e misurabilità dei risultati futuri della nuova controllata. Laddove gli stessi non possano essere chiaramente identificati, in relazione alle difficoltà connesse all’inserimento della controllata nel Gruppo ed all’adattamento alle sue logiche industriali, o non possano essere oggettivamente attribuiti all’autonoma capacità di generazione di risultati della controllata, l’avviamento viene prudentemente svalutato.
Successivamente all’acquisizione, l’avviamento viene sottoposto ad analisi di congruità (impairment test) con frequenza annuale o maggiore qualora si verifichino eventi o cambiamenti che possano far emergere eventuali perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata, con le modalità indicate successivamente nella sezione “perdite di valore delle attività materiali ed immateriali”.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, al momento dell’acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method; l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata a conto economico.
Gli effetti derivanti dall’acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all’assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto.
Nel caso di cessione di parte delle quote di partecipazioni detenute con corrispondente perdita di controllo, la partecipazione detenuta è adeguata al relativo fair value e la rivalutazione concorre alla formazione della plusvalenza (minusvalenza) derivante dall’operazione di cessione.
In sede di consolidamento, a seguito dell’applicazione del metodo integrale:
Le partecipazioni detenute in società sulle quali viene esercitata un’influenza notevole (“società collegate”), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% ed il 50%, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Per effetto dell’applicazione di tale metodo il valore contabile della partecipazione risulta allineato al patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l’applicazione degli IFRS omologati dalla Commissione Europea e comprende l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al momento dell’acquisizione.
La quota di utili/perdite realizzati dalle società collegate dopo l’acquisizione è contabilizzata a conto economico, mentre la quota di movimenti delle riserve successivi all’acquisizione è contabilizzata nelle riserve di patrimonio netto. Quando la quota di perdite del Gruppo in una società collegata uguaglia o eccede la sua quota di pertinenza nella società collegata stessa, si procede ad azzerare il valore della partecipazione ed il Gruppo non contabilizza perdite ulteriori rispetto a quelle di sua competenza, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con società collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle stesse.
Le altre partecipazioni, nelle quali la percentuale di proprietà è inferiore al 20%, o al 10% se quotate, o nelle quali il Gruppo non esercita un'influenza notevole, sono valutate al fair value. Se il fair value di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono valutate al costo di acquisto o di sottoscrizione, al netto delle svalutazioni relative alle perdite.
La valutazione al costo viene mantenuta, pur risultando superiore a quella corrispondente definita con il metodo del patrimonio netto, sempre che le prospettive reddituali o i plusvalori inespressi e compresi nelle partecipazioni, consentano di prevedere il recupero del maggior valore iscritto.
Identificazione della valuta funzionale
I saldi inclusi nelle situazioni economico-patrimoniali di ogni società del Gruppo sono iscritti nella valuta dell’ambiente economico primario in cui opera l’entità (valuta funzionale). Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli è redatto in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo.
Conversione delle operazioni in valuta estera
Gli elementi espressi in valuta differente da quella funzionale, sia monetari (disponibilità liquide, attività e passività che saranno incassate o pagate con importi di denaro prefissato o determinabile ecc.), sia non monetari (anticipi a fornitori ed anticipi da clienti di beni e/o servizi, avviamento, attività immateriali ecc.), sono inizialmente rilevati al cambio spot in vigore alla data in cui viene effettuata l’operazione. Successivamente gli elementi monetari sono convertiti in valuta funzionale sulla base del cambio della data di rendicontazione e le differenze derivanti dalla conversione sono imputate a conto economico. Gli elementi non monetari sono mantenuti al cambio di conversione dell’operazione tranne nel caso di andamento sfavorevole persistente del tasso di cambio di riferimento. Le differenze seguono il trattamento contabile (conto economico o riserve di conversione) previsto per le variazioni di valore delle poste correlate.
Traduzione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale
Le regole per la traduzione dei bilanci espressi in valuta estera in moneta funzionale della Capogruppo sono le seguenti:
Sono di seguito indicati i cambi applicati nella conversione dei bilanci in valuta diversa dall’euro per gli esercizi chiusi al 30 giugno 2022 ed al 30 giugno 2021 (valuta estera per 1 euro):
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione o di produzione interna, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti cumulati, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
Gli impianti e macchinari possono avere parti con una vita utile diversa. L’ammortamento è calcolato sulla vita utile di ogni singola parte; in caso di sostituzione le nuove parti sono capitalizzate nella misura in cui soddisfano i criteri per l’iscrizione di un’attività, e il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato dal bilancio.
Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato risulti una perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato, al netto degli ammortamenti. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono stati addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli di natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli ammortamenti imputati al conto economico sono stati calcolati in modo sistematico e costante sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico-tecnica stimata dei cespiti. Per alcuni specifici impianti del settore Steel Making, e segnatamente forni fusori, impianti di laminazione e colaminazione, considerando le innovazioni tecnologiche insite nella loro realizzazione e la lunga fase di avviamento e di messa a regime, si è ritenuto di correlare l’aliquota di ammortamento alla effettiva capacità produttiva utilizzata nel periodo rispetto a quella normalmente prevista per ciascun anno di vita utile degli impianti. Le principali aliquote di ammortamento annue, o parametrate su base annua, applicate sono le seguenti:
Fabbricati e costruzioni leggere | 3-10% | |
Impianti e macchinari | da 10 a 17,5% | |
Forni e grandi impianti automatici | da 5 a 23,4% | |
Attrezzature | 20-25% | |
Automezzi, mezzi di trasporto interno su ruote, autovetture | 20-25% | |
Mobili e macchine d'ufficio | 12-20% |
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
I Diritti d’uso sono iscritti secondo le previsioni dell’IFRS 16.
L’IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. Il principio definisce il leasing come un contratto, o parte di un contratto, che in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un’attività per un periodo di tempo. Il modello previsto per i locatari dal nuovo principio è il seguente: alla data di inizio del contratto, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell’attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto di utilizzo dell’attività.
Il Gruppo ha fatto ricorso agli espedienti pratici previsti per la transizione all’ IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la definizione di lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti di lease sottoscritti o modificati prima della sua prima applicazione. Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo (“right of use”). Secondo l’IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il Gruppo applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall’IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1° luglio 2019.
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti).
La durata dei contratti è contrattualmente stabilita e nel caso di clausole contrattuali che permettono l’interruzione anticipata dello stesso oppure una sua proroga o rinnovo viene fatta una analisi per ogni contratto sulla previsione di esercizio o meno di tali clausole. Il Gruppo si è basato sulle proprie esperienze acquisite per la determinazione della durata dei lease contenenti opzioni di proroga o di risoluzione.
L’incremental borrowing rate è stato calcolato per singolo contratto partendo dagli spread comunemente applicati al Gruppo per i propri finanziamenti aventi condizioni e durata analoghe a quelle dei leasing con l’aggiunta dei normali tassi variabili sulla base di durata, valuta e area geografica (es. EURBOR, USD LIBOR, EURIRS).
Ai fini dell’esposizione in bilancio il Gruppo ha stabilito di avvalersi delle esenzioni concesse dall’IFRS 16 paragrafo C5 lett. a) e b).
Il Gruppo si è avvalso di tali esenzioni in due ipotesi, concesse dal principio: i contratti di leasing in cui l’attività sottostante è di modesto valore (IFRS 16:5(b) - ad esempio i personal computer, le stampanti) e i contratti di leasing aventi scadenza nel breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore – IFRS 16:5(a)). Il valore dei costi per godimento di beni di terzi relativi a tali esenzioni è pari a circa 1,5 milioni di euro.
Per tali esenzioni non è stata rilevata né la passività finanziaria del lease nè il relativo diritto d’uso, ma i canoni di locazione sono stati rilevati a conto economico, come fatto in precedenza, tra gli oneri operativi.
Il Diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà del Gruppo di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento decorre dall’inizio della decorrenza del lease.
La passività derivante dal lease non è esposta in una voce separata bensì tra i finanziamenti correnti e non correnti.
Successivamente alla rilevazione iniziale applicando il metodo del costo ammortizzato per la valutazione della passività derivante dal lease, il valore di carico di tale passività è incrementato degli interessi sulla stessa (utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) e diminuito per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.
Il Gruppo ridetermina il saldo delle passività derivante dal lease (ed attua un adeguamento del corrispondente valore del diritto d’uso) qualora:
Il Gruppo non ha rilevato nessuna delle suddette modifiche nel periodo corrente.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione interna comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.
Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende solo gli oneri che possono essere direttamente attribuiti all’attività a partire dalla data in cui sono soddisfatti i criteri per l’iscrizione di tale attività.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto stabilisce lo IAS 36.
Le spese di ricerca inerenti l’attività di produzione sono interamente addebitate a conto economico nell’esercizio in cui sono state sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad ammortamento, tranne quando hanno una vita utile indefinita. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero, a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile delle immobilizzazioni immateriali a ogni chiusura d’esercizio.
I principali coefficienti annui di ammortamento applicati sono compresi nei seguenti intervalli:
Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno | da 6,67 a 20% | |
Concessione di licenze e marchi | 20% | |
Altri oneri di utilità pluriennale | da 20 a 33% |
L’avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili alla data di acquisizione delle partecipate incluse nel consolidato. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.
Successivamente all’acquisizione, l’avviamento viene sottoposto ad analisi di congruità (impairment test) con frequenza annuale o maggiore qualora si verifichino eventi o cambiamenti che possano far emergere eventuali perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Al fine della verifica di eventuali riduzioni di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata, con le modalità indicate successivamente nella sezione “perdite di valore delle attività materiali ed immateriali”.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
A ogni chiusura di bilancio e nelle circostanze in cui viene identificata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre una perdita durevole di valore, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività immateriali o materiali, o Gruppo di attività immateriali o materiali (Cash Generating Unit, di seguito anche CGU) al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è svalutata fino a ricondurla al suo valore recuperabile.
Il valore recuperabile è rappresentato dal maggior valore fra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il valore d’uso. Nel definire il valore d’uso i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, ad eccezione delle perdite di valore relative all’avviamento.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “Solely Payments of Principal and Interest (SPPI)”). Questa valutazione è indicata come test SPPI.
Le azioni proprie che vengono riacquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto sulla base del relativo costo di acquisto. L’acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita a conto economico. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati così come il diritto a ricevere dividendi.
Le giacenze di materie prime sussidiarie e di consumo sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il presunto valore di realizzo che emerge dall'andamento del mercato alla data di chiusura del periodo.
I prodotti finiti ed i semilavorati sono valutati al costo medio ponderato di acquisto o di fabbricazione e l’eventuale differenza negativa tra il valore di costo ed il corrispondente valore di mercato alla data di chiusura del periodo viene accantonata in un apposito fondo svalutazione prodotti, iscritto a diretta diminuzione delle rimanenze di magazzino.
I prodotti in corso di lavorazione sono valutati al costo industriale di fabbricazione relativo all’anno di formazione, sulla base del rispettivo stato di avanzamento.
I lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i ricavi (e conseguentemente il margine) vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato dalle società del Gruppo sulla base dei costi già sostenuti per la realizzazione della commessa in proporzione al totale, inclusivo dei costi a finire aggiornati. Per le commesse in corso dove la fatturazione effettuata eccede i costi sostenuti più i margini rilevati per maturazione, il valore netto viene esposto tra le passività correnti – debiti per lavori in corso su ordinazione.
La determinazione del valore è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera dei progetti, il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti sulle assunzioni alla base di tali valutazioni. Gli effetti economici della revisione delle stime sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti.
Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto più che probabile e ragionevolmente quantificabile.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile ed appostata ad apposito fondo.
I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti con corrispettivi denominati in valuta differente da quella funzionale ed eccedenti gli acconti percepiti sono influenzati dal cambio di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, che concorre alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa, cui applicare la percentuale dello stato di avanzamento.
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e caratterizzate da un’elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto. I relativi importi sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del proprio valore, salvo che per le disponibilità liquide in valuta estera, soggette al rischio di cambio.
Il trattamento di fine rapporto riservato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo rientra nell’ambito dello IAS 19 (benefici ai dipendenti) in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di interesse che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione; il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Tali utili e perdite attuariali sono classificati tra gli utili a nuovo e non saranno riclassificati nel conto economico nei periodi successivi.
A seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi decreti e regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, il TFR maturato dal 1 gennaio 2007 ha assunto la natura di piano a contribuzione definita, sia nel caso di opzione del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS.
Gli accantonamenti vengono contabilizzati dal Gruppo in presenza di un’obbligazione corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta, e l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente l’obbligazione corrente.
Eventuali costi di ristrutturazione vengono rilevati quando il Gruppo ha formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo ha comunicato alle parti interessate.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dai contratti stessi, l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata con l’accantonamento ad un fondo.
Quote di emissione di gas ad effetto serra
Le quote di emissione di gas ad effetto serra (certificati grigi) rappresentano il diritto ad immettere nell’atmosfera un certo quantitativo di gas ad effetto serra. Tali quote costituiscono uno strumento per la riduzione dell’inquinamento che trae origine dal Protocollo di Kyoto e sono state introdotte con l’obiettivo di realizzare un abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso il miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali, nonché l’uso più efficiente dell’energia.
Le quote di emissione sono assegnate gratuitamente dall’autorità nazionale competente e consentono l’immissione in atmosfera di un certo quantitativo di gas ad effetto serra.
Il superamento di tale quantitativo comporta la sua copertura attraverso la consegna di quote che vanno acquistate sul mercato; il surplus di quote può essere utilizzato negli anni successivi oppure venduto in apposite aste organizzate dall’autorità nazionale competente.
L’acquisto delle quote di emissione comporta la rilevazione di un costo a conto economico e come contropartita patrimoniale un debito. La vendita determina la contabilizzazione di un ricavo ed un credito.
Il Gruppo ha adottato una politica che prevede la contabilizzazione della passività netta relativamente ai diritti di emissione concessi. Pertanto, è rilevato un accantonamento a fondo rischi solo quando le emissioni effettive eccedono i diritti di emissione ricevuti ed ancora disponibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali, altre passività, debiti verso banche e finanziamenti.
Debiti commerciali, anticipi da clienti ed altre passività
I debiti commerciali, gli anticipi ricevuti dai committenti e le altre passività correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al valore nominale, che rappresenta il valore equo alla data di riferimento. A seguito della rilevazione iniziale, tali passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.
Finanziamenti
Tutti i finanziamenti sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo l’iniziale rilevazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti a meno che le società del Gruppo non abbiano un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione ed il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: vendita/acquisti a termine di valuta, anche sintetici con clausola di knock out e di accumulazione di acquisto/vendite a termine, swap su tassi di interesse.
I strumenti derivati sono classificati come strumenti di copertura, in accordo con l’IFRS 9, quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata inizialmente e periodicamente, è elevata.
Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell’elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli altri costi.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfino le condizioni per essere qualificati ai sensi dell’IFRS 9 come strumenti di copertura sono rilevate a conto economico.
I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo della percentuale di completamento (“Performance obligations satisfied over time”) misurata sulla base dei costi già sostenuti per specifico progetto sul totale dei costi stimati per specifico progetto (metodo degli input). Tale modalità di contabilizzazione e i contratti con i clienti su cui si basa rispettano i requisiti richiesti dall’IFRS 15.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nel principio relativo alle rimanenze.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati, coerentemente con le disposizioni previste dall’IFRS 15, e del passaggio del controllo sul bene venduto o sul servizio reso e dell’adempimento della “Performance obbligation” prevista dagli accordi contrattuali con le controparti (“Performance obligations satisfied at a point in time”).
Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti deicosti sostenuti recuperabili.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse alle vendite (imposta sul valore aggiunto).
Tra gli altri ricavi operativi sono iscritti i “titoli di efficienza energetica” - TEE, noti anche come certificati bianchi, rilasciati dal Gestore dei mercati energetici a favore di determinati soggetti a seguito di progetti di miglioramento dell’efficienza energetica. Sono titoli che certificano la riduzione dei consumi conseguita in un certo intervallo temporale e vengono attribuiti alle imprese solo dopo che le autorità competenti hanno propedeuticamente approvato il progetto e successivamente verificato i riepiloghi periodici presentati; possono essere scambiati all’interno di un apposito mercato organizzato oppure attraverso contratti bilaterali al di fuori del suddetto mercato.
Il diritto maturato nei confronti del Gestore dei mercati energetici viene iscritto nell’esercizio in cui ha luogo la produzione che ha generato i risparmi energetici, valutato sulla base del presumibile valore di realizzo dei titoli di efficienza energetica, alla data di iscrizione.
I contributi in conto esercizio vengono rilevati direttamente a conto economico quando il diritto alla loro erogazione è ritenuto definitivo e il loro ammontare obiettivamente determinabile. Quando i contributi sono commisurati a specifiche componenti di costi operativi (esclusi gli ammortamenti), sono rilevati direttamente a riduzione degli stessi.
I contributi in conto impianti vengono iscritti tra gli altri ricavi operativi sulla base del criterio sistematico e razionale che riflette il processo di ammortamento del cespite cui si riferiscono.
Sulla base di tale impostazione contabile è stato iscritto, tra i crediti tributari – oltre l’esercizio successivo, anche il credito di imposta per nuovi investimenti in macchinari, previsto dal D.L. 24 giugno 2014, n. 91. Il suo riconoscimento a conto economico segue un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce, con la conseguente iscrizione tra i risconti passivi della quota di contributo non ancora maturata.
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso d’interesse effettivo (TIE), che è il tasso che sconta i pagamenti e gli incassi stimati futuri attraverso la vita attesa dello strumento finanziario.
I dividendi vengono iscritti nell'esercizio in cui sono deliberati e sorge il diritto al relativo incasso.
Contributi
I contributi sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l’ottenimento degli stessi.
In particolare:
i) le agevolazioni tariffarie ricevute in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetta impresa energivora) sono contabilizzati sulla base dei consumi rilevati ed a riduzione dei costi dell’energia;
ii) i titoli di efficienza energetica (TEE, od anche certificati bianchi), ottenuti a fronte di progetti di efficientamento energetico autorizzati dal GSE (Gestore Servizio Elettrico), sono iscritti tra gli altri ricavi sulla base dei volumi di produzione e della energia risparmiata per effetto del progetto;
iii) il credito di imposta per nuovi investimenti in macchinari, previsto dal D. L. 24 giugno 2014, n. 91 è iscritto tra le altre attività non correnti e correnti della situazione patrimoniale-finanziaria e sarà utilizzato quale credito d’imposta sulla base delle modalità previste dalla normativa di riferimento. Il suo riconoscimento a conto economico segue un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce, con la conseguente appostazione tra le altre passività correnti della quota di contributo non ancora maturata.
Costi
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per la previdenza complementare e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico si qualificano normalmente come costi di ricerca e sono rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:
i)i).la possibilità tecnica di completare il progetto in modo che sia utilizzabile per l’utilizzo o la vendita;
ii)ii).l’intenzione di completare l’attività;
iii)iii).la propria capacità di utilizzarla o venderla;
iv)iv).le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri;
v)v).l’esistenza delle disponibilità di risorse per completare l’attività e
vi)vi).le capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante lo sviluppo.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari vengono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Le imposte correnti attive e passive sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali, in conformità alle disposizioni in vigore alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate direttamente nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono.
Le attività e passività fiscali per imposte correnti sono compensate solo se si ha un diritto esercitabile per compensare gli importi rilevati contabilmente e si intende liquidare o saldare le partite al netto o si intende realizzare l’attività ed estinguere contemporaneamente la passività.
Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate su tutte le differenze temporanee nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Lo stesso principio si applica per la contabilizzazione delle attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali utilizzabili.
Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente da consentire del tutto o in parte il recupero dell’attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.
Le imposte differite passive sono calcolate usando il cosiddetto “liability method” su tutte le differenze temporanee risultanti alla data di bilancio tra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio, salvo eccezioni specifiche.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote e la normativa fiscale in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura del bilancio nei paesi dove il Gruppo opera.
Utilizzo di stime
La predisposizione del bilancio comporta che siano effettuate stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Di seguito sono indicate le stime contabili rilevanti nel processo di redazione del bilancio consolidato perché comportano il ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche di condizione alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto apprezzabile sui risultati successivi.
In particolare, si evidenzia che per la loro indubbia complessità e rilevanza, risultano maggiormente significative nel processo di redazione del bilancio consolidato le stime effettuate per la valutazione dei lavori in corso su ordinazione.
Lavori in corso su ordinazione
Le commesse gestite dal Gruppo Danieli si riferiscono in massima parte ad impianti per l’industria siderurgica e per quella dei metalli non ferrosi, possono essere di dimensioni assai rilevanti ed essere a volte concluse con controparti in Paesi soggetti ad instabilità politica. Tali progetti, di durata ultrannuale, sono sempre caratterizzati da un elevato livello tecnologico, spesso anche fortemente innovativo, prevedono garanzie di performance alla consegna definitiva degli impianti, che contribuiscono a rendere particolarmente complesse le stime connesse alla valutazione dei lavori in corso.
Il processo di stima utilizzato dalle società del Gruppo prevede la predisposizione per ogni singola commessa di un articolato e rigoroso processo di identificazione e gestione di tutte le voci di costo necessarie per il completamento della stessa, suddiviso in dettaglio per le diverse tipologie di attività e/o servizi (raggruppate per affinità progettuali). Tale processo è finalizzato a quantificare e monitorare durante la vita del progetto tutte le attività da svolgere per le diverse fasi di lavorazione con i relativi costi e ricavi ed il margine complessivo, identificando inoltre lo stato di avanzamento progressivo legato allo sviluppo temporale di ogni singola commessa. In tali stime si tiene conto di eventuali corrispettivi aggiuntivi ove contrattualmente convenuto o se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile, mentre eventuali costi aggiuntivi rispetto a quelli stimati inizialmente ed eventuali penalità sono valorizzate nella stima dei lavori in corso utilizzando l’insieme delle informazioni a disposizione del management aziendale al momento della formazione del bilancio. Le assunzioni e le stime sono riviste periodicamente ed i relativi effetti sono riflessi nel conto economico. Nell’ambito di tali assunzioni e stime, in sede di chiusura di bilancio sono stati considerati anche gli impatti derivanti dal conflitto russo ucraino oltre che quelli, seppur limitati, connessi alla pandemia Covid-19.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile e contabilizzata in specifico fondo. In particolare, sulle commesse in corso del Gruppo al 30 giugno 2022 sono stati determinati fondi complessivamente pari a 62 milioni di euro (79 milioni di euro al 30 giugno 2021), che includono la stima di ogni altro onere connesso che appaia probabile sulla base di una attenta valutazione dello stato complessivo dei lavori in corso alla data di chiusura del bilancio.
La valutazione dei lavori in corso su ordinazione per contratti con corrispettivi denominati in valuta (principalmente dollaro USA) differente da quella funzionale prevede che la quota eccedente a quanto già fatturato in acconto alla data di chiusura sia convertita al cambio puntuale di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, concorrendo in tal modo alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa.
La politica del Gruppo in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere sia una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati. In ragione della difficoltà intrinseca nel predisporre una programmazione puntuale dei flussi di incasso su commessa, i contratti derivati su cambi utilizzati nel periodo (ed in quello precedente) non presentano le caratteristiche per essere qualificati come strumenti di copertura sotto un profilo contabile (c.d. hedge accounting). Conseguentemente, la valutazione dei lavori in corso è influenzata anche dalla variazione del tasso di cambio euro/dollaro intervenuta nel periodo. Peraltro, per analoghe motivazioni, gli effetti della fluttuazione dei cambi sono registrati nel conto economico nella sezione dedicata alla gestione finanziaria e quindi in tale prospetto non concorrono alla rappresentazione del risultato operativo.
Fondi rischi
Il Gruppo Danieli effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti, ai contenziosi legali e fiscali e alla valutazione delle commesse. La stima di tali accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale che variano nel tempo in relazione alle informazioni disponibili.
Svalutazioni
Le attività materiali ed immateriali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo delle attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi ed i conseguenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata.
Debiti per aggregazioni aziendali
I debiti per aggregazioni aziendali derivano essenzialmente dalla stima del corrispettivo potenziale di ciascuna acquisizione, effettuata inizialmente al fair value sulla base di tutti gli elementi a disposizione al momento della transazione. Tale stima può essere oggetto di variazione derivante sia da ulteriori informazioni ottenute dal Gruppo dopo la data di acquisizione su fatti e circostanze in essere alla stessa data, che da eventi successivi alla data di acquisizione, legati al conseguimento di un obiettivo di reddito o al valore di realizzo di alcune attività od all’emergere di alcune passività o al venir meno di alcune clausole sospensive cui erano legate il riconoscimento di attività potenziali.
Imposte differite attive
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle stesse.
Si evidenzia che il Gruppo ha rilevato attività a fronte di perdite fiscali per un ammontare pari a 26,3 milioni di euro, nella misura in cui è altamente probabile che vi sarà un utile tassato tale da permettere l’utilizzo del beneficio connesso al riporto delle richiamate perdite. Il Gruppo ha inoltre perdite fiscali pregresse per un ammontare pari a 306,5 milioni di euro, relative a società controllate e che non possono essere utilizzate per compensare il reddito imponibile in altre componenti del Gruppo. Poiché le citate controllate non hanno differenze temporanee imponibili che potrebbero supportare la rilevazione di attività per imposte anticipate connesse a tali perdite, il Gruppo ha prudenzialmente ritenuto che non sussistano le condizioni per rilevare il relativo credito per imposte anticipate, il cui ammontare complessivo si attesterebbe a circa 66,0 milioni di euro.
Stima del fair value
Il fair value degli strumenti finanziari quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura del periodo.
Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in pubblici mercati è determinato con tecniche finanziarie valutative. In particolare:
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e gestiti dal Gruppo Danieli sono i seguenti:
La gestione dei rischi finanziari si basa sulle Linee Guida emanate centralmente con l’obiettivo di uniformare e coordinare le policy di Gruppo in materia di rischi finanziari.
Relativamente ai rischi industriali, si rimanda al paragrafo “Gestione dei rischi d’impresa” nella Relazione sulla Gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali opera il Gruppo possano influenzare negativamente il valore delle attività, delle passività, o dei flussi finanziari attesi.
Rischio di cambio
La policy del Gruppo in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati.
L’esposizione all’oscillazione dei tassi di cambio può generare i seguenti impatti:
Oggetto di risk management da parte della direzione finanziaria di Gruppo sono sia il rischio economico sia quello transattivo, mentre non è oggetto di monitoraggio il rischio di tipo traslativo.
L'esposizione al rischio cambio è strettamente correlata alle previsioni effettuate sul flusso di incassi legato al completamento progressivo dei contratti in corso, tenuto conto degli anticipi contrattuali ricevuti, nonché su quello dei pagamenti degli acquisti in valuta diversa da quella funzionale. Gli effetti di tali operazioni vengono riflessi sui ricavi e sulla valutazione delle rimanenze in essere, nonché sui costi di acquisto.
La pianificazione, il coordinamento, la gestione di questa attività e la valutazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio viene supervisionata dalla direzione finanziaria del Gruppo che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti basandosi sistematicamente sulle quotazioni di mercato, garantendo un’adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali.
Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022, il Gruppo è ricorso ad un uso molto limitato di strumenti derivati di copertura del rischio cambio su crediti ed attività finanziarie in valuta, anche in relazione alla composizione delle commesse in corso di esecuzione e quelle in portafoglio, caratterizzata da contratti con corrispettivi espressi in dollari USA per i quali è previsto un’importante componente dei costi diretti espressi in valute strettamente correlate al dollaro USA che consentono quindi una copertura naturale.
ll risultato positivo su cambi evidenziato nel conto economico dell’esercizio è totalmente correlato all’andamento del dollaro USA rispetto all’euro, che ha portato ad un allineamento positivo dei crediti e delle provviste valutarie del Gruppo presenti a fine esercizio.
Con riferimento a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti ed espresse in divisa estera si è effettuata, a fine esercizio, un’analisi di sensitività per determinare quale effetto a conto economico e patrimonio netto si genererebbe nel caso di un ipotetica variazione positiva e negativa del 5% o del 10% nei tassi di cambio euro/usd rispetto ai cambi correnti al 30 giugno 2022, senza considerare la variazione di fair value dei contratti derivati ma unicamente l’efficacia degli stessi rispetto al nuovo cambio. Tale analisi inoltre non ha riguardato l’effetto della variazione cambio sulla valutazione dei lavori in corso (non essendo attività finanziaria ai sensi dello IAS 32).
La tabella successiva riepiloga gli effetti negativi sul patrimonio netto e sul conto economico, al lordo dell’effetto fiscale, derivanti da un eventuale rafforzamento dell’euro e quelli positivi nell’ipotesi in cui sia la moneta americana a rafforzarsi:
(in migliaia di euro)
-10% | -5% | 5% | 10% | |
Utile/(perdita) su cambi derivante da una oscillazione del tasso di cambio euro/dollaro USA | 103.745 | 49.143 | (44.462) | (84.883) |
Totale | 103.745 | 49.143 | (44.462) | (84.883) |
Rischio di tasso di interesse
Il rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse nell’ambito del Gruppo Danieli è legato essenzialmente a finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, per i quali non sono stati negoziati contratti di copertura del rischio tasso (IRS).
Con riferimento al rischio tasso di interesse è stata elaborata un’analisi di sensitività per valutare l’effetto a conto economico che potrebbe derivare da un’ipotetica variazione positiva o negativa di 50 o 100 bp nei tassi di interesse. Tale variazione positiva o negativa nei tassi di interesse comporterebbe maggiori o minori proventi ed oneri finanziari al lordo dell’effetto fiscale come sotto riportato:
(in migliaia di euro) | -100BP | -50BP | +50BP | +100BP |
(Minori)/maggiori proventi finanziari | (21.743) | (10.872) | 10.872 | 21.743 |
Minori /(maggiori) oneri finanziari | 5.258 | 2.629 | (2.629) | (5.258) |
Totale | (16.485) | (8.243) | 8.243 | 16.485 |
Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo Danieli a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte; tale attività è oggetto di continuo monitoraggio sia della direzione amministrativa-finanziaria che dalla direzione operativa del Gruppo nell’ambito del normale svolgimento delle attività gestionali, a partire dalla fase di negoziazione contrattuale per la realizzazione degli impianti per il settore Plant Making e di esame della richiesta di fornitura per quello Steel Making.
Si noti altresì che il Gruppo Danieli svolge prevalentemente la sua attività in Paesi esteri ed effettua costantemente una valutazione dei rischi di natura politica, sociale ed economica delle aree in cui opera.
L'esposizione del rischio credito controparte viene minimizzato utilizzando opportuni strumenti assicurativi a tutela della solvibilità del cliente o del sistema paese in cui opera quest'ultimo.
Nel corrente esercizio non si sono avuti nuovi casi significativi di mancato adempimento delle controparti e non ci sono ulteriori concentrazioni significative di rischio credito per area e/o per cliente, eccetto per le posizioni a credito verso un importante cliente egiziano con il quale è stato definito a gennaio 2021 un accordo di dilazione temporale dei pagamenti supportato da adeguate garanzie del gruppo di appartenenza. Il cliente ha sinora onorato con puntualità le scadenze concordate ed ha recentemente presentato dati finanziari positivi proseguendo con il consolidamento delle sue attività utilizzando gli impianti con buoni riscontri economico-finanziari sviluppando nuovamente una generazione di cassa positiva utilizzabile per nuovi investimenti e per una progressiva, seppure lenta riduzione, dell’esposizione verso il Gruppo Danieli.
L’adeguamento alle disposizioni sanzionatorie della UE verso alcuni clienti russi ha portato allo stop per alcuni progetti iniziati ante febbraio del 2022 senza generare comunque effetti significativi sul bilancio 2021/2022, seppure ponendo un freno a molti progetti che sono ora usciti dal backlog per l’impossibilità di completamento con mancati margini sui prossimi esercizi.
L’elevata consistenza delle risorse finanziarie disponibili del gruppo Danieli rende molto limitato il rischio in oggetto. La gestione della liquidità è improntata a criteri di prudenza, privilegiando investimenti con una bassa rischiosità ed una sicura liquidabilità degli stessi.
Il mantenimento di un alto livello di cassa, nonché la disponibilità di linee di affidamento non utilizzate, permettono al Gruppo di affrontare le nuove sfide tecnologiche legate alla costruzione di impianti con elevato contenuto innovativo potendo gestire autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche durante l’avviamento degli stessi.
ll capitale include le azioni ordinarie, le azioni di risparmio ed il patrimonio attribuibile agli azionisti della capogruppo. L’obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è principalmente legato all’ottenimento di un rating creditizio forte e coefficienti di vigilanza sani, al fine di sostenere le attività operative e massimizzare il valore per gli azionisti.
Il Gruppo gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, alla luce dei cambiamenti delle condizioni economiche generali. Per mantenere o rettificare la struttura del capitale, la società può regolare il pagamento dei dividendi agli azionisti, restituire il capitale agli azionisti, emettere nuove azioni, convertire le azioni di risparmio, acquisire e vendere azioni proprie.
Il Gruppo monitora il capitale seguendo l’andamento del rapporto d’indebitamento, che compara il valore del debito netto sul capitale di Gruppo più il debito netto. Il Gruppo include nel debito netto gli interessi relativi a prestiti e finanziamenti, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Il seguente prospetto indica le classi di strumenti finanziari detenuti dal Gruppo:
Fra tali strumenti finanziari, il Gruppo valuta al fair value tramite OCI le attività finanziarie correnti, le cui caratteristiche sono dettagliate alla nota n. 12) Attività finanziarie correnti, ed i contratti derivati, i cui elementi essenziali sono di seguito riepilogati. Per gli altri strumenti finanziari il relativo valore contabile rappresenta un’approssimazione ragionevole del fair value.
Gli “Altri crediti finanziari” e le “Attività finanziarie correnti” che sono valutate al fair value al 30 giugno 2022 sono inquadrabili nel livello gerarchico di valutazione del fair value numero 1 (quotazione su mercati attivi), mentre gli strumenti finanziari derivati inclusi tra le attività e le passività finanziarie sono ascrivibili nel livello gerarchico numero 2 (tecniche valutative basate su dati osservabili su mercati attivi). Nel corso dell’esercizio 2021/2022 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.
Il valore netto di 972.588 migliaia di euro al 30 giugno 2022 aumenta di 16.803 migliaia di euro rispetto al valore di 955.785 migliaia di euro al 30 giugno 2021 per effetto degli investimenti effettuati nell’esercizio, come sotto riportato.
Gli immobili e gli impianti non risultano gravati al 30 giugno 2022 da vincoli di ipoteca o da privilegi a garanzia dei finanziamenti ottenuti.
Il valore degli ammortamenti imputati al conto economico ammonta a 89.431 migliaia di euro, conteggiati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata dei cespiti, tenuto conto per alcuni impianti specifici del settore Steel Making della effettiva capacità produttiva utilizzata nel periodo rispetto a quella normalmente prevista per ciascun anno di vita utile degli impianti.
La voce “Altri beni materiali” comprende mezzi di trasporto per 6.136 migliaia di euro, mobili e arredi per 3.178 migliaia di euro, macchine elettroniche per 7.034 migliaia di euro ed altri beni per 3.598 migliaia di euro.
I principali investimenti del periodo hanno riguardato i nuovi impianti utilizzati presso la controllata Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. per il settore Steel Making, effettuati sia per migliorare le capacità di lavorazione sia per garantire una gestione ambientale idonea in tutte le fasi di lavorazione, oltre al completamento di alcuni fabbricati e impianti in Italia e presso le officine in Far East nel settore Plant Making.
All’interno della voce svalutazioni sono incluse svalutazioni di immobili ed impianti danneggiati dal terremoto occorso a Sisak; inoltre, sempre nella stessa voce, sono comprese anche le valutazioni su beni aziendali per raggiungere l’effettivo valore di potenziale realizzo per ESW.
Le immobilizzazioni in corso a fine esercizio si attestano a 93.125 migliaia di euro (87.287 migliaia di euro al 30 giugno 2021); l’incremento degli investimenti in corso è legato principalmente ai nuovi investimenti del Gruppo.
2 Diritto d’uso
Ammonta a 39.383 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (40.637 al 30 giugno 2021) e si riferisce al diritto d’uso (ROU) sottostante all’applicazione dell’IFRS 16 al netto della quota di ammortamento calcolata per il periodo. La movimentazione al 30 giugno 2022 è la seguente:
3 Immobilizzazioni immateriali
Il saldo di 41.222 migliaia di euro al 30 giugno 2022 è superiore rispetto a quello di 37.960 migliaia di euro al 30 giugno 2021 principalmente per effetto dello sbilanciamento tra gli investimenti effettuati nell’esercizio e gli ammortamenti iscritti nello stesso, come risulta dal dettaglio di seguito riportato.
La voce “Avviamento” nel bilancio al 30 giugno 2022 include i maggiori valori pagati per le acquisizioni avvenute negli esercizi precedenti, ed in particolare per l’acquisizione della Innoval Technology ltd (1,8 milioni di euro) e della Akros Henschel Sas e controllate (3,1 milioni di euro), del Gruppo FATA (2,8 milioni di euro) nonché per l’acquisizione della società Telerobot Labs S.r.l. (0,3 milioni di euro). Tali avviamenti sono stati allocati a CGU identificate nelle stesse società oggetto di acquisizione, tutte appartenenti al settore Plant Making. L’impairment test, coerentemente a quanto previsto nello IAS 36 - Riduzione di valore delle attività, è stato effettuato confrontando il valore recuperabile dell’avviamento attribuito alle singole CGU con il relativo valore contabile al 30 giugno 2022. Quale valore recuperabile è stato utilizzato il valore d’uso in quanto ritenuto ragionevolmente superiore al valore equo, al netto dei costi di vendita.
La valutazione è stata effettuata con un metodo basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi (DCF). I flussi di cassa sono stati desunti da budget approvati dai competenti organi relativamente alle specifiche CGU. I modelli sono stati predisposti con un periodo esplicito di 5 esercizi ed un terminal value per il periodo non esplicitato.
I parametri principali utilizzati per il calcolo del tasso di attualizzazione (WACC) sono stati i seguenti:
Risk free | Market premium | Beta unlevered | Premio per il rischio | Rapporto debt/equity | Costo del debito | WACC | |
Akros Henschel e controllate | 2,42% | 5,50% | 0,96 | 0,00% | 0,77 | 3,21% | 7,70% |
Innoval Technology Ltd. | 2,42% | 5,50% | 0,96 | 0,00% | 095 | 3,92% | 7,70% |
Fata S.p.A. | 2,42% | 5,50% | 0,98 | 0,00% | 0,58 | 2,42% | 7,82% |
In merito al tasso risk free, è stata utilizzata la media dei tassi di rendimento degli ultimi 12 mesi rispetto alla data di inizio del periodo di riferimento dei dati di piano (30 giugno 2022) dei titoli di stato italiani a dieci anni. Dagli impairment test eseguiti non è emersa la necessità di provvedere a rettifiche dei valori avviamentali iscritti.
La voce “Concessione di licenze e marchi” comprende principalmente i costi per l’acquisto delle licenze e per lo sviluppo del software gestionale e dei programmi utilizzati nell’attività delle società del Gruppo.
La voce “Altri oneri di utilità pluriennale” comprende principalmente i maggiori valori allocati a portafoglio ordini (16,3 milioni di euro) e know-how (8,6 milioni di euro) nell’ambito di pregresse acquisizioni, oltre ad altri oneri contabilizzati dalle società del Gruppo.
Le immobilizzazioni in corso si riferiscono a costi sostenuti sino al 30 giugno 2022 da parte di alcune società del Gruppo su alcuni progetti di investimento per programmi software gestionale non ancora completate.
Il bilancio consolidato non include immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, ad eccezione dell’avviamento.
Impairment immobilizzazioni materiali ed immateriali
Alla data di chiusura del 30 giugno 2022 non sono stati osservati segnali che dessero indicazione che le attività immobilizzate possano aver subito una riduzione di valore. In conformità a quanto previsto dallo IAS 36 non è stato effettuato alcun test di impairment oltre a quelli sopra esplicitati.
4 Investimenti in partecipazioni
La movimentazione delle varie voci è riportata nell’allegato II-C, dove sono elencate anche le partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto.
I dati essenziali dei bilanci delle società partecipate, comprensivi del valore aggregato delle attività e passività correnti e non correnti, dei ricavi e costi della produzione, dei proventi ed oneri finanziari, delle imposte sul reddito, del risultato netto del periodo e del numero dei dipendenti sono riportati nell’allegato III-C.
La voce ha subito un incremento principalmente per l’acquisizione di quote di minoranza di una società collegata cinese.
5 Attività e passività fiscali per imposte differite
Accolgono lo stanziamento dei benefici e delle passività rispettivamente connessi alle perdite riportabili a nuovo delle società del Gruppo ed alle differenze temporanee fra le attività e passività iscritte a bilancio ed i corrispondenti valori fiscali.
L’ammontare dei crediti per imposte anticipate e del fondo imposte differite per i quali è previsto il recupero entro ed oltre l’esercizio successivo è il seguente:
Attività fiscali per imposte anticipate
La composizione delle attività fiscali per imposte anticipate e la relativa movimentazione negli esercizi chiusi al 30 giugno 2022 e 30 giugno 2021 è la seguente:
Sono contabilizzate imposte differite attive sulle perdite fiscali per le quali si prevede ragionevolmente un utilizzo futuro. Al contrario non vengono prudenzialmente contabilizzate imposte differite attive con riferimento alle perdite fiscali per le quali non si prevede al momento la ragionevole recuperabilità delle stesse tramite futuri redditi imponibili per un importo complessivo di 66,0 milioni di euro (60,3 milioni di euro al 30 giugno 2021); tale importo si riferisce principalmente a perdite fiscali riportabili a nuovo realizzate da alcune società del Gruppo nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti per circa 306,5 milioni di euro (272,3 milioni di euro al 30 giugno 2021).
La voce “Altre rettifiche” è riferita principalmente alle differenze temporanee derivanti dall’adeguamento del valore dei ricavi di alcune filiali estere ai principi IFRS utilizzati dal Gruppo, così come descritti nelle note illustrative.
Passività fiscali per imposte differite
La composizione delle passività fiscali per imposte differite e la relativa movimentazione negli esercizi chiusi al 30 giugno 2022 e 30 giugno 2021 è la seguente:
La voce “Altre imposte differite” è riferita principalmente alle differenze temporanee derivanti dall’adeguamento del valore dei ricavi di alcune filiali estere ai principi IFRS utilizzati dal Gruppo, così come descritti nelle note illustrative.
6 Crediti commerciali ed altri crediti
I crediti commerciali comprendono principalmente i crediti il cui incasso è previsto a lungo termine, sulla base delle condizioni di vendita negoziate per la fornitura di impianti complessi e con lunghi tempi di avviamento legati alle caratteristiche tecniche degli stessi.
Sono proseguiti, nell’esercizio, gli incassi delle partite commerciali verso un importante cliente egiziano in linea con gli accordi presi tra le parti e secondo le date definite, mentre rimangono confermati i tempi di ripagamento delle poste a credito per 74.704 migliaia di USD vantate verso lo stesso cliente (e presenti nella voce “Altri crediti”) che risultano correlate alla gestione di alcune importanti commesse sviluppate con lo stesso e che per tale motivo vengono considerate di natura commerciale.
A seguito di questi accordi è stato aggiornato il computo correlato all’attualizzazione dei flussi d’incasso previsti sui crediti in essere con un effetto economico negativo nell’esercizio pari a 10.232 migliaia di euro.
I crediti verso l’Erario per IVA includono richieste di rimborso IVA su dichiarazioni annuali che non si ritiene saranno rimborsati entro la fine dell’esercizio attualmente in corso.
L’analisi per scadenza al termine dell’esercizio corrente e di quello precedente è la seguente:
7 Rimanenze e lavori in corso su ordinazione
Il saldo di 1.452.587 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta decrementato di 26.643 migliaia di euro rispetto al valore del 30 giugno 2021, pari a 1.479.230 migliaia di euro.
Il fondo svalutazione commesse in corso di esecuzione accoglie le stime per eventuali oneri futuri relativi al completamento delle stesse o per problematiche relative alla recuperabilità dei costi della commessa.
I lavori in corso con valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra la produzione progressiva e la fatturazione in acconto, sono riclassificati alla voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti” tra le passività correnti (si veda anche la nota n. 18).
Il relativo dettaglio è il seguente:
I Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti comprendono inoltre gli importi corrisposti dai committenti terzi prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Tali anticipi, destinati ad essere riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle singole commesse, sono dettagliati ancora alla nota n. 18).
8 Crediti commerciali
Il saldo di 1.110.042 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta superiore di 266.454 migliaia di euro rispetto al valore di 843.588 migliaia di euro al 30 giugno 2021.
Non sono presenti concentrazioni significative del rischio di credito per controparti.
Nel corso dell’esercizio sono state effettuate operazioni di cessione crediti pro soluto da parte delle società del Gruppo per 87.069 migliaia di euro.
Il saldo dei crediti verso clienti è esposto al netto del fondo svalutazione crediti per 119.897 migliaia di euro.
I crediti commerciali verso società del Gruppo sono relativi a crediti verso società collegate e non consolidate integralmente.
La movimentazione del “Fondo svalutazione crediti” è la seguente:
In merito al fondo rischi su crediti si evidenzia che il rischio di perdite su crediti spesso riveste una componente di rischio tecnico (connesso ad eventuali modifiche di progettazione e/o ritardi nell’esecuzione) ma pure di rischio di controparte e rischio paese. Il rischio di credito e la congruità del relativo fondo va quindi vista unitamente al fondo svalutazione lavori in corso su ordinazione descritto nella nota 7).
Il Gruppo determina l’ammontare atteso dei rischi su crediti effettuando una stima delle perdite basata sull’esperienza storica correlata allo scaduto cliente considerando sia le condizioni attuali e le condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito viene aggiornato secondo le fasce di scaduto rispetto ai termini di incasso previsti dagli contratti in essere.
Nella valutazione dei rischi di recuperabilità del credito, effettuata sulla scorta delle previsioni del principio contabile IFRS 9, sono stati considerati i possibili, seppure limitati, peggioramenti della solvibilità delle controparti derivanti dal conflitto russo ucraino e quelli, seppure limitati, dovuti alla pandemia Covid-19.
9 Altri crediti
Ammontano a Ammontano a 90.492migliaia di euro al 30 giugno 2022; l’importo risulta incrementato di 30.784 migliaia di euro rispetto a quello di 59.708 migliaia di euro al 30 giugno 2021, e comprende:
Negli “altri crediti” sono inclusi 1.857 migliaia di euro relativi ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) maturati dalla consociata ABS sulla base dei risparmi di fonti energetiche ottenuti nel processo produttivo (2.633 migliaia di euro nello scorso esercizio), la riduzione è dovuta in parte all’incasso ed alla scadenza dei benefici economici ottenibili da alcuni importanti progetti ed in parte alla diminuzione nel valore unitario dei titoli.La valutazione dei titoli è effettuata al fair value to profit and loss, mentre è stato incassato il credito verso la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (ente pubblico non economico sottoposto alla vigilanza dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas) per erogazioni di contributi a favore delle imprese energivore.
Sono inclusi 2.654 migliaia di euro quale credito per gli importi versati da ABS al Fondo istituito presso Terna dalla Legge di stabilità 2016 a garanzia degli impegni assunti dagli aggiudicatari per il finanziamento di ciascun elettrodotto di connessione con le reti elettriche estere (Interconnector).
I crediti per imposte indirette includono prevalentemente crediti IVA, in parte chiesti a rimborso. La variazione rispetto al saldo al 30 giugno 2021 riflette il maggior credito maturato nell’anno solare 2021 da parte di alcune società italiane del Gruppo.
10 Attività fiscali per imposte correnti
Nella voce sono compresi:
I crediti per imposte dirette in essere al 30 giugno 2022 derivano principalmente dall’eccedenza degli acconti versati nell’esercizio e nei periodi precedenti, al netto dello stanziamento delle imposte correnti.
Fra gli altri crediti per imposte estere sono contabilizzati i crediti di alcune società estere del Gruppo per i quali si attende a breve il rimborso.
11 Attività finanziarie correnti
Ammontano al 30 giugno 2022 a 657.458 migliaia di euro con un decremento di 31.450 migliaia di euro rispetto al saldo del 30 giugno 2021 di 688.908 migliaia di euro. Comprendono oltre al portafoglio titoli a valori di mercato posseduti dalla controllata Danieli Finance Solutions SA ed iscritti a valori di mercato tra le attività finanziarie disponibili per la vendita, alcuni crediti finanziari e gli strumenti finanziari derivati attivi in essere alla fine dell’esercizio.
Possono essere così dettagliate:
(*) le descrizioni sono riferite al portafoglio in essere al 30 giugno 2022
Non sono presenti in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi.
Per quanto riguarda gli effetti della valutazione dei titoli, al 30 giugno 2022 la variazione della riserva di fair value è negativa per 37.792 migliaia di euro, al netto dell’effetto fiscale.
La voce” Altri titoli e ratei per interessi su titoli” include altri titoli in valute diverse da euro e usd e alcuni prodotti finanziari emessi da primarie compagnie assicurative.
Gli “Altri crediti finanziari” sono costituiti da depositi vincolati e crediti presso banche ed enti finanziari con durata superiore a tre mesi (ma inferiore a dodici mesi).
Le caratteristiche ed il fair value degli strumenti finanziari derivati al 30 giugno 2022 e 2021 sono dettagliati al paragrafo “Classi di strumenti finanziari e livelli gerarchici di valutazione al fair value”.
Gli acquisti e le vendite a termine in valuta sono uno strumento finanziario di copertura del rischio di cambio principalmente sul dollaro e occasionalmente su altre valute (euro per le società estere del Gruppo). Il valore nozionale indicato per gli strumenti con barriera indica l’importo massimo residuo previsto dal contratto sottoscritto, che consente di accumulare giornalmente vendite a termine con liquidazione periodica mensile. E’ possibile, in relazione alla barriera di ciascun contratto derivato, che un eventuale rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro renda non efficace il contratto e quindi non comporti l’effettiva vendita a termine dei dollari al tasso di cambio compreso nel range prefissato.
Nel caso in cui tali strumenti si qualifichino come cash flow hedge e soddisfino i test di efficacia predisposti dal Gruppo, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al fair value a fine periodo sono imputati a patrimonio netto nella riserva di Cash Flow.
Nel caso di strumenti che si qualifichino come fair value hedge, cash flow hedge inefficaci o di strumenti stipulati con finalità di copertura ma che non soddisfino le regole per l’hedge accounting, gli effetti della valutazione al fair value sono imputati a conto economico. I proventi netti relativi alla valutazione di tali strumenti rilevati nel periodo sono pari a 0 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2022, così come al termine dell’esercizio precedente, gli strumenti finanziari derivati posti in essere dal Gruppo non soddisfano i requisiti di copertura richiesti dallo IFRS 9, perché il finanziamento sottostante è stato estinto anticipatamente, e pertanto le variazioni di fair value sono imputate direttamente a conto economico.
12 Cassa e disponibilità liquide
Il saldo di Il saldo di 1.516.077 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta incrementato di 443.208 migliaia di euro rispetto al valore di 1.072.869 migliaia di euro al 30 giugno 2021 e comprende valori in cassa di 1.152migliaia di euro e disponibilità temporanee in conti correnti e depositi bancari per 1.514.925 migliaia di euro.
Tale liquidità sarà in parte utilizzata nel prossimo esercizio per finanziare i nuovi programmi di ricerca, nonché per completare i nuovi investimenti avviati nel settore Steel Making, garantendo inoltre una adeguata dotazione di capitale circolante a supporto dell’ingente volume di produzione attualmente in corso di esecuzione.
Per una maggiore analisi sulla variazione della cassa e disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.
13 Patrimonio Netto
Il patrimonio netto consolidato ammonta al 30 giugno 2022 a 2.222.996migliaia di euro con un incremento di 206.650migliaia di euro rispetto all'importo di 2.016.346migliaia di euro al 30 giugno 2021. Il riepilogo delle variazioni avvenute nei conti di patrimonio netto è riportato nella tabella “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato”. Risulta così composto:
13.1 Capitale sociale
Il capitale sociale è interamente versato ed ammonta a 81.305 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (pari a n. 81.304.566 azioni di euro 1 nominale cadauna, di cui n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio).
13.2 Azioni proprie
Il valore delle azioni proprie al 30 giugno Il valore delle azioni proprie al 30 giugno 2022 ammonta a 87.138 migliaia di euro, senza alcuna variazione rispetto al 30 giugno 2021. Il portafoglio è costituito da n.3.255.603azioni ordinarie e n.3.953.863azioni di risparmio, del valore nominale unitario di 1 euro, pari ad un valore nominale complessivo di7.209migliaia di euro (8,87%del capitale sociale).
13.3 Altre riserve
Ammontano complessivamente a 1.980.437 migliaia di euro (1.948.963 migliaia di euro al 30 giugno 2021) e sono costituite da:
Riserva da sovrapprezzo azioni
Ammonta a 22.523 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (invariata rispetto al 30 giugno 2021) ed è legata al sovrapprezzo pagato in seguito all’esercizio dei warrants legati alla conversione delle obbligazioni dei prestiti obbligazionari chiusi nel novembre 1999 ed al 1 luglio 2003 e alle plus/minusvalenze realizzate dalla vendita di azioni proprie.
Riserva di fair value
Al 30 giugno 2022 ammonta a 37.237 migliaia di euro negativi (555 migliaia di euro al 30 giugno 2021) ed accoglie le variazioni derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita.
Altre riserve
Risultano così formate:
La Riserva legale ammonta a 18.576 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e risulta invariata rispetto al valore al 30 giugno 2021: il suo ammontare supera il limite di cui all’art. 2430 del C.C. e non si rende quindi obbligatoria un ulteriore destinazione dell’utile netto d’esercizio.
13.4 Riserva da differenza di conversione
Al 30 giugno 2022 risulta positiva per 26.423 migliaia di euro (per 9.300 migliaia di euro al 30 giugno 2021). La variazione negativa è dovuta agli effetti cambi emersi dalla conversione dei bilanci delle società estere predisposti in valuta locale, principalmente dei rubli russi, renminbi cinesi e rupie indiane.
13.5 Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo
Ammonta a Ammonta a 218.715 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (80.189migliaia di euro al 30 giugno 2021).
13.6 Dividendi
I dividendi distribuiti negli ultimi due esercizi e relativi agli utili conseguiti negli esercizi chiusi al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2020 sono così dettagliatii:
13.7 Patrimonio netto di terzi
Il patrimonio netto di terzi ammonta a 3.252 migliaia di euro positivi (2.326 migliaia di euro al 30 giugno 2021). La variazione di 926 migliaia di euro è il risultato congiunto dell’effetto positivo di 298 migliaia di euro legato alla differenza di traduzione, dell’effetto di 378 migliaia di euro positivi all’utile dell’esercizio di competenza delle minoranze.
14 Finanziamenti
I debiti finanziari, che ammontano a 153.289 migliaia di euro al 30 giugno 2022 comprendono il debito finanziario rilevato in applicazione dell’IFRS 16 per 29.801 migliaia di euro e 123.489 migliaia di euro costituiti dalle quote a medio e lungo termine dei finanziamenti sottoscritti con le banche e con altri finanziatori istituzionali (344.970 migliaia di euro al 30 giugno 2021, con una variazione di 191.681 migliaia di euro).
Su alcuni finanziamenti del Gruppo insistono covenant contrattuali, riportati in dettaglio nell’allegato n. IV-C, dove sono anche indicate la ripartizione fra lungo e breve e le caratteristiche dei singoli finanziamenti.
Sulla base delle risultanze del bilancio chiuso al 30 giugno 2022, i parametri economici e patrimoniali previsti dai contratti di finanziamento risultano rispettati.
Le scadenze delle quote a lungo termine dei finanziamenti sono le seguenti:
Il dettaglio della posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2022, confrontato con l’esercizio precedente, è il seguente:
Si evidenzia che nella voce “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie correnti” al 30 giugno 2022 sono inclusi 400.607 migliaia di euro (174.799 migliaia di euro al 30 giugno 2021) per anticipi ricevuti da clienti su commesse non ancora in vigore. Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti. Al 30 giugno 2022 sono inoltre incluse passività, iscritte nel corso dell’esercizio, relativamente a componenti dilazionate del prezzo per un’acquisizione effettuata in esercizi precedenti per 11,6 milioni di euro.
I rimanenti anticipi da clienti, ancora appostati tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti e pari rispettivamente al 30 giugno 2022 a 983.880 migliaia di euro ed al 30 giugno 2021 a 985.546 migliaia di euro, sono invece stati inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione, unitamente agli anticipi erogati a favore dei fornitori.
Si precisa infine che nel calcolo della posizione finanziaria netta sono inclusi sia il fair value dei contratti finanziari derivati che il valore attuale dei debiti residui per acquisto di partecipazioni. In particolare, il fair value dei contratti finanziari derivati al 30 giugno 2022 ammonta a 4.127 migliaia di euro netti complessivamente negativi (523 migliaia di euro positivi al 30 giugno 2021) e non sono presenti debiti residui per acquisto di partecipazioni.
Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito sono inclusi nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sopra esplicitato. Per il commento relativo al reverse factor si rimanda alla nota 17).
15 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il saldo di Il saldo di 23.569migliaia di euro è decrementato di 3.780migliaia di euro rispetto al valore di 27.349migliaia di euro al 30 giugno 2021.
La movimentazione è la seguente:
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro dipendente a benefici definiti è stato contabilizzato nel conto economico fra gli oneri finanziari, mentre i versamenti a fondi previdenza complementare e gli altri accantonamenti a fondi pensione delle società estere del Gruppo sono stati contabilizzati fra i costi per il personale, come indicato alla nota n. 25).
Le principali assunzioni attuariali utilizzate sono le seguenti:
L’analisi di sensitività dei principali parametri valutativi è la seguente:
Tasso di turnover +1% | Tasso di turnover -1% | Tasso di inflazione +0.25% | Tasso di inflazione -0.25% | Tasso di attualizzazione +0.25% | Tasso di attualizzazione -0.25% |
16 | -18 | 214 | -211 | -331 | 341 |
16 Fondi rischi
Tale posta pari a 56.828 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta aumentata di 6.434 migliaia di euro rispetto al saldo di 50.394 migliaia di euro al 30 giugno 2021, come evidenziato nella seguente movimentazione:
Il fondo rischi accoglie lo stanziamento dell’intera prevedibile perdita a livello di margine industriale di una commessa inclusivo della stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della stessa, nonché al possibile riconoscimento di penali contrattuali.
Sono inclusi nel fondo pure gli oneri straordinari di chiusura commessa legati ad un contenzioso con un cliente malese che è rimasto inalterato rispetto al 30 giugno 2021, riflettendo in toto le potenziali passività per spese legali, interessi di dilazione ed eventuali danni presenti agli impianti che la società potrebbe essere chiamata a ri-acquistare. Lo stanziamento rimane comunque prudenziale coprendo gli oneri richiesti seppure permangono buone possibilità per la società in sede di eventuale accordo con il cliente.
La stima degli accantonamenti e l’entità dei fondi risultanti a fine periodo è frutto di una valutazione articolata da parte della Direzione aziendale che tiene conto delle informazioni disponibili in merito a vari elementi, per loro natura incerti, che influenzano la stima, dell’esperienza storica e di assunzioni considerate ragionevoli. A causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime, gli esiti delle situazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci e possono quindi dar luogo ad impatti, anche aprezzabili, sui risultati economici dei successivi periodi.
17 Debiti commerciali
I debiti commerciali che ammontano complessivamente a 1.330.284 migliaia di euro al 30 giugno 2022, sono aumentati di 254.331 migliaia di euro rispetto al valore di 1.075.953 migliaia di euro al 30 giugno 2021 e sono composti principalmente da debiti verso fornitori; la variazione della voce è correlata alle caratteristiche ed alle condizioni finanziarie negoziate con i fornitori negli ordini di acquisto.
Sono incluse nei debiti commerciali verso fornitori pure posizioni oggetto di Reverse Factoring con primari operatori nazionali per un importo di circa 232.670 migliaia di euro al 30 giugno 2022 con scadenze differenziate ma inferiori a 12 mesi (218.170 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
Tali passività mantengono la loro natura originaria di debito commerciale in considerazione del fatto che non vi sono oneri di tipo finanziario a carico del Gruppo, non rientrano nelle linee di credito finanziario utilizzate dal Gruppo e che i termini di pagamento seguono le normali condizioni di fornitura per le tipologie di business in cui è attivo il Gruppo.
Non ci sono concentrazioni significative di debiti verso uno o pochi fornitori.
18 Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti
I debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti ammontano a 1.712.323 migliaia di euro e 1.487.941 migliaia di euro rispettivamente al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021 e sono così formati:
La voce “Anticipi da clienti” rappresenta gli importi corrisposti dai committenti prima dell’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Gli anticipi contabilizzati verranno riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle commesse.
La voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione” rappresenta l’eccedenza dell’ammontare fatturato ai clienti committenti di lavori in corso su ordinazione rispetto al corrispondente stato di avanzamento. La variazione della voce è correlata alla produzione effettuata ed alle condizioni di fatturazione delle commesse in corso.
La voce “Clienti conto cauzioni”, pari a 400.607 migliaia di euro, riguarda anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative, inclusi tra le passività finanziarie correnti della posizione finanziaria netta (174.799 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
La variazione della voce è correlata al volume degli ordini acquisiti, ai relativi termini contrattuali di incasso ed all’effettiva operatività dei contratti.
19 Altre passività correnti
Le altre passività correnti ammontano a 170.098 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (152.796 migliaia di euro al 30 giugno 2021) e comprendono principalmente:
Nella voce risconti passivi sono inclusi 6.339 migliaia di euro contabilizzati dalla controllata Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. in relazione ai crediti di imposta per nuovi investimenti in macchinari, spettanti ai sensi del D.L. 24 giugno 2014, n. 91, (8.041 migliaia di euro al 30 giugno 2021). Il riconoscimento del contributo a conto economico segue infatti un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce. Sono inclusi inoltre 2.342 migliaia di euro quale credito di imposta maturato da ABS nel corrente esercizio per investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (originariamente pari a 2.500 migliaia di euro per il nuovo impianto vergella Quality Wire Rod 4.0 inaugurato alla fine dello scorso esercizio).
20 Passività fiscali per imposte correnti
Ammontano a 48.007 migliaia di euro ed includono lo stanziamento delle imposte correnti accantonate sui risultati previsti dalle società del Gruppo. L’incremento di 18.398 migliaia di euro rispetto al saldo di 29.609 migliaia di euro al 30 giugno 2021 è dovuto al maggior reddito imponibile dell’esercizio 2022 ed alla dinamica degli acconti d’imposta versati nel corso dell’esercizio, commisurato agli oneri fiscali dell’esercizio precedente.
21 Debiti verso banche e altre passività finanziarie
Si riferiscono alla parte corrente dei finanziamenti e mutui a lungo termine, alle anticipazioni bancarie, agli scoperti dei conti correnti bancari, alla quota a breve termine dei debiti finanziari rilevati in applicazione dell’IFRS 16, agli strumenti finanziari derivati nonché ai debiti per aggregazioni aziendali. Ammontano al 30 giugno 2022 a 413.259 migliaia di euro rispetto al valore di 240.295 migliaia di euro al 30 giugno 2021.
La voce “Debiti per aggregazioni aziendali” include il ripristino di una passività relativa al corrispettivo non ancora pagato per l’acquisizione di una controllata che era stata stralciata nell’anno fiscale 2018/2019 in quanto considerata non più dovuta alla luce del contesto normativo di quel periodo. Tenuto conto delle variate condizioni normative e commerciali la Direzione ha ritenuto che l’esigibilità di tale passività non sia più da considerarsi remota ma probabile.
Per gli strumenti finanziari derivati, si rimanda a quanto riportato alla nota n. 11) Attività finanziarie correnti.
22 Garanzie ed impegni
Tali poste evidenziano gli impegni e le garanzie prestate dal Gruppo a terzi e sono così suddivise:
Le garanzie prestate a terzi per conto di società del Gruppo da parte di alcune banche si riferiscono principalmente a fideiussioni legate all’esecuzione di alcune commesse. Le garanzie prestate in valuta sono iscritte ai cambi spot di fine esercizio.
23 Ricavi
L’analisi dei ricavi è la seguente:
Il livello dei ricavi del Gruppo è salito del 33% rispetto a quanto realizzato nello scorso esercizio con un fatturato in crescita sia nel settore impianti (Plant Making) che nel settore acciaio (Steel Making), il quale mostra volumi di produzione superiori rispetto al 2020/2021 grazie anche alla buona performance degli impianti di ABS Sisak che hanno alimentato di billette il nuovo laminatoio vergella QWR presso ABS SpA a Pozzuolo del Friuli, portando ad un incremento della capacità di laminazione della società verso un prodotto premium di alta qualità soprattutto per il mercato europeo.
Si ricorda inoltre che la società ESW non è più gestita come società manifatturiera e i cui effetti economici sono esposti separatamente alla nota 33, sia con riferimento all’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 che all’anno precedente ai fini comparativi.
Si rimanda alla nota 36 Informazioni per settore di attività e per area geografica per maggiori dettagli sulla suddivisione dei ricavi per business.
Tra gli altri ricavi e proventi sono inclusi 1.457 migliaia di euro di rilascio fondi non utilizzati (2.017 migliaia di euro al 30 giugno 2021), e per il settore Steel Making sono da citare gli altri ricavi derivanti dalla remunerazione del servizio di interrompibilità dell’energia elettrica concesso da ABS al gestore della rete nazionale per complessivi 9.363 migliaia di euro, di cui 9.181 migliaia tramite il consorzio “Absolute”, dalla rivalutazione a valore di mercato del credito per quote CO2 acquistate nel corso del corrente esercizio (1.450 migliaia di euro) e dalla vendita di materie prime (Hot Briquette Iron – HBI) ed altre materie prime alla controllata ABS Sisak (2.182 migliaia di euro).
I ricavi da Titoli di Efficienza Energetica maturati grazie ai progetti di efficientamento dei consumi energetici di alcune fasi del processo produttivo e certificati dall’apposito organismo di controllo ammontano a 2.871 migliaia di euro (complessivamente 2.845 migliaia di euro al 30 giugno 2021). La variazione va scomposta in due componenti di segno opposto dovute al fatto che alcuni progetti sono stati approvati nel corso dell’esercizio ed hanno maturato TEE per la prima volta nel 2021/2022 (305 migliaia di euro) mentre altri hanno concluso il loro periodo di vita.
Gli altri ricavi, infine, comprendono anche la quota affluita per competenza a conto economico per 1.841 migliaia di euro del contributo in conto impianti a fronte di bonus investimenti ex Decreto Legge 91/2014 ed altri minori contributi (1.535 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
Nei primi mesi del 2022 sono stati emanati dal Governo alcuni Decreti legge che hanno introdotto importanti novità fiscali a sostegno delle imprese con l’obiettivo di fronteggiare l’aumento dei prezzi nel settore elettrico e del gas; tra le diverse misure emanate dal Governo spiccano i contributi straordinari concessi sotto forma di crediti d’imposta destinati alle imprese a forte consumo di energia e gas. ABS in quanto azienda “energivora” e “gasivora” ha beneficiato di tali crediti di imposta; l’importo maturato nel primo e nel secondo trimestre è pari a 26.138 migliaia di euro e si trova anch’esso alla voce “altri ricavi e proventi”.
Non vi sono concentrazioni significative di ricavi verso le stesse controparti che superino il 10% dei ricavi totali del Gruppo.
24 Costi per acquisti di materie prime e di consumo
I costi per acquisti di materie prime e di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano a 1.875.573 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (1.409.948 migliaia di euro al 30 giugno 2021, con un incremento nell’esercizio di 465.625 migliaia di euro) e sono direttamente legati sia alla composizione e tipologia delle commesse che alle vendite di prodotti incluse nei “Ricavi”.
25 Costi per il personale
I costi per il personale di 475.112 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risultano così ripartiti:
Il personale mediamente in forza nel Gruppo durante gli ultimi due esercizi risulta così suddiviso:
Le variazioni della voce “Costi per il personale” sono legate all’andamento delle retribuzioni stesse e all’entità dell’organico.
26 Altri costi operativi
Ammontano a Ammontano a 909.134migliaia di euro al 30 giugno 2022 (623.992 migliaia di euro al 30 giugno 2021) e comprendono:
26.1 Costi per servizi
I costi per servizi inclusi negli “Altri costi operativi”, pari a 850.166 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (571.025 migliaia di euro al 30 giugno 2021, con una variazione di 279.141 migliaia di euro) si riferiscono principalmente a:
La voce “Altri servizi” include gli emolumenti per il collegio sindacale che ammontano a 140 migliaia di euro (127 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
I corrispettivi di competenza della società di revisione e delle entità appartenenti alla sua rete a fronte dei servizi (di revisione e non) forniti nell’esercizio, compresi negli altri costi per servizi e complessivamente pari a 992 migliaia di euro (807 migliaia di euro al 30 giugno 2021), sono puntualmente indicati nell’allegato n. VI-C.
L’incremento delle voci “energia e forza motrice” e “spedizioni, trasporti e facchinaggi” si riferisce al forte aumento nell’esercizio del costo dell’energia nel settore Steel Making dovuto all’incremento delle quotazioni del gas ed alle difficoltà legate alla catena logistica nel settore Plant Making per i lockdown imposti per il Covid-19.
26.2 Costi per godimento di beni di terzi
Ammontano a 10.531 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con una variazione in aumento di 1.792 migliaia di euro rispetto al saldo di 8.739 migliaia di euro al 30 giugno 2021. Si riferiscono principalmente a locazioni di macchine elettroniche, automezzi civili ed industriali e noleggio di software che non rientrano nell’ambito di appicazione del principio contabile IFRS 16.
26.3Accantonamenti
Il saldo di 17.774 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (12.285 al 30 giugno 2021) riflette l’allineamento dei fondi rischi per adeguarli alle passività ragionevolmente prevedibili, che sono principalmente dovute ai contenziosi pendenti.
26.4Altri costi operativi
Tale posta ammonta al 30 giugno 2022 a 21.271 migliaia di euro con un decremento di 2.680 migliaia di euro rispetto al saldo di 23.951 migliaia di euro al 30 giugno 2021 e comprende:
L’importo delle sopravvenienze passive, in decremento rispetto il passato esercizio, comprende penalità subite per il ritardato avvio di alcune commesse in corso di esecuzione, al netto degli utilizzi di fondi accantonati in precedenza a fronte del relativo rischio.
27 Ammortamenti e svalutazioni
Sono dettagliati come segue:
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ed anche i commenti relativi alle svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono illustrate alle precedenti note n. 1) e n. 3) relative alle informazioni sullo stato patrimoniale.
Per il commento relativo alle svalutazioni dei crediti si rimanda alla nota 8).
28 Proventi finanziari
Ammontano al 30 giugno 2022 a 32.084 migliaia di euro e risultano principalmente composti da:
L’importo complessivo dei proventi finanziari è aumentato rispetto al 30 giugno 2021 grazie alla remunerazione dei depositi in dollari usd inclusi nelle disponibilità.
All’interno della voce proventi da partecipazione sono inclusi circa 8.000 migliaia di euro di dividendi percepiti nell’esercizio dalla società collegata Inter-Rail S.p.A..
29 Oneri finanziari
Risultano così formati:
Gli interessi su finanziamenti e debiti verso banche e lessor sono diminuiti in seguito alla riduzione dell’esposizione finanziaria media. Sono inclusi in tale voce anche gli interessi passivi per lease pari a 720 migliaia di euro a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16 (786 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
GGli oneri per l’attualizzazione dei crediti recepisconol’attualizzazione aggiornata dei flussi d’incasso previsti, come già commentato alla nota n. 6).
Tra gli altri costi finanziari sono inclusi circa 11.570 migliaia di euro per ripristino dei debiti per aggregazioni aziendali.
30 Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera
Il risultato su cambi complessivamente positivo è legato prevalentemente alla rivalutazione del dollaro usa rispetto all’euro. La voce del conto economico comprende anche il risultato derivante dai contratti derivati attivati su cambi (prevalentemente vendite a termine con barriera), nonché gli effetti delle valutazioni al fair value degli stessi strumenti a fine periodo. Il risultato su cambi relativo all’adeguamento su poste di natura finanziaria è pari a circa 101.200 migliaia di euro mentre il risultato su cambi su poste di natura operativa è pari a circa 4.500 migliaia di euro.
31 Proventi/(oneri) derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
Gli oneri netti derivanti dalla valutazione delle società non consolidate secondo il metodo del patrimonio netto ammontano a 1.579 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (proventi netti per 28 migliaia di euro al 30 giugno 2021), come risulta dall’allegato II-C. In particolare, il totale netto include la rivalutazione per circa 1.000 migliaia di euro dell’investimento nella società collegata Inter-Rail S.p.A..
32 Imposte sul reddito
Ammontano a 68.145 migliaia di euro, comprendono la stima delle imposte correnti e differite (attive e passive) commisurate ai risultati delle società del Gruppo nel periodo, e sono così dettagliate:
Le aliquote d’imposta IRES e IRAP applicate dalla Capogruppo e dalle società italiane del Gruppo sul reddito imponibile stimato dell’anno sono rispettivamente del 24% e del 3,9% per la fiscalità corrente e per le imposte differite ed anticipate.
Le imposte dovute nelle altre nazioni in cui il Gruppo opera sono calcolate secondo le aliquote vigenti in tali paesi.
La riconciliazione fra il carico teorico d’imposta e quello effettivamente indicato a conto economico (senza considerare gli effetti relativi alle imposte sul reddito di esercizi precedenti) è esposta nell’allegato n. V-C.
L’aliquota effettiva media d’imposta sul reddito, indicata nell’allegato sopra citato, riflette essenzialmente il carico d’imposta previsto in base ai risultati delle singole società.
33 IFRS 5 ESW
Il Gruppo Danieli, con decisione del Consiglio di Amministrazione della sub-holding Industrielle Beteiligung S.A., ha deliberato in data 26 novembre 2019 di procedere alla chiusura delle attività produttive della controllata ESW Rohrenwerke Gmbh. La decisione è stata presa in seguito alle gravi perdite sofferte dalla società e dalle difficoltà riscontrate nell’acquisizione di nuovi ordini di produzione, ai ritardi accumulati in seguito alla ristrutturazione della struttura produttiva e dal difficile contesto macro-economico dell’industria dell’acciaio.
Il programma di chiusura e messa in sicurezza delle attività della controllata tedesca ESW si è concluso ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e discontinued operations, il risultato e i flussi finanziari della società al 30 giugno 2022 sono stati rappresentati separatamente come discontinued operations al pari dell’esercizio 2020/2021. La perdita dell’esercizio include, oltre ai costi sostenuti per le attività necessarie alla chiusura, gli oneri che la società ha sostenuto per l’interruzione dei rapporti di lavoro, le perdite derivanti dalla cessione di alcuni attivi aziendali e la svalutazione a correnti valori di mercato degli attivi ancora presenti nel patrimonio aziendale.
Nelle tabelle sottostanti sono dettagliate il risultato netto derivante dalle attività destinate alla dismissione nonchè i flussi di cassa generati/assorbiti dalle stesse.
Risultato Netto delle attività destinate alla dismissione
Flussi di cassa generati/assorbiti dalle attività destinate alla dismissione
34 Utile per azione
L’utile per azione al 30 giugno 2022 e 2021 è calcolato sulla base del risultato attribuibile al Gruppo nei rispettivi periodi ed è rilevato distintamente per le azioni di risparmio e per le azioni ordinarie.
Utile per azione base e diluito
L’utile per azione base è calcolato dividendo l’utile netto dell’anno attribuibile agli azionisti ordinari e di risparmio, per il numero medio ponderato delle azioni sia ordinarie che di risparmio in circolazione durante l’esercizio, al netto delle azioni proprie ponderate. L’utile attribuibile alle azioni di risparmio è maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie del 2,07% del valore nominale delle azioni.
Di seguito viene indicato il numero medio ponderato delle azioni e l’utile netto attribuibile per categoria di azioni:
Non è stato predisposto alcun conteggio per l’utile per azione diluito in quanto al 30 giugno 2022 (ed al 30 giugno 2021) non esistono strumenti finanziari con effetti diluitivi sull’utile attribuibile alle azioni in circolazione.
35 Informazioni per settore di attività e per area geografica
In applicazione dell’IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi all’informativa di settore.
Il settore Steel Making si riferisce alla produzione e vendita di acciai speciali.
Il settore Plant Making si riferisce alla produzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica ed include anche l’attività svolta dalla controllata Danieli Finance Solutions SA.
Gli effetti correlati alla chiusura delle attività di ESW, ai sensi dell’IFRS 5, vengono indicati separatamente quali derivanti da attività discontinue.
Di seguito si riportano i dati economici e patrimoniali suddivisi per attività di settore, aggregando le situazioni predisposte dalle società appartenenti ai due specifici settori.
La ripartizione dei ricavi consolidati di Gruppo per area geografica di destinazione, è la seguente:
Per quanto riguarda il settore Plant Making la distribuzione geografica dei ricavi in base all’area di destinazione delle vendite del periodo è prevalentemente legata al volume delle spedizioni effettuate, oltre che all’avanzamento nelle attività di costruzione di equipaggiamenti sia nei nostri stabilimenti sia nelle attività di montaggio ed avviamento svolte nei cantieri stessi su base mondiale.
L’incidenza dei ricavi del settore L’incidenza dei ricavi del settore Steel Making si concentra nell’area Europa per il 46%rispetto al valore globale del 68% al 30 giugno 2022 (per il 34% rispetto al valore globale del 60% al 30 giugno 2021).
Il dettaglio delle attività materiali e immateriali immobilizzate (senza considerare il diritto d’uso sottostante all’applicazione dell’IFRS 16) per area geografica è così formato:
Rapporti con parti correlate
Le operazioni compiute da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e da alcune società incluse nell’area di consolidamento con parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni. Esse fanno parte della gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
I rapporti con le parti correlate sono i seguenti:
Relativamente ai compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione, di controllo e ai direttori generali della società Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., contabilizzati dalla società stessa e dalle sue controllate, si riporta quanto segue:
Informativa ai sensi dell’art. 114 del Decreto Legislativo 58/1998
Ai sensi del citato Decreto Legislativo e della lettera Consob 6064293 del 28 luglio 2006, l’informativa relativa alle operazioni con le parti correlate, gli eventi e le operazioni significative non ricorrenti e/o atipiche ed inusuali e la posizione finanziaria netta sono state esposte nelle presenti Note illustrative, nelle rispettive sezioni.
36 Informativa sulle erogazioni pubbliche ai sensi della L. 124/2017
Sono di seguito riportate le sovvenzioni e i contributi ricevuti nel periodo 1° luglio 2021 – 30 giugno 2022 dalle pubbliche amministrazioni, da società da esse controllate e da società a partecipazione pubblica come richiesto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (L.124/2017, art.1, commi 125-129):
Dati identificativi del soggetto erogante | Importo del vantaggio economico ricevuto (euro) | Descrizione del tipo di vantaggio | ||
Agenzia delle Entrate | 93.440 | Contributo a fondo perduto - emergenza Covid-19 c.d. Decreto Rilancio | ||
Agenzia delle Entrate | 16.822 | Contributo a fondo perduto - emergenza Covid-19 c.d. Decreto Sostegni | ||
Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento Editoria | 1.177 | Bonus investimenti pubblicitari – D.L. 50/2017 | ||
Fondimpresa | 5.698 | Formazione dipendenti | ||
Agenzia delle Entrate | 3.264 | Credito imposta locazioni immobili – D.L. 73/2021 | ||
Agenzia delle Entrate | 9.928 | Credito imposta locazioni immobili – D.L. 4/2022 | ||
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia | 49.594 | Contributo aggiuntivo per la realizzazione del progetto "DIGIMET - Digitalization for the Metals Industry" CONTRIBUTO NON ANCORA EROGATO | ||
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia | 1.421 | Contributo per formazione “Con le Tute Blu” CONTRIBUTO NON ANCORA EROGATO | ||
SMACT Competence Center | 160.000 | Contributo per la realizzazione del progetto "Q3-Premium - piattaforma IIoT per controllo ed analisi qualità data-driven in ambito metallurgico" | ||
Ministero dello Sviluppo Economico | 2.262.686 | Aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione | Ricerca industriale: AIM CONTRIBUTO NON ANCORA EROGATO | ||
Agenzia delle Entrate | 86.413 | Credito Imposta per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative – Leggi 160/2019 e Legge 178/2020 | ||
Agenzia delle Entrate | 14.636 | Credito Imposta per le spese di sanificazione e per l’acquisto di dispositivi di protezione - D.L. 34/2020 | ||
Agenzia delle Entrate | 50.545 | Credito Imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato – Leggi 160/2019 e Legge 178/2020 | ||
Agenzia delle Entrate | 903 | Contributo sanificazione Covid e DPI (art 32, DL 73/2021) | ||
Agenzia delle Entrate | 144.515 | Credito Imposta per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative – Leggi 160/2019 e Legge 178/2020 | ||
GSE Gestore dei Servizi Energetici SpA | 9.768 | Contributo conto energia tariffa incentivante | ||
GSE Gestore dei Servizi Energetici SpA | 359 | Contributo conto energica scambio sul posto | ||
Fondimpresa | 12.700 | Formazione dipendenti | ||
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA | 78.015 | Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto Sottri 1) | ||
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA | 72.472 | Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto Sottri 2) | ||
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA | 1.843.903 | Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto Rotoforgia e Danarc) | ||
GME Gestore dei Mercati Energetici SpA | 46.755 | Incasso da vendita di titoli di efficienza energetica (progetto Led Luna) | ||
Agenzia delle Entrate | 12.372.515 | Credito Imposta per aziende energivore e gasivore – Decreto Legge 4/2022 | ||
Agenzia delle Entrate | 12.811.844 | Credito Imposta per aziende energivore e gasivore – Decreto Legge 17/2022 | ||
Agenzia delle Entrate | 500.000 | Credito Imposta Industria 4.0 – Decreto Legge 160/2019 | ||
Agenzia delle Entrate | 13.175 | Credito imposta investimenti beni strumentali Legge 160/2019 e 178/2020 e spese energia elettrica |
La gestione aziendale, con un mercato mondiale dell’acciaio ancora sostenuto, procede senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2022.
In merito alla pandemia Covid-19 non si segnala nessun evento che abbia creato impatti al Gruppo in data successiva al 30 giugno 2022. Si rimanda al paragrafo “Pandemia Covid-19” nella Relazione sulla Gestione.
L’allineamento delle poste in valuta al cambio del 27 settembre 2022 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 65 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale del 30 giugno 2022.
Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2022 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dal Conto Economico Complessivo a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio consolidato ed a quello d’esercizio.
1. I sottoscritti Gianpietro Benedetti Presidente del Consiglio di Amministrazione e Alessandro Brussi, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 30 giugno 2022 è basata su un modello definito da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. in coerenza con il CoSO frame work e tiene anche conto del documento “internal control over financial reporting – Guidance for Smaller Public Companies”, entrambi elaborati dal Commitee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, che rappresentano un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
2.Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 30 giugno 2022
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
3.La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultatodella gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze a cui sono esposti.
BILANCIO D’ESERCIZIO
AL 30 GIUGNO 2022
Stato Patrimoniale
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Note illustrative
Il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 è costituito dal prospetto di stato patrimoniale, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle note illustrative.
Gli importi inclusi nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel conto economico complessivo sono presentati all’unità di euro, gli importi inclusi nel rendiconto finanziario, nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nelle note illustrative, salvo quando diversamente indicato, sono arrotondati alle migliaia di euro.
Si precisa inoltre che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio delle società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani, sono stati inseriti in apposite colonne dello stato patrimoniale, del conto economico e del rendiconto finanziario i rapporti significativi con le parti correlate, senza compromettere la leggibilità complessiva degli schemi stessi.
La Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è una società per azioni, quotata alla Borsa Italiana, attiva nel settore della progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica; ha sede legale in Buttrio (Udine - Italia), Via Nazionale 41.
Il capitale sociale al 30 giugno 2022 è composto da n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio. Le azioni ordinarie sono detenute da:
Quota rappresentativa di capitale sociale | |||||||||
Sind International s.r.l. - Milano | 67,712% | ||||||||
Azioni proprie in portafoglio | 7,964% | ||||||||
Mercato | 24,324% |
Il bilancio d’esercizio della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è oggetto di revisione legale da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.
Il progetto di bilancio è stato approvato in data 27 settembre 2022 dal Consiglio di Amministrazione, che ne ha autorizzato la diffusione attraverso comunicato stampa del 27 settembre 2022 contenente gli elementi principali del bilancio stesso.
Nella predisposizione del bilancio al 30 giugno 2022 sono stati osservati i principi contabili IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 entro la data di riferimento del bilancio, integrati dalle raccomandazioni previste dal Regolamento degli Emittenti come approvato da delibera CONSOB. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati (presenti al 30 giugno 2022), che sono iscritti al fair value e i lavori in corso su ordinazione che sono rilevati sulla base del metodo della percentuale di completamento, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La società, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, ha scelto di presentare nello stato patrimoniale separatamente le attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura del periodo e di fornire nel conto economico un’analisi dei costi in base alla natura degli stessi.
Il rendiconto finanziario viene redatto con il metodo indiretto.
Per dare una migliore informazione e rappresentazione dei lavori in corso su ordinazione e del loro impatto a conto economico, la società ha ritenuto opportuno variare lo schema di bilancio. Per una corretta comparazione è stato riesposto anche l’anno precedente.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2022 sono omogenei a quelli adottati per la redazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2021. La società non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 sono omogenei a quelli adottati per la redazione del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2021. La società non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.
In data 31 marzo 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (Amendments to IFRS 16)” con il quale estende di un anno il periodo di applicazione dell’emendamento emesso nel 2020, che prevedeva per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al COVID-19 senza dover valutare, tramite l’analisi dei contratti, se fosse rispettata la definizione di lease modification dell’IFRS 16. Pertanto, i locatari che hanno applicato tale facoltà nell’esercizio 2020, hanno contabilizzato gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione.
In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l’IBOR, il documento “Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2” che contiene emendamenti ai seguenti standard:
- IFRS 9 Financial Instruments;
- IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
- IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
- IFRS 4 Insurance Contracts; e
- IFRS 16 Leases.
Tutte le modifiche sono entrate in vigore il 1° luglio 2021.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio della società.
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
Tali modifiche entreranno in vigore il 1° luglio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d’esercizio della società dall’adozione di tali emendamenti.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”. Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1 luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questi emendamenti sul bilancio Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questi emendamenti sul bilanciod’esercizio della società.
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current”. Il documento ha l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1 luglio 2023; è comunque consentita un’applicazione anticipata.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1 luglio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nelbilanciod’esercizio della società dall’adozione di tali emendamenti.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione o di produzione interna, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti cumulati, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
Gli impianti e macchinari possono avere parti con una vita utile diversa. L’ammortamento è calcolato sulla vita utile di ogni singola parte; in caso di sostituzione le nuove parti sono capitalizzate nella misura in cui soddisfano i criteri per l’iscrizione di un’attività, e il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato dal bilancio. Il valore residuo e la vita utile delle attività vengono rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato risulti una perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato, al netto degli ammortamenti. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono stati addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli di natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli ammortamenti imputati al conto economico sono stati calcolati in modo sistematico e costante sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico-tecnica stimata dei cespiti. Le principali aliquote di ammortamento annue applicate sono le seguenti:
Fabbricati e costruzioni leggere | 3 - 10% | |
Impianti e macchinari | da 10 a 15% | |
Forni e grandi impianti automatici | Da 15 a 15,5% | |
Attrezzature | 25% | |
Automezzi, mezzi di trasporto interno su ruote, autovetture | 20 - 25% | |
Mobili e macchine d'ufficio | 12 - 20% |
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione interna comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.
Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende solo gli oneri che possono essere direttamente attribuiti all’attività a partire dalla data in cui sono soddisfatti i criteri per l’iscrizione di tale attività.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto stabilisce lo IAS 36.
Le spese di ricerca inerenti all’attività di produzione sono interamente addebitate a conto economico nell’esercizio in cui sono state sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad ammortamento tranne quando hanno una vita utile indefinita. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile delle immobilizzazioni immateriali a ogni chiusura d’esercizio.
I principali coefficienti annui di ammortamento applicati sono compresi nei seguenti intervalli:
Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno | da 6,67 a 20% | |
Concessione di licenze e marchi | 10% | |
Altri oneri di utilità pluriennale | da 20% a 33% |
I Diritti d’uso sono iscritti secondo le previsioni dell’IFRS 16.
L’IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. Il principio definisce il leasing come un contratto, o parte di un contratto, che in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un’attività per un periodo di tempo. Il modello previsto per i locatari dal nuovo principio è il seguente: alla data di inizio del contratto, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell’attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto di utilizzo dell’attività.
La società ha fatto ricorso agli espedienti pratici previsti per la transizione all’ IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la definizione di lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti di lease sottoscritti o modificati prima della sua prima applicazione. Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo (“right of use”). Secondo l’IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. La società applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall’IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1° luglio 2019.
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti).
La durata dei contratti è contrattualmente stabilita e nel caso di clausole contrattuali che permettono l’interruzione anticipata dello stesso oppure una sua proroga o rinnovo viene fatta una analisi per ogni contratto sulla previsione di esercizio o meno di tali clausole. La società si è basato sulle proprie esperienze acquisite per la determinazione della durata dei lease contenenti opzioni di proroga o di risoluzione.
L’incremental borrowing rate è stato calcolato per singolo contratto partendo dagli spread comunemente applicati alla società per i propri finanziamenti aventi condizioni e durata analoghe a quelle dei leasing con l’aggiunta dei normali tassi variabili sulla base di durata, valuta e area geografica (es. EURBOR, USD LIBOR, EURIRS).
Ai fini dell’esposizione in bilancio la società ha stabilito di avvalersi delle esenzioni concesse dall’IFRS 16 paragrafo C5 lett. a) e b).
La società si è avvalsa di tali esenzioni in due ipotesi, concesse dal principio: i contratti di leasing in cui l’attività sottostante è di modesto valore (IFRS 16:5(b) - ad esempio i personal computer, le stampanti) e i contratti di leasing aventi scadenza nel breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore – IFRS 16:5(a)). Il valore dei costi per godimento di beni di terzi relativi a tali esenzioni è pari a circa 700 migliaia di euro.
Per tali esenzioni non è stata rilevata né la passività finanziaria del lease nè il relativo diritto d’uso, ma i canoni di locazione sono stati rilevati a conto economico, come fatto in precedenza, tra gli oneri operativi.
Il diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà della società di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento decorre dall’inizio della decorrenza del lease.
La passività derivante dal lease non è esposta in una voce separata bensì tra i finanziamenti correnti e non correnti.
Successivamente alla rilevazione iniziale applicando il metodo del costo ammortizzato per la valutazione della Passività derivante dal lease, il valore di carico di tale passività è incrementato degli interessi sulla stessa (utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) e diminuito per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.
La società ridetermina il saldo delle passività derivante dal lease (ed attua un adeguamento del corrispondente valore del diritto d’uso) qualora:
- Cambi la durata del lease o ci sia un cambiamento nella valutazione dell’esercizio del diritto di opzione;
- Cambi il valore dei pagamenti del lease a seguito di modifiche negli indici o tassi oppure cambi l’ammontare delle garanzie per il valore residuo atteso;
- Un contratto di lease sia stato modificato e la modifica non rientri nelle casistiche per la rilevazione di un contratto separato.
La società non ha rilevato nessuna delle suddette modifiche nel periodo corrente.
Sono controllate le imprese in cui la società esercita il controllo sia in forza del possesso azionario della maggioranza delle azioni con diritto di voto sia per effetto dell’esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, le scelte finanziarie e gestionali delle società ottenendone i benefici relativi anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio sono considerati ai fini della determinazione del controllo.
Le partecipazioni in società controllate sono rilevate al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, successivamente rettificato in presenza di perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali. In particolare, qualora siano individuati eventi che possano indicare che il valore di carico delle partecipazioni non possa essere recuperato, esse vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici della partecipata.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la società è impegnata ad adempiere obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Il valore originario della partecipazione è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione operata. Sia le svalutazioni che gli eventuali ripristini di valore sono imputati a conto economico, tra i proventi e gli oneri di partecipazioni.
Le altre partecipazioni, nelle quali la percentuale di proprietà è inferiore al 20%, o al 10% se quotate, o nelle quali la società non esercita un'influenza notevole, sono valutate al costo. La valutazione al costo viene mantenuta, pur risultando superiore a quella corrispondente definita con il metodo del patrimonio netto, sempre che le prospettive reddituali o i plusvalori inespressi e compresi nelle partecipazioni, consentano di prevedere il recupero del maggior valore iscritto.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la società ha applicato l'espediente pratico, la società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la società ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “Solely Payments of Principal and Interest (SPPI)”). Questa valutazione è indicata come test SPPI.
Le azioni proprie che vengono riacquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto sulla base del relativo costo di acquisto. L’acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita a conto economico. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi.
Le giacenze di materie prime sussidiarie e di consumo sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il presunto valore di realizzo che emerge dall'andamento del mercato alla data di chiusura del periodo.
I prodotti finiti ed i semilavorati sono valutati al costo medio ponderato di acquisto o di fabbricazione e l’eventuale differenza negativa tra il valore di costo ed il corrispondente valore di mercato alla data di chiusura del periodo viene accantonata in un apposito fondo svalutazione prodotti, iscritto a diretta diminuzione delle rimanenze di magazzino.
I prodotti in corso di lavorazione sono valutati al costo industriale di fabbricazione relativo all’anno di formazione, sulla base del rispettivo stato di avanzamento.
I lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i ricavi (e conseguentemente il margine) vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato dalla società sulla base dei costi già sostenuti per la realizzazione della commessa in proporzione al totale, inclusivo dei costi a finire aggiornati. Per le commesse in corso dove la fatturazione effettuata eccede i costi sostenuti più i margini rilevati per maturazione, il valore netto viene esposto tra le passività correnti – debiti per lavori in corso su ordinazione.
La determinazione del valore è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera dei progetti, il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti sulle assunzioni alla base di tali valutazioni. Gli effetti economici della revisione delle stime sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti.
Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto più che probabile e ragionevolmente quantificabile.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile ed appostata ad apposito fondo.
I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti con corrispettivi denominati in valuta differente da quella funzionale ed eccedenti gli acconti percepiti sono influenzati dal cambio di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, che concorre alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa, cui applicare la percentuale dello stato di avanzamento.
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e caratterizzate da un’elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto. I relativi importi sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del proprio valore, salvo che per le disponibilità liquide in valuta estera, soggette al rischio di cambio.
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 (benefici ai dipendenti) in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di interesse che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione; il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Tali utili e perdite attuariali sono classificati tra gli utili a nuovo e non saranno riclassificati nel conto economico nei periodi successivi.
A seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi decreti e regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, il TFR maturato dal 1° gennaio 2007 ha assunto la natura di piano a contribuzione definita, sia nel caso di opzione del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS.
Gli accantonamenti vengono contabilizzati dalla società in presenza di un’obbligazione corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, probabile che tale fuoriuscita sia richiesta, e l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente l’obbligazione corrente.
Eventuali costi di ristrutturazione vengono rilevati quando la società ha formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo ha comunicato alle parti interessate.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dai contratti stessi, l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata con l’accantonamento ad un fondo.
Le passività finanziarie della società comprendono debiti commerciali, altre passività, debiti verso banche e finanziamenti.
Debiti commerciali, anticipi da clienti ed altre passività
I debiti commerciali, gli anticipi ricevuti dai committenti e le altre passività correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al valore nominale, che rappresenta il valore equo alla data di riferimento. A seguito della rilevazione iniziale, tali passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.
Finanziamenti
Tutti i finanziamenti sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo l’iniziale rilevazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti a meno che la società non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e la società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
La società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: vendita/acquisti a termine di valuta, anche sintetici con clausola di accumulazione di vendite a termine a termine con barriera, swap su tassi di interesse.
I strumenti derivati sono classificati come strumenti di copertura, in accordo con l’IFRS 9, quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata inizialmente e periodicamente, è elevata.
Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell’elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli altri costi.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfino le condizioni per essere qualificati ai sensi dell’IFRS 9 come strumenti di copertura sono rilevate a conto economico.
I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo della percentuale di completamento (“Performance obligations satisfied over time”) misurata sulla base dei costi già sostenuti per specifico progetto sul totale dei costi stimati per specifico progetto (metodo degli input). Tale modalità di contabilizzazione e i contratti con i clienti su cui si basa rispettano i requisiti richiesti dall’IFRS 15.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nel principio relativo alle rimanenze.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, sono rilevati, coerentemente con le disposizioni previste dall’IFRS 15 e del passaggio del controllo sul bene venduto o sul servizio reso e dell’adempimento della “Performance obbligation” prevista dagli accordi contrattuali con le controparti (“Performance obligations satisfied at a point in time”).
Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti deicosti sostenuti recuperabili.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse alle vendite (imposta sul valore aggiunto).
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso d’interesse effettivo (TIE), che è il tasso che sconta i pagamenti e gli incassi stimati futuri attraverso la vita attesa dello strumento finanziario.
I dividendi vengono iscritti nell'esercizio in cui sono deliberati e sorge il diritto al relativo incasso.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico si qualificano normalmente come costi di ricerca e sono rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.
I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la società è in grado di dimostrare:
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso.Tutti gli altri oneri finanziari vengono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Le imposte correnti sono stanziate per il valore che ci si attende di corrispondere all’autorità fiscale, in conformità alle disposizioni ed alle aliquote in vigore (24,0% per l’IRES ed il 3,9% per l’IRAP) alla data di chiusura di bilancio.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate direttamente nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono.
La società ha aderito, in qualità di consolidante, all’istituto del “Consolidato Fiscale Nazionale” che consente di determinare l’IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società aderenti. Oltre alla Capogruppo, hanno aderito al consolidato le seguenti società: Danieli Automation S.p.A., Danieli Special Cranes S.r.l., Turismo 85 S.r.l., Stem S.r.l. e Danieli Centro Cranes S.p.A. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra controllante e le predette società controllate sono definiti nel “Regolamento di partecipazione al regime fiscale del Consolidato Nazionale del Gruppo Danieli”. In particolare, sulla base di tale accordo, le perdite fiscali realizzate durante la procedura di consolidamento fiscale sono remunerate nei limiti dell’effettivo utilizzo da parte del Consolidato Fiscale.
Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate su tutte le differenze temporanee nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Lo stesso principio si applica per la contabilizzazione delle attività per imposte anticipate sulle eventuali perdite fiscali utilizzabili.
Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente a consentire del tutto o in parte il recupero dell’attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.
Le imposte differite passive sono calcolate usando il cosiddetto “liability method” su tutte le differenze temporanee risultanti alla data di bilancio tra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio, salvo eccezioni specifiche.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate in base ai valori che ci si attende di recuperare dalle autorità fiscali con le aliquote che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o estinta la passività, utilizzando le aliquote fiscali (24% ed il 3,9% per l’IRAP).
La predisposizione del bilancio comporta che siano effettuate stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Di seguito sono indicate le stime contabili rilevanti nel processo di redazione del bilancio d’esercizio perché comportano il ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche di condizione alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto apprezzabile sui risultati successivi.
In particolare, si evidenzia che per la loro indubbia complessità e rilevanza, risultano maggiormente significative nel processo di redazione del bilancio d’esercizio le stime effettuate per la valutazione dei lavori in corso su ordinazione,
Lavori in corso su ordinazione
Le commesse gestite dalla società si riferiscono in massima parte ad impianti per l’industria siderurgica e per quella dei metalli non ferrosi, possono essere di dimensioni assai rilevanti ed essere a volte concluse con controparti in Paesi soggetti ad instabilità politica. Tali progetti, di durata ultraannuale, sono sempre caratterizzati da un elevato livello tecnologico, spesso anche fortemente innovativo, prevedono garanzie di performance alla consegna definitiva degli impianti, che contribuiscono a rendere particolarmente complesse le stime connesse alla valutazione dei lavori in corso
Il processo di stima utilizzato dalla società prevede la predisposizione per ogni singola commessa di un articolato e rigoroso processo di identificazione e gestione di tutte le voci di costo necessarie per il completamento della stessa, suddiviso in dettaglio per le diverse tipologie di attività e/o servizi (raggruppate per affinità progettuali). Tale processo è finalizzato a quantificare e monitorare durante la vita del progetto tutte le attività da svolgere per le diverse fasi di lavorazione con i relativi costi e ricavi ed il margine complessivo, identificando inoltre lo stato di avanzamento progressivo legato allo sviluppo temporale di ogni singola commessa. In tali stime si tiene conto di eventuali corrispettivi aggiuntivi ove contrattualmente convenuto o se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile, mentre eventuali costi aggiuntivi rispetto a quelli stimati inizialmente ed eventuali penalità sono valorizzate nella stima dei lavori in corso utilizzando l’insieme delle informazioni a disposizione del management aziendale al momento della formazione del bilancio. Le assunzioni e le stime sono riviste periodicamente ed i relativi effetti sono riflessi nel conto economico. Nell’ambito di tali assunzioni e stime, in sede di chiusura di bilancio sono stati considerati anche gli impatti, seppur limitati, derivanti dalla pandemia Covid
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile, e contabilizzata in specifico fondo. In particolare, sulle commesse in corso della società al 30 giugno 2022 sono stati determinati fondi complessivamente pari a 18,8 milioni di euro (31,0 milioni di euro al 30 giugno 2021), che includono la stima di ogni altro onere connesso che appaia probabile sulla base di una attenta valutazione dello stato complessivo dei lavori in corso alla data di chiusura del bilancio.
La valutazione dei lavori in corso su ordinazione per contratti con corrispettivi denominati in valuta (principalmente dollaro USA) differente da quella funzionale (euro per la società) prevede che la quota eccedente a quanto già fatturato in acconto alla data di chiusura sia convertita al cambio puntuale di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, concorrendo in tal modo alla determinazione complessiva del ricavo contrattuale complessivo di commessa.
La politica della società in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere sia una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati. In ragione della difficoltà intrinseca nel predisporre una programmazione puntuale dei flussi di incasso su commessa i contratti derivati su cambi utilizzati nel periodo (ed in quello precedente) non presentano le caratteristiche per essere qualificati come strumenti di copertura sotto un profilo contabile (c.d. hedge accounting). Conseguentemente la valutazione dei lavori in corso è influenzata anche dalla variazione del tasso di cambio euro/dollaro intervenuta nel periodo.
Fondi rischi
La società effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti, ai contenziosi legali e fiscali e alla valutazione delle commesse. La stima di tali accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale che variano nel tempo in relazione alle informazioni disponibili.
Svalutazioni
Le attività materiali ed immateriali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo delle attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata.
Imposte differite attive
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle stesse. Si evidenzia che la società non ha rilevato attività per perdite fiscali nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022.
Stima del fair value
Il fair value degli strumenti finanziari quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura del periodo.
Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in pubblici mercati è determinato con tecniche finanziarie valutative. In particolare:
La società prevede una continua gestione dei rischi d’impresa per tutte le funzioni aziendali operando un monitoraggio attento secondo le metodologie ed i principi del Risk Management per identificare, ridurre ed eliminare gli stessi tutelando in modo efficace la salvaguardia dei diritti degli azionisti.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società risulta solida, equilibrata e diversificata per settori e linee di prodotto pur rimanendo influenzabile dalle diverse situazioni macroeconomiche dei mercati di riferimento in tutti gli scenari geografici mondiali. Durante l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da tassi d’interesse crescenti e da una svalutazione del cambio Euro-USD di circa il 10% a favore di quest’ultimo rispetto la chiusura del 30 giugno 2021, mentre l’andamento dell’economia reale su base globale ha risentito a partire dal 2022 degli effetti di un’elevata inflazione principalmente indotta dall’aumento del costo dei fattori produttivi ed energetici. Le politiche monetarie attuate dalle Banche Centrali dei principali paesi industrializzati sono quindi divenute più restrittive pur mantenendo il supporto alle economie maggiormente colpite dalle limitazioni produttive, dal calo dei consumi causato dal COVID-19 e dalla crisi energetica generata dal conflitto russo-ucraino.
L’aumento dei tassi penalizzerà l’andamento del debito sovrano in Italia, che rimane comunque sotto controllo essenzialmente grazie ad interventi correttivi promossi dalla Banca Centrale Europea. Il mercato del credito bancario appare quindi in evoluzione soprattutto nell’area USA e UE, con possibili evoluzioni positive sullo scenario macroeconomico mondiale salvo effetti negativi (di entità al momento non ancora prevedibile) legati al conflitto russo-ucraino attualmente in corso.
Tale rischio consiste nella possibilità che il mercato non richieda più i prodotti Danieli sia per aspetti tecnologici sia per problemi finanziari: riteniamo che la continua attenzione prestata dalla società alla ricerca e sviluppo per proporre ai clienti soluzioni per operare in efficienza produttiva costituisca un elemento di forza della nostra attività. La direzione, a livello di Gruppo, presidia con continuità questi aspetti in modo da preservare la posizione di leadership sul mercato.
La società opera nel campo della meccanica ed impiantistica ed è certificata secondo le norme internazionali ISO 14001 e svolge un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione dei rischi prezzi che possono generare un impatto economico sull’attività della stessa, emettendo ordini di subfornitura che fissano i prezzi dei componenti strategici sia per natura sia nel caso di lunghi tempi di consegna.
Il risultato della società può essere influenzato sensibilmente dalla variabilità dei prezzi delle commodities, nella misura in cui esse rappresentano un costo associato alla realizzazione delle commesse. La direzione svolge un processo continuo di individuazione, gestione e mitigazione dei rischi prezzi.
La società è presente su più mercati a livello mondiale ed operando prevalentemente su commessa attua per ogni singolo contratto una politica di gestione della volatilità dei prezzi delle sub-forniture negoziando, sin dal momento dell’entrata in vigore delle commesse, gli ordini con consegne superiori a sei - otto mesi.
La gestione di ogni singolo progetto viene sempre strutturata per allineare la “curva degli esborsi” quanto meno alla “curva degli incassi” per limitare, in caso di revoca/cancellazione della commessa, situazioni di squilibrio finanziario; inoltre su alcuni progetti particolari per tipologia e area geografica vengono attivate idonee coperture assicurative o finanziarie a tutela della solvibilità della controparte.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali opera l’impresa possano influenzare negativamente il valore delle attività, delle passività, o dei flussi finanziari attesi.
Rischio di cambio
La politica della società in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging”, o l’utilizzo di contratti derivati.
L’esposizione ai tassi di cambio può generare i seguenti impatti:
L'esposizione al rischio cambio è strettamente correlata alle previsioni effettuate sul flusso di incassi legato al completamento progressivo dei contratti in corso, tenuto conto degli anticipi contrattuali ricevuti, nonché su quello dei pagamenti degli acquisti in valuta diversa da quella funzionale. Gli effetti di tali operazioni vengono riflessi sia sui ricavi sia nella valutazione delle rimanenze in essere, nonché sui costi di acquisto.
La pianificazione, il coordinamento, la gestione di questa attività e la valutazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio viene effettuata dalla direzione finanziaria della società che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti basandosi sistematicamente sulle quotazioni di mercato, garantendo un’adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali.
Il risultato positivo su cambi evidenziato nel conto economico del periodo è in buona parte correlato all’andamento del dollaro USA rispetto all’euro, che ha comportato una rivalutazione delle provviste valutarie della società al 30 giugno 2022.
Con riferimento a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti ed espresse in divisa estera si è effettuata un’analisi di sensitività per determinare quale effetto a conto economico e patrimonio netto si genererebbe nel caso di un’ipotetica variazione positiva e negativa del 5% o del 10% nei tassi di cambio euro/usd rispetto ai cambi correnti al 30 giugno 2022. Tale analisi non ha riguardato l’effetto della variazione cambio sulla valutazione dei lavori in corso (non essendo attività finanziaria ai sensi dello IAS 32).
La tabella successiva riepiloga gli effetti negativi sul patrimonio netto e sul conto economico, al lordo dell’effetto fiscale, derivanti da un eventuale rafforzamento dell’euro e quelli positivi nell’ipotesi in cui sia la moneta americana a rafforzarsi:
(in migliaia di euro) | -10% | -5% | 5% | 10% |
Utile/(perdita) su cambi derivante da una oscillazione del tasso di cambio euro/dollaro USA | 58.643 | 27.778 | (25.133) | (47.980) |
Totale | 58.643 | 27.778 | (25.133) | (47.980) |
Rischio di tasso di interesse
Il rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse nell’ambito della società è legato essenzialmente a finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, e per i quali non sono stati stipulati contratti di copertura del rischio tasso (IRS).
Con riferimento al rischio tasso di interesse è stata elaborata un’analisi di sensitività per valutare l’effetto a conto economico che potrebbe derivare da un’ipotetica variazione positiva o negativa di 50 o 100 bp nei tassi di interesse. Tale variazione positiva o negativa nei tassi di interesse comporterebbe maggiori o minori proventi ed oneri finanziari al lordo dell’effetto fiscale come sotto riportato:
(in migliaia di euro) | -100BP | -50BP | +50BP | +100BP |
(Minori)/maggiori proventi finanziari | (5.641) | (2.821) | 2.821 | 5.641 |
Minori /(maggiori) oneri finanziari | 5.772 | 2.886 | (2.886) | (5.772) |
Totale | 131 | 66 | (66) | (131) |
Il rischio credito rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte; tale attività è oggetto di continuo monitoraggio sia della direzione amministrativa-finanziaria che dalla direzione operativa del Gruppo nell’ambito del normale svolgimento delle attività gestionali, a partire dalla fase di negoziazione contrattuale per la realizzazione degli impianti.
La società svolge prevalentemente la sua attività in Paesi esteri ed effettua costantemente una valutazione dei rischi di natura politica, sociale ed economica delle aree in cui opera.
L'esposizione del rischio credito controparte viene minimizzato utilizzando opportuni strumenti assicurativi a tutela della solvibilità del cliente o del sistema paese in cui opera quest'ultimo.
Nel corrente esercizio non si sono avuti nuovi casi significativi di mancato adempimento delle controparti e non ci sono ulteriori concentrazioni significative di rischio credito per area e/o per cliente, eccetto per le posizioni a credito verso un importante cliente egiziano già presenti a bilancio pure nello scorso esercizio.
L’evoluzione della situazione di tale posta è descritta alla nota 6).
L’adeguamento alle disposizioni sanzionatorie della UE verso alcuni clienti russi ha portato allo stop per alcuni progetti iniziati ante febbraio del 2022 senza generare comunque effetti significativi al bilancio 2021/2022, seppure ponendo un freno a molti progetti che sono ora usciti dal backlog per l’impossibilità di completamento con mancati margini sui prossimi esercizi.
La società opera in equilibrio finanziario gestendo le attività di costruzione impianti essenzialmente grazie agli anticipi ricevuti dai clienti. La gestione della liquidità, che può contare anche sulla disponibilità di linee di affidamento solo parzialmente utilizzate, prosegue con criteri di prudenza privilegiando investimenti a breve per le eccedenze temporanee di cassa.
ll capitale include le azioni ordinarie, le azioni di risparmio ed il patrimonio attribuibile agli azionisti della capogruppo.
L’obiettivo primario della gestione del capitale della società è principalmente legato all’ottenimento di un rating creditizio forte e coefficienti di vigilanza sani, al fine di sostenere le attività operative e massimizzare il valore per gli azionisti.
La società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, alla luce dei cambiamenti delle condizioni economiche generali. Per mantenere o rettificare la struttura del capitale, la società può regolare il pagamento dei dividendi agli azionisti, rendere il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni, convertire le azioni di risparmio ed acquisire e vendere azioni proprie.
Non vi sono state modifiche agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso degli esercizi che si chiudono al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021, né operazioni sul capitale intervenute nei due periodi, ad eccezione della distribuzione di dividendi.
La società monitora il capitale seguendo l’andamento del rapporto d’indebitamento, che compara il valore del debito netto sul capitale totale più il debito netto. La società include nel debito netto gli interessi relativi a prestiti e finanziamenti, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, anche verso società del Gruppo.
Le attività della società sono soggette a molteplici norme e regolamenti nazionali e sovranazionali a salvaguardia dell’ambiente.
Nel settore nel quale la società opera, l’evoluzione della politica ambientale deve essere vista come un’opportunità piuttosto che un rischio: è infatti con l’evoluzione di regolamenti e prescrizioni più stringenti (oltre al contenimento energetico nella produzione di acciai applicando concetti quali SuSteel e GreenSteel) che l’azienda può esplorare nuovi mercati favorevoli per le tecnologie sviluppate internamente e per i propri impianti innovativi.
Rischi legati alle risorse umane, sicurezza, management e fiscale
Al 30 giugno 2022 l’organico totale della società era di 2.297 persone (2.247 al 30 giugno 2021).
Nell’ambito delle attività delle risorse umane si è operato gestendo non solo il normale turnover (con un miglioramento della scolarità ed una riduzione dell’età media dei dipendenti), ma pure ottimizzando l’organico alle nuove esigenze internazionali della società.
Si è operato per mitigare i rischi di incidente con politiche adeguate di gestione degli impianti volte al perseguimento di livelli di sicurezza in linea con le migliori pratiche industriali ricorrendo pure al mercato assicurativo per garantire un alto profilo di protezione delle proprie strutture contro i rischi verso terzi ed anche in caso di interruzione di attività terzi e/o nell’ambito della responsabilità degli amministratori verso gli azionisti/creditori.
Si è operato inoltre per formare e motivare i manager esecutivi per garantire efficienza e continuità operativa in un contesto di mercato difficile a seguito della riduzione generalizzata dei consumi.
Nell’ambito dei rischi fiscali si fa presente che la società ha sostanzialmente chiuso con dichiarazioni integrative la totalità dei rilievi presenti nel processo verbale di constatazione (sugli esercizi 2013/14, 2014/15 e 2015/16) consegnato a fine dicembre 2018 coprendo circa il 100% dei rilievi contestati (inizialmente erano circa 2 milioni di euro al netto delle perdite riportabili) con l’Agenzia delle Entrate di Trieste. Non rimane aperta più alcuna delle contestazioni sollevate.
Rimaneva ancora pendente al 30 giugno 2022 il ricorso legato all’appello in Commissione Tributaria Regionale presentato dall’Agenzia delle Entrate di Trieste a fronte della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale, totalmente a favore della società, per l’unico contenzioso di importo significativo (con una contestazione di circa 14 milioni di euro) tra Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e l’Agenzia delle Entrate di Trieste relativo alla (asserita) inesistenza di alcuni costi di fornitura. Il dispositivo della sentenza di primo grado era però molto chiaro ed evidenziava il buon operato della società in merito ed questo ha permesso di trovare a settembre 2022 una mediazione conciliativa con l’Agenzia chiudendo anche questa vertenza con un onere per la società di circa 1 milione di euro.
La Corte di Appello ha confermato anche in secondo grado l’assoluzione del Presidente, il Dirigente Preposto ed altri ex dirigenti del Gruppo già ottenuta in primo grado in merito alla contestazione di frode per “inesistenza” di costi sostenuti in cantieri esteri per il quale si sta ora chiudendo il contenzioso fiscale sopra indicato.
Si ricorda che in data 26 febbraio 2021 la Corte di Appello di Trieste ha pronunciato sentenza di assoluzione “perchè il fatto non sussiste” nei confronti del Presidente e il Dirigente Preposto del Gruppo in merito alla contestata ipotesi di esterovestizione delle società lussemburghesi del Gruppo.
La sentenza riforma quanto precedentemente deciso in ottobre del 2018 dal Tribunale di Udine che aveva invece condannato gli imputati in merito al reato di esterovestizione delle consociate lussemburghesi, fattispecie per la quale si era invece espressa a favore della società la commissione tributaria competente e che è stata poi chiusa definitvamente in parte con autotutela (senza il versamento di imposte) ed in parte con conciliazione giudiziale verso l’Agenzia delle Entrate.
In data 20 dicembre 2021 la sentenza di assoluzione della Corte di Appello di Trieste è divenuta irrevocabile e il caso si è chiuso con l’assoluzione finale, totale e definitiva dei convenuti sopra indicati.
Il seguente prospetto indica le classi di strumenti finanziari detenuti dalla società.
Fra tali strumenti finanziari la società valuta al fair value tramite OCI le attività finanziarie correnti, le cui caratteristiche sono dettagliate alla nota n. 11) Attività finanziarie correnti, ed i contratti derivati, i cui elementi essenziali sono di seguito riepilogati. Per gli altri strumenti finanziari il relativo valore contabile rappresenta un’approssimazione ragionevole del fair value.
1 Immobilizzazioni materiali
Il valore netto di Il valore netto di 65.022migliaia di euro al 30 giugno 2022 aumenta di 5.594 migliaia di euro rispetto al valore di 59.428 migliaia di euro al 30 giugno 2021 per effetto dello sbilanciamento tra gli investimenti effettuati nell’esercizio, al netto degli ammortamenti sostenuti nell’esercizio.
Il valore degli ammortamenti imputati al conto economico ammonta a 8.033 migliaia di euro, conteggiati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata dei cespiti.
I principali investimenti dell’esercizio hanno riguardato nuovi impianti, modelli e macchine elettroniche compresi nel piano generale aziendale di aggiornamento tecnologico degli impianti.
Si segnala che nell’esercizio in corso ed in quelli precedenti non sono mai state effettuate svalutazioni delle immobilizzazioni materiali.
2 Diritto d’uso
Ammontano a 8.840 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (al 30 giugno 2021 9.946) e si riferiscono al diritto d’uso (ROU) sottostante all’applicazione dell’IFRS 16 al netto della quota di ammortamento calcolata per il periodo. La movimentazione al 30 giugno 2022 è la seguente:
3 Immobilizzazioni immateriali
Il saldo di 11.514 migliaia di euro al 30 giugno 2022 è leggermente minore rispetto a quello di 11.811 migliaia di euro al 30 giugno 2021 principalmente per effetto dello sbilanciamento tra gli investimenti realizzati nel periodo e gli ammortamenti effettuati nello stesso come di seguito rappresentato:
La voce “Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno” comprende le spese di acquisto e perfezionamento di nuovi brevetti legati a soluzioni di processo, macchine ed equipaggiamenti.
La voce “Concessione di licenze e marchi” comprende principalmente i costi per l’acquisto delle licenze e per lo sviluppo del software gestionale e dei programmi utilizzati nell’attività della società.
Le immobilizzazioni in corso si riferiscono ad alcuni progetti di investimento per programmi software gestionale non ancora completati.
Il bilancio non include immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.
Impairment Immobilizzazioni materiali ed immateriali
Alla data di chiusura del 30 giugno 2022 non sono stati osservati segnali che dessero indicazione che le attività immobilizzate possano aver subito una riduzione di valore. In conformità a quanto previsto dallo IAS 36 non è stato effettuato alcun test di impairment.
4 Investimenti in partecipazioni
L’elenco delle partecipazioni e la movimentazione delle varie voci sono riportate nell’allegato n. I.
Non ci sono variazioni significative rispetto al saldo al 30 giugno 2021.
In considerazione dell'andamento delle società controllate indirettamente dalla Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A, e dell'assenza di specifici indicatori di "impairment" individuati sulle medesime società controllate indirettamente, considerato che al 30 giugno 2022 il valore di iscrizione a bilancio della partecipazione in Industrielle Beteiligung SA risulta inferiore rispetto alle corrispondenti quote di patrimonio netto, gli amministratoridella societànon hanno ritenuto di dover predisporre alcuna ulteriore analisi a supporto della recuperabilità del valore delle partecipazioni.
Il confronto tra il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni e la corrispondente "frazione del patrimonio netto", evidenzia un maggior valore netto delle partecipazioni direttamente detenute riportato dettagliatamente nell’allegato n. III. Lo stesso evidenzia anche il maggior valore della quota di patrimonio netto rispetto al valore di iscrizione in bilancio anche delle partecipazioni indirette, salvo le poche situazioni specificatamente riportate in nota, per le quali il maggior valore di costo rispetto al patrimonio netto contabile trova una sua giustificazione nel valore attribuibile a specifiche attività e passività identificate in sede di acquisizione, ovvero appare riferito a situazioni temporanee.
Riportiamo nel prospetto allegato (n. II) il riepilogo dei dati essenziali di bilancio delle società appartenenti Gruppo al 30 giugno 2022.
5 Attività e passività fiscali per imposte differite
Sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori di bilancio e quelli fiscali.
L’ammontare dei crediti per imposte anticipate e del fondo imposte differite per i quali è previsto il recupero entro ed oltre l’esercizio successivo è il seguente:
L’allegato alle note illustrative n. IX riporta la composizione iniziale e finale, gli effetti a conto economico e patrimonio netto e le riclassificazioni delle voci di attivo e passivo legate rispettivamente alla fiscalità anticipata e differita.
6 Crediti commerciali ed altri crediti
Al 30 giugno 2022 i crediti commerciali ed altri crediti ammontano a 100.031 migliaia di euro (al 30 giugno 2021 102.469 migliaia di euro) e sono così composti:
I crediti commerciali verso clienti a lungo termine sono correlati alle condizioni di vendita negoziate per la fornitura di impianti complessi e con lunghi tempi di avviamento, il decremento dell’esercizio è dovuto principalmente alla rimodulazione di alcuni crediti già in essere.
Sono proseguiti, nell’esercizio, gli incassi delle partite commerciali verso un importante cliente egiziano in linea con gli accordi presi tra le parti e secondo le date definite, mentre rimangono confermati i tempi di ripagamento delle poste a credito per 74.704 migliaia di USD vantate verso lo stesso cliente (e presenti nella voce “Altri crediti”) che risultano correlate alla gestione di alcune importanti commesse sviluppate con lo stesso e che per tale motivo vengono considerate di natura commerciale.
A seguito di questi accordi è stato aggiornato il computo correlato all’attualizzazione dei flussi d’incasso previsti sui crediti in essere con un effetto economico negativo nell’esercizio pari di 10.232 migliaia di euro.
L’analisi per scadenza al termine dell’esercizio corrente e di quello precedente è la seguente:
7 Rimanenze e lavori in corso su ordinazione
Il saldo di 325.272 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta aumentato di 36.972 migliaia di euro rispetto al valore del 30 giugno 2021 di 288.300 migliaia di euro.
Il saldoIl saldodi 166.775migliaia di euro per lavori in corso, può essere così dettagliato:
I lavori in corso con valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra la produzione progressiva e la fatturazione in acconto, sono stati riclassificati tra le passività correnti nella voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti” (si veda anche la nota n. 18)
Il relativo dettaglio è il seguente:
I debiti per lavori in corso su ordinazione e gli anticipi da clienti si riferiscono agli importi corrisposti dai committenti terzi e dalle società del Gruppo prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e sono relativi a commesse in corso di lavorazione. Tali anticipi, destinati ad essere riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle singole commesse, sono dettagliati alla nota n. 18).
8 Crediti commerciali
Il saldo di Il saldo di 486.057migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta superiore di 27.987 migliaia di euro al valore di 458.070 migliaia di euro al 30 giugno 2021.
Non sono presenti concentrazioni significative del rischio di credito per controparti.
I crediti verso clienti sono iscritti al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 48.556 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (35.550 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
I crediti commerciali verso società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni di cessione di crediti commerciali pro soluto (4.145 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
La movimentazione delle rettifiche di valore dei crediti per rischi di inesigibilità è analizzabile come segue:
In merito al fondo rischi su crediti si evidenzia che il rischio di perdite su crediti è spesso un connubio tra rischio tecnico (connesso ad eventuali modifiche di progettazione e/o ritardi nell’esecuzione), rischio di controparte e rischio paese. Il rischio di credito e la congruità del relativo fondo va quindi vista unitamente al fondo svalutazione lavori in corso descritto alla nota n. 18).
La società determina l’ammontare delle perdite su crediti attese attraverso l’utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all’esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito (inclusivo del rischio tecnico come sopra esplicitato) è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.
Nella valutazione dei rischi di recuperabilità del credito, effettuata sulla scorta delle previsioni del principio contabile IFRS9, sono stati considerati i possibili, anche se limitati, peggioramenti della solvibilità delle controparti derivanti dalla pandemia Covid.
9 Altri crediti
Ammontano a 18.680 migliaia di euro al 30 giugno 2022; l’importo risulta incrementato di 6.670 migliaia di euro rispetto a quello di 12.010 migliaia di euro al 30 giugno 2021, e comprende:
10 Attività fiscali per imposte correnti
Nella voce sono compresi:
I crediti per imposte dirette in essere al 30 giugno 2022 comprendono gli acconti IRES relativi al consolidato fiscale e gli acconti IRAP nell’esercizio, al netto dello stanziamento delle imposte correnti, e i crediti per le imposte pagate all’estero, recuperabili in base alla normativa italiana e/o estera di riferimento.
11 Altri crediti finanziari
Ammontano a Ammontano a 10.522 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con una variazione positiva di 5.406 migliaia di euro rispetto al saldo di 5.116 migliaia di euro al 30 giugno 2021 e si riferiscono per 9.565 migliaia di euro a operazioni di finanziamento infragruppo regolate mediante conto corrente inter societario a tassi e condizioni di mercato, per 957migliaia di euro a ratei e risconti su operazioni finanziarie.
I finanziamenti alle società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato n. X.
12 Cassa e disponibilità liquide
Il livello di cassa della società si mantiene solido permettendo una gestione autonoma di una eventuale spesa straordinaria legata all’avviamento di impianti innovativi ed al finanziamento dei programmi di ricerca definiti.
Per una maggiore analisi della dinamica dei flussi di cassa e disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.
13 Patrimonio netto
Ammonta al 30 giugno 2022 a 828.955migliaia di euro con un incremento di 17.187migliaia di euro rispetto all'importo di 811.768migliaia di euro al 30 giugno 2021.
I dividendi distribuiti negli ultimi due esercizi, relativi ai risultati conseguiti negli esercizi chiusi al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2020, in conformità con quanto previsto dall’art. 7 dello statuto sociale, sono così dettagliati:
Il riepilogo delle variazioni avvenute nelle voci di patrimonio netto è riportato nel “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto”.
13.1 Capitale sociale
Il capitale sociale è interamente versato ed ammonta a 81.305 migliaia di euro al 30 giugno 2022, pari a n. 81.304.566 azioni di euro 1 nominale cadauna di cui n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio.
13.2 Azioni proprie
Il valore delle azioni proprie in portafoglio al 30 giugno Il valore delle azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2022 ammonta a 87.138 migliaia di euro (invariata rispetto al 30 giugno 2021); il portafoglio è costituito da n.3.255.603azioni ordinarie e n.3.953.863azioni di risparmio, del valore nominale unitario di 1 euro, pari ad un valore nominale complessivo di7.209migliaia di euro (8,87%del capitale sociale).
13.3 Riserva da sovrapprezzo azioni
Ammonta a 22.523 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (senza variazioni rispetto al 30 giugno 2021) ed è legata al sovrapprezzo pagato in seguito all’esercizio dei warrant legati alla conversione dei prestiti obbligazionari chiusi nel novembre 1999 ed al 1 luglio 2003 e alle plus/minusvalenze realizzate dalla vendita di azioni proprie.
13.4 Altre riserve
Ammontano complessivamente a 782.434migliaia di euro al 30 giugno 2022 con un decremento di 9.698migliaia di euro rispetto all’importo di 792.132migliaia di euro al 30 giugno 2021. Sono così formate:
Nel prospetto riportato all’allegato n. IV si espone la situazione delle riserve e dei fondi di capitale con indicazione della loro origine, della loro disponibilità e dell’avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi. Nel prospetto in allegato, inoltre, le voci di patrimonio netto sono suddivise in base al regime fiscale previsto in caso distribuzione.
Riserva Legale
Ammonta a 18.576 migliaia di euro al 30 giugno 2022 e risulta invariata rispetto al valore al 30 giugno 2021. L’importo della riserva legale al 30 giugno 2022 supera il limite previsto dall’art. 2430 del C.C; non si rende quindi obbligatoria un ulteriore destinazione dell’utile netto d’esercizio.
Altre riserve
Le altre riserve comprendono:
Riserve straordinarie
Le riserve straordinarie ammontano a 750.050migliaia di euro e sono complessivamente diminuite di 10.404migliaia di euro rispetto al saldo di 760.454migliaia di euro al 30 giugno 2021 a seguito della allocazione del risultato dell’esercizio 2020/2021 e della distribuzione dei dividendi per 13.350migliaia di euro come da delibera assembleare del 28 ottobre 2021.
Utili(perdite) da IAS 19
Comprendono la contabilizzazione nell’utile complessivo degli utili e delle perdite attuariali derivanti dall’applicazione del principio IAS 19 (Benefici ai dipendenti).
Riserve di rivalutazione
Ammontano a 7.634 migliaia di euro, invariate rispetto al 30 giugno 2021, e sono costituite dai saldi delle rivalutazioni monetarie eseguite ai sensi di legge.
Avanzo di fusione
13.5 Risultato dell’esercizio
Ammonta a 29.832migliaia di euro positivi al 30 giugno 2022 (2.946migliaia di euro positivi al 30 giugno 2021).
14 Finanziamenti
I debiti finanziari non correnti, che ammontano a 66.768 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (201.329 migliaia di euro al 30 giugno 2021, con un decremento di 134.561 migliaia di euro), comprendono la quota non corrente del debito finanziario rilevato in applicazione dell’IFRS 16 per 7.740 migliaia di euro, 59.028 migliaia di euro sono costituiti dalle quote a medio e lungo termine dei finanziamenti sottoscritti con le banche e con altri finanziatori istituzionali.
L’elenco dettagliato dei debiti, l’esposizione dei tassi applicati e la ripartizione fra lungo e breve termine sono indicati nell’allegato V.
Su alcuni finanziamenti insistono covenant contrattuali. Sulla base delle risultanze del bilancio chiuso al 30 giugno 2022, i parametri economici e patrimoniali previsti dai contratti di finanziamento risultano rispettati.
Le scadenze delle quote a lungo termine dei finanziamenti sono le seguenti:
Il dettaglio della posizione finanziaria netta della società al 30 giugno 2022, che include i debiti e crediti finanziari verso le società del Gruppo, comparata con l’esercizio precedente, è il seguente:
La posizione finanziaria netta include, tra i “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie”, 96.288 migliaia di euro di anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative (al 30 giugno 2021 6.381). Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti.
I rimanenti anticipi da clienti e da società del Gruppo, ancora appostati tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti e pari rispettivamente, al 30 giugno 2022 a 457.540 migliaia di euro ed al 30 giugno 2021 a 321.234 migliaia di euro, sono invece stati inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione, unitamente agli anticipi erogati a favore dei fornitori.
Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito sono inclusi nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sopra esplicitato.
15 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il saldo di Il saldo di 11.076migliaia di euro è decrementato di 2.494 migliaia di euro rispetto al valore di 13.570 migliaia di euro al 30 giugno 2021.
La movimentazione è la seguente:
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro dipendente a benefici definiti è stato contabilizzato nel conto economico fra gli oneri finanziari, mentre i versamenti a fondi previdenza complementare sono stati contabilizzati fra i costi per il personale, come indicato alla nota 25). Come evidenziato in tabella, le perdite e gli utili attuariali sono contabilizzati nel conto economico complessivo, tra le componenti che non saranno successivamente riclassificate nel risultato dell’esercizio.
Le principali assunzioni attuariali utilizzate sono le seguenti:
L’analisi di sensitività dei principali parametri valutativi è la seguente:
(in migliaia di euro)
Tasso di turnover +1% | Tasso di turnover -1% | Tasso di inflazione +0,25% | Tasso di inflazione -0,25% | Tasso di attualizzazione +0,25% | Tasso di attualizzazione -0,25% |
10 | -11 | 121 | -120 | -189 | 195 |
16 Fondi rischi
Tale posta di 28.504 migliaia di euro al 30 giugno 2022 risulta incrementata rispetto al saldo di 23.717 migliaia di euro al 30 giugno 2021, come evidenziato nella seguente movimentazione:
I Fondi rischi sono diretti a coprire costi ed oneri che potrebbero derivare dalla definizione di situazioni che al 30 giugno 2022 devono considerarsi di incerta soluzione.
Il fondo rischi accoglie lo stanziamento dell’intera prevedibile perdita a livello di margine industriale di una commessa inclusivo della stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della stessa, nonché al possibile riconoscimento di penali contrattuali.
Sono inclusi nel fondo pure gli oneri straordinari di chiusura commessa legati ad un contenzioso con un cliente malese che è rimasto inalterato rispetto al 30 giugno 2021, riflettendo in toto le potenziali passività per spese legali, interessi di dilazione ed eventuali danni presenti agli impianti che la società potrebbe essere chiamata a ri-acquistare. Lo stanziamento rimane comunque prudenziale coprendo gli oneri richiesti seppure permangono buone possibilità per la società in sede di eventuale accordo con il cliente.
La stima degli accantonamenti e l’entità dei fondi risultanti a fine periodo è frutto di una valutazione articolata da parte della Direzione aziendale che tiene conto delle informazioni disponibili in merito a vari elementi, per loro natura incerti, che influenzano la stima, dell’esperienza storica e di assunzioni considerate ragionevoli. A causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime, gli esiti delle situazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci e possono quindi dar luogo ad impatti, anche aprezzabili, sui risultati economici dei successivi periodi.
17 Debiti commerciali
I debiti commerciali sono cosi dettagliati:
I debiti verso fornitori risultano aumentati per 18.255 migliaia di euro rispetto al saldo al 30 giugno 2021. L’importo comprende debiti in valuta per complessivi 41,2 milioni di euro (di cui circa 35,5 milioni di usd, pari a 32,7 milioni di euro e 150 milioni di dinari algerini pari a circa 1,1 milioni di euro), allineati ai cambi di fine esercizio. Al termine dell’esercizio precedente i debiti in valuta erano pari a 17,3 milioni di euro (di cui 15,56 milioni di usd, pari a 13,05 milioni di euro e circa 179 milioni di dinari algerini pari a circa 1,3 milioni di euro) al tasso di cambio di fine esercizio precedente. Non vi sono significative concentrazioni di debiti verso uno o pochi fornitori. Sono incluse nei debiti commerciali verso fornitori pure posizioni oggetto di Reverse Factoring con primari operatori nazionali per un importo di circa 23,7 milioni di euro al 30 giugno 2022 con scadenze differenziate ma inferiori a 12 mesi (35 milioni di euro al 30 giugno 2021).
Tali passività mantengono la loro natura originaria di debito commerciale in considerazione del fatto che non vi sono oneri di tipo finanziario a carico della Società, non rientrano nelle linee di credito finanziario utilizzate dalla Società e che i termini di pagamento seguono le normali condizioni di fornitura per le tipologie di business in cui è attiva la società.
I debiti verso società del Gruppo, incrementati di 51.813 migliaia di euro rispetto al valore al 30 giugno 2021, sono dettagliati nell’allegato X.
18 Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti
I debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti ammontano complessivamente a 701.005 migliaia di euro al 30 giugno 2022, risultano aumentati di 224.646 migliaia di euro rispetto al valore di 476.359 migliaia di euro al 30 giugno 2021 e comprendono:
La voce “Anticipi da clienti correnti e da società del Gruppo” rappresenta gli importi corrisposti dai committenti prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Gli anticipi contabilizzati vengono riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle commesse. La variazione della voce è correlata al volume degli ordini acquisiti e delle commesse in corso.
La voce “Altri anticipi su commesse non operative” (96.288 al 30 giugno 2022) comprende gli importi versati da alcuni clienti a titolo di deposito cauzionale nell’ambito della gestione delle commesse, non ancora in vigore, inclusi nella posizione finanziaria netta (6.380 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
Le voci “Debiti per lavori in corso su ordinazione” e “Debiti per lavori in corso su ordinazione verso le società del Gruppo” accolgono il valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra produzione progressiva e fatturazione in acconto. Le voci sono meglio dettagliate nella nota n. 7).
Gli anticipi ricevuti ed i debiti commerciali verso società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
19 Altre passività correnti
Le altre passività correnti ammontano a 62.960 migliaia di euro al 30 giugno 2022 (53.690 migliaia di euro al 30 giugno 2021) e comprendono principalmente:
La voce “Debiti per depositi cauzionali” comprende importi versati da alcuni clienti a titolo di deposito cauzionale nell’ambito della gestione delle commesse.
20 Passività fiscali per imposte correnti
Al 30 giugno 2022 il saldo netto delle imposte correnti che include lo stanziamento delle imposte accantonate sui risultati economici dalla società e gli acconti versati nell’esercizio risulta essere a debito.
21 Debiti verso banche e altre passività finanziarie
Si riferiscono alla parte corrente dei finanziamenti e mutui a lungo termine, agli scoperti dei conti correnti bancari, alla quota a breve termine dei debiti finanziari rilevati in applicazione dell’IFRS 16, alle operazioni di finanziamento infragruppo regolate a tassi di mercato, mediante rapporti di conto corrente intersocietario e agli strumenti finanziari derivati in essere. La voce del passivo complessivamente ammonta al 30 giugno 2022 a 498.117 migliaia di euro rispetto al valore di 418.717 migliaia di euro al 30 giugno 2021.
I debiti finanziari verso le società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
22 Garanzie ed impegni
Tali poste evidenziano gli impegni e le garanzie prestate dalla società a terzi e sono così suddivise:
Le garanzie prestate a terzi per conto della società da parte di alcune banche si riferiscono principalmente a fideiussioni legate all’esecuzione di alcune commesse. Le poste in valuta sono iscritte ai cambi di fine esercizio.
Al 30 giugno 2022 le fideiussioni attive ricevute da terzi ammontano a 43.631 migliaia di euro.
23 Ricavi
L’analisi dei ricavi è la seguente:
La differenza nella composizione nei ricavi tra ricavi da vendite e variazione dei lavori in corso dipende dall’andamento delle commesse in corso di lavorazione e dalla chiusura definitiva delle stesse.
I ricavi verso società del Gruppo sono dettagliati nell’allegato X.
Non vi sono concentrazioni significative di ricavi verso le stesse controparti extra-Gruppo che superino il 10% dei ricavi totali della società.
24 Costi per acquisti di materie prime e di consumo
25 Costi per il personale
Il personale mediamente in forza durante gli ultimi due esercizi risulta così suddiviso:
Le variazioni della voce “Costi per il personale” sono legate all’entità dell’organico e all’andamento fisiologico delle retribuzioni stesse.
26 Altri costi operativi
26.1Costi per servizi
I costi per servizi inclusi negli “Altri costi operativi”, pari a 212.215 migliaia di euro al 30 giugno 2022, e a 217.163 migliaia di euro al 30 giugno 2021, con un decremento di 4.948 migliaia di euro, si riferiscono principalmente a:
Le lavorazioni e prestazioni da società del Gruppo sono dettagliate nell’allegato X, all’interno dei costi operativi.
La voce “Altri costi per servizi” include gli emolumenti per il collegio sindacale che ammontano a 140 migliaia di euro (130 migliaia di euro al 30 giugno 2021).
26.2 Costi per godimento di beni di terzi
Ammontano a 10.531 migliaia di euro al 30 giugno 2022, con una variazione in aumento di 1.792 migliaia di euro rispetto al saldo di 8.739 migliaia di euro al 30 giugno 2021. Si riferiscono principalmente a locazioni di macchine elettroniche, automezzi civili ed industriali e noleggio di software.
26.3 Costi operativi diversi
Tale posta che ammonta al 30 giugno 2022 a 6.321 migliaia di euro con una variazione in diminuzione di 3.126 migliaia di euro rispetto al saldo di 9.447 migliaia di euro al 30 giugno 2021 comprende:
27 Ammortamenti e svalutazioni
Sono dettagliati come segue:
28 Proventi finanziari
Ammontano al 30 giugno 2022 a 2.869 migliaia di euro e risultano principalmente composti da:
29 Oneri finanziari
Risultano così formati:
Si segnala che sono inclusi anche gli interessi passivi per lease pari a 146 migliaia di euro.
Gli oneri per l’attualizzazione dei crediti recepiscono l’attualizzazione dei flussi di incasso previsti, come già commentato alla nota 6).
Gli oneri finanziari su TFR sono relativi alla contabilizzazione in seguito all’applicazione degli emendamenti allo IAS 19 benefici ai dipendenti.
30 Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera
La posta riflette sia le differenze cambio realizzate nel periodo che gli effetti derivanti dalla conversione delle poste in valuta ai cambi spot di fine esercizio.
Il risultato complessivamente posiivo è legato prevalentemente all’andamento del cambio del dollaro USA rispetto all’euro. Il risultato su cambi relativo all’adeguamento su poste di natura finanziaria è pari a circa 73.708 migliaia di euro mentre il risultato su cambi su poste di natura operativa è pari a circa 5.409 migliaia di euro.
31 Imposte sul reddito
Ammontano aAmmontano a12.006migliaia di euro e sono così dettagliate:
Comprendono la stima delle imposte correnti e differite (attive e passive) commisurate ai risultati del periodo.
La voce “(Proventi)/oneri da adesione al regime di consolidato” fiscale include i benefici che derivano dall’adesione della società al consolidato fiscale nazionale.
Le aliquote d’imposta IRES e IRAP applicate dalla società sul reddito imponibile stimato dell’anno e sulle imposte anticipate e differite sono rispettivamente del 24,0% e del 3,9%,
Non ci sono ulteriori imposte anticipate da iscrivere a bilancio e relative a differenze temporanee tra i valori di bilancio e quelli fiscali o legati a perdite fiscali pregresse.
La riconciliazione fra il carico teorico d’imposta e quello effettivamente esposto a conto economico è riportata nell’allegato n. VIII.
32 Rapporti con parti correlate
Le operazioni compiute da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni, l’ottenimento e l’impiego di mezzi finanziari con altre imprese partecipate direttamente o indirettamente; esse fanno parte della gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Relativamente ai compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione, di controllo e ai direttori generali della società Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., si riporta quanto segue:
33 Informativa sulle erogazioni pubbliche ai sensi della L. 124/2017
Sono di seguito riportate le sovvenzioni e i contributi ricevuti nel periodo 01.07.2021 – 30.06.2022 dalle pubbliche amministrazioni, da società da esse controllate e da società a partecipazione pubblica come richiesto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (L.124/2017, art.1, commi 125-129):
Dati identificativi del soggetto erogante | Importo del vantaggio economico ricevuto (euro) | Descrizione del tipo di vantaggio | ||
Agenzia delle Entrate | 220.414 | "CRED. BENI STRUMENTALI NUOVI ORDINARI" 2020/2021 - Credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato (L. 160/2019 - L. 178/2020) | ||
Agenzia delle Entrate | 2.887.882 | "CRED. BENI STRUMENTALI NUOVI INDUSTRY 4.0" 2021/2022 - Credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato (L. 160/2019 - L. 178/2020) | ||
Agenzia delle Entrate | 438.840 | RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE 2020/2021 - Credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative (L. 160/2019 - L. 178/2020) | ||
Agenzia delle Entrate | 20.726 | SPESE DI SANIFICAZIONE E ACQUISTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 2020/2021 - Credito d’imposta per le spese di sanificazione e per l’acquisto di dispositivi di protezione (art. 125 D.L. 34/2020) | ||
Agenzia delle Entrate | 107.136 | CREDITO GASIVORI - Credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (DL 4/2022) | ||
Regione Friuli Venezia Giulia | 150.000 | Contributo Regione FVG per Cyber security, big data e sviluppo competenze digitali | ||
Formazienda (Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua) | 312.066 | Contributi per la formazione dei dipendenti |
Informativa ai sensi dell’art. 114 del Decreto Legislativo 58/1998
Ai sensi del citato Decreto Legislativo e della lettera Consob 6064293 del 28 luglio 2006, l’informativa relativa alle operazioni con le parti correlate, gli eventi e le operazioni significative non ricorrenti e/o atipiche ed inusuali e la posizione finanziaria netta, sono state esposte nelle presenti Note illustrative, nelle rispettive sezioni ed in alcuni allegati al bilancio.
La gestione procede senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2022.
In merito alla pandemia COVID-19 non si segnala nessun evento che abbia creato impatti alla società in data successiva al 30 giugno 2022. Per maggiori dettagli si rimanda all’apposita informativa all’interno della Relazione sulla gestione.
Riteniamo che l'esercizio in corso, ad eccezione di eventi al di fuori del nostro controllo e che al momento non sono prevedibili, non presenti altre incognite particolari.
La conversione delle poste in valuta al cambio spot al 27 settembre 2022 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 38 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale al 30 giugno 2022.
Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2022 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo e dal Rendiconto Finanziario a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio d’esercizio.
La destinazione del risultato d’esercizio proposta dal Consiglio di Amministrazione è riportata nella Relazione sulla Gestione, parte di questo stesso documento.
1. I sottoscritti Gianpietro Benedetti Presidente del Consiglio di Amministrazione e Alessandro Brussi, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 è basata su un modello definito da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. in coerenza con il CoSO frame work e tiene anche conto del documento “internal control over financial reporting – Guidance for Smaller Public Companies”, entrambi elaborati dal Commitee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, che rappresentano un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
2.Si attesta, inoltre, che il bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
3.La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultatodella gestione, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze a cui sono esposti.