GRUPPO DANIELI

BILANCIO CONSOLIDATO

AL 30 GIUGNO 2021

Prospetti del bilancio consolidato
Company Information
Name of reporting entityDanieli & C. Officine Meccaniche S.p.a.
Principal ActivitiesCostruzione impianti per la siderurgia
Address of registered officeVia nazionale 41, 33042 Buttrio (Udine)
Country of incorporationItalia
Domicile of entityButtrio
Principal place of businessVia nazionale 41, 33042 Buttrio (Udine), Italia
Legal form of entitySocietà per azioni
Name of parent entity0
Name of ultimate parent group0
Description of nature of financial statementsIAS IFRS
Date of end of reporting period6/30/21
Period covered by financial statements01/01/2021 to 30/06/2021
Description of presentation currencyEUR
Level of rounding used in financial statements1000
ExplanationsExplications
Stato patrimoniale consolidato
(migliaia di euro)
ATTIVITA'Note30/06/202130/06/2020
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali1955.785907.759
Diritto d'uso240.63745.024
Immobilizzazioni immateriali337.9604.079
Partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto49.1316.745
Altre partecipazioni415.4849.042
Attività fiscali per imposte anticipate576.06776.078
Altri crediti finanziari616612.842
Crediti commerciali ed altri crediti7125.259121.730
Totale attività non correnti1.260.4891.183.299
Attività correnti
Rimanenze81.479.2301.182.464
Crediti commerciali9843.588934.507
Altri crediti1059.70874.855
Attività fiscali per imposte correnti1146.68054.874
Attività finanziarie correnti12688.908618.789
Cassa e disponibilità liquide131.072.869990.441
Totale attività correnti4.190.9833.855.930
Totale attività5.451.4725.039.229
(migliaia di euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'30/06/202130/06/2020
Patrimonio netto
Capitale sociale81.30581.305
Azioni proprie(87.138)(82.935)
Altre riserve e utili a nuovo, incluso il risultato di esercizio2.019.8531.938.335
Patrimonio netto di Gruppo2.014.0201.936.705
Patrimonio netto di terzi2.326(76)
Patrimonio netto totale142.016.3461.936.629
Passività non correnti
Finanziamenti bancari non correnti15344.970246.142
Passività fiscali per imposte differite517.46920.889
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro1627.34929.691
Fondi rischi1750.39421.046
Altre passività non correnti188.3491.726
Totale passività non correnti448.531319.494
Passività correnti
Debiti commerciali181.075.9531.091.860
Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti8/191.487.9411.196.923
Altre passività correnti20152.796154.667
Passività fiscali per imposte correnti2129.60919.970
Debiti verso banche e altre passività finanziarie22240.295355.687
Totale passività correnti2.986.5942.819.107
Totale passività e patrimonio netto5.451.4715.075.230
Conto economico consolidato
Conto Economico Consolidato
Esercizio chiuso al
(migliaia di euro)note30/06/202130/06/2020
Ricavi2.979.1052.308.942
Altri ricavi e proventi61.24274.700
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso8(314.797)289.803
Totale ricavi242.725.5502.673.445
Costi di acquisto di materie prime e di consumo25(1.409.948)(1.403.587)
Costi per il personale26(441.411)(453.755)
Altri costi operativi27(623.992)(628.369)
Ammortamenti e svalutazioni28(106.321)(96.121)
Risultato operativo143.87891.613
Proventi finanziari2929.94022.390
Oneri finanziari30(10.113)(23.690)
Utile/(perdita) deriv. da transaz. in valuta estera31(30.841)10.604
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto32(28)142
Utile prima delle imposte132.836101.059
Imposte sul reddito33(34.866)(22.256)
Utile netto da attività in funzionamento97.97078.803
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione34(17.637)(16.378)
Utile netto dell'esercizio80.33362.425
(Utile)/perdita attribuibile ai terzi143(461)
Utile netto dell'esercizio attribuibile al Gruppo80.19062.886
Utile base per azione( in euro):
azioni ordinarie351,06770,8351
azioni di risparmio n.c.351,08840,8558
Conto economico complessivoconsolidato
Conto economico complessivo consolidato
Esercizio chiuso al
(migliaia di euro)30/06/202130/06/2020
Utile netto dell'esercizio80.33362.425
Componenti dell'utile complessivo successivamente riclassificate nel risultato del periodo
Differenza di conversione di bilanci esteri(512)(8.016)
Variazione riserve di fair value10.771(9.987)
Effetto fiscale relativo alle altre componenti del risultato complessivo(3.005)2.785
127.254(15.218)
Componenti dell'utile complessivo non riclassificate successivamente nel risultato del periodo
Utili/(perdite) attuariali rilevati nel conto economico complessivo2391.019
Effetto fiscale(57)(243)
12182776
Altri componenti dell'utile complessivo7.436(14.442)
Utile complessivo consolidato87.76947.983
Attribuibile a:
Gruppo Danieli87.43448.346
Terzi335(363)
87.76947.983
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
(migliaia di euro)Capitale socialeAzioni proprieSovrapprezzo azioniRiserva di fair valueAltre riserveRiserva da differenza da trad.Utili (perdite) netto esercizioPatrimonio netto di GruppoPatrimonio netto di terziPatrimonio netto totale
Patrimonio netto al 30/06/201981.305(82.935)22.523(445)1.811.72153967.0161.899.724(535)1.899.189
Operazioni con gli azionisti
Ripartizione utile come da delibera assembleare del10/28/19
alle riserve000055.1010(55.101)000
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo000000(11.915)(11.915)0(11.915)
Aquisizione quote di terzi0000550005508221.372
Totale operazioni con gli azionisti000055.6510(67.016)(11.365)822(10.543)
Utile al 30/06/202000000062.88662.886(461)62.425
Altri componenti dell'utile complessivo
Variazione riserve di fair value000(7.201)000(7.201)0(7.201)
Utili/(perdite) attuariali da IAS 190000775007750775
Differenza di conversione di bilanci esteri00000(8.114)0(8.114)98(8.016)
Proventi/(oneri) complessivi del periodo000(7.201)775(8.114)62.88648.346(363)47.983
Patrimonio netto al 30/06/202081.305(82.935)22.523(7.646)1.868.147(7.575)62.8861.936.705(76)1.936.629
Operazioni con gli azionisti
Ripartizione utile come da delibera assembleare del10/28/20
alle riserve000051.7570(51.757)000
Variazione azione proprie(4.203)
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo000000(11.128)(11.128)0(11.128)
Dividendi pagati a terzi(203)(203)
Variazione area di consolidamento00001.683001.6831.5963.279
Aquisizione quote di terzi(673)(673)6730
Totale operazioni con gli azionisti0(4.203)0052.7670(62.885)(10.118)2.066(8.052)
Utile al 30/06/202100000080.18980.18914480.333
Altri componenti dell'utile complessivo
Variazione riserve di fair value0007.7660007.76607.766
Utili/(perdite) attuariali da IAS 190000182001820182
Differenza di conversione di bilanci esteri00000(704)0(704)192(512)
Proventi/(oneri) complessivi del periodo0007.766182(704)80.18987.43333687.769
Patrimonio netto al 30/06/202181.305(87.138)22.5231201.921.096(8.279)80.1902.014.0202.3262.016.346
Rendiconto finanziario consolidato
(migliaia di euro)30/06/202130/06/2020
Riconciliazione del risultato lordo con i flussi di cassa netti dell'attività operativa
Utile prima delle imposte115.19984.682
Utile(perdite) da attività destinate alla dismissione00
Incremento/(decremento) dei fondi rischi ed oneri29.3484.013
Proventi /(oneri) da partecipazioni collegate valutate con il metodo del Patrimonio Netto28(142)
Ammortamenti e svalutazioni97.80197.164
Plusvalenze immobilizzazioni materiali
Plusvalenze immobilizzazioni immateriali
Minusvalenze immobilizzazioni materiali
Minusvalenze immobilizzazioni immateriali
Minus/(plusvalenze) da cessione immobilizzazioni(1.334)(4.650)
Svalutazioni (riprese di valore) crediti nette8.521(1.043)
Aggregazioni aziendali del periodo e di esercizi precedenti0(3.071)
Altre variazioni non monetarie1.3331.473
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Variazione netta del fondo TFR(2.161)(2.625)
Oneri/(proventi) finanziari su cambi di competenza30.841(10.604)
Proventi finanziari di competenza(29.940)(22.390)
Oneri finanziari di competenza10.11323.690
Totale259.749166.497
Variazione netta capitale d'esercizio
(Incremento)/decremento delle rimanenze(296.766)(55.435)
(Incremento)/decremento dei crediti commerciali e diversi92.05482.261
Incremento/(decremento) dei debiti commerciali e diversi222.03220.135
Oneri/(proventi) finanz.su cambi non realizzati1.384(8.193)
Totale18.70438.768
(Interessi pagati)(9.106)(17.548)
Interessi incassati30.80422.930
Imposte pagate nel periodo(20.442)(18.851)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa279.709191.796
Attività di investimento
Investimenti:
Immobilizzazioni materiali(132.042)(167.458)
Immobilizzazioni immateriali(9.249)(7.934)
Aggregazioni aziendali del periodo e di esercizi precedenti0(3.509)
Investimenti in partecipazioni(8.856)(2.563)
Azioni proprie87.13882.935
(Investimenti)/disinvestimenti in azioni proprie(4.203)0
Attività finanziarie disponibili per la vendita(52.541)(46.911)
Oneri/(proventi) finanz.su cambi realizzati(32.224)18.797
Disinvestimenti:
Immobilizzazioni materiali7.46517.786
Immobilizzazioni immateriali38101
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento(231.612)(191.691)
Attività di finanziamento
Applicazione IFRS 16 - Debiti finanziari(12.094)(11.591)
Assunzione nuovi finanziamenti passivi177.186492.125
Incremento /(decremento) anticipi su commesse non ancora in vigore57.833(112.088)
Rimborso finanziamenti passivi(188.048)(463.297)
Strumenti finanziari derivati a breve termine2.754(4.397)
dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo(11.128)(11.915)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento26.503(111.163)
Variazione poste patrimoniali per effetto della conversione cambi7.828(1.384)
Flusso di cassa complessivo82.428(112.442)
Cassa e banche iniziali990.4411.102.883
Cassa e banche finali1.072.869990.441

Note illustrative

Premessa

Il presente Bilancio Consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, è costituito dal prospetto di stato patrimoniale, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle note illustrative.

Gli importi inseriti all’interno dell’informativa finanziariaria, salvo quando diversamente indicato, sono arrotondati alle migliaia di euro.

La Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (la Capogruppo) è una società per azioni, quotata alla Borsa Italiana, attiva nel settore della progettazione, costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica; ha sede legale in Buttrio (Udine – Italia), Via Nazionale 41.

Il capitale sociale al 30 giugno 2021 è composto da n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio. Le azioni ordinarie sono detenute da:

Quota rappresentativa di capitale sociale

Sind International s.r.l.

67,712%

Azioni proprie in portafoglio

7,96%

Santa Lucia Seguros S.A.

2,91%

Mercato

21,418%

Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli è oggetto di revisione legale da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.

Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato in data 27 settembre 2021 dal Consiglio di Amministrazione, che ne ha autorizzato la diffusione attraverso il comunicato stampa del 27 settembre 2021 contenente gli elementi principali del bilancio stesso.

Attività del Gruppo Danieli

Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è una persona giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana ed è quotata alla Borsa di Milano dal 1984.

Il Gruppo Danieli è essenzialmente impegnato sia nella costruzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica, offrendo una gamma di macchine che va dalla gestione del processo primario alla produzione del prodotto finito (praticamente dal minerale al prodotto finito), che nella produzione e vendita di acciai speciali esercitata dalle controllate Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. e ABS Sisak d.o.o..

In sintesi il Gruppo Danieli progetta e costruisce impianti per l’industria siderurgica per tutte le aree di processo quali:

  • Miniere;
  • Impianti produzione pellets;
  • Altiforni;
  • Riduzione diretta;
  • Macchine per il trattamento rottami;
  • Acciaierie per produzione acciaio liquido;
  • Colata continua per:
  • Blumi e billette;
  • Bramme;
  • Bramme sottili;
  • Laminatoi per prodotti lunghi;
  • Laminatoi per tubi senza saldatura;
  • Linee per tubi saldati;
  • Laminatoi per prodotti piani a caldo ed a freddo di tutti i metalli ferrosi non ferrosi e inox;
  • Linee di processo per prodotti piani;
  • Impianti completi per Controlli Dimensionali e per il controllo di qualità di tipo non distruttivo ed Impianti di Condizionamento;
  • Impianti di seconda lavorazione quali Pelatrici, Raddrizzatrici, Rullatrici, Trafile;
  • Presse a Forgiare e Manipolatori ed impianti completi di forgiatura;
  • Presse estrusione per materiali ferrosi e non ferrosi;
  • Impianti per taglio longitudinale e per taglio a misura trasversale per foglio e lamiere di tutti i metalli non ferrosi e l’inox;
  • Automazione Impianti di Livello 1-2-3 e 4;
  • Gru e impianti di sollevamento.

Nel settore degli impianti di laminazione per prodotti lunghi, il Gruppo Danieli è leader del mercato mondiale sia per numero di impianti in esercizio che per vendite annuali e soprattutto è indiscusso leader tecnologico per l’affidabilità degli impianti, la produttività e la qualità del prodotto ottenibile e per il livello di automazione.

Dichiarazione di conformità agli IFRS

Nella predisposizione del bilancio consolidato al 30 giugno 2021 sono stati osservati i principi contabili IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 entro la data di redazione del presente documento (settembre 2021), integrati dalle raccomandazioni previste dal Regolamento degli Emittenti come approvato da delibera CONSOB. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati e le attività finanziarie disponibili per la vendita, che sono iscritti al fair value, le partecipazioni in imprese collegate e joint venture, che sono valutate col metodo del patrimonio netto, e i lavori in corso su ordinazione che sono rilevati sulla base del metodo della percentuale di completamento, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il Gruppo, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, ha scelto di presentare nello stato patrimoniale separatamente le attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura del periodo e di fornire nel conto economico un’analisi dei costi in base alla natura degli stessi.

Il rendiconto finanziario viene redatto con il metodo indiretto.

SINTESI DEI PRINCIPI CONTABILI

Miglioramenti e modifiche ai principi contabili applicati dal 1 luglio 2020

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 30 giugno 2021 sono omogenei a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 30 giugno 2020. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.

In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)”. Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l’analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell’IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica si applica ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 31 marzo 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (Amendments to IFRS 16)” con il quale estende di un anno il periodo di applicazione dell’emendamento all’IFRS 16, emesso nel 2020, relativo alla contabilizzazione delle agevolazioni concesse, a causa del Covid-19, ai locatari. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al “References to the Conceptual Framework in IFRS Standards”. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall’Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 30 giugno 2021

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l’IBOR, il documento “Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2”. Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° luglio 2021. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:

  • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
  • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).

Tali modifiche entreranno in vigore il 1° luglio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tali emendamenti.

Principi contabili ed interpretazioni emessi dallo IASB, ma non ancora omologati dalla Commissione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi di seguito descritti:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current”.
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:

- Amendments to IFRS 3 Business Combinations;

- Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment;

- Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;

- Annual Improvements 2018-2020.

  • In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”.
  • In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tali emendamenti.

Area e metodologia di consolidamento

Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli comprende i dati al 30 giugno 2021 della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e delle società italiane ed estere nelle quali la stessa esercita direttamente o indirettamente il controllo; il dettaglio delle società consolidate integralmente è riportato nell’allegato I-C.

Nel mese di dicembre 2020 è stata costituta la società Zerotredici Polo Formativo srl che si occuperà della gestione del ciclo di studi, infatti dopo la realizzazione della nursery e delle scuole primarie è stata creata la scuola secondaria di primo grado. La società non è stata inclusa nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2021 perchè ancora inattiva.

Nel mese di febbraio 2021 è stata costituita la società Corte delle Fucine srl che si occuperà della gestione della struttura alberghiera in fase di costruzione a Buttrio, di fronte all’Head Quarter. Nel mese di maggio 2021 si è conclusa la ristrutturazione della storica stazione di servizio, disegnata negli anni Sessanta dall’architetto Marcello d’Olivo, ed è stato aperto al pubblico il bistrò “Locanda alle Fucine”. La società entrerà nel perimetro di consolidamento dal 1° luglio 2021 in quanto sostanzialmente inattiva nell’esercizio in oggetto.

Nel mese di dicembre 2020 è stata costituità la società di diritto cinese Suzhou MORE Metallurgy Technology Co., Ltd. allo scopo di migliorare la presenza e competitività dei prodotti della linea MORE in Cina. La società entrerà nel perimetro di consolidamento dal 1° luglio 2021 in quanto ancora sostanzialmente inattiva nell’esercizio in oggetto.

Al 30 giugno 2021 sono entrate nell’area di consolidamento le società Danieli High Technology (Changshu) Co., Ltd, Danieli Tongchuang Information Technology (Beijing) Co., Ltd. e Automation Integrated Solutions SpA. Quest’ultima, fino al precedente esercizio, era valutata con il metodo del patrimonio netto, in quanto posseduta al 50%. Nel corso dell’esercizio si è perfezionato l’acquisto del restate 50% da parti terze. Si segnala che è stata deliberata la fusione per incorporazione di Automation Integrated Solutions SpA in Danieli Automation SpA con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° luglio 2021.

Si segnala ulteriormente che nel corso dell’esercizio è stato acquisito il 30% delle quote della società DSR Sider SpA ed il 10% della società Termo Makina Sanayi Ve Tic. AS portando al 100% la partecipazione del Gruppo Danieli in detta società.

Si ricorda che, a fine novembre 2019, sono iniziate le attività di chiusura dello stabilimento presso ESW Röhrenwerke Gmbh (“ESW”) e, a partire dal bilancio intermedio al 31 dicembre 2019, è stata contabilizzata come attività cessata con la conseguenza che, in ossequio a quanto previsto dal principio contabile IFRS 5, i risultati della gestione di ESW sono iscritti nel conto economico separatamente, alla voce utile/(perdita) da attività destinate alla dismissione. Nel mese di marzo 2020 è stata raggiunta la firma di un piano sociale per la conclusione del rapporto di lavoro degli oltre 200 dipendenti, sono poi iniziati i lavori di pulizia del sito, la cui conclusione è prevista a breve. Si rimanda a specifica nota n.34.

Non ci sono altre variazioni significative nell’area di consolidamento rispetto all’esercizio chiuso al 30 giugno 2020, tuttavia si evidenzia che nel corso dell’esercizio sono intervenute alcune fusioni ed altre operazioni straordinarie all’interno di società del Gruppo che non hanno peraltro avuto alcun impatto sul bilancio consolidato; le operazioni più rilevanti sono:

  • fusione di Qualisteel srl in ABS SpA;
  • fusione di Danieli Corus Technical Services BV in Danieli Corus BV;
  • cessione della partecipazione in ABS Sisak d.o.o da Industrielle Beteiligung S.A. a ABS S.p.A..

L’attività delle società più rilevanti è stata descritta nella Relazione sulla gestione.

I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli predisposti per l’approvazione da parte dei rispettivi organi sociali competenti e, per le società controllate il cui esercizio sociale non coincide con quello della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., da una situazione contabile appositamente redatta dai rispettivi Amministratori riferita alla data del 30 giugno 2021. I bilanci individuali sono stati opportunamente uniformati ai principi contabili adottati dalla società consolidante.

Società valutate con il metodo del patrimonio netto

L’elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nell’allegato n. II-C, mentre i dati essenziali degli ultimi bilanci approvati sono elencati nell’allegato n. III-C.

Partecipazioni in società controllate, allocazione del prezzo di acquisto ed avviamento

Sono consolidate con il metodo integrale le società in cui il Gruppo esercita il controllo (società controllate) secondo quanto stabilito dall’IFRS 10, cioè sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, che per effetto dell’esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, le scelte finanziarie e gestionali delle società, ottenendone i benefici relativi (o le perdite relative) anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto, esercitabili alla data di bilancio, è considerata ai fini della determinazione del controllo. Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data nella quale si assume il controllo, e sono deconsolidate a partire dalla data nella quale il controllo cessa.

Il Gruppo verifica, tenendo conto di tutti i fatti e circostanze applicabili, ad ogni chiusura di bilancio (o di situazione contabile intermedia) l’esistenza o meno del controllo sulle proprie partecipate e se necessario apporta le dovute variazione all’area di consolidamento.

Le operazioni di aggregazione aziendale in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (purchase method): in base a tale metodo, il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Quest’ultima, per ogni operazione di aggregazione aziendale, può essere valutata al fair value oppure in proporzione alle attività nette della società acquisita attribuibili alla minoranza. I costi di acquisizione sono spesati a conto economico.

Il corrispettivo di un’operazione di aggregazione aziendale è comprensivo del fair value di ogni corrispettivo potenziale alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività viene rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39 nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto.

L’avviamento derivante da una aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza sono inferiori al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico.

L’iscrizione dell’avviamento viene mantenuta, anche al momento iniziale, solo laddove dall’aggregazione si possano ravvisare tangibili elementi di apprezzamento e misurabilità dei risultati futuri della nuova controllata. Laddove gli stessi non possano essere chiaramente identificati, in relazione alle difficoltà connesse all’inserimento della controllata nel Gruppo ed all’adattamento alle sue logiche industriali, o non possano essere oggettivamente attribuiti all’autonoma capacità di generazione di risultati della controllata, l’avviamento viene prudentemente svalutato.

Successivamente all’acquisizione, l’avviamento viene sottoposto ad analisi di congruità (impairment test) con frequenza annuale o maggiore qualora si verifichino eventi o cambiamenti che possano far emergere eventuali perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata, con le modalità indicate successivamente nella sezione “perdite di valore delle attività materiali ed immateriali”.

Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.

Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, al momento dell’acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method; l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall’acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all’assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto.

Nel caso di cessione di parte delle quote di partecipazioni detenute con corrispondente perdita di controllo, la partecipazione detenuta è adeguata al relativo fair value e la rivalutazione concorre alla formazione della plusvalenza (minusvalenza) derivante dall’operazione di cessione.

In sede di consolidamento, a seguito dell’applicazione del metodo integrale:

  • sono eliminate le partite di debito e di credito esistenti tra le imprese incluse nel consolidamento, i proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate tra le imprese medesime come pure gli utili e le perdite conseguenti ad operazioni effettuate tra tali imprese relative a valori compresi nel patrimonio;
  • la quota parte del patrimonio netto delle società partecipate di pertinenza degli azionisti terzi è iscritta in una apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La parte del risultato economico consolidato corrispondente a quote di partecipazioni detenute da terzi è iscritta in una voce denominata "(Utile)/perdita dell'esercizio di pertinenza di terzi".

Partecipazioni in società collegate

Le partecipazioni detenute in società sulle quali viene esercitata un’influenza notevole (“società collegate”), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% ed il 50%, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Per effetto dell’applicazione di tale metodo il valore contabile della partecipazione risulta allineato al patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l’applicazione degli IFRS omologati dalla Commissione Europea e comprende l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al momento dell’acquisizione.

La quota di utili/perdite realizzati dalle società collegate dopo l’acquisizione è contabilizzata a conto economico, mentre la quota di movimenti delle riserve successivi all’acquisizione è contabilizzata nelle riserve di patrimonio netto. Quando la quota di perdite del Gruppo in una società collegata uguaglia o eccede la sua quota di pertinenza nella società collegata stessa, si procede ad azzerare il valore della partecipazione ed il Gruppo non contabilizza perdite ulteriori rispetto a quelle di sua competenza, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con società collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle stesse.

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni, nelle quali la percentuale di proprietà è inferiore al 20%, o al 10% se quotate, o nelle quali il Gruppo non esercita un'influenza notevole, sono valutate al fair value. Se il fair value di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono valutate al costo di acquisto o di sottoscrizione, al netto delle svalutazioni relative alle perdite.

La valutazione al costo viene mantenuta, pur risultando superiore a quella corrispondente definita con il metodo del patrimonio netto, sempre che le prospettive reddituali o i plusvalori inespressi e compresi nelle partecipazioni, consentano di prevedere il recupero del maggior valore iscritto.

Conversione delle partite e traduzione dei bilanci in valuta

Identificazione della valuta funzionale

I saldi inclusi nelle situazioni economico-patrimoniali di ogni società del Gruppo sono iscritti nella valuta dell’ambiente economico primario in cui opera l’entità (valuta funzionale). Il bilancio consolidato del Gruppo Danieli è redatto in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo.

Conversione delle operazioni in valuta estera

Gli elementi espressi in valuta differente da quella funzionale, sia monetari (disponibilità liquide, attività e passività che saranno incassate o pagate con importi di denaro prefissato o determinabile ecc.), sia non monetari (anticipi a fornitori ed anticipi da clienti di beni e/o servizi, avviamento, attività immateriali ecc.), sono inizialmente rilevati al cambio spot in vigore alla data in cui viene effettuata l’operazione. Successivamente gli elementi monetari sono convertiti in valuta funzionale sulla base del cambio della data di rendicontazione e le differenze derivanti dalla conversione sono imputate a conto economico. Gli elementi non monetari sono mantenuti al cambio di conversione dell’operazione tranne nel caso di andamento sfavorevole persistente del tasso di cambio di riferimento. Le differenze seguono il trattamento contabile (conto economico o riserve di conversione) previsto per le variazioni di valore delle poste correlate.

Traduzione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale

Le regole per la traduzione dei bilanci espressi in valuta estera in moneta funzionale della Capogruppo sono le seguenti:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura dell’esercizio;
  • i costi, i ricavi, gli oneri e i proventi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio;
  • la “riserva di conversione” accoglie sia le differenze cambio generate dalla conversione delle valute estere ad un tasso differente da quello alla data di riferimento del bilancio consolidato, che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura dell’esercizio;
  • l’avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati all’acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio spot di chiusura dell’esercizio.

Sono di seguito indicati i cambi applicati nella conversione dei bilanci in valuta diversa dall’euro per gli esercizi chiusi al 30 giugno 2021 ed al 30 giugno 2020 (valuta estera per 1 euro):

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Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione o di produzione interna, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti cumulati, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività.

Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.

Gli impianti e macchinari possono avere parti con una vita utile diversa. L’ammortamento è calcolato sulla vita utile di ogni singola parte; in caso di sostituzione le nuove parti sono capitalizzate nella misura in cui soddisfano i criteri per l’iscrizione di un’attività, e il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato dal bilancio.

Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato risulti una perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato, al netto degli ammortamenti. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono stati addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli di natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Gli ammortamenti imputati al conto economico sono stati calcolati in modo sistematico e costante sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico-tecnica stimata dei cespiti. Per alcuni specifici impianti del settore Steel Making, e segnatamente forni fusori, impianti di laminazione e colaminazione, considerando le innovazioni tecnologiche insite nella loro realizzazione e la lunga fase di avviamento e di messa a regime, si è ritenuto di correlare l’aliquota di ammortamento alla effettiva capacità produttiva utilizzata nel periodo rispetto a quella normalmente prevista per ciascun anno di vita utile degli impianti. Le principali aliquote di ammortamento annue, o parametrate su base annua, applicate sono le seguenti:

Fabbricati e costruzioni leggere

3-10%

Impianti e macchinari

da 10 a 17,5%

Forni e grandi impianti automatici

da 5 a 23,4%

Attrezzature

20-25%

Automezzi, mezzi di trasporto interno su ruote, autovetture

20-25%

Mobili e macchine d'ufficio

12-20%

I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Diritto d’Uso

I Diritti d’uso sono iscritti secondo le previsioni dell’IFRS 16.

L’IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. Il principio definisce il leasing come un contratto, o parte di un contratto, che in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un’attività per un periodo di tempo. Il modello previsto per i locatari dal nuovo principio è il seguente: alla data di inizio del contratto, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell’attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto di utilizzo dell’attività.

Il Gruppo ha fatto ricorso agli espedienti pratici previsti per la transizione all’ IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la definizione di lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti di lease sottoscritti o modificati prima della sua prima applicazione. Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo (“right of use”). Secondo l’IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il Gruppo applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall’IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1° luglio 2019.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti).

La durata dei contratti è contrattualmente stabilita e nel caso di clausole contrattuali che permettono l’interruzione anticipata dello stesso oppure una sua proroga o rinnovo viene fatta una analisi per ogni contratto sulla previsione di esercizio o meno di tali clausole. Il Gruppo si è basato sulle proprie esperienze acquisite per la determinazione della durata dei lease contenenti opzioni di proroga o di risoluzione.

L’incremental borrowing rate è stato calcolato per singolo contratto partendo dagli spread comunemente applicati al Gruppo per i propri finanziamenti aventi condizioni e durata analoghe a quelle dei leasing con l’aggiunta dei normali tassi variabili sulla base di durata, valuta e area geografica (es. EURBOR, USD LIBOR, EURIRS).

Ai fini dell’esposizione in bilancio il Gruppo ha stabilito di avvalersi delle esenzioni concesse dall’IFRS 16 paragrafo C5 lett. a) e b).

Il Gruppo si è avvalso di tali esenzioni in due ipotesi, concesse dal principio: i contratti di leasing in cui l’attività sottostante è di modesto valore (IFRS 16:5(b) - ad esempio i personal computer, le stampanti) e i contratti di leasing aventi scadenza nel breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore – IFRS 16:5(a)). Il valore dei costi per godimento di beni di terzi relativi a tali esenzioni è pari a circa 1,5 milioni di euro.

Per tali esenzioni non è stata rilevata né la passività finanziaria del lease nè il relativo diritto d’uso, ma i canoni di locazione sono stati rilevati a conto economico, come fatto in precedenza, tra gli oneri operativi.

Il Diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà del Gruppo di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento decorre dall’inizio della decorrenza del lease.

La passività derivante dal lease non è esposta in una voce separata bensì tra i finanziamenti correnti e non correnti.

Successivamente alla rilevazione iniziale applicando il metodo del costo ammortizzato per la valutazione della passività derivante dal lease, il valore di carico di tale passività è incrementato degli interessi sulla stessa (utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) e diminuito per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.

Il Gruppo ridetermina il saldo delle passività derivante dal lease (ed attua un adeguamento del corrispondente valore del diritto d’uso) qualora:

  • cambi la durata del lease o ci sia un cambiamento nella valutazione dell’esercizio del diritto di opzione;
  • cambi il valore dei pagamenti del lease a seguito di modifiche negli indici o tassi oppure cambi l’ammontare delle garanzie per il valore residuo atteso;
  • un contratto di lease sia stato modificato e la modifica non rientri nelle casistiche per la rilevazione di un contratto separato.

Il Gruppo non ha rilevato nessuna delle suddette modifiche nel periodo corrente.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione interna comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.

Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende solo gli oneri che possono essere direttamente attribuiti all’attività a partire dalla data in cui sono soddisfatti i criteri per l’iscrizione di tale attività.

Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto stabilisce lo IAS 36.

Le spese di ricerca inerenti l’attività di produzione sono interamente addebitate a conto economico nell’esercizio in cui sono state sostenute.

Le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad ammortamento, tranne quando hanno una vita utile indefinita. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero, a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l’attività. Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile delle immobilizzazioni immateriali a ogni chiusura d’esercizio.

I principali coefficienti annui di ammortamento applicati sono compresi nei seguenti intervalli:

Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno

da 6,67 a 20%

Concessione di licenze e marchi

20%

Altri oneri di utilità pluriennale

da 20 a 33%

L’avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili alla data di acquisizione delle partecipate incluse nel consolidato. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.

Successivamente all’acquisizione, l’avviamento viene sottoposto ad analisi di congruità (impairment test) con frequenza annuale o maggiore qualora si verifichino eventi o cambiamenti che possano far emergere eventuali perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Al fine della verifica di eventuali riduzioni di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata, con le modalità indicate successivamente nella sezione “perdite di valore delle attività materiali ed immateriali”.

Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.

Perdite di valore delle attività materiali ed immateriali

A ogni chiusura di bilancio e nelle circostanze in cui viene identificata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre una perdita durevole di valore, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività immateriali o materiali, o Gruppo di attività immateriali o materiali (Cash Generating Unit, di seguito anche CGU) al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è svalutata fino a ricondurla al suo valore recuperabile.

Il valore recuperabile è rappresentato dal maggior valore fra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso. Nel definire il valore d’uso i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, ad eccezione delle perdite di valore relative all’avviamento.

Crediti e attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “Solely Payments of Principal and Interest (SPPI)”). Questa valutazione è indicata come test SPPI.

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono riacquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto sulla base del relativo costo di acquisto. L’acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita a conto economico. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati così come il diritto a ricevere dividendi.

Rimanenze

Le giacenze di materie prime sussidiarie e di consumo sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il presunto valore di realizzo che emerge dall'andamento del mercato alla data di chiusura del periodo.

I prodotti finiti ed i semilavorati sono valutati al costo medio ponderato di acquisto o di fabbricazione e l’eventuale differenza negativa tra il valore di costo ed il corrispondente valore di mercato alla data di chiusura del periodo viene accantonata in un apposito fondo svalutazione prodotti, iscritto a diretta diminuzione delle rimanenze di magazzino.

I prodotti in corso di lavorazione sono valutati al costo industriale di fabbricazione relativo all’anno di formazione, sulla base del rispettivo stato di avanzamento.

I lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i ricavi (e conseguentemente il margine) vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato dalle società del Gruppo sulla base dei costi già sostenuti per la realizzazione della commessa in proporzione al totale, inclusivo dei costi a finire aggiornati. Per le commesse in corso dove la fatturazione effettuata eccede i costi sostenuti più i margini rilevati per maturazione, il valore netto viene esposto tra le passività correnti – debiti per lavori in corso su ordinazione.

La determinazione del valore è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera dei progetti, il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti sulle assunzioni alla base di tali valutazioni. Gli effetti economici della revisione delle stime sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto più che probabile e ragionevolmente quantificabile.

Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile ed appostata ad apposito fondo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti con corrispettivi denominati in valuta differente da quella funzionale ed eccedenti gli acconti percepiti sono influenzati dal cambio di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, che concorre alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa, cui applicare la percentuale dello stato di avanzamento.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e caratterizzate da un’elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto. I relativi importi sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del proprio valore, salvo che per le disponibilità liquide in valuta estera, soggette al rischio di cambio.

Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto riservato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo rientra nell’ambito dello IAS 19 (benefici ai dipendenti) in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di interesse che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione; il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Tali utili e perdite attuariali sono classificati tra gli utili a nuovo e non saranno riclassificati nel conto economico nei periodi successivi.

A seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi decreti e regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, il TFR maturato dal 1 gennaio 2007 ha assunto la natura di piano a contribuzione definita, sia nel caso di opzione del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti vengono contabilizzati dal Gruppo in presenza di un’obbligazione corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta, e l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente l’obbligazione corrente.

Eventuali costi di ristrutturazione vengono rilevati quando il Gruppo ha formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo ha comunicato alle parti interessate.

Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dai contratti stessi, l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata con l’accantonamento ad un fondo.

Quote di emissione di gas ad effetto serra

Le quote di emissione di gas ad effetto serra (certificati grigi) rappresentano il diritto ad immettere nell’atmosfera un certo quantitativo di gas ad effetto serra. Tali quote costituiscono uno strumento per la riduzione dell’inquinamento che trae origine dal Protocollo di Kyoto e sono state introdotte con l’obiettivo di realizzare un abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso il miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali, nonché l’uso più efficiente dell’energia.

Le quote di emissione sono assegnate gratuitamente dall’autorità nazionale competente e consentono l’immissione in atmosfera di un certo quantitativo di gas ad effetto serra.

Il superamento di tale quantitativo comporta la sua copertura attraverso la consegna di quote che vanno acquistate sul mercato; il surplus di quote può essere utilizzato negli anni successivi oppure venduto in apposite aste organizzate dall’autorità nazionale competente.

L’acquisto delle quote di emissione comporta la rilevazione di un costo a conto economico e come contropartita patrimoniale un debito. La vendita determina la contabilizzazione di un ricavo ed un credito.

Il Gruppo ha adottato una politica che prevede la contabilizzazione della passività netta relativamente ai diritti di emissione concessi. Pertanto, è rilevato un accantonamento a fondo rischi solo quando le emissioni effettive eccedono i diritti di emissione ricevuti ed ancora disponibili.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali, altre passività, debiti verso banche e finanziamenti.

Debiti commerciali, anticipi da clienti ed altre passività

I debiti commerciali, gli anticipi ricevuti dai committenti e le altre passività correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al valore nominale, che rappresenta il valore equo alla data di riferimento. A seguito della rilevazione iniziale, tali passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo originale.

Finanziamenti

Tutti i finanziamenti sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo l’iniziale rilevazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti a meno che le società del Gruppo non abbiano un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione ed il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Strumenti finanziari derivati

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: vendita/acquisti a termine di valuta, anche sintetici con clausola di knock out e di accumulazione di acquisto/vendite a termine, swap su tassi di interesse.

I strumenti derivati sono classificati come strumenti di copertura, in accordo con l’IFRS 9, quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata inizialmente e periodicamente, è elevata.

Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell’elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli altri costi.

Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.

Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.

Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfino le condizioni per essere qualificati ai sensi dell’IFRS 9 come strumenti di copertura sono rilevate a conto economico.

Ricavi, contributi, interessi e dividendi

I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo della percentuale di completamento (“Performance obligations satisfied over time”) misurata sulla base dei costi già sostenuti per specifico progetto sul totale dei costi stimati per specifico progetto (metodo degli input). Tale modalità di contabilizzazione e i contratti con i clienti su cui si basa rispettano i requisiti richiesti dall’IFRS 15.

Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nel principio relativo alle rimanenze.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, sono rilevati, coerentemente con le disposizioni previste dall’IFRS 15, e del passaggio del controllo sul bene venduto o sul servizio reso e dell’adempimento della “Performance obbligation” prevista dagli accordi contrattuali con le controparti (“Performance obligations satisfied at a point in time”).

Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse alle vendite (imposta sul valore aggiunto).

Tra gli altri ricavi operativi sono iscritti i “titoli di efficienza energetica” - TEE, noti anche come certificati bianchi, rilasciati dal Gestore dei mercati energetici a favore di determinati soggetti a seguito di progetti di miglioramento dell’efficienza energetica. Sono titoli che certificano la riduzione dei consumi conseguita in un certo intervallo temporale e vengono attribuiti alle imprese solo dopo che le autorità competenti hanno propedeuticamente approvato il progetto e successivamente verificato i riepiloghi periodici presentati; possono essere scambiati all’interno di un apposito mercato organizzato oppure attraverso contratti bilaterali al di fuori del suddetto mercato.

Il diritto maturato nei confronti del Gestore dei mercati energetici viene iscritto nell’esercizio in cui ha luogo la produzione che ha generato i risparmi energetici, valutato sulla base del presumibile valore di realizzo dei titoli di efficienza energetica, alla data di iscrizione.

I contributi in conto esercizio vengono rilevati direttamente a conto economico quando il diritto alla loro erogazione è ritenuto definitivo e il loro ammontare obiettivamente determinabile. Quando i contributi sono commisurati a specifiche componenti di costi operativi (esclusi gli ammortamenti), sono rilevati direttamente a riduzione degli stessi.

I contributi in conto impianti vengono iscritti tra gli altri ricavi operativi sulla base del criterio sistematico e razionale che riflette il processo di ammortamento del cespite cui si riferiscono.

Sulla base di tale impostazione contabile è stato iscritto, tra i crediti tributari – oltre l’esercizio successivo, anche il credito di imposta per nuovi investimenti in macchinari, previsto dal D.L. 24 giugno 2014, n. 91. Il suo riconoscimento a conto economico segue un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce, con la conseguente iscrizione tra i risconti passivi della quota di contributo non ancora maturata.

Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso d’interesse effettivo (TIE), che è il tasso che sconta i pagamenti e gli incassi stimati futuri attraverso la vita attesa dello strumento finanziario.

I dividendi vengono iscritti nell'esercizio in cui sono deliberati e sorge il diritto al relativo incasso.

Contributi

I contributi sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l’ottenimento degli stessi.

In particolare:

i) le agevolazioni tariffarie ricevute in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetta impresa energivora) sono contabilizzati sulla base dei consumi rilevati ed a riduzione dei costi dell’energia;

ii) i titoli di efficienza energetica (TEE, od anche certificati bianchi), ottenuti a fronte di progetti di efficientamento energetico autorizzati dal GSE (Gestore Servizio Elettrico), sono iscritti tra gli altri ricavi sulla base dei volumi di produzione e della energia risparmiata per effetto del progetto;

iii) il credito di imposta per nuovi investimenti in macchinari, previsto dal D. L. 24 giugno 2014, n. 91 è iscritto tra le altre attività non correnti e correnti della situazione patrimoniale-finanziaria e sarà utilizzato quale credito d’imposta sulla base delle modalità previste dalla normativa di riferimento. Il suo riconoscimento a conto economico segue un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce, con la conseguente appostazione tra le altre passività correnti della quota di contributo non ancora maturata.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per la previdenza complementare e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico si qualificano normalmente come costi di ricerca e sono rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:

i) la possibilità tecnica di completare il progetto in modo che sia utilizzabile per l’utilizzo o la vendita;

ii)l’intenzione di completare l’attività;

iii) la propria capacità di utilizzarla o venderla;

iv) le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri;

v) l’esistenza delle disponibilità di risorse per completare l’attività e

vi) le capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante lo sviluppo

.

Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari), vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari vengono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui sono sostenuti.

Imposte sul reddito

Le imposte correnti attive e passive sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali, in conformità alle disposizioni in vigore alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate direttamente nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono.

Le attività e passività fiscali per imposte correnti sono compensate solo se si ha un diritto esercitabile per compensare gli importi rilevati contabilmente e si intende liquidare o saldare le partite al netto o si intende realizzare l’attività ed estinguere contemporaneamente la passività.

Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate su tutte le differenze temporanee nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Lo stesso principio si applica per la contabilizzazione delle attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali utilizzabili.

Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente da consentire del tutto o in parte il recupero dell’attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.

Le imposte differite passive sono calcolate usando il cosiddetto “liability method” su tutte le differenze temporanee risultanti alla data di bilancio tra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio, salvo eccezioni specifiche.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote e la normativa fiscale in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura del bilancio nei paesi dove il Gruppo opera.

Utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio comporta che siano effettuate stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Di seguito sono indicate le stime contabili rilevanti nel processo di redazione del bilancio consolidato perché comportano il ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche di condizione alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto apprezzabile sui risultati successivi.

In particolare, si evidenzia che per la loro indubbia complessità e rilevanza, risultano maggiormente significative nel processo di redazione del bilancio consolidato le stime effettuate per la valutazione dei lavori in corso su ordinazione.

Lavori in corso su ordinazione

Le commesse gestite dal Gruppo Danieli si riferiscono in massima parte ad impianti per l’industria siderurgica e per quella dei metalli non ferrosi, possono essere di dimensioni assai rilevanti ed essere a volte concluse con controparti in Paesi soggetti ad instabilità politica. Tali progetti, di durata ultra annuale, sono sempre caratterizzati da un elevato livello tecnologico, spesso anche fortemente innovativo, prevedono garanzie di performance alla consegna definitiva degli impianti, che contribuiscono a rendere particolarmente complesse le stime connesse alla valutazione dei lavori in corso.

Il processo di stima utilizzato dalle società del Gruppo prevede la predisposizione per ogni singola commessa di un articolato e rigoroso processo di identificazione e gestione di tutte le voci di costo necessarie per il completamento della stessa, suddiviso in dettaglio per le diverse tipologie di attività e/o servizi (raggruppate per affinità progettuali). Tale processo è finalizzato a quantificare e monitorare durante la vita del progetto tutte le attività da svolgere per le diverse fasi di lavorazione con i relativi costi e ricavi ed il margine complessivo, identificando inoltre lo stato di avanzamento progressivo legato allo sviluppo temporale di ogni singola commessa. In tali stime si tiene conto di eventuali corrispettivi aggiuntivi ove contrattualmente convenuto o se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile, mentre eventuali costi aggiuntivi rispetto a quelli stimati inizialmente ed eventuali penalità sono valorizzate nella stima dei lavori in corso utilizzando l’insieme delle informazioni a disposizione del management aziendale al momento della formazione del bilancio. Le assunzioni e le stime sono riviste periodicamente ed i relativi effetti sono riflessi nel conto economico. Nell’ambito di tali assunzioni e stime, in sede di chiusura di bilancio sono stati considerati anche gli impatti, seppur limitati, derivanti dalla pandemia Covid-19.

Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, anche derivante dalla stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della commessa, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui diventa ragionevolmente prevedibile e contabilizzata in specifico fondo. In particolare, sulle commesse in corso del Gruppo al 30 giugno 2021 sono stati determinati fondi complessivamente pari a 79 milioni di euro (62 milioni di euro al 30 giugno 2020), che includono la stima di ogni altro onere connesso che appaia probabile sulla base di una attenta valutazione dello stato complessivo dei lavori in corso alla data di chiusura del bilancio.

La valutazione dei lavori in corso su ordinazione per contratti con corrispettivi denominati in valuta (principalmente dollaro USA) differente da quella funzionale prevede che la quota eccedente a quanto già fatturato in acconto alla data di chiusura sia convertita al cambio puntuale di chiusura del periodo oggetto di rilevazione, concorrendo in tal modo alla determinazione del ricavo contrattuale complessivo di commessa.

La politica del Gruppo in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere sia una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati. In ragione della difficoltà intrinseca nel predisporre una programmazione puntuale dei flussi di incasso su commessa, i contratti derivati su cambi utilizzati nel periodo (ed in quello precedente) non presentano le caratteristiche per essere qualificati come strumenti di copertura sotto un profilo contabile (c.d. hedge accounting). Conseguentemente, la valutazione dei lavori in corso è influenzata anche dalla variazione del tasso di cambio euro/dollaro intervenuta nel periodo.

Fondi rischi

Il Gruppo Danieli effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti, ai contenziosi legali e fiscali e alla valutazione delle commesse. La stima di tali accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale che variano nel tempo in relazione alle informazioni disponibili.

Svalutazioni

Le attività materiali ed immateriali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo delle attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi ed i conseguenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata.

Debiti per aggregazioni aziendali

I debiti per aggregazioni aziendali derivano essenzialmente dalla stima del corrispettivo potenziale di ciascuna acquisizione, effettuata inizialmente al fair value sulla base di tutti gli elementi a disposizione al momento della transazione. Tale stima può essere oggetto di variazione derivante sia da ulteriori informazioni ottenute dal Gruppo dopo la data di acquisizione su fatti e circostanze in essere alla stessa data, che da eventi successivi alla data di acquisizione, legati al conseguimento di un obiettivo di reddito o al valore di realizzo di alcune attività od all’emergere di alcune passività o al venir meno di alcune clausole sospensive cui erano legate il riconoscimento di attività potenziali.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle stesse.

Si evidenzia che il Gruppo ha rilevato attività a fronte di perdite fiscali per un ammontare pari a 25,3 milioni di euro, nella misura in cui è altamente probabile che vi sarà un utile tassato tale da permettere l’utilizzo del beneficio connesso al riporto delle richiamate perdite. Il Gruppo ha inoltre perdite fiscali pregresse per un ammontare pari a 272,3 milioni di euro, relative a società controllate e che non possono essere utilizzate per compensare il reddito imponibile in altre componenti del Gruppo. Poiché le citate controllate non hanno differenze temporanee imponibili che potrebbero supportare la rilevazione di attività per imposte anticipate connesse a tali perdite, il Gruppo ha ritenuto che non sussistano le condizioni per rilevare il relativo credito per imposte anticipate, il cui ammontare complessivo si attesterebbe a circa 60,3 milioni di euro.

Stima del fair value

Il fair value degli strumenti finanziari quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in pubblici mercati è determinato con tecniche finanziarie valutative. In particolare:

  • il fair value degli interest rate swap è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base delle curve attese dei tassi d’interesse;
  • il fair value dei contratti di acquisto/vendita valuta con contenuto opzionale è determinato attualizzando i differenziali fra il cambio contrattuale ed il cambio di mercato alla data di chiusura del bilancio sulla base dei cambi forward attesi e tenendo conto delle componenti opzionali ove insite in alcune tipologie di contratto.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e gestiti dal Gruppo Danieli sono i seguenti:

  • il rischio di mercato che deriva dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali le società del Gruppo operano;
  • il rischio credito e paese, relativo alla possibilità di default di una controparte;
  • il rischio liquidità, che potrebbe emergere dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine.

La gestione dei rischi finanziari si basa sulle Linee Guida emanate centralmente con l’obiettivo di uniformare e coordinare le policy di Gruppo in materia di rischi finanziari.

Relativamente ai rischi industriali, si rimanda al paragrafo “Gestione dei rischi d’impresa” nella Relazione sulla Gestione.

Rischio di mercato connesso alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali opera il Gruppo possano influenzare negativamente il valore delle attività, delle passività, o dei flussi finanziari attesi.

Rischio di cambio

La policy del Gruppo in materia di rischio di cambio prevede che i contratti che presentino significative esposizioni dei flussi di incasso e pagamento alle variazioni dei tassi di cambio vengano monitorati al fine di individuare la migliore politica di copertura, che può prevedere una gestione degli acquisti in valuta al fine di ottenere un “natural hedging” o l’utilizzo di contratti derivati.

L’esposizione all’oscillazione dei tassi di cambio può generare i seguenti impatti:

  • rischio economico derivante dalla diversa significatività di costi e ricavi espressi in divisa estera in periodi temporali differenti;
  • rischio transattivo derivante dalla conversione di crediti/debiti commerciali e/o finanziari espressi in divisa estera;
  • rischio traslativo legato alla conversione delle attività/passività di società consolidate che redigono il bilancio in divisa diversa dall’euro.

Oggetto di risk management da parte della direzione finanziaria di Gruppo sono sia il rischio economico sia quello transattivo, mentre non è oggetto di monitoraggio il rischio di tipo traslativo.

L'esposizione al rischio cambio è strettamente correlata alle previsioni effettuate sul flusso di incassi legato al completamento progressivo dei contratti in corso, tenuto conto degli anticipi contrattuali ricevuti, nonché su quello dei pagamenti degli acquisti in valuta diversa da quella funzionale. Gli effetti di tali operazioni vengono riflessi sui ricavi e sulla valutazione delle rimanenze in essere, nonché sui costi di acquisto.

La pianificazione, il coordinamento, la gestione di questa attività e la valutazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio viene supervisionata dalla direzione finanziaria del Gruppo che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti basandosi sistematicamente sulle quotazioni di mercato, garantendo un’adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali.

Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021 si è registrato un limitatissimo ricorso da parte del Gruppo a strumenti derivati di copertura del rischio cambio su crediti ed attività finanziarie in valuta, anche in relazione alla composizione delle commesse in corso di esecuzione e quelle in portafoglio, caratterizzata da contratti con corrispettivi espressi in dollari USA per i quali è previsto un’importante componente dei costi diretti espressi in valute strettamente correlate al dollaro USA che consentono quindi una copertura naturale.

ll risultato negativo su cambi evidenziato nel conto economico del periodo è in buona parte correlato all’andamento del dollaro USA rispetto all’euro, che ha comportato una svalutazione dei crediti e delle provviste valutarie del Gruppo presenti a fine esercizio.

Con riferimento a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti ed espresse in divisa estera si è effettuata un’analisi di sensitività per determinare quale effetto a conto economico e patrimonio netto si genererebbe nel caso di un ipotetica variazione positiva e negativa del 5% o del 10% nei tassi di cambio euro/usd rispetto ai cambi correnti al 30 giugno 2021, senza considerare la variazione di fair value dei contratti derivati ma unicamente l’efficacia degli stessi rispetto al nuovo cambio. Tale analisi inoltre non ha riguardato l’effetto della variazione cambio sulla valutazione dei lavori in corso (non essendo attività finanziaria ai sensi dello IAS 32).

La tabella successiva riepiloga gli effetti negativi sul patrimonio netto e sul conto economico, al lordo dell’effetto fiscale, derivanti da un eventuale rafforzamento dell’euro e quelli positivi nell’ipotesi in cui sia la moneta americana a rafforzarsi:

(in migliaia di euro)

-10%

-5%

5%

10%

Utile/(perdita) su cambi derivante da una oscillazione del tasso di cambio euro/dollaro USA

89.266

42.284

(38.257)

(73.035)

Totale

89.266

42.284

(38.257)

(73.035)

Rischio di tasso di interesse

Il rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse nell’ambito del Gruppo Danieli è legato essenzialmente a finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, per i quali non sono stati negoziati contratti di copertura del rischio tasso (IRS).

Con riferimento al rischio tasso di interesse è stata elaborata un’analisi di sensitività per valutare l’effetto a conto economico che potrebbe derivare da un’ipotetica variazione positiva o negativa di 10 o 15 bp nei tassi di interesse. Tale variazione positiva o negativa nei tassi di interesse comporterebbe maggiori o minori proventi ed oneri finanziari al lordo dell’effetto fiscale come sotto riportato:

(in migliaia di euro)

-15BP

-10BP

+10BP

+15BP

(Minori)/maggiori proventi finanziari

(2.620)

(1.747)

1.747

2.620

Minori /(maggiori) oneri finanziari

812

541

(541)

(812)

Totale

(1.808)

(1.206)

1.206

1.808

Rischio credito e paese

Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo Danieli a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte; tale attività è oggetto di continuo monitoraggio sia della direzione amministrativa-finanziaria che dalla direzione operativa del Gruppo nell’ambito del normale svolgimento delle attività gestionali, a partire dalla fase di negoziazione contrattuale per la realizzazione degli impianti per il settore Plant Making e di esame della richiesta di fornitura per quello Steel Making.

Si noti altresì che il Gruppo Danieli svolge prevalentemente la sua attività in Paesi esteri ed effettua costantemente una valutazione dei rischi di natura politica, sociale ed economica delle aree in cui opera.

L'esposizione del rischio credito controparte viene minimizzato utilizzando opportuni strumenti assicurativi a tutela della solvibilità del cliente o del sistema paese in cui opera quest'ultimo.

Nel corrente esercizio non si sono avuti nuovi casi significativi di mancato adempimento delle controparti e non ci sono ulteriori concentrazioni significative di rischio credito per area e/o per cliente, eccetto per le posizioni a credito verso un importante cliente egiziano con il quale è stato definito a gennaio 2021 un accordo di dilazione temporale dei pagamenti supportato da adeguate garanzie del gruppo di appartenenza. Il cliente ha completato un importante riassetto societario ed oggi ha consolidato positivamente le sue attività ed utilizza gli impianti con buoni riscontri economico-finanziari sviluppando nuovamente una generazione di cassa positiva utilizzabile per nuovi investimenti e per una progressiva, seppure lenta riduzione, dell’esposizione verso il Gruppo Danieli.

Rischio di liquidità

L’elevata consistenza delle risorse finanziarie disponibili del gruppo Danieli rende molto limitato il rischio in oggetto. La gestione della liquidità è improntata a criteri di prudenza, privilegiando investimenti con una bassa rischiosità ed una sicura liquidabilità degli stessi.

Il mantenimento di un alto livello di cassa, nonché la disponibilità di linee di affidamento non utilizzate, permettono al Gruppo di affrontare le nuove sfide tecnologiche legate alla costruzione di impianti con elevato contenuto innovativo potendo gestire autonomamente ogni spesa straordinaria legata ad eventuali difficoltà tecniche durante l’avviamento degli stessi.

Gestione del capitale

ll capitale include le azioni ordinarie, le azioni di risparmio ed il patrimonio attribuibile agli azionisti della capogruppo. L’obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è principalmente legato all’ottenimento di un rating creditizio forte e coefficienti di vigilanza sani, al fine di sostenere le attività operative e massimizzare il valore per gli azionisti.

Il Gruppo gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, alla luce dei cambiamenti delle condizioni economiche generali. Per mantenere o rettificare la struttura del capitale, la società può regolare il pagamento dei dividendi agli azionisti, restituire il capitale agli azionisti, emettere nuove azioni, convertire le azioni di risparmio, acquisire e vendere azioni proprie.

L’assemblea speciale degli azionisti di risparmio tenuta in data 28 ottobre 2020 non ha approvato a maggioranza la proposta di conversione delle azioni di risparmio in ordinarie come presentata dal consiglio di amministrazione tenuto in data 24 settembre 2020 per l’approvazione del bilancio 2019/2020 e pertanto non sono intervenute operazioni sul capitale nel periodo chiuso al 30 giugno 2021 e non vi sono state modifiche agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso degli esercizi che si sono chiusi al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2020, ad eccezione della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie intervenuto nel corso dell’ultimo esercizio per un importo pari a 4.203 migliaia di euro.

Il Gruppo monitora il capitale seguendo l’andamento del rapporto d’indebitamento, che compara il valore del debito netto sul capitale di Gruppo più il debito netto. Il Gruppo include nel debito netto gli interessi relativi a prestiti e finanziamenti, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

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Classi di strumenti finanziari e livelli gerarchici di valutazione al fair value

Il seguente prospetto indica le classi di strumenti finanziari detenuti dal Gruppo:

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Fra tali strumenti finanziari, il Gruppo valuta al fair value tramite OCI le attività finanziarie correnti, le cui caratteristiche sono dettagliate alla nota n. 12) Attività finanziarie correnti, ed i contratti derivati, i cui elementi essenziali sono di seguito riepilogati. Per gli altri strumenti finanziari il relativo valore contabile rappresenta un’approssimazione ragionevole del fair value.

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Gli “Altri crediti finanziari” e le “Attività finanziarie correnti” che sono valutate al fair value al 30 giugno 2021 sono inquadrabili nel livello gerarchico di valutazione del fair value numero 1 (quotazione su mercati attivi), mentre gli strumenti finanziari derivati inclusi tra le attività e le passività finanziarie sono ascrivibili nel livello gerarchico numero 2 (tecniche valutative basate su dati osservabili su mercati attivi). Nel corso dell’esercizio 2020/2021 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA’ NON CORRENTI

1) Immobilizzazioni materiali

Il valore netto di 955.785 migliaia di euro al 30 giugno 2021 aumenta di 48.026 migliaia di euro rispetto al valore di 907.759 migliaia di euro al 30 giugno 2020 per effetto degli investimenti effettuati nell’esercizio, come sotto riportato.

Gli immobili e gli impianti non risultano gravati al 30 giugno 2021 da vincoli di ipoteca o da privilegi a garanzia dei finanziamenti ottenuti.

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Il valore degli ammortamenti imputati al conto economico ammonta a 74.314 migliaia di euro, conteggiati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata dei cespiti, tenuto conto per alcuni impianti specifici del settore Steel Making della effettiva capacità produttiva utilizzata nel periodo rispetto a quella normalmente prevista per ciascun anno di vita utile degli impianti.

La voce “Altri beni materiali” comprende mezzi di trasporto per 6.210 migliaia di euro, mobili e arredi per 3.521 migliaia di euro, macchine elettroniche per 5.023 migliaia di euro ed altri beni per 2.728 migliaia di euro.

I principali investimenti del periodo hanno riguardato i nuovi impianti utilizzati presso la controllata Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. per il settore Steel Making, effettuati sia per migliorare le capacità di lavorazione sia per garantire una gestione ambientale idonea in tutte le fasi di lavorazione, oltre al completamento di alcuni fabbricati e impianti in Italia e presso le officine in Far East nel settore Plant Making.

Le immobilizzazioni in corso a fine esercizio si attestano a 87.287 migliaia di euro (211.583 migliaia di euro al 30 giugno 2020); il rilevante ridimensionamento degli investimenti in corso è legato all’avviamento del nuovo laminatoio vergella QWR nel settore Steel Making.

2) Diritto d’uso

Ammonta a 40.637 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (45.024 al 30 giugno 2020) e si riferisce al diritto d’uso (ROU) sottostante all’applicazione dell’IFRS 16 al netto della quota di ammortamento calcolata per il periodo. La movimentazione al 30 giugno 2021 è la seguente:

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3) Immobilizzazioni immateriali

Il saldo di 37.960 migliaia di euro al 30 giugno 2021 è inferiore rispetto a quello di 40.079 migliaia di euro al 30 giugno 2020 principalmente per effetto dello sbilanciamento tra gli investimenti effettuati nell’esercizio e gli ammortamenti iscritti nello stesso, come risulta dal dettaglio di seguito riportato.

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La voce “Avviamento” nel bilancio al 30 giugno 2021 include i maggiori valori pagati per le acquisizioni avvenute negli esercizi precedenti, ed in particolare per l’acquisizione della Innoval Technology ltd (1,8 milioni di euro) e della Akros Henschel Sas e controllate (3,1 milioni di euro), del Gruppo FATA (2,8 milioni di euro) nonché per l’acquisizione della società Telerobot Labs S.r.l. (0,3 milioni di euro). Tali avviamenti sono stati allocati a CGU identificate nelle stesse società oggetto di acquisizione, tutte appartenenti al settore Plant Making. L’impairment test, coerentemente a quanto previsto nello IAS 36 - Riduzione di valore delle attività, è stato effettuato confrontando il valore recuperabile dell’avviamento attribuito alle singole CGU con il relativo valore contabile al 30 giugno 2021. Quale valore recuperabile è stato utilizzato il valore d’uso in quanto ritenuto ragionevolmente superiore al valore equo, al netto dei costi di vendita.

La valutazione è stata effettuata con un metodo basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi (DCF). I flussi di cassa sono stati desunti da budget approvati dai competenti organi relativamente alle specifiche CGU. I modelli sono stati predisposti con un periodo esplicito di 5 esercizi ed un terminal value per il periodo non esplicitato.

I parametri principali utilizzati per il calcolo del tasso di attualizzazione (WACC) sono stati i seguenti:

Risk free

Market premium

Beta unlevered

Premio per il rischio

Rapporto debt/equity

Costo del debito

WACC

Akros Henschel e controllate

1,09%

5,50%

0,96

0,00%

0,21

0,90%

6,37%

Innoval Technology Ltd.

1,09%

5,50%

0,96

0,00%

0,40

1,64%

6,37%

Fata S.p.A.

1,09%

5,50%

0,98

0,00%

0,21

0,90%

6,49%

In merito al tasso risk free, è stata utilizzata la media dei tassi di rendimento degli ultimi 12 mesi rispetto alla data di inizio del periodo di riferimento dei dati di piano (30 giugno 2021) dei titoli di stato italiani a dieci anni. Dagli impairment test eseguiti non è emersa la necessità di provvedere a rettifiche dei valori avviamentali iscritti.

La voce “Concessione di licenze e marchi” comprende principalmente i costi per l’acquisto delle licenze e per lo sviluppo del software gestionale e dei programmi utilizzati nell’attività delle società del Gruppo.

La voce “Altri oneri di utilità pluriennale” comprende principalmente i maggiori valori allocati a portafoglio ordini (16,3 milioni di euro) e know-how (8,6 milioni di euro) nell’ambito di pregresse acquisizioni, oltre ad altri oneri contabilizzati dalle società del Gruppo.

Le immobilizzazioni in corso si riferiscono a costi sostenuti sino al 30 giugno 2021 da parte di alcune società del Gruppo su alcuni progetti di investimento per programmi software gestionale non ancora completate.

Il bilancio consolidato non include immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, ad eccezione dell’avviamento.

Impairment immobilizzazioni materiali ed immateriali

Alla data di chiusura del 30 giugno 2021 non sono stati osservati segnali che dessero indicazione che le attività immobilizzate possano aver subito una riduzione di valore. In conformità a quanto previsto dallo IAS 36 non è stato effettuato alcun test di impairment oltre a quelli sopra esplicitati.

4) Investimenti in partecipazioni
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La movimentazione delle varie voci è riportata nell’allegato II-C, dove sono elencate anche le partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto.

I dati essenziali dei bilanci delle società partecipate, comprensivi del valore aggregato delle attività e passività correnti e non correnti, dei ricavi e costi della produzione, dei proventi ed oneri finanziari, delle imposte sul reddito, del risultato netto del periodo e del numero dei dipendenti sono riportati nell’allegato III-C.

La voce ha subito un incremento principalmente per l’acquisizione di quote di minoranza di una società collegata cinese.

5) Attività e passività fiscali per imposte differite

Accolgono lo stanziamento dei benefici e delle passività rispettivamente connessi alle perdite riportabili a nuovo delle società del Gruppo ed alle differenze temporanee fra le attività e passività iscritte a bilancio ed i corrispondenti valori fiscali.

L’ammontare dei crediti per imposte anticipate e del fondo imposte differite per i quali è previsto il recupero entro ed oltre l’esercizio successivo è il seguente:

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Attività fiscali per imposte anticipate

La composizione delle attività fiscali per imposte anticipate e la relativa movimentazione negli esercizi chiusi al 30 giugno 2021 e 30 giugno 2020 è la seguente:

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Sono contabilizzate imposte differite attive sulle perdite fiscali per le quali si prevede ragionevolmente un utilizzo futuro. Al contrario non vengono prudenzialmente contabilizzate imposte differite attive con riferimento alle perdite fiscali per le quali non si prevede al momento la ragionevole recuperabilità delle stesse tramite futuri redditi imponibili per un importo complessivo di 50,8 milioni di euro (47,4 milioni di euro al 30 giugno 2020); tale importo si riferisce principalmente a perdite fiscali riportabili a nuovo realizzate da alcune società del Gruppo nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti per circa 232,6 milioni di euro (219,5 milioni di euro al 30 giugno 2020).

La voce “Altre rettifiche” è riferita principalmente alle differenze temporanee derivanti dall’adeguamento del valore dei ricavi di alcune filiali estere ai principi IFRS utilizzati dal Gruppo, così come descritti nelle note illustrative.

Passività fiscali per imposte differite

La composizione delle passività fiscali per imposte differite e la relativa movimentazione negli esercizi chiusi al 30 giugno 2021 e 30 giugno 2020 è la seguente:

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La voce “Altre imposte differite” è riferita principalmente alle differenze temporanee derivanti dall’adeguamento del valore dei ricavi di alcune filiali estere ai principi IFRS utilizzati dal Gruppo, così come descritti nelle note illustrative.

6) Altri crediti finanziari

Ammontano a 166 migliaia di euro (12.842 migliaia di euro al 30 giugno 2020). La riduzione deriva dalla riclassifica tra i crediti a breve termine dei crediti vantati verso l’amministrazione fiscale lussemburghese per acconti d’imposta versati in precedenti esercizi ma non dovuti ed in attesa di rimborso come certificato dall’autorità fiscale locale.

7) Crediti commerciali ed altri crediti
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I crediti commerciali comprendono principalmente i crediti il cui incasso è previsto a lungo termine, sulla base delle condizioni di vendita negoziate per la fornitura di impianti complessi e con lunghi tempi di avviamento legati alle caratteristiche tecniche degli stessi.

Si segnala al riguardo che nel corso del 2020/2021 la capogruppo ha concluso con un importante cliente egiziano un accordo di riscadenziamento finanziario che prevede il rientro prioritario di alcune partite commerciali prima sospese ridefinendo anche i tempi di ripagamento di poste a credito per 74.704 migliaia di USD vantate verso lo stesso cliente (e presenti nella voce “Altri crediti”) che risultano correlate alla gestione di alcune importanti commesse sviluppate con lo stesso e che per tale motivo vengono considerate di natura commerciale.

Sulla base delle informazioni raccolte, il cliente egiziano ha completato con successo nel I^ semestre 2021 un importante riassetto societario e produttivo e, potendo ora operare in piena efficienza, si prevede possa sviluppare una significativa generazione di cassa positiva per finanziare i suoi nuovi investimenti e tale da consentire un progressivo - seppure lento - rientro della sua esposizione verso la capogruppo Danieli. Le sue attività si potranno ancor meglio consolidare nella seconda metà del 2021 per poi proseguire positivamente nel 2022 grazie alla ripartenza del mercato egiziano dell’acciaio che ora risulta sostenuto da robuste barriere doganali e con un’adeguata disponibilità energetica. A seguito di questi accordi è stato aggiornato il computo correlato all’attualizzazione dei flussi d’incasso previsti sui crediti in essere con un effetto economico positivo nell’esercizio pari di 2.629 migliaia di euro.

I crediti verso l’erario per IVA includono richieste di rimborso IVA su dichiarazioni annuali che non si ritiene saranno rimborsati entro la fine dell’esercizio attualmente in corso.

L’analisi per scadenza al termine dell’esercizio corrente e di quello precedente è la seguente:

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ATTIVITA’ CORRENTI

8) Rimanenze
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Il saldo di 1.479.230 migliaia di euro al 30 giugno 2021 risulta incrementato di 296.766 migliaia di euro rispetto al valore del 30 giugno 2020, pari a 1.182.464 migliaia di euro.

Il fondo svalutazione commesse in corso di esecuzione, che accoglie le stime per eventuali oneri futuri relativi al completamento delle stesse o per problematiche relative alla recuperabilità dei costi della commessa, include, nel saldo al 30 giugno 2021, una quota precedentemente classificata nella voce lavori in corso con valore netto negativo iscritta nel passivo (si rimanda alle note 17) e 19)).

I lavori in corso con valore netto negativo risultante, per ogni singola commessa, dalla somma tra la produzione progressiva e la fatturazione in acconto, sono stati riclassificati alla voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti” tra le passività correnti (si veda anche la nota n. 19).

Il relativo dettaglio è il seguente:

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I Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti comprendono inoltre gli importi corrisposti dai committenti terzi prima dell’inizio o all’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Tali anticipi, destinati ad essere riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle singole commesse, sono dettagliati ancora alla nota n. 19).

9) Crediti commerciali

Il saldo di 843.588 migliaia di euro al 30 giugno 2021 risulta inferiore di 90.919 migliaia di euro rispetto al valore di 934.507 migliaia di euro al 30 giugno 2020.

Non sono presenti concentrazioni significative del rischio di credito per controparti.

Nel corso dell’esercizio sono state effettuate operazioni di cessione crediti pro soluto da parte delle società del Gruppo per 8.706 migliaia di euro.

Il saldo dei crediti verso clienti è esposto al netto del fondo svalutazione crediti per 85.017 migliaia di euro.

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I crediti commerciali verso società del Gruppo sono relativi a crediti verso società collegate e non consolidate integralmente.

La movimentazione del “Fondo svalutazione crediti” è la seguente:

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In merito al fondo rischi su crediti si evidenzia che il rischio di perdite su crediti spesso riveste una componente di rischio tecnico (connesso ad eventuali modifiche di progettazione e/o ritardi nell’esecuzione) ma pure di rischio di controparte e rischio paese. Il rischio di credito e la congruità del relativo fondo va quindi vista unitamente al fondo svalutazione lavori in corso su ordinazione descritto nella nota 8).

Il Gruppo determina l’ammontare atteso dei rischi su crediti effettuando una stima delle perdite basata sull’esperienza storica correlata allo scaduto cliente considerando sia le condizioni attuali e le condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito viene aggiornato secondo le fasce di scaduto rispetto ai termini di incasso previsti dagli contratti in essere.

Nella valutazione dei rischi di recuperabilità del credito, effettuata sulla scorta delle previsioni del principio contabile IFRS 9, sono stati considerati i possibili, seppure limitati, peggioramenti della solvibilità delle controparti derivanti dalla pandemia Covid-19.

10) Altri crediti

Ammontano a 59.708Ammontano a 59.708migliaia di euro al 30 giugno 2021; l’importo risulta decrementato di 15.147 migliaia di euro rispetto a quello di 74.855 migliaia di euro al 30 giugno 2020, e comprende:

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Negli “altri crediti” sono inclusi 2.517 migliaia di euro relativi ai crediti verso il Gestore del Mercato Energetico relativi ai Titoli di Efficienza Energetica maturati sulla base del risparmio di fonti energetiche nel processo produttivo del settore Steel making (5.148 migliaia di euro al 30 giugno 2020). La valutazione dei titoli è effettuata al fair value to profit and loss, mentre è stato incassato il credito verso la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (ente pubblico non economico sottoposto alla vigilanza dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas) per erogazioni di contributi a favore delle imprese energivore.

I crediti per imposte indirette includono prevalentemente crediti IVA, in parte chiesti a rimborso. La variazione rispetto al saldo al 30 giugno 2020 riflette sia la parte di crediti rimborsata nell’esercizio, che un’operazione di cessione pro-soluto per circa 55.400 migliaia di euro effettuata da alcune società italiane del Gruppo.

11) Attività fiscali per imposte correnti

Nella voce sono compresi:

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I crediti per imposte dirette in essere al 30 giugno 2021 derivano principalmente dall’eccedenza degli acconti versati nell’esercizio e nei periodi precedenti, al netto dello stanziamento delle imposte correnti.

Fra gli altri crediti per imposte estere sono contabilizzati i crediti di alcune società estere del Gruppo per i quali si attende a breve il rimborso.

12) Attività finanziarie correnti

Ammontano al 30 giugno 2021 a 688.908 migliaia di euro con un incremento di 70.119 migliaia di euro rispetto al saldo del 30 giugno 2020 di 618.789 migliaia di euro. Comprendono oltre al portafoglio titoli a valori di mercato posseduti dalla controllata Danieli Finance Solutions SA ed iscritti tra le attività finanziarie disponibili per la vendita, alcuni crediti finanziari e gli strumenti finanziari derivati attivi in essere alla fine dell’esercizio.

Possono essere così dettagliate:

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(*) le descrizioni sono riferite al portafoglio in essere al 30 giugno 2021

Non sono presenti in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi.

Per quanto riguarda gli effetti della valutazione dei titoli, al 30 giugno 2021 la variazione della riserva di fair value è negativa per 7.766 migliaia di euro, al netto dell’effetto fiscale.

La voce” Altri titoli e ratei per interessi su titoli” include altri titoli in valute diverse da euro e usd e alcuni prodotti finanziari emessi da primarie compagnie assicurative.

Gli “Altri crediti finanziari” sono costituiti da depositi vincolati e crediti presso banche ed enti finanziari con durata superiore a tre mesi (ma inferiore a dodici mesi).

Le caratteristiche ed il fair value degli strumenti finanziari derivati al 30 giugno 2021 e 2020 sono dettagliati al paragrafo “Classi di strumenti finanziari e livelli gerarchici di valutazione al fair value”.

Gli acquisti e le vendite a termine in valuta sono uno strumento finanziario di copertura del rischio di cambio principalmente sul dollaro e occasionalmente su altre valute (euro per le società estere del Gruppo). Il valore nozionale indicato per gli strumenti con barriera indica l’importo massimo residuo previsto dal contratto sottoscritto, che consente di accumulare giornalmente vendite a termine con liquidazione periodica mensile. E’ possibile, in relazione alla barriera di ciascun contratto derivato, che un eventuale rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro renda non efficace il contratto e quindi non comporti l’effettiva vendita a termine dei dollari al tasso di cambio compreso nel range prefissato.

Nel caso in cui tali strumenti si qualifichino come cash flow hedge e soddisfino i test di efficacia predisposti dal Gruppo, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al fair value a fine periodo sono imputati a patrimonio netto nella riserva di Cash Flow.

Nel caso di strumenti che si qualifichino come fair value hedge, cash flow hedge inefficaci o di strumenti stipulati con finalità di copertura ma che non soddisfino le regole per l’hedge accounting, gli effetti della valutazione al fair value sono imputati a conto economico. I proventi netti relativi alla valutazione di tali strumenti rilevati nel periodo sono pari a 529 migliaia di euro.

Al 30 giugno 2021, cosi come al termine dell’esercizio precedente, gli Interest Rate Swap posti in essere dal Gruppo non soddisfano i requisiti di copertura richiesti dallo IFRS 9, perché il finanziamento sottostante è stato estinto anticipatamente, e pertanto le variazioni di fair value sono imputate direttamente a conto economico.

L’incremento di “altri crediti finanziari a breve termine” è in parte dovuto alla riclassifica dei crediti verso l’amministrazione fiscale lussemburghese per il pagamento di rilevanti importi non dovuti così come certificati dall’autorità fiscale in attesa di rimborso.

13) Cassa e disponibilità liquide
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Il saldo di 1.072.869 migliaia di euro al 30 giugno Il saldo di 1.072.869 migliaia di euro al 30 giugno 2021 risulta incrementato di 82.428 migliaia di euro rispetto al valore di 990.441 migliaia di euro al 30 giugno 2020 e comprende valori in cassa di 948migliaia di euro e disponibilità temporanee in conti correnti e depositi bancari per 1.071.921 migliaia di euro.

Tale liquidità sarà in parte utilizzata nel prossimo esercizio per finanziare i nuovi programmi di ricerca, nonché per completare i nuovi investimenti avviati nel settore Steel Making, garantendo inoltre una adeguata dotazione di capitale circolante a supporto dell’ingente volume di produzione attualmente in corso di esecuzione.

Per una maggiore analisi sulla variazione della cassa e disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.

PATRIMONIO NETTO

14) Patrimonio Netto

Il patrimonio netto consolidato ammonta al 30 giugno 2021 a 2.016.346 migliaia di euro con un incremento di 79.717 migliaia di euro rispetto all'importo di 1.936.629 migliaia di euro al 30 giugno 2020. Il riepilogo delle variazioni avvenute nei conti di patrimonio netto è riportato nella tabella “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato”. Risulta così composto:

14.1) Capitale sociale

Il capitale sociale è interamente versato ed ammonta a 81.305 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (pari a n. 81.304.566 azioni di euro 1 nominale cadauna, di cui n. 40.879.533 azioni ordinarie e n. 40.425.033 azioni di risparmio).

14.2) Azioni proprie

Il valore delle azioni proprie al 30 giugno Il valore delle azioni proprie al 30 giugno 2021 ammonta a 87.138 migliaia di euro con un incremento di 4.203 migliaia di euro rispetto al 30 giugno 2020. Il portafoglio è costituito da n.3.255.603azioni ordinarie e n.3.953.863azioni di risparmio, del valore nominale unitario di 1 euro, pari ad un valore nominale complessivo di7.209migliaia di euro (8,87%del capitale sociale).

14.3) Altre riserve

Ammontano complessivamente a 1.944.760 migliaia di euro (1.884.045 migliaia di euro al 30 giugno 2020) e sono costituite da:

Riserva da sovrapprezzo azioni

Ammonta a 22.523 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (invariata rispetto al 30 giugno 2020) ed è legata al sovrapprezzo pagato in seguito all’esercizio dei warrants legati alla conversione delle obbligazioni dei prestiti obbligazionari chiusi nel novembre 1999 ed al 1 luglio 2003 e alle plus/minusvalenze realizzate dalla vendita di azioni proprie.

Riserva di fair value

Al 30 giugno 2021 ammonta a 556 migliaia di euro negativi (7.210 migliaia di euro al 30 giugno 2020) ed accoglie le variazioni derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita.

Altre riserve

Risultano così formate:

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La Riserva legale ammonta a 18.576 migliaia di euro al 30 giugno 2021 e risulta invariata rispetto al valore al 30 giugno 2020: il suo ammontare supera il limite di cui all’art. 2430 del C.C. e non si rende quindi obbligatoria un ulteriore destinazione dell’utile netto d’esercizio.

14.4) Riserva da differenza di conversione

Al 30 giugno 2021 risulta negativa per 9.300 migliaia di euro (negativa per 8.596 migliaia di euro al 30 giugno 2020). La variazione negativa è dovuta agli effetti cambi emersi dalla conversione dei bilanci delle società estere predisposti in valuta locale, principalmente dei rubli russi, renminbi cinesi e rupie indiane.

14.5) Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo

Ammonta a 80.189Ammonta a 80.189 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (62.886migliaia di euro al 30 giugno 2020).

14.6) Dividendi

I dividendi distribuiti negli ultimi due esercizi e relativi agli utili conseguiti negli esercizi chiusi al 30 giugno 2020 e al 30 giugno 2019 sono così dettagliatii:

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14.7) Patrimonio netto di terzi

Il patrimonio netto di terzi ammonta a 2.326 migliaia di euro negativi (76 migliaia di euro negativi al 30 giugno 2020). La variazione di 2.402 migliaia di euro è il risultato congiunto dell’effetto positivo di 192 migliaia di euro legato alla differenza di traduzione, dell’effetto di 143 migliaia di euro negativi alla perdita dell’esercizio di competenza delle minoranze e dell’aumento del patrimonio netto di terzi di 1.527 migliaia di euro relativi all’entrata nell’area di consolidamento della società Danieli Tongchuang Information Technology (Beijing) Co. Ltd., posseduta al 51% dal Gruppo.

PASSIVITA’ NON CORRENTI

15) Finanziamenti

I debiti finanziari, che ammontano a 344.970 migliaia di euro al 30 giugno 2021 comprendono il debito finanziario rilevato in applicazione dell’IFRS 16 per 31.835 migliaia di euro e 313.135 migliaia di euro costituiti dalle quote a medio e lungo termine dei finanziamenti sottoscritti con le banche e con altri finanziatori istituzionali (246.142 migliaia di euro al 30 giugno 2020, con una variazione di 98.828 migliaia di euro).

Su alcuni finanziamenti del Gruppo insistono covenant contrattuali, riportati in dettaglio nell’allegato n. IV-C, dove sono anche indicate la ripartizione fra lungo e breve e le caratteristiche dei singoli finanziamenti.

Sulla base delle risultanze del bilancio chiuso al 30 giugno 2021, i parametri economici e patrimoniali previsti dai contratti di finanziamento risultano rispettati.

Le scadenze delle quote a lungo termine dei finanziamenti sono le seguenti:

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Il dettaglio della posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2021, confrontato con l’esercizio precedente, è il seguente:

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Si evidenzia che nella voce “Debiti verso banche ed altre passività finanziarie correnti” al 30 giugno 2021 sono inclusi 174.799 migliaia di euro (116.965 migliaia di euro al 30 giugno 2020) per anticipi ricevuti da clienti su commesse non ancora in vigore. Tali importi sono iscritti, nello stato patrimoniale, tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti.

I rimanenti anticipi da clienti, ancora appostati tra i debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti e pari rispettivamente al 30 giugno 2021 a 985.546 migliaia di euro ed al 30 giugno 2020 a 738.528 migliaia di euro, sono invece stati inclusi nel capitale d’esercizio in virtù della loro destinazione al finanziamento delle commesse in corso di lavorazione, unitamente agli anticipi erogati a favore dei fornitori.

Si precisa infine che nel calcolo della posizione finanziaria netta sono inclusi sia il fair value dei contratti finanziari derivati che il valore attuale dei debiti residui per acquisto di partecipazioni. In particolare il fair value dei contratti finanziari derivati al 30 giugno 2021 ammonta a 523 migliaia di euro netti complessivamente positivi (3.278 migliaia di euro negativi al 30 giugno 2020) e non sono presenti debiti residui per acquisto di partecipazioni.

Si sottolinea come lo schema sopra riportato include tutte le componenti previste per il calcolo della posizione finanziaria netta come indicato nella comunicazione CONSOB nr. 5-21 del 29 aprile 2021 che richiama l’orientamento dell’ESMA 32-382-1138. La voce debiti commerciali e altri debiti non correnti prevista dal già citato orientamento che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito sono inclusi nella riga “Debiti verso banche e altre passività finanziarie” come sopra esplicitato. Per il commento relativo al reverse factor si rimanda alla nota 18).

16) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il saldo di 27.349Il saldo di 27.349migliaia di euro è decrementato di 2.342 migliaia di euro rispetto al valore di 29.691migliaia di euro al 30 giugno 2020.

La movimentazione è la seguente:

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Il costo relativo alle prestazioni di lavoro dipendente a benefici definiti è stato contabilizzato nel conto economico fra gli oneri finanziari, mentre i versamenti a fondi previdenza complementare e gli altri accantonamenti a fondi pensione delle società estere del Gruppo sono stati contabilizzati fra i costi per il personale, come indicato alla nota n. 26).

Le principali assunzioni attuariali utilizzate sono le seguenti:

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L’analisi di sensitività dei principali parametri valutativi è la seguente:

Tasso di turnover

+1%

Tasso di turnover

-1%

Tasso di inflazione

+0.25%

Tasso di inflazione

-0.25%

Tasso di attualizzazione

+0.25%

Tasso di attualizzazione

-0.25%

-154

170

271

-266

-419

433

17) Fondi rischi

Tale posta pari a 50.394 migliaia di euro al 30 giugno 2021 risulta aumentata di 29.348 migliaia di euro rispetto al saldo di 21.046 migliaia di euro al 30 giugno 2020, come evidenziato nella seguente movimentazione:

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L’incremento della voce Fondi rischi è principalmente relativo alla riclassifica di importi che al 30 giugno 2020 erano classificati nella voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti” così come spiegato alla nota 8) e 19).

Il fondo rischi accoglie lo stanziamento dell’intera prevedibile perdita a livello di margine industriale di una commessa inclusivo della stima di eventuali oneri futuri relativi al completamento della stessa, nonché al possibile riconoscimento di penali contrattuali.

Sono inclusi nel fondo pure gli oneri straordinari di chiusura commessa legati ad un contenzioso con un cliente malese per il quale si è reso opportuno uno stanziamento prudenziale, che al 30 giugno 2020 era incluso nel fondo svalutazione su commesse in corso di esecuzione, legato ad un lodo arbitrale risultato avverso alla società in sede di primo giudizio; la decisione prevede un pagamento per danni e il ritiro delle macchine fornite. Lo stanziamento di fatto copre circa il 50% di quanto accertato per i soli danni richiesti in considerazione delle gravi inesattezze presenti nella decisione del collegio arbitrale e delle buone possibilità per la società di far valere le proprie ragioni in sede di decisione di appello oltre a poter riutilizzare in toto gli equipaggiamenti in caso di ritiro.

La stima degli accantonamenti e l’entità dei fondi risultanti a fine periodo è frutto di una valutazione articolata da parte della Direzione aziendale che tiene conto delle informazioni disponibili in merito a vari elementi, per loro natura incerti, che influenzano la stima, dell’esperienza storica e di assunzioni considerate ragionevoli. A causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime, gli esiti delle situazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci e possono quindi dar luogo ad impatti, anche aprezzabili, sui risultati economici dei successivi periodi.

PASSIVITA’ CORRENTI

18) Debiti commerciali

I debiti commerciali che ammontano complessivamente a 1.075.953 migliaia di euro al 30 giugno 2021, sono diminuiti di 15.907 migliaia di euro rispetto al valore di 1.091.860 migliaia di euro al 30 giugno 2020 e sono composti principalmente da debiti verso fornitori; la variazione della voce è correlata alle caratteristiche ed alle condizioni finanziarie negoziate con i fornitori negli ordini di acquisto.

Sono incluse nei debiti commerciali verso fornitori pure posizioni oggetto di Reverse Factoring con primari operatori nazionali per un importo di circa 218.170 migliaia di euro al 30 giugno 2021 con scadenze differenziate ma inferiori a 12 mesi (247.000 migliaia di euro al 30 giugno 2020).

Tali passività mantengono la loro natura originaria di debito commerciale in considerazione del fatto che non vi sono oneri di tipo finanziario a carico del Gruppo, non rientrano nelle linee di credito finanziario utilizzate dal Gruppo e che i termini di pagamento seguono le normali condizioni di fornitura per le tipologie di business in cui è attivo il Gruppo.

Non ci sono concentrazioni significative di debiti verso uno o pochi fornitori.

19) Debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti

I debiti per lavori in corso su ordinazione ed anticipi da clienti ammontano a 1.487.941 migliaia di euro e 1.196.923 migliaia di euro rispettivamente al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2020 e sono così formati:

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La voce “Anticipi da clienti” rappresenta gli importi corrisposti dai committenti prima dell’inizio dei lavori e relativi a commesse in corso di lavorazione. Gli anticipi contabilizzati verranno riassorbiti in proporzione all’avanzamento della fatturazione delle commesse.

La voce “Debiti per lavori in corso su ordinazione” rappresenta l’eccedenza dell’ammontare fatturato ai clienti committenti di lavori in corso su ordinazione rispetto al corrispondente stato di avanzamento. La variazione della voce è correlata alla produzione effettuata ed alle condizioni di fatturazione delle commesse in corso.

Il fondo svalutazione commesse in corso di esecuzione che accoglie le stime per eventuali oneri futuri relativi al completamento delle stesse nonché al riconoscimento di penali contrattuali ove ritenuto probabile è stato allocato in parte al fondo rischi, come già indicato alla nota 17) e in parte a rettifica dei lavori in corso con valore netto positivo (si veda la nota 8).

La voce “Clienti conto cauzioni”, pari a 174.799 migliaia di euro, riguarda anticipi ricevuti da clienti su commesse non operative, inclusi tra le passività finanziarie correnti della posizione finanziaria netta (116.965 migliaia di euro al 30 giugno 2020).

La variazione della voce è correlata al volume degli ordini acquisiti, ai relativi termini contrattuali di incasso ed all’effettiva operatività dei contratti.

20) Altre passività correnti

Le altre passività correnti ammontano a 152.796 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (154.667 migliaia di euro al 30 giugno 2020) e comprendono principalmente:

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Nella voce risconti passivi sono inclusi 8.041 migliaia di euro contabilizzati dalla controllata Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. in relazione ai crediti di imposta per nuovi investimenti in macchinari, spettanti ai sensi del D.L. 24 giugno 2014, n. 91, (9.383 migliaia di euro al 30 giugno 2020). Il riconoscimento del contributo a conto economico segue infatti un criterio sistematico e razionale in ragione dell’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche cui si riferisce. Son inclusi inoltre 2.500 migliaia di euro quale credito di imposta maturato da ABS nel corrente esercizio per investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (nuovo impianto vergella QWR 4.0).

21) Passività fiscali per imposte correnti

Ammontano a 29.609 migliaia di euro ed includono lo stanziamento delle imposte correnti accantonate sui risultati previsti dalle società del Gruppo. L’incremento di 9.639 migliaia di euro rispetto al saldo di 19.970 migliaia di euro al 30 giugno 2020 è dovuto al minor reddito imponibile dell’esercizio 2021 ed alla dinamica degli acconti d’imposta versati nel corso dell’esercizio, commisurato agli oneri fiscali dell’esercizio precedente.

22) Debiti verso banche e altre passività finanziarie

Si riferiscono alla parte corrente dei finanziamenti e mutui a lungo termine, alle anticipazioni bancarie, agli scoperti dei conti correnti bancari, alla quota a breve termine dei debiti finanziari rilevati in applicazione dell’IFRS 16, agli strumenti finanziari derivati nonché ai debiti per aggregazioni aziendali. Ammontano al 30 giugno 2021 a 240.295 migliaia di euro rispetto al valore di 355.687 migliaia di euro al 30 giugno 2020.

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Per gli strumenti finanziari derivati, si rimanda a quanto riportato alla nota n. 12) Attività finanziarie correnti.

23) Garanzie ed impegni

Tali poste evidenziano gli impegni e le garanzie prestate dal Gruppo a terzi e sono così suddivise:

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Le garanzie prestate a terzi per conto di società del Gruppo da parte di alcune banche si riferiscono principalmente a fideiussioni legate all’esecuzione di alcune commesse. Le garanzie prestate in valuta sono iscritte ai cambi spot di fine esercizio.

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

24) Ricavi

L’analisi dei ricavi è la seguente:

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Il livello dei ricavi del Gruppo è salito del 2% rispetto a quanto realizzato nello scorso esercizio con un fatturato in diminuzione nel settore impianti (Plant Making) ed in crescita nel settore acciaio (Steel Making), che mostra volumi di produzione superiori rispetto al 2019/2020 spinti sia da una maggiore fiducia nella capacità di uscire dalla crisi sia grazie al nuovo impianto QWR che ha permesso di ampliare la capacità produttiva, la gamma dell’offerta ed acquisire nuove quote di mercato.

Si ricorda inoltre che la società ESW non è più gestita come società manifatturiera e i cui effetti economici sono esposti separatamente alla nota 34, sia con riferimento all’esercizio chiuso al 30 giugno 2021 che all’anno precedente ai fini comparativi.

Si rimanda alla nota 36 Informazioni per settore di attività e per area geografica per maggiori dettagli sulla suddivisione dei ricavi per business.

Tra gli altri ricavi e proventi sono inclusi 2.017 migliaia di euro di rilascio fondi non utilizzati (1.848 migliaia di euro al 30 giugno 2020), e per il settore Steel Making 8.998 migliaia di euro per la remunerazione del servizio di interrompibilità di energia elettrica, che a partire dall’esercizio 2015/2016 vengono erogati dal consorzio “Absolute” anziché direttamente da Terna (5.391 migliaia di euro al 30 giugno 2020), i ricavi da Titoli di Efficienza Energetica maturati sulla base del risparmio di fonti energetiche nel processo produttivo del settore Steel Making e certificati dall’apposito organismo di controllo, per un valore complessivo di 2.845 migliaia di euro (complessivamente 6.528 migliaia di euro al 30 giugno 2020). Il dato è inferiore a quello dello scorso esercizio in quanto alcuni progetti di investimento sono giunti a conclusione nel corso del 2020/2021.

Gli altri ricavi, infine, comprendono anche la quota affluita per competenza a conto economico per 1.535 migliaia di euro del contributo in conto impianti a fronte di bonus investimenti ex Decreto Legge 91/2014 (1.264 migliaia di euro al 30 giugno 2020).

Non vi sono concentrazioni significative di ricavi verso le stesse controparti che superino il 10% dei ricavi totali del Gruppo.

25) Costi per acquisti di materie prime e di consumo

I costi per acquisti di materie prime e di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano a 1.409.948 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (1.403.587 migliaia di euro al 30 giugno 2020, con un incremento nell’esercizio di 6.361 migliaia di euro) e sono direttamente legati sia alla composizione e tipologia delle commesse che alle vendite di prodotti incluse nei “Ricavi”.

26) Costi per il personale

I costi per il personale di 441.411 migliaia di euro al 30 giugno 2021 risultano così ripartiti:

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Il personale mediamente in forza nel Gruppo durante gli ultimi due esercizi risulta così suddiviso:

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Le variazioni della voce “Costi per il personale” sono legate all’andamento delle retribuzioni stesse e all’entità dell’organico.

27) Altri costi operativi
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Ammontano a 623.992Ammontano a 623.992migliaia di euro al 30 giugno 2021 (628.369 migliaia di euro al 30 giugno 2020) e comprendono:

27.1) Costi per servizi

I costi per servizi inclusi negli “Altri costi operativi”, pari a 571.025 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (579.741 migliaia di euro al 30 giugno 2020, con una variazione di 8.716 migliaia di euro) si riferiscono principalmente a:

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La voce “Altri servizi” include gli emolumenti per il collegio sindacale che ammontano a 127 migliaia di euro (127 migliaia di euro al 30 giugno 2020).

I corrispettivi di competenza della società di revisione e delle entità appartenenti alla sua rete a fronte dei servizi (di revisione e non) forniti nell’esercizio, compresi negli altri costi per servizi e complessivamente pari a 1.033 migliaia di euro (731 migliaia di euro al 30 giugno 2020), sono puntualmente indicati nell’allegato n. VI-C.

27.2) Costi per godimento di beni di terzi

Ammontano a 16.731 migliaia di euro al 30 giugno 2021 con un aumento di 2.338 migliaia di euro rispetto al saldo di 14.393 migliaia di euro al 30 giugno 2020 dovuto principalmente all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 e si riferiscono principalmente a locazioni di immobili, di macchine elettroniche e di automezzi civili ed industriali.

Secondo il nuovo IFRS 16 gli oneri di ammortamento sul Diritto d’Uso iscritto nell’attivo non corrente, sono contabilizzati negli ammortamenti o nel costo del personale nel caso di lease su fringe benefit ai dipendenti, e gli interessi passivi sulle lease liabilities negli oneri finanziari.

27.3)Accantonamenti

Il saldo di 12.285 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (7.162 al 30 giugno 2020) riflette l’allineamento dei fondi rischi per adeguarli alle passività ragionevolmente prevedibili, che sono principalmente dovute ai contenziosi pendenti.

27.4)Altri costi operativi

Tale posta ammonta al 30 giugno 2021 a 23.951 migliaia di euro con un incremento di 3.122 migliaia di euro rispetto al saldo di 27.073 migliaia di euro al 30 giugno 2020 e comprende:

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L’importo delle sopravvenienze passive comprende penalità subite per il ritardato avvio di alcune commesse in corso di esecuzione, al netto degli utilizzi di fondi accantonati in precedenza a fronte del relativo rischio.

28) Ammortamenti e svalutazioni

Sono dettagliati come segue:

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Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali sono illustrate alle precedenti note n. 1 e n. 2 relative alle informazioni sullo stato patrimoniale.

29) Proventi finanziari

Ammontano al 30 giugno 2021 a 29.940 migliaia di euro e risultano principalmente composti da:

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L’importo complessivo dei proventi finanziari è aumentato rispetto al 30 giugno 2020 grazie alla remunerazione dei depositi in usd inclusi nelle disponibilità liquide ed al rilascio dell’attualizzazione di un credito incassato.

30) Oneri finanziari

Risultano così formati:

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Gli interessi su finanziamenti e debiti verso banche e lessor sono diminuiti in seguito alla riduzione dell’esposizione finanziaria media. Dallo scorso esercizio sono inclusi in tale voce anche gli interessi passivi per lease pari a 786 migliaia di euro a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16.

Gli interessi su operazioni di sconto riflettono Gli interessi su operazioni di sconto riflettono invece gli oneri finanziari legati alla gestione del portafoglio effetti sostenuta nell’anno; gli oneri per l’attualizzazione dei crediti recepisconol’attualizzazione aggiornata dei flussi d’incasso previsti, come già commentato alla nota n. 7).

31) Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera
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Il risultato su cambi complessivamente negativo è legato prevalentemente alla svalutazione del dollaro usa rispetto all’euro. La voce del conto economico comprende anche il risultato derivante dai contratti derivati attivati su cambi (prevalentemente vendite a termine con barriera) ed estinti nel periodo, nonché gli effetti delle valutazioni al fair value degli stessi strumenti a fine periodo.

32) Proventi/(oneri) derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in società collegate secondo il metodo del patrimonio netto

Gli oneri netti derivanti dalla valutazione delle società non consolidate secondo il metodo del patrimonio netto, ammontano a 28 migliaia di euro al 30 giugno 2021 (proventi netti per 142 migliaia di euro al 30 giugno 2020), come risulta dall’allegato II-C.

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33) Imposte sul reddito

Ammontano a 34.866 migliaia di euro, comprendono la stima delle imposte correnti e differite (attive e passive) commisurate ai risultati delle società del Gruppo nel periodo, e sono così dettagliate:

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Le aliquote d’imposta IRES e IRAP applicate dalla Capogruppo e dalle società italiane del Gruppo sul reddito imponibile stimato dell’anno sono rispettivamente del 24% e del 3,9% per la fiscalità corrente e per le imposte differite ed anticipate.

Le imposte dovute nelle altre nazioni in cui il Gruppo opera sono calcolate secondo le aliquote vigenti in tali paesi.

La riconciliazione fra il carico teorico d’imposta e quello effettivamente indicato a conto economico (senza considerare gli effetti relativi alle imposte sul reddito di esercizi precedenti) è esposta nell’allegato n. V-C.

L’aliquota effettiva media d’imposta sul reddito, indicata nell’allegato sopra citato, riflette essenzialmente il carico d’imposta previsto in base ai risultati delle singole società.

34) IFRS 5 ESW

Il Gruppo Danieli, con decisione del Consiglio di Amministrazione della sub-holding Industrielle Beteiligung S.A., ha deliberato in data 26 novembre 2019 di procedere alla chiusura delle attività produttive della controllata ESW Rohrenwerke Gmbh. La decisione è stata presa in seguito alle gravi perdite sofferte dalla società e dalle difficoltà riscontrate nell’acquisizione di nuovi ordini di produzione, ai ritardi accumulati in seguito alla ristrutturazione della struttura produttiva e dal difficile contesto macro-economico dell’industria dell’acciaio.

Il programma di chiusura e messa in sicurezza delle attività della controllata tedesca ESW si è concluso ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e discontinued operations, il risultato e i flussi finanziari della società al 30 giugno 2021 sono stati rappresentati separatamente come discontinued operations al pari dell’esercizio 2019/2020. La perdita dell’esercizio include, oltre ai costi sostenuti per le attività necessarie alla chiusura, gli oneri che la società ha sostenuto per l’interruzione dei rapporti di lavoro.

Nelle tabelle sottostanti sono dettagliate il risultato netto derivante dalle attività destinate alla dismissione nonchè i flussi di cassa generati/assorbiti dalle stesse.

Risultato Netto delle attività destinate alla dismissione

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Flussi di cassa generati/assorbiti dalle attività destinate alla dismissione

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35) Utile per azione

L’utile per azione al 30 giugno 2021 e 2020 è calcolato sulla base del risultato attribuibile al Gruppo nei rispettivi periodi ed è rilevato distintamente per le azioni di risparmio e per le azioni ordinarie.

Utile per azione base e diluito

L’utile per azione base è calcolato dividendo l’utile netto dell’anno attribuibile agli azionisti ordinari e di risparmio, per il numero medio ponderato delle azioni sia ordinarie che di risparmio in circolazione durante l’esercizio, al netto delle azioni proprie ponderate. L’utile attribuibile alle azioni di risparmio è maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie del 2,07% del valore nominale delle azioni.

Di seguito viene indicato il numero medio ponderato delle azioni e l’utile netto attribuibile per categoria di azioni:

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Non è stato predisposto alcun conteggio per l’utile per azione diluito in quanto al 30 giugno 2021 (ed al 30 giugno 2020) non esistono strumenti finanziari con effetti diluitivi sull’utile attribuibile alle azioni in circolazione.

36) Informazioni per settore di attività e per area geografica

In applicazione dell’IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi all’informativa di settore.

Il settore Steel Making si riferisce alla produzione e vendita di acciai speciali.

Il settore Plant Making si riferisce alla produzione e vendita di impianti per l’industria siderurgica ed include anche l’attività svolta dalla controllata Danieli Finance Solutions SA.

Gli effetti correlati alla chiusura delle attività di ESW, ai sensi dell’IFRS 5, vengono indicati separatamente quali derivanti da attività discontinue.

Di seguito si riportano i dati economici e patrimoniali suddivisi per attività di settore, aggregando le situazioni predisposte dalle società appartenenti ai due specifici settori.

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La ripartizione dei ricavi consolidati di Gruppo per area geografica di destinazione, è la seguente:

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Per quanto riguarda il settore Plant Making la distribuzione geografica dei ricavi in base all’area di destinazione delle vendite del periodo è prevalentemente legata al volume delle spedizioni effettuate, oltre che all’avanzamento nelle attività di costruzione di equipaggiamenti sia nei nostri stabilimenti sia nelle attività di montaggio ed avviamento svolte nei cantieri stessi su base mondiale.

L’incidenza dei ricavi del settore L’incidenza dei ricavi del settore Steel Making si concentra nell’area Europa e Russia per il 34%rispetto al valore globale del 60% al 30 giugno 2021 (per il 25% rispetto al valore globale del 51% al 30 giugno 2020).

Il dettaglio delle attività materiali e immateriali immobilizzate (senza considerare il diritto d’uso sottostante all’applicazione dell’IFRS 16) per area geografica è così formato:

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Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e da alcune società incluse nell’area di consolidamento con parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni. Esse fanno parte della gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

I rapporti con le parti correlate sono i seguenti:

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Relativamente ai compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione, di controllo e ai direttori generali della società Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., contabilizzati dalla società stessa e dalle sue controllate, si riporta quanto segue:

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Informativa ai sensi dell’art. 114 del Decreto Legislativo 58/1998

Ai sensi del citato Decreto Legislativo e della lettera Consob 6064293 del 28 luglio 2006, l’informativa relativa alle operazioni con le parti correlate, gli eventi e le operazioni significative non ricorrenti e/o atipiche ed inusuali e la posizione finanziaria netta sono state esposte nelle presenti Note illustrative, nelle rispettive sezioni.

37) Informativa sulle erogazioni pubbliche ai sensi della L. 124/2017

Sono di seguito riportate le sovvenzioni e i contributi ricevuti nel periodo 01 luglio 2020 – 30 giugno 2021 dalle pubbliche amministrazioni, da società da esse controllate e da società a partecipazione pubblica come richiesto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (L.124/2017, art.1, commi 125-129):

Dati identificativi del soggetto erogante

Importo del vantaggio economico ricevuto (euro)

Descrizione del tipo di vantaggio

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale attività produttive

150.000

Progetto innovativo "BeSafe" - Protezione avanzata della Proprieta' Intellettuale e degli Asset/Servizi ICT "business critical

Ministero dell'Economia e delle Finanze

1.327.299

Legge 27 dicembre 2019, n. 160 Art 1 commi 184-194 (Gazz. Uff. 30.12.2019, n. 304)

Fondo Paritetico Interprofessionale denominato "Formazienda", istituito ai sensi dell'art. 118, Legge 23.12.2000 n. 388

20.385

Contributi per la formazione dei dipendenti

PIANO FORMATIVO ID 2019-R010 DAL TITOLO "FORMAZIONE PERSONALE MAGGIO 2019"

Fondo Paritetico Interprofessionale denominato "Formazienda", istituito ai sensi dell'art. 118, Legge 23.12.2000 n. 388

53.087,50

Contributi per la formazione dei dipendenti

PIANO FORMATIVO ID 2020-R080 DAL TITOLO "FORMAZIONE PERSONALE LUGLIO 2020"

Agenzia delle Entrate

28.297

Credito Sanificazione e DPI - Decreto Legge 34/2020 Art 125

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

49.594

Contributo aggiuntivo per la realizzazione del progetto "DIGIMET - Digitalization for the Metals Industry" CONTRIBUTO NON ANCORA EROGATO

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

1.421

Contributo per formazione “Con le Tute Blu” CONTRIBUTO NON ANCORA EROGATO

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

160.984

Contributo per la realizzazione del progetto "DIGIMET - Digitalization for the Metals Industry" - POR FESR 2014-2020 - Pratica 23606

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

88.625

Contributo per la realizzazione del progetto "Tecniche innovative per la classificazione e l'ottimizzazione automatica del processo in acciaieria" - POR FESR 2014-2020 - Pratica 38869

SMACT Competence Center

160.000

Contributo per la realizzazione del progetto "Q3-Premium - piattaforma IIoT per controllo ed analisi qualità data-driven in ambito metallurgico"

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

594.993

POR-FESR BANDO 2017 - Incentivo per attività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Invitalia

144.000

Rimborso spese per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale

Agenzia delle Entrate

28.297

Credito d'imposta per le spese di sanificazione

Centro di Assistenza Tecnica alle Imprese del Terziario Friuli Venezia Giulia

4.000

Contributo a fondo perso emergenza Covid-19 per imprese turistico ricettive, agenzie di viaggio (Legge Regionale 3/2020)

Centro di Assistenza Tecnica alle Imprese del Terziario Friuli Venezia Giulia

4.800

Ulteriori misure a sostegno dei soggetti danneggiati da Covid-19 (Legge Regionale 3/2020)

Agenzia delle Entrate

2.000

Contributi a fondo perso emergenza Covid-19 (D.L. 41/2021)

Agenzia delle Entrate

23.421

Credito imposta in investimenti beni strumentali (L. 178/2020)

Agenzia delle Entrate

2.000

Contributi a fondo perso emergenza Covid-19 (D.L. 73/2020)

Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo

202.977,12

Contributo a fondo perso emergenza Covid-19 (D.L. 34/2020)

Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo

170.761,48

Contributo a fondo perso emergenza Covid-19 (D.L. 137/2020)

Ente Bilaterale Turismo FVG

200

Contributo Covid-19 Aziende Turismo

Agenzia delle Entrate

122.683

Contributo a fondo perso emergenza Covid-19 – Decreto Sostegni (Decreto Legge 22/03/2021 n.41)

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

4.500

Ulteriori contributi a favore degli operatori danneggiati dal Covid-19 (Legge Regionale 1/2021)

Agenzia delle Entrate

122.683

Contributo a fondo perso emergenza Covid-19 – Decreto Sostegni BIS (Decreto Legge 25/05/2021 n.73)

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Editoria

1.177

Credito investimento pubblicitari (Decreto Legge n.50 del 2017)

Agenzia delle Entrate

400

Credito imposta, bonus Vacanze (D.L. 34/2020)

Agenzia delle Entrate

59.951,11

Credito imposta locazioni immobili (Decreto Legge n.73 del 2021)

Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.

9.638

Contributi conto energia tariffa incentivante

Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.

300

Contributi conto energia scambio sul posto

Stato

9.831

Contributi Investimenti Tremonti Quater

Fondimpresa

2.190

Contributo di formazione

Agenzia delle Entrate

76.895

Agevolazione contributo di Stato (ex art. 24 Decreto Legge 34/2020)

Agenzia delle Entrate

2.561

Credito imposta in investimenti beni strumentali (L. 160/2019 e 178/2020)

Agenzia delle Entrate

13.354

Credito impostaper le spese di sanificazione(art. 125 Decreto Legge 34/2020)

Agenzia delle Entrate

2.577

Credito imposta in investimenti beni strumentali (L. 160/2019)

Fatti avvenuti dopo la fine dell’esercizio

La gestione aziendale, con un mercato mondiale dell’acciaio ancora sostenuto, procede senza evidenziare ulteriori fatti di particolare rilievo dopo il 30 giugno 2021.

In merito alla pandemia Covid-19 non si segnalano nessun evento che abbia creato impatti al Gruppo in data successiva al 30 giugno 2021. Si rimanda al paragrafo “Pandemia Covid-19” nella Relazione sulla Gestione.

L’allineamento delle poste in valuta al cambio del 27 settembre 2021 avrebbe comportato una variazione positiva pari a circa 12,5 milioni di euro nelle differenze cambio non realizzate dell’esercizio rispetto a quanto contabilizzato considerando il cambio puntuale del 30 giugno 2021.

Ad eccezione di quanto indicato, non vi sono stati altri eventi occorsi in data successiva al 30 giugno 2021 che avrebbero potuto avere un impatto sulla situazione patrimoniale finanziaria ed economica come risulta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dal Conto Economico Complessivo a tale data, o da richiedere ulteriori rettifiche od annotazioni integrative al bilancio consolidato ed a quello d’esercizio.